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    Nwakalor ne firma 27: l’Italia chiude il ciclo di amichevoli con un’altra vittoria

    Di Redazione Si chiude con un altro successo il ciclo di amichevoli in Toscana della nazionale femminile del Ct Davide Mazzanti. Anche al PalaEstra di Siena le azzurre hanno battuto la Bulgaria 3-1 (25-20; 22-25; 25-14; 25-20) nell’ultimo test prima della partenza per la VNL 2022. Di fronte a 2000 spettatori e alla presenza del presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi e del Segretario Generale, Stefano Bellotti, l’Italia ha concluso la preparazione in vista della lunga estate. LA CRONACA – Tante le novità in campo nel ramake della sfida di Palazzo Wanny: Mazzanti ha optato per Malinov in regia, Lubian e Mazzaro al centro, D’Odorico e Enweonwu come schiacciatrici, Silvia Nwakalor da opposta e Panetoni libero. La Bulgaria ha provato a sorprendere le azzurre pronti via (0-2) per poi incassare un break di 4-0 impreziosito da 2 ace di Lubian e dai primi attacchi vincenti di Enweonwu e Nwakalor. L’Italia non ha mollato la presa trovando poi con la solita Lubian e Nwakalor il guizzo per chiudere il primo parziale (25-20). Sulla scia del primo set le azzurre si sono rese protagoniste di una partenza sprint anche nel secondo (7-0) grazie al servizio di Lubian e alle buone giocate al centro di Mazzaro. Le bulgare sono però riuscite a tenere testa completando la rimonta (14-14) costringendo Mazzanti a fermare il match con un timeout. Sospensione che però ha non ha frenato una Bulgaria riuscita dapprima a toccare il +2 (20-22) e poi a chiudere il parziale (22-25) complice qualche errore di troppo delle azzurre. Nel terzo set l’Italia prendeva, con una Nwakalor particolarmente ispirata, il largo (17-10). La Bulgaria non riusciva a ricucire il gap e nonostante le giocate di Malinova, veniva puntualmente respinta dalle azzurre (19-12). A chiudere definitivamente i conti erano gli attacchi di D’Odorico, Nwakalor (25-14). Le azzurre hanno però rallentato nel quarto set (4-6) nonostante le buone percentuali offensive di Nwakalor. La Bulgaria invece ha provato a tenere aperto il match (14-17) salvo poi veder rientrare le azzurre sul 17 pari. Il servizio di Squarcini mette in grande difficoltà la ricezione bulgara consentendo a Enweonwu e Nwakalor di prendere il ritmo giusto per chiudere il match (25-20).   Federica Squarcini: “Terminare con una bella vittoria prima della VNL era importante – ha dichiarato la centrale pisana – abbiamo giocato un’ottima partita rispondendo con la forza del gruppo alle difficoltà che abbiamo incontrato. Saluto il pubblico toscano, da pisana, ringraziando chi ci ha sostenuto in queste quattro amichevoli con grande passione”. Davide Mazzanti: “Abbiamo disputato quattro partite importanti – ha analizzato il C.T. della nazionale femminile – lavorando bene con continuità e affrontato due nazionali che ci hanno consentito di testarci e crescere. Qualche volta siamo stati un po’ disordinati ma nel complesso possiamo essere soddisfatti in vista della lunga estate che ci attende”. Tabellino: ITALIA – BULGARIA 3-1 (25-20; 22-25; 25-14; 25-20) ITALIA: Enweonwu 12, Mazzaro 7, Nwakalor S. 27, D’Odorico 11, Lubian 11, Malinov, 5 Panetoni (Libero), Squarcini 1, Guerra. N.e: Armini, Cagnin, Monza, Nwakalor. All. Mazzanti BULGARIA: Paskova 12, Saykova 2, Chauseva 4, Milanova 14, Todorova M. 8, Kitipova 1, Todorova Z. (Libero), Dimitrova G. 4, Dimitrova N. 5, Krusteva, Vasileva R. 1, Marinova, Barakova. N.e: Neykova, Usheva, Krivoshiyska. All. Micelli Arbitri: Bolici e Marotta. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Per Lorenzetti la Champions resta stregata

    Di Paolo Cozzi Finisce con una sconfitta la Super Final di Lubiana, ma anche con la sensazione che la Trentino Itas non sia riuscita ad esprimere appieno tutto il suo potenziale contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che porta a casa la seconda Champions League consecutiva. Sulla carta i campioni in carica erano sicuramente favoriti, Trento arrivava da un profondo rinnovamento e nessuno avrebbe mai ipotizzato a settembre di trovarla in finale… ma l’appetito, si sa, vien mangiando, e questa Itas nel corso della manifestazione ci aveva abituato ad un gioco spumeggiante e concreto. Peccato, perché l’assenza di Huber al centro della rete lasciava aperti spiragli alla compagine di Lorenzetti, che ancora una volta vede sfumare la sua prima Champions al fotofinish. Ma se Trento non è riuscita ad esprimere il suo livello migliore, bisogna fare i complimenti ad uno Zaksa che, seppur con tre giocatori diversi, si impone ancora in finale (e ripetersi nello sport è impresa per pochi eletti) e mostra al mondo un Semeniuk semplicemente stratosferico. Lo Zaksa spinge tanto dalla linea dei nove metri ma sbaglia anche molto, l’Itas al contrario spreca poco al servizio ma manca di lucidità in attacco, dove regala tantissimo. Bene il gioco al centro dei polacchi, Trento per un set è Kazyiski dipendente e non trova le giuste risposte quando si appoggia a Michieletto. Ma veniamo alle pagelle dei trentini, anche se ammetto, per la stagione da outsider che hanno fatto, meriterebbero un 8 tutti quanti perché davvero hanno stupito tutti nel corso della stagione. Foto CEV Sbertoli voto 5. Parte forzando il gioco al centro, come sua caratteristica, e quando poi trova Matey in grande spolvero sovraccarica fin troppo sullo schiacciatore bulgaro. Non piace il poco gioco dato a Lavia, dimenticato per lunghi tratti del match. Qualche imprecisione di troppo anche al palleggio, dove qualche palla gli rimane un po’ nelle mani. Michieletto voto 5,5. A 20 anni può vantare già due finali Champions, e questa è roba solo per campionissimi. Però in attacco stenta parecchio e manca proprio nel momento in cui, nel terzo set, Trento sembra poter riaprire la partita. Meglio a muro e al servizio, discreto in ricezione. Kaziyski voto 6,5. Grande protagonista nel primo set, si fa carico dell’attacco trentino con la classe cristallina che lo caratterizza. Però 6 errori in una finale sono tanti, e pesa molto una pipe tirata fuori di un niente nel momento migliore dei suoi. Foto CEV Lavia voto 6. Completamente fuori dal match per due set, dimenticato dai suoi compagni, riesce ad impattare finalmente nel terzo set e a mostrare quei colpi che lo hanno consacrato nel corso di questa Champions. A muro, quando trova il timing, è sempre pericolosissimo. Lisinac voto 6,5. In attacco è sempre pericoloso, e a muro trova due guizzi importanti, ma in battuta è veramente irritante continuando a tirare in mezzo alla rete. Molto in difficoltà nella lettura del gioco di Janusz. Podrascanin voto 5,5. Giornata complicata per il centralone serbo, che soffre nell’intesa con Sbertoli, che non riesce a dare altezza alle sue alzate. Male anche a muro: lui, che è uno dei migliori centrali nella lettura del gioco avversario, rincorre le scelte del palleggiatore polacco per tutto il match. Foto CEV Zenger voto 5,5. In ricezione tiene bene, ma in difesa spessissimo si fa trovare fuori posizione, spinto sui tre metri dalla smania di difendere. Non benissimo anche la gestione dei secondi tocchi. Lorenzetti voto 5. La maledizione della Champions continua per il coach marchigiano, e spiace perché sono pochi gli allenatori preparati come lui. Però qualche domanda dovrà trovare delle risposte, soprattutto perché una squadra bella e perfetta fino a metà aprile è pressoché scomparsa dal campo negli ultimi 4 match stagionali. LEGGI TUTTO

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    Giacomo Raffaelli: “L’azzurro è sempre un’emozione e un privilegio”

    Di Roberto Zucca Nei playoff valevoli per la Challenge Cup è venuta fuori la sua migliore caratteristica: la capacità di farsi trovare sempre pronto. Con la maturità e l’incoscienza, ma soprattutto la forza di chi si gioca la sua chance, Giacomo Raffaelli ha dimostrato di meritare un posto in Superlega, contribuendo a far arrivare la Top Volley Cisterna alla finale per il quinto posto assoluto. E a notare il contributo di Giacomo è stato anche Fefè De Giorgi, che lo ha aggregato nel gruppo nazionale proprio negli scorsi giorni: “Sono contento di questa chiamata, arrivata a margine delle convocazioni per la VNL. L’azzurro è sempre un’emozione, e indossare questa maglia sempre un privilegio. Cercherò di dare il mio contributo e dimostrare il carattere e la voglia di far parte di un gruppo così“. Raffaelli in nazionale nel 2018 (Foto Federazione Italiana Pallavolo) La convocazione arriva dopo una seconda parte dei play off da protagonista. “Sono molto felice di aver raggiunto questo risultato, e soprattutto di averlo raggiunto giocando. Quest’anno mi sarebbe piaciuto giocare qualche gara in più, ma ho approfittato dell’occasione di questi play off per dimostrare il mio valore“. Lei è un giocatore da Superlega, Raffaelli. Diciamolo. “Questa cosa mi lusinga. Certo giocare questa Superlega è sempre bellissimo. Arrivavo da un’esperienza francese in cui ho giocato in un bel campionato, ma questo è stato sicuramente diverso“. Foto Lega Pallavolo Serie A Cosa è andato bene, a parte lei, in questi play off? “Credo il fatto di essere scesi in campo senza nulla da perdere. Qualche squadra aveva qualcosa in più da lasciare sul campo. Noi abbiamo trovato la forza forse nel giocare senza particolare pressione“. Il momento della svolta? “La gara contro Monza nel girone. Un risultato importante contro un’ottima squadra, arrivato grazie a una prova corale. Da lì in poi ci siamo sempre mantenuti bene, fino a sconfiggere di nuovo Monza e centrare l’accesso alla finale“ Troppo presto per parlare della prossima stagione? Cisterna pensa di rinnovare il suo contratto? “È ancora presto per parlare sia del mio mercato che di quello di Cisterna. Non so nulla, la stagione si è appena conclusa e se devo essere onesto, ho pensato solo di concluderla bene e non a dove andrò a giocarla durante il prossimo anno. Se Cisterna dovesse chiedermi di restare, mi farebbe molto piacere. Mi sono trovato benissimo sia in squadra che in questa città“. LEGGI TUTTO

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    Giovanni Guidetti: “Una serata speciale per gente speciale”

    Di Eugenio Peralta

    Ormai il palmares è diventato enciclopedico: Giovanni Guidetti si gode, dopo la finale di Lubiana contro Conegliano, la quinta vittoria in Champions League della sua carriera, tutte alla guida del VakifBank Istanbul. Ma ci tiene subito a sottolineare una cosa: “Non mi interessa che sia la quinta, è la prima e anche l’ultima per questo gruppo, che dall’anno prossimo cambierà di nuovo. È per questo che siamo così contenti: è un cammino partito dal 2019, soffrendo tanto. Quest’anno siamo venuti fuori da 4-5 situazioni in cui mancava giusto un chiodo per chiudere la bara…“.

    La squadra di Guidetti, infatti, ha completato una stagione incredibile con 5 trofei in bacheca: “Ma potevamo perderli tutti – sottolinea – il campionato, la Coppa di Turchia, il Mondiale per Club, la Champions addirittura già nei quarti o in semifinale. Questa squadra è veramente incredibile nel non mollare mai, e neanche nei sogni più belli si sarebbe potuta immaginare una situazione così“.

    Lo scorso anno Paola Egonu aveva fatto la differenza nella sfida vinta da Conegliano, e stavolta? “E stavolta ha fatto di nuovo quasi 40 punti – sorride l’allenatore del Vakif – è incredibile, ormai quando attacca lei neanche ci meravigliamo più. Però grazie a Dio la pallavolo si gioca in 6, in 7, o anche in 8, 9 e 10. Noi abbiamo fatto molto bene di squadra e abbiamo tenuto di testa, è la grande forza di questo gruppo. In spogliatoio gliel’ho detto: questa sarà una serata speciale, per gente speciale, che ha motivi speciali per finire in bellezza“. E per chiudere rivela: “Erdogan mi ha chiamato subito dopo la vittoria, non ho capito esattamente tutto quello che mi ha detto, ma era molto felice…“. LEGGI TUTTO

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    Angelo Lorenzetti: “Dovevamo essere perfetti per giocarcela con loro”

    Di Eugenio Peralta

    La seconda sconfitta consecutiva in finale di Champions League non può che lasciare l’amaro in bocca in casa Trentino Itas, ma la delusione è mitigata dalla consapevolezza dell’altissimo livello della gara disputata dallo Zaksa Kedzierzyn-Kozle. A fine partita Angelo Lorenzetti è realista: “Conoscevamo il livello a cui andavamo incontro. Per giocarcela con loro dovevamo essere perfetti, e non lo siamo stati. Nel primo e nel secondo set siamo stati molto attaccati nel punteggio, il terzo ce lo siamo fatti sfuggire nella parte finale, dopo che non abbiamo saputo chiudere per qualche imprecisione sui contrattacchi“.

    “Loro sono stati bravissimi – sottolinea ancora il tecnico di Trento – e d’altra parte avevamo visto quanto erano cresciuti nella seconda parte della stagione“. Forse può alimentare qualche rimpianto la fase della stagione in cui si è arrivati a questa partita, con l’Itas ferma da tre settimane e lo Zaksa reduce dalla vittoria dello scudetto: “Non so, con i se e con i ma non si fa la storia – conclude Lorenzetti – la situazione era questa e noi ci abbiamo provato. Loro hanno alzato di molto il livello dell’attacco, i ragazzi sono stati bravi a rimanere lì, almeno un set si poteva portare a casa“. LEGGI TUTTO

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    Terza vittoria per l’Italia in amichevole: 3-0 alla Bulgaria

    Di Redazione

    Terza vittoria consecutiva per la nazionale femminile nel ciclo di test match di avvicinamento alla VNL. Dopo il doppio successo al tie break con la Croazia, le azzurre hanno regolato anche la Bulgaria per 3-0 nel secondo appuntamento in programma a Firenze a Palazzo Wanny. Le campionesse d’Europa torneranno in campo stasera, lunedì 23 maggio, alle 20.30 (in diretta streaming sul canale YouTube della Fipav), nuovamente contro la Bulgaria ma al PalaEstra di Siena, per chiudere il ciclo di amichevoli in Toscana.   

    La cronaca: L’Italia parte con Bosio in regia, Bonifacio e Chirichella al centro, Degradi e Perinelli come schiacciatrici, Diop opposto e Fersino libero. In avvio la Bulgaria sorprende le azzurre 3-6 con Chausheva grande protagonista. L’Italia resiste al forcing avversario trovando con Perinelli e Bonifacio i punti del 10 pari. L’inerzia del primo set resta però nelle mani bulgare fino agli ingressi in campo di Enweonwu e Squarcini che riportano l’Italia a -3 (17-20) costringendo la Bulgaria al timeout. L’Italia trova la parità a quota 23 per poi imporsi ai vantaggi grazie alle giocate di Enweonwu e un ace di Perinelli (27-25) che fa esultare Palazzo Wanny.

    Nel secondo set le azzurre non si fanno sorprendere ed imprimono subito il giusto ritmo alla partita con Degradi e Diop in evidenza (10-6). Chausheva e compagne non si arrendono tornando avanti 13-15 con un parziale di 6-0. Mazzanti rilancia in campo Enweonwu e Battistoni ma sono di Degradi gli attacchi che riaccendono l’entusiasmo in campo (17-18). Nel finale, ancora una volta ai vantaggi, sale in cattedra Diop che con 2 attacchi vincenti e un ace regala all’Italia il secondo set (26-24).

    Nel terzo parziale le azzurre subiscono in avvio un break (3-8) per poi riprendere saldamente in mano le redini della partita. Squarcini, Enweonwu e Degradi fanno la differenza in attacco (21-17). La stessa Degradi mette a segno l’ace decisivo che consente all’Italia di archiviare il match (25-19).

    Italia-Bulgaria (27-25, 26-24, 25-19)Italia: Perinelli 5, Chirichella 5, Bosio 2, Degradi 19, Bonifacio 5, Diop 8, Fersino (Libero), Guerra, Battistoni, Squarcini 8, Panetoni (Libero), Enweonwu 8. N.E.: Graziani e Panetoni. All. Mazzanti.Bulgaria: Todorova 6, Chauseva 13, Dimitrova G. 6, Dimitrova N. 6, Kitipova, Paskova 4, Todorova Z (Libero), Marinova, Milanova 2, Vasileva R. 4. N.E.: Neykova, Barakova, Saykova, Usheva, Krusteva, Krivoshiyska. All. Micelli.Arbitri: Viterbo e FontiniNote: Durata Set: 28’, 27’, 22′. Spettatori: 3200. Italia: a 10, bs 10, m 3, et 27. Bulgaria: a 0, bs 6, m 7, et 26.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Miriam Sylla: “Mancava solo la ciliegina, ne metteremo mezza”

    Di Eugenio Peralta

    All’uscita dal campo dopo la finale di Champions League persa contro il VakifBank imbocca direttamente la porta dello spogliatoio, come quasi tutte le compagne di squadra dell’A.Carraro Imoco Conegliano. Poi però Miriam Sylla ci ripensa e torna davanti ai microfoni, forse anche perché sa di aver giocato la sua ultima partita in maglia gialloblu. E quando le si chiede cosa non ha funzionato, risponde nel suo stile: “Non lo sappiamo, perché se lo avessimo saputo avremmo provato qualcosa durante la partita. Ci siamo trovati davanti una squadra che ci ha aggredito, ha giocato da grande squadra, mentre noi siamo andati a sprazzi e in queste partite non basta, bisogna tirare fuori i ‘cosiddetti’. Non ci è andata bene in alcune situazioni, loro sono state molto brave“.

    “È vero che abbiamo fatto tanti errori – ammette Miriam – ed è vero che non era la solita Conegliano, ma nel corso dell’anno ci è capitato tante volte di avere dei passaggi a vuoto e poi di ritrovarci, stavolta no. Comunque non dobbiamo certo buttare via tutto, credo che quasi tutti farebbero la firma per avere una stagione come la nostra. Mancava la ciliegina, vorrà dire che ne metteremo mezza“.

    Anche per la schiacciatrice, come per tante compagne, è arrivato il giorno dell’addio: “Onestamente fino a stasera ho ancora addosso la divisa di Conegliano non mi va di parlare del futuro. C’è una sconfitta da metabolizzare e bisogna farlo come gruppo. Certo, lavoravamo anche quest’anno per essere al top: lo siamo stati per molto tempo e Conegliano resta Conegliano. Ma anche il Vakif resta il Vakif!“.

    Nemmeno Robin De Kruijf si sottrae ai commenti, nonostante l’amarezza: “Sono onesta, ancora non ho capito cosa è successo. Ci sono stati momenti in cui abbiamo giocato bene e abbiamo sentito molta fiducia, ma in ogni set c’è stato anche un passaggio in cui la sensazione è cambiata, e non so dire perché. Abbiamo fatto molti errori in attacco, ovviamente incide il fatto che il Vakif è una squadra molto forte e con un gran muro, quindi contro di loro bisogna prendersi molti rischi e giocare alto sulle mani. Mi dispiace tantissimo per la squadra, perché avrei voluto di più per chiudere il nostro ciclo“. LEGGI TUTTO

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    È festa a Guidonia: l’Italia stacca il pass per gli Europei Under 22

    Di Redazione

    L’Italia fa tre su tre e conquista il pass per la fase finale dei Campionati Europei Under 22 maschili in programma dal 12 al 17 luglio a Tarnow, in Polonia. Davanti ai 2000 spettatori presenti al palasport di Guidonia gli azzurrini hanno superato 3-0 (25-21, 25-18, 25-15) il Portogallo, conquistando così la terza vittoria consecutiva dopo quelle con Irlanda e Israele e il primo posto nel girone, che vale l’accesso alla competizione continentale.

    La cronaca: È il Portogallo ad aggredire meglio il match e a portarsi in vantaggio (5-2). Un buon rendimento a muro e qualche errore degli avversari permettono agli azzurrini di accorciare (7-5) e ristabilire la parità (7-7) con un ace di Pol. La gara prosegue quindi sostanzialmente punto a punto (14-14). L’Italia rompere l’inerzia e trova l’allungo, spinta avanti da un ottimo turno in battuta di Stefani che pizza due ace (14-17). Trovata la giusta intesa, gli azzurrini continuano a tenere gli avversari a distanza (18-22) e chiudono agevolmente a proprio favore il primo set (21-25).

    È nuovamente il Portogallo a cercare l’allungo in avvio di seconda frazione (3-1). Pronta la reazione di Catania e compagni che riagguantano la parità con Stefani (4-4). Gli azzurrini respingono agni accelerazione avversaria e per un lungo tratto le due formazioni procedono punto a punto (16-16). L’Italia trova però lo spunto giusto per portarsi in vantaggio 16-20. Gli azzurrini procedono con un’ottima manovra di squadra e conquistano anche il secondo set (21-25).

    Respinto il primo tentativo di allungo del Portogallo (4-2) l’Italia ristabilisce la parità (4-4) e diventa protagonista assoluta in campo nel terzo set. Due muri vincenti danno il la all’allungo azzurrino (5-8). Gli avversari si disuniscono e gli azzurrini, bravi a concertare un impeccabile gioco di squadra in tutti i fondamentali, incrementano il proprio vantaggio fino al più 11 (10-21). Nel finale tutto facile per i ragazzi di Fanizza che conquistano vittoria di set e partita (15-25).

    “Complimenti ai ragazzi, sono stati sensazionali – le parole di Vincenzo Fanizza – e grazie a questo pubblico per il supporto dal primo all’ultimo punto in questi tre giorni di gara. Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese agli Europei“.

    “Andremo agli Europei per puntare all’obiettivo massimo – aggiunge Paolo Porro – il nostro livello di gioco si è alzato di partita in partita. Abbiamo carburato contro l’Irlanda, poi siamo cresciuti contro Israele e abbiamo chiuso alla grande con una vittoria contro una squadra che ci ha messo in difficoltà. Siamo stati bravi a reagire e a portare la gara dalla nostra parte“.

    Portogallo-Italia 0-3 (21-25, 18-25, 15-25)Portogallo: Dias 4, R. Santos 7, F. Santos 6, Marques 4, Figueiredo 10, Brito 6; Sousa (L), Albuquerque, Sampaio 1, Moreira, R. Pereira. Ne: Cavalcanti. All. N. Pereira.Italia: Crosato 9, Porro 4, Magalini 9, Ceban 4, Stefani 15, Pol 10; Catania (L). Ne: Ferrato, Comparoni, Schiro, Meschiari, Cianciotta. All. Fanizza.Arbitri: Enkerli (SUI) e Makowski (POL).Note: Spettatori: 2000. Durata set: 22’, 23’, 21’. Portogallo: 4 a, 16 bs, 5 mv, 24 et. Italia: 7 a, 16 bs, 15 mv, 16 et.

    RISULTATIVen 20/5: Israele-Portogallo 3-2 (25-20, 25-13, 18-25, 19-25, 15-7); Italia-Irlanda 3-0 (25-14, 25-5, 25-4)Sab 21/5: Portogallo-Irlanda 3-0 (25-6, 25-6, 25-5); Israele-Italia 0-3 (21-25, 22-25, 14-25)Dom 22/5: Irlanda-Israele 0-3 (10-25, 7-25, 9-25); Portogallo-Italia 0-3 (21-25, 18-25, 15-25)CLASSIFICAItalia 3 vittorie (9 punti), Israele 2 (5), Portogallo 1 (4), Irlanda 0 (0).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO