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    Stefano Lavarini ha firmato, sarà lui il nuovo allenatore della Vero Volley Milano

    Stefano Lavarini è il nuovo allenatore della Vero Volley Milano. Tra i tecnici più esperti e vincenti del panorama pallavolistico mondiale, Lavarini è pronto a vivere la sua prima avventura sulla panchina della prima squadra femminile del Consorzio Vero Volley. Formatosi grazie alle importanti esperienze maturate prima negli staff di Omegna, sua città natale, e Novara, quindi, come vice a Chieri, al Club Italia e a Bergamo, e, poi, come primo allenatore sempre a Bergamo, per cinque stagioni, Minas (in Brasile), Busto Arsizio, Novara e Fenerbahce (in Turchia), il tecnico piemontese metterà a disposizione della Vero Volley Milano tutte le sue conoscenze, guidando la squadra rosablù in Serie A1 femminile e in CEV Champions League, oltre che nelle altre manifestazioni nazionali e internazionali. 

    “Torno in Italia dopo una soddisfacente parentesi nel campionato turco, che mi ha permesso di maturare nuove esperienze – ha commentato il nuovo allenatore della Vero Volley Milano, Stefano Lavarini – Avrò la possibilità di competere nel nostro campionato grazie al Consorzio Vero Volley ed è molto stimolante fare parte di uno dei club più importanti della nostra pallavolo. Indubbiamente, negli ultimi anni Vero Volley ha dimostrato una crescita costante ed è arrivato a giocare per i massimi traguardi. Sono convinto di poter lavorare con un gruppo competitivo e con atlete di livello assoluto, ma come sempre la differenza dovrà farla la squadra più che i singoli, quindi, lavoreremo insieme con le giocatrici, lo staff, la società per dimostrarci tra i migliori in tutte le competizioni cui prenderemo parte, che saranno molte e importanti”. 

    “Siamo molto contenti di aver trovato un accordo con Stefano – ha dichiarato il direttore sportivo del Consorzio Vero Volley, Claudio Bonati – sono convinto sia uno dei tecnici più preparati a livello internazionale. Questo ci porterà sicuramente a fare un ulteriore passo avanti nel nostro percorso di crescita”. LA CARRIERA IN BREVELa carriera di Stefano Lavarini inizia nella squadra della propria città natale come assistente allenatore di Luciano Pedullà all’Omegna Pallavolo, dal 1995 al 1997, dove vince un titolo nazionale Under 16 e due in Under 18. Nella stagione 1999-00 segue Pedullà all’AGIL di Trecate, dove è impegnato sia nell’attività della prima squadra (dapprima in Serie A2 e quindi in A1) che in quella giovanile. Dopo quattro annate al club novarese, nel 2003 si trasferisce in Liguria per allenare lo Spezia in Serie C. Nell’annata 2004-05 torna in Piemonte, a Chieri, dove inizialmente gli viene assegnata la guida della formazione Under 15 che conduce al titolo nazionale di categoria; nell’annata seguente, oltre a proseguire l’attività con l’Under 16, che bissa il tricolore della stagione precedente, viene nominato vice di Giovanni Guidetti in prima squadra, affiancandolo per due stagioni sulla panchina del club torinese. Nel 2007 viene chiamato dalla Federazione Italiana Pallavolo al Club Italia, dove rimane per tre stagioni durante le quali è prima vice di Marco Mencarelli alla guida della Nazionale Under 19 con cui si aggiudica il campionato europeo Under 19 (nel 2008) e, quindi, diventa commissario tecnico della Nazionale Cadette. Nella stagione 2010-11 viene ingaggiato da Bergamo, in Serie A1; dapprima assistente tecnico di Davide Mazzanti, con cui conquista il tricolore, nell’annata seguente passa alla guida della formazione Under 18 e di serie B1, ma già nella stagione 2012-13 viene promosso allenatore della prima squadra, esordendo così nel massimo campionato italiano. Rimane sulla panchina bergamasca per cinque stagioni, conquistando la Coppa Italia 2015-16. Nella stagione 2017-18 si trasferisce in Brasile diventando allenatore del Minas, club di Belo Horizonte impegnato in Superliga Série A: nelle due annate alla guida del club mineiro si aggiudica una Coppa del Brasile, uno scudetto (premiato anche come miglior allenatore) e due edizioni consecutive del Campionato sudamericano per club. Nel 2019 viene ingaggiato anche come commissario tecnico della Corea del Sud, conquistando il pass per Tokyo 2020. Nella stagione 2019-20 torna nel massimo campionato italiano, ingaggiato da Busto Arsizio, mentre in quella successiva fa ritorno a Novara, stavolta come primo allenatore. Nel gennaio 2022, inoltre, viene nominato nuovo commissario tecnico della nazionale polacca, con cui nel 2023 conquista il bronzo alla Volleyball Nations League. Dopo un triennio in Piemonte, nel campionato 2023-24 approda nella Sultanlar Ligi turca per allenare il Fenerbahçe, con cui conquista la coppa nazionale e lo scudetto. Dopo l’esperienza in Turchia, Stefano Lavarini è ora pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera al Consorzio Vero Volley e a Milano. 

    LA SCHEDAStefano LavariniNato a OmegnaIl 17 gennaio 1979Ruolo Allenatore 

    CARRIERA1995 – 1999 Omegna Pallavolo (ITA) – Giovanili – assistente allenatore1999 – 2003 Asystel Novara (ITA) – A2F/A1F – assistente allenatore2003 – 2004 Centro Volley Spezia (ITA) – C – allenatore2004 – 2007 BigMat Sanpaolo Chieri (ITA) – A1F – vice allenatore2007 – 2010 Linkem Club Italia Femminile (ITA) – vice allenatore2010 – 2011 Norda Foppapedretti Bergamo – A1F – assistente allenatore2011 – 2012 Vistalli Foppapedretti Bergamo – B1F – allenatore2012 – 2013 Foppapedretti Bergamo – A1F – allenatore2013 – 2014 Foppapedretti Bergamo – A1F – allenatore2014 – 2015 Foppapedretti Bergamo – A1F – allenatore2015 – 2016 Foppapedretti Bergamo – A1F – allenatore2016 – 2017 Foppapedretti Bergamo – A1F – allenatore2017 – 2018 Minas – Superliga Brasiliana – allenatore2018 – 2019 Minas – Superliga Brasiliana – allenatore2019 – 2020 Unet E-Work Busto Arsizio – A1F – allenatore2019 – 2021 Corea del Sud (Nazionale) – allenatore2020 – 2021 Igor Gorgonzola Novara – A1F – allenatore2021 – 2022 Igor Gorgonzola Novara – A1F – allenatore2022 – 2023 Igor Gorgonzola Novara – A1F – allenatore2023 – 2024 Fenerbahce Opet – Sultanlar Ligi Turchia – allenatore2022 – in corso Polonia (Nazionale) – allenatore2024 – 2025 VERO VOLLEY MILANO – A1F – allenatore

    PALMARES CON I CLUB2015-16 Coppa Italia (Bergamo)2018-2019 Campionato brasiliano (Minas)2018, 2019 Campionato sudamericano per Club (Minas)2019 Coppa del Brasile (Minas)2023-24 Campionato turco (Fenerbahce)2023-24 Coppa di Turchia (Fenerbahce) 

    PALMARES CON LE NAZIONALI2023 – Volleyball Nations League – Bronzo (Polonia) 

    PREMI INDIVIDUALI2019 – Superliga Serie A (Brasile): Miglior allenatore

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Velasco ha già vinto tutte le sue scommesse, ora non restano che le medaglie

    Velasco è troppo vecchio. Velasco allena troppo “vecchio stampo”. Velasco non ha esperienza con le donne. Velasco di qua Velasco di là. Eh già, quando il “Profeta argentino” è stato nominato ct della nazionale femminile ne abbiamo lette e sentite davvero di ogni.

    Adesso, ovviamente, tanti di quei detrattori stanno tirando con vigore il freno a mano per una rapida inversione a U: grande Velasco, mitico Velasco, un genio, l’uomo giusto, l’avevo detto io che avrebbe risolto tutto. Si certo, come no. Qualcuno invece tenta ancora (ancora?!) di tenere il punto con le solite perle leonine da tastiera ai tempi dei social: “E comunque è uno scandalo che l’allenatore della nostra nazionale non canti il nostro inno”. Stendiamo un velo pietosissimo… e parliamo di pallavolo, che è meglio!

    foto Fipav

    In quali condizioni Velasco abbia preso in mano questa squadra è ormai cosa nota. In quali condizioni la stia portando a Parigi pure. Nel giro di un mese di VNL, o poco più, il nuovo ct azzurro le sue scommesse le ha già vinte tutte, e già questo basterebbe per farlo Santo subito.

    In primis, con la scelta di avvalersi della collaborazione di Barbolini, Bernardi e Leggeri, ha dato alle giocatrici modelli credibili da emulare, ascoltare, da cui apprendere, con cui confrontarsi, salvo poi tenere per sé l’ultima parola da vero comandante della nave.

    Un comandante autorevole ma anche autoritario, che ha stabilito subito precise gerarchie, ma anche dato a tutte un ruolo ben definito. Così facendo le azzurre hanno imparato presto a seguirlo, a fidarsi. Ognuna di loro si è sentita importante, si è sentita scelta, si è sentita valorizzata.

    Ora, come per magia, abbiamo una squadra, un gruppo unito e compatto, che rema tutto nella stessa direzione, che si aiuta e si sostiene, continuando magari anche a confrontarsi schiettamente, ma ora forse con il dovuto rispetto. Si spera.

    foto Volleyball World

    Le titolari sono Danesi, Orro, Egonu, Sylla, De Gennaro. Una per ruolo. Le altre sono “le altre titolari”. Non le riserve, non le seconde linee, non i rimpiazzi, non le panchinare. A questa Italia servono tutte, indistintamente, e tutte questo lo hanno capito, tanto da dimostrarlo sul campo con prestazioni sempre di altissimo valore, caratteriale prima che tecnico.Perché “le altre titolari” con Velasco hanno capito di vestire questa maglia perché forti tanto quanto le altre, perché focalizzate sull’obiettivo tanto quanto le altre, perché importanti tanto quanto le altre. Insomma tutto molto “tanto quanto”. Questa è stata la vera magia di Velasco.

    foto Volleyball World

    Bene “tanto quanto” abbiamo visto giocare una Degradi che sotto questa gestione è finalmente esplosa. In passato noi stessi non avevamo lesinato critiche nei suoi confronti, ma oggi ne siamo assolutamente rapiti e le tributiamo i giusti meriti. Alice in queste settimane di VNL è crescita esponenzialmente al pari del resto della squadra e ora forse potrebbe essere lei l’altra titolare in posto 4 insieme a Sylla.

    Foto di Volleyball World

    Già, Myriam Sylla. Anche su di lei quante ne abbiamo lette e sentite negli ultimi anni: non salta, non segna, non riceve più. E invece ora schiaccia con percentuali superiori del 20%, la mano non le trema mai quando la palla scotta, in telecronaca si sente ancora solo la sua voce dare indicazioni in campo e in seconda linea continua a tuffarsi a destra e sinistra, avanti e indietro che manco Buffon ai tempi dell’esordio in Serie A col Parma. Un monumento bisognerebbe fargli a questa ragazza, altroché.

    foto Galbiati/FIPAV

    Altra scommessa vinta da Velasco è quella del reparto centrali, ma qui oggettivamente sarebbe stato più complicato sbagliare. Di ragazze italiane brave in questo ruolo ce ne sono diverse, lui ne ha scelte quattro che il resto del mondo ci invidia.

    Danesi, ora capitano, è una garanzia assoluta. Fahr e Lubian hanno caratteristiche diverse e per questo sono intercambiabili a seconda delle esigenze, dei momenti del match, dell’avversario. Bonifacio, anche lei, ha risposto sempre presente, soprattutto a muro.

    foto Volleyball World

    Infine la scommessa più difficile, convincere tutti che il modo migliore per risolvere il dualismo tra Egonu e Antropova, creato maldestramente dalla gestione precedente, era uno e uno solo, ovvero eliminare il problema. Semplicemente non c’è dualismo: Paola Egonu è la titolare perché la storia parla per lei. Ekaterina Antropova è il secondo fortissimo opposto che abbiamo, da sfruttare ad arte con il doppio cambio o contemporaneamente quando c’è bisogno di alzare il muro. Stop.

    Stesso dicasi per Alessia Orro e Carlotta Cambi: la prima gioca, la seconda subentra quando serve che dia il suo contributo di valore. Gerarchie chiare, ruoli definiti, tutte importanti nessuna esclusa.

    Gaia Giovannini rappresenta il manifesto di questa filosofia: ti convoco perché sei brava e credo in te, ti faccio giocare perché sei brava e credo in te. Ti richiamo perché ho creduto in te e tu hai risposto nel migliore dei modi. Questo Velasco ha fatto con la più giovane del gruppo, questo Velasco fa con il resto del gruppo.

    foto Volleyball World

    Vinte queste scommesse, non restano ora che i risultati, le medaglie. Velasco è stato chiamato per questo, non certo per centrare una qualificazione olimpica che sarebbe arrivata comunque giocando con le scarpe slacciate e un braccio legato dietro la schiena.

    Mettercene al collo una alle Finals di VNL forse importerebbe il giusto, ma aiuterebbe perché vincere accrescerebbe comunque le certezze e la consapevolezza che questo gruppo aveva smarrito. Vincere aiuterebbe a guardarsi allo specchio senza temere di fallire la prova costume. Vincere farebbe capire alle altre squadre che quel costume non sta bene solo a loro.

    foto Volleyball World

    Ad ogni modo è bene tenere a mente una cosa: le ferie, quelle vere, saranno ad agosto. Di come ci sta il costume ora, a fine giugno, davanti allo specchio di casa, potrebbe anche non essere così importante. Ci aspettano altri sacrifici, altri allenamenti, altre prove, altro sudore da versare, qualche difettuccio da eliminare (ad esempio in ricezione e su certe letture difensive, qualche servizio sbagliato di troppo, qualche attacco gestito non benissimo).

    Ciò detto, ciò premesso, lo diciamo sottovoce, piano piano, zitti zitti… ma questo costume appena comprato… ci fa proprio belle! Con una bella collana con pendente poi, come dicono a Parigi, sarebbe proprio la morte sua.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: risultati 6° giornata Week 3 e Ranking aggiornato

    L’ultima giornata della fase a gironi della VNL femminile regala all’Italia l’ennesima gioia: le azzurre infatti, dopo la vittoria sulla Serbia e grazie alle pesanti sconfitte di Turchia (3-0 col Brasile) e Polonia (3-0 con la Cina), guadagnano ben due posizioni nel Ranking FIVB, seconde solo al Brasile, e sono ufficialmente terza testa di serie in vista del sorteggio dei gironi dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

    L’ultimo pass olimpico ancora a disposizione se lo aggiudica l’Olanda, che, come da pronostico, strapazza 3-0 la Corea del Sud, confermando l’ottava posizione nel Ranking mondiale.

    Contro il Giappone, gli USA hanno centrato la vittoria, necessaria per assicurarsi l’ultimo posto disponibile per accedere alle Finals che si disputeranno settimana prossima in Thailandia.

    foto Volleyball World

    VNL femminile: Risultati 6° giornata Week 3

    Olanda-Korea 3-0(25-21, 25-11, 25-17)Germania-Thailandia 3-0(25-17, 25-21, 25-20)Serbia-Italia 1-3(20-25, 25-20, 23-25, 22-25)Turchia-Brasile 0-3(14-25, 14-25, 19-25)Giappone-USA 0-3(15-25, 18-25, 24-26)Cina-Polonia 3-0(25-23, 25-15, 25-19)

    Ranking FIVB femminile aggiornato

    1. Brasile 399.59 punti2. Italia 375.453. Turchia 374.27 4. Polonia 361.805. USA 358.116. Cina 353.657. Giappone 322.628. Olanda 304.489. Serbia 287.9310. Canada 284.7611. Rep. Dominicana 254.5812. Germania 218.8813. Belgio 204.0714. Thailandia 196.38———————————-19. Francia 166.9820. Kenya 162.42

    Squadre qualificate alle Olimpiadi: Francia come Paese ospitante; Rep. Dominicana, Serbia, Turchia, Brasile, Stati Uniti e Polonia dai tornei di qualificazione; Italia prima squadra qualificata tramite Ranking, a cui si aggiungono Giappone, Cina e Olanda. Kenya in quanto unica rappresentante del continente africano.

    foto Volleyball World

    Classifica VNL femminileIn grassetto le squadre qualificate alle Finals.

    Brasile (34 punti – 12 vittorie)

    ITALIA (31 – 10)

    Polonia (30– 10)

    Cina (26 – 9)

    Giappone (25 – 8)

    Turchia (25 – 8)

    USA (22 – 7)

    Olanda (21 – 7)

    Canada (20 – 7)

    Rep. Dominicana (10 – 3)

    Serbia (9 – 3)

    Germania (9 – 3)

    Thailandia (7 – 3)

    Francia (8 – 2)

    Korea (6 – 2)

    Bulgaria (5 – 2)

    (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    L’Italia chiude in bellezza: 3-1 alla Serbia nel segno di Degradi e Giovannini

    L’Italia chiude questa lunga prima fase di VNL superando la Serbia per 3-1 (25-20, 20-25, 25-23, 25-22) nell’ultimo match di questa Week giapponese di Fukuoka. Ora le azzurre voleranno a Bangkok per le Finals che si disputeranno la prossima settimana con la consapevolezza di essere cresciute partita dopo partita, di essere diventate gruppo, di essere una squadra forte, di avere una panchina lunga e di valore e soprattutto di poter contare su uno staff “illegale”.

    Un match giocato da Velasco con una formazione completamente nuova, fatta eccezione per il libero, che ha permesso ancor di più a Gaia Giovannini di mettere in mostra le sue grandi abilità in ricezione e difesa e anche buoni colpi in attacco (10 punti a referto). Una prestazione da non sottovalutare la sua, potrebbe anche essere la sorpresa delle convocazioni olimpiche.

    Un sestetto che però ha perso di efficacia nel muro-difesa, subendo tantissimo soprattutto nel set perso, il secondo, salvo poi rimediare parzialmente con l’ingresso di Fahr per Lubian. Un cambio che potrebbe aver definito le gerarchie al centro della nazionale azzurra, con le titolari che alle Finals e a Parigi dovrebbero essere a questo punto proprio Fahr e capitan Danesi.

    Forse ci si aspettava che Antropova, partita titolare, spaccasse la partita e invece a caricarsi la squadra sulle spalle è stata Alice Degradi. 17 i punti segnati da entrambe, ma per la schiacciatrice di Vallefoglia conditi anche da 3 muri e 2 ace e una leadership in campo davvero rimarchevole.

    foto Volleyball World

    Continua invece a traballare un monumento come Moki De Gennaro, oggi sostituita da Spirito nel terzo set dopo aver chiuso il secondo in evidente difficoltà, soprattutto in ricezione. Il libero azzurro, il più forte al mondo da così tanto tempo che facciamo fatica anche a delinearne i contorni temporali, in questa VNL ha fatto un po’ di fatica. Lo diciamo quasi sottovoce trattandosi di una leggenda di questo sport, ma questo è.

    “In questo momento, personalmente, mi sento in fase di rodaggio, ma sono certa che giocando ed allenandomi come stiamo facendo, mi sentirò sempre meglio. Siamo solo all’inizio di questa lunga estate, pretendo sempre molto da me, forse non sono ancora perfetta, ma sono certa che stando in campo tutto migliorerà anche dal punto di vista personale” aveva ammesso dopo la vittoria sul Canada la stessa De Gennaro. Inutile comunque ricamarci troppo sopra, Moki non si discute, siamo certi che sia stato solo un “raffreddore” passeggero, di quelli che si curano in fretta.

    foto Volleyball World

    SESTETTI – Velasco per questo match cambia quasi totalmente lo starting-six dell’Italia con De Gennaro unica eccezione. Le diagonali principali sono formate da Cambi-Antropova e Degradi-Giovannini, al centro Lubian e Bonifacio. Dall’altra parte Pakkan si affida a Perovic in regia opposta a Bukilic, alle bande Ivanovic e Cvetkovic, alla coppia centrale formata da Cikuc e Malesevic con Gokanin libero.

    1° SET – Le azzurre trovano subito un break di vantaggio in avvio (6-4), salvo poi farsi riprendere con un muro subito da Giovannini, alla sua prima gara da titolare con la nazionale maggiore. Poco male, perché Gaia con due ace in fila ci riporta presto avanti 11-9.

    Antropova da una parte e Bukilic dall’altra sono le due giocatrici che passano costantemente sopra le mani del muro, ma in più noi attacchiamo bene anche con Degradi (13-10), muriamo forte con Bonifacio (15-12) e scappiamo via con un’altra serie lunga dai nove metri (altri due ace in fila, questa volta di Degradi). La forbice si allarga (20-13), portare a casa il set a questo punto è un gioco da ragazzi (25-20): 6 punti per Degradi, 5 di Giovannini, 4 di Antropova.

    foto Volleyball World

    2° SET – Nel secondo set è la Serbia ad andare avanti 1-4 e 3-9, in virtù di un lavoro impeccabile in difesa. Giovannini e Antropova dimezzano lo svantaggio (8-11). Sotto 10-13 Velasco chiama timeout, dà le solite chiare indicazioni su cosa fare in attacco, dopo due muri subiti, ed esorta le azzurre a difendere bene come stanno facendo le serbe.

    Questa volta, però, la chiacchierata non sortisce alcun effetto, anzi, il nostro svantaggio aumenta, perché un po’ ci mettiamo del nostro ma dall’altra parte ora alla Serbia riesce davvero tutto e da posto 4 ci sta facendo malissimo. Inevitabile altro timeout chiamo dalla panchina azzurra sull’11-17. La musica però non cambia e alla fine capitoliamo per 20-25 dopo aver tenuto tutto sommato bene in ricezione (48%) ma aver attaccato con scarsa efficienza (26%).

    foto Volleyball World

    3° SET – Nessun cambio per Velasco a inizio del terzo set, che viaggia punto a punto fino agli 8 prima del break azzurro (10-8). Cambi ha comunque un bel da fare oggi, per quanto dalla seconda linea, grazie anche all’ottimo contributo di Giovannini, le arrivino buone palle da alzare. Il nostro problema sono i centimetri e l’efficacia a muro, e allora Velasco decide di richiamare Lubian per Fahr (19-16).

    Degradi decide di non voler rischiare in questo set e piazza una diagonale e un muro devastanti che ci portano sul 23-19. De Gennaro, stranamente piazzata male, subisce un ace che riporta la Serbia a due punti (23-21), Velasco chiama un timeout motivazionale, ma subiamo ancora, e ancora con De Gennaro in ricezione (23-23). Parallela fotonica di Degradi da posto 2, Bukilic tira un missile aria-aria, tecnicamente chiamato “fischione”… e alla fine la sfanghiamo (25-23) portandoci avanti due set a uno.

    foto Volleyball World

    4° SET – Velasco non fa sconti neanche a De Gennaro e la cambia con Spirito. Stesso andamento anche nel quarto set, poi l’Italia mette il naso avanti (8-5) e non si volta più indietro. Giovannini in seconda linea è una gioia per gli occhi: ben piantata a terra o in tuffo, mette sulla testa di Cambi qualunque pallone. In attacco mettiamo palla a terra con Antropova e Degradi e restiamo in controllo aumentando il vantaggio (15-9).

    Arriviamo in vista del traguardo avanti 22-19, gli ultimi punti li troviamo con un mani out di Antropova, l’errore al servizio di Sucurovic e quello subito dopo di Bukilic che fissa il punteggio finale sul 25-22. Chiudiamo così con un bilancio di 10 vittorie su 12 perdendo solo contro la Polonia nella prima settimana e il Brasile nella seconda. Non male davvero.

    foto Volleyball World

    Italia – Serbia 3-1(25-20, 20-25, 25-23, 25-22)Italia: Lubian 7, Cambi 4, Degradi 17, Bonifacio 11, Antropova 17, Giovannini 10, De Gennaro (L), Fahr, Spirito (L). N.E.: Orro, Bosetti, Sylla, Egonu. All. Velasco. Serbia: Perovic 2, Ivanovic 14, Cikuc 10, Bukilic 16, Cvetkovic 3, Malesevic 4, Gocanin (L), Vidacic 5, Sucurovic 2, Mljevecic, Tica 4. N.E.: Osmajic, Medved (L), Mijatovic. All. PakkanArbitri: Murananka Shin (JPN) e Macias Luis Gerardo (MEX)Note – Durata set: 20’, 23’, 24’, 23’.Italia: a 6,  bs 15,  m 8, et 33.Serbia: a 5,  bs 18,  m 7, et 35. 

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Assoluti di Beach Volley, Tappa Gold di Caorle: tutti i risultati della 2° giornata

    La Peter Pan Beach Arena di Caorle (VE) si prepara a vivere il momento clou del primo appuntamento Gold del Campionato Italiano Assoluto Fonzies 2024. Dopo le qualifiche andate in scena nella giornata di venerdì, sabato si è ufficialmente entrati nel vivo della manifestazione; quarantotto match del main draw, ventiquattro nel torneo femminile e ventiquattro in quello maschile, hanno infatti infiammato la spiaggia di Caorle regalando a tutti i presenti momenti di grande spettacolo.

    Le partite hanno decretato sia le prime eliminazioni, sia gli accessi riservati a due delle quattro coppie semifinaliste per ciascun tabellone. Domenica giornata dunque decisiva; dal quarto turno perdenti, in programma alle 8.15, si completerà dunque la griglia delle formazioni che si scontreranno per accedere in finale. L’obiettivo sarà quello di conquistare il primo titolo Gold stagionale e accumulare dunque importanti e fondamentali punti nella classifica generale. 

    TABELLONE FEMMINILEIl primo team a staccare il pass per le semifinali nel torneo femminile è stato quella composto da Sara Breidenbach e Chiara They. La coppia numero uno del tabellone femminile non ha tradito le attese; per la formazione targata Open Beach Milano, vincitrice tra l’altro della Finale Gold del Campionato Italiano per Società 2024 di Bibione (VE) andata in scena la scorsa domenica a Bibione (VE), è arrivata un importante tripletta: Breidenbach/Thei sono riuscite a superare in ordine Valentina Mengaziol/Marta Masiero (21-12, 21-9), Eleonora Annibalini/Anna Pelloia (22-20, 21-18) ed Eleonora Sestini/Erika Ditta (21-19, 22-20).Percorso netto anche per Federica Frasca e Alice Gradini; le vice campionesse d’Italia, team numero due del tabellone si sono imposte su Maira Granziol/Emma Da Re (21-10, 21-13), Greta Cavestro/Jessica Belliero Piccinin (21-15, 23-21) e Giada Benazzi e Michela Lantignotti (21-15, 20-22, 15-11); tre importanti vittorie che hanno permesso alle vice campionesse d’Italia di ottenere così il secondo pass valido l’accesso in semifinale.

    Le altre due coppie semifinaliste del tabellone femminile usciranno invece dalle sfide in programma domenica e che vedranno opposte Eleonora Annibalini e Anna Pelloia a Giada Benazzi e Michela Lantignotti (ore 8.15), ed Eleonora Sestini ed Erika Ditta a Greta Cavestro e Jessica Belliero Piccinin (ore 9).

    Tutti i risultati e il programma del tabellone femminile sono disponibili QUI.

    TABELLONE MASCHILECon tre vittorie in altrettante partite a staccare il primo pass per le semifinali nel tabellone maschile è stata la coppia formata da Giacomo Spadoni e Michele Luisetto; il team PowerBeach è riuscito a superare Raoul Acerbi/Riccardo Copelli (21-18, 21-17) e Davide Dal Molin/Paolo Ingrosso (21-18, 21-18) nelle prime due uscite del main draw; nel terzo e decisivo match è arrivato poi il successo contro i campioni d’Italia in carica, Carlo Bonifazi/Davide Benzi superati 2-0 (21-19, 23-21). Prestigiosa vittoria che ha spalancato dunque a Spadoni/Luisetto le porte delle semifinali. L’altra formazione a raggiungere le semifinali è stata quella composta da Gianluca Dal Corso e Marco Viscovich; gli azzurri hanno ottenuto tre successi rispettivamente contro Oleksandr Siedikh/Robert Torello (21-15, 21-10), Tiziano Andreatta/Manuel Alfieri (21-18, 21-19) e Davis Krumins/Marco Caminati (19-21, 21-16, 15-11). Per la coppia federale tre importanti conferme che sono valse il secondo pass valido per i match valevoli l’accesso in finale.

    A scontrarsi domani nel quarto turno perdenti e a giocarsi dunque l’accesso in semifinale saranno Matteo Lancellotti e Matteo Bertoli contro Davide Benzi e Carlo Bonifazi (ore 10), mentre Davide Dal Molin e Paolo Ingrosso se la vedranno invece contro Davis Krumins/Marco Camnati (10.45). Forfait per Lupo/Zaytsev; si è chiuso dunque in anticipo il primo torneo per la nuova coppia composta da Daniele Lupo e Ivan Zytsev, dopo che quest’ultimo ha accusato un problema fisico dedicendo dunque di abbandonare la manifestazione.

    Tutti i risultati e il programma del tabellone femminile sono disponibili QUI.

    La GALLERY (QUI).

    DIRETTA STREAMING e PALINSESTO TVTutti i match, ad esclusione delle Finali, sono trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube della Federazione Italiana Pallavolo (QUI la playlist dedicata all’evento).

    I match valevoli per le medaglie, in programma domenica, saranno invece trasmessi in diretta TV su Rai Sport e sulla piattaforma Web Rai News.it (QUI). 

    IL DETTAGLIOOre 10.00, Semifinale femminile: Diretta TV Rai Sport/Diretta Web Rai News.itOre 11.00, Semifinale femminile: Diretta TV Rai Sport/Diretta Web Rai News.itOre 12.00, Semifinale maschile: Diretta TV Rai Sport/Diretta Web Rai News.itOre 13.00, Semifinale maschile: Diretta Tv Rai Sport/Diretta Web Rai News.itOre 15.00, Finale 1/2° posto femminile: Diretta Rai Sport Web, Differita Rai Sport (ore 18)/Diretta Web Rai News.itOre 16, Finale 1/2° posto maschile: Diretta Rai Sport Web, Differita Rai Sport (ore 19)/Diretta Web Rai News.it

    IL CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO FONZIES 2024 SU “RADIO KISS KISS”Per il terzo anno consecutivo oltre alla copertura televisiva, i tre eventi Gold del Campionato Italiano Assoluto Fonzies 2024 potranno essere seguiti anche in diretta radiofonica su Radio Kiss Kiss (QUI), radio ufficiale del circuito nazionale.

    I PROSSIMI EVENTI | IL CALENDARIO COMPLETOLE TAPPE GOLD14-16 giugno, Caorle (VE) 12-14 luglio, Montesilvano (PE) | Coppa Italia6-8 settembre, Bellaria Igea Marina (RN) | Finali

    LE ALTRE TAPPE DEL CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO28-30 giugno, Catania5-7 luglio, Giugliano (NA) 19-21 luglio, Beinasco (TO)26-28 luglio, Cirò Marina (KR)2-4 agosto, Marina di Modica (RG)9-11 agosto, Cordenons (PN)23-25 agosto, Vasto (CH)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ottima vittoria di squadra dell’Italia contro gli USA, piegati per 3-1

    Nel match più atteso di questa terza Week di VNL femminile l’Italia batte 3-1 gli Stati Uniti dimostrandosi ancora una volta squadra quadrata, con le spalle larghe ormai, brava anche a gestire le difficoltà generate ora da alcuni aspetti del nostro gioco ancora da perfezionare, ora per i meriti delle americane, che come l’Italia hanno una panchina lunga e dalla panchina possono pescare jolly del calibro di Drews, Washington, Skinner.

    Tutte molte brave, ma tanto quanto Degradi e Fahr, le due novità nello starting-six di Velasco, tra le protagoniste assolute di questo big match. Degradi (10 punti a referto) ormai è in totale trance agonistica: tira fuori dal cilindro colpi in diagonale potenti e precisi, tra i tre e i quattro metri, che in Italia avranno fatto saltare sul divano più di qualcuno. Fahr, già vista in grande spolvero ieri contro la Korea, si è confermata una delle centrali più forti al mondo. 12 punti a referto per lei, così come per capitan Danesi. Una prova solidissima da parte di entrambe, ottime anche, addirittura, quando chiamate ad alzar palloni (e che alzate!).

    Ottima, ancora una volta, anche la prova di Sylla: 13 punti, la maggior parte dei quali sempre quando più ce n’è bisogno per tirar fuori le castagne dal fuoco. Infine Paola Egonu: i 24 punti che ne fanno la top scorer anche di questa partita stanno a dire che questa nazionale ha un gioco corale, che non vuole essere prevedibile attaccando due-terzi dei palloni con la stessa giocatrice, eppure dopo questa sfida è ancor più forte il sospetto che se questa squadra riuscisse ad innescarla meglio potrebbe diventare davvero imbattibile.

    Tirando le somme, un match che ha regalato si spettacolo, ma a tratti e con tre set su quattro a senso unico. Ancora una volta meglio l’Italia a muro (11 a 7) e dai nove metri (6 ace a 3). A favore delle azzurre anche le percentuali in attacco (45% contro il 38%) e in ricezione (40% contro il 34%).

    foto Fipav

    SESTETTI – Rispetto allo starting six al quale ci ha abituato nella seconda e in questa terza settimana, Velasco oggi schiera sempre Orro opposta ad Egonu ma inserisce Degradi (al posto di Bosetti) con Sylla in posto 4 e Fahr (al posto di Lubian) con Danesi al centro, con De Gennaro libero. Kiraly risponde con Carlini in regia opposta a Thompson, Robinson-Cook e Larson le schiacciatrici, Ogbogu e Rettke coppia centrale, Wong-Orantes libero.

    foto Volleyball World

    1° SET – Alice Degradi si dimostra un gatto in difesa e copertura e si toglie anche la soddisfazione di murare una fast di Rettke (5-3). L’ex centrale Vero Volley, il prossimo anno all’Eczacibasi in Turchia, sbaglia ancora stringendo troppo nell’azione successiva, Sylla schiaccia una bellissima palla sulla linea di fondo e sotto 7-3 Kiraly è costretto a chiamare timeout. Attacchiamo anche in pipe, sempre con Degradi, soluzione vista poco sin qui nella metà campo azzurra in questa VNL.

    La partita rispetta le attese, è bella ed equilibrata con tante ottime difese da una parte e dall’altra. Il nostro unico limite in questo avvio di partita è forse quello di non riuscire ad armare a dovere la mano di Egonu. Gli Stati Uniti si rifanno sotto sul 13-12, scatenando la furia di Velasco che chiama timeout e rosso paonazzo ribadisce ancora una volta che non accetta che la palla cada a terra per un pallonetto avversario, rispiegando ad alta voce alle azzurre come devono posizionarsi.

    foto Volleyball World

    Segniamo con Fahr dal centro, coinvolta in questo modo in attacco per la prima volta nel match, e poi con Egonu che finalmente fa il buco a terra, e torniamo avanti di tre (15-12). Le statunitensi si rifanno ancora sotto sul 16-15, poi non c’è più storia: l’Italia piazza un parzialone di 9 a 1 e chiude il conto con un largo 25-17 difendendo la qualunque e costringendo all’errore gente come Larson e Robinson-Cook.

    2° SET – Nel set successivo gli Stati Uniti alzano decisamente il livello del loro gioco, sono più ordinati in attacco, grazie ai buoni ingressi di Skipper e Washington per Larson e Rettke, e ci scappano subito via, andando addirittura avanti di sei lunghezze a metà set (8-14). Velasco richiama Degradi per Giovannini, ma il set ormai sembra definitivamente compromesso. Davvero brave le statunitensi in fase di recupero, con una Wong-Orantes che sembra avere il dopo dell’ubiquità tanto è capace di coprire ogni zona del campo.

    Quando riusciamo a ricevere con alte percentuali, riusciamo anche a servire alla nostra opposta palle che vanno solo sparate a terra, Egonu lo fa e riduciamo il gap (15-19), ma le americane ora sono anche fortunate, pescano due ace di nastro e alla fine fanno 1-1 chiudendo meritatamente questo parziale con il risultato di 19-25.

    foto Volleyball World

    3° SET – Avvio in equilibrio (5-5), ma Egonu inizia ad innervosirsi: è già a quota 16 punti a referto ma è un fatto che le palle migliori che abbia schiacciato oggi le siano state alzate in bagher da De Gennaro o comunque giocatrici in seconda linea, se non addirittura da Danesi e Fahr. Un problema già visto in questa VNL. Velasco scuote la testa e ne discute a bordo campo con Barbolini.

    Brekkiamo con una diagonale da stropicciarsi gli occhi di Degradi (8-6), poi al giro di boa allarghiamo la forbice con un murone di Sylla prima ed Egonu poi (14-8). Velasco per la prima volta nel match chiama il doppio cambio inserendo Cambi in regia e Antropova in posto 2. La loro intesa ormai è una delle tante certezze di questa nazionale, giochiamo così in controllo difendendo il vantaggio e andiamo poi a chiudere 25-15 esaltandoci ancora anche con i colpi di Sylla e Fahr in attacco, di Giovannini e la stessa Cambi in copertura.

    foto Volleyball World

    4° SET – Perso il set, gli USA reagiscono come nel secondo andando subito avanti 0-3. Drews, altro jolly pescato da Kiraly dalla panchina, ora è una vera spina nel fianco per le azzurre che non riescono quasi mai a prenderla a muro. Gli ace di Sylla e i muri di Danesi ci permettono di ristabilire la parità ai 4, poi difendendo ancora fortissimo costringiamo le statunitensi a forzare in attacco e andiamo anche avanti di due (6-4).

    Danesi serve ancora in bagher Egonu e poi trova anche l’ace con una velenosissima jump-float: 9-5 e timeout Kiraly. Difendiamo il vantaggio con i colpi, un paio decisamente sensazionali, di Degradi e Sylla da posto 4, un pallonetto spinto e un ace di Orro e ancora De Gennaro per Egonu (18-13). In attacco adesso l’Italia non sbaglia neanche se schiacciasse ad occhi chiusi.

    Sul 20-17 Velasco ferma il gioco chiedendo alle sue ragazze di fare più attenzione non tanto su quelle forti e pulite quanto su quelle sporche delle americane. E infatti, altro ace di nastro (Rettke), Usa a -2 e altro timeout del ct azzurro: “Ragazze dobbiamo chiuderlo il set – dice – non è che si chiude da solo eh?”. Ci pensa Egonu, poi l’errore di Cook ci manda sul match-joint e Fahr con una veloce al centro mette il punto esclamativo e fa partire i titoli di coda.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Italia – USA 3-1(25-17, 19-25, 25-15, 25-21)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Les jeux son faits: l’Italia di Velasco è matematicamente qualificata all’Olimpiade di Parigi 2024!

    Ebbene sì, ora possiamo davvero dirlo: la nazionale femminile di Julio Velasco è “matematicamente” qualificata ai Giochi Olimpici di Parigi 2024!

    Se vogliamo una notizia “non notizia”, perché che fosse cosa fatta ormai non era più in discussione da molto tempo, ma capire con i punteggi in palio ad ogni partita quando avremmo raggiunto questo obiettivo era oggettivamente complicato, anzi non era proprio possibile perché i suddetti punteggi vengono ratificati solo nei giorni in cui si gioca in quanto variano di continuo in funzione delle posizione nel Ranking FIVB delle singole squadre. Posizioni che cambiano, o possono cambiare, di giorno in giorno.

    Foto di Volleyball World

    Ciò detto, ciò premesso, dopo la vittoria delle azzurre (prime tra le squadre non qualificate) di martedì contro il Canada (prima tra le escluse), il vantaggio in termini di punti tra l’Italia e le nordamericane era salito a 82,14, che già rappresentava una sentenza, ma ora, in virtù della sconfitta per 3-0 dalle canadesi contro l’Olanda di questa mattina quel divario non è più colmabile.

    Un risultato che ha contemporaneamente regalato alle azzurre anche il pass per le Finals di Volleyball Nations League.

    La gioia del presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi: “C’è grande soddisfazione per questa qualificazione; abbiamo sempre avuto la consapevolezza che le azzurre avrebbero dimostrato tutto il loro grandissimo valore e con una serie di ottime prestazioni si sono assicurate il pass olimpico. Un ringraziamento speciale, oltreché alle ragazze, va a Velasco e a tutto il suo staff: insieme hanno fatto un gran lavoro, soprattutto considerando il poco tempo a disposizione. Ottenuta la qualificazione, l’obiettivo principale, adesso, è vivere i prossimi Giochi Olimpici da protagonisti. Presentarsi a Parigi con due nazionali seniores, tre coppie di beach volley e la nazionale femminile di sitting volley è davvero un risultato straordinario che premia i tanti investimenti della Federazione e la grande mole di lavoro portata acanti da tutta la Pallavolo italiana. Una delegazione così importante rappresenta nel modo migliore la forza di tutto il nostro movimento”. 

    In alto i calici, dunque, si va a Parigi, dove come avevamo già scritto le camere d’albergo ce le stanno già preparando da qualche giorno. Les jeux sont faits!

    A questo punto il ct Velasco potrebbe anche far rifiatare qualche titolare contro Korea e Serbia, permettendosi magari, chissà, vedremo, qualche esperimento, e giocare “forte” solo contro gli Stati Uniti, avversario contro cui sarebbe utile misurarsi al meglio per trarre più indicazioni possibili proprio in vista dei Giochi.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    CEV Nations Cup: l’inizio è ottimo, l’Italia vola ai quarti di finale

    È iniziato nel migliore dei modi il percorso dell’Italia femminile di beach volley nella fase finale della CEV Nations Cup, torneo che, come noto, mette in palio l’ultimo pass europeo per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Con due vittorie contro Slovenia e Austria, l’Italia ha infatti superato la fase a gironi in testa alla Pool B centrando così la qualificazione ai quarti di finale.

    Il primo match di giornata ha visto Reka Orsi Toth e Giada Bianchi trionfare 2-1 (21-11, 20-22, 15-7) contro le slovene Javornik/Marolt M; successo azzurro confermato anche nella seconda uscita da Claudia Scampoli e Margherita Bianchin contro la coppia Kotnik/Lovsin, superata agevolmente 2-0 (21-19, 21-14).

    Per le squadre azzurre in serata è arrivato poi l’importante 2-0 complessivo contro l’Austria; la sfida si è aperta con il successo firmato da Orsi Toth/Bianchi, vittoriose 2-0 (21-19, 21-15) contro Schutzenhofer/Plesiutschnig, mentre nell’ultimo impegno di giornata Scampoli/Bianchin hanno vinto 2-0 per forfait dell’altra coppia austriaca composta da Dorina e Ronja Klinger, team che si è dovuto fermare per problemi fisici.

    Le quattro vittorie hanno permesso dunque all’Italia di accedere ai quarti di finale, dove incontreranno una delle nazionali classificatasi seconda negli altri gironi. Il sorteggio per la sfida che vale l’accesso in semifinale si svolgerà al termine di tutte le gare delle pool.

    Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione (QUI).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO