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    Vittoria da tre punti e sorpasso in classifica per Cisterna su Taranto

    Il Cisterna Volley regola in tre set la Gioiella Prisma Taranto grazie ai colpi di un grande Faure (17 punti) e alla regia di Michele Baranowicz, premiato MVP a fine match. La partita, decisa nel giro di un’ora e un quarto, ha permesso ai pontini di proiettarsi momentaneamente all’ottavo posto in classifica, scavalcando proprio Taranto. 

    Prima dell’inizio del match il Presidente onorario del Cisterna Volley, Massimiliano Marini, è stato insignito del Premio inVirtus: “Per il grande impegno profuso nel sostenere e promuovere lo sport e i suoi valori”. L’importante riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione, è dedicato a quei mecenati che, investendo nel mondo dello sport e della cultura, promuovono valori che vanno oltre il semplice profitto e favoriscono l’inclusione sociale, la promozione del territorio e creano le condizioni per sostenere il talento delle future generazioni. Valori ideali nella società di oggi che Giovanni Di Giorgi, ideatore del premio, ha voluto concretizzare destinando un riconoscimento all’impegno di imprenditori che investono sul talento, sulla promozione dello sport, sulla creatività e l’innovazione.

    Sestetti – Coach Falasca conferma in blocco il sestetto vittorioso al PalaPanini. Baranowicz in diagonale con Faure, Diamantini al centro insieme a Nedeljkovic, Finauri ad alternarsi con Pace tra difesa e ricezione, Ramon e Bayram schiacciatori. Coach Boninfante risponde con Zimmermann in palleggio, Gironi opposto, D’Heer e Alonso al centro, Lanza e Hofer schiacciatori con Rizzo libero.

    1° set – Il Cisterna Volley prende subito per mano il match, scappando sul parziale di 11-8 con Jordi Ramon. Taranto prova a restare in scia con i colpi di Gironi, ma un muro di Nedeljkovic sigla il 15-10 per i pontini. Gli ionici non riescono a tenere il ritmo: Faure prima in parallela mette a referto il punto del 19-12, poi con una bordata ben piazzata porta Cisterna al set point sul 24-15, è poi Lanza a chiudere il primo atto della partita sbagliando il servizio del definitivo 25-16.

    2° set – Nel secondo set sale in cattedra Tim Held per Taranto, capace di dare equilibrio in seconda linea. Taranto tiene il parziale in equilibrio, nonostante gli acuti di un buon Diamantini in avvio sul 6-6. Faure prova a portare avanti il Cisterna Volley sul 15-13, ma è Gironi a tenere sul pezzo Taranto fino al 19.19. Faure e Diamantini cercano di strappare un break nel finale, ma un super Held a muro riporta in parità il set sul 22-22. Si arriva ai vantaggi, con il primo tempo di Nedeljkovic a chiudere il set dopo un lungo scambio per 26-24.

    3° set – Coach Boninfante cambia alcune pedine, provando a cercare risposte da Alletti e Luzzi, ma sono sempre i pontini ad aprire e condurre le danze nel terzo set. Nell’ultimo atto del match è Enrico Diamantini a segnare la prima fuga del Cisterna Volley, con un primo tempo centrale a siglare il momentaneo 7-3. Gironi prima in attacco e poi al servizio accorcia le distanze sull’8-6. Bayram in diagonale aumenta il margine per i pontini sul 10-6. Faure carica il destro, con una diagonale precisa sul 15-12. Held trova il varco giusto per accorciare le distanze sul 15-14. Nedeljkovic tiene avanti Cisterna a muro sul 20-18. Ramon firma il match point, poi è sempre lo spagnolo a mettere fine al match per la vittoria del Cisterna Volley.

    Cisterna Volley 3Gioiella Prisma Taranto 0(25-16, 26-24, 25-20)Cisterna Volley: Baranowicz 2, Bayram 8, Nedeljkovic 8, Faure 17, Ramon 12, Diamantini 6, Fanizza 0, Finauri (L), Pace (L). N.E. Tarumi, Tosti, Czerwinski, Rivas. All. Falasca.Gioiella Prisma Taranto: Zimmermann 0, Hofer 4, D’Heer 3, Gironi 23, Lanza 1, Alonso 4, Luzzi (L), Held 8, Alletti 0, Rizzo (L). N.E. Santangelo, Balestra, Fevereiro, Paglialunga. All. Boninfante.Arbitri: Cesare, Cavalieri, Merli.Note – durata set: 23′, 28′, 26′; tot: 77′.

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    Testa-coda flash in Superlega: Perugia-Grottazzolina dura appena 70 minuti

    Al PalaBarton è testa-coda, con la Yuasa Battery seguita da un buon numero di supporters (ben oltre i 100) che si gode la possibilità e l’onore di sfidare i Campioni d’Italia in carica di Perugia sul taraflex tricolore, pur nella consapevolezza di avere di fronte il match forse più difficile ed impari della stagione. Toccante il minuto di raccoglimento iniziale in onore del piccolo Gioele, tragicamente scomparso nei giorni scorsi in una frazione di Perugia in un incidente domestico. 

    Sestetti – Coach Lorenzetti non conosce la parola turn-over ma può concedersi il lusso di far riposare campionissimi del calibro di Loser e Plotnytskyi dopo l’impegno infrasettimanale di Champions. Dentro dunque Giannelli in regia con Ben Tara opposto, Ishikawa e Semeniuk in banda, Solè e Russo centrali con Colaci libero; risponde Grottazzolina con Zhukouski in diagonale al rientrantePetkovic, Antonov e Tatarov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Comparoni al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea. Inizialmente in panca Fedrizzi, con Mattei indisponibile schierato da secondo libero.

    1° set – La partenza vede subito due errori consecutivi al servizio per Grottazzolina, Russo mura Demyanenko per il primo break 3-1; lo stesso canadese mura Ishikawa prima che la Sir prenda il largo portandosi addirittura sul 11-2 grazie al turno al servizio dello stesso Russo ed al muro granitico di Solè. Giannelli, per l’occasione col baffo insieme a Semeniuk in onore del Movember (movimento globale che si svolge ogni novembre con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la salute maschile), smista a dovere per i suoi, fatica invece oltremodo la Yuasa a mettere palla a terra e Perugia dilaga, 18-5 con Ishikawa in pipe. Dentro Fedrizzi per Tatarov per provare a riaccorciare il gap sfruttando il servizio della banda trentina, ma la Sir è un rullo compressore e ad ogni turno di servizio allunga fino al 25-8 finale che si commenta da sé.

    2° set – Lo spettacolo sino a questo momento è più sugli spalti che non in campo, con i Sirmaniaci che al solito spingono tanto, e gli Skapigliati che comunque si fanno sentire tra i 3458 presenti. Grottazzolina prova ad arginare lo strapotere perugino aggrappandosi a Petkovic, che pur non al meglio con due attacchi accorcia dal 6-2 al 7-5; gestisce con superficialità le free ball la squadra marchigiana, la lunga azione del 12-8 la chiude Russo in primo tempo ed il gap è ripristinato. Ben Tara picchia duro, Semeniuk stringe un diagonale chirurgico sui tre metri ed è 15-10; Fedrizzi rientra per Tatarov ma il muro di Perugia lo marca stretto e sul 20-12 coach Ortenzi ferma il gioco. La Sir non ha punti deboli, magia di Giannelli per il 23-14 di uno smarcato Ben Tara, che si ripete poi nel punto successivo prima del mani out di Semeniuk per il 25-17 finale.

    3° set – Nel terzo set Fedrizzi subito dentro in casa Yuasa per Tatarov, invariato il resto degli attori in campo; l’azione del 3-0 Sir è lunga ma un dettaglio denota la differente caratura tecnica delle due formazioni, ovvero la gestione delle ricostruzioni su difesa del palleggiatore: Perugia mette sempre in condizione i propri attaccanti di schiacciare, la Yuasa no. Il gap si mantiene costante fino al muro di Ben Tara per il 7-3, prova a difendere Grottazzolina ma non riesce a ricostruire e per la Sir è tutto fin troppo facile. Ace di Comparoni per il 11-9, sul 14-10 Ortenzi cambia la diagonale inserendo Marchiani e Tatarov ma Russo pesca un ace sulla linea. Ishikawa è immarcabile (chiuderà da MVP con 18 punti, il 71% in attacco ed un ), sul 17-12 dentro anche Vecchi e Cubito, nell’impossibilità di impensierire gli umbri coach Ortenzi concede spazio a tutti i reduci della passata trionfale stagione che ha consentito a Grottazzolina di potersi confrontare con i Campioni d’Italia in carica. Lorenzetti dà spazio a Candellaro, Semeniuk per il 20-14 in lungolinea e primo punto in Superlega per Cubito, con un primo tempo anticipatissimo e molto festeggiato dai compagni. Poco altro da raccontare fino al 25-17 finale, onestamente enorme il gap fisico e tecnico rispetto al super team umbro costruito dal presidente Sirci.

    Sir Susa Vim Perugia 3Yuasa Battery Grottazzolina 0(25-8, 25-17, 25-17)Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 7, Ishikawa 18, Solé 7, Ben Tara 11, Semeniuk 12, Russo 7, Piccinelli (L), Candellaro 1, Colaci (L). N.E. Zoppellari, Cianciotta, Herrera Jaime, Loser, Plotnytskyi. All. Lorenzetti.Yuasa Battery Grottazzolina: Zhukouski 0, Tatarov 4, Comparoni 3, Petkovic 10, Antonov 4, Demyanenko 3, Cubito 1, Vecchi 0, Mattei (L), Fedrizzi 1, Marchiani 0, Marchisio (L). N.E. Cvanciger, Schalk. All. Ortenzi.Arbitri: Salvati, Zavater.Note – durata set: 20′, 25′, 25′; tot: 70′.

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    Acicastello mette alle corde Reggio Emilia e aggancia momentaneamente Ravenna in testa

    Finisce 3-0 per la Cosedil Acicastello il match a Catania; nonostante la tenacia reggiana, i padroni di casa sono riusciti ad imporsi in tutti i set portando a casa un grande risultato che lascia la Conad nella seconda metà della classifica.

    Sembra mettersi bene per i reggiani il primo set, fino a che poi sul 5-7 i padroni di casa non recuperano e scavalcano. Il 10-7 segna il punto di lancio della Cosedil che si accaparra un notevole vantaggio che la porta a vincere il primo set.

    Parte bene la Conad nel secondo set che alterna il vantaggio al pareggio, poi però sul 10 pari si impone la Cosedil che ingrana e spinge sull’acceleratore, trovando ben quattro misure di vantaggio che le permettono di chiudere anche il secondo set e di guadagnare il primo punto in palio.

    Il terzo set emula i precedenti, i reggiani provano a riaprire la partita, ma sul 12 pari scavalca Acicastello e allunga di nuovo, ancora una volta riesce ad imporsi e a vincere il match per 3-0 guadagnando ben 3 punti.

    SESTETTI – Scendono in campo i sestetti iniziali: partono gli ospiti e quindi la Conad che schiera la diagonale Porro-Gasparini, i ricevitori martello sono Suraci e Gottardo, al centro ci sono Barone e Sighinolfi, infine a difendere la seconda linea c’è De Angelis. Tocca poi alla Cosedil che schiera la diagonale Saitta-Argenta, gli schiacciatori sono Manavinexhad e Basic, i muratori sono Bossi e Bartolucci, infine il libero è Pierri.

    1° SET – Inizia punto a punto il primo set (2-2). Errore dai nove metri rossoblù: Reggio trova un break di vantaggio (3-5). Accorcia Acicastello (7-7). L’errore di Gottardo in attacco regala il vantaggio ai padroni di casa (10-7). Arriva la pipe di Manavinexhad e Acicastello allunga (13-7). Sale Bonola per Barone (15-8). Sale Stabrawa per Gasparini dopo il suo errore in attacco (16-8). Trova l’ace Basic e allunga di nove misure (19-10). Sale Guerrini per Suraci (21-12). Tenta di ricucire Gottardo con un mani-out (21-14). Set point per Acicastello con il primo tempo di Bossi (24-15). Errore di Gottardo dai nove metri (25-17). 

    2° SET – Inizia bene il secondo set per i reggiani con Stabrawa e Bonola in campo al posto di Gasparini e Barone (1-4). Recuperano i rossoblù (6-6). Acicastello cerca di allungare, ma i reggiani si tengono aggrappati al punteggio (10-10). Prova ad attaccare Guerrini, salito per Suraci, ma viene murato (15-11). Prova ad accorciare Stabrawa (18-14). Muro di Bonola che accorcia (19-16). È out il servizio di Stabrawa (23-19). Ancora muro su Guerrini, set point per Acicastello (24-20). Primo tempo di Bartolucci che chiude il secondo set (25-20).

    3° SET – Il terzo set si apre con la Conad in vantaggio di un break con in campo gli stessi giocatori che hanno finito il set precedente (2-4). Infila la diagonale vincente Stabrawa (5-8). Mani out di Acicastello che ritrova il pareggio (8-8). Trova il modo di allungare la squadra di casa (14-12). Trova il +4 Acicastello con l’errore in battuta di Guerrini (20-15). Muro di Bonola che prova a ricucire il gap (23-19). Mani out di Basic, set point per Acicastello (24-20). Arriva la diagonale di Basic che chiude il match (25-20).

    Cosedil Acicastello 3Conad Reggio Emilia 0(25-17, 25-20, 25-20)Cosedil Acicastello: Saitta 2, Manavinezhad 16, Bossi 6, Argenta 14, Basic 13, Bartolucci 8, Lombardo (L), Orto 0, Pierri (L). N.E. Rottman, Volpe, Sabbi, Bartolini, Bernardis. All. Placì.Conad Reggio Emilia: Porro 0, Gottardo 8, Barone 1, Gasparini 1, Suraci 2, Sighinolfi 6, Zecca (L), Guerrini 9, Stabrawa 11, De Angelis (L), Bonola 3. N.E. Signorini, Alberghini. All. Fanuli.Arbitri: Ciaccio, Pecoraro.Note – durata set: 26′, 27′, 29′; tot: 82′.

    CLASSIFICAConsar Ravenna 17, Cosedil Acicastello 17, Gruppo Consoli Sferc Brescia 15, MA Acqua S.Bernardo Cuneo 14, Tinet Prata di Pordenone 14, Evolution Green Aversa 12, Delta Group Porto Viro 11, Emma Villas Siena 10, Banca Macerata Fisiomed MC 9, Smartsystem Essence Hotels Fano 8, Abba Pineto 8, Conad Reggio Emilia 7, Campi Reali Cantù 6, OmiFer Palmi 2.

    Un incontro in più: Cosedil Acicastello, Conad Reggio Emilia

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chieri e Zakchaiou murano Bergamo. La vittoria da tre punti mancava da un mese

    Nel giorno della presenza numero 100 in biancoblù del capitano Ilaria Spirito la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 ritrova quella vittoria da 3 punti che in campionato mancava da un mese sbancando il PalaFacchetti di Treviglio. L’1-3 imposto a Bergamo premia le ragazze di Bregoli per la qualità di gioco e l’atteggiamento messi in campo, dimostrando anche la capacità di saper reagire ai momenti difficili.Conquistato agevolmente il primo set (17-25), nel finale della seconda frazione le chieresi cedono 25-20 alle padrone di casa. Nel terzo set una ritrovata brillantezza permettere di mettere a frutto il vantaggio costruito nelle fasi centrali (20-25), mentre nel quarto set sul 16-17 Chieri piazza il colpo del k.o. (18-25).Nel tabellino spiccano i 18 muri punto di Chieri, di cui 7 (su 17 punti complessivi) di Zakchaiou. Proprio la centrale cipriota, protagonista di una prova solida e regolare, con un eccellente 62% di efficienza in attacco, viene premiata MVP. Un importantissimo bottino di punti arriva anche da Gicquel (top scorer con 20) e Skinner (18).

    1° set – Sul 5-5 il punteggio gira decisamente a favore di Chieri che effettua un primo strappo a 6-13 con una scatenata Skinner. Parisi esaurisce i suoi time-out e prova a spezzare il ritmo ospite inserendo Adriano, Carraro e Balzonetti, ma Chieri continua ad allungare su servizio di Zakchaiou toccando il vantaggio massimo di 11 punti sul 7-18. Piani rientra in campo e interrompe il filotto biancoblù (8-18). Un break orobico di 3 punti spinge Bregoli a fermare il gioco sul 10-18. Di lì in avanti Chieri gestisce senza problemi il vantaggio, ottiene il 16-24 con un attacco di Zakchaiou e alla seconda palla set chiude 17-25 con Gicquel in pipe.

    2° set – Chieri riparte forte (2-6) ma dopo il time-out di Parisi le padrone di casa rientrano a 7-7. Sul 10-10 le biancoblù provano ad allungare (10-12), immediata la reazione di Bergamo che capovolge il punteggio in 13-12 e stavolta è Bregoli a chiamare il time-out. Sul 14-12 Gicquel interrompe il filotto delle padrone di casa. Sul 15-13 un attacco e un muro di Zakchaiou permettono a Chieri di tornare in parità (15-15). Il tira e molla prosegue fino a 19-19. Nel finale le orobiche con una serie di grandi difese non fanno più cadere un pallone a terra e, salite a 24-20 con un muro di Evans sulla neo entrata Bujis, alla prima palla set ottengono il 25-20 ancora a muro con Cese.

    3° set – Dopo i primi scambi Chieri prende un leggero vantaggio che suggerisce a Parisi di spendere il primo time-out sul 7-10. Bergamo si riavvicina a 9-10, con un intelligente colpo di seconda Van Aalen firma il 9-11, quindi il servizio della stessa palleggiatrice frutta un break a 10-14. Da 12-16 le padrone di casa recuperano a 14-16 (muro di Piani su Omoruyi), time-out di Bregoli e in primo tempo Zakchaiou fa 14-17. Su battuta di Omoruyi, che piazza anche un ace, il vantaggio chierese cresce a 6 punti (14-20). Guadagnate sette palle set sul 17-24, Chieri se ne vede annullare tre finché al quarto tentativo la diagonale di Skinner vale il 20-25.

    4° set – Chieri riparte con un 1-3. Il distacco cresce a 4-7, 6-11 e 8-14. Dopo gli ingressi di Adriano e Carraro le padrone di casa recuperano a 12-14. Il vantaggio chierese si riduce a un punto quando Mlejnkova mura Skinner (16-17). Gicquel interrompe il filotto di Bergamo. Entra Alberti e il suo turno di battuta prosegue fino a 16-23. E’ il colpo del k.o. Il primo tempo di Gray dà a Chieri sei palle match, nello scambio successivo l’invasione di Evans fa scendere i titoli di coda sul 18-25.

    Anna Gray: “La partita con Conegliano ci è servita, abbiamo ritrovato il nostro gioco e l’aggressività che avevamo all’inizio. Siamo una squadra per metà nuova, ci vuole tempo, le cose verranno fuori e mi sembra che pian piano già si vedano sempre di più“.

    Bergamo 1Reale Mutua Fenera Chieri 3(17-25; 25-20; 20-25; 18-25)Bergamo: Evans 3, Piani 12, Manfredini 6, Strubbe 5, Mlejnkova 9, Cese 18; Armini (L); Carraro, Adriano 2, Balzonetti 2, Mistretta. N. e. Farina, Alcantara, Frambrosi (2L). All. Parisi; 2° Cervellin.Reale Mutua Fenera Chieri: Van Aalen 4, Gicquel 20, Zakchaiou 17, Gray 10, Skinner 18, Omoruyi 5; Spirito (L); Alberti 1, Rolando, Bujis. N. e. Guiducci, Anthouli, Lyashko, Carletti (2L). All. Bregoli; 2° Rostano.Arbitri: Papadopol di Mantova e Santoro di Varese.Note: presenti 1435 spettatori. spettatori. Durata set: 26′, 27′, 28′, 25′. Errori in battuta: 5-13. Ace: 4-5. Ricezione positiva: 44%-47%. Ricezione perfetta: 37%-30%. Positività in attacco: 32%-37%. Errori in attacco: 12-9. Muri vincenti: 8-18.MVP: Zakchaiou.

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    Averill e Lawani trasformano Monza, esordio in Champions con vittoria contro l’Olympiacos

    La prima volta non si scorda mai, a maggior ragione dopo una partita combattuta e sofferta come questa: la Mint Vero Volley Monza batte 3-2 l’Olympiakos Piraeus ed esordisce in Champions League scrivendo un’altra bellissima pagina della sua storia. Tanti i segnali di crescita per la squadra di Eccheli, a partire da Zaytsev (13 punti a referto) e passando per Averill (12) e Lawani (18), con questi ultimi due che hanno rappresentato la grande novità rispetto al campionato. L’opposto francese alla fine si è portato a casa anche il titolo di MVP. Onore al merito, però, anche all’Olympiakos di Andrea Gardini (avanti 0-1 e 1-2), trascinato da un ‘Bata’ Atanasijevic che ha ancora un bazooka al posto del braccio (top scorer con 23 punti).

    Nel primo parziale Monza gioca in fotocopia come nelle ultime uscite di campionato, ovvero mettendo il naso avanti fino a metà set (12-9) per poi andare improvvisamente in tilt, subire muri su muri (6), sbagliare troppo al servizio (5 errori a 2 e 4 ace subiti contro nessuno segnato) e regalare così il set agli avversari. Bene Averill al centro e Gaggini in copertura, poco lucidi invece Szwarc, sostituito nel finale da Lawani, ma anche Rohrs e Zaytsev.

    Nel secondo la reazione dei brianzoli arriva dai punti di Lawani e Averill (4 e 3 rispettivamente), da una maggiore efficacia generale in attacco (percentuale che passa dal 32% del primo set al 65%) e l’1-1 nel computo dei set è cosa fatta.

    Trovata la quadra, Eccheli insiste con la stessa formazione anche nel terzo parziale. L’inizio sembra promettere bene (9-5), Zaytsev è anche il primo ad andare in doppia cifra per i brianzoli, ma i greci sono bravi a rimettersi in corsa sfruttando ancora potenza e precisione dei battitori. Parità assoluta dal 10-10 al 26-26, poi Monza cade ancora sotto i colpi di Atanasijevic (10 punti solo in questo set con un devastante 71% in attacco) e Perrin.

    Nel quarto dentro Marttila per Rohrs, con il finlandese che in un set segna gli stessi punti fatti dal tedesco nei tre precedenti. Monza esce ancora meglio dai blocchi (9-7, 16-13), poi si fa riprendere ai 18 e vede ancora le streghe, ma questa volta l’arrivo in volata è vincente e si va al tie-break.

    Al quinto finisce la benzina nel serbatoio della squadra di Gardini, Monza ne ha di più, prende subito il largo (11-5) e il resto è storia.

    SESTETTI – Eccheli parte con Cachopa opposto a Szwarc, Rohrs e Zaytsev in banda, Di Martino e Beretta centrali, Gaggini libero. Gardini risponde con le diagonali Travica-Atanasijevic e Perrin-Koumentakis, coppia centrale formata da Pajenk e Tzourits, libero Tziavras.

    1° SET – Pronti via e Rohrs si fa subito murare da Tzourits, poi punto a punto fino ai 3, monster block al centro di Averill, subito in campo al posto di Di Martino, sul primo tempo di Pajenk e inerzia che passa dalla parte di Monza, che brekka poi sul 9-7 con Zaytsev e Szwarc. La Mint scarta anche qualche regalo dell’Olympiakos (12-9) e il set sembra mettersi subito sui binari giusti, ma i greci non mollano, si riaffiancano ai 13 e tornano anche in vantaggio poco dopo (14-15) costringendo Eccheli al timeout. Doppia murata su Szwarc e la squadra di Gardini vola sul +4 (16-20). Il canadese lascia il posto a Lawani, murato anche il francese (17-21). Monza spara a salva dalla linea dei nove metri con Rohrs e Marttila (19-23) e alla fine il primo set se lo aggiudicano Travica e compagni (20-25).

    2° SET – Costretta a inseguire, Monza parte decisamente col vento in poppa nel secondo set (6-2, 11-5). La Mint tiene bene in ricezione sulle fucilate di Atanasijevic e soci, Lawani trova i suoi colpi in attacco, Cachopa innesca con i tempi giusti anche Beretta e la musica sembra cambiare per davvero (13-9). Nonostante Atanasijevic continui a fare i buchi per terra, questa volta il gap non subisce variazioni sostanziali (17-13, 18-14, 20-17), dall’altra parte della rete Lawani va a segno tanto in diagonale quanto in parallela e la Vero Volley questa volta taglia il traguardo per prima (25-20).

    3° SET – Monza parte con le marce alte anche nel terzo (5-2, 9-5), ma quando l’olympiakos torna a forzare al servizio è subito parità ai 10. Il testa a testa questa volta dura per tutto il resto del set (12-12, 15-15, 18-18), con Zaytsev e Lawani da una parte e il solito Atanasijevic dall’altra che fanno aìquasi a gara a chi la tira più forte. Ancora parità ai 20, ai 21, ai 22, ai 23. A regalare il set point alla Mint è una invasione a rete dei greci su attacco di Zaytsev dritto per dritto. Gardini chiama timeout, poi Cachopa spara lunghissimo dai nove metri e si va ai vantaggi. Pajenk prende la targa ad Averill e la situazione si ribalta. Tzourits sparacchia malamente in battuta a centro rete, primo vincente di Pajenk, poi azione confusa, mischione sotto rete della Mint risolta da un bagherone rovesciato di Averill (26-26). Alla fine, però, a decidere il set sono due attacchi vincenti di Atanasijevic e Perrin.

    4° SET – Nel quarto Eccheli si gioca anche la carta Marttila al posto di un evanescente Rohrs (appena 4 punti a referto sin qui). Il finlandese risponde subito presente e anche grazie ai suoi colpi Monza torna a guidare il gioco come ad inizio di ogni set (7-4, 9-7), salvo poi farsi riprendere, altra costante, agli 11. La Vero Volley vuole assolutamente mettere nel mirino il tiebreak e stacca ancora i greci (16-13), ma si fa ancora riaffiancare ai 18 e poi addirittura sorpassare: timeout chiamato d’urgenza da Eccheli. Altra situazione di punto a punto fino ai 22, poi murone di Beretta su Atanasijevic e timeout immediato di Gardini. Set point Monza (24-22), Travica la mette a terra di seconda, Koumentakis la spara in rete dai nove metri e si va così al quinto set.

    5° SET – Finalmente un ace anche per Monza (Averill) e il tie-break inizia in salita per l’Olympiakos (4-1 e Gardini ferma il gioco). Vietato cantare vittoria troppo presto, però, perché i greci reagiscono in un amen e riprendono subito i brianzoli ai 5. Contro break della Mint firmato da Lawani, che quando salta prende letteralmente l’ascensore, e si gira campo sull’8-5. Punto pesantissimo di Zaytsev e altro timeout chiamato da Gardini. Nel frattempo in doppia cifra, oltre allo Zar e all’opposto francese, ci sono arrivati anche i due centrali Averill e Beretta. Gli ospiti sembrano non averne più, arrivano errori a ripetizione e la Vero Volley scappa via (11-5). Averill mette a terra la palla che vale il primo match point (14-7), Dalakouras pesta la riga in battuta e cala il sipario: la Mint Vero Volley Monza esordisce in Champions con una prima storica vittoria.

    Mint Vero Volley Monza 3Olympiacos Piraeus 2(20-25, 25-20, 26-28, 25-23, 15-8)Mint Vero Volley Monza: Röhrs 4, Marttila 5, Lawani 18, Beretta 9, Gil Kreling, Averill 11, Gaggini(L), Zaytsev 13, Szwarc 6. Non entrati: Lee, Mancini, Picchio, Di Martino. All. Eccheri. Olympiacos Piraeus: Pajenk 9, Hasballa, Perrin 12, Koumentakis 13, Travica 1, Tziavras(L), Atanasijevic 23, Dalakouras 2, Tzourits 12. Non entrati: Kostopoulos, Papangelopoulos, Konstantinidis, Masulovic. All. Gardini.

    Arbitri: Maroszek, Dobrev.Note – durata set: 28′, 25′, 34′, 31′, 16′; tot: 134′. Mint Vero Volley Monza: Battute sbagliate 20, Battute vincenti 5. Olympiacos Piraeus (GRE): Battute sbagliate 22, Battute vincenti 5.MVP: Lawani

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Il percorso della Lube in Challenge inizia con un’allegra scampagnata: 0-3 al Karlovarsko

    La campagna europea dei biancorossi si apre con il piede giusto in Repubblica Ceca. Al debutto stagionale in Challenge Cup, la Cucine Lube Civitanova lascia subito il segno espugnando in tre set (16-25, 18-25, 14-25) il campo del VK Karlovarsko. Padroni del gioco per quasi tutto l’incontro, gli uomini di Giampaolo Medei possono guardare con ottimismo alla gara di ritorno per il passaggio del turno, in programma mercoledì 20 novembre (ore 20.30), tra le mura amiche dell’Eurosuole Forum. Prima, però, a tenere banco sarà la grande sfida casalinga di Regular Season contro la Valsa Group Modena, in calendario domenica 17 novembre (ore 18).

    All’Hala Micovych Sportu i cucinieri fanno sembrare fin troppo facile un match che alla vigila presentava più di un’insidia. Buona la concentrazione del gruppo, ottima risposta di Giovanni Gargiulo, titolare a sorpresa al posto di Marko Podrascanin ed esordiente nelle competizioni europee. Adis Lagumdzija chiude da top scorer con 14 punti (69% con 4 ace e 1 muro), ma il premio di MVP va a Mattia Bottolo (12 punti con il 75% in attacco e 3 ace). 

    SESTETTI – Lube schierata con Boninfante in cabina di regia e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov laterali, Gargiulo e Chinenyeze centrali, Balaso libero. Padroni di casa in campo con Chirivino al palleggio e Janson opposto, Sestan e Bajandic laterali, Balaz e Spulak al centro, Pfeffer libero. 

    1° SET – Il primo set è deciso da una Lube performante al servizio (3-0 gli ace) e precisa in attacco (54% contro il 50% dei padroni di casa). Il team marchigiano parte contratto (7-5), ma cresce fino a trovare il sorpasso targato Nikolov e l’immediato +3 grazie al mani out di Lagumdzija seguito da un errore dei cechi (8-11). Civitanova mette il turbo e allunga fino al +7 sul muro di Lagumdzija e l’ace di Bottolo (13-20). I biancorossi dominano la scena (14-22). Lagumdzija va a segno dai nove metri (7 punti personali con 62% di positività, 1 ace e un block), poi il muro biancorosso chiude i giochi (25-16). 

    2° SET – Nel secondo set la Lube è un diesel, poi domina il gioco in attacco (65% contro il 42%), timbra 5 ace contro i 3 dei cechi, riceve meglio e vince 2-1 il duello dei muri. Nikolov non trova subito il ritmo (8-4), ma i biancorossi arginano il primo strappo dei rivali centrando il pari a quota 9 con Lagumdzija. Civitanova alza il livello a muro (13-14) e, come nel set precedente, mette alle corde il Karlovarsko con il servizio. Di Nikolov il block del +4 (14-18), di Gargiulo l’ace del +5 (16-21). La Lube termina il set con gli innesti Orduna e Dirlic, ma la gloria finale è per Bottolo, autore dell’ace decisivo (18-25). Tutti gli attaccanti biancorossi si esprimono con percentuali tra il 60% e l’80% nelle offensive.

    3° SET – Nel terzo parziale c’è solo la Lube in campo. Avvio fulminante della Lube con Lagumdzija che batte forte (1-9). Sul muro e il primo tempo di Gargiulo, intervallati dall’attacco di Bottolo, il divario è incolmabile (2-13). Medei rivoluziona la formazione dando spazio Orduna in diagonale con Dirlic, al giovanissimo centrale brasiliano Tenorio e allo schiacciatore iraniano Poriya, autore di un diagonale imprendibile (8-17). I padroni di casa cercano di riscattarsi nel finale rosicchiando punti (12-19). Il punto finale lo mette a terra Tenorio (14-25).

    VK Karlovarsko 0Cucine Lube Civitanova 3(16-25, 18-25, 14-25)

    VK Karlovarsko: Fiser 2, Manoogian (L) ne, Pfeffer (L), Bajandic 8, Seidl 4, Balaz, Chromec, Chirivino, Sestan 6, Pastrnak 1, Janson 6, Spulak 6. All. MasciaCucine Lube Civitanova: Chinenyeze 4, Gargiulo 6, Loeppky (L) ne, Orduna, Bisotto, Balaso (L), Boninfante 1, Poriya 5, Nikolov 13, Lagumdzija 14, Dirlic 3, Podrascanin ne, Bottolo 12, Tenorio 1. All. Medei

    Arbitri: Jakisa (BIH) e Thomsen (DEN) Note: durata set 21’, 24’, 22’. Totale 1h 7’. Karlovarsko: errori al servizio 10, ace 5, muri 3, attacco 45%, ricezione 39% (18%). Civitanova: errori al servizio 12, ace 11, muri 7, attacco 65%, ricezione 45% (22%). Spettatori: 1.000.MVP Bottolo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Herrera: “Adesso comincia la stagione più faticosa, ma la più bella”

    Dopo l’esordio vincente in Champions, con la vittoria in tre set sulla formazione ceca del České Budějovice, Perugia si è divisi tra sala pesi e taraflex nella giornata di oggi: c’è da mantenere alti i ritmi perché questa settimana si torna in campo dopo soli due giorni, nell’anticipo dell’ottava giornata del girone di andata di regular season, in programma di nuovo tra le mura amiche del PalaEvangelisti, sabato 16 novembre alle 19:30 con la Yuasa Battery Grottazzolina.

    I ragazzi di coach Angelo Lorenzetti hanno iniziato nel migliore dei modi il percorso nella massima competizione per club a livello europeo, tenendo ben a mente il concetto che “ogni set conta”. 

    In campo dal primo minuto contro i cechi a Perugia, in diagonale con capitan Giannelli, Jesus Herrera. L’opposto ha chiuso il match con 14 punti, un ace, 2 muri e un 58% di efficacia in attacco con due soli errori in 19 palloni attaccati. 

    “Questa per me è stata una settimana veramente buona, ho fatto un bell’allenamento spingendo sempre di più e quindi Angelo mi ha dato la possibilità di giocare come titolare e ho fatto tutto quello che potevo fare. Non abbiamo giocato la miglior partita che potevamo fare, ma la partita che serviva per andare avanti tranquillamente con tre punti conquistati. Adesso comincia la stagione più faticosa ma la più bella perché hai meno riposo, ma hai più partite quindi sei in un momento in cui puoi sfruttare al massimo tutto il tuo potenziale”.

    Tra le note positive della prima partita di Champsion, il rientro in campo, nel corso del terzo set, accolto dal calore e dagli applausi dei tifosi del PalaEvangelisti, di Sebastian Solè. Il centrale argentino di Perugia, il 19 settembre scorso, era stato sottoposto ad un intervento chirurgico al gomito. Dopo il quale era subito iniziato per lui un percorso riabilitativo personalizzato. Il suo rientro in campo a meno di due mesi dall’operazione è stato frutto di un lavoro di equipe che il giocatore ha voluto sottolineare, evidenziando che la società del Presidente Gino Sirci si conferma un top team anche per l’assoluto livello qualitativo di tutto lo staff che, in sinergia, lo ha seguito passo passo nel suo percorso.   

    “Innanzitutto l’obiettivo era fare punti e lo abbiamo fatto bene, sono contento almeno di aver toccato con mano un po’ il campo; è stato un periodo difficile ma grazie a tutto lo staff medico e tecnico e grazie al Presidente che mi ha permesso di fare un ottimo percorso, ora sono contento e sono tornato in campo nel miglior tempo possibile”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gaia Giovannini in esclusiva: “L’oro olimpico? Tre mesi dopo ho ancora i brividi”

    Spesso basta un attimo per cambiare la propria vita. Questione di piccoli dettagli: una scelta ponderata può portare a grandi benefici ed è anche così che svolta una carriera. La piena maturazione tecnica e mentale che incontra il giusto ambiente, allenatori che credono in te e la fame di arrivare sono gli altri elementi necessari. L’ultimo anno è stato quello della sterzata per Gaia Giovannini: il salto in una nuova dimensione dove tutte le componenti precedentemente citate si sono allineate alla perfezione. Un arco temporale in cui sono racchiuse tappe dense di significato, come l’esordio assoluto con la maglia della nazionale e la vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi.

    Ed è proprio dall’esperienza a Parigi 2024 che inizia la nostra intervista alla schiacciatrice originaria di San Giovanni in Persiceto, che dalla scorsa stagione è uno dei pilastri della Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia.

    foto Fipav/Tarantini

    Gaia Giovannini, campionessa olimpica con la nazionale italiana femminile di pallavolo: ti fa ancora effetto sentirlo dire, o ti sei abituata? Insomma, sei riuscita a realizzare tutto quello che avete fatto?

    “Sì, mi fa ancora un grande effetto. A distanza di tre mesi, ho realizzato quello che è successo e mi vengono i brividi al solo pensiero“.

    Se ripensi al vostro percorso a Parigi, qual è la prima istantanea che ti viene in mente?

    “Forse è una risposta un po’ scontata, ma direi la vittoria in finale. Allo stesso tempo, però, credo che ogni momento sia stato magico e fondamentale. Tutte le partite hanno avuto la loro importanza, in particolare quella contro la Serbia“.

    foto FIPAV/Tarantini

    Come si vive la finale olimpica? C’è chi dice che bisogna immaginarla come una partita qualunque.

    “È quello che abbiamo cercato di fare. Arrivate a quel punto del torneo, è normale avvertire nervosismo e tensione; tuttavia, abbiamo cercato di mettere da parte queste emozioni e trasformarle in grinta e determinazione, qualità che ci hanno contraddistinto contro gli Stati Uniti. Eravamo consapevoli di giocare la finale olimpica, ma alla fine possiamo dire di esserci godute la partita“.

    Quali sono stati i punti di forza che vi hanno permesso di essere dominanti alle Olimpiadi?

    “È stato fondamentale pensare a una partita alla volta. In questo modo siamo riuscite a concentrarci meglio sul presente. Inoltre, si percepiva una forte coesione tra di noi in campo, poiché eravamo unite da un grande obiettivo comune“.

    Prima della partenza per Parigi, avete avuto un colloquio individuale con il CT Velasco. Avete parlato di qualcosa in particolare?

    “Abbiamo svolto questo colloquio individuale principalmente per condividere i nostri pensieri, esprimere come ci sentivamo e comunicare a Julio ciò che volevamo dirgli“.

    foto Volleyball World

    Cosa ti porti dietro dall’estate azzurra? Il fatto di aver dato un contributo importante ai successi della nazionale in VNL e alle Olimpiadi ti ha dato maggiore consapevolezza dei tuoi mezzi?

    “L’esperienza con la nazionale mi ha trasmesso molti valori e, senza dubbio, mi ha aiutato ad avere maggiore fiducia in me stessa e nelle mie capacità“.

    Quando militavi nelle file dell’Anderlini in Serie B2 o ti sei confrontata per la prima volta con la Serie A vestendo la maglia di Montale, immaginavi di poter raggiungere risultati così importanti? Quando hai capito di avere le carte in regola per giocare in nazionale?

    “Non pensavo di riuscire a ottenere risultati così importanti nella mia vita. Tuttavia, indossare la maglia azzurra è sempre stato un mio obiettivo. Ci è voluto tempo, ma ho sempre creduto di potercela fare, prima o poi“.

    Pensi di avere più talento o dedizione?

    “Penso di possedere entrambe le qualità, ma forse ho un po’ più di dedizione; infatti, ho sempre dato il massimo per cercare di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata“.

    foto Volleyball World

    Ci sono stati dei momenti durante la tua carriera in cui hai vacillato nella sicurezza di voler fare la pallavolista professionista?

    “Quando ero più giovane non avevo piena consapevolezza di quello che volessi realmente fare. Diventare una pallavolista professionista è stato il risultato del percorso che ho seguito. Tuttavia, è sempre stato uno dei miei desideri“.

    Veniamo alla tua esperienza nelle Marche. Come ti trovi alla Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia e cosa ti piace maggiormente di questo club?

    “Mi trovo molto bene a Pesaro, a Vallefoglia e con la società. Credo che la Megabox sia un club che ogni anno mira a migliorarsi, e per me questa è una qualità importante“.

    foto Rubin/LVF

    Come descriveresti la squadra di quest’anno?

    “Penso che siamo una bella squadra. Ci impegniamo sempre molto durante la settimana e ho la sensazione che tutte desideriamo migliorarci e dare il massimo, sia a livello individuale che come squadra“.

    Quali sono le tue impressioni dopo le prime giornate di campionato? Sei soddisfatta del rendimento di Vallefoglia?

    “A questo punto del campionato, le impressioni sono positive. In campo si percepisce il nostro affiatamento e la nostra grinta; stiamo lavorando intensamente per farli emergere in tutte le partite. Ovviamente, ci sono ancora alcuni aspetti da migliorare, ma dal mio punto di vista siamo sulla strada giusta“.

    Un’ultima curiosità. Come la vivi se la tua squadra non raggiunge il risultato sperato o tu non metti in campo la tua migliore prestazione?

    “Quest’anno non la vivrei benissimo, perché credo nelle nostre potenzialità. So che possiamo fare ancora meglio di quanto si sia visto finora e, perciò, stiamo lavorando duramente ogni giorno“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO