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    Alsmeier confermata a Novara: “Veniamo da una bella stagione ma alzeremo l’asticella”

    Settima e ultima conferma per la Igor Volley, che anche per la prossima stagione potrà contare in banda sulla nazionale tedesca Lina Alsmeier, al suo secondo anno in azzurro.

    Classe 2000, Alsmeier ha dimostrato di essere una schiacciatrice completa e duttile, affermandosi tra le migliori del campionato nel proprio ruolo. Ha iniziato la propria carriera al Munster per poi esplodere a Schwerin dove ha vinto due coppe di Germania (2021, 2023) e una Supercoppa Tedesca (2020) di cui è stata anche premiata MVP. Nella sua prima stagione novarese ha aggiunto al palmares personale la CEV Cup 2025, conquistando nel corso dell’annata anche diversi premi di MVP.

    Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Nel corso della sua prima esperienza italiana, a Firenze, Lina aveva dimostrato già le proprie doti tecniche, penso che la stagione novarese le abbia permesso di consolidarsi e di dimostrare a tutti gli effetti di essere un’atleta di livello sebbene ancora con ottimi margini di miglioramento, anche in considerazione dell’età. Siamo entusiasti del lavoro che ha svolto e anche delle doti umane che ha dimostrato e abbiamo la convinzione che nel prossimo campionato potrà ulteriormente crescere e migliorare, consacrandosi tra le migliori interpreti del suo ruolo“.

    Lina Alsmeier (schiacciatrice Igor Gorgonzola Novara): “Ho ottime sensazioni per la prossima stagione, sono felice di poter vivere un’altra annata con questa maglia e ritrovare delle persone con cui ho condiviso questo percorso sportivo. Veniamo da una bella stagione ma siamo chiamate ad alzare l’asticella, perché l’obiettivo è di fare un passo avanti e conquistare la qualificazione alla prossima Champions League. Credo che la squadra allestita avrà le carte in regola per fare bene, nessuno dovrà fare l’errore di sottovalutarci. Da parte nostra, lavoreremo per esprimere la stessa bella pallavolo messa in campo quest’anno e, soprattutto, per raggiungere tutti insieme i nostri obiettivi“.

    (fonte: Igor Volley) LEGGI TUTTO

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    La prima Italia della nuova stagione azzurra batte la Germania 3-1. Munarini MVP

    Festa azzurra a Novara, all’esordio stagionale la nazionale femminile di Julio Velasco, impegnata al Pala Igor di Novara nel primo dei due BPER Test Match, ha battuto la Germania 3-1 (25-18, 20-25, 25-17, 25-21). Dopo quasi due ore di gioco Carlotta Cambi e compagne si sono imposte sulla nazionale tedesca allenata dal tecnico italiano Giulio Bregoli.Vittoria meritata per le azzurre, spinte anche dal calore del pubblico che ha potuto così riabbracciare la nazionale azzurra nella prima uscita ufficiale dopo la straordinaria medaglia olimpica ottenuta ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Molto buona la risposta dei tifosi: 2470 gli spettatori presenti questa sera al Pala Igor, per un totale di 32.980,00 euro d’incasso. 

    Archiviata questa prima uscita, le due formazioni si affronteranno nuovamente venerdì 9 maggio alle ore 17 (diretta televisiva su Discovery+) all’Allianz Cloud di Milano, nel secondo e ultimo BPER Test Match; sfida che chiuderà di fatto questa prima parte iniziale della stagione delle campionesse olimpiche in carica.

    Vittoria meritata per le azzurre, brave e incisive in attacco e attente in fase di difesa. Nonostante la sconfitta, top scorer del match la tedesca Camilla Weitzel autrice di 17 punti, seguita dall’azzurra Loveth Omoruyi con 16 punti messi a referto.

    Da segnalare l’esordio ufficiale in maglia azzurra di Anna Gray (non entrata), Benedetta Maria Sartori, Giorgia Frosini, Chidera Blessing Chinyere Eze, Ilenia Moro e Matilde Munarini (MVP del match).

    foto Galbiati/FIPAV

    Starting Players – Per questa prima uscita stagionale contro la Germania Julio Velasco si affida al sestetto composto dalla diagonale Cambi-Malual, Sartori e Munarini centrali, Giovannini e Omoruyi schiacciatrici e Moro libero.

    1° set – L’Italia parte con il piglio giusto, Giovannini e Sartori per il 2-0 iniziale; muro a due azzurro di Giovannini e Munarini, un ace della stessa schiacciatrice azzurra e l’Italia si porta sul 6-2.  Al rientro in campo le tedesche si avvicinano: attacco di Weitzel e la Germania si porta a -2 sul 9-7. Pronto riscatto azzurro: bene al servizio Giovannini, muro di Munarini e attacco vincente di Malual con l’Italia che scappa a +5 sul 15-10. Loveth Omoruyi continua a martellare e spinge l’Italia sul 18-12. Dentro Eze fuori Cambi, primo tempo sull’asse Eze-Munarini per il 24-18 e l’Italia chiude alla prima occasione sul 25-18.2° set – Secondo set in salita per l’Italia. Le tedesche partono bene e dopo un momentaneo 2-2 trovano l’allungo: ace di Weske, attacco di Cekulaev e ancora un ace di Tabacucks per il 3-6 Germania. Vantaggio tedesco che l’Italia tenta di ricucire (9-11), ma le tedesche scappano via nuovamente. Doppio cambio per Julio Velasco: Eze per Cambi e Frosini per Malual. Omoruyi tenta di lanciare la risalita, ma il suo attacco viene murato e la Germania si porta a +4 sul 12-16. Tornano in campo Cambi e Malual, ma la Germania non si ferma, continua a macinare gioco e la distanza tra le due compagini cresce (17-21). Camilla Weitzel mette a terra il pallone del 18-23, prima del 20-25 della compagna Cekulaev. 

    foto Galbiati/FIPAV

    3° set – Equilibrato l’andamento della terza frazione di gioco.  La battaglia sotto rete va avanti e si passa dal 4-4 al 9-9, momento decisivo per l’Italia: Loveth Omouyi trova il punto del 12-9, segunono prima Frosini e poi Munarini 14-11. Ancora due attacchi vincenti di Munarini, poi Giovannini mette a terra la palla del 18-14. La Germania tenta la risalita (18-16), ma sale in cattedra Loveth Omoruyi: la schiacciatrice azzurra mette a segno quattro punti consecutivi, fissando il risultato sul 22-16. Un muro a due azzurro della coppia Sartori/Frosini chiude il parziale sul 25-17. 4° set – È la formazione di Giulio Bregoli a iniziare meglio il quarto set. La Germania si porta avanti (1-3), per poi trovare il +3 sul 3-6. Pronta reazione delle azzurre che con determinazione ottengono la parità a quota 6. Attacco di Frosini, furbata sotto rete di Cambi e parallela vincente di Frosini, l’Italia scappa sul 10-7. Fasi concitate del match. La Germania non si dà per vinta e tenta di riaccorciare le distanze tornando a -1 (11-10). Cambi e compagne provano l’allungo: Giovannini trova il mani-out tedesco, emulata subito dopo da Frosini per il 15-12. Pausa di gioco chiamata da Bregoli che trova l’effetto sperato: la Germania ritrova infatti la parità sul 17-17. Furbata di seconda di Cambi e attacco di Frosini, con l’Italia che mette il naso avanti (21-20). Finale a tinte tricolori: attacco di Frosini, punto di Giovannini ed è 23-20 Italia. Un errore al servizio della tedesca Marie Hanle regala il match point alle azzurre, occasione prontamente sfruttata dalla neoentrata palleggiatrice Eze che con un ace chiude regala la vittoria alle azzurre 25-21.

    foto Galbiati/FIPAV

    ITALIA-GERMANIA 3-1(25-18, 20-25, 25-17, 25-21)ITALIA: Giovannini 14, Munarini 11, Cambi 6, Omoruyi 16, Sartori 4, Malual 8, Moro (L). Piva, Squarcini 1, Frosini 11, Eze 1. N.e. Armini, Gray, Degradi. Julio Velasco.GERMANIA: Kohn 2, Alsmeier 15, Weitzel 17, Weske 3, Tabacucks 10, Cekulaev 13, Pogany (L). Stautz, Hanle 5. N.e. Cesar, Glaab, Scholzel, Jatzko, Strubbe. All. Bregoli. Note – Arbitri: Giuliano Venturi, Rachela Pristerà. Durata: 24’, 26’, 25’, 28’.Italia: 6 a, 13 bs, 14 mv, 29 et.Germania: 8 a, 13 bs, 8 mv, 30 et.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

    Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

    Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

    Foto Lega Volley Maschile

    Michieletto: Voto 10Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

    Sbertoli: Voto 9Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

    Lavia: voto 7Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

    Rychlicki: voto 5,5Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

    Flavio: voto 7In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

    Kozamernik: voto 7Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

    Laurenzano: voto 8Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

    Soli: voto 9Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

    Foto Lube Volley

    Nikolov: voto 9 La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

    Bottolo: voto 8Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

    Lagumdzija: voto 4,5Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

    Boninfante: voto 6Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

    Chinenyeze: voto 6Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

    Gargiulo: voto 7Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

    Balaso: voto 6,5Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

    Medei: voto 8Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Albo d’oro Superlega: Trento vince il suo sesto scudetto, il secondo in tre anni

    L’Itas Trentino sale a quota 6 scudetti nella sua storia: 2007/08, 2010/11, 2012/13, 2014/15, 2022/23, 2024/25 le stagioni che le hanno regalato il tricolore. Per i dolomitici si tratta dunque del secondo successo nelle ultime tre stagioni. Nella classifica delle squadre più scudettate Modena resta ancora irraggiungibile a quota 12.

    L’Albo d’oro aggiornato al 79° Scudetto 

    1946  Robur Ravenna1947  Robur Ravenna1948  Robur Ravenna1949  Robur Ravenna1950  Ferrovieri Parma1951  Ferrovieri Parma1952  Robur Ravenna1953  Minelli Modena1954  Minelli Modena1955  Minelli Modena1956  Crocetta Modena1957  Avia Pervia Modena1958  Ciam Villa D’Oro Modena1959  Avia Pervia Modena1960  Avia Pervia Modena1961  Ciam Villa D’Oro Modena1962  Interauto Avia Pervia Modena1962/63  Avia Pervia Modena1963/64  Ruini Firenze1964/65  Ruini Firenze1965/66  Virtus Bologna1966/67  Virtus Bologna1967/68  Ruini Firenze1968/69  Pallavolo Parma1969/70  Panini Modena1970/71  Ruini Firenze1971/72  Panini Modena1972/73  Ruini Firenze1973/74  Panini Modena1974/75  Ariccia1975/76  Panini Modena1976/77  Federlazio Roma1977/78  Paoletti Catania1978/79  Klippan Torino1979/80  Klippan Torino1980/81  Robe di Kappa Torino1981/82  Santal Parma1982/83  Santal Parma1983/84  Kappa Torino1984/85  Mapier Bologna1985/86  Panini Modena1986/87  Panini Modena1987/88  Panini Modena1988/89  Panini Modena1989/90  Maxicono Parma1990/91  Il Messaggero Ravenna1991/92  Maxicono Parma1992/93  Maxicono Parma1993/94  Sisley Treviso1994/95  Daytona Las Modena1995/96  Sisley Treviso1996/97  Las Daytona Modena1997/98  Sisley Treviso1998/99  Sisley Treviso1999/00  Piaggio Roma2000/01  Sisley Treviso2001/02  Daytona  Modena2002/03  Sisley Treviso2003/04  Sisley Treviso2004/05  Sisley Treviso2005/06  Lube Banca Marche Macerata2006/07  Sisley Treviso2007/08  Itas Diatec Trentino2008/09  Copra Nordmeccanica Piacenza2009/10  Bre Banca Lannutti Cuneo2010/11  Itas Diatec Trentino2011/12  Lube Banca Marche Macerata2012/13  Itas Diatec Trentino2013/14  Cucine Lube Banca Marche Macerata2014/15  Energy T.I. Diatec Trentino2015/16  DHL Modena2016/17  Cucine Lube Civitanova2017/18  Sir Safety Conad Perugia2018/19  Cucine Lube Civitanova2019/20  NON ASSEGNATO2020/21  Cucine Lube Civitanova2021/22  Cucine Lube Civitanova2022/23  Itas Trentino2023/24  Sir Susa Vim Perugia2024/25 Itas Trentino

    (fonte: Legavolley) LEGGI TUTTO

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    Scudetto Superlega: le squadre, i giocatori e gli allenatori più vincenti

    Itas Trentino Campione d’italia 2024/2025. Per la diciottesima volta è la squadra prima classificata in Regular Season a vincere lo Scudetto. Per quindici volte (di cui quattro consecutive nelle ultime stagioni), era stata invece la formazione seconda classifica a laurearsi Campione d’Italia.

    Le società Campioni d’ItaliaSesto titolo per Trentino Volley

    12     Modena (Panini – Daytona – Pall. Modena – Volley Modena) (69/70, 71/72, 73/74, 75/76, 85/86, 86/87, 87/88, 88/89, 94/95, 96/97, 01/02, 15/16)9     Volley Treviso (93/94, 95/96, 97/98, 98/99, 00/01, 02/03, 03/04, 04/05, 06/07)7     Lube Volley (05/06, 11/12, 13/14, 16/17, 18/19, 20/21, 21/22)6     Porto Robur Costa Ravenna (Robur 1946, 1947, 1948, 1949, 1952; Porto 90/91), Trentino Volley (07/08, 10/11, 12/13, 14/15, 22/23, 24/25)5     Avia Pervia Modena (1957, 1959, 1960, 1962, 1963); Parma Volley Ball (81/82, 82/83, 89/90, 91/92, 92/93); Ruini Firenze (63/64, 64/65, 67/68, 70/71, 72/73)4     Cus Torino (78/79, 79/80, 80/81, 83/84)3     Minelli Modena (1953, 1954, 1955); Villa d’Oro Modena (1956, 1958, 1961)2     Ariccia (74/75, 76/77); Virtus Bologna (65/66, 66/67); Ferrovieri Parma (1950, 1951); Sir Safety Umbria Volley Perugia (17/18, 23/24);1     Zinella Bologna (84/85); Pallavolo Catania (77/78); Pallavolo Parma (68/69); Copra Volley Piacenza (08/09); Piemonte Volley Cuneo (09/10); Roma Volley(99/00)

    Gli allenatori Campioni d’ItaliaPrimo successo per Fabio Soli

    8       Anderlini (1957, 1959, 1960, 1962, 62/63, 69/70, 71/72, 73/74); Bagnoli D. (94/95, 96/97*, 97/98, 98/99, 02/03, 03/04, 04/05, 06/07)5       Bellagambi (63/64, 64/65, 67/68, 70/71, 72/73), Costa (1946, 1947, 1948, 1949, 1952),  Lorenzetti (01/02, 08/09, 15/16, 22/23, 23/24),4       Montali (89/90, 93/94, 95/96, 99/00), Prandi (78/79, 79/80, 80/81, 83/84), Stoytchev (07/08, 10/11, 12/13, 14/15); Velasco (85/86, 86/87, 87/88, 88/89)3       Blengini (16/17, 20/21, 21/22), Del Chicca (1950, 1951, 68/69), Giuliani (09/10, 11/12, 13/14), Leonelli (1953, 1954, 1955), Vignoli (1956, 1958, 1961)2       Bebeto (91/92, 92/93), De Giorgi (05/06, 18/19), Federzoni (65/66, 66/67), Mattioli (74/75, 76/77*), Piazza Claudio (81/82, 82/83)1       Bernardi (17/18), Bertoli (96/97*), Ferretti Andrea (76/77*), Lozano (00/01), Pittera (77/78), Ricci (90/91), Skorek (75/76), Soli (24/25), Zanetti (84/85).

    * due squadre con due primi allenatori. Nel 1996/97 Franco Bertoli siede in panchina a Modena per metà stagione a causa di un incidente occorso a Daniele Bagnoli.

    I giocatori più ‘scudettati’9       Bernardi, Zanetti G.8       Vullo7       Bertoli, Cantagalli, Cisolla, Gardini, Tedeschi, Zanetti P.6       Bracci, Farina, Gravina, Juantorena, Kovar, Papi, Tencati, Vaccari5       Borghi, Cavazzuti, Cavezzali, Colaci, Dall’Olio, Dametto, Federzoni, Gambi, Gazzi, Giani, Kaziyski,  Mattioli, Mazzi S., Nencini, Passani, Salemme, Vermiglio4       Baccarini, Barone A., Blangè, Birarelli, Fabbri, Fangareggi M., Giovenzana, Ghiretti, Goldoni, Fei, Lanfranco, Lorenzetti, Lucchetta A., Mescoli, Montanari, Montorsi, Morandi R., Nannini, Pini G., Rebaudengo P., Podrascanin, Sibani, Stankovic, Tazzari, Tenti3       Anzani, Barbieri, Balaso, Bari, Bellini, Borgna, Borelli, Bortolomasi, Braglia, Buzzega, Corsano, Cuoghi, De Cecco, Decio, Della Lunga, Della Volpe, Diamantini, Erricchiello, Fanfani, Fomin, Galigani, Gasparini, Giannelli, Giannellini, Giaroni, Giretto, Governatori, Marchisio, Martelli, Merlo, Monopoli, Morandi E., Parodi, Pilotti, Radicioni, Sabbatini, Saragoni, Scianti, Simon, Sokolov, Tofoli, Van De Goor, Vezzani, Zanasi, Zaytsev, Zwerver2       Adani, Aiello, Angelelli, Babini, Barbaro, Bianchini, Bigoni, Billi, Bonaccini, Boninfante, Bordini, Botti, Bovolenta, Bravi, Burgsthaler, Candellaro, Cappi, Carlao, Carretti A., Casadei, Casadio C., Casoli, Cester, Colasante, Coletti, Corradi, Cremonese, Cuminetti, Dal Zotto, Del Bimbo, Desiderio, Dineikin, Di Coste, Djuric, Estasi, Ferramola, Flavio, Follador, Forghieri, Fortunato, Fratini, Garcia Fernandez, Gnudi, Grbic N., Gustavo, Henno, Jeroncic G., Kim, Lanza, Laraia, Laurenzano, Lavia, Leal, Lecci A., Lecci P., Lucchetta P., Magnetto, Mamini, Mantovani, Marchesini, Matteucci, Mazzanti, Mazzucca D., Mazzucca P., Michieletto A., Michieletto R., Morigi, Mossa De Rezende, Nardini, Negri, Nelli, Nemec R., Nikolov V., Ninfa, Paparoni, Pelissero, Perotti, Pesaresi, Pietranera, Pippi D., Pistolesi, Prati, Quiroga R., Rychlicki, Rosori, Righi, Sala, Salomone, Santuz, Sbertoli, Scardino, Severi, Sintini, Solé, Sozza, Squeo, Stokr, Tagliatti, Ubaldi, Ugolotti, Vannucci, Vassallo, Vecchi, Venturi, Vieira de Oliveira, Visentin, Yant, Zipoli, Zobbi, Zorzi, Zuppiroli, Zygadlo.1       Abdalla, Acquarone, Agazzi, Albertini, Alessandro, Allegretti, Anderlini, Andric, Ariagno, Ariaudo, Arletti, Arnaud, Atanasijevic, Ball, Ballini, Baranowicz, Barberini, Barbieri Cesare, Bartha, Bazzani, Bednaruk, Bellagambi, Belletti, Belmonte, Ben Tara, Berger A., Berger M., Bertesi, Berto, Bettelli, Betti, Bevilacqua, Bevini, Biribanti, Bjelica, Bonaveggi, Bonaspetti, Bondi, Bossi, Brandimarte, Bratoev V., Bravo, Bristot, Buffagni, Bulfon, Bulgarelli, Campanari, Cantagalli Diego, Caporale, Caricato, Carmagnini, Carretti Leonardo, Castagna, Castellano, Cavaliere, Cavuto, Cebulj, Cesarini, Christenson, Chrtiansky Jr., Corvetta, De Giorgi, Del Chicca, De Luigi, Dennis, Depalma E., Depalma N., De Rocco, D’Heer, D’Hulst, Di Bernardo, Di Franco, Donadio, Dozzo, Dramis, Dunnes, Durante, Dzavoronok, Ercole, Exiga, Falaschi, Fanton, Fazzi, Fedrizzi, Ferrarini G., Ferrari (Parma 1951), Ferrari Giuseppe, Ferretti, Ferri, Francini, Frosini, Gabbuggiani, Galli, Gallotta, Garcia Pires Ribeiro, Gaspar, Gazza, Gemmi, Geric, Gianassi, Gibertini, Giombini, Grassano, Grassellini, Graziani, Grbic V., Grebennikov, Greco, Guariglia, Guidetti A., Guidetti P., Guidotti, Gustafsson, Hadrava, Held, Hernandez Ihosvany, Hernandez Osvaldo, Herpe, Herrera, Horstink, Hovland, Insalata, Janetti, Kaliberda, Karipidis, Kato, Kilgour, Kiraly, Klok, Koudelka, Kovacevic, Kozamernik, Kral, Kurek, Iakovlev, Jeroncic R., Lampariello, Larizza, Lasko, Laurila, Leon, Leonardi, Leone, Lisinac, Lucchetta P.L., Lucarelli S., Magalini, Magini, Marchesini D., Marchi, Mambelli, Margutti, Marshall, Martinez, Martini, Masciarelli, Massari, Mastrangeli, Mastrangelo, Mazzanti, Mazzeo, Mazzi F., Mazzoleni Antonio, Mazzone T., Mengoni, Meoni, Messori, Miljkovic, Minelli, Mistoco, Mlyakov, Morandi Francesco, Moretti, Moscati, Musil, Nassi, Negrao, Nemec M., Ngapeth E., Nikic, Novotny, Nuti, Omrcen, Pace, Pajenk, Pampel, Paolucci, Patriarca Giuseppe, Patriarca Stefano, Pecori, Peda, Pellacani, Perdinanzi, Petric, Piano, Piazzini, Pieri, Pietrelli, Pignatti, Piscopo, Plotnytskyi, Polidori, Rak, Rangei, Ravellino, Rebaudengo Paolo, Ricci Fabio, Rigoni, Rigressi, Roncoroni, Ropret, Rossini, Ruffinatti, Russell, Russo, Saatkamp Lucas, Sacchetti, Santana Rodrigao, Saraceni, Sartoretti A., Sartoretti L., Savani, Scarioli, Scilipoti, Scotti, Scudellari, Segnalini, Semeniuk, Sens Thiago, Sgallari, Shadchin, Shaw, Sighinolfi, Siirila, Skorek, Smargiassi, Soli, Solmi, Sottile, Spada, Storchi, Stork, Stoyanov, Svodoba, Thei, Timmons, Travica Dragan, Toscani, Uchikov, Valsania, Valsecchi, Van De Goor M., Van Walle, Veljak, Vettori, Visini, Wijsmans, Winiarski, Winters, Zaccaria, Zingaro, Zlatanov D., Zlatanov H..

    Prime in Regular Season e nei Play Off…Kappa Torino (1983/84), Panini Modena (1987/88), Il Messaggero Ravenna (1990/91), Maxicono Parma(1991/92, 1992/93), Las Daytona Modena (1996/97), Sisley Treviso (1993/94, 1998/99, 2002/03), Cucine Lube (2005/06, 2013/14, 2016/17), Itas Diatec Trentino (2007/08, 2010/11, 2012/13, 2014/15), Sir Safety Conad Perugia (2017/18) e Itas Trentino (2024/25).

    (fonte: Legavolley) LEGGI TUTTO

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    Soli, in valigia (anche) lo scudetto: l’Itas Trentino è Campione d’Italia

    La regola di Bruno Da Re si conferma ancora tale: come accaduto due anni fa con Lorenzetti, l’Itas Trentino conquista lo Scudetto, il sesto della sua storia, guidata da un allenatore già ‘salutato’ con largo anticipo, in questo caso Fabio Soli, che la passata stagione aveva vinto anche la Champions League. Avanti due a uno nella serie finale, in Gara 4 all’Eurosuole Forum i dolomitici si sono imposti sulla Cucine Lube Civitanova al termine di una battaglia a suon di ace lunga cinque set: 25-21, 26-28, 17-25, 25-20, 9-15 i parziali del match. L’ultima palla schiacciata a terra porta la firma di Kamil Rychlicki, fresco di convocazione in nazionale azzurra. Alessandro Michieletto, devastante anche questa sera, eletto più che meritatamente MVP di queste finaliEra dal lontano 2017/2018 che la prima della regular season non vinceva poi anche il titolo tricolore. Per la giovane Lube, capace quest’anno di imporsi anche in Coppa Italia e di raggiungere la finale in Challenge Cup, si trattava della settima finale scudetto nelle ultime otto edizioni disputate (campionato 2019/2020 non assegnato causa Covid).

    Starting Players – Gli starting six sono quelli attesi alla vigilia; l’Itas Trentino riparte dai sette titolari utilizzati domenica nel corso del 3-0 casalingo: Sbertoli al palleggio, Rychlicki opposto, Michieletto e Lavia in banda, Kozamernik e Flavio al centro, Laurenzano nel ruolo di libero completano lo schieramento titolare. La Cucine Lube recupera Bottolo lo schiera in diagonale a Nikolov in posto 4 in una formazione che prevede anche Boninfante alzatore, Lagumdzija opposto, Gargiulo e Chinenyeze al centro, Balaso libero.

    1° set – L’inizio è tutto nel segno dei padroni di casa che con Bottolo e Nikolov spingono col servizio, accelerando immediatamente (4-7, 6-9 e 9-13); Trento non si disunisce e con Michieletto al servizio (anche un ace) risale la china (12-13), ma è solo un attimo perché, dopo il time out di Medei Civitanova riparte con Lagumdzija (12-16). Soli interrompe a sua volta il gioco due volte nel giro di pochi secondi ma il divario continua ad aumentare (12-18); il finale di parziale è quindi assolutamente in controllo della Cucine Lube (18-22 e 19-24) che con Nikolov chiude i conti già sul 21-25.2° set – Dopo il cambio di campo non muta la musica, con i marchigiani che iniziano subito alla grande in battuta (1-5), costringendo i gialloblù a rifugiarsi subito in un time out. Alla ripresa, Michieletto tiene in corsa i suoi con un paio di buoni servizi (5-6), prima che Rychlicki non porti in parità il punteggio. E’ però solo un attimo perché poi la Cucine Lube riparte di slancio trovando di fatto in ogni rotazione un punto diretto (8-11, 11-15, 16-20). L’Itas Trentino prova non cedere e col muro e qualche errore avversario si riporta in scia (20-21); anche in questo caso i padroni di casa ripartono con Lagumdzjia e Boninfante (muro su Rychlicki per il 20-23). Nel momento più difficile la squadra di Soli ha però un’accelerazione improvvisa: in battuta ci va ancora Michieletto che trascina i suoi sino al 24-23; Trento deve attendere altre tre set ball per chiudere il conto sul 28-26 con un muro di Kozamernik che vale l’1-1.3° set – Sull’onda lunga del successo allo sprint del precedente parziale, l’Itas Trentino parte alla grande anche nel terzo set, con Lavia che firma due ace consecutivi per l’8-5. Civitanova con Bottolo trova in fretta la parità a quota 8 e poi ingaggia un braccio di ferro a suon di cambiopalla con i gialloblù che si interrompe solo sul 15-13 (muro vincente di Kozamernik). Michieletto in attacco offre un nuovo spunto (18-14, time out Medei). La squadra di Soli dilaga quando Sbertoli trova due ace quasi consecutivi (25-22), portandosi a casa in fretta il 2-1 esterno (25-17).4° set – I padroni di casa provano a reagire nel quarto periodo, ancora per mezzo del servizio e di Bottolo (7-9) e poi anche con il muro di Gargiulo (14-16). Lavia con un ace garantisce la nuova parità (16-16). Civitanova accelera ancora con Nikolov (18-22), ma Trento con Michieletto e Lavia cerca l’ennesima rimonta (20-22), ma poi cede sotto i colpi ancora col muro di Boninfante e Nikolov.

    5° set – Nel tiebreak non c’è storia: Trento scappa subito via a suon di ace (4-6, 5-8, 8-11) e al giro di campo inizia già a cucirsi lo scudetto sul petto. La parallela in extra rotazione di Rychlicki fa calare il sipario sulla serie finale fissando il punteggio sul 9-15.

    Cucine Lube Civitanova 2Itas Trentino 3(25-21, 26-28, 17-25, 25-20, 9-15)SERIE: 1-3Cucine Lube Civitanova: Bottolo 19, Chinenyeze 7, Lagumdzija 8, Nikolov 23, Gargiulo 9, Boninfante 6, Loeppky 0, Bisotto 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 0, Dirlic 6. N.E. Tenorio, Orduna, Podrascanin. All. Medei.Itas Trentino: Kozamernik 7, Sbertoli 2, Michieletto 22, Resende Gualberto 8, Rychlicki 12, Lavia 13, Garcia Fernandez 0, Laurenzano (L), Bartha 0, Acquarone 0. N.E. Bristot, Pesaresi, Pellacani, Magalini. All. Soli.Arbitri: Zavater, Simbari, Carcione.Note – durata set: 27′, 36′, 27′, 27′, 18′; tot: 135′.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Un altro allenatore in carcere per violenza: stavolta a Barletta

    Allenava, ed è accusato di abusi e violenza: un allenatore di pallavolo di 48 anni di Barletta è finito in carcere perché avrebbe abusato di alcune delle giocatrici della sua squadra, tra cui delle minorenni.

    L’allenatore si presentava alle giovani atlete anche come un massaggiatore, offrendo trattamenti specifici per dolori muscolari e infortuni. Invitava, così, le ragazze ad entrare in un box dove le palpeggiava facendo credere, però, che fossero manovre corrette e necessarie per un miglior recupero fisico.

    Il coach, quindi, invitava le ragazze a non dire niente dei “massaggi”, per evitare inutili gelosie tra compagne e in questo modo evitava che tra le giovani atlete si diffondesse quello che succedeva nel box.

    Le accuse a suo carico sono di violenza sessuale, anche ai danni di minori, ed estorsione. Le indagini sono iniziate due anni fa, ma i fatti risalgono a qualche stagione prima, quando una vittima avrebbe confidato a una psicologa le violenze subite quando, ancora minorenne, giocava in una squadra di pallavolo di Barletta. Gli approfondimenti delle forze dell’ordine, poi, hanno rivelato altri episodi simili.

    L’uomo, inoltre, dal 2019 millantava di essere il titolare di un’agenzia di reclutamento per fotomodelle, pubblicizzando casting e inducendo altre ragazze a subire abusi nel corso dei provini fotografici.

    Quello della violenza in generale e nello sport è un tema sul quale è necessario sempre tenere molto alto il livello di attenzione: vi invitiamo a scaricare l’App dell’Associazione ChangeTheGame, uno strumento fondamentale e utile per chiedere aiuto e supporto nel caso di abusi e violenze, ma non solo. LEGGI TUTTO

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    Orduna: “Battere Perugia è stato epico. Finale scudetto? Equilibrata. E su Boninfante dico che…”

    Nel lungo tira e molla emotivo della vita, Santi Orduna ha scelto di essere dalla parte di chi non arretra di un millimetro. Forse sarà per questo che quando lo vedi a quasi 42 anni entrare in campo, sfidare a muso duro la Superlega, pensi che il suo lo sappia fare con un atteggiamento unico nel suo genere. Sembra ancora quello che appena arrivato dal campionato spagnolo, esordisce a Catania in A2 diciotto anni fa. È sempre colui che gli avversari soffrono, capacissimi di odiarne i giochi mentali sotto rete. Dicono sia uno dei più impavidi, insopportabili e forti palleggiatori che abbiano calcato i parquet nostrani. Personalmente lo conosco da quindici anni e sentire o vedere i suoi avversari andare sotto per il suo gioco e per il suo carisma mi fa molto sorridere e per la qual cosa mi compiaccio molto, perché ricordo ancora un suo Ravenna-Perugia di qualche anno fa in cui davanti ad un palazzetto ravennate pienissimo, si caricò la squadra alle sue spalle e vinse una gara impossibile, stupendo un’intera Sir Safety Perugia, che anche quest’anno ha contribuito, assieme alla sua Lube a far soffrire e non poco.

    Orduna infatti, assieme a Civitanova è la grande sorpresa di queste semifinali playoff, che hanno decretato una finale della quale sono appena state giocate due gare e che mai come negli ultimi ha un esito davvero incerto sul tricolore del volley maschile.

    foto Lega Volley

    “Io sono davvero soddisfatto per questa Lube, perché siamo partiti da sfavoriti in semifinale e piano piano, dopo gara due abbiamo preso convinzione sul fatto che la serie potesse essere ribaltabile. Ci abbiamo creduto fino alla fine, non ci siamo arresi e in gara cinque, proprio a Perugia che forse è il campo più difficile di tutta la Superlega, abbiamo fatto la partita che nessuno si aspettava, ribaltando il risultato. È stato epico!”

    Cosa l’ha colpita?

    “La continuità in battuta di Nikolov e di Bottolo, che hanno battuto per tutta la gara a 120 km/h, commettendo pochissimi errori e mettendo in crisi Perugia”

    Ora siamo in finale scudetto. Tutto fa trasparire grande equilibrio.

    “Abbiamo avuto modo di mostrare entrambe di cosa siamo capaci. In casa nostra il palazzetto è infuocato come non lo vedevo dai tempi in cui venivo a giocarci con Modena. Mi piace tantissimo vederlo così. Ora dovremo fare tesoro delle prime gare e cercare di approfittare dei piccoli spazi soprattutto in casa da loro per infilarci e strappare il risultato. Sì, sarà una finalissima molto equilibrata”

    Bottolo sta giocando una stagione che non si aspettavano in molti. Noi lo avevamo detto, possiamo dirlo?

    “Mattia è un grande giocatore. È il primo anno che giochiamo assieme e dal punto di vista professionale non è stato una grande sorpresa, nel senso che sapevo fosse un ottimo atleta. Dal punto di vista umano invece ho conosciuto una bella persona e ho imparato col tempo a legarmi a questo gruppo, molto eterogeneo, nel quale ci sono tante anime e tante diversità e dove mi ritrovo ad avere un ruolo completamente nuovo”

    foto Zattarin

    Dopo diciotto anni, è stato chiesto che Orduna lasciasse spazio alla crescita di un giovanissimo e talentuosissimo Boninfante. Mesi fa mi disse che per lei tutto questo rappresentava una sfida. Oggi?

    “Sono stato abituato sempre a stare in campo e la cosa mi è sempre piaciuta da morire. Non posso negare che in alcuni momenti non abbia fatto fatica perché c’erano azioni o set che volevo giocare con tutto me stesso, o avversari con cui ho avuto a che fare in tutti questi anni con cui volevo ritrovarmi dall’altra parte della rete. Però, a quasi 42 anni, vedermi qui, con questa maglia e questo gruppo fantastico, non posso non dire che questa non fosse la cosa migliore che mi potesse capitare. Mattia ha fatto una bellissima stagione, ha saputo guidare la squadra con grande fermezza e grande padronanza e sono contento per i risultati che ha conseguito perché per lui è una sfida vinta ampiamente”

    In cosa siete diversi?

    “Ammiro tantissimo la freddezza che ha in campo. Quasi mi fa invidia alle volte. Nei momenti più concitati è capace di fare un errore e di restare impassibile, ripartendo alla grande”

    foto Lega Volley

    Cinquecento partite in serie A in diciotto stagioni. Conoscendola, immagino che la prima ancora se la ricorda.

    “Contro il grande Enzo Di Manno e la sua Città di Castello. Ero gasatissimo perché giocare in Italia era un sogno per me. Il problema è che qualche giorno prima mi scavigliai, ma volli fortemente esserci e giocare. Il risultato fu un 3-2 per loro ai vantaggi. La verità è che è stata lunga, lunghissima, ma io mi sento ancora quella voglia di quando avevo ventidue anni”

    La più emozionante?

    “Il mio esordio a Modena con la vittoria in Supercoppa dopo il loro triplete. Venivo dopo Bruno e il paragone fu la cosa che spaventò più loro, ma non me. Fu una partita molto emozionante. Mi meritavo quell’opportunità e giocai tutta la gara con la voglia di indossare e onorare quella maglia così prestigiosa”

    La maglia di Civitanova la rappresenta perfettamente.

    “È una grande maglia ed è quella della maturità. Sono negli anni in cui in questo ruolo mi sento cresciuto e questa è la città in cui spero di esprimermi ancora”

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO