More stories

  • in

    Akbas come Stoytchev? L’Eczacibasi lo “saluta” prima dei Play-Off

    Deve essere pesata molto, in casa Eczacibasi, l’eliminazione ai Quarti di Champions League per mano della Numia Vero Volley Milano, che in due sfide non ha concesso neanche un set alle turche. Che l’attuale coach Ferhat Akbas non sarebbe rimasto in panchina il prossimo anno lo si era capito da tempo, ma di certo era difficile immaginare che il club lo avrebbe “salutato” prima dei Play-Off, cosa che invece è accaduta.

    Il fine anticipata della collaborazione è stata ufficializzato oggi con una nota della società che attribuisce questa decisione, sottolineando che è stata presa di comune accordo, al fatto che Akbas sarà il nuovo ct del Giappone, notizia che VolleyNews aveva dato qualche settimana fa parlando del toto-allenatore che si era scatenato per la successione.

    foto CEV

    In attesa dunque di conoscere il nome del coach scelto per il nuovo corso (Giulio Bregoli resta l’indiziato numero uno), l’Eczacibasi affronterà dunque la fase finale della stagione in corso agli ordini di Hüseyin Doğanyüz, sino a ieri Coordinatore Tecnico del Settore Giovanile.

    Boskovic e compagne sono attualmente seconde in classifica nella Sultanlar Ligi con 65 punti, a -4 dalla capolista Fenerbahce e a +3 dal VakifBank, quando manca ormai una sola giornata per chiudere la regular season.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

  • in

    Play-Off A1, Gara-2 giornata di record in campo e sugli spalti: tutti i risultati

    La domenica di Gara 2 dei Quarti di Finale Playoff Serie A1 Tigotà riconsegna le prime tre partecipanti alle Semifinali Scudetto: Conegliano attenderà la vincente di Novara-Chieri, uniche a disputare Gara 3 (mercoledì 19 marzo ore 20.30), giocando Gara 1 della fase successiva sabato 22 marzo alle ore 18, mentre ventiquattrore più tardi, alle 18 di domenica 23 marzo, primo appuntamento della Serie tra Milano e Scandicci. 

    Non basta una grande partita all’Eurotek Uyba Busto Arsizio davanti ai 2500 spettatori dell’E-Work Arena per avere la meglio sulla Savino Del Bene Scandicci. Dopo due set di grande qualità, che avevano lasciato intravedere all’orizzonte Gara 3, le toscane di coach Marco Gaspari aumentano i giri del motore e pareggiano i conti con le bustocche. Il match si decide in un tie-break mozzafiato, che dopo un botta e risposta lunghissimo si conclude soltanto sul 20-22 in favore delle ospiti, che si qualificano così in Semifinale Scudetto. Come in Gara 1, è ancora Ekaterina Antropova l’MVP del confronto, 32 punti con 4 ace, ma vanno in doppia cifra tutte le compagne, esclusa Ognjenovic: 16 punti per Herbots, 13 per Mingardi, 11 a testa per Nwakalor e Carol, 7 muri di coppia. Non il risultato sperato ma sicuramente l’orgoglio di aver seriamente impensierito le quotate avversarie per la squadra di coach Barbolini, che vede ben tre giocatrici sopra quota venti: Piva (25), Obossa (22) e Kunzler (20). 

    Anche per l’avversaria di Scandicci in Semifinale Scudetto, Gara 2 non si rivela una passeggiata: la Numia Vero Volley Milano riesce infatti ad espugnare la Vitrifrigo Arena davanti a oltre 4500 tifosi piegando la Megabox Ond. Savio Vallefoglia soltanto al tie-break. Dopo l’iniziale vantaggio meneghino, le biancoverdi rispondono con veemenza conquistando sia la seconda che la terza frazione. Spalle al muro, Milano ritorna convintamente in partita pareggiando nel quarto set, poi piazza la zampata vincente allungando a +4 sul 6-10 nel quinto gioco, chiuso infine 12-15. Come in Gara 1, premio di migliore in campo per la giovanissima Hena Kurtagic, 13 punti con ben 8 muri e sempre più centrale per coach Lavarini, che poi beneficia anche dei 24 punti di Egonu, gli stessi della migliore di Vallefoglia, Lee, e dei 13 di Sylla. 

    Davanti ai 5000 spettatori dell’inedita ChorusLife Arena, Bergamo saluta i Playoff Scudetto cedendo anche in Gara 2 per 0-3 contro la Prosecco Doc Imoco Conegliano. Dopo lo show di inizio partita, animato dalle vecchie glorie della Foppapedretti e dalla prima apparizione ufficiale della coppa dello Scudetto, le campionesse di tutto giocano la solita partita dominante, senza mai andare in difficoltà contro le orobiche. Tre le prestazioni da sottolineare per la squadra di coach Santarelli: gli 11 punti di Haak, da oggi miglior realizzatrice della storia del club gialloblù con 2576 punti, i 6 muri di Chirichella (11 punti totali) e la prestazione da MVP di Monica De Gennaro, diventata la giocatrice con più presenze nelle competizioni di Serie A con 631 apparizioni in campo. 

    Dopo cinque sconfitte consecutive torna al successo la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 e lo fa con una grande prova di carattere nel derby contro l’Igor Gorgonzola Novara, terminato 3-0. La Serie, ora sull’1-1, avrà il suo epilogo in Gara 3 in programma mercoledì 19 marzo alle ore 20.30. Le ragazze di coach Bregoli riescono ad avere la meglio nei tirati finali di primo e terzo set, conclusi sul 28-26 e 25-23, facendosi preferire alle avversarie per lucidità nei momenti più caldi dell’incontro. MVP l’ex Buijs, autrice di 17 punti, mentre Skinner e Gicquel nel realizzano rispettivamente 14 e 13 e Gray torna protagonista con 4 muri (9 punti totali). Non la migliore performance della squadra di coach Bernardi, Alsmeier e Tolok chiudono in doppia cifra, 13 e 10 punti, ma con il 21% e il 7% di efficienza. 

    Parallelamente, nei Playoff Challenge, la Bartoccini-Mc Restauri Perugiaconferma il successo di Gara 1 e con un altro 3-0 accede alla seconda fase della competizione eliminando l’Honda Olivero Cuneo. Due set agili per le umbre, vinti a 18 e 17, più difficile la terza frazione, con le gatte brave ad impegnare le padrone di casa, già matematicamente alla Fase 2 e quindi con qualche seconda linea in sestetto, prima di cedere però 27-25. MVP e unica giocatrice in doppia cifra del confronto Aleksandra Gryka, 10 punti con 1 ace e 2 muri. Con la stessa formula di andata e ritorno con eventuale Golden Set, la squadra di coach Giovi troverà nella Fase 2 la vincente del confronto tra Novara e Chieri. Le altre due partite vedranno Pinerolo affrontare Busto Arsizio e Bergamo contro Vallefoglia. Andata, nel weekend del 22-23 marzo, sempre in casa della peggiore classificata in Regular Season.

    Play-Off Scudetto Serie A1, Quarti Gara 2Bergamo – Conegliano 0-3(13-25, 21-25, 19-25)Serie: 2-0 ConeglianoChieri – Novara 3-0(28-26, 25-20, 25-23)Serie: 1-1Vallefoglia – Milano 2-3(16-25, 25-20, 25-18, 16-25, 12-15)Serie: 2-0 MilanoBusto Arsizio – Scandicci 2-3(25-19, 25-22, 23-25, 20-25, 20-22)Serie: 2-0 Scandicci

    Play-Off Challenge Serie A1- Gara 2

    Perugia – Cuneo 3-0(25-18, 25-17, 27-25)Serie: 2-0 Perugia

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

  • in

    Staff Nazionali: non c’è più Bernardi, Velasco chiama Parisi. Per De Giorgi c’è Meoni

    In occasione della riunione del Consiglio Federale è stata inaugurata la nuova sala che ospiterà, presso la sede di via Vitorchiano, le sedute dell’organo direttivo della Federazione Italiana Pallavolo. Ad aprire i lavori è stato il presidente Giuseppe Manfredi che ha ribadito l’importanza di mettersi alle spalle i grandi risultati ottenuti nel quadriennio precedente e guardare al futuro, ponendosi sempre l’obiettivo di lavorare nel migliore dei modi per migliorare e far crescere ancora di più il movimento pallavolistico tricolore. Soprattutto, sono stati ufficializzati gli staff delle Nazionali Azzurre. E le sorprese (come comunque già annunciato da tempo) non mancano. Neanche nelle nazionali Under.

    Nazionale Seniores Femminile e Nazionale B: Julio Velasco (1° allenatore), Massimo Barbolini (2° allenatore), Juan Manuel Cichello (3° allenatore); Carlo Parisi (1° allenatore naz. B), Massimo Bellano (2° allenatore naz. B), Manuela Leggeri (ass. allenatore naz. B).Nazionale U21-F: Gaetano Gagliardi (1° allenatore), Daniele Sciarrotta (2° allenatore).Nazionale U19-F: Roberta Maioli (1° allenatore), Alessandro Giovannetti (2° allenatore).Nazionale U18-F: Stefano Gregoris (1° allenatore), Patrick Mineo (2° allenatore), Luca Liguori (ass. allenatore).Nazionale U16-F: Monica Cresta (1° allenatore), Claudio Feyles (2° allenatore), Riccardo Rocco (ass. allenatore).Nazionale Seniores Maschile: Ferdinando De Giorgi (1° allenatore), Massimo Caponeri (2° allenatore), Marco Meoni (ass. Allenatore).Nazionale Universiadi e U21-M: Vincenzo Fanizza (1° allenatore), Saverio Di Lascio (allenatore), Mario Di Pietro (allenatore), Francesco Ronsini (allenatore), Giacomo Tomasello (ass. allenatore).Nazionale U19-M: Francesco Conci (1° allenatore), Dino Viggiano (allenatore), Francesco Gagliardi (allenatore).Nazionale U18-M: Giacomo Bozzo (1° allenatore), Giorgio Sabbadin (allenatore).Nazionale U16-M: Vincenzo Fanizza (1° allenatore), Luca Leoni (allenatore), Davide Colombelli (allenatore).Nazionale Beach Volley maschilePaolo Nicolai (Direttore Tecnico), Mariano Costa (allenatore), Matteo Galli (allenatore), Terenzio Feroleto (allenatore). Nazionale Beach Volley femminileCaterina De Marinis (Direttore Tecnico), Ettore Marcovecchio (allenatore), Fabrizio Magi (allenatore), Francesco De Luca (allenatore).

    Luigi Dell’Anna è stato confermato direttore sportivo delle squadre nazionali di beach volley.Nazionale Sitting Volley maschileMarcello Marchesi (1° allenatore), Angela Galli (2° allenatore).Nazionale Sitting Volley femminilePasquale D’Aniello (Direttore tecnico e 1° allenatore), Massimo Beretta (2° allenatore).Gli staff completi verranno pubblicati sul sito federale nelle prossime settimane.SITTING VOLLEY – L’organizzazione delle finali del Campionato Italiano di Sitting Volley Maschile e Femminile è stata affidata al CR Campania, l’evento si disputerà il 17 e 18 maggio 2025 a Pomigliano d’Arco.MEDIA FACTORY – Sono stati presentati gli aggiornamenti sul progetto della media factory della Fipav che partirà nei prossimi mesi. PROGETTO “Oltre la Rete, oltre il muro” – Nell’ambito delle iniziative a carattere sociale il CF ha deliberato di sostenere il progetto “Oltre la rete, oltre il muro”. Un’iniziativa che prende vita dalla fortissima necessità di ragionare su una vera risposta sociale e civile da dare alle guerre e ai conflitti attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva e la costruzione di un comune sentire di cittadinanza europea.PROGETTO SESTANTE – Il Consiglio Federale ha discusso sul progetto di Sport e Salute SESTANTE, esprimendo parere positivo a procedere per finalizzare l’accordo sui servizi offerti.  TROFEO DELLE REGIONI – In virtù della rinuncia del Comitato Regionale Sardegna, l’organizzazione del Trofeo delle Regioni AeQuilibrium Cup 2025 è stata affidata al CR Puglia. La manifestazione si svolgerà dal 24 al 29 giugno nella provincia di Bari.   PROGETTO AMBASSADOR – È stato rinnovato il progetto Ambassador Fipav, che oltre ai confermati Maurizia Cacciatori, Eleonora Lo Bianco, Fabio Vullo, Andrea Zorzi e Franco Bertoli, vedrà impegnato anche l’ex azzurro. Matteo Piano.MEDICO FEDERALE – Sergio Cameli è stato confermato medico federale per il prossimo quadriennio olimpico.Il presidente federale ha voluto ringraziare tutti i componenti degli staff azzurri che non sono stati confermati, sottolineando che anche grazie al loro lavoro sono arrivati negli ultimi anni dei risultati straordinari.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

  • in

    Dimissioni Stoytchev: quello che sappiamo e quello che forse non sapremo mai

    Con una nota stampa ufficiale, diramata nella serata di giovedì 13 marzo alle ore 20.40, la Rana Verona ha reso note le dimissioni di Rado Stoytchev. “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni” sono state le parole del coach bulgaro per spiegare la scelta sua, non della società, di lasciare l’incarico. Questa la versione ufficiale. Ne prendiamo atto, ma qualcosa non torna.

    Le reazioni che si possono avere davanti a una notizia come questa sono due: una di pancia, una di testa. Contrariamente a quanto si possa immaginare, ragionando con la pancia si potrebbe essere portati a pensare per logica che due più due faccia quattro, mentre con la testa si potrebbe anche scoprire che la matematica non sempre è una scienza esatta. Per lo meno in un caso come questo. Per spiegare meglio questa riflessione dobbiamo fare però qualche passo indietro.

    LA BUCA DI CIVITANOVADi pancia fare due più due altro non è che unire tutti i puntini di questa vicenda. Il primo ci riporta al 5 gennaio scorso. Verona gioca e perde nettamente a Civitanova (27-25, 25-19, 25-14). Per tutta la partita Stoytchev ha un tifoso Lube alle spalle che lo provoca in continuazione, la situazione degenera a bocce ferme, il coach di Verona gli si fa sotto a brutto muso, volano parole pesanti da una parte e dall’altra e alla fine i due vengono al contatto fisico. I presenti raccontano che Stoytchev abbia messo addirittura le mani al collo del tifoso marchigiano, un fatto gravissimo. Una buca nella quale il bulgaro ci è finito con tutte le scarpe.

    DIVORZIO NON DIVORZIOBen cinque giorno dopo, il 10 gennaio, la società scaligera esce con un comunicato ufficiale nel quale prende le distanze dal comportamento del suo allenatore e “porge le proprie scuse, innanzitutto, ai tifosi avversari coinvolti nell’accaduto, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l, ai tifosi di entrambe le squadre tra cui è in essere uno splendido gemellaggio, agli amici/sostenitori del Club ed ai propri Partner”. Passaggio quest’ultimo che ha un peso specifico rilevante: amici/sostenitori del Club ed i propri Partner. Rilevante perché, in seguito, inizierà a girare la voce che uno in particolare di questi partner, la famiglia Rana, abbia fatto pressione affinché Stoytchev venisse allontanato all’istante. Voce che però non è mai stata confermata da fonti ufficiali e dunque agli atti resta solo un pettegolezzo.

    POTERE DELLA COMUNICAZIONEAltro aspetto da tenere in considerazione è che in quel comunicato, in cui Verona Volley prende le distanze dal comportamento di Stoytchev, viene riportata anche una dichiarazione dello stesso allenatore che si dice “profondamente addolorato per quanto accaduto. Ho sbagliato a reagire a delle reiterate provocazioni ricevute nel corso della gara, mettendo in imbarazzo il Club per cui lavoro, la proprietà, i nostri tifosi e i nostri partner. È giusto che da un professionista ci si aspetti un comportamento sempre responsabile. Non posso far altro che riconoscere il mio errore, e chiedere scusa ai tifosi della Lube, in primis, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l., ai nostri tifosi, ai nostri partner”. 

    Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa, insomma, e ancora la parola ‘partner’ ripetuta addirittura due volte. È stato indotto a fare pubblica ammenda? Forse sì, forse no, di sicuro in questa circostanza abbiamo compreso come agisce e come comunica esternamente la società Verona Volley: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Questo ci servirà più avanti, intanto ce lo segniamo su un post-it, lo attacchiamo al muro davanti a noi e continuiamo ad unire i puntini.

    LA COPPA DELLA SPERANZACome detto, quel pettegolezzo citato in precedenza raccontava di un divorzio che alla fine non si è consumato. O per lo meno non pubblicamente e nell’immediato. Passano due settimane, Verona perde 1-3 in casa contro Milano, vince 0-3 al PalaPanini e poi si mette in viaggio per Bologna dove gioca una Final Four di Coppa Italia sontuosa. Talmente sontuosa da far pensare che le nuvole sulla testa di Stoytchev si fossero diradate lasciando spazio a qualche timido raggio di sole. Tutt’altro.

    OMBRE E RAGGI DI… SOLIPassano altre due settimane, siamo a metà febbraio, e proprio noi di VolleyNews diamo per primi notizia dell’accordo raggiunto per la prossima stagione da Verona con Fabio Soli. Dunque pubblicamente Verona e Stoytchev continuano insieme, ma internamente si sono già detti che a fine stagione le strade si divideranno.

    LA QUIETE DOPO LA TEMPESTANelle ultime tre giornate di campionato gli scaligeri non fanno prigionieri, anzi, condannano pure Taranto alla retrocessione: tre vittorie su tre, otto punti su nove a disposizione e quarto posto centrato. Preziosissimo in chiave Play-Off.

    IL GIALLO KEITAChiusa così la regular season, tutti ora vedono Verona come la mina vagante nella corsa scudetto, peccato solo che a pestarla e saltare in aria sia proprio lei stessa. Gara 1 dei Quarti di Finale, in casa, contro una Piacenza che quest’anno dalla Rana le ha prese sempre di santa ragione (doppio 3-0 in campionato, sconfitta 3-2 nei Quarti di Coppa Italia). Prima ancora che inizi il match accade un fatto strano. Nel gruppo whatsapp di Verona dedicato alla stampa, quando viene comunicato lo starting six non si legge il nome di Keita. Qualcuno chiede come mai. L’ufficio stampa, incredulo anche lui, chiede chiarimenti allo staff tecnico poi, sempre in chat, risponde “scelta tecnica”. Verona, clamorosamente, perde 1-3 contro Piacenza, che lei sì l’allenatore l’ha cambiato per davvero. Keita, non si sa perché, non si sa per come, appare magicamente in campo nel corso dell’ultimo parziale. Commento di Stoytchev nel post partita: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Si è complicata ulteriormente con le assenze”.

    Passi per l’assenza di Mozic, dichiarato indisponibile alla vigilia, ma l’assenza di Keita… in che senso? Se è stata “scelta tecnica” è stato Stoytchev a determinare l’assenza del giocatore nella gara, corretto? Per la pancia, questo due più due fa indiscutibilmente quattro. Non contenti, per scrupolo, abbiamo riguardato la partita, ma francamente Keita non sembrava avesse problemi fisici. Il riscaldamento lo ha fatto tutto, schiacciare ha schiacciato, battuto ha battuto, saltato ha saltato. Stessa cosa quando ha visto finalmente il campo nel quarto set entrando sul punteggio di 9-8 per i suoi, accolto dal pubblico con un boato. Il primo attacco è devastante e va subito a segno (11-11). Piacenza gioca comunque meglio e porta a casa il risultato. Tornando al maliano, Abaev gli serve appena cinque palloni, lui ne manda a bersaglio solo due, ma fisicamente non appare di sicuro come un giocatore non in perfette condizioni. Il dubbio su quella “scelta tecnica” rimane.

    LE DIMISSIONIEvidentemente non rimane solo a noi, agli altri addetti ai lavori, ai tifosi, ma anche a qualcuno in società. Passa qualche giorno e infatti arriviamo al comunicato delle dimissioni, e qui riprendiamo in mano il famoso post-it appiccicato al muro: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Il modus operandi a livello comunicativo non cambia. La nostra pancia, che vuole far di conto, dopo aver unito tutti questi puntini vorrebbe sentenziare che due più due fa quattro e i fatti le danno ragione. Eppure potrebbe non essere così.

    SE LA METTI SUL PERSONALE… DOBBIAMO CREDERTI“Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società“. Queste parole di Stoytchev, riportate nel comunicato di Verona, tracciano una linea che è anche un monito: qui i ragionamenti e le speculazioni devono fermarsi, andare oltre non si può. Non si può per il semplice fatto che dietro questa affermazione possono esserci davvero ragioni serie, legate alla sfera personale, che non è dato indagare. Per un discorso prima di tutto deontologico per noi giornalisti. Per un discorso di buon senso per i tifosi. Per un discorso di rispetto da parte di tutti a prescindere. È vero però, abbiamo analizzato attentamente ogni comunicato di Verona e potremmo anche sospettare che sia stato tutto studiato ad arte, con una regia geniale che ha saputo trovare la formula perfetta, comunicativamente parlando, per chiudere questa storia, ma questo non lo possiamo sapere e forse non lo sapremo mai.

    MORALE DELLA FAVOLAMorale della favola, però, si torna sempre lì: Rado Stoytchev o lo ami o lo odi. Le mezze misure con lui non esistono. Ci sono sfilze di giocatori che non lo vogliono vedere neanche in fotografia e altrettante sfilze di colleghi allenatori e tifosi che invece la sua foto ce l’hanno appesa in ufficio come quella del Presidente della Repubblica nelle caserme delle forze dell’ordine. E forse non è un caso, visto che la sua idea di pallavolo si può definire per certi versi militaresca. Funziona, e bene, con chi si mette sull’attenti e risponde “obbedisco”. Un po’ meno con chi è più estroso e fa andare le mani sulla palla agendo anche d’istinto. C’è chi sostiene che sia un folle e c’è chi lo venera come il più grande allenatore visto in Italia negli ultimi vent’anni. C’è chi dice che abbia perso il suo tocco magico e c’è chi afferma che, tanto per dirne una, le sue analisi pre gara sugli avversari siano mitiche, leggendarie, inimitabili, inarrivabili, anni luce avanti rispetto a chiunque altro.

    L’unica cosa che forse mette tutti d’accordo è una: la constatazione del suo smisurato egocentrismo. Il primo nemico di Stoytchev forse è diventato nel corso degli anni Stoytchev stesso. Nel senso che la smania del controllo che lo contraddistingue, e che probabilmente lo ha anche portato a vincere tutto a Trento, ma ottenere anche l’esatto contrario a Modena (dove però la stagione l’aveva finita, play-off compresi, salvo poi far volare gli stracci per i quattro anni a seguire), poco si sposa con le strutture societarie di oggi nelle quali è impensabile che un solo uomo possa essere contemporaneamente allenatore, preparatore, scoutman, direttore sportivo, direttore generale, direttore della comunicazione e del marketing, presidente e amministratore delegato. I tempi sono cambiati, la pallavolo e le squadre sono cambiate. Detto questo, però, bisogna dare anche a Cesare quel che è di Cesare: se Verona Volley oggi è questa, dal punto di vista sportivo e societario, una bella fetta del merito è anche di Rado Stoytchev. E su questo crediamo che mai nessuno possa affermare il contrario.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Colpo di scena a Verona, Rado Stoytchev si è dimesso

    Verona Volley e Radostin Stoytchev comunicano che il coach ha presentato oggi le proprie dimissioni che il club ha accettato venendo incontro alla sua volontà.

    Radostin Stoytchev: “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni. Ringrazio la squadra, lo staff, tutti i componenti della società, partner ed amici con cui abbiamo condiviso il percorso ed emozioni forti assieme e auguro a tutti salute e il migliore futuro.”

    Verona Volley: “Siamo dispiaciuti dalle dimissioni comunicate da Rado ma ne abbiamo compreso i motivi e per questo le abbiamo accettate. Lo ringraziamo sentitamente per tutto quanto ha fatto con impegno e grande dedizione sin dalla nascita di Verona Volley e per la crescita della squadra raggiungendo assieme importanti risultati sportivi e societari, condividendo momenti di forte passione. Gli auguriamo tutto il meglio per il proprio futuro.”

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO

  • in

    La Serie A femminile domina la scena in Europa, Fabris: “Eccellenza assoluta”

    Sarà un finale di stagione elettrizzante per la Serie A. Dopo il derby tutto italiano tra Roma e Chieri per la finale di CEV Challenge Cup, Novara giocherà la Finale di CEV Cup contro l’Alba Blaj mentre in CEV Champions League saranno ben tre le italiane che voleranno a Istanbul per la Final Four del 3-4 maggio: Conegliano e Milano, che si affronteranno in Semifinale, e Scandicci, che affronterà invece il VakifBank padrone di casa. 

    Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Cambiano le formule delle Competizioni internazionali, ma si conferma l’eccellenza assoluta a livello continentale del campionato italiano della pallavolo femminile di Serie A. Dopo la Finale tutta tricolore di Champions dello scorso anno, quest’anno saranno ben tre le rappresentanti della Serie A alla Final Four di CEV Champions League di Istanbul del 3 e 4 maggio. Un successo inequivocabile della Serie A italiana, che va ad aggiungersi alla Finale di CEV Cup che si svolgerà tra il 25 marzo e il 1 aprile, raggiunta oggi da Novara, e al trionfo di Roma martedì nella finale con Chieri di CEV Challenge Cup”.

    “La dimensione di questo dominio italiano è data dai numeri: due squadre italiane in Finale di Challenge su due partecipanti, l’unica italiana partecipante alla CEV Cup conquista la Finale, tre squadre italiane iscritte alla Champions, tutte e tre partecipanti alla Fase Finale. Insomma sei partecipanti alle competizioni europee, tutte e sei arrivano in fondo! La nostra Serie A è davvero un movimento di eccellenza perché esprime così tante squadre che dominano la scena internazionale“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

  • in

    En Plein Italia: anche Milano vola alla Final Four di Champions League!

    Saranno tre italiane su quattro a contendersi a Istanbul a inizio maggio la Champions League femminile di volley. Dopo Scandicci e Conegliano, si qualifica anche Milano! Sul campo dell’Eczacibasi la Numia Vero Volley non lascia alle turche neanche un set come nella gara d’andata: doppio 24-26 per fare subito festa, terzo set vinto 21-25 per riprendere subito l’aereo e pensare a Gara 2 di Play-Off con Vallefoglia. Miglior marcatrice del match Boskovic con 16 punti, le migliori (in tutti i sensi) per Milano sono Sylla con 15 e Kurtagic con 13 conditi da 3 muri e altrettanti ace. Sugli scudi anche Orro e Danesi, 7 a testa.

    Un trionfo totale per la pallavolo italiana che tornerà in Turchia per andare a caccia di un’altra Champions League. Da una parte del tabellone sarà semifinale fra Milano e Conegliano, dall’altra parte tra Scandicci e VakifBank.

    Starting Players – Lavarini parte con le diagonali Orro-Egonu e Sylla-Daalderop, Danesi e Kurtagic al centro, gelin libero. Akbas risponde con Sahin-Boskovic e Plummer-Erkek, al centro Rettke e Jack-Kisal, Akoz libero.

    1° set – Le turche partono subito forte con un parziale di 4-0 frutto anche di due attacchi out di Egonu. Immediato timeout di Lavarini. A sbloccare Milano ci pensa Sylla, poi arriva anche l’ace di Orro su Plummer. Al quarto tentativo va a segno anche Egonu (5-3), ma la Vero Volley deve ancora sciogliersi. Parità acciuffata agli 8 con due monster block di Kurtagic e Daalderop, ma in attacco la Numia deve ancora trovare la giusta misura (13-11). Dall’altra parte, invece, Boskovic usa più i polpastrelli che la clava sorprendendo sempre la seconda linea di Milano (16-14). Altra parità ai 16, ancora con Kurtagic, e primo vantaggio firmato Sylla (16-17). Timeout Akbas. Il mani-out di Egonu vale il +2 (17-19), ma quando Boskovic la clava inizia ad usarla per davvero, l’Eczacibasi trova la rimonta che porta la contesa ai vantaggi (20-22, 23-22, 24-24). Milano non si lascia impressionare, chiude con un muro di Orro e porta a casa il primo dei due set che le servono per volare alla Final Four.

    2° set – L’inizio del secondo parziale è una spettacolare battaglia giocata punto su punto sino ai 6, poi l’Eczacibasi trova il break con una Rettke on-fire in questo set e Plummer (8-6), e anche il +3 con un ace della schiacciatrice americana battezzato a torto out da Daalderop (12-9). Plummer svirgola e riporta la Numia a -1 (15-14), l’attacco-nastro di Egonu vale la parità, un altro errore in attacco delle turche determina il contro sorpasso per la squadra di Lavarini (15-16), ma c’è ancora da lottare per le italiane. Altro punto a punto, altro break firmato da una scatenata Rettke (21-19), altra parità ai 22 con Sylla, altro break delle turche con Boskovic (24-22). Rally-point infinito, Cazaute tira su tre difese allucinanti e alla fine la palla a terra la mette Egonu (24-23). Murone di Danesi e si va ancora ai vantaggi. Secondo monster block di fila di Anna “The Wall”, Boskovic viene contenuta dal muro-difesa, palla per Sylla che trova la diagonale vincente che fa esplodere la panchina di Milano: la Vero Volley è matematicamente alla Final Four!

    3° set – Ad ogni modo è partita vera anche nel terzo set. Le turche restano spalla a spalla fino al 18 pari, poi Milano pesta sul pedale dell’acceleratore e non lascia alle avversarie neanche le briciole: salgono in cattedra Orro e Sylla, dall’altra parte sbagliano tutte e Milano chiude 21-25. Che la festa abbia inizio!

    Eczacibasi Dynamit Istanbul (TUR) 0Numia Vero Volley Milano 3(24-26, 24-26, 21-25)Match di andata: 3-0 MilanoEczacibasi Dynavit Istanbul: Ozel (L), Sebnem Akoz (L), Boskovic 16, Baladin 5, Jack-Kisal 6, Gray, Erkek 8, Aydemir Akyol 1, Sahin, Rettke 11, Plummer 5. Non entrate: Arici, Stevanovic, Nicoletti. All. Akbas.Numia Vero Volley Milano: Cazaute, Gelin (L), Orro 7, Danesi 7, Konstantinidou, Kurtagic 13, Smrek, Sylla 15, Egonu 11, Daalderop 10. Non entrate: Guidi, Heyrman, Pietrini, Fukudome (L). All. Lavarini.Arbitri: CambrÃ, Geukes.Note – Durata set: 30′, 28′, 25′; Tot: 83′.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Trento rimonta dallo 0-2 e passa al tie-break nella semifinale d’andata di CEV Cup

    Si era messa davvero male, anzi malissimo per Trento questa semifinale d’andata di CEV Cup, giocata per di più in casa. I turchi dello Ziraat Bank Ankara hanno rischiato seriamente di far saltare il fattore campo andando avanti due set a zero, entrambi vinti ai vantaggi, salvo poi subire la rimonta rabbiosa di Michieletto e compagni. Vinto il terzo, e soprattutto il quarto che poteva davvero mandarli al tappeto, i ragazzi allenati da Fabio Soli nel tie-break hanno poi fatto la voce grossa centrando un successo tanto sofferto quanto importante nella corsa al trofeo. Top scorer Michieletto con 27 punti a referto (col 55% in attacco, 3 muri e 3 ace), 19 per Rychlicki, 18 per Lavia, 15 punti col 73% per Flavio.

    Match di ritorno in programma mercoledì prossimo, 19 marzo. Nell’altra semifinale altra battaglia lunga cinque set vinta anche in questo caso dai padroni di casa dell’Asseco Resovia sui francesi del Tours VB.

    Starting Players – La Trentino Itas si presenta in formazione tipo al cospetto del proprio pubblico: Sbertoli in regia, Rychlicki opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, Flavio e Kozamernik centrali, Laurenzano libero. Lo Ziraat Bank Ankara risponde con Yenipazar al palleggio, Ter Maat opposto, Anderson e Clevenot schiacciatori, Bülbül e Savas centrali, Baykatar libero.

    1° set – La sfida è subito vibrante, con le due squadre che lottano su ogni pallone; Flavio (muro e contrattacco) garantisce il primo vantaggio significativo ai gialloblù (6-4), ma Anderson risponde immediatamente (7-7). Il muro di Bülbül sullo stesso brasiliano inverte la tendenza (11-12), che dura solo un attimo perché poi ci pensa Lavia ad offrire di nuovo il +2 ai gialloblù (15-13). I turchi non si disuniscono e ancora con il muro ritrovano immediatamente contatto (16-16), ma Michieletto in contrattacco affonda il colpo (20-18), costringendo gli ospiti a rifugiarsi in un time out. Nel finale, Anderson pareggia i conti a quota 21, poi Clevenot blocca Lavia per 22-23; stavolta è Soli ad interrompere il gioco e alla ripresa le due squadre arrivano a braccetto ai vantaggi. Trento annulla tre palle set (26-26), ma cade alla quarta ancora per mano dello schiacciatore statunitense (ace per il 26-28).2° set – La Trentino Itas accusa il colpo e anche nel secondo parziale parte subito all’inseguimento degli avversari, soffrendo in ricezione e con l’attacco di palla alta (1-3 e 7-9). Dopo un errore a rete di Michieletto, che garantisce il +3 (7-10) ai turchi, Soli spende il primo time out, ma alla ripresa sono sempre gli ospiti a dettare il ritmo (8-12 e 10-14) con un muro davvero roccioso. I gialloblù non si arrendono e ripartono grazie ad una invasione a rete di Yenipazar, un muro di Rychlicki su Clevenot ed il successivo ace millimetrico verso posto 1 di Michieletto (14-14). In seguito i padroni di casa mettono la freccia con Lavia (18-17), ma devono stringere i denti per conservare il vantaggio (20-19), prima di trovare un altro break point con Flavio, che mura Anderson e garantisce il 22-20. Stern, appena entrato per il servizio, realizza l’ace che vale il 23 pari e che manda le due squadre di nuovo allo sprint. Stavolta è Trento ad avere immediatamente palle set in serie (tre), prima che lo Ziraat passi a condurre grazie ad un contestatissimo fallo di doppia su ricezione ravvisato dall’arbitro Varbanov a Michieletto (25-26). Alla terza occasione Ankara si porta sullo 0-2 (27-29) sempre grazie ad una battuta vincente (Yenipazar).3° set – I Campioni d’Europa provano a voltare pagina subito dopo il cambio di campo; l’inizio di terzo set è a spron battuta (6-5 e 10-7) grazie soprattutto a Michieletto che in attacco e a muro (due consecutivi su Ter Maat) si carica la sua squadra sulle spalle. Ankara rimane costantemente in scia (12-10) e pareggia i conti a quota 14 con due muri consecutivi, prima di mettere la freccia con un contrattacco di Anderson (16-17). Il solito Michieletto a rete inverte di nuovo la tendenza (19-18), poi è un errore di Clevenot a materializzare il +2 italiano (22-20, time out di Kavaz). Nel finale Lavia (attacco) e Gabi Garcia (ace) fanno pendere definitivamente l’ago della bilancia verso il fronte trentino (24-20 e poi 25-21 col primo tempo di Kozamernik).4° set – La Trentino Itas adesso ci crede e parte bene anche nella quarta frazione, trovando il +2 (10-8) dopo l’iniziale punto a punto grazie ad una buona intuizione a rete di Lavia. Lo Ziraat Bank prova a mettere più pressione col servizio e si costruisce la parità a quota 14 con l’ace di Yenipazar, prima di passare a condurre con la diagonale di Ter Maat (15-16). Soli si gioca la carta Bartha (dentro per Kozamernik), ma è ancora l’opposto olandese a dettare il ritmo in fase di break point (17-19). Il servizio del centrale rumeno propizia l’aggancio (19-19), ma la parità dura pochissimo, perché Savas subito dopo ferma Rychlicki (20-22). Lo stesso Kamil firma però la parità a quota 23, poi Bartha mura Anderson e ancora l’opposto gialloblù realizza in diagonale il 25-23 che manda le squadre al tie break.5° set – Il set di spareggio viene preso subito in mano da Trento (4-1) con Michieletto in pipe; il vantaggio viene difeso da Lavia e poi incrementato da Rychlicki (ace di nastro per il 7-3). Ankara prova a ricucire lo strappo col servizio, ma la seconda linea gialloblù fa buona guardia (10-7); Lavia sbarra la strada a Ter Maat (12-7), poi ci pensa definitivamente Alessandro Michieletto con due ace consecutivi (14-7) a mandare in archivio il match: 15-8, col cambiopalla finale di Rychlicki.

    Trentino Itas 3Ziraat Bank Ankara (TUR) 2(26-28, 27-29, 25-21, 25-23, 15-8)Trentino Itas: Bartha 1, Garcia Fernandez 1, Kozamernik 5, Laurenzano (L), Lavia 18, Michieletto 27, Resende Gualberto 15, Rychlicki 19, Sbertoli 1. Non entrati Acquarone, Bristot, Magalini, Pellacani, Pesaresi. All. Soli Fabio.Ziraat Bank Ankara (TUR): Anderson 21, Ter Maat 16, Savas 12, Bulbul 10, Yenipazar 5, Zonca, Gunes, Clevenot 11, Bayraktar (L), Stern 1. Non entrati Sahin Hilmi, Sahin Haci, Kir, Gedik. All. Kavaz.Arbitri: Varbanov, Batkai-katona.Note – durata set: 29′, 37′, 29′, 31′, 19′; tot: 145′. Trentino Itas: Battute sbagliate 25, Vincenti 5. Ziraat Bank Ankara (TUR): Battute sbagliate 24, Vincenti 8.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO