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    Mattei, pilastro di Grottazzolina: “Caduto l’ultimo pallone è partito il film della mia carriera…”

    Conosco il protagonista dell’intervista da dieci anni. Tra di noi abbiamo condiviso moltissimo delle rispettive carriere in ambiti diversi. Scrivo con cognizione di causa che questo è l’anno migliore di Andrea Mattei dell’ultimo decennio passato a dimostrare di essere il forte giocatore che è sempre stato. Sono trascorse così tante stagioni da quando questo armadio con gli occhi azzurri, a cui già a vent’anni stava stretto tutto, compresa la maglia dell’allora Kioene, urlando e combattendo con il coltello tra i denti, si conquistava due promozioni in due anni diversi. L’epilogo, dopo anni spesso in cui ha fatto fatica ad esprimere ciò che aveva dentro e fuori dal suo gioco sicuro e costante in posto tre, non è un caso sia arrivato in un’altra bella favola della pallavolo italiana, cioè alla Yuasa Battery Grottazzolina, compagine che quest’anno ha dominato la serie A2 e si appresta con l’entusiasmo di ogni debuttante al gran ballo, a disputare il suo primo campionato di Superlega, sempre con l’apporto dello stesso Mattei.

    “Quando è caduto l’ultimo pallone, è come se fosse partito un film lunghissimo, in cui ho ripercorso tutti gli anni in cui non sono riuscito a portare a casa ciò che mi ero prefissato dall’inizio della stagione. Sono stati anni difficili, non l’ho mai nascosto, e quest’anno sono arrivato a Grottazzolina per la prima volta, senza costruire alcun castello. Ero felice di essere qui, dovevo fare il mio lavoro come sempre al massimo, ma senza alcun retropensiero”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Ha vinto il campionato, senza alcuna illusione iniziale.

    “Lo abbiamo voluto tutti. Molti di noi sono arrivati qui desiderosi di trovare un riscatto da anni un po’ più in salita di altri. Nel mio caso ha influito tanto l’essermi sentito non solo parte di un progetto, ma al centro del progetto stesso. Grottazzolina ha cercato di essere casa per tutti noi, e questo ha inciso nel far confluire tutte le energie verso l’inseguimento di un sogno per una piccola realtà marchigiana”.

    Per lei la Superlega arriva dopo la vittoria in finalissima contro Siena. Segno del destino?

    “Forse. Lei pensi che io la Superlega me la sono riguadagnata quest’anno e l’ultima società con cui l’ho persa è stata proprio Siena. Un momento catartico, perché mi sono ripreso ciò che volevo in un momento e proprio con la mia ex squadra. L’ho cercata proprio tanto e quest’anno per la prima volta ho detto vada come vada, poi è successo tutto”.

    foto Top Volley Cisterna

    Si era un po’ smarrito quel ragazzo che ho conosciuto dieci anni fa?

    “Non ero smarrito, avevo certamente maturato l’idea che a trent’anni si potesse stare bene anche senza pensare per forza al pensiero ossessivo della massima serie. Era un pensiero, stava lì, ma non più da non dormirci la notte”.

    Sono seguiti giorni di capelli rosa, festeggiamenti e celebrazioni.

    “Non mi era mai successo di essere invitato in comune e di essere insignito della cittadinanza onoraria. Non so se esistano dei precedenti nel volley. Per me è stato un momento molto emozionante quando il sindaco ha incontrato la squadra e ha fatto sentire quanto questa comunità sia legata al volley”.

    foto Instagram @a.mattei10

    La Superlega ora con quale obiettivo?

    “A livello societario sicuramente l’obiettivo è mantenere la categoria. Stanno dando tutti il massimo per fare sì che il progetto della Yuasa Battery possa piacere a tutti”.

    Il momento che tutti aspettano? L’esordio?

    “Credo il derby marchigiano contro la Lube sarà un momento storico curioso, perché qui la pallavolo è più importante del calcio”.

    Il suo?

    “Vorrei giocare con la stessa determinazione dei miei vent’anni quando debuttavo in questa categoria”.

    So che ha un sogno, ora che tornerà in A1.

    “Non ho mai abbandonato l’idea di essere convocato in azzurro. So che sono grande ormai, so che forse il treno per me è già passato. Ma continuare a sognarlo e a lavorare per tutto ciò, non costa niente”.

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Osmany Juantorena è un nuovo giocatore di Monza: “Sarà un’altra bellissima tappa”

    Un pezzo da 90 alla corte di Massimo Eccheli: Osmany Juantorena farà parte del reparto schiacciatori della MINT Vero Volley Monza per la stagione 2024/2025. Nato a Cuba ma naturalizzato italiano, Juantorena è pronto a vivere una nuova esperienza nel campionato italiano, dopo le stagioni disputate con Trento (2009-2013), Civitanova (2015-2022) e Modena (2023-2024). Nel formidabile palmares di Juantorena figurano, fra gli altri trofei, 6 Campionati Italiani, 6 Coppe Italia, 3 Champions League e 5 Mondiali per Club. Osmany Juantorena è stato a lungo capitano della nazionale italiana, per la quale ha giocato fino alle Olimpiadi di Tokyo, e con la quale ha conquistato lo storico argento di Rio 2016.

    “Sono molto felice di arrivare in una società come il Vero Volley, che mi sembra molto organizzata e ambiziosa – le prime parole di Juantorena – l’anno scorso la squadra ha fatto grandissime cose, e voglio aiutarla a fare altrettanto nella stagione che ci aspetta. Sono convinto che Monza sarà un’altra bellissima tappa della mia carriera: non vedo l’ora di iniziare”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pietrini operata alla spalla: “Lavorerò duramente per tornare più forte di prima”

    Addio Olimpiadi di Parigi per Elena Petrini, arrivederci nazionale e arrivederci anche Serie A1, dove tornerà a giocare vestendo, pare, la maglia del Vero Volley. Quando però è ancora presto per dirlo. Pietrini infatti, che è tornata dall’avventura in Russia con problemi fisici di vario tipo, anche alla schiena, dopo aver lasciato il collegiale azzurro ha deciso di operarsi alla spalla. L’intervento a cui si è sottoposta è avvenuto nella giornata di mercoledì e a darne notizia è stata in serata la stessa giocatrice con un post sui suoi canali social.

    “Eccomi qua, pronta con una spalla nuova – ha scritto –. Adesso sarò costretta a stare ai box per un po’ di tempo, ma con del duro lavoro da fare per tornare più forte di prima! Ringrazio di cuore il Dott. Porcellini, tutte le persone che mi hanno supportato fino ad ora e che continueranno a farlo. Grazie a tutti”.

    Difficile prevedere ora quali saranno i tempi di recupero, ma per questo tipo di interventi alla spalla di solito occorrono non meno di sei mesi per tornare in campo. LEGGI TUTTO

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    Myriam Sylla pronta al terzo anno in maglia Vero Volley: “Felice di restare a Milano”

    Per il terzo anno di seguito Myriam Sylla è pronta a vestire la maglia della Vero Volley Milano. Anche nella stagione 2024/2025 la schiacciatrice italiana farà parte del roster a disposizione della prima squadra femminile del Consorzio, dopo una stagione da 376 punti in 38 partite tra campionato (Regular Season e Playoff) Coppa Italia, Supercoppa e Champions League.

    “Sono molto felice di restare a Milano per un’altra stagione – le parole di Sylla – Mi auguro che la prossima annata sia piena di emozioni positive, non mi pongo obiettivi perchè a parlare vorrei sia il campo. Questa stagione abbiamo lavorato molto, ma servirà alzare ancora di più l’asticella per poter raggiungere traguardi maggiori. Ringrazio la società per la fiducia e mando un grandissimo abbraccio a tutti i tifosi che ci hanno sempre sostenuto dall’inizio alla fine, nel bene e nel male: grazie di cuore siete stati sempre al nostro fianco, a presto!“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dal Brasile al Canada, azzurri già focalizzati sulla seconda week di Ottawa

    È iniziata martedì, con il trasferimento dal Brasile al Canada, la seconda parte del primo lungo impegno azzurro in Volleyball Nations League che vedrà gli azzurri impegnati ad Ottawa, dal 6 al 9 giugno, con Francia, USA, Cuba e Olanda.

    Il programma prevede due giorni di pausa a Montreal prima dello spostamento previsto per giovedì nella città di Gatineau dove gli azzurri effettueranno sedute di lavoro e due amichevoli con la nazionale canadese previste per il 30 e 31 maggio presso il “Men’s Volleyball Centre” prima dell’ultimo trasferimento verso Ottawa, sede della Pool 4 di VNL.L’Italia si presenterà alla week 2 da prima della classe con quattro vittorie su quattro ottenute in Brasile per un totale di 11 punti, ma soprattutto con un salto importante in avanti nel ranking internazionale che al termine della fase preliminare di Volleyball Nations League, assegnerà altri quattro pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: i risultati della 1° giornata della Week 2 e il Ranking aggiornato

    La seconda settimana di gare della VNL femminile si è aperta a Macao (Cina) con le vittorie di Thailandia e Brasile su Repubblica Dominicana e Giappone e si è conclusa poi con le due sfide di Arlington (USA) che hanno visto gli USA, che ha richiamato alcune delle big assenti nella prima week, battere 3-1 il Canada e la Polonia, che ha ritrovato la sua stella Asia Wolosz, con lo stesso punteggio avere la meglio sulle campionesse del mondo della Serbia.

    Gli USA guadagnano 4,16 punti ranking confermandosi al 4° posto. Storia diversa per il Canada che esce momentaneamente dalle qualificate per Parigi scivolando a quota 286,45 e venendo superata dall’Olanda che ha 286,67 punti.

    Quanto all’altra sfida la vittoria sulla Serbia consegna alla nazionale di Stefano Lavarini 5,88 punti ranking, gli stessi che ha pagato la Serbia.

    Di seguito il dettaglio di tutti i risultati di giornata e il Ranking FIVB aggiornato.

    VNL femminile – Risultati 1° giornata Week 2

    Thailandia – Rep. Dominicana 3-1(25-22, 20-25, 25-17, 26-24)Brasile – Giappone 3-2(24-26, 26-24, 19-25, 25-20, 15-11)Polonia – Serbia 3-1(25-16, 23-25, 25-18, 25-22)Canada – USA 1-3(22-25, 17-25, 25-23, 20-25)

    Ranking FIVB femminile aggiornato

    1. Turchia 380.93 punti2. Brasile 373.513. Polonia 362.604. USA 355.235. Italia 343.796. Cina 337.127. Serbia 322.148. Giappone 312.789. Olanda 286.6710. Canada 286.4511. Rep. Dominicana 286.2312. Germania 223.3813. Thailandia 212.6014. Belgio 203.2915. Francia 179.80—————————20 Kenya 162.42

    Squadre già qualificate alle Olimpiadi: Francia come Paese ospitante; Rep. Dominicana, Serbia, Turchia, Brasile, Stati Uniti e Polonia dai tornei di qualificazione.

    Posti ancora disponibili: In teoria dal Ranking FIVB dovrebbero strappare il pass altre 5 nazionali, ma i posti ancora disponibili alla fine saranno 3 perché uno spetterà di diritto a una squadra asiatica (in questo momento è la Cina con il best ranking) e una al Kenya in quanto unica rappresentante del continente africano. LEGGI TUTTO

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    Cominetti acchiappa tutto: “Supercoppa gioia più grande, mancava nel palmares”

    L’ennesimo anno da vincitore. Sottolineare il fatto che per Roberto Cominetti la vittoria sia diventata una sorta di tassa da pagare alla serie A2 è d’obbligo. A ventisette anni uno dei più forti posto quattro del nostro campionato, ha conquistato due campionati, due Coppe Italia e una Supercoppa. Solo con la Consoli Sferc Brescia, squadra con cui ha disputato l’ultimo campionato, ha vinto due titoli nelle ultime tre settimane.

    foto Lega Volley

    “La gioia più grande è stata vincere la Supercoppa, perché mancava al palmares dei titoli. L’anno scorso in realtà, dal punto di vista dei titoli è stato un po’ deludente perché la corazzata di Vibo Valentia ha razziato tutti i trofei disponibili. Quest’anno con Brescia siamo arrivati ai playoff e purtroppo non siamo riusciti ad avere la meglio su Siena. Siamo tornati in palestra a lavorare per giocarci la Coppa Italia e la Supercoppa. Il risultato è stato quello di giocare due ottime gare contro Grottazzolina e Ravenna, portandosi a casa due trofei a cui questa società teneva molto e cancellando la delusione della mancata finalissima dei playoff promozione”.

    Le sue sono state prestazioni che in A2 fanno davvero la differenza.

    “Penso di essere un giocatore che fa ciò che serve alla squadra. Ho cercato di essere malleabile anche quest’anno e nella mia duttilità forse si è creato quel valore aggiunto che serviva per venire fuori da determinati momenti difficili delle partite che contano. Ci siamo ritrovati di fronte due ottime compagini, a cominciare da Grottazzolina che l’anno prossimo giocherà la Superlega, a Ravenna che ha avuto il merito di lanciare dei giovani davvero talentuosi. È stata una squadra tostissima per tutto il campionato e non è stato semplice vincere in Coppa con loro”.

    foto Atlantide Pallavolo Brescia

    Si è creato un bellissimo gioco con Tiberti, questo va detto.

    “Tibe ha saputo valorizzarmi. Sono arrivato a questa esperienza forse pallavolisticamente maturo anche mentalmente e giocare di fianco a questo ragazzone mi ha dato l’opportunità di far vedere delle belle cose. Mi piace sottolineare che siamo stati capaci di costruire insieme un gioco fatto di costanza e in generale gli attribuisco il fatto di essere un giocatore che non mette mai pressione ai compagni. Non gli capita mai di prendersela con un compagno e questo lo rende amabile da tutti”.

    Quanto è stato difficile riprendersi dall’eliminazione dei playoff?

    “Non è stato facile. Personalmente è stata una batosta, tanto che poi in Coppa il gruppo si è ritrovato dopo gara uno contro Reggio Emilia. Direi anzi che sia stata gara due la rinascita della squadra da quella delusione, affrontando lo spareggio con determinazione, e poi andando a sfidare Siena dove abbiamo ritrovato costanza ed energia”.

    foto Lega Volley

    Si dice che resterà nel progetto di Brescia.

    “Si dice (ride n.d.r.)?”

    Per ora allora bocche cucite.

    “Mi piacerebbe poter vincere con questa maglia il prossimo campionato e poter finalmente arrivare in Superlega. Questo è un mio desiderata”.

    Quanto ci spera nella Superlega del 2025 Cominetti?

    “Tantissimo. Resta sempre un sogno, ma lavoro per questo ogni stagione”.

    foto Lega Volley

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Cozzi osservatore speciale al Pavesi: “Vi racconto gli allenamenti di Velasco”

    In attesa della lunga trasferta a Macao per la seconda tappa di VNL la nostra nazionale si è calata in una lunga settimana di allenamenti per limare e migliorare i propri difetti, ma soprattutto per continuare quel processo di crescita conoscitiva del gruppo ormai al completo con il nuovo corso di Velasco.

    Appena entrati nel centro tecnico federale di Milano si respira subito aria di grande volley  anche se, spiace dirlo, vedere le tribune vuote è una occasione persa per i tanti allenatori sparsi sul territorio di Milano e provincia che dallo staff stellare azzurro avrebbero tanto da imparare.

    Il ritmo dell’allenamento è subito alto, il livello di concentrazione anche di più, con tanti esercizi di squadra che prevedono la prima azione e spesso una seconda palla di conferma per ottenere il punto.

    foto Galbiati/FIPAV

    Il filo dell’allenamento è tenuto da Bernardi e Barbolini, mentre Velasco gira con occhio felino per il campo soffermandosi sugli aspetti chiave, ovvero quei dettagli che in una partita tirata possono fare la differenza fra la vittoria e la sconfitta.

    Avendolo avuto come allenatore ho sorriso molto a sentire certi suoi discorsi sulla gestione dell’errore, sul non cambiare direzione del colpo di attacco nel caso di ripetizione del gesto tecnico, un mantra che ben conosco è che è stato “Vangelo” per tante generazioni di pallavolisti azzurri.

    Oltre che sull’errore, ho notato molta attenzione sul posizionamento a muro dei laterali, essenziali per dare il miglior riferimento possibile ai centrali. 

    Foto di Fipav

    Tornando a Velasco, credo sia davvero l’uomo giusto per provare a spingere la nostra nazionale alla ricerca di quel sogno Olimpico, che nel femminile non ha mai visto brillare neanche una medaglia. La conferma arriva dal suo atteggiamento in palestra dove emana una aurea dorata, dal suo sorridere sornione quando vede certi colpi di Egonu e Antropova, al suo scuotere la testa dopo qualche errore banale o una copertura non fatta. La sensazione è che sappia bene quale strada percorrere per avvicinare la vetta dell’Olimpo, e che da un lato dia stima a tutte le atlete, ma dall’altra pretenda da tutte il massimo sacrificio possibile.

    Certo la notizia dell’infortunio alla spalla di Pietrini è stata una brutta tegola, anche le ragazze lo hanno dimostrato su un paio di palle contese vicino a rete commentando ”stiamo attente a non farci male”, ma come lo sport insegna, da una difficoltà possono nascere nuove speranze, ed ecco allora De Gennaro prendere sotto la sua ala protettiva la Degradi e parlare molto con lei, aiutandola ancora di più ad inserirsi negli schemi di squadra soprattutto in ricezione.

    foto Volleyball World

    Ovviamente, la perdita di una banda pesante obbliga la squadra a forzare di più al centro, ed ecco allora un esercizio di attacco per le sole centrali che con muro schierato devono trovare velocità di braccia e anticipo di gambe. E tra una Fahr sempre puntuale, una Lubian versatile, una Danesi sempre attenta e una Bonifacio pimpante, quella che mi colpisce di più è Jasmin Akrari che, convocata in nazionale per la prima volta a 31 anni, non mostra alcun timore reverenziale e si fa apprezzare sia in attacco che a muro.

    Al palleggio Orro e Cambi gestiscono al meglio le loro attaccanti cercando di assimilare il prima possibile le idee e l’intenzione di gioco del proprio allenatore. Alessia è talento nelle mani, e sotto la guida di Julio può fare quell’ultimo step di crescita per consacrarsi a livello mondiale; Carlotta più lineare e precisa, dà garanzia di precisione e solidità mentale che serviranno soprattutto nei finali di set in caso di doppio cambio.

    foto Volleyball World

    Chiudo con una riflessione sulle nostre opposte, due ragazze fantastiche che hanno scritto, stanno scrivendo e scriveranno pagine importanti per la nostra pallavolo. Inutile paragonarle, inutile confrontarle, inutile cercare sempre di metterle una in contrapposizione con l’altra: sono due ragazze fantastiche, ognuna con caratteristiche tecniche e personali diverse, ma uguali nel desiderio di vincere e di dare il meglio per la propria squadra.

    Vederle allenare è davvero tanta roba, stringiamoci a loro e lasciamole lavorare in pace, tifando tutti insieme per la nostra nazionale!

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO