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    Superlega maschile: i risultati di Gara 4 dei quarti Play Off

    Le due serie ancora in corso dei quarti di finale dei Play Off Scudetto di Superlega maschile proseguono oggi con Gara 4, che potrebbe determinare almeno un’altra delle semifinaliste o rimandare ogni verdetto alla decisiva “bella” di mercoledì 27 marzo. Si gioca sui campi di Monza alle 18 e di Milano alle 20.30; quest’ultima gara sarà trasmessa in diretta su RaiSport.

    Ecco gli aggiornamenti in tempo reale:

    QUARTI DI FINALEGARA 4

    Mint Vero Volley Monza-Cucine Lube Civitanova 2-3 (18-25, 25-23, 22-25, 25-18, 13-15) serie 2-2

    Allianz Milano-Gas Sales Bluenergy Piacenza ore 20.30, serie 1-2

    SEMIFINALIItas Trentino-vincente Monza/CivitanovaSir Susa Vim Perugia-vincente Milano/Piacenza LEGGI TUTTO

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    Cremona, l’anticipo con la Futura vale la prima vittoria in Pool Promozione

    Nell’unico anticipo della 4a Giornata di Pool promozione le padrone di casa di Cremona rimontano due volte la Futura e vince al quinto set.

    La CremonaUfficio raggiunge la prima vittoria della Pool Promozione. A farne le spese, la Futura Volley Giovani Busto Arsizio, che cade al termine del quinto periodo, apice della rimonta gialloblù. La regia ispirata di Beatrice Balconati, premiata MVP dell’incontro, mette in luce bomber Taborelli (20 punti, 34% in attacco e due muri), Piovesan 17 (38%) e Munarini con 13 punti (50%, 2 muri).

    Lucide e grintose capitan Rossini (9) e Landucci (6). Cremona spicca anche in seconda linea con un 50% di positività in ricezione (Gamba 56%, Piovesan 54%, Rossini 43%). Per la Futura, Sofia Monza manda in doppia cifra le sue bocche da fuoco, su tutte capitan Tonello con 19 punti (72%, 3 muri). In attacco, più che positiva la prova di bomber Zanette con 18 punti; in luce anche Cvetnic e Conceiçao. A prescindere dai risultati di domani, Futura resta al secondo posto e si giocherà il piazzamento playoff venerdì contro Macerata. Cremona chiuderà la stagione ad Albese.

    La cronaca

    Coach Zanelli, senza Turlà, opta per Taborelli opposta a Balconati, Munarini e la ex Landucci al centro, Piovesan – Rossini in banda con Gamba libero.

    Coach Amadio, recuperata la brasiliana, parte con il sestetto classico con Monza in regia in diagonale con Zanette, Tonello e Furlan al centro, Cvetnic – Concaicao in banda, Bonvicini libero.

    Botta e risposta iniziale che si interrompe sull’ace di Monza che fa doppietta personale e regala il break del doppiaggio (5-10). Zanelli chiama a rapporto le sue, alla ripresa valzer di errori al servizio da entrambe le parti (7-12). Tengono il passo le bustocche che allungano a +7 sul diagonale potente di Cvetnic (11-18). Prova a tirare fuori l’orgoglio la squadra di casa che accorcia (15-20). Nel finale ci pensa la fast di capitan Tonello a regalare sette set ball (17-24). La chiude alla quarta la solita numero 14 biancorossa (20-25).

    Reazione della squadra di casa che trova il mini break iniziale con Landucci e Taborelli (7-2). Ancora l’opposta di casa mette a terra il pallone che tiene le sue a distanza di sicurezza (9-5). Le cocche a testa bassa accorciano le distanze, l’ace di Cvetnic riporta le sue a due lunghezze (12-10). Piovesan trova l’ace che riporta a +3 le sue (16-13). Tiene il ritmo e il vantaggio la squadra di casa che affonda in primo tempo con Munarini (21-17). Le tigri si prendono quattro chance per chiudere sull’errore dai 9 metri di Zanette (24-20). La chiude Taborelli alla seconda (25-21).

    Lungo punto a punto che si interrompe sul 8-11 grazie all’invasione a rete di Landucci. Immediata la risposta di Cremona che accorcia con l’ace di Munarini (10-11). Non sbaglia Tonello sulla palla vagante a rete portando a +4 le sue (12-16). Cambio tra le gialloblù con Ferrarini in campo al posto di Landucci. Taborelli affonda e prova a tenere Cremona ancora in carreggiata (14-18). Ace di Cvetnic su Gamba che lancia la Futura a sei lunghezze e indirizza il parziale (15-21). La capitana biancorossa mette a segno la doppietta che regala il 16-24 prima ed il 16-25 poi.

    Passa Cvetnic tra le mani del muro ed è primo break biancorosso (5-8). Insegue l’Esperia che si porta ad una sola lunghezza con la doppietta di Taborelli (9-10). Finisce out l’attacco della numero 14 biancorossa ed è parità (12-12). Nuovo botta e risposta che si interrompe sul doppio ace di Taborelli (18-16). Sbatte sul muro Zorzetto ed è ancora equilibrio (18-18). Nuovo break delle tigri sull’errore in attacco di Zanette (20-18). Risponde presente Conceicao (20-20). Si decide tutto sul filo del rasoio, Taborelli viene fermata dal muro di Tonello ed è match ball biancorosso (23-24). Piovesan annulla e Cvetnic regala l’occasione alle ospiti (25-24). Rossini la piazza e consegna il tie break alle sue (26-24).

    Allungo Esperia con il muro su Zanette e l’affondo del duo Rossini-Taborelli (7-3). Bosso in campo tra le fila bustocche. Finisce out l’attacco di Cvetnic e sono sette i punti di margine (11-4). Non lasciano scampo le gialloblù che si prendono il 12-5. Nel finale, ormai compromesso, con quattro match ball a disposizione il primo tempo di Munarini fissa il definitivo 15-9 che vale il match.

    Anna Piovesan (Cremonaufficio Esperia Cremona): “Sapevamo che non sarebbe stata facile, non ci aspettavamo neanche la vittoria a dire il vero. Dopo una serie di sconfitte come la nostra, non è mai facile. Ci serviva tanto e ci servirà per affrontare l’ultima di stagione. Abbiamo trovato tardi il nostro equilibrio ed il nostro ritmo, però ci siamo divertite tanto. Siamo tanto contente per la gara di oggi.”.

    Coach Daris Amadio (Futura Giovani Busto Arsizio): “Abbiamo regalato questa prima vittoria a Cremona, troppi alti e bassi durante il corso della gara. Non abbiamo giocato per nulla come sappiamo e abbiamo sbagliato decisamente troppo come dicono anche i numeri. In vista del proseguo ho sensazioni positive se torniamo a giocare come fatto per 9/10 del campionato altrimenti sarà esattamente il contrario.”

    Cremonaufficio Esperia Cremona – Futura Giovani Busto Arsizio 3-2 (20-25 25-21 16-25 26-24 15-9)

    Cremonaufficio Esperia Cremona: Taborelli 20, Rossini 9, Munarini 13, Balconati 1, Piovesan 17, Landucci 6, Gamba (L), Ferrarini 2, Zorzetto 1, Felappi. Non entrate: Scialanca (L), Turla’, Coveccia. All. Zanelli. Futura Giovani Busto Arsizio: Cvetnic 12, Furlan 11, Zanette 18, Silva Conceicao 9, Tonello 19, Monza 2, Bonvicini (L), Bosso 1, Pomili, Bresciani. Non entrate: Rebora, Osana (L), Del Core, Citterio. All. Amadio. Arbitri: Kronaj, Laghi. Note – Durata set: 22′, 24′, 22′, 30′, 14′; Tot: 112′. MVP: Balconati.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si giocheranno ad Antalya le Super Finals di Champions League

    Niente Istanbul né Ankara, ma Antalya: la Turchia ha scelto la città sulla costa Sud del paese, già sede di un Mondiale per Club femminile nel 2022, per ospitare le Super Finals della Champions League in programma domenica 5 maggio. La decisione a sorpresa è stata annunciata ufficialmente oggi dalla Federazione turca, all’indomani della conclusione del programma delle semifinali.

    Foto Volleyball World

    La notizia della nuova sede delle finali non entusiasmerà certamente i tifosi delle tre squadre italiane che saranno protagoniste dell’evento: A.Carraro Imoco Conegliano e Allianz Vero Volley Milano nel torneo femminile e la Trentino Itas (che affronterà i polacchi dello Jastrzebski Wegiel) in quello maschile. Antalya, infatti, non è collegata all’Italia da voli diretti, almeno nelle date delle finali, e il viaggio per raggiungerla richiede almeno 6 ore, costi a parte. Decisamente accogliente e all’avanguardia, tuttavia, è il palazzetto in cui si giocheranno le finali, inaugurato nel 2016 e in grado di ospitare fino a 10mila spettatori. Nello stesso impianto si disputeranno anche due tappe della prossima VNL, una femminile e una maschile, entrambe con l’Italia in campo.

    “Siamo entusiasti di unire le forze con la Federazione turca – dice il presidente CEV Aleksandar Boricic – in particolare perché abbiamo memorie molto positive dell’edizione da record e rivoluzionaria degli Europei che la Turchia ospitò nel 2019. Siamo fiduciosi nel fatto che organizzare un evento del genere in Turchia ci aiuterà a elevare ulteriormente il profilo della pallavolo europea, garantendo che le Super Finals diventino un’esperienza indimenticabile per tutte le persone coinvolte e quelle che le seguiranno da remoto“.

    Quella di Antalya sarà la quinta edizione delle Super Finals e la prima organizzata in Turchia, dopo gli eventi del 2019 a Berlino, del 2021 a Verona (l’edizione 2020 fu cancellata per la pandemia), del 2022 a Ljubljana e del 2023 a Torino.

    (fonte: TVF) LEGGI TUTTO

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    Giampaolo Medei: “Dalla Polonia bisognerebbe cominciare a imparare”

    Prima Coppa europea per l’Asseco Resovia, prima CEV Cup nella storia per una squadra polacca, secondo trofeo continentale dell’anno per un paese che sogna uno storico “triplete”. La finale vinta dai biancorossi di Rzeszow contro l’SVG Luneburg ha il dolce sapore della prima volta un po’ per tutti; non per l’allenatore Giampaolo Medei, che questa competizione l’aveva già vinta nel 2017 a Tours, ma che sta comunque vivendo l’ennesima stagione di successo della sua fortunata carriera fuori dall’Italia. È il tecnico marchigiano a raccontarci, in un’intervista esclusiva, l’euforia della sua squadra e di tutto l’ambiente.

    “Per la verità non abbiamo avuto molto tempo per festeggiare – ammette Medei – perché quest’anno il calendario in Polonia è veramente crudele: giochiamo ogni 3 giorni da ottobre e siamo già partiti per una nuova trasferta, quindi ci siamo goduti la vittoria solo per un giorno. Detto questo, in Polonia il nostro successo ha avuto un’eco incredibile, un po’ perché è la nostra prima coppa e molto perché in tanti sognano l’eventuale en plein europeo: se ne parla dappertutto, c’è una grande risonanza“.

    Foto Asseco Resovia

    L’Asseco è arrivato in CEV Cup dalla Champions League, in cui aveva ottenuto 3 vittorie, e in 12 partite ha affrontato avversarie del calibro di Trento (che ha anche sconfitto a domicilio), Tours, ACH Ljubljana, Zawiercie, Fenerbahce e appunto Luneburg. Altro che “coppetta”…

    “Sì, il percorso è stato impegnativo, in particolare i quarti contro lo Zawiercie: prima di tutto perché è una squadra molto forte, che ha rifilato un doppio 3-0 a Milano, e poi perché lo abbiamo affrontato in grande emergenza. Tra dicembre e gennaio ci sono mancati Zatorski, Kochanowski, Drzyzga, e anche Cebulj stava rientrando da un infortunio. Vincere 3-0 in casa è stata un’impresa e credo proprio che quello sia stato il turno decisivo“.

    In quella gara di resistenza che è la PlusLiga, adesso l’Asseco Resovia ha la fortuna o l’abilità di presentarsi al meglio al giro decisivo.

    “Finalmente siamo al completo, e puntiamo a mantenere il quarto posto in classifica, raggiungendo il prima possibile la certezza matematica per poterci garantire una settimana piena di lavoro. I playoff quest’anno in Polonia dureranno solo 3 settimane, con gare di andata e ritorno ed eventuale Golden Set in tutti i turni: in questo senso noi possiamo dire di avere un piccolo vantaggio, perché a questa formula siamo ormai abituati! Il nostro obiettivo è vincere una medaglia: l’anno scorso ci siamo riusciti arrivando terzi e ci piacerebbe almeno ripeterci, o anche fare meglio, perché la mia squadra quando è al completo può giocarsela con tutti“.

    Foto CEV

    Da tanto tempo si parla di un campionato polacco ormai competitivo con quello italiano, e i risultati delle Coppe sembrano confermarlo. Lei cosa ne pensa e quali sono le differenze?

    “Io credo che il livello delle squadre più forti sia simile, ma che il paragone non si possa fare perché le condizioni sono molto diverse. Se nel campionato italiano aggiungessimo 4 squadre e togliessimo uno straniero dal campo, se ne potrebbe parlare… sono fattori molto condizionanti. Certo, la Polonia ha la fortuna di avere in casa una grande quantità di giocatori, di alto ma soprattutto di medio livello, cosa che non si può dire per l’Italia. Aggiungo che loro hanno guardato molto all’Italia a partire dal 2000, e da noi hanno copiato tante cose e continuano a farlo: dal punto di vista organizzativo e delle strutture, infatti, molti aspetti sono simili. Io credo che ci abbiano raggiunto e che in alcune cose siano anche avanti, e forse anche dall’Italia si farebbe meglio a guardare un po’ a quello che si fa in Polonia: è vero che la concorrenza fa bene, ma bisogna usarla come ispirazione, altrimenti non serve“.

    In che cosa ci si potrebbe ispirare alla Polonia, per esempio?

    “Sicuramente loro sono molto più avanti di noi nel seguito enorme che ha questo sport e nella visibilità mediatica. Avere tutte le partite in diretta tv aiuta immensamente ad attirare sponsor e appassionati. Del resto basta pensare che fino a vent’anni fa qui non esisteva nemmeno un campionato professionistico: avevano una grande tradizione con la nazionale, ma a livello organizzativo c’era il nulla“.

    Foto Asseco Resovia

    C’è qualche protagonista del campionato polacco che le piacerebbe vedere in Superlega?

    “Partiamo dal presupposto che non è semplice fare uscire dalla Polonia i giocatori più forti, e infatti in pochi giocano all’estero: Leon, Semeniuk, Kurek. Ormai i campionati sono vicini sia a livello tecnico che economico, e molti preferiscono rimanere. Detto questo, a me piacerebbe moltissimo vedere in Italia Tomasz Fornal, un giocatore che magari è poco conosciuto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori: è uno schiacciatore completo in tutti i fondamentali, come ce ne sono davvero pochi, uno di quelli che in una squadra sono davvero utilissimi. Purtroppo, come dicevo prima, non verrà (ha appena rinnovato il contratto con lo Jastrzebski Wegiel, n.d.r.)!“.

    E a lei, Medei, farebbe piacere tornare?

    “Molto… diciamo che ho sentito molte voci su un mio possibile ritorno e mi piacerebbe che quelle voci si concretizzassero“.

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO

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    Il bilancio di Alessandro Tondo a Catania: “Conoscevamo i rischi, ci abbiamo provato”

    La speranza è sempre l’ultima a morire, esattamente come la buona volontà: qualcosa che appartiene a molti compagni che quest’anno ha incrociato nella sua strada verso la Sicilia. La realtà però, dati alla mano, è che la stagione della Farmitalia Catania in Superlega è finita anzitempo, con una retrocessione nemmeno troppo velata. Alessandro Tondo, pur dando come sempre il massimo, esattamente come lo vedo fare da una vita, non è riuscito a salvare la sua squadra:

    “Purtroppo è finita come nessuno avrebbe voluto. Ed è un grosso dispiacere perché tutti abbiamo accettato il progetto con entusiasmo, pur essendo consci del grandissimo rischio che andavamo a correre con una formazione costituita negli ultimi giorni di mercato dopo il brutto epilogo della vicenda legata a Vibo Valentia. La società di Catania faceva un doppio salto, dalla A3 alla Superlega ed erano consapevoli del fatto che sarebbe stata difficilissimo il mantenimento della categoria. Di fronte al lavoro di tutti c’è sicuramente la gratitudine per aver disputato un campionato di massima serie. Ciò detto, non mi nascondo mai, la retrocessione c’è stata e la caduta anche“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È parso sin dall’inizio che sarebbe stata difficile. C’era forse anche la rabbia per la vicenda di Vibo.

    “Quella si dimentica, o si cerca di farlo, perché tu come giocatore non hai responsabilità in merito. Era una grande sfida, e se devo dirla tutta, il mio rammarico è per il fatto che in certi frangenti del campionato e con certe squadre abbiamo fatto vedere di potercela giocare. Penso anche a squadre che oggi sono ai Play Off. Abbiamo provato a vedere la luce in fondo al tunnel fin quasi alla fine. Peccato“.

    Da dove si riparte, Tondo?

    “Sono certamente contento di aver arricchito il mio annuario con un’altra stagione in Superlega. Ora è troppo presto per parlare di futuro. Sarà un mercato tosto, e sicuramente dopo una stagione nella quale sei retrocesso riesci a venderti in maniera non identica ad un altro tuo pari ruolo che ha centrato i propri obiettivi. Non lo so davvero, staremo a vedere“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Parliamo di Alessandro fuori dal campo. Il suo primo anno da marito pendolare (si è sposato nel 2023 con Beatrice Francesconi) come è andato?

    “È finito (ride, n.d.r.) ed è stato forse il nono in cui siamo stati distanti, anche perché siamo non solo grati ma anche due che danno importanza, e tanta, al lavoro. È stato esattamente come le annate precedenti, in cui si programmavano i ritorni, si cercava di incastrare ogni occasione possibile“.

    Pensavo mi dicesse che sarà l’ultimo.

    “No, ogni tanto il pensiero e la considerazione la fai ma non sarebbe giusto per nessuno in questo momento. Sono certo che se l’occasione arriverà sarà perché i progetti di entrambi ci soddisferanno talmente tanto da poter stare vicini. Avevamo già messo in conto che io avrei avuto ancora qualche anno di carriera e Beatrice mi supporta sempre. Forse dovrebbe chiedere a lei di rallentare col lavoro! (ride, n.d.r.) Scherzo, ama quello che fa ed è giusto così per ora“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Il vostro è stato uno dei matrimoni più belli della scorsa stagione. Si è reso conto di quanto affetto ha attorno in questo mondo?

    “Ce lo siamo goduti poco fino al giorno stesso, perché è stato un continuo inseguimento al dettaglio. Volevamo entrambi che tutti si godessero quelle giornate e soprattutto che tutto fosse perfetto. Poi il giorno del matrimonio abbiamo capito il momento bellissimo che stavamo vivendo e ci siamo rilassati parecchio. Per rispondere alla sua domanda, avere accanto le persone più importanti della nostra vita ci ha fatto sorridere il cuore“.

    Pensa di aver seminato bene nel mondo del volley?

    “Penso di aver fatto bene delle buone cose. Ma ho ancora la scintilla dentro e voglio continuare a tenerla accesa per un bel po’“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Capitan Podrascanin: “Speriamo che la terza finale sia quella giusta, ce la metteremo tutta”

    Dopo solo un anno di assenza, Trentino Volley sarà di nuovo protagonista della partita che assegnerà il titolo di Campione d’Europa. Ad affrontarla ci sarà ancora una volta una compagine polacca, come già accaduto nelle ultime due precedenti occasioni: in questo caso non i detentori del Kedzierzyn-Kozle (eliminati ai quarti), ma lo Jastrzebski Wegiel, già finalisti della passata edizione a Torino.

    Dopo il 3-1 inflitto alla Lube nella semifinale d’andata, a Trento bastava vincere due set all’Eurosole Forum, traguardo raggiunto già al termine del terzo parziale.

    Marko Podrascanin: “Oggi non era semplice. Loro hanno grandi giocatori, ci hanno messo in difficoltà con la battuta, hanno vinto il primo set ma noi siamo stati sempre presente in campo. Il secondo e il terzo set li abbiamo vinti grazie al nostro carattere. Speriamo che questa terza finale in quattro anni sarà quella fortunata, di sicuro non ci vogliamo fermarci adesso. In più quest’anno siamo fortunati perché non ci sarà una pausa di tre settimane e questo ci permetterà di restare in forma e di tenere il ritmo alto. Ce la metteremo tutta per vincere, questa volta la coppa verrà a casa nostra”.

    Kamil Rychlicki: “Credo che ancora non abbiamo realizzato bene che siamo in finale. Partita tosta, un campo molto difficile, ma andiamo in Turchia grazie al nostro spirito di squadra”.

    Jan Kozamernik: “Un bellissimo rientro in partita dopo un primo set che abbiamo lasciato dopo essere stati avanti. Però una grande Lube, non hanno mollato, noi dovevamo dimostrare di meritare questa finale e lo abbiamo fatto. Sono veramente felice, adesso non realizzo ancora ma spero di farlo tra qualche minuto, qualche ora. Adesso ce la godiamo ma sappiamo che dovremo lavorare per arrivare lì pronti”.

    Fabio Soli: “Di quello che è successo stasera ci aspettavamo veramente tutto: che potesse essere una partita complicata; che Civitanova avrebbe espresso la sua miglior pallavolo; che noi avremmo dovuto pensare all’essenziale, e l’essenziale quest’anno è rappresentato da un noi grande quanto una casa. Anche stasera non siamo stati perfetti, ma siamo stati efficaci con la nostra pallavolo e con la squadra, che sono le due caratteristiche che ci stanno accompagnando dall’inizio”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Casalmaggiore ci crede, Perinelli: “Giocare i play off sarebbe una bella ricompensa”

    Una possibile qualificazione ai Play Off per la Trasporti pesanti Casalmaggiore sarebbe stato impensabile se si guarda al solo girone di andata. Invece Perinelli e compagne, nel ritorno, si sono rimboccate le maniche e hanno reagito regalandosi la possibilità di giocare la seconda fase della stagione.

    Tutto però si deciderà all’ultima giornata quando Casalmaggiore farà visita a Chieri.

    “Affronteremo Chieri come abbiamo affrontato il girone di ritorno – sottolinea capitan Perinelli. – con la voglia di vincerla e con la consapevolezza di poterlo fare. Arrivare a giocarci l’accesso ai playoff all’ultima giornata è motivo d’orgoglio perchè per come si era messa la stagione sembrava impensabile di poterlo fare“

    Foto LVF

    Per Casalmaggiore sarebbe un traguardo incredibile alla fine di una stagione tutt’altro che facile: “Significherebbe davvero molto giocare i play off e credo che ce lo meriteremmo perchè siamo un gruppo che ha sempre lavorato tanto in palestra. Abbiamo avuto una prima parte di stagione difficile e ne siamo consapevoli ma credo conti anche come abbiamo reagito e i play off sarebbero una bella ricompensa.”

    Nel girone di ritorno Casalmaggiore è riuscita a strappare set e punti anche a diverse big come Novara e Milano: “In realtà credo che il girone di ritorno rispecchi il nostro valore e che l’andata sia stata anomala – chiude la capitana della VBC.- Siamo entrate in un loop che ci ha permesso di esaltarci.”

    (fonte: La Provincia) LEGGI TUTTO

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    Verona, Stefano Fanini: “C’è rammarico ma guardiamo avanti”

    L’eliminazione in gara 3 dai Play Off scudetto per mano di Perugia non ha di certo messo fine alla stagione della Rana Verona che ora ha la possibilità di giocare i Play Off Challenge che garantiscono a chi li vince l’ultimo posto utile per l’Europa.

    “Siamo usciti contro la più forte delle avversarie ma avremmo meritato di arrivare a gara 4 – spiega il numero uno di Verona, Stefano Fanini. – C’è un pò di rammarico ma guardiamo avanti.”

    Foto Verona Volley

    Il club scaligero ha disputato una stagione in crescendo con un girone di andata povero di risultati, complici anche i molti infortuni, e un girone di ritorno da incorniciare arrivando a gara 3 dove, sotto 2-0, Mozic e compagni hanno trascinato Perugia fino al tie-break. “C’è dispiacere perchè la vittoria ci è sfuggita per dettagli – continua Fanini. – Nelle due gare precedenti avevano iniziato bene ma poi non ci abbiamo creduto mentre nella terza abbiamo tenuto fino alla fine. Peccato, non ci siamo riusciti ma usciamo a testa alta.”

    Ora però, come detto, un’altra parte di stagione sta per iniziare: “Ci presenteremo ai Play Off Challenge con lo spirito di chi insegue qualcosa di importante. L’Europa sarebbe un segno di rilievo per una società come la nostra che possiamo definire una start up sportiva essendo nata solo tre anni fa.”

    (Fonte: Il Corriere di Verona) LEGGI TUTTO