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    Porto Viro, Giacomo Bellei completa la diagonale: “Abbiamo gli stessi obiettivi”

    Di Redazione La nuova diagonale nerofucsia ora è completa. Dopo Fabroni al palleggio, il Delta Volley Porto Viro mette sotto contratto Giacomo Bellei, opposto classe 1988 proveniente dalla Conad Reggio Emilia. Nato a Zevio, provincia di Verona, 202 centimetri di altezza, Bellei raccoglie una pesante eredità morale, prima ancora che tecnica, visto che dovrà sostituire nello scacchiere portovirese (e nel cuore dei tifosi) l’ormai ex capitano Juan Cuda. Sfida nella sfida, insomma, ma il curriculum è tutto dalla parte del neoacquisto nerofucsia. Tra Superlega, Serie A2 e Serie A3 Credem Banca, il prossimo sarà il quindicesimo campionato di massima serie disputato da Bellei, che lo scorso anno ha superato la ragguardevole soglia dei tremila punti in carriera. Un corposo bottino messo insieme indossando diverse casacche importanti, come quella della “sua” Verona, con cui ha giocato una prima volta nel 2007/2008, stagione della vittoria della Coppa Italia di A2, e una seconda tra il 2013 e il 2016, “ciclo” concluso con la vittoria della Challenge Cup. A proposito di maglie “pesanti”, Bellei è stato protagonista anche di alcuni passaggi in Azzurro, sia con la Nazionale Juniores che con quella Seniores B. Il nuovo opposto nerofucsia racconta così il suo approdo a Porto Viro: “Seguo il Delta Volley da un po’ di anni ormai, conosco la serietà, l’ambizione e la voglia di fare bene del club, nonché la capacità di rispettare gli impegni presi, per cui non è stato difficile fare questa scelta. La trattativa è stata molto veloce, anzi, direi quasi che non c’è stata: quando abbiamo capito che gli intenti erano gli stessi da ambo le parti abbiamo chiuso subito”.Gli incroci recenti con Porto Viro non hanno portato bene a Bellei (sconfitta sia due anni fa con San Donà che l’anno scorso in Coppa Italia a Reggio Emilia, per di più con un brutto infortunio nel corso del primo set), ma adesso l’atleta veronese è passato sull’altra sponda del fiume ed è pronto a tuffarsi nella nuova avventura: “Ci aspetta un campionato duro, come tutti quelli di A2 – dice –. Troveremo squadre storiche con gruppi consolidati e altre che si sono rinnovate e puntano a stare nelle prime posizioni. Noi saremo un po’ la novità, anche perché stiamo praticamente rifondando il gruppo, ma sono sicuro che la società ci metterà a disposizione tutto quello che serve per fare bene. Quale deve essere il ‘segreto’ per una neopromossa? Penso che il club lo sappia meglio di noi giocatori visto quello che Porto Viro ha saputo fare appena arrivata in A3…”.Intanto la certezza è l’asse portante, palleggiatore-opposto: “Ho già giocato con Fabbro (Fabroni, ndr) a Reggio Emilia, è stata una bellissima stagione e ho degli ottimi ricordi di lui, sia come giocatore che come persona, per cui sono molto contento di ritrovarlo in squadra – prosegue Bellei –. La società sta allestendo una rosa competitiva, proveremo a dire la nostra in ogni partita, a giocarcela con tutti, senza paura. Come detto, però, l’A2 è un campionato molto complicato da interpretare, soprattutto adesso, ci vorranno un po’ di partite per capire come si delineerà la stagione”. Da buon cecchino di posto due, Bellei ha comunque già puntato il suo mirino: “L’obiettivo che mi pongo è quello di fare bene, mi piacciono le sfide e le novità, mi danno grandi stimoli, per cui non vedo l’ora di iniziare questo percorso insieme al Delta Volley. L’augurio è che sia il primo mattone per costruire qualcosa di bello, sperando anche di poter avere il pubblico in palazzetto perché so che i tifosi di Porto Viro possono fare veramente la differenza”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sebastiano Marsili resta alla Maury’s Com Cavi in diagonale con Boswinkel

    Di Redazione “La Società sta allestendo una squadra sicuramente competitiva per centrare la promozione in A2 e sono contentissimo di continuare a farne parte”. Così Sebastiano Marsili talentuoso palleggiatore trevigiano classe 1996 che la prossima stagione vestirà ancora la maglia della Maury’s Com Cavi in una diagonale, con Boswinkel, davvero da categoria superiore. Arrivato a Tuscania da due stagioni di fila a Vibo Valentia in Superlega, dopo aver calcato i campi della A2 con Civita Castellana e Olimpia Bergamo, con la quale ha disputato la finale play-off promozione, Marsili è dotato di un ottimo servizio e di una particolare predisposizione a muro, oltre 40 quelli realizzati nella passata stagione: “Diciamo che il salto mi aiuta molto perché sono 20 cm più basso degli altri ma saltando un metro e 10 da terra arrivò abbastanza in alto”. “A Tuscania mi sono trovato molto bene, sia con la società che con i tifosi. Peccato per l’anno scorso, siamo arrivati molto vicini all’obiettivo che ci è sfuggito per inesperienza e per un po’ di disattenzione”. Cosa pensi del nuovo coach Sandro Passaro? “Ho sentito parlare molto bene di lui e sono sicuro che riuscirà ad allestire un gruppo molto competitivo, gruppo che sarò chiamato a gestire e di questo, lo ripeto, sono molto contento”. Come ti sei trovato a vivere in un piccolo paese come Tuscania? “Purtroppo la pandemia ha posto delle limitazioni ma non mi ha impedito di apprezzare appieno lo straordinario calore dei tifosi. Speriamo che tutto passi alla svelta e che il prossimo anno si possa vivere assieme una stagione esaltante e, soprattutto, vincente”. CARRIERA2020/2022 A3 Maury’s Com Cavi Tuscania2018/2020 A1 Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia2017/2018 A2 Materdominivolley.It Castellana Grotte2016/2017 A2 Caloni Agnelli Bergamo2015/2016 A2 Globo Scarabeo Civita Castellana2013/2015 B2 Volley Treviso2011/2013 Giov. Volley Treviso (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Camilla “la Bomber” amava la pallavolo. La società: “Siamo affranti. Ciao Cami”

    Di Redazione Camillla, la “bomber”, Canepa si è spenta ieri pomeriggio dopo essere stata ricoverata il 5 giugno al San Martino di Genova, a soli 18 anni, a seguito di una trombosi al seno cavernoso. Bomber, perchè nella sua Vbc Casarza ligure era un punto di riferimento e decisiva in attacco. “Dolce e energica al tempo stesso, aveva un grande entusiasmo, una trascinatrice per le compagne, un martello per le avversarie”, la ricorda Federica Gadolfo, dirigente del Casarza. A riportarlo, il Corriere della Sera. “Camilla si era presa un anno sabbatico per via del Covid, ma voleva riprendere il prossimo campionato. Grazie a lei lo scorso anno abbiamo ottenuto la promozione in seconda divisione e quest’anno ci stiamo giocando un nuovo passaggio di categoria”. La città di Sestri Levante, dove Camilla viveva, è in lutto: “Ho seguito giorno dopo giorno questa tragedia che mai avremmo voluto vivere” commenta Valentina Ghio, Primo cittadino di Sestri, che ha annullato temporaneamente uno degli eventi più attesi per la città ligure. Il premio Andersen per aspiranti scrittori di fiabe è stato rinviato. Rinviata anche la semifinale dei Play Off che la squadra di Camilla avrebbe dovuto disputare ieri sera: “Per rispetto a lei e alla famiglia”. Gli amici della Vbc Casarza ligure la salutano: “Siamo affranti e ci mancano le parole. Ciao Cami”. LEGGI TUTTO

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    Gli azzurri calano alla distanza e il Giappone vince al tie break

    Di Redazione Una bella Italia solo a metà nella sfida di VNL maschile contro il Giappone: gli azzurri partono benissimo e vanno per due volte in vantaggio, ma a metà del quarto set si bloccano e assistono impotenti alla fuga di Ishikawa e compagni, che dominano anche il tie break. Sulla prestazione degli azzurri incide sicuramente un po’ di stanchezza dopo una lunghissima battaglia, caratterizzata come di consueto dalle straordinarie difese dei nipponici; manca però quella reazione di carattere chiesta a più riprese da Valentini, che prova tutte le mosse possibili per cercare di rianimare i suoi, ma senza esito. Tra gli azzurri prova generosa di Recine (16 punti, top scorer insieme a Nelli) e di Bottolo, coinvolto però nel naufragio finale così come Spirito, a cui è affidata la regia dall’inizio della gara. Grandi difese da parte di Fabio Balaso, ma in questo fondamentale l’Italia non ha davvero nulla da rimproverarsi. Nella squadra giapponese non si può che sottolineare la grande prestazione di Yuki Ishikawa e del giovanissimo Ran Takahashi, entrambi autori di 19 punti. La cronaca:Avvio equilibrato, ma sono gli azzurri a firmare il primo break sul servizio di Recine (8-6). Poi si scatena Bottolo che, in attacco e a muro, fa volare l’Italia sull’11-7; dopo il time out arriva anche il più 5. Ancora Bottolo protagonista con un ace per il nuovo break azzurro del 16-10. Nelli sigla anche il 18-11, ma il Giappone non molla e dal 20-13 rimonta fino al 20-17. Michieletto tiene a distanza gli avversari (23-19), Nelli si procura il set point e Mosca chiude a muro per il 25-20. Nel secondo set parte forte il Giappone, che si stacca sul 4-7 con Otsuka protagonista. L’Italia riduce subito il gap (6-7) ma ancora Otsuka firma il nuovo allungo nipponico (9-11, 10-13). Recine accorcia nuovamente le distanze e Nelli completa la rimonta per il 14-14; nel punto a punto che segue però i giapponesi mettono di nuovo la testa avanti (15-17) e Ishikawa è determinante nella fuga del 17-21. Non si arrendono Nelli e Bottolo (20-21), ma ancora Ishikawa mette a segno due punti consecutivi per il 21-24 e Takahashi sfrutta il secondo set point per il pareggio (22-25). Arriva subito la reazione azzurra in avvio di terzo set (3-1), ma il Giappone non si lascia staccare e pareggia sul 6-6 con l’ace di Otsuka. Inizia un punto a punto serrato (8-7, 9-10) che si sblocca solo sul servizio di Recine per il 15-13. Due muri di Bottolo e Vitelli fanno scappare l’Italia sul 17-14, ma Shimizu riporta sotto gli avversari (18-17). Nuovo break azzurro con Recine (20-17) e nuova risposta di Shimizu con l’ace del 20-19. Nelli fa la voce grossa in attacco e a muro (22-19), ma poi sbaglia per il 23-22; ci pensa Michieletto a conquistarsi comunque il set point, trasformato da Spirito con il muro vincente del 25-22. Nel quarto set gli azzurri sembrano determinati a chiudere subito: 5-2 con l’ace di Bottolo. Dal 7-4 firmato Recine, però, il Giappone rimonta e pareggia con l’ace di Takahashi (7-7), portandosi poi in vantaggio sull’8-9. Ancora il giovane Takahashi mette la firma sul break del 9-12, che spinge Valentini al tie break. Dentro Sbertoli e Pinali per il doppio cambio, ma dal 12-14 arriva un altro parziale di 0-5 con i punti di Otsuka e Ishikawa (12-19). Gli azzurri non riescono più a ritrovarsi e il Giappone dilaga con Shimizu e un altro turno di servizio devastante di Takahashi (14-24), prima di chiudere con Ishikawa. Il trend favorevole ai nipponici continua nel tie break: subito 2-4 firmato da Takahashi, che poi replica per il 3-6. Anche i centrali Yamauchi e Ri si iscrivono alla festa e al cambio di campo è 4-8. L’Italia si rialza con il servizio di Pinali e l’attacco di Recine (7-8), ma non completa la rimonta e subisce il 7-10 di Ishikawa. Il resto lo fa Takahashi con un altro ace e una pipe devastante (7-12). Cavuto sbaglia la battuta dell’ultima speranza e Ri infila l’ace del match point (8-14); al secondo tentativo è Ishikawa a scrivere la parola fine (9-15). Mattia Bottolo commenta così la gara degli azzurri: “Ovviamente non siamo contenti per il risultato, stiamo crescendo di partita in partita ma una vittoria serve per far salire l’orgoglio e la consapevolezza nei nostri mezzi. Oggi è andata così, portiamo a casa ciò che c’è di buono, resettiamo e pensiamo a domani. Il Giappone è una buona squadra con ottimi difensori, ma noi forse abbiamo fatto ancora meglio di loro in difesa: questa è la chiave per la prossima partita, però dobbiamo crescere al servizio e in attacco“. Italia-Giappone 2-3 (25-20, 22-25, 25-22, 15-25, 9-15)Italia: Gardini, Balaso (L), Sbertoli, Michieletto 8, Nelli 16, Spirito 4, Pinali, Cavuto, Vitelli 7, Cortesia 5, Recine 16, Bottolo 15, Mosca 3, Federici (L) ne. All. Valentini.Giappone: Shimizu 5, Onodera 3, Fujii 1, Fukuzawa ne, Yamauchi 5, Sekita, Ishikawa 19, Ri 11, Takahashi K. 2, Takanashi, Otsuka 16, Yamamoto (L), Takahashi R. 19, Ogawa (L) ne. All. Nakagaichi.Arbitri: Caçador (Brasile) e Collados (Francia).Note: Durata Set: 33′, 32′, 33′, 30′, 17′. Giappone: 6 a, 14 bs, 7 mv, 21 et. Italia: 3 a, 14 bs, 13 mv, 25 et. LEGGI TUTTO

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    VNL maschile: gli argentini Lima, Danani e Lazo sospesi per violazione della quarantena

    Di Redazione Prime sanzioni ufficiali dalla FIVB per la violazione delle regole della “bolla” di Volleyball Nations League a Rimini. Tre giocatori della nazionale argentina, Bruno Lima, Santiago Danani e Nicolas Lazo, sono stati privati dell’accredito fino a sabato 12 giugno per aver lasciato le loro camere d’albergo durante la quarantena preventiva a cui erano soggetti. I tre fanno infatti parte del gruppo di 9 giocatori che erano inizialmente rimasti in patria per via di contatti sospetti con atleti positivi al Covid-19 e si erano aggregati al gruppo della nazionale soltanto a competizione iniziata: per questo sarebbero dovuti rimanere in isolamento per 72 ore, misura che a quanto pare non è stata rispettata. Lima, Danani e Lazo sono risultati negativi ai test anti-Covid, ma la Federazione internazionale ha deciso comunque di punirli con la squalifica: i tre, che erano scesi regolarmente in campo ieri contro l’Italia, sono stati esclusi dalla partita vinta oggi dall’Argentina contro l’Australia e non saranno a disposizione neppure domani contro il Giappone. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    L’Italia fa la voce grossa e travolge l’Argentina in tre set

    Di Redazione Comincia con una vittoria netta e convincente la terza tornata di gare della VNL maschile per l’Italia: gli azzurri travolgono in tre set l’Argentina con una prestazione di grande determinazione e festeggiano la loro terza vittoria nella manifestazione, la prima da tre punti. Sudamericani di fatto in partita solo nel combattutissimo primo set, in cui l’Italia rimonta uno svantaggio importante, annulla tre set point sul 21-24 e chiude ai vantaggi; da quel momento in poi la supremazia, anche psicologica, di Sbertoli e compagni è totale. La vittoria permette agli azzurri di scavalcare in classifica proprio l’Argentina. Ancora un’ottima prova per Alessandro Michieletto, top scorer con 18 punti, e Francesco Recine. Bene anche Marco Vitelli, inserito da Valentini nel primo set e protagonista a muro insieme a Lorenzo Cortesia, con 4 punti a testa sui 15 totali azzurri. Spazio anche per Pinali in una gara che ha visto sicuramente prevalere il gioco di squadra dell’Italia, che ha trovato linfa positiva anche dalla panchina, ben orchestrata da Sbertoli e con un buon 75% di positività in ricezione di Fabio Balaso. La cronaca:L’Italia deve fare a meno di Gianluca Galassi, a causa di un affaticamento muscolare dell’ultimo minuto. Valentini da fiducia in avvio alla diagonale formata da Sbertoli e Nelli, Michieletto e Recine schiacciatori, Cortesia insieme a Mosca i centrali e Balaso libero. Mendez schiera Uriarte in cabina di regia, sostituito in corsa da De Cecco che non riesce però a cambiare la storia della partita. Il primo set comincia all’insegna del muro, Cortesia e Recine portano gli azzurri avanti 3-1. Argentina che ribalta il punteggio e si porta in vantaggio 4-3 con il pallonetto vincente di Ramos mentre il muro a uno di Lazo su Nelli porta a 2 le lunghezze di vantaggio per i ragazzi di Mendez. Il Challenge non vede il tocco a muro su attacco di Recine e da ragione a Mendez portando l’Argentina avanti 4-7. L’errore al servizio di Recine segna l’8-5 a favore dell’Argentina al primo time out tecnico. Sbertoli si affida a Nelli che trova però il muro di Solé per il 6-11 che porta Valentini a chiamare un time out discrezionale. Allunga l’Argentina, l’invasione a rete di Leandro Mosca manda a più 6 gli argentini. Valentini manda in campo Vitelli per Mosca. L’Italia prova ad arginare l’Argentina, lo fa con Recine che mette a terra il decimo punto contro i 14 dell’Argentina. Continua il tentativo di rimonta degli azzurri, l’ace di Nelli accorcia a due le lunghezze di distanza. Mendez decide di fermare il gioco sul 15-14 con un solo punto tra le due. Al ritorno in campo raggiunta la parità grazie ad un muro di Cortesia per il 15-15. Azzurri per la prima volta in vantaggio nel set con l’attacco vincente di Michieletto per il 17-16. Nelli protagonista in questo set, suo il punto del 19-17. Vitelli si infrange contro il muro di Solè, l’Argentina pareggia i conti 20-20. Lazo riporta avanti l’Argentina 21-22. Loser, entrato nel corso del set, mura Nelli e assegna la prima palla set all’Argentina 21-24. L’ace di Vitelli annulla l’ultima palla set degli argentini 24-24. Un altro ace, di Nelli questa volta, ribalta il punteggio con la palla set tra le mani dell’Italia 25-26. Spirito, dentro per lo scambio, brucia la prima palla set azzurra. Si va avanti ai vantaggi, il muro di Vitelli vale il 29-28 per gli azzurri, muro bissato da Vitelli che chiude il set 30-28. Nelli rompe il ghiaccio nel secondo set con l’attacco che vale l’1-0. Valentini conferma Vitelli in campo dopo il buon primo set per il centrale di Padova. Il vantaggio argentino torna sul 4-5 con l’attacco vincente di Martinez. Il set mantiene l’equilibrio fino al primo time out tecnico con gli azzurri che arrivano avanti 8-7 grazie ad un altro muro di Vitelli. Lima riscatta alcuni errori mettendo a terra il punto del 12-12, Argentina che si porta avanti grazie ad un ace di Loser 12-13. Ancora un muro di Vitelli riporta l’Italia avanti 14-13. Mendez manda nuovamente in campo De Cecco, al posto di Uriarte, Italia avanti 16-13 al secondo time out tecnico. Michieletto in palleggio allunga sul 17-14. Valentini ci riflette su e chiama i suoi per un time out sul 20-18 per gli azzurri. Michieletto ferma a muro Lima per il 23-21 e poi 24-21 grazie ancora a Michieletto a segno in palleggio. L’attacco out di Martinez chiude il set a favore dell’Italia 25-21. L’errore in attacco di Facundo Conte apre il set con l’1-0 per gli azzurri. Nell’Argentina in campo Luciano De Cecco che regala uno dei suoi colpi con un’alzata ad una mano che taglia il campo e permette a Conte di mettere a terra il 2-3 per l’Argentina. Valentini manda in campo Pinali al posto di Nelli mentre Vitelli continua a macinare punti al servizio con l’Italia un punto dietro all’Argentina 5-6. Non passa il pallonetto di Recine che si ferma sul muro di Loser per il 6-9 per l’Argentina. L’Italia tiene la scia dell’Argentina, Sbertoli a muro firma il nono punto per gli azzurri sotto 9-10. Grande punto in diagonale di Giulio Pinali, entrato nel corso del terzo set, decimo punto Italia. Balaso in bagher per Michieletto vale il punto numero 11 per gli azzurri contro i 12 dell’Argentina. Michieletto pareggia i conti, 15-15, e poi ci pensa Sbertoli a mandare gli azzurri avanti 16-15 al secondo time out tecnico. Subito +2 per gli azzurri grazie al muro di Lorenzo Cortesia. Allungano ancora gli azzurri sul 19-15, vincente il servizio corto di Recine. L’Argentina entra in confusione, l’Italia ne approfitta per portarsi avanti sul 22-17. Qualche dubbio sull’attacco di Michieletto che lascia la decisione al Challenge. Prova a recuperare l’Argentina, Mendez mette a terra il 23-20, ma Solé sbaglia e dà all’Italia la prima palla set. Un altro errore in attacco di Mendez regala il set agli azzurri che chiudono 25-20.  Italia-Argentina 3-0 (30-28, 25-21, 25-20)Italia: Gardini ne, Balaso (L), Sbertoli 3, Michieletto 18, Nelli 8, Spirito, Pinali 2, Cavuto ne, Vitelli 7, Cortesia 7, Recine 14, Bottolo ne, Mosca 1, Federici (L) ne. All. Valentini.Argentina: Pereyra 1, Martinez Franchi 5, Uriarte, Conte 1, Loser 8, Danani (L), Lazo 6, Solé 8, Lima 10, De Cecco, Palonsky ne, Mendez 8, Ramos 1, Massimino (L) ne. All. Mendez.Arbitri: Gerothodoros (Grecia) e Cespedes Lassi (Rep.Dominicana).Note: Durata Set: 37′, 32′, 27′. Italia: 6 a, 15 bs, 15 mv, 19 et. Argentina: 1 a, 14 bs, 9 mv, 21 et. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sanja Djurdjevic squalificata per due turni dopo il gesto razzista contro la Thailandia

    Di Redazione La Commissione Disciplinare della FIVB ha emesso la sua sentenza sul caso di Sanja Djurdjevic, il libero della Serbia che durante il match di VNL femminile contro la Thailandia si era rivolta a una compagna di squadra compiendo un gesto razzista nei confronti delle avversarie (mimando gli “occhi a mandorla”). La giocatrice è stata squalificata per due giornate: ha saltato la gara di ieri contro il Belgio e farà altrettanto sabato con il Canada. Inoltre la Federazione serba ha ricevuto una multa di 20.000 franchi svizzeri (circa 18mila euro) che la FIVB utilizzerà per finanziare programmi contro la discriminazione. Immediatamente dopo l’episodio, che ha avuto enorme risonanza in tutto il mondo, Djurdjevic si era scusata direttamente con le giocatrici thailandesi e successivamente con un post sui social network. Anche la Federazione serba aveva espresso le proprie scuse. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: le azzurre strappano un set agli imbattibili USA

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Pronostico rispettato, ma che Italia: le azzurre sono la seconda squadra (dopo il Brasile) a strappare un set agli USA in questa edizione della VNL femminile, confermandosi in grande crescita e uscendo sconfitte ma a testa altissima dalla sfida con la prima in classifica. Davvero un capolavoro di grinta e aggressività il terzo set vinto dalla squadra di Bregoli, anche se nei parziali restanti l’Italia soffre troppo in ricezione e commette troppi errori per reggere la potenza e la varietà di soluzioni delle statunitensi. Detto questo, sono tanti i segnali positivi per la nazionale italiana, dall’ottimo impatto di Marina Lubian dopo diverse partite in panchina alla prestazione superba di Giulia Melli in fase offensiva; bene anche Francesca Bosio nonostante la ricezione ballerina, ed eccellenti gli ingressi di Furlan e di Mingardi (al posto di una Nwakalor poco convincente). Tra le statunitensi davvero inarrestabile Annie Drews, e solita gran partita per Haleigh Washington, tanto in attacco quanto a muro e in battuta. La cronaca:Formazione nuovamente rivoluzionata per Bregoli, che schiera dall’inizio Nwakalor, De Bortoli, Melli e Lubian (Bonifacio ha la maglia del secondo libero). Titolarissime in campo per gli USA, con Poulter in regia, Drews opposta, Washington e Akinradewo centrali, Bartsch e Robinson in posto 4 e Wong-Orantes libero. L’avvio di gara è equilibrato, con l’ace di D’Odorico che regala anche il vantaggio alle azzurre (5-4). Poi però arriva il break statunitense sul servizio di Akinradewo, con i muri vincenti di Poulter e Bartsch che portano il punteggio sul 6-10. Washington conferma il vantaggio (8-12) e gli errori di Nwakalor e D’Odorico fanno volare le statunitensi (10-16). Lubian riduce il distacco a muro (12-16) ma Akinradewo giganteggia sottorete e allunga ancora sul 12-19. Malgrado il time out di Bregoli, Bartsch porta gli USA al massimo vantaggio (12-20); due ace di Lubian limitano i danni (15-20) ma poi Washington fa il vuoto a muro (16-22) e un errore di Nwakalor vale 8 set point. Le azzurre ne annullano due, la battuta sbagliata di Melli decreta il 18-25. Si apre il secondo set nel segno di una Washington devastante: attacco e muro per lo 0-3 e subito time out Italia. Dallo 0-4 però le azzurre risalgono al 4-4 con due muri di Nwakalor e un primo tempo vincente di Lubian. Si torna a lottare punto a punto e Melli porta in vantaggio l’Italia (7-6). Il servizio di Akinradewo mette in seria difficoltà la squadra di Bregoli (9-12), che inserisce Omoruyi e poi anche Guerra. Gli USA restano saldamente in vantaggio (12-16) e scappano sul 14-19 con Akinradewo, ma Furlan, appena entrata, accorcia a muro e in attacco (17-20). Drews è implacabile (17-22), Nwakalor c’è (20-23) ma ancora l’opposta chiude al secondo tentativo: 21-25. Dopo pochi scambi combattuti, nel terzo set arriva subito il break del 3-6 firmato da Poulter, che costringe Bregoli al tie break; al rientro le statunitensi allungano ancora, approfittando di un errore di Nwakalor (3-8). Entra Mingardi e accorcia subito le distanze (5-8), poi un ace di Lubian riporta le azzurre a meno 2. Altro servizio vincente di Bosio (8-9) ed è Melli a salire in cattedra con tre punti personali per il pareggio (12-12). Washington trova l’ace del 12-14, ma D’Odorico replica firmando la nuova parità (15-15) e poi addirittura il primo break azzurro della partita: 17-15. Bosio punge Bartsch in ricezione e Mingardi ne approfitta per allungare (19-16); Kiraly ferma il gioco, ma altri due punti dell’opposta valgono il 21-16. D’Odorico ferma la mini-rimonta degli USA (23-18), Furlan si procura il set point e Mingardi chiude con l’aiuto del challenge: 25-20. Reazione veemente delle statunitensi in avvio di quarto set con Drews e Robinson (1-3); Mingardi e Lubian (ancora un ace) riportano caparbiamente sotto l’Italia sul 5-6, ma l’indemoniata Drews risponde con tre punti consecutivi e Robinson sigla il 5-10. Gli USA mantengono il vantaggio con Washington (8-13) e allungano fino al 9-15 con l’ace di Bartsch. Mingardi non si arrende, ma le azzurre sbagliano troppo in battuta e sul servizio di Washington si fanno definitivamente staccare: 10-19. L’Italia non vuole mollare, D’Odorico e Furlan firmano il 14-20, ma il vantaggio statunitense è troppo ampio ed è Poulter a chiudere con l’ace del 16-25. Italia-USA 1-3 (18-25, 21-25, 25-20, 16-25)Italia: Bosio, Bonifacio (L), Guerra, Nwakalor, Mingardi, Lubian, De Bortoli (L), Mazzaro, Battistoni, Furlan, Melli, D’Odorico, Fersino, Omoruyi. All. Bregoli.USA: Hancock, Poulter, Wong-Orantes (L), Dixon, Tapp, Larson, Drews, Thompson, Wilhite, Bartsch, Hill, Akinradewo, Washington, Robinson. All. Kiraly.Arbitri: Cespedes Lassi (Rep.Dominicana) e Maroszek (Polonia). LEGGI TUTTO