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    De Giorgi: “C’è amarezza, il percorso di questo gruppo doveva suggellarsi con una medaglia”

    Gli azzurri sono stati sconfitti dagli Stati Uniti nella finale 3°-4° posto del torneo olimpico. Lo 0-3 (23-25, 28-30, 24-26) conclusivo condanna così i ragazzi di Ferdinando De Giorgi alla quarta posizione in classifica.

    Ferdinando De Giorgi: “C’è sicuramente amarezza perché secondo me questo è un gruppo che poteva suggellare con una medaglia il percorso degli ultimi anni. Sarebbe stato importante tornare a casa con il Bronzo, però bisogna riconoscere che quest’Olimpiade è stata caratterizzata da un grande equilibrio. Oggi abbiamo perso 3-0, ma oggettivamente c’è stata molta più battaglia, rispetto a quello che può sembrare dal punteggio”. “Contro gli Stati Uniti siamo quasi sempre stati in partita, però loro si sono dimostrati un po’ più efficaci e alla fine hanno fatto qualcosa in più di noi. Nel momento più difficile, sotto 2-0 in svantaggio anche nel terzo, penso che abbiamo fatto la cosa più complicata, ovvero siamo riusciti a rimettere in discussione il set, andando vicini a farlo nostro”. “Più in generale come ho già detto, manca la medaglia olimpica, però ancora una volta ci siamo confermati ai vertici mondiali e abbiamo fatto questo con una squadra che ha un’ampia prospettiva davanti a sé, oltre a un margine di crescita significativo. Per migliorarsi è necessario passare anche attraverso esperienze come queste, non le puoi anticipare, le devi vivere. Per esempio una sfida come quella con il Giappone e poi due giorni dopo la semifinale olimpica contro la Francia, non si possono spiegare a voce, ma devi provarle e poi metterle nel tuo bagaglio d’esperienze, anche per comprendere in quali aspetti migliorare, oppure cosa serve e cosa no”. “Lavoreremo per far crescere i ragazzi, sperando al tempo stesso che i nostri ventenni trovino spazio nel campionato, perché il nostro è un torneo che permette svilupparti, però è fondamentale scendere in campo e magari giocare da titolari. Diciamo che questo sarebbe di grande aiuto per la nazionale”.

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    Michieletto: “Non è finita come volevamo, sotto alcuni aspetti potevamo fare meglio”

    Gli azzurri sono stati sconfitti dagli Stati Uniti nella finale 3°-4° posto del torneo olimpico. Lo 0-3 (23-25, 28-30, 24-26) conclusivo condanna così i ragazzi di Ferdinando De Giorgi alla quarta posizione in classifica.

    Alessandro Michieletto: “Non è finita come volevamo, c’era tanta voglia di conquistare la medaglia di Bronzo che non è un premio di consolazione, ma soprattutto alle Olimpiadi, è un qualcosa che ti fa onore.Rispetto alla Francia oggi si è vista in campo un’Italia migliore, però i dettagli hanno fatto la differenza. Sono stati decisivi alcuni palloni a fine set, quegli scambi li hanno vinti sempre loro”.“Sicuramente potevamo fare meglio sotto alcuni aspetti e forse c’è mancata un po’ di esperienza a giocare partite così importanti come alle Olimpiadi. Siamo un gruppo che ha ancora un lungo percorso davanti a sé, ci metteremo a lavorare come sappiamo e cercheremo di far tesoro di questa competizione.Negli ultimi quattro anni abbiamo fatto un bel cammino e sono sia orgoglioso che contento di averlo condiviso con i miei compagni, anche se non si è chiuso come speravamo”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giannelli: “Positivo essere tra le prime quattro, ma il dispiacere c’è…”

    Gli azzurri sono stati sconfitti dagli Stati Uniti nella finale 3°-4° posto del torneo olimpico. Lo 0-3 (23-25, 28-30, 24-26) conclusivo condanna così i ragazzi di Ferdinando De Giorgi alla quarta posizione in classifica.

    Simone Giannelli: “Come tutti gli altri, sono molto dispiaciuto sicuramente per non essere riusciti a portare a casa questa medaglia, era un match molto importante per noi, l’abbiamo affrontato nel migliori dei modi, siamo entrati in campo nella maniera giusta, carichi aggressivi, facendo le cose che ci eravamo detti, poi dopo è stata una partita di alto livello Abbiamo perso tutti i set ai vantaggi, peccato”.

    “Sono molto, molto dispiaciuto come ho già detto, ma bisogna anche andare avanti. Lo sport è questo, quindi congratulazioni agli Stati Uniti per aver vinto questo bronzo. Per noi, come dicevo, portare a casa una medaglia sarebbe stato qualcosa di grandioso. Non siamo stati bravi a farlo e cercheremo di migliorarci per il futuro. Ora non dovremo fare una tragedia per quello che è accaduto”.

    “Dobbiamo valutare il fatto che siamo comunque nelle prime quattro squadre al mondo in quest’Olimpiade e questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto l’essere senza medaglia, quindi dobbiamo cercare di prendere questa esperienza, farla nostra, essere consapevoli che certe cose potevamo farle meglio, mentre altre le abbiamo fatte bene”.

    “Dovremo continuare sulle cose che abbiamo fatto bene e migliorare su quelle che invece non hanno funzionato per cercare di arrivare al livello delle tre che sono arrivate davanti a noi. Ogni partita ha una storia a sé, non è una frase fatta mai così, quindi ogni volta che si entra in campo, come a pallavolo ma con tutti gli altri sport, succedono cose diverse. Abbiamo trovato sicuramente delle squadre che hanno giocato bene, noi siamo stati lì e abbiamo giocato la nostra partita”.

    “Per me la questione della nostra giovane età non può essere un’attenuante, noi siamo quelli che siamo. Non mi interessa l’età, non mi interessa quello che c’è scritto sul passaporto, c’è da giocare a pallavolo, l’età non conta perché per quando si vince, quando abbiamo vinto il mondiale nessuno ha parlato dell’età, quindi c’è da essere dispiaciuti, tornare a casa, allenarsi, migliorare e tornare maggiormente pronti le prossime volte”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Romanò: “Finire quarti a un’Olimpiade è la cosa più brutta che ci sia”

    Gli azzurri sono stati sconfitti dagli Stati Uniti nella finale 3°-4° posto del torneo olimpico. Lo 0-3 (23-25, 28-30, 24-26) conclusivo condanna così i ragazzi di Ferdinando De Giorgi alla quarta posizione in classifica.

    Yuri Romanò: “Abbiamo fatto una grande partita secondo me, abbiamo dato tutto quello che avevamo; siamo arrivati a giocarci punto a punto ogni set, contro loro che sono una grande squadra; poi è chiaro, sono stati più bravi loro. E’ un peccato perché essere quarti quando si arriva a questo punto della competizione è la cosa più brutta che ci sia, fa male e lo farà ancora per un po’, ma lo smaltiremo. Io sono comunque orgoglioso della mia squadra e dei percorsi che abbiamo fatto fino a ora”.

    “Sappiamo che siamo giovani, ogni anno c’è qualcosa di importante da giocarsi e come stiamo facendo ogni anno lo rifaremo. Ovviamente ora ci portiamo dietro un bel percorso e anche la consapevolezza che dobbiamo migliorare in queste situazioni quando arriviamo a giocarci le medaglie. Era comunque la prima volta per moltissimi di noi, forse ci può stare ma fa male comunque. Ci sarà tempo di analizzarla bene tra di noi e capiremo come migliorare”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: squadra che non sa battere non può vincere, bronzo agli USA

    Si chiude con una disfatta totale l’avventura olimpica della Nazionale maschile di Fefè De Giorgi ai Giochi di Parigi 2024, battuta 3-0 (23-25, 28-30, 24-26) anche dagli Stati Uniti nella finale che valeva la medaglia di bronzo.

    Una medaglia che non mettiamo al collo e non portiamo a casa perché nei match che contavano ci siamo accartocciati su noi stessi (zero set vinti contro Francia e USA).

    Perché, come avevamo detto più volte, in tempi non sospetti, anche dopo la fase a gironi chiusa a punteggio pieno, pensare di conquistare una medaglia regalando sempre valanghe di punti agli avversari dai nove metri era pura utopia. E così, ahinoi, alla fine è stato.

    Nel fantastico gioco della pallavolo due sono le cose che sicuramente accadono in una partita: la battuta e la ricezione. Questa Italia in battuta è stata largamente insufficiente, per non dire mediocre, e alla fine l’ha pagata carissima. 18 errori al servizio anche oggi, in soli tre set, sono una esagerazione.

    foto Fipav/Tarantini

    Si può dire che un quarto posto alle Olimpiadi è comunque un traguardo di tutto rispetto, ma dubitiamo fortemente che gli azzurri ne saranno felici come la nuotatrice Benedetta Pilato. Per lei arrivare quarta nei 100 rana è stata sì una cosa enorme (per un niente poi), per questa squadra, che poteva e doveva ambire a qualcosa di più, il quarto posto, per di più con sconfitta per 3-0, non può che rappresentare un fallimento.

    De Giorgi è persona e allenatore che tutti stimiamo e adoriamo, ora è troppo presto per fare processi e chiamare imputati alla sbarra, ma qualche riflessione sulla gestione di un gruppo (forse fin troppo giovane?) dove giocano solo in sette bisognerà pur farla.

    foto Fipav/Tarantini

    Onore comunque agli Stati Uniti dei ‘vecchietti’, squadra esperta, fisica, oggi bellissima in difesa, con un Averill extra lusso al centro (8 punti) che fortunatamente, in un anno di fuggi fuggi generale, sarà uno di quei campioni che potremo ammirare da vicino in Superlega (vestirà la maglia di Monza).

    Inutili per noi i 17 punti a testa di Michieletto e Romanò, più pesanti per loro i 15 di Russell, i 12 di Defalco, gli 8 di Holt e gli 8 di Anderson. È andata così. Fa male, brucia da morire, ma questo è lo sport.

    foto Volleyball World

    SESTETTI – De Giorgi parte come sempre con le diagonali principali Giannelli-Romanò e Lavia e Michieletto, Russo e Galassi coppia centrale, Balaso libero. Speraw risponde con Christenson-Anderson e Russell-Defalco, Averill e Holt al centro, Shoji libero.

    foto Volleyball World

    1° SET – L’Italia continua a essere stranamente poco ordinata a muro, soprattutto con i laterali, come quando, muro a tre, Michieletto non copre sulla parallela e si fa infilare tra braccia e asticella (5-5). Molto meglio i nostri centrali, con Galassi e Russo che stampano un block a testa e ci permettono di brekkare sul 9-7.

    Altra costante in negativo restano le battute sbagliate dagli azzurri, 7 solo in questo set. Gli americani ringraziano, fanno il loro senza comunque impressionare più di tanto e il punteggio resta in bolla (11-11, 14-14, 18-18, 22-22).

    Arrivo in volata spalla a spalla, dunque, ma a mettere il naso avanti proprio sul più bello sono gli States: 22-24, timeout De Giorgi. Michieletto tira una ‘saccagnata’, mani out e primo set ball annullato, Defalco però il secondo non lo spreca e giriamo campo sotto uno a zero.

    foto Volleyball World

    2° SET – Le cose migliori per gli azzurri in attacco continua a farle Galassi, ma i regali dai nove metri non ci consentono di avere una buona fase break e quindi di scappare via (6-6). Fortunatamente in side out facciamo molto meglio e neanche gli USA riescono ad avere più di un punto, massimo due, di vantaggio (8-9, 8-10, 11-12, 13-13).

    Per nostra fortuna, a muro, quando vogliamo, continuiamo ad essere una squadra di livello superiore (14-13). Per nostra sfortuna, però, quando gli avversari iniziano a spingere e forzare (senza sbagliare) al servizio, per noi sono dolori (14-16). Averill al centro ora ci sta facendo a fette, Russell e Defalco lo seguono a ruota e per l’Italia il gap aumenta proprio quando si imbocca il rettilineo finale di questo secondo set (16-19).

    Romanò continua a martellare con buone percentuali in attacco, Giannelli capisce che in questo momento è lui che può ribaltare la situazione e lo serve a ripetizione: ‘sassaiola’ di Yuri e parità ai 20. Il tutto con Sbertoli in battuta, lui sì sempre incisivo dai nove metri. Altro murone stampato e andiamo avanti di uno (21-20), poi situazione di perfetta parità fino addirittura ai 28. Annulliamo quattro palle set agli americani ma alla fine paghiamo ancora dazio: 28-30.

    foto Volleyball World

    3° SET – Le nostre bande continuano a non dare il contributo che dovrebbero (Lavia evanescente in attacco), non funzionano più neanche i primi tempi perché gli USA ora leggono perfettamente tutte le giocate di Giannelli, che però resta in campo. Morale della favola, è notte fonda per gli azzurri (4-9).

    Tra errori in battuta e De Giorgi che non cambia il sestetto di una virgola (dentro Sanguinetti ma non Sbertoli), quello che sta maturando è un fallimento totale per la Nazionale maschile. Troviamo finalmente un ace con Giannelli, una diagonale strettissima di Michieletto, torniamo a meno due (9-11) e ci aggrappiamo alle ultime speranze di riaprire questa finale per il bronzo.

    foto Volleyball World

    Li riprendiamo ai 14 con una pipe di San Michieletto, che ora si è acceso come un petardo a capodanno e ci tiene in linea di galleggiamento (18-17). Sbagliano qualcosa anche gli americani, ma si prosegue comunque punto a punto (20-20, 22-22). Matt Anderson trova l’ennesimo mani-out che vale il match-point (23-24).

    Rally infinito, gli USA ci contengono a muro e in difesa, poi Michieletto, ancora Michieletto, mette a terra l’ennesima preghiera e si va ai vantaggi anche in questo set. Gli Dei del volley, però, da dopo il Giappone ci hanno voltato le spalle: la chiude Defalco, l’Italia non va neanche a podio. Fine dei Giochi. Con grande amarezza.

    foto Fipav/Tarantini

    ITALIA-STATI UNITI 0-3(23-25, 28-30, 24-26)ITALIA: Romanò 17, Michieletto 17, Lavia 7, Russo 4, Galassi 6, Giannelli 3, Balaso (L), Sanguinetti 3, Sbertoli, Bottolo, Porro, Bovolenta. All. De Giorgi.STATI UNITI: Russell 15, Defalco 12, Anderson 8, Holt 11, Averill 8, Christenson 2, Shoji (L), Jendryk, Ma’a, Jaeschke, Muagututia, Smith. All. Speraw.Arbitri: Ivanov Ivaylo (BUL), Gerothodoros Epaminondas (GRE)Note – Spettatori: 9376. Durata Set: 30′, 25′, 30′. Italia: 5 a, 18 bs, 5 mv, 25 et. Stati Uniti: 2 a, 13 bs, 9 mv, 18 et.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Sylla e Orro: “Siamo state tutte un vortice, fiere del gruppo che siamo”

    L’Italia batte ancora una volta la Turchia con il punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) e si regala una notte da favola conquistando per la prima volta nella storia della pallavolo femminile italiana la finale per l’oro che si disputerà domenica 11 agosto alle ore 13.00 contro gli Stati Uniti. 

    MYRIAM SYLLA: “Siamo state tutte un vortice, sono contenta, sono fiera del gruppo che siamo, di quello che abbiamo dimostrato. È un gruppo che si è formato in tanti anni e che ha sognato insieme dall’inizio e forse sono tantissimi anni che sogniamo un’Olimpiade e di arrivare a farla in questo modo. Questa volta abbiamo questa occasione e vedremo di continuare a sognare tutte insieme. Vogliamo centrare un obiettivo da sogno”.

    ALESSIA ORRO: “Non sto ancora realizzando niente, questa sera loro sono partite subito aggressive in battuta e si è visto che non era la stessa Turchia del girone. Era difficile oggi a livello mentale rimanere sempre a contatto, punto dopo punto, anche magari trovandosi sotto nel punteggio, però è stata fondamentale la nostra tenuta mentale. Nei momenti di difficoltà spesso mi affido all’istinto, perché ti porta quasi sempre nella buona direzione”. “Domenica certamente faremo del nostro meglio, non siamo qui per accontentarci. Questa finale ce la siamo ampiamente meritata, da molto tempo lavoriamo assieme e tante sono state le delusioni vissute. Non vogliamo assolutamente fermarci, siamo persone che non si accontentano di questo risultato”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Velasco, testa già alla finale: “Gli USA sono una potenza pallavolistica, ma anche noi…”

    Le ragazze di Julio Velasco battono ancora una volta la Turchia con il punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) e si regalano una notte da favola conquistando per la prima volta nella storia della pallavolo femminile italiana la finale per l’oro che si disputerà domenica 11 agosto alle ore 13.00 contro gli Stati Uniti. 

    JULIO VELASCO: “Inutile dire che è stata una bellissima partita, loro hanno difeso molto e contrattaccato con la Vargas che era molto difficile da fermare. Onestamente oggi abbiamo commesso più errori che in altre partite perché c’era tensione. A volte è stato difficile gestire certe situazioni, ma man mano che il set andava avanti noi siamo migliorati e proprio per questo siamo riusciti a vincerli recuperando, tra l’altro, e questo è importante. Non avevamo mai giocato una partita dove abbiamo dovuto recuperare in tutti e tre i set”.

    “Siamo alla prima delle due partite più importanti, questa ce la siamo portata a casa, ci siamo riusciti vincendo con un altro 3-0, però dobbiamo resettare velocemente perché la finale sarà tutta un’altra partita, potrà succedere di tutto come in tutte le finali, figuriamoci poi squadre fortissime come gli Stati Uniti”.

    foto Fipav/Tarantini

    “Dobbiamo concentrarci sul qua e ora, lo ripeto continuamente alle ragazze, non dobbiamo concentrarci su cosa è successo in passato o pensare a ciò che accadrà in futuro, dobbiamo pensare al presente che stiamo vivendo e che ci stiamo costruendo, giocando palla su palla e basta. Ora ci attendono gli Stati Uniti, una potenza sportiva e pallavolistica, ma lo siamo anche noi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: 3-0 anche alla Turchia, la meravigliosa Italia di Velasco giocherà per l’oro!

    Se è un sogno, non svegliateci. Se per gli altri siamo un incubo, ci dispiace per loro. Con un’altra prestazione di rara bellezza, di rara intensità agonistica, di rara maturità tecnica, la Nazionale femminile rifila un secco 3-0 anche alla Turchia e vola in finale ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 dove domenica 11 agosto, alle ore 13.00, giocherà per la medaglia d’oro contro gli Stati Uniti.

    24 i punti di Paola Egonu, due ace e un muro, 21 su 43 in attacco. 12 quelli di Sylla, compreso l’ultimo che è già poster sulle pareti del Centro Pavesi a Milano. 9 quelli di Fahr, conditi con 4 muri che le turche ricorderanno a lungo. Dall’altra parte la sola Vargas in doppia cifra con 17, contenuta magistralmente dalle azzurre e tenuta sempre sotto pressione. Alla fine 11 muri a 9 e 5 ace a zero per le azzurre.

    foto Volleyball World

    Nel primo set soffriamo tanto Eda Erdem, molto meno Melissa Vargas, soffriamo il giusto in ricezione, muriamo meglio della Turchia e mettiamo Egonu in condizione di esprimersi al top (11 a referto nel solo primo parziale con il 62.5% in attacco).

    Nel secondo Vargas sale di giri, le turche non ci lasciano mai scappare via ma nel finale non fanno i conti con una delle tante armi segrete di questa Italia, il doppio cambio con Cambi-Antropova: l’ingresso della prima ci porta a ingranare una marcia più alta in attacco, i punti e gli ace della seconda valgono il 2-0!

    Nel terzo set le cose si fanno ancor più difficili, tanto che Velasco brucia molto rapidamente tutti e tre i timeout a sua disposizione. L’Italia è costretta sempre a inseguire, poi nel finale la maglia azzurra diventa ancora un mantello.

    Paola Egonu dimostra ancora una volta di essere una campionessa assoluta e di livello mondiale; Sarah Fahr dimostra ancora una volta che il presente vale tutte le lacrime versate in passato; Myriam Sylla dimostra ancora una volta che le palle che più scottano lei le manda giù come un calabrese fa con una fetta di pane spalmata di ‘nduja.

    Altro 3-0, altra prima volta, altra prestazione stellare di una squadra in missione allenata da un uomo in missione. “Adesso avremo due opportunità per una medaglia, ma io spero di avere solo una. Io ho già avuto esperienze di quel tipo e ho sia vinto sia perso. Ora vorrei prima arrivare in finale e poi riparlarne…“ aveva detto Velasco dopo la vittoria sulla Serbia nei quarti.

    Parole sante. Mettiamoci tutti comodi e vediamo davvero come va a finire…

    foto Fipav/Tarantini

    SESTETTI – Nessuna sorpresa nella formazione titolare scelta dal Ct Velasco che schiera Egonu in diagonale con Orro, Bosetti in banda con Sylla, Danesi al centro con Fahr, De Gennaro libero. Santarelli risponde con le diagonali Sahin-Vargas e Baladin-Karakurt, Erdem e Gunes le centrali, Orge libero.

    foto Volleyball World

    1° SET – La prima palla a terra della semifinale la schianta Paola Egonu, poi come prevedibile si procede punto a punto (5-5). Il primo break lungo lo piazza la Turchia che allunga con due muri su Sylla e Danesi e una scatenata Erdem (37 anni e non sentirli): 5-9 e immediato timeout chiamato da Velasco.

    Iniziamo anche questa partita ricevendo così così, ma Orro è brava comunque a mettere in ritmo un po’ tutti i nostri bracci armati, soprattutto quello di una Egonu ‘on-fire’ (9-11, 10-11). De Gennaro in difesa tira su anche le palle mediche da 5kg scagliate a 100 all’ora, pareggiamo ai 14 e ai 16, in entrambe le occasioni con Sylla, e poi brekkiamo anche con una doppietta di Danesi: 18-16 e il gioco questa volta lo ferma Santarelli.

    Altra perla di Egonu e sul 19-16 Paola è già in doppia cifra (10 su 13 in attacco!). Ora mettiamo una pressione totale a muro e la Turchia continua a perdere terreno (20-16). Le facce delle azzurre sono quelle giuste, ma due muri in fila riportano in scia le turche (21-20).

    “Alessia (Orro, ndr) non giochiamo così scontate” dice Velasco alla sua palleggiatrice. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa ancora Egonu, poi nel finale allunghiamo con Sylla e Danesi e ci prendiamo il primo set con il punteggio di 25-22. 11 punti già per Egonu, 6 di Vargas.

    foto Volleyball World

    2° SET – Inizio di secondo set all’insegna della confusione su entrambi i lati della rete: sorpassi e contro sorpassi, Vargas sembra più in palla, Gunes appare invece in sofferenza fisica (7-7). Sin qui zero errori in battuta per le turche, già quattro quelli delle azzurre. Orro stampa un muro da poster su Baladin, che poi sbaglia anche un altro attacco e la prima battuta dai nove metri.

    Rally infinito, difese incredibili di qua e di là, poi Vargas mette fine a questo spettacolo con una gran palla che si stampa al centro del nostro campo (10-11). Le ricezioni difficoltose delle azzurre in questa fase non permettono di armare Egonu, cerchiamo di giocare con le centrali ma ci contengono a muro (13-15).

    Doppio cambio di Velasco, Carlotta Cambi entra con grandissima personalità, parziale di 4 a 0 e 17-15 Italia. Com’è, come non è, ci riprendono comunque ai 18. “Il muro deve essere ordinato” chiede Velasco alle sue centrali. Restano in campo Cambi e Antropova e le azzurre tornano a comandare il gioco (21-18). Antropova scatena il braccio anche dai nove metri (ace e 23-19). In campo anche Egonu, punto di Sylla, altro ace di super Kate e 25-19 Italia!

    3° SET – Monster block di Bosetti su Vargas e Santarelli chiama a colloquio il suo opposto, sempre in difficoltà contro le azzurre come nel match del girone, ma in grado comunque di accendersi in qualsiasi momento. E infatti, serie insidiosa al servizio di Gunes, punti a ripetizione di Vargas, 3-6 Turchia e timeout di Velasco.

    A opposto risponde opposto, doppietta di Egonu e torniamo a -1. Da sottolineare anche il gran lavoro di Paola in difesa e copertura. Parità agli 8, ma poi la Turchia torna avanti e gestisce (8-10, 9-12,). Velasco ferma il gioco e prova a mettere ordine: “Questo è l’ultimo timeout che ho, dobbiamo tornare a giocare bene”, poi anticipa la ‘carta’ del doppio cambio cercando una scossa. Continuiamo a essere però imprecise (12-15).

    Velasco va su tutte le furie quando il primo arbitro commette un errore grossolano che va ingiustamente a punire l’Italia. Alla fine, ma solo dopo lunghi confronti e spiegazioni date anche al pubblico, si riparte dal punteggio di 14-16 e non 14-17. Tornano in campo Orro ed Egonu e proviamo a riprenderle. Sylla va in doppia cifra, murone di Danesi e torniamo a -1 (17-18).

    foto Fipav/Tarantini

    Ace devastante di Egonu e parità ai 20. Timeout strategico spezza ritmo di Santarelli. Saliamo vertiginosamente d’intensità e a prendersi la scena ora è una monumentale Sarah Fahr (23-22, 24-22 con due muri). Difendiamo ancora e ancora, palla a Myriam Sylla che prende l’ascensore e ci porta in cima al grattacielo olimpico: siamo in finale! La Nazionale femminile giocherà per l’oro.

    Meravigliose, commoventi queste azzurre. In attesa della medaglia (ormai certa, che sia oro o argento), dalla prima all’ultima meriterebbero già tutte una statua.

    foto Fipav/Tarantini

    ITALIA-TURCHIA 3-0(25-22, 25-19, 25-22)ITALIA: Egonu 24, Sylla 12, Danesi 6, Fahr 9, Orro 1, De Gennaro (L), Antropova 5, Bosetti 5, Giovannini, Omoruyi, Lubian, Cambi. All. VelascoTURCHIA: Vargas 17, Karakurt 3, Baladin 4, Erdem 7, Kalac, Sahin 4, Örge (L), Güneş 6, Diken 4, Cebecioglu 7, Özbay, Aydin. All. Santarelli.Arbitri: Maroszek Wojciech (POL), Myoi Sumie (JPN).Note – Durata Set: 25′, 25′, 32′. Italia: 5 a, 7 bs, 11 mv, 11 et. Turchia: 0 a, 3 bs, 8 mv, 13 et.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO