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    Daniele Mazzone: “A Siena voglio ricominciare a sentirmi protagonista”

    Di Redazione Prime parole in biancoblu per il centrale classe 1992 Daniele Mazzone, dopo l’annuncio ufficiale del suo arrivo alla Emma Villas Aubay Siena. La trattativa per portare l’ex azzurro in Toscana è stata lunga e il giocatore lo ammette subito: “Ci abbiamo messo un po’ a trovare l’accordo. L’interesse reciproco è nato dopo il cambio di presidenza a Modena e la riorganizzazione del club in merito ha fatto sì che le parti da consultare fossero molte. D’altronde è come l’organizzazione di un viaggio di gruppo dove bisogna sentire tutti i coinvolti, i tempi si allungano“. “Alla luce dei fatti – continua Mazzone – mi sono preso qualche giorno per pensare al momento professionale in cui sono stato al meglio con me stesso e con il contesto che mi circondava, quando ero al centro del gioco in una squadra competitiva in cui poter crescere e confrontarmi. Voglio ricominciare a sentirmi protagonista e divertirmi in una squadra composta da buoni atleti certo, ma soprattutto da belle persone, e a Siena queste cose coincidono“. Persone che il nuovo centrale della Emma Villas Aubay conosce bene: “Ho giocato praticamente con quasi tutti i componenti del roster annunciati fino ad ora. Nema (Petric) è una delle migliori persone che io abbia mai incontrato, una persona buona ma di carattere. Sinceramente per poche persone – persone, non giocatori – ho una così alta stima. Anche con Maarten (Van Garderen) ho un gran rapporto: ho giocato con lui per due stagioni, la prima nel mio debutto a Modena e poi quella appena conclusa. Poi Ricci e Pinali sono anche loro degli ottimi elementi ai fini del gruppo, e così gli altri“.  “Questa squadra – ribadisce Mazzone – è composta a mio parere dalle persone giuste fuori dal campo e da grandi lavoratori in palestra e sul taraflex. Una stagione deve poter funzionare non solo sul lato tecnico, importantissimo, ma anche e soprattutto per i valori umani che vi si proiettano“. Il centrale parla poi della sua vita fuori dal campo: “Il Covid ci ha cambiato molto, mi ha cambiato molto. Indubbiamente prima avevo delle priorità diverse come atleta e come persona. Adesso ho necessità di volere e poter star bene nell’ambiente professionale quanto in quello extra lavoro. Vivere in un contesto familiare che mi possa mettere nelle condizioni di dare e fare il meglio“. Daniele Mazzone ha anche buone doti da comunicatore: nel 2021 era stato tra i realizzatori, insieme al fratello Paolo, di un programma tematico su Twitch (Mazzo Talks) in cui parlava proprio di pallavolo coinvolgendo compagni di squadra e non solo. “L’esperienza – racconta – è nata dall’esigenza di voler parlare di pallavolo, perché nessuno lo faceva veramente. È durata un paio di mesi in un momento in cui, causa pandemia, eravamo tutti ancora molto legati alle live e ai canali digitali per il coinvolgimento dell’audience. Facevamo due chiacchiere con i colleghi e realizzavamo una serie di quiz come strumento di interazione con il pubblico. Mio fratello si occupava delle cose più tecniche, come montaggio e grafiche, quindi quando per ragioni professionali non ha avuto più il tempo per dedicarsi alla cosa ho semplicemente smesso. Era una cosa nata in famiglia“. Per il futuro, però, può essere un’opportunità da considerare: “Indubbiamente mi piace parlare, che è sempre un ottimo punto di partenza per ogni risvolto lavorativo – sorride il centrale – ma non ho ancora una visione a lungo termine in merito. Ora voglio giocare“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Europei Under 18 maschili: battuta la Polonia, l’Italia è in semifinale

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Sarà un weekend tutto da seguire per le nazionali giovanili azzurre: dopo Under 22 maschile e Under 21 femminile, anche gli azzurrini Under 18 approdano in semifinale ai Campionati Europei di categoria, in corso a Tbilisi. Decisiva la vittoria per 3-1 nell’ultimo match ai danni della Polonia, che ha conteso fino all’ultimo la qualificazione ai ragazzi di Michele Zanin. Grazie a questo risultato, l’Italia chiude il girone imbattuta e al primo posto, guadagnandosi il diritto di affrontare la Serbia nella semifinale di sabato 16 luglio; dall’altra parte del tabellone si sfideranno Francia e Bulgaria. Per gli azzurrini una prova convincente in tutti i fondamentali, con il 42% di squadra in attacco e il 58% in ricezione; ancora una volta il miglior realizzatore è Alessandro Bristot con 18 punti, seguito da Lorenzo Magliano a quota 16. Ottima anche la prova del centrale Pardo Mati con 13 punti e il 73% in attacco. Polonia-Italia 1-3 (23-25, 20-25, 25-19, 18-25)Polonia: Chacinski 18, Szpernalowski 1, Granieczny (L), Serewis ne, Patecki 5, Portrykus 17, Kubacki ne, Golebiowski 4, Becker, Janczyk 2, Urbanczyk ne, Brzostowicz (L) ne, Nowak 6, Rybak 7. All. Bartodziejski.Italia: Miraglia, Bristot 18, Morazzini (L), Magliano 16, Selleri ne, Frascio 5, Carpita, Fedrici, Filippelli 4, Barotto 2, Bonisoli, Pozzebon 1, Mati 13, Loreti (L) ne. All. Zanin.Arbitri: Guniava (Georgia) e Widlarz (Inghilterra).Note: Spettatori 100. Durata set: 27′, 26′, 24′, 28′. Polonia: battute vincenti 4, battute sbagliate 16, attacco 39%, ricezione 50%-29%, muri 8, errori 35. Italia: battute vincenti 2, battute sbagliate 13, attacco 42%, ricezione 58%-35%, muri 9, errori 26. LA SITUAZIONEPool I: Francia-Belgio 3-0 (25-22, 25-23, 26-24); Finlandia-Serbia 0-3 (22-25, 28-30, 18-25); Georgia-Rep.Ceca 0-3 (13-25, 11-25, 15-25). Classifica: Francia 4 vittorie (12 punti), Serbia 4 (10), Rep.Ceca e Belgio 3 (10), Finlandia 1 (3), Georgia 0 (0).Pool II: Grecia-Slovenia 2-3 (20-25, 25-23, 17-25, 25-21, 20-22); Bulgaria-Germania 3-0 (25-21, 25-16, 25-20); Polonia-Italia 1-3 (23-25, 20-25, 25-19, 18-25). Classifica: Italia 5 vittorie (13 punti), Bulgaria 4 (13), Polonia 3 (9), Slovenia 2 (5), Grecia 1 (3), Germania 0 (2).Semifinali 5°-8° posto (sab 16/7): Rep.Ceca-Slovenia ore 10; Polonia-Belgio ore 12.30.Semifinali 1°-4° posto (sab 16/7): Francia-Bulgaria ore 15; Italia-Serbia ore 17.30. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    È la Turchia l’avversaria delle azzurre. Thailandia battuta in rimonta

    Di Redazione È durato lo spazio di un set il sogno della Thailandia di mettere a segno una clamorosa sorpresa nei quarti di finale della VNL femminile. Le padrone di casa della Turchia hanno fatto correre un brivido lungo la schiena degli spettatori di Ankara, perdendo in volata il primo set contro le asiatiche, ma poi hanno preso nettamente il comando della partita, dominando secondo e terzo set e spegnendo anche le ultime resistenze delle rivali nel quarto. Sarà dunque la squadra di Giovanni Guidetti ad affrontare l’Italia, qualificatasi grazie al 3-1 di oggi pomeriggio sulla Cina, nella semifinale di sabato 16 luglio alle 17.30 (alle 14 scenderanno invece in campo Brasile e Serbia). Per la Turchia una prestazione non sempre brillante, nel corso della quale però Guidetti ha potuto contare sul suo classico gioco al centro: strepitosa Eda Erdem con 17 punti (66% in attacco, 3 ace e 2 muri), molto cercata anche Zehra Gunes. Tra le schiacciatrici ancora abbastanza lontana dai suoi livelli migliori Ebrar Karakurt; meglio Hande Baladin, ma la nota negativa è l’infortunio muscolare subito proprio dalla numero 7 negli ultimi punti della gara, che potrebbe mettere a rischio la sua partecipazione alla semifinale. La Thailandia, dal canto suo, saluta il torneo con un’altra prestazione di ottimo livello – 21 punti della stella Ajcharaporn Kongyot – che conferma la grande crescita di una nuova generazione di giocatrici. Turchia-Thailandia 3-1 (23-25, 25-15, 25-18, 25-21)Turchia: Arici ne, Akoz (L), Ozbay 6, Senoglu, Sahin S. 10, Baladin 10, Ismailoglu, Aykaç (L) ne, Sahin E. ne, Boz, Erdem 17, Gunes 14, Aydin ne, Karakurt 17. All. Guidetti.Thailandia: Pannoy (L), Guedpard 4, Bundasak, Bamrungsuk 6, Chuewulim ne, Kamulthala, Kokram 10, Boonlert ne, Kongyot 21, Moksri 16, Pairoj (L) ne, Sooksod 1, Manakij ne, Janthawisut. All. Danai.Arbitri: Myoi (Giappone) e René (Argentina).Turchia: battute vincenti 6, muri 10, errori 21. Thailandia: battute vincenti 3, muri 4, errori 24. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Santarelli firma l’impresa: la Serbia mette ko gli USA!

    Di Redazione La prima grande sorpresa delle finali di VNL femminile ad Ankara porta una firma italiana, quella di Daniele Santarelli: il tecnico umbro conduce una Serbia nettamente sfavorita dal pronostico a una strepitosa vittoria al tie break sugli USA, eliminando dalla competizione le campionesse olimpiche già nei quarti di finale. C’è già, quindi, una grande notizia: per la prima volta nella storia non saranno gli Stati Uniti a conquistare l’oro nella Volleyball Nations League, dopo aver vinto le edizioni del 2018, del 2019 e del 2021. Le serbe volano in semifinale dove, sabato 16 luglio, troveranno il Brasile, che ha sconfitto in quattro set il Giappone. La Serbia era stata praticamente perfetta nei primi due set dell’incontro, vincendo il primo ai vantaggi (dopo aver annullato un set point) e il secondo con autorità. Poi la squadra di Kiraly è andata vicina alla clamorosa rimonta, aggiudicandosi con parziali piuttosto netti terzo e quarto set. Il quinto, però, si è aperto subito nel segno delle serbe (2-6), che sono riuscite a resistere all’ultimo disperato tentativo di recupero avversario (dall’8-13 al 12-13) e hanno chiuso al secondo match point grazie a un errore di Kelsey Robinson. Agli USA non sono bastati ben 21 muri-punto (6 di Chiaka Ogbogu) contro i 14 delle avversarie, che hanno messo in campo una grande prova di squadra: Sara Lozo (22 punti) sempre presente in battuta e a muro, Maja Aleksic superlativa al centro, Ana Bjelica come terminale offensivo principale e una rediviva Brankica Mihajlovic in posto 4, il tutto affidato all’esperta regia di Bojana Drca, lanciata da titolare proprio in occasione delle finali. Dall’altra parte le ha provate tutte Kiraly, inserendo anche Frantti al posto di una spenta Plummer e Drews per Thompson, ma senza successo. E ora la Serbia inizia a sognare… USA-Serbia 2-3 (27-29, 23-25, 25-20, 25-20, 13-15)USA: Poulter 5, Plummer 6, Wong-Orantes (L), Hentz (L) ne, Carlini, Tapp ne, Drews 11, Thompson 11, Wilhite 1, Washington 7, Rettke ne, Robinson 21, Ogbogu 12, Frantti 16. All. Kiraly.Serbia: Busa ne, Lazovic 1, Drca 4, Popovic ne, Mirkovic, Mihajlovic 7, Pusic (L), Bjelica 20, Aleksic 14, Stevanovic 9, Milenkovic 10, Kocic ne, Lozo 22, Djurdjevic (L) ne. All. Santarelli.Arbitri: René (Argentina) e Khattab (Egitto).Note: USA: battute vincenti 3, muri 21, errori 22. Serbia: battute vincenti 6, muri 14, errori 23. LEGGI TUTTO

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    L’Italia inaugura gli Europei Under 22 con una vittoria sulla Turchia

    Di Redazione

    Buona la prima per l’Italia ai Campionati Europei Under 22 maschili in Polonia: i ragazzi di Vincenzo Fanizza hanno sconfitto per 3-1 la Turchia in una gara d’esordio non certo morbida nella neonata competizione continentale. Gli azzurrini, infatti, hanno dovuto soffrire nel primo set, rimontando dal 19-21 e chiudendo ai vantaggi, e sono rimasti sempre sotto nel punteggio nel terzo, mentre il quarto si è deciso con un break sul 20-20. Protagonista della gara Giulio Magalini, top scorer con 19 punti e il 53% in attacco; stesso score dall’altra parte per Mirza Lagumdzija, fratello di Adis. Tanti errori punto per gli azzurri (26) ma niente in confronto agli avversari, che chiudono con un record di ben 26 battute sbagliate!

    L’Italia tornerà in campo già domani alle 17 per il secondo match del girone contro il Montenegro.

    La cronaca:Vincenzo Fanizza sceglie di affidarsi alla diagonale Porro-Schiro, agli schiacciatori Rinaldi e Magalini, ai centrali Comparoni e Crosato e al libero Catania. Coach Levent Matmericli per la Turchia schiera invece il sestetto composto da Bostan, Bayram, Tumer, Gurbuz, Lagumdzija, Kurtulus e dal libero Kir.

    Parte bene l’Italia (3-1), ma è pronta la reazione della Turchia che riporta il match in equilibrio (5-5). Sono gli azzurrini a tornare avanti (9-7) e a mantenere gli avversari ad allungare distanza (14-11) inducendo la panchina della Turchia al time out. Lo stop al gioco rimette in corsa i ragazzi di Matmericli che ristabiliscono la parità (15-15) e sorpassano (15-16). Qualche imprecisione da entrambe le parti in battuta e il match prosegue punto a punto (18-18). La Turchia prova a scappare (18-20), Rinaldi e compagni ricuciono (21-21) e sorpassano (23-22), gli avversari tengono il passo e si va ai vantaggi (24-24). Sono gli azzurrini a trovare lo spunto giusto nel concitato finale e a conquistare il set con un attacco di Crosato e un ace di Magalini (29-27).

    Al rientro in campo è l’Italia a imporre il proprio gioco: gli azzurrini si portano subito avanti (7-3), allungano il passo (10-6) e mantengono il vantaggio (13-10). La Turchia prova ad accorciare (15-14), ma non completa la rimonta ed è decisiva la ripartenza dei ragazzi di Fanizza che diventano inarrestabili (21-16) e chiudono agevolmente a proprio favore anche la seconda frazione (25-18).

    È l’equilibrio a caratterizzare l’avvio del terzo set (4-4). La formazione turca passa in vantaggio (6-8) e continua a dettare il ritmo della gara (9-13). Gli azzurrini faticano a rientrare (11-16). Un time out chiamato da coach Fanizza rimette ordine tra le fila dell’Italia che con pazienza lima il distacco (17-19) e si riporta a meno 1 (22-23). Questa volta però è la Turchia a conquistare il parziale (22-25) e a riaprire il match.

    Sulla scia del set precedente i ragazzi di coach Matmericli si portano subito in vantaggio (3-5) e provano a scappare (6-10). Magalini e Crosato accorciano (11-12), l’Italia ritrova la giusta sintonia in campo e ristabilisce la parità (14-14). Magalini e Pol a segno e gli azzurrini salgono a più 2 (17-15). Respinto l’ultimo tentativo di recupero della Turchia (20-20), l’Italia ricomincia a macinare buon gioco e punti e chiude set e partita conquistando la prima vittoria (25-22).

    Italia-Turchia 3-1 (29-27, 25-18, 22-25, 25-22)Italia: Catania (L), Ferrato, Gottardo ne, Crosato 5, Compagnoni ne, Comparoni 6, Pol 1, Schiro 14, Meschiari 1, Magalini 19, Rinaldi 5, Cianciotta, Mellano (L) ne, Porro 3. All. Fanizza.Turchia: Gurbuz 11, Uzun 1, Kirkit 1, Bostan 2, Tumer 12, Yurdagul (L), Lagumdzija M. 19, Erden, Kurtulus 7, Avcil ne, Gunaydi ne, Kir (L), Akkus, Bayram 13. All. Matmeriçli.Arbitri: Twardowski (Polonia) e Savic (Serbia).Note: Italia: battute vincenti 3, battute sbagliate 16, attacco 44%, ricezione 39%-17%, muri 8, errori 26. Turchia: battute vincenti 5, battute sbagliate 26, attacco 48%, ricezione 46%-12%, muri 6, errori 47.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    VNL Finals ai raggi X: le stelle e le possibili rivelazioni di Ankara

    Di Alessandro Garotta Siamo alla vigilia delle Finals di Volleyball Nations League femminile: nella nuova formula della VNL, le migliori otto classificate al termine della fase preliminare si sfidano ad Ankara per conquistare il trofeo alzato l’anno scorso dagli USA. Grande attesa per le azzurre di coach Davide Mazzanti ,che giovedì alle 14 italiane affronteranno la Cina nei quarti di finale. In caso di successo, in semifinale troveranno una tra Turchia e Thailandia. Dall’altra parte del tabellone super sfide (in programma mercoledì 13): gli Stati Uniti se la vedranno con la Serbia, mentre il Brasile giocherà contro il Giappone. Tra sabato 16 e domenica 17 le partite che assegnano le medaglie. Per arrivare preparati alla prima grande finale dell’estate, importante banco di prova in vista dei Mondiali, ecco la nostra preview squadra per squadra, con i punti di forza e quelli deboli delle 8 nazionali partecipanti! Foto Volleyball World TURCHIAC’è una maledizione da sfatare, e questo potrebbe essere l’anno buono. In casa Turchia non lo vogliono dire ad alta voce, complici anche i sogni sfumati a un passo dal traguardo nel recente passato, ma in quel di Ankara potrebbe davvero arrivare finalmente la prima vittoria di un torneo di rilievo nella storia del volley femminile. Parlavamo di maledizione, perché le “Filenin Sultanlari” in più occasioni sono arrivate in fondo ai Campionati Europei, alla VNL e al World Grand Prix, ma poi si sono dovute accontentare del secondo o del terzo gradino del podio. A fare la differenza questa volta potrebbero essere il fattore campo e un roster profondo e di notevole qualità, che può contare su qualche stella, come l’opposta Ebrar Karakurt, la palleggiatrice Cansu Ozbay e le centrali Eda Erdem e Zehra Gunes, e su giocatrici con buona esperienza internazionale, come Hande Baladin, Meliha Ismailoglu e Simge Akoz. Non si può non annoverare la nazionale guidata da Giovanni Guidetti tra le favorite per sbarcare almeno in semifinale; poi, una volta arrivate lì, vedremo se la storia sarà pronta a cambiare. UP: il gruppo è coeso e si conosce alla perfezione; in più il fattore tifo può pesare decisamente.DOWN: le bande titolari sono buone mestieranti, ma chiedere loro un rendimento da top player è decisamente troppo.STELLA: Eda ErdemX-FACTOR: Saliha Sahin Foto Volleyball World THAILANDIALa Thailandia è riuscita a strappare l’ottavo e ultimo posto per le VNL Finals venendo premiata soprattutto dall’ottimo avvio nella competizione. Già essere ad Ankara per le asiatiche è una festa assoluta, e se magari riuscissero a uscire a testa alta o addirittura centrare l’impresa contro la Turchia nei quarti di finale, diventerebbero le assolute beniamine nazionali. Il roster di coach Danai Sriwatcharamethakul è composto da giocatrici tecniche, esplosive, grintose, ma che pagano pegno in termini di fisicità. In generale – per usare un eufemismo – non sono proprio le più temibili del lotto, pur potendo contare su alcuni elementi con una discreta esperienza internazionale: ci riferiamo alla palleggiatrice Pornpun Guedpard (che ha giocato in Giappone e Indonesia), l’opposta Kokram Pimpichaya (nell’ultima stagione alle Kurobe AquaFairies in Giappone), le schiacciatrici Ajcharaporn Kongyot e Chatchu-On Moksri (grandi protagoniste con il Sarıyer Belediyesi in Turchia) e l’esperto libero Piyanut Pannoy (ex di Azerrail Baku e VC Altay). UP: la condizione psicologica del non aver nulla da perdere.DOWN: manca fisicità ed esperienza ad alti livelliSTELLA: Kongyot AjcharapornX-FACTOR: Kokram Pimpichaya Foto Volleyball World ITALIAPer alcuni, la vera favorita numero uno. Di sicuro, un’autorevole candidata alla vittoria. Un’Italia così forte e completa non l’abbiamo mai vista, anche senza l’infortunata Sarah Fahr: non possiamo nasconderci, ma lasciarci trascinare da facili entusiasmi è l’ultima cosa che dobbiamo fare. Paola Egonu sarà come sempre il faro del gruppo, la stella chiamata a scatenarsi a suon di punti mettendo in mostra tutta la sua proverbiale esplosività; la numero 18 azzurra sarà schierata in diagonale con Ofelia Malinov, titolare per gran parte delle partite disputate finora, oppure con Alessia Orro, capace di variare il gioco in modo efficace quando chiamata in causa da Mazzanti? Al centro ci si affiderà a due tra Cristina Chirichella, Anna Danesi, Marina Lubian e Sara Bonifacio, elementi che assicurano muri e ottima copertura, e in attacco possono fare anche molto male alle avversarie. In banda il CT Davide Mazzanti ha a disposizione diverse opzioni di assoluto spessore tecnico che potrebbero consentirgli di variare lo schema tattico in caso di necessità: Caterina Bosetti è la banda di equilibrio, preziosa sia in fase difensiva sia per la sua abilità di giocare contro il muro piazzato. Miriam Sylla ed Elena Pietrini sono le “bocche da fuoco”, che si sono fatte apprezzare anche in coppia agli Europei 2021 e nell’ultima uscita contro la Thailandia, mentre Alessia Gennari andrà tenuta in seria considerazione se le cose non dovessero andare nel verso giusto. Infine c’è Monica De Gennaro, che non ha certamente bisogno di presentazioni: il miglior libero al mondo, che ancora una volta dovrà sorreggere la nostra nazionale con le sue difese spettacolari. UP: il talento individuale di questa squadra non ha eguali.DOWN: se la coscienza del proprio valore si trasforma in presunzione, l’Italia rischia di mostrare il fianco alle avversarie.STELLA: Paola EgonuX-FACTOR: Elena Pietrini Foto Volleyball World CINANo Zhu Ting, no Zhang Changning, no Yao Di, no Yan Ni, no Liu Yanhan. La Cina che si presenta alle Final Eight di Ankara è rinnovata, battagliera e pronta a sovvertire i pronostici del torneo (a partire dai quarti contro l’Italia), con il testimone di leader passato a Li Yingying. Finora la stella del Tianjin ha ricoperto questo ruolo alla perfezione, prendendo in spalla le compagne e portandole al quarto posto nella prima fase grazie a una serie di prestazioni da cineteca. Fari puntati anche sull’opposta Gong Xiangyu e sulla schiacciatrice Ye Jin, due giocatrici da prendere con le pinze e potenzialmente devastanti se nella giornata giusta, mentre la centrale Yuan Xinyue e il libero Wang Weiyi rappresentano il trait d’union rispetto al recente passato. In generale, non sarà la squadra più talentuosa, non avrà le giocatrici più abituate ai grandi palcoscenici, non starà attraversando il suo miglior momento storico, ma la nazionale di coach Cai Bin è un’avversaria ostica, tenace e che venderà cara la pelle. UP: partita dopo partita ha mostrato sempre maggiore affiatamento.DOWN: manca forse un po’ di esperienza a questi livelli.STELLA: Li YingyingX-FACTOR: Gong Xiangyu Foto Volleyball World USAÈ difficile pensare ad una nazionale che abbia segnato gli ultimi anni della pallavolo femminile mondiale più di quella statunitense. Dopo le tre affermazioni consecutive in VNL e il secondo posto alla World Cup 2019, la punta di diamante è stata naturalmente la medaglia d’oro a Tokyo: un trend positivo confermato dall’ottimo avvio della stagione 2022, con Karch Kiraly che ha potuto contare su due blocchi di altissimo livello. Da un lato, quello composto dalle protagoniste dell’ultimo ciclo olimpico, con Annie Drews, Jordan Thompson, Kelsey Robinson, Sarah Wihlite, Jordyn Poulter, Haleigh Washington, Chiaka Ogbogu e Justine Wong-Orantes. Dall’altro, quello delle new entry, con Kara Bajema, Alexandra Frantti, Dana Rettke, Brionne Butler e Anna Stevenson. La consapevolezza nei propri mezzi delle prime con il talento inesplorato delle seconde sembrano costruire un mix al picco del suo rendimento, con le due parti a compensarsi senza “rubarsi” la scena, assicurando quindi sempre un livello di gioco massimo in tutti i suoi aspetti. È questa la grande forza degli Stati Uniti. UP: la completezza del roster statunitense è impressionante.DOWN: la pressione potrebbe giocare brutti scherzi alla nazionale campione olimpica in carica.STELLA: Kelsey RobinsonX-FACTOR: Alexandra Frantti Foto Volleyball World SERBIAChe la Serbia possa fare malissimo a tutti lo abbiamo visto qualche settimana fa, quando a Brasilia ha superato al tie break la Turchia. Allo stesso tempo, però, si è resa protagonista anche di debacle senza appello, vincendo appena un set nei match contro le prime tre della graduatoria (USA, Brasile ed Italia). Una nazionale parzialmente rinnovata e alla ricerca di una nuova identità, che sta provando a mettere in scena quelli che sono gli specifici dettami tecnici e tattici impartiti dal CT Daniele Santarelli, ma che è ben consapevole di come sarà essenziale il ritorno di Tijana Boskovic per difendere il titolo ai prossimi Mondiali. Nel frattempo, l’obiettivo è di chiudere al meglio la VNL, potendo comunque contare su giocatrici che da anni dicono la loro sulla scena internazionale come Jovana Stevanovic e Ana Bjelica, giovani piene di talento (Maja Aleksic, Sara Lozo e Katarina Lazovic), una discreta palleggiatrice (Sladjana Mirkovic) e un jolly dal grande talento offensivo ma ultimamente alle prese con qualche guaio fisico di troppo (Brankica Mihajlovic). UP: Daniele Santarelli in panchina è una garanzia di qualità che potrebbe aprire la porta a scenari inaspettati.DOWN: senza Tijana Boskovic, manca la giocatrice a cui affidarsi per risolvere le questioni spinose.STELLA: Jovana StevanovicX-FACTOR: Sara Lozo Foto Volleyball World BRASILECi sono poche certezze nella vita: nascita, morte, Brasile competitivo. E state pure certi che anche stavolta bisognerà fare i conti con la nazionale verdeoro – vicecampione olimpica, seconda nelle ultime due edizioni della VNL e mai fuori dalle prime quattro nelle maggiori competizioni internazionali disputate dopo Rio 2016 (con la sola eccezione degli ultimi Mondiali). Zé Roberto può contare su un gruppo profondo, collaudato, forte in tutti i reparti e con qualche novità interessante. Come, ad esempio, Kisy, miglior realizzatrice della squadra fino a questo momento, che ha le carte in regola per stupire tutti anche alle Finals di Ankara e, insieme alla regista Macris, forma una diagonale da tenere d’occhio. Al centro Diana ha raccolto la pesante eredità di Carol Gattaz, mentre Carol sta confermando di essere tra le migliori interpreti in questo ruolo a livello mondiale. Il meglio, però, il Brasile lo offre in banda con Gabi e Pri Daroit, a garantire classe ed esperienza, e due giovani di belle speranze con un database di caratteristiche niente male, come Julia Bergmann e Ana Cristina. Vincere è difficile anche se sei la favorita, figuriamoci quando la concorrenza è così spietata: l’obiettivo rimane il podio, ma con questa quantità di talento puntare al bersaglio grosso è d’obbligo. UP: il gioco esalta non solo la classe infinita di Gabi ma anche il talento delle new entry.DOWN: le montagne da scalare per salire sul gradino più alto del podio sono di quelle belle impegnative: verosimilmente USA in semifinale e Italia, Cina o Turchia in finale.STELLA: GabiX-FACTOR: Kisy Foto Volleyball World GIAPPONEAvete cinque euro da puntare e cercate il colpaccio a sorpresa? Puntateli sul Giappone. È stata la squadra che ha più impressionato nelle prime due tappe del torneo, facendo scalpi importanti e mostrando una gran bella pallavolo, prima del crollo nell’ultima settimana a qualificazione già acquisita. Sulla carta sembrano partire dietro a USA, Brasile e Italia, ma nessuno potrà dormire sonni sereni contro le ragazze di coach Masayoshi Manabe. Il gruppo a sua disposizione è relativamente giovane (il libero Akane Yamagishi e la schiacciatrice Mami Uchiseto sono le uniche nate prima del 1992), ha grande voglia di imporsi e ha anche il volto sfrontato di gente che si è imposta gradino per gradino, lavorando costantemente, come le varie Mika Shibata, Sarina Koga, Arisa Inoue, Haruyo Shimamura e altre ancora, e adesso vuole raccogliere i frutti di questo lungo lavoro. UP: è una squadra che riesce a spingersi oltre la somma delle potenzialità individuali delle proprie componenti.DOWN: il puro confronto sulla qualità generale vede le giapponesi più indietro rispetto alle grandi favorite.STELLA: Sarina KogaX-FACTOR: Kotona Hayashi LEGGI TUTTO

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    Europei Under 18: spettacolare rimonta dell’Italia contro la Slovenia

    Di Redazione A un passo dalla prima sconfitta nei Campionati Europei Under 18 maschili, l’Italia trova le forze per una grande impresa: a Tbilisi contro la Slovenia gli azzurrini, sotto 8-2 nel tie break, tirano fuori tutte le loro energie e scavalcano gli avversari sull’8-12, andando poi a chiudere sul 12-15 e mantenendo l’imbattibilità nella competizione. Le ultime due sfide del girone contro Bulgaria (mercoledì 13 luglio) e Polonia (giovedì 14) saranno ora decisive per la qualificazione alle semifinali. Gioie e dolori per i ragazzi di Michele Zanin che, perso il primo set, vincono nettamente il secondo e il terzo, ma nel quarto restano sotto fino alla fine. 42 errori-punto e una ricezione ballerina non impediscono comunque all’Italia di farsi valere a muro (11 block vincenti) e in attacco: ancora una volta l’arma vincente è Alessandro Bristot, entrato dalla panchina e top scorer dei suoi con 23 punti, il 54% in attacco e 3 muri. La cronaca: Per questo terzo impegno nella rassegna continentale il tecnico Michele Zanin si è affidato al sestetto composto da Mati, Selleri, Magliano, Filippelli, Barotto, Carpita e dal libero Morazzini. Per la Slovenia, coach Iztok Ksela, ha fatto scendere in campo lo starting six composto da Okorn, Krzic, Podbregar, Marvot, Oman, Najdic e dal libero Karadza. Parte subito forte la Slovenia che, in apertura di primo set, conquista un buon di vantaggio (9-4). Le contromisure messe in campo dall’Italia non sono sufficienti per accorciare sugli avversari che restano avanti (14-9). Gli azzurrini faticano a trovare il giusto ritmo (19-15), la Slovenia non ha cedimenti (22-17) e conquista la prima frazione (25-22). Al rientro in campo sono gli azzurrini a partire col piede giusto e a spingersi avanti (2-5), gli sloveni ricuciono (5-5), ma è l’Italia a dettare il ritmo e a spingersi sul più 4 (10-14). I ragazzi di Zanin continuano ad imporre il proprio gioco (16-20), resistono al tentativo di recupero avversario (21-22) e nel finale trovano lo spunto giusto per conquistare il secondo set (23-25). E’ ancora l’Italia a condurre in apertura di terza frazione (4-8). Il buon gioco concertato dagli azzurrini permette loro di mantenere la Slovenia a distanza (6-11) e di allungare ulteriormente (10-17). Nel finale di set gli sloveni provano a ricucire (19-21), ma la rimonta non si completa e l’Italia conquista anche la terza frazione (21-25). Decisamente più equilibrato il quarto set che procede per un lungo tratto punto a punto (11-11). E’ la Slovenia a rompere l’equilibrio e a trovare il primo vantaggio (15-12). Gli azzurrini faticano a mantenere il ritmo (20-15), gli avversari conquistano il set (25-17) e riaprono la partita portandola al tie break.   Il quinto set vede una partenza fulminea degli sloveni che si spingono sul più 6 (8-2). Un attacco vincente di Magliano inverte la rotta e gli azzurrini ricominciano a macinare buon gioco e punti pizzando il break che vale la nuova parità (8-8). Ora è l’Italia a imporsi (9-13). Gli azzurrini non si disuniscono e chiudono set e partita (12-15). Slovenia-Italia 2-3 (25-22, 23-25, 21-25, 25-17, 12-15)Slovenia: Frece, Kosanic ne, Karazda Pevc (L), Podbregar Spes 10, Suhadolnik 2, Legen, Rajnar ne, Oman 8, Marovt 24, Najdic 2, Okorn 14, Purgar 3, Drobnic (L) ne, Krzic. All. Ksela.Italia: Miraglia 1, Bristot 23, Morazzini (L), Magliano 15, Selleri 4, Frascio 2, Carpita 3, Fedrici, Filippelli 6, Barotto 12, Bonisoli, Pozzebon, Mati 6, Loreti (L). All. Zanin.Arbitri: Adamczyk (Polonia) e Prozorov (Moldova).Note: Durata set: 23’, 27, 24’, 23’, 17’. Slovenia: battute vincenti 5, battute sbagliate 14, attacco 43%, ricezione 57%-40%, muri 7, errori 32. Italia: battute vincenti 4, battute sbagliate 21, attacco 43%, ricezione 45%-32%, muri 11, errori 42. LA SITUAZIONEPool I: Francia-Finlandia 3-1 (23-25, 25-15, 25-20, 25-22); Georgia-Serbia 0-3 (15-25, 14-25, 7-25); Belgio-Rep.Ceca 3-1 (18-25, 25-21, 25-17, 25-19). Classifica: Serbia 3 vittorie (7 punti), Belgio 2 (7), Francia 2 (6), Rep.Ceca 1 (4), Finlandia 1 (3), Georgia 0 (0). Prossimo turno (mer 13/7): Serbia-Francia ore 13; Belgio-Georgia ore 15.30; Rep.Ceca-Finlandia ore 18.Pool II: Grecia-Bulgaria 0-3 (16-25, 16-25, 17-25); Polonia-Germania 3-0 (25-19, 25-18, 25-17); Slovenia-Italia 2-3 (25-22, 23-25, 21-25, 25-17, 12-15). Classifica: Bulgaria 3 vittorie (9 punti), Italia 3 (8), Polonia 2 (6), Slovenia 1 (6), Germania 0 (1), Grecia 0 (0). Prossimo turno (mer 13/7): Germania-Grecia ore 13; Slovenia-Polonia ore 15.30; Italia-Bulgaria ore 18. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    VNL maschile: definiti i quarti di finale. Gli azzurri ritrovano l’Olanda

    Di Redazione Sarà ancora l’Olanda l’avversaria dell’Italia nei quarti di finale della VNL maschile. Gli “orange”, sconfitti proprio dagli azzurri nell’ultima partita della fase a gironi, hanno comunque conservato l’ottavo posto, l’ultimo utile per la qualificazione alle Finals, grazie al ko subito dalla Slovenia contro la Polonia. Non solo: la squadra di De Giorgi – per miglior quoziente set rispetto ai polacchi – chiude al primo posto in classifica generale, legittimando quel ruolo di testa di serie che avrebbe comunque ottenuto in virtù della qualifica di paese organizzatore della fase finale. Nell’eventuale semifinale di Bologna gli azzurri se la vedranno poi con una tra Francia e Giappone (le uniche due squadre che sono riuscite a batterli nella fase iniziale). La Polonia, che battendo gli sloveni ha almeno parzialmente “vendicato” una serie di sanguinose eliminazioni dalle principali competizioni internazionali, è dunque seconda, e nel primo turno a eliminazione diretta se la vedrà con l’Iran, per poi eventualmente affrontare nel turno successivo una tra Brasile e USA. Le Finals si disputeranno alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno dal 20 al 24 luglio; il calendario è ancora da definire, ma è già noto che l’Italia giocherà mercoledì 20 luglio alle 21. È lecito supporre, dunque, che la sfida tra Francia e Giappone venga programmata alle 18 dello stesso giorno, mentre i restanti due quarti si disputeranno giovedì 21. Le semifinali sono in calendario sabato 23 e le finali domenica 24 luglio, sempre nell’impianto bolognese. I biglietti per assistere alle gare sono ancora disponibili online. Intanto – ma questo verdetto era già noto – l’Australia, ultima in classifica generale, si giocherà la permanenza nella VNL del prossimo anno nella Challenger Cup (dal 28 al 31 luglio a Seul). Con i “Volleyroos” ci saranno le rappresentanti di Europa (Turchia e Repubblica Ceca), Asia (Qatar), Africa (Tunisia), Sudamerica (Cile) e NORCECA (Cuba), insieme alla Corea del Sud in qualità di paese ospitante. Solo la nazionale vincente accederà all’edizione 2023 della Volleyball Nations League. FASE A GIRONIPool 5: USA-Argentina 3-2 (29-27, 22-25, 20-25, 25-13, 17-15); Australia-Francia 0-3 (16-25, 12-25, 26-28); Brasile-Giappone 3-0 (25-23, 25-23, 25-22).Pool 6: Cina-Serbia 1-3 (17-25, 17-25, 25-23, 22-25); Italia-Olanda 3-0 (25-23, 26-24, 25-21); Polonia-Slovenia 3-1 (25-14, 25-23, 23-25, 25-17).Classifica finale: Italia e Polonia 10 vittorie (31 punti); USA 10 (27); Francia 9 (28); Giappone 9 (27); Brasile 8 (24); Iran 7 (20); Olanda 6 (17); Argentina 5 (18); Slovenia 5 (15); Serbia 5 (14); Germania 4 (10); Cina 3 (9); Bulgaria 2 (9); Canada 2 (6); Australia 1 (2). QUARTI DI FINALEMercoledì 20 e giovedì 21 luglioItalia-Olanda (mer 20/7 ore 21)Francia-GiapponeUSA-BrasilePolonia-Iran SEMIFINALISabato 23 lugliovincente Italia/Olanda-vincente Francia/Giapponevincente USA/Brasile-vincente Polonia/Iran FINALIDomenica 24 luglio (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO