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    De Giorgi verso i Mondiali: “L’obiettivo è stabilizzarsi ad alto livello”

    Di Redazione

    Francia e Polonia, poi tutte le altre, tra cui anche gli azzurri. Alla vigilia della partenza per i Campionati Mondiali maschili, che vedranno la nostra nazionale impegnata a Lubiana nel girone iniziale, il CT Fefè De Giorgi ha le idee chiarissime sulle gerarchie della competizione iridata. E nell’intervista rilasciata a Gianluigi De Vito per la Gazzetta del Mezzogiorno aggiunge: “Dopo la VNL sicuramente gli Stati Uniti hanno guadagnato posizioni e considerazione, possono puntare alle medaglie. Poi c’è sempre il Brasile. Ma ce ne sono diverse di squadre, penso anche alla Serbia, che si possono inserire nella lotta per il podio“.

    “Le due nazionali di riferimento – continua l’allenatore azzurro – rimangono Francia e Polonia, che hanno un roster, un’esperienza e una qualità, almeno sulla carta, superiori. L’Italia deve giocarsela a viso aperto e cercare di arrivare più in alto possibile, alle medaglie. Il nostro obiettivo è quello di crescere e rimanere nella parte alta delle manifestazioni. Poi è chiaro che tutti vogliono vincere, la cosa importante è stabilizzarsi nell’alto livello“.

    De Giorgi parla anche delle grandi responsabilità affidate ai giovani talenti azzurri, come Michieletto o Romanò, preferito a Zaytsev: “Cercheremo di non farglielo sentire… Se dovessi far giocare in base al nome, dovrei cambiare mestiere. Le scelte sono state tutte molto complicate, compresa l’ultima, con la quale ho dovuto scegliere un libero per accompagnare Balaso“.

    L’avventura nella VNL, chiusa al quarto posto, ha insegnato qualcosa a questa nazionale? Il CT pensa di sì: “A Cavalese abbiamo lavorato alla ricerca dei nostri miglioramenti e anche sulla capacità di riprendersi e avere il giusto approccio dopo le sconfitte. A un certo livello devi saper vincere e saper perdere, usare le sconfitte come un momento di crescita. È una fase fisiologica. La differenza la fa come reagisci ai momenti di difficoltà, come gruppo e individualmente“. LEGGI TUTTO

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    Elena Pietrini a riposo, Mazzanti convoca Alice Degradi a Cavalese

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Novità dell’ultim’ora per il ritiro della nazionale femminile che inizierà mercoledì 24 agosto a Cavalese (in programma anche 4 amichevoli contro Bulgaria e Francia). Il CT Davide Mazzanti ha integrato l’elenco delle convocate con Alice Degradi, schiacciatrice della E-Work Busto Arsizio, portando così a 15 il numero delle giocatrici che parteciperanno al collegiale.

    La convocazione di Degradi è dovuta alle non perfette condizioni fisiche di Elena Pietrini, che accusa un problema alla schiena e dovrebbe essere tenuta a riposo nel corso dei test match previsti in Val di Fiemme. La decisione del CT sarà ufficializzata nelle prossime ore. LEGGI TUTTO

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    Due ventenni svedesi sul tetto europeo del beach volley

    Di Redazione

    Dopo aver avuto ragione dei campioni olimpici in semifinale, i norvegesi Mol e Sorum, in quella che è stata probabilmente la partita più appassionante, combattuta ed equilibrata dell’intero Campionato Europeo, finita 2-1 (21-16, 21-23, 15-13) gli svedesi Ahman-Hellvig campioni europei Under 22 in carica hanno avuto strapazzato in due set i cechi Perusic-Schweiner. Vittoria 2-0, senza sconti 21-16 e 21-15 e oro continentale.

    Un vero spettacolo quello offerto dai giovanissimi David Ahman e Jonatan Hellvig, entrambi classe 2001 (Ahman farà i 21 a dicembre ed Hellvig a ottobre). Un metro e 89 il primo, 192 centimetri il secondo hanno fatto vedere atletismo e tecnica per una serie di colpi spettacolari che hanno incantato l’arena della suggestiva Königsplatz di Monaco, subito schierata con i due biondi, pure giovani e belli. Azioni chiuse in due colpi, difese di istinto con le nocche di Hellvig, ace di Ahman.

    A fare le spese di questa coppia, pur con una strenua difesa fino al tie-break erano stati anche gli italiani Paolo Nicolai e Samuele Cottafava agli ottavi di finale.

    Ci si aspettava forse qualcosa di più nella finale da parte dei più esperti Perusic e Schweiner entrambi 28enni. Il primo set è in pratica senza storia. Un mani out di Ahman e un muro di Hellvig su Schweiner e la Svezia chiude il primo parziale in poco più di 20 minuti di gioco: 21-16. Prova a scappare ancora la Svezia nel secondo (5-1) ma, Schweiner a muro torna sul 5-3. E’ un fuoco di paglia. Difese pazzesche di Ahman-Hellvig e si vola sul 9-3. Sono affiatati e forti. Esattamente due anni fa del resto erano stati i primi svedesi a vincere un oro nella storia del World Tour maschile e femminile. A Montpellier, torneo 1 Stella,

    Tornando alla cronaca del secondo parziale, un attacco potente in diagonale di Hellvig fa il 16-9. Il 17 è un chiodo nei quattro metri di Ahman, sempre il n.1 della Svevia fa il 18, ma spreca poi il rigore successivo. L’oro è a un passo ed è normale un calo di tensione, con la coppia della Repubblica Ceca che rosicchia punti fino al 18-13. Scontri sopra la rete e difese incredibili per lo spettacolare 19-11 svedese. E’ un monologo dei due ventenni. Serve però un altro cambio prima della chiusura di Ahman in diagonale 21-15.

    Nella finale per il bronzo i norvegesi Mol-Sorum avevano piegato 2-0 i polacchi Bryl-Losiak (21-16, 17-21). Da segnalare che il match è stato arbitrato dall’italiano Giuseppe Curto con il transalpino Vincent Roche. LEGGI TUTTO

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    Tiberti, la chioccia. “Sogno di portare Brescia in Superlega”

    Di Redazione Da qualche stagione il bresciano Simone Tiberti è uno dei “senatori” della serie A2. Anche in questo campionato si dividerà con Manuel Coscione (che ha otto mesi in più) la palma di palleggiatore più esperto del campionato. L’altro veterano, Fabroni (è però classe 1981, mentre Tiberti e Coscione sono del 1980) è sceso in serie A3 a Catania. In Superlega ci sono sempre gli al momento inarrivabili Daniele Sottile alla Lube e Raphael a Verona, entrambi classe 1979. Certo, non mancano nel campionato italiano anche giovanissimi talenti, da Giannelli a Porro, passando per Sbertoli. Ma nel ruolo del palleggiatore è anche vero che testa e mani a volte sono più determinanti della prestanza fisica. Così il pensiero di smettere al momento non sembra sfiorare Simone Tiberti.Anche perché il regista della Consoli McDonald’s Brescia fino a maggio aveva dalla sua un compagno di squadra ancora più chioccia, l’ex mister Europa Alberto Cisolla. Ma senza il Ciso, che ha deciso di smettere dopo aver spento 45 candeline, ora Brescia diventa ancora di più Tiberti-dipendente. In un’intervista rilasciata a Vincenzo Corbetta e pubblicata sul quotidiano “Bresciaoggi”, Tiberti parla del suo rapporto con coach Zambonardi. Un legame consolidato e di grande fiducia, visto che Tiberti viene quasi considerato un secondo tecnico in campo. “Interpreto così il ruolo da quando avevo vent’anni” ammette il regista. Che spiega quanto sia importante dosare però i consigli soprattutto verso i più giovani. Lui del resto,  di pallavolo di alto e altissimo livello ne ha vissuta tanta da quella serie A2 nella Gabeca Brescia giocata 21 anni fa. Simone Tiberti di anni ne farà 42 il 13 settembre, ma l’entusiasmo è ancora quello della prima volta. Certo, “sento ancor più la responsabilità di essere la guida, di fare da chioccia” ammette. Gli obiettivi del campionato? I playoff e, perché no, la Coppa Italia. “Percorso difficile ma più veloce. Mi è rimasta qui la finale persa due anni fa contro Bergamo” dichiara Tiberti al quotidiano della leonessa d’Italia.  Il sogno? Portare Brescia in Superlega. LEGGI TUTTO

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    Con il Giappone è un’altra Italia, vittoria 3-1 e applausi

    Di Redazione E’ un’altra Italia quella che affronta il Giappone nell’ultimo incontro del DHL Test Match Tournament di Cuneo organizzato a Cuneo della Federazione Italiana Pallavolo come ultima tappa di avvicinamento ai Mondiali, che ricordiamo vedranno esordire gli azzurri il 27 agosto a Lubiana in Slovenia contro il Canada (l’Italia è nella Pool E con Canada, Turchia, Cina. Le prime due classificate di ogni raggruppamento, e le quattro migliori terze, daranno vita alla fase a eliminazione diretta). Progressi in ricezione e in attacco, il ritorno di Michieletto in campo si fa sentire e dà fiducia anche a Lavia.De Giorgi parte con Pinali opposto a Giannelli, Anzani e Galassi al centro, Michieletto e Lavia (sarà il top scorer con 20 punti) schiacciatori laterali e Balaso libero. Nel corso del match viene dato ampio spazio a Russo su Galassi e il giocatore di Perugia è tra i più convincenti. Il Giappone è sceso in campo con Sekita palleggiatore, Nishida opposto, Otsuka e Takahashi Ran schiacciatori, Murayama e Yamauchi centrali, Yamamoto libero. La reazione dopo l’opaca prestazione contro gli Stati Uniti è stata evidente. Si chiude con il punteggio di 3-1 (25-20, 23-25, 25-16, 25-20). Vinto il primo parziale, gli azzurri hanno una flessione nel secondo set chiuso 25-23 dai nipponici con un po’ di rammarico perché Lavia non rischia il colpo del possibile 24-24, ma lo manda in palleggio nell’altro campo e il Giappone punisce. Il punto precedente era stato propiziato da Sbertoli sempre pronto ad entrare e fare male al servizio. Terzo set in equilibrio solo nei primi punti, poi monologo azzurro. Bene il già citato Russo, Anzani, che piantano chiodi nel taraflex serviti da un ispirato Giannelli e da Romanò entrato per Pinali. Finisce 25-16. Quarto e ultimo set in fotocopia, l’Italia festeggia e guarda già al Canada. Foto Federazione Italiana Pallavolo LA CRONACA Nel primo set i ragazzi di De Giorgi hanno conosciuto una fase di difficoltà che li ha costretti a dover recuperare un parziale di -5 (12-7); ma proprio da quel momento sono stati bravi nel rimanere lucidi cercando una manovra di gioco sempre più fluida e progressivamente, dopo aver raggiunto la parità, hanno gestito la situazione fino al 25-20 dopo un primo set ball fallito che li ha portati sull’1-0. Nella prima frazione buone le percentuali in ricezione (79% positiva) e in attacco (56%).Secondo set durante il quale lo schema è sembrato ripetersi con i giapponesi in avanti e successivamente raggiunti sul 16-16. Proprio in quel momento però gli uomini di Blain hanno ripreso il comando delle operazioni; sul 18-16 in loro favore, Russo ha sostituito Galassi e Romanò Pinali. Sotto di quattro lunghezze (24-20) Giannelli e compagni hanno però annullato tre palle set agli avversari portandosi sul 24-23, ma proprio sul più bello un’azione offensiva gestita in maniera non proprio egregia ha annullato le speranze azzurre permettendo agli asiatici di portarsi sul 25-23, risultato che, naturalmente, ha decretato la parità.Terzo set iniziato con Romanò e Russo ancora in campo e azzurri apparsi subito vogliosi di riscatto; Giannelli e compagni sono stati costantemente in controllo e con buone trame offensive (68% in attacco) anche dal centro hanno finito per portarsi sul 2-1 grazie al 25-16 dopo aver fallito un primo set ball. Nella frazione molto bene anche a muro (7).All’inizio del quarto set De Giorgi ha concesso minuti in campo a Scanferla al posto di Balaso, ma il leitmotiv della gara non è cambiato con l’Italia costantemente in avanti e con il CT che ha poi inserito Recine per Michieletto e Mosca per Russo. Alla fine gli azzurri hanno finito per imporsi sul 25-20 chiudendo in proprio favore il match.     ITALIA-GIAPPONE 3-1 (25-20, 23-25, 25-16, 25-20)ITALIA: Lavia 20, Galassi 3, Giannelli 3, Michieletto 15, Anzani 9, Pinali 5, Balaso (L). Sbertoli 1, Russo 10, Scanferla (L), Romanò 11, Recine 1, Mosca. Ne. Bottolo, Piccinelli (L). All. De GiorgiGIAPPONE: Ran 8, Yamauchi 7, Nishida 21, Otsuka 9, Murayama 8, Sekita 2, Yamamoto (L). Miyaura 2, Takanaschi K., Oya, Ogawa (L), Onodera, Ishikawa 1, Sato. Ne. Higuchi. All. BlainArbitri: Venturi, PasinDurata set: 27’, 31’, 22’, 24’Spettatori: 2800Italia: a 5 bs 17 mv 12 et 22Giappone: a 3 bs 10 mv 4 et 20Il link per la galleria fotografica QUI(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Parla lettone il Campionato europeo di beach, vittoria per Graudina-Kravcenok

    Di Redazione Con tute le coppie italiane a seguire a distanza (il miglior piazzamento è stato quello di Marta Menegatti e Valentina Gottardi, uscite ai quarti di finale) è stato assegnato il titolo di Campione europeo di beach volley a Monaco di Baviera. Inizio ritardato a causa della pioggia che si sta abbattendo impietosa in questi giorni sul sud della Germania e vittoria per le lettoni Tina Graudina e Anstasija Kravcenok. Nonostante la giovane età (24 Tina e 25 Anstasija) si tratta di una coppia che si erano già imposte nella rassegna continentale nel 2019. Match sempre in bilico la finale alla Königsplatz di Monaco. Graudina/Kravcenok si impongono al tie-break 2-1 (18-21, 21-15, 15-11) contro le svizzere Tanja Hüberli e Nina Brunner campionesse in carica (hanno vinto a Vienna lo scorso anno).Medaglia di bronzo per la coppia olandese Katja Stam e Raisa Schoon, argento l’anno scorso, che hanno avuto ragione delle spagnole Daniela Alvarez Mendoza e Tania Moreno Matveeva, che avevano eliminato due coppie azzurre: Orsi Toth-Bredenbac e Menegatti-Gottardi. Domani (domenica 21 agosto) semifinali e finali maschili, difronte alle 12.30 i polacchi Bryl-Losiak contro i cechi Perusic-Schweiner mentre gli svedesi Åhman-Hellvig se la vedranno contro la coppia leggendaria del beach, Mol-Sørum campioni olimpici di Tokio. LEGGI TUTTO

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    Beppe Cormio sul “Carlino” vede Perugia favorita su Piacenza e Trento

    Di Redazione Perugia favoritissima, Piacenza leggermente sotto, poi Trento e, sullo stesso livello Civitanova e Modena. Il direttore generale della Cucine Lube Civitanova gioca a carte scoperte nei pronostici del prossimo campionato in un’intervista sul “Resto del Carlino” uscita oggi, sabato 20 agosto 2022. Così come già il suo coach, Chicco Blengini, i campioni d’Italia preferiscono tenere un profilo basso. “I favoriti sono altri” aveva dichiarato Blengini e il tenore delle dichiarazioni di Cormio non è molto diverso “Gli umbri non avranno più alibi” dichiara. L’esperto dirigente della Lube parla anche dei casi estivi, ad iniziare dall’esclusione di Ivan Zaytsev dalla Nazionale. “L’ho visto carico – commenta nell’intervista con Andrea Scoppa – vuole prendersi le sue rivincite. Se lui ritiene che le scelte siano state errate, ha l’opportunità di dimostrarlo, di meritarsi il posto da titolare qui e per le Olimpiadi. Tutti sarebbero ben contenti di dire: ho sbagliato”. Un mix di leggera preoccupazione e ottimismo invece per le condizioni fisiche di Isac, che non farà il mondiale con il suo Brasile per problemi fisici. La società è in attesa dell’esito di esami approfonditi e visite mediche, ma la sensazione di Cormio è che si tratti “solo di mal di schiena”.  LEGGI TUTTO

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    Primo effetto del flop europeo, divorzio Lupo-Ranghieri, incognita futuro

    Di Redazione Tutte le coppie maschili fuori dai quarti di finale dei Campionati Europei di Monaco di Baviera. Parlare di flop della sabbia azzurra in questa competizione non è una forzatura, quantomeno visto il numero delle “squadre” partecipanti al torneo continentale. Male gli uomini, con ultimi ad arrendersi Carambula-Rossi e Nicolai-Cottafava agli ottavi di finale. Daniele Lupo ed Alex Ranghieri sono usciti addirittura nel turno precedente contro gli olandesi van Wrknoven/van de Velde rimediando un 2-0 con il primo set perso a 12. Per chi ha avuto al collo una medaglia olimpica solo dieci anni fa, ha vinto tre volte l’Europeo e fatto podi, con due ori al World Tour, come Danielino Lupo, queste sconfitte devono fare davvero male. Così l’annuncio, poche ore fa dallo stesso Lupo sul suo profilo Instagram: “Con la partecipazione ai Campionati Europei di Beach Volley di Monaco di Baviera si conclude Il mio sodalizio agonistico con Alex Ranghieri. La decisione, già condivisa con Alex e tutto il team, è maturata al termine di una stagione che non ci ha permesso di centrare i risultati che tutti noi ci aspettavamo. Ringrazio Alex per aver condiviso con me le competizioni sportive degli ultimi mesi, e ci tengo ad evidenziare che questa, come qualsiasi separazione, porta ovviamente molta amarezza e dispiacere” scrive.“Non rinnego assolutamente la scelta fatta lo scorso anno quando io stesso proposi ad Alex di iniziare una nuova avventura insieme, perché a prescindere dai risultati, mi ha consentito comunque di maturare nuove esperienze che hanno arricchito il mio bagaglio da atleta – aggiunge Daniele Lupo, argento a Rio 2016 – In questa fase della mia carriera sportiva sento il dovere di analizzare tutto con attenzione e guardare avanti, pronto per costruire il futuro della mia attività agonistica che immagino, in prospettiva di medio e lungo termine, proiettata al raggiungimento di nuovi grandi traguardi internazionali ed alla conquista del prossimo grande obiettivo olimpico di Parigi 2024. Continuerò ovviamente a curare la mia preparazione fisica e tecnica in attesa di sviluppare i programmi futuri con un nuovo staff ed il mio prossimo partner”. E chi sarà però il prossimo partner? Difficile a dirsi ora. I sognatori vedrebbero un grande ritorno con Paolo Nicolai, visto che pure l’ortonese non ha proprio brillato a Monaco con Cottafava. E se invece provasse una supercoppia difensiva con Adrian Carambula? C’è poi da capire Ranghieri chi sceglierà dopo essersi giocato in carriera le chances con Carminati e Viscovich. Il Fantabeachvolley è iniziato, ma nella realtà c’è tutto un movimento azzurro un po’ da ricomporre dopo questa esperienza negativa tedesca. LEGGI TUTTO