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    L’intervento alla spalla non frena Akimova, ufficiale il prolungamento di contratto con Novara

    Vita Akimova proseguirà la propria avventura con la maglia della Igor Volley. Non solo, perché negli scorsi giorni l’atleta e il club hanno anche prolungato l’accordo in essere, con scadenza a giugno 2025, con un’opzione sulla stagione 2025-2026.

    Nelle scorse settimane, Akimova si è sottoposta a un intervento alla spalla destra, resosi necessario per risolvere delle problematiche di carattere fisico che l’avevano afflitta nel corso delle passate stagioni, limitandone il potenziale soprattutto nella seconda parte della scorsa annata, la sua prima in azzurro. Il recupero prevede un percorso di alcuni mesi: solo strada facendo sarà possibile definire in maniera più precisa le tempistiche per il suo rientro in campo a pieno regime.

    Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Un anno fa il club ha puntato forte su Vita, atleta che ci ha dato tanto nel corso della sua prima stagione novarese nonostante delle problematiche che si sono aggravate nel finale di campionato. Mi è spiaciuto leggere notizie false e fuorvianti riguardo la volontà del club di perdere Vita proprio a causa dei suoi problemi fisici. Al contrario, abbiamo proposto a Vita di prolungare la propria avventura in azzurro, seguendola nel percorso di recupero per poi riabbracciarla in campo appena sarà pronta nel corso della stagione: la formula del rinnovo 1+1 è volta proprio al suo recupero, che qualora procederà senza problemi porterà automaticamente alla sua permanenza in azzurro per un’ulteriore annata. Ringrazio Vita, che ha dimostrato fortemente di volersi legare al nostro club, proseguendo qui la propria avventura. Ci tengo a dire che il silenzio degli ultimi mesi è stato dettato dalla necessità di rispettare la privacy della ragazza sul percorso di recupero e su altre situazioni extra campo. Attendevamo che tutto fosse definito per poter dare opportuna comunicazione e siamo contenti di poterlo finalmente fare”.

    Vita Akimova (opposto Igor Gorgonzola Novara): “Sono stata felicissima di vestire la maglia di Novara nella passata stagione, ha rappresentato un passo avanti importante per la mia carriera e abbiamo compiuto un percorso bellissimo tutti assieme: atlete, allenatori, staff medico e societario e tutte le persone attorno a noi. Sono grata a tutte le persone con cui ho condiviso questo percorso e guardo avanti alle prossime stagioni, felice di viverle ancora con Novara e con l’obiettivo che portino altrettante vittorie ed esperienze positive. La mia spalla? Il recupero procede molto bene, anche meglio di quanto mi aspettassi. Mi auguro non ci siano intoppi, ovviamente, io lavoro sodo ogni giorno per tornare pronta e al meglio per dare il mio contributo alla squadra prima possibile”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La reunion dei ‘Fenomeni’ a Parigi porterà a un’altra rivoluzione epocale nella pallavolo italiana?

    L’attesa è finita, le nostre nazionali di pallavolo hanno preso il volo per Parigi dove ad attenderle c’è la montagna più alta da scalare nella carriera di uno sportivo: l’Olimpiade. La montagna con la quale chiunque faccia sport ai massimi livelli sogna di confrontarsi.

    Per la pallavolo tricolore, poi, l’Olimpiade rappresenta proprio l’Everest, la cima più alta, la vetta mai raggiunta prima. Qualcuno la definisce ossessione, il presidente federale Manfredi di recente ha detto che si tratta solo di una questione di tempo: “L’oro prima o poi arriverà”.

    Se fosse questo l’anno buono, la vittoria, o le vittorie, potrebbero davvero rappresentare un booster senza precedenti per tutto il movimento, tornato negli ultimi anni ai fasti di un tempo dopo un periodo di buio, anche dal punto di vista mediatico, di audience, di spettatori.

    Foto Volleyball World

    Nuove generazioni di talenti hanno iniziato a vincere; le nazionali maggiori e quelle giovanili sono tornate a fare incetta di medaglie; i club maschili e femminili a dominare in Europa e nel mondo; i palazzetti sono tornati a riempirsi, le partite sono tornate ad essere trasmesse in Tv, e non solo su quella di Stato. L’interesse è dunque crescente, i tempi sarebbero maturi.

    Per uno strano scherzo del destino, o forse della geniale intuizione di qualcuno, a Parigi 2024 le nostre nazionali avranno al timone tre uomini che hanno fatto la storia della pallavolo italiana, tre grandi protagonisti di quella nazionale leggendaria eletta poi la migliore squadra del XX secolo, a partire da Julio Velasco, oggi ct della nazionale femminile, e passando poi per due dei suoi più illustri discepoli: Fefé De Giorgi, ct della nazionale maschile, e Lorenzo Bernardi, terzo allenatore nello staff del ‘Maestro’.

    foto Fipav

    Saranno (ancora una volta) i nostri talismani? Di sicuro si tratta di persone che sanno come vincere in questo sport, ma che hanno imparato molto, e sulla propria pelle, anche dalle sconfitte. La storia olimpica della ‘Generazione dei fenomeni‘, infatti, ci ha dato e gli ha dato due lezioni severe ma giuste.

    A Barcellona ’92 si perse contro l’Olanda ai quarti, al quinto set, per un solo punto. Uno e uno solo disse il verdetto del campo, ma la verità è che quella sconfitta fu il frutto del cambiamento epocale che trasformò per sempre l’intero movimento all’indomani della vittoria dell’Europeo 1989 e soprattutto del Mondiale 1990 (nella foto in basso).

    Una doppietta che portò soldi e fama che la pallavolo non aveva mai avuto e visto prima, e a Barcellona soprattutto tanta pressione da parte dei media e dell’opinione pubblica.

    Una pressione troppo grande per quella nazionale, per quei ragazzi dal talento smisurato in campo ma allo stesso tempo sprovvisti di una adeguata armatura fuori. Velasco compreso.

    foto Fipav

    Ad Atlanta ’96 fu diverso. Nei quattro anni precedenti il ct argentino e i suoi giocatori gli anticorpi questa volta li avevano sviluppati contro quella pressione, quel virus. Giocarono un’Olimpiade che rasentò la perfezione, senza perdere neanche un set nelle prime cinque gare. Poi in finale ancora l’Olanda, ancora una battaglia lunga cinque set, ancora una sconfitta.

    Quella volta il campo disse per soli due di punti, ma in quel caso si trattò di una sconfitta sportiva. L’Olanda giocò la partita della vita, perché per sperare di battere quell’Italia altro non poteva fare.

    Ci riuscì, giocò meglio e alla fine vinse. Tutto deciso da due palloni. Oro o argento, gloria eterna o eterna ferita. Questo è lo sport e bisogna accettarlo. Lezione numero due.

    foto Volleyball World

    Il modo in cui Velasco e Bernardi da una parte, De Giorgi dall’altra, hanno condotto queste nazionali a Parigi rievoca molte situazioni già viste, per chi ne ha memoria, in quei favolosi anni ’90.

    Prendiamo l’ultima week e le Finals di VNL maschile di quest’anno, ad esempio. De Giorgi ha lasciato a casa i titolari e fatto fare esperienza a quelle che possiamo definire, senza offesa alcuna, seconde linee. La stessa identica cosa faceva Velasco più di trent’anni fa in World League.

    Lo scopo era semplice, permettere alle seconde linee, all’epoca la chiamavano Italia B, di elevare il proprio livello con esperienze internazionali e avversari “veri” per poi alzare di conseguenza la competitività negli allenamenti contro i titolari, permettendo anche a loro di continuare a crescere e migliorarsi.

    Foto FIVB

    Lo stesso De Giorgi faceva parte di quella ‘Italia B‘, quindi è ben consapevole di quello che fa, che ha fatto e che continuerà a fare per valorizzare quelli che oggi sono giovanissimi e che domani saranno titolari.

    Tra di loro, negli Anni ’90, i giocatori di quella Italia B si autodefinivano goliardicamente “Merdacc Class”, in contrapposizione evidentemente alla “First Class” che era composta dalla prima squadra. Eppure tutti erano ben felici, e orgogliosi, di far parte di quella “Merdacc Class”, di quella Italia B, di quel progetto voluto e messo in piedi dall’allora 37enne Julio Velasco.

    Sotto De Giorgi seconda e prima classe sono diventate un tutt’uno, sono diventate “Noi Italia”, ma il senso di unione e appartenenza non cambia.

    foto Galbiati/FIPAV

    Ruoli e gerarchie chiari, ma tutti utili al raggiungimento dell’obiettivo. Il Guru di La Plata su questo non transige, questa è la via maestra per raggiungere l’obiettivo e tenere unito un gruppo che vuole diventare vincente. Molti anni dopo Velasco si appresta a vivere un’altra Olimpiade, questa volta con le donne, ma sin dal primo giorno chi avrebbe giocato titolare e chi no è stato subito chiaro a tutte. E tutte lo hanno accettato.

    Foto: Rubin/FIPAV

    A Tokyo 2020, o 2021, non lo capiremo mai come definire quella Olimpiade in tempi di covid, la pressione ha giocato a entrambe le nazionali lo stesso scherzetto giocato a Barcellona ’92, ma poi sono arrivati loro, proprio loro, quelli della Generazione dei Fenomeni.

    De Giorgi è arrivato subito, all’indomani di quella delusione, ha cambiato tutto, è ripartito dai giovani e ha conquistato un Europeo e un Mondiale. Il primo non si vinceva da 16 anni, il secondo da 24. Visionario.

    Velasco quella maglietta con la scritta Italia sulle spalle è tornato a indossarla solo da pochi mesi, ma ha già dato certezze a un gruppo fortissimo che le aveva perse tutte, chiamando (e richiamando) le più forti, inserendo qualche nuovo talento da plasmare come l’argilla e in VNL è subito salito sul gradino più alto del podio. Inimitabile.

    foto Volleyball World

    Entrambi infondendo sempre grande serenità. Nel caso di Velasco anche nell’ultima settimana di collegiale a Milano, durante la quale è stato colpito da un grave lutto per la scomparsa del fratello Raul. “È una ferita profonda, ma non posso mostrare alle ragazze il lato triste. Ho una responsabilità e il ruolo mi aiuta a distrarmi, ma la sera, quando sono solo in camera, la testa va lì” ha raccontato il ct in una recente intervista al Corriere della Sera.

    Entrambi infondendo sempre anche grande sicurezza. “I miei giocatori che sono diventati allenatori, da De Giorgi a Bernardi, da Giani a Gardini, da Tofoli a Bracci e Cantagalli e tutti gli altri, tu non li vedrai mai alzare le braccia al cielo e sbuffare per un errore di un loro giocatore” ci ha raccontato Velasco in persona in una recente chiacchierata a microfoni spenti avuta con lui proprio in questi giorni.

    Insomma, per Parigi i famosi anticorpi dovremmo averli sviluppati. Non solo a livello di approccio, di gestione delle emozioni, ma anche tecnico. Quella parolina di tre lettere né la scriviamo né la pronunciamo, ma se la prima rivoluzione mondiale del 1990 trasformò radicalmente la pallavolo nel nostro Paese, la seconda rivoluzione olimpica, o francese se preferite, del 2024 chissà cosa potrebbe generare in questo movimento oggi. Saremmo proprio curiosi di scoprirlo.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Campionato Italiano, a Beinasco gradino più alto del podio per They-Breidenbach e Windisch-Marchetto

    Si è conclusa ieri a Beinasco (TO) la quarta tappa del Campionato Italiano Assoluto 2024 di beach volley. Dopo la Coppa Italia di Montesilvano (Pe) il percorso della rassegna nazionale si è dunque fermato in Piemonte per un nuovo e intenso weekend di gare; a trionfare nel tabellone femminile sono state Chiara They e Sara Breidenbach, mentre Jakob Windisch e Tobia Marchetto si sono imposti in quello maschile. Archiviata la tappa di Beinasco, il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Assoluto è in programma da venerdì 26 a domenica 28 luglio a Cirò Marina (KR).

    TABELLONE FEMMINILEImportante conferma quella ottenuta da Chiara They e Sara Breidenbach. Dall’inizio del Campionato Italiano le atlete allenate da Martins James non sono infatti mai scese dal podio; They/Breidenbach hanno infatti collezionato due terzi posto nei primi due appuntamenti di Caorle (VE) e di Catania, per poi vincere nei successivi eventi, quello di Montesilvano (Coppa Italia) e quest’ultimo di Beinasco. Percorso più che netto per Chiara They e Sara Breidenbach al centro sportivo Le Dune; le vincitrici della Coppa Italia 2024 hanno infatti superato la fase a gironi con tre vittorie contro Gramadowska/Adamek, Cimmino/Guglielmo e Calì/Allegretti, ottenendo così il pass diretto per la semifinale, vinta successivamente 2-0 (21-13, 21-18) contro Alice Gradini e Federica Frasca. In finale è poi arrivato il successo sempre in due set contro Sofia Arcaini e Claudia Puccinelli, superate con un doppio 21-17. Per They/Breidenbach un altro grande successo che fa ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti. A chiudere il podio femminile Jeccica Belliero Piccinin e Greta Cavestro, grazie al 2-0 (21-13, 21-12) inflitto ad Alice Gradini e Federica Frasca. Sara Breidenbach nominata MVP del torneo.

    TUTTI I RISULTATI DEL TORNEO FEMMINILE SONO DISPONIBILI QUI. 

    TORNEO MASCHILEPrimo successo stagionale in una tappa del Campionato Italiano per Jakob Windisch e Tobia Marchetto; per la coppia allenata da Luca Marianni, testa di serie numero quattro del tabellone, sono arrivate cinque vittorie in altrettante partite. Windisch/Marchetto hanno prima superato il tabellone vincenti grazie ai successi su Fioretta/Tascone, P. Ingrosso/Dal Molin e Dal Corso/Viscovich, per poi imporsi 2-0 (21-19, 21-15) in semifinale su Titta/Sacripanti e chiudere in bellezza contro i campioni d’Italia in carica Davide Benzi e Carlo Bonifazi, battuti in rimonta dopo un combattutissimo terzo set 17-21, 21-19, 24-22. Per Benzi/Bonifazi il primo piazzamento invece in campionato dopo il quinto posto di Caorle e il quarto posto di Montesilvano. Gli azzurri Dal Corso/Viscovich hanno invece conquistato il terzo posto dopo il forfait di Mauro Sacripanti e Giacomo Titta nella finale terzo e quarto posto. Per gli azzurri il secondo podio ottenuto dopo il primo posto nella prima tappa Gold di Caorle. Davide Benzi nominato miglior giocatore del torneo.

    TUTTI I RISULTATI DEL TORNEO MASCHILE SONO DISPONIBILI QUI. 

    La GALLERY QUI.

    DIRETTA STREAMINGLe Finali di domenica 21 luglio sono state trasmesse in diretta streaming sul della Federazione Italiana Pallavolo (QUI).

    I PROSSIMI EVENTI | IL CALENDARIO COMPLETOLE TAPPE GOLD6-8 settembre, Bellaria Igea Marina (RN) | Finali

    LE ALTRE TAPPE DEL CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO26-28 luglio, Cirò Marina (KR)2-4 agosto, Marina di Modica (RG)9-11 agosto, Cordenons (PN)23-25 agosto, Vasto (CH)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Oggi la partenza per Parigi delle coppie azzurre del beach volley

    Le coppie e la delegazione italiana del beach volley sono partiti questa mattina da Roma Fiumicino per Parigi. Il torneo olimpico di beach volley, che si disputerà nella suggestiva arena allestita nei pressi della Torre Eiffel, vedrà la presenza di tre formazioni tricolori: Paolo Nicolai – Samuele Cottafava, Alex Ranghieri – Adrian Carambula e Marta Menegatti – Valentina Gottardi.

    foto Fipav

    Questo lo staff italiano al seguito degli atleti: Simone Di Tommaso, Caterina De Marinis, Daniele Di Stefano (1° allenatore), Ettore Marcovecchio, Mariano Costa (2° allenatore), Ennio Varvaro (preparatore atletico), Diego Di Castro (fisioterapista), Luigi Dell’Anna (coordinatore squadre nazionali di beach volley).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cozzi: “Vi racconto cosa faranno e come si alleneranno gli azzurri durante i Giochi”

    Mancano ormai pochi giorni all’esordio Olimpico per i nostri azzurri che dopo la doppia vittoria contro la nazionale Argentina si godono gli ultimi giorni di riposo prima di entrare nel tourbillon frenetico del villaggio Olimpico. Dopo due mesi di fatica e sudore, viaggi ed allenamenti ecco che arriva il momento di mettere in campo tutte le energie possibili per far diventare un sogno una bellissima realtà!

    Ma come si svolgeranno le giornate degli azzurri in terra francese? Scopriamolo insieme!

    I nostri ragazzi arriveranno al villaggio con qualche giorno di anticipo per ambientarsi, entrare in contatto con la propria sistemazione e continuare il lavoro di rifinitura in vista dell’esordio con il Brasile.

    Eh si, perché anche durante il torneo Olimpico, ci si continua ad allenare e soprattutto a lavorare fisicamente per non lasciare niente di intentato. Ovviamente il più del lavoro è già stato fatto nelle settimane precedenti, perciò parliamo di dettagli, ma sono proprio i piccoli dettagli che possono fare la differenza ad altissimo livello.

    L’aspetto fisico è certamente il più importante, mi aspetto che i ragazzi facciano una prima seduta parigina ancora “in spinta”, per poi andare gradualmente a diminuire il lavoro in sala pesi, accompagnato come sempre dagli importantissimi esercizi di prevenzione.

    Ad Atene 2004, dove si giocava un giorno si e uno no, la mattina dopo la gara era libera, mentre il pomeriggio ci recavamo in un centro sportivo prenotato dalla Fipav dove alla parte fisica veniva accompagnato un po di lavoro con la palla. Chiaramente per i titolari pochi esercizi e lavoro con i fisioterapisti, per le riserve attacco a rete, battuta e ricezione per mantenere in condizione il tono muscolare.

    A Parigi, con un giorno in più fra una partita e l’altra, ci sarà più tempo per lavorare sia fisicamente che tecnicamente e questo è un bene per tutte le squadre, perché così si può recuperare al meglio la condizione dopo un eventuale match di 5 set.

    Importante sarà anche gestire le partite alle 9 di mattina, sia per la poca abitudine a giocare ad un orario così insolito, sia perché la sveglia presto fa alterare un po’ la routine giornaliera del gruppo squadra, ma sono tutte situazioni ben conosciute dal nostro staff che avrà già pensato a come gestire questi momenti.

    Ultimo aspetto da valutare, non meno importante degli altri, sarà la preparazione delle partite. Scoutman e allenatori hanno già studiato nel dettaglio gli avversari del girone e le altre squadre, ma fino all’ultimo vengono studiate nel dettaglio le partite delle avversarie per poi fare riunione la sera antecedente al match.

    Normalmente, con la squadra in hotel ci sarebbe una intera sala con megaschermo a disposizione di De Giorgi e staff per preparare la partita con gli atleti, studiando nel dettaglio sia la fase punto che quella di cambio palla degli avversari. Al villaggio Olimpico probabilmente la soluzione sarà un po’ più fai da te, magari nella stanza degli scoutman che durante le Olimpiadi lavorano a ciclo continuo. Il tutto condito da una atmosfera più intima, nella quale sentir salire l’adrenalina per l’imminente match, guardarsi negli occhi e prepararsi a vincere insieme come squadra.

    Finita la riunione si torna nelle proprie camere, De Giorgi ha giusto il tempo di un ultimo confronto con Giannelli e Sbertoli su quali strategie usare in partita e poi tutti a dormire. È ora di andare ad inseguire un sogno…. ma non solo ad occhi chiusi!

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Europei U18 maschili: Italia d’argento, la Francia si prende anche questa finale

    La Nazionale italiana Under 18 maschile è d’argento ai Campionati di Categoria che si sono conclusi oggi a Sofia, in Bulgaria. Gli azzurrini di Monica Cresta, infatti, sono usciti sconfitti, per la prima volta in questa rassegna continentale, dalla finale per il primo e secondo posto contro la Francia per 0-3 (15-25, 20-25, 21-25). Lo stesso era accaduto pochi giorni fa alla nazionale Under 22 di Fanizza, battuta anche lei in finale dai pari età transalpini.Una sconfitta che arriva con qualche rammarico, visto il percorso fin qui dell’Italia, ma che non cancella sicuramente quanto di buono fatto vedere dagli azzurrini fino ad oggi. La squadra di Cresta, infatti, prima di questa battuta d’arresto aveva conquistato otto vittorie in altrettanti match disputati in questa rassegna continentale. Per l’Italia si tratta della decima medaglia della sua storia in questa categoria. Due gli azzurrini premiati nel dream team: il centrale Alessandro Benacchio e lo schiacciatore Manuel Zlatanov.

    La medaglia di bronzo è stata, invece, vinta dalla Polonia (superata ieri in semifinale dall’Italia) che nella finale per il 3° posto ha battuto 3-2 (25-21, 25-20, 28-30, 26-28, 15-12) la Spagna.

    1° SET – Nel primo set è stata la formazione transalpina a intraprendere la strada giusta, mantenendo quasi sempre un certo vantaggio sugli azzurri che cercavano di non far andare via la Francia (8-10). I francesi, anche grazie a un buon turno in battuta, hanno continuato a macinare punti. Sul 9-16 Cresta chiama il time out per cercare la scossa giusta. Al rientro in campo l’Italia prova a reagire, ma il divario con gli avversari resta, e la Francia chiude il primo set in proprio favore (25-15).

    2° SET – Nel secondo set, i francesi, con il passare delle azioni, hanno guadagnato anche quattro lunghezze, poi ridotte a due sino al 18-20. Qui l’Italia ha provato a cambiare marcia e ricucire completamente lo svantaggio, ma la formazione transalpina, guidata in panchina da Jean Manu Leprovost, non ha mostrato segni di cedimento e ha chiuso in proprio favore (25-20). 2-0 Francia.

    3° SET – Il terzo set è cominciato con gli azzurrini apparsi più determinati e, grazie a un turno favorevole al servizio con Argilagos, sono passati avanti (3-0). Benacchio e compagni hanno continuato a spingere, ma non sono stati in grado di accumulare un buon margine di vantaggio che li mettesse al sicuro dal recupero degli avversari, poi arrivato con il primo vantaggio nel parziale (10-9). Gli azzurrini, pur attraversando un momento difficile della gara, sono stati bravi a rimanere attaccati alla partita (14-12). Nel finale, però, i francesi hanno messo quel qualcosa in più che ha permesso loro di accrescere il vantaggio e di lanciarsi verso la vittoria finale (25-21). Top scorer dell’incontro è stato il francese Duflos-Rossi con 16 punti. Tra le fila azzurre, invece, ha chiuso in doppia cifra Manuel Zlatanov con 14 punti. 

    ITALIA-FRANCIA 0-3 (15-25, 20-25, 21-25)ITALIA: Garello 6, Benacchio 7, Cremoni 3, Zlatanov 14, Ciampi 4, Argilagos 4, Giani (L). Boschini 1, Usanza, Porro 1, Crosato, Dalfiume. N.e. Ruzza, Tosti. All. CrestaFRANCIA: Martzluf 2, Jokanovic 15, Iyegrekedo 4, Dukic 8, Duflos-Rossi 16, Laplace 2, Respaut (L). Delaporte, Crane 1. N.e. Mistoco, Renevot, Schmitz, Natzev, Lapeierre. All. LeprovostDurata set: 22’, 25’, 25’Arbitri: Ivanov (BUL) Marschner (CZE),Italia: 1 a, 16 bs, 7 mv, 27 et. Francia: 2 a, 10 bs, 8 mv, 16 et

    I 14 AZZURRINI Nicolo’ Garello (Diavoli Rosa), Bryan Argilagos, Alessandro Benacchio, Francesco Crosato, Simone Porro (Treviso Volley), Gianluca Cremoni, Andrea Giani (Lube Volley), Luca Dalfiume (Pall. San Lazzaro), Davide Boschini (Trentino Volley), Lorenzo Ciampi (Vero Volley), Andrea Ruzza (Pall. Padova), Jacopo Tosti (Marino Pall.), Andrea Usanza (Volley Montichiari), Manuel Zlatanov (Young Energy Volley Piacenza).

    LO STAFF Monica Cresta (primo allenatore), Francesco Conci (secondo allenatore), Berardino Viggiano (assistente allenatore), Glauco Ranocchi (preparatore atletico).

    21 LUGLIOFINALI | Levski Sofia Sport Hall (Sofia, Bulgaria)Finale 3/4° posto: Spagna-Polonia 2-3 (21-25, 20-25, 30-28, 28-26, 12-15)Finale 1/2° posto: Francia-Italia 3-0 (25-15, 25-20, 25-21)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’ultima sinfonia di Piano: “Giusto così, un’ultima stagione da apprezzare a tutto tondo”

    La notizia riguardante il volley che più mi ha lasciato indifeso quest’estate è stato l’annuncio del rinnovo alla Powervolley per l’ottavo anno consecutivo di Matteo Piano. E un invito all’abbraccio collettivo con una città che ama e lo ama molto, perché sarebbe stata l’ultima stagione. Confesso una cosa ai lettori: Matteo Piano è nato con me. Ed io sono un po’ nato nell’anno in cui conobbi Matteo.

    Matteo aveva ventun anni e con me fece la sua prima intervista. Giocava a Città di Castello, vinceva tutto con quel paese umbro animato da lui, Jappi (per dirla in Pianese) Massari, Carminati, Fromm, Visentin, Tosi. Fu Piano già dodici anni fa, e mi prese per mano dal primo minuto portandomi dentro i racconti di Asti, delle nonne, della famiglia, dei suoi sogni, della pallavolo in cui sgambettava e che all’epoca non gli aveva dato ancora quella luce.

    Ho perso il conto delle volte che l’ho chiamato in carriera, perché Matteo per me è stata sempre una pagina nuova, irripetibile. Una velocità di pensiero a cui bisogna stare dietro e una quantità di vita a cui spesso fai fatica a porre un freno emotivo.

    C’ero quando ha cominciato a vincere, c’ero quando la pallavolo italiana ha puntato sul suo essere un eccellente centrale e una persona capace di comunicare come pochi. C’ero lo scorso anno, quando su un binario di un treno mi ha raccontato il suo anno difficile, le perdite, la vita con cui fai i conti. Eventi che ti segnano e tappe di un cammino che poi non vuoi più ripercorrere.

    foto Instagram @teuzzo

    “Posso sempre ripensarci, ma penso che quest’anno sarà la mia ultima stagione con la pallavolo. È stato un viaggio straordinario ed è bello cambiare idea perché mai e sempre sono concetti che non esistono. Inutile nasconderle che l’anno appena trascorso con la scomparsa di nonna mi ha lasciato il segno, e adesso ancora di più che passano gli anni vorrei godere di altre cose. Ho pensato se fosse giusto concludere nell’anno appena passato, ma sarebbe stato un peccato non giocare almeno un’altra stagione e apprezzarla davvero a tutto tondo. Fare amicizie, stare bene, lavorare ed essere squadra, vincere e perdere assieme”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Ho sempre pensato che lei avrebbe lasciato le scene nel punto più alto della carriera, un po’ alla Mina o alla Lucio Battisti.

    “Che belli. Beh, sì, è una cosa che ho sempre maturato nella mia testa. Ammiro molto chi poi fa altre scelte, ma io non riuscirei mai a trascinarmi negli anni come se questa fosse l’unica prospettiva di vita. Poi a me piace essere protagonista delle cose che faccio e visto l’impegno che metto vorrei stare in prima fila in ogni mestiere che svolgo. Ho manifestato la volontà di godermi appieno le ultime emozioni che questa città che amo tanto potrà darmi pallavolisticamente”.

    La Milano della pallavolo la ama Piano. Ci sarà un prima e un dopo di lei?

    “Questo non lo so. So però che mi piacerebbe salutare tutti e ritrovare tutti quelli con cui ho percorso questi anni. Sarebbe bellissimo. Difficilmente mi vedo in altre piazze che non siano questa. Poi volevo dirlo prima. Condivido la mia intimità con poche persone, sapermi all’ultima stagione mi darà anche la libertà di esprimermi al meglio”.

    Margini di ripensamento?

    “Tutto può accadere”.

    foto Instagram @teuzzo

    Lo scorso mese ha presentato il suo libro all’Istituto italiano per la cultura in Uruguay. Viaggiare tutta la vita è il suo progetto?

    “Sono andato in Argentina per Lazaro (Melgarejo n.d.r.) e Agostina che si sposavano e per me significano famiglia. Presentare il libro all’estero è stato incredibile e visitare alcuni posti raggiunto poi da Luca Vettori è stata una bellissima esperienza. Tornando alla sua domanda, sicuramente l’esigenza di fare dell’altro c’è”.

    Luca ha debuttato su Radiotre da qualche domenica. A lei chiedo da anni cosa ne farà delle sue grandi doti di comunicatore.

    “Le faremo sapere! Luca ha avuto una bella possibilità, ma anche a me fare la radio è sempre piaciuto e infatti quando posso vado a Latte e Miele che è partner di Powervolley e volentieri partecipo a qualche spazio. In futuro se ci sarà un’opportunità anche per me, perché no?”

    Come si immagina la stagione che inizia ad agosto?

    “Unica”.

    foto Elena Zanutto

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Europei U18 maschili: Italia in finale, superata la Polonia per 3-1

    A distanza di una settimana saranno ancora una volta Italia e Francia a contendersi una finale europea giovanile. Dopo la finalissima nella rassegna continentale Under 22 di Apeldoorn (Olanda), Italia e Francia saranno le protagoniste indiscusse anche nella finale dei Campionati Europei Under 18 in corso di svolgimento a Sofia (Bulgaria). La nazionale azzurra guidata da Monica Cresta si è infatti da poco imposta 3-1 (25-23, 21-25, 25-18, 25-23) sulla Polonia nella seconda semifinale di giornata, guadagnandosi dunque più che meritatamente il pass per la gara valevole il titolo europeo, in programma domani alle ore 17.30.

    Altra gara, altra vittoria, l’ottava consecutiva per la nazionale azzurra in questo Europeo; anche questa sera Benacchio e compagni hanno dimostrato tutto il loro valore contro una forte compagine come quella polacca. Ottima partita dunque per l’Italia; primo set che gli azzurri si sono portati a casa grazie al guizzo sul finale di parziale, finale che è stato però sfortunato per la formazione italiana nel secondo set, portato infine a casa dalla Polonia. Terzo set e quarto set sono stati invece a stampo azzurro, nonostante nella quarta frazione di gioco la Polonia si sia dimostrata ancora una volta una rivale di tutto rispetto costringendo infatti gli azzurri al lavoro extra pur di guadagnarsi questa importante vittoria. Besto scorer del macth lo schiacciatore azzurro Manuel Zlatanov, autore di 20 punti, da segnalare in casa Italia anche le prestazioni di Cremoni e Garello, autori rispettivamente di 17 e 15 punti messi a segno.

    L’ultimo ostacolo per i ragazzi guidati da Monica Cresta sarà dunque la Francia; formazione vincitrice a punteggio pieno della Pool I, e soprattutto autrice di una netta vittoria per 3-0 (25-20, 25-19, 25-20) contro la Spagna nell’altra semifinale. La finale per il terzo e quarto posto, in programma invece alle 14.30, vedrà opposte Spagna e Polonia. 

    LA CRONACA – Dopo un avvio di gara equilibrato (3-3) è stata la formazione polacca a trovare il primo allungo (4-7), ma gli azzurrini sono stati bravi a ristabilire la parità a quota 8. La battaglia sotto rete è continuata con le due formazioni sempre a contatto fino sul 14-14, momento del match che ha visto la Polonia trovare il secondo sprint (14-17); vantaggio che i polacchi hanno cercato di portare avanti ma l’Italia si è rifatta sotto trovando con carattere il 21-21. Fase di gioco delicata che ha visto la formazione azzurra essere più determinata nel momento chiave del parziale: sul 23-23 l’allungo decisivo lo hanno infatti messo a segno Benacchio e compagni, il muro di Lorenzo Ciampi ha chiuso il set sul 25-23 Italia. Grande equilibrio anche nella seconda frazione di gioco; Italia e Polonia si sono portate dal 5-5 al 11-11. Gli azzurrini sono riusciti a mettere il naso fuori (13-11) e a mantenere la distanza fino sul 20-17, prima di subire la rimonta dei rivali; perse un po’ le misure gli atleti di Monica Cresta sono andati in difficoltà e la Polonia ne ha approfittato ritrovando la parità a quota 21. A differenza del finale di set precedente, questa volta è stata la Polonia a trovare il break (21-23) che gli ha permesso di chiudere il set sul 21-25. Italia-Polonia 1-1. Ottima la reazione dell’Italia nel terzo parziale; gli azzurrini hanno fin da subito allungato (7-2), imponendo il proprio gioco e portandosi sul 12-6. Convincente il proseguo del match; bravi Benacchio e soci a non rilassarsi (17-11) e a continuare ad impensierire la difesa avversaria (20-14). Sul finale Gianluca Cremoni ha messo a terra la palla del 25-18. Italia-Polonia 2-1. Quarta frazione di gioco che ha preso il via con la Polonia avanti sul 1-5; è bastata però la scossa dalla panchina (time out) per far rientrare in gioco l’Italia che ha prima trovato la parità sul 5-5, per poi allungare sul 11-8. La Polonia non si è data però per vinta; la nazionale allenata coach Nawrocki si è rimessa in scia degli azzurri fino a fermarli sul 13-13. Ragazzi di Monica Cresta bravi subito a reagire e portarsi a +3 sul 16-13; vantaggio Italia che si è spostato sul 20-17. Finale delicato; la Polonia non ha fatto scappare gli azzurrini fissando il risultato sul 22-22; un attacco di Cremoni e un guizzo sotto rete di Argilagos e gli azzurri sono riusciti a chiudere sul 25-23, staccando cosi il pass per la finalissima europea.

    ITALIA-POLONIA 3-1(25-23, 21-25, 25-18, 25-23)ITALIA: Garello 15, Benacchio 7, Cremoni 17, Zlatanov 20, Ciampi 7, Argilagos 7, Giani (L). Usanza, Crosato, Dalfiume. N.e. Boschini, Ruzza, Porro, Tosti. All. Cresta.POLONIA: Chrzanovski 6, Dudek 1, Drag 2, Trawka 13, Lenik 9, Kicinski 11, Schadach (L). Szczurowski 6, Korona 1, Pietruszewski 1, Kocik 4, Pobrotyn 4, Falkowski. N.e. Durski. All. Nawrocki. Durata set: 26’, 24’, 23’, 28’.Arbitri: Wijnstra (NED), Romero Martinez (ESP).Italia: 4 a, 13 bs, 13 mv, 29 et. Polonia: 2 a, 10 bs, 11 mv, 23 et.

    21 LUGLIOFINALI | Levski Sofia Sport Hall (Sofia, Bulgaria)Ore 14.30, Finale 3/4° posto: Spagna-PoloniaOre 17.30, Finale 1/2° posto: Francia-Italia

    *Orari di gioco italiani

    DIRETTA STREAMINGTutte le gare della fase a gironi sono trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube della federazione pallavolo bulgara (QUI). Le finali in diretta streaming sulle piattaforme social della CEV (YouTube ed EuroVolley TV)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO