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    Le azzurre superano la Bulgaria nella prima amichevole a Cavalese

    Di Redazione

    Inizia con il piede giusto la serie di amichevoli della nazionale femminile nel corso del collegiale di preparazione a Cavalese. Alla prima uscita dopo la vittoria della VNL, le azzurre di Davide Mazzanti hanno battuto nettamente la Bulgaria per 3-0. Il test match, disputatosi al Palazzetto dello Sport Árpàd Weisz ha visto la nazionale italiana lottare soprattutto nei primi due set, riuscendo però ad aver la meglio sulle avversarie. Nel terzo Egonu (top scorer con 19 punti) e compagne hanno comandato il gioco e si sono imposte senza problemi.

    Come previsto, il CT azzurro ha tenuto a riposo Elena Pietrini – ferma per un problema alla schiena – e ha schierato dall’inizio alla fine il sestetto titolare formato da Orro in palleggio, Egonu opposta, Danesi e Chirichella al centro, Sylla e Bosetti schiacciatrici e De Gennaro libero, senza effettuare cambi. Particolarmente positiva la prova delle centrali, con 11 punti per Anna Danesi e 9 per Cristina Chirichella.

    Italia e Bulgaria disputeranno un secondo test match, sempre a Cavalese, domenica 28 agosto alle 18, mentre domani (sabato 27) le due squadre sosterranno un allenamento congiunto con ingresso libero per il pubblico.

    Italia-Bulgaria 3-0 (25-21, 25-22, 25-15)Italia: Orro 3, Chirichella 9, Sylla 10, Egonu 19, Danesi 11, C. Bosetti 7, De Gennaro (L). N.e: Degradi, Bonifacio, Lubian, Gennari, Fersino (L), Malinov, Nwakalor. All. Mazzanti.Bulgaria: Kitipova 1, Todorova M. 3, Dimitrova G. 7, Chausheva 11, Dimitrova N. 9, Yordanova 6, Todorova Z. (L). N.e: Becheva 1, Neykova, Barakova, Pashkuleva, Marinova. N.e: Paskova, Saykova, Vasileva, Krivoshiiska. All. Micelli.Note: Durata Set: 23’, 24’, 19’. Italia: 7 a, 12 bs, 13 m, 20 et. Bulgaria: 4 a, 6 bs, 1 m, 23 et.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fabio Leonardi carica Novara: “Abbiamo allestito una squadra fortissima”

    Di Redazione

    Dopo il raduno di mercoledì 24 agosto, giovedì sera nella cornice della Kavallotta Playground and Cuisine, le quattro atlete della Igor Gorgonzola Novara già al lavoro e lo staff tecnico hanno incontrato sponsor e autorità per il primo tradizionale “brindisi” in vista della nuova stagione. Presenti naturalmente anche i massimi dirigenti della squadra piemontese, dalla presidente Suor Giovanna Saporiti al title sponsor Fabio Leonardi.

    “La grande vittoria, dopo 10 anni di attività – ha detto suor Giovanna – è avere ancora al nostro fianco tutte quelle persone che dall’inizio hanno scelto di sostenere il nostro progetto. Siamo al via di un altro campionato di Serie A1 con le solite ambizioni, ma anche con la consapevolezza che il campionato sarà di livello altissimo“.

    Più esuberanti, come di consueto, le parole del patron Leonardi: “Abbiamo allestito una squadra fortissima. Dovremo vedercela con almeno altre tre formazioni che possono vantare roster stellari e mi aspetto una stagione davvero di altissimo livello, in Italia ma anche in Europa. Il mio ringraziamento va agli sponsor divenuti nel tempo amici e sostenitori, che nonostante la congiuntura non certo favorevole da oltre due anni a questa parte hanno scelto di rimanere al nostro fianco, dandoci anche la possibilità di aumentare il budget“.

    “La squadra è cambiata tanto – ha ricordato Eraldo Peccetti, membro del Comitato Tecnico – e per il momento abbiamo qui solo una parte delle atlete che vestiranno la maglia azzurra nella prossima stagione. Abbiamo puntato sull’entusiasmo di atlete giovani e sull’esperienza di atlete più affermate, cercando di migliorare oltre al tasso tecnico anche la fisicità del roster“.

    È entrato più nel dettaglio il direttore generale Enrico Marchioni: “Poco alla volta accoglieremo altre atlete, nei prossimi giorni arriverà Adams, poi Ituma e Varela che sono impegnate al momento con le rispettive nazionali. Per il resto della squadra, invece, se ne parlerà dopo i Mondiali: per noi sarà complicata la gestione, ma è anche un onore avere 7 giocatrici ai Mondiali, di cui 5 con la nazionale italiana, così come il nostro allenatore impegnato nella rassegna iridata“.

    In assenza di Lavarini, la squadra è al momento affidata al suo vice Davide Baraldi: “Per me è il sesto anno a Novara e sono onorato di poter seguire in prima persona questa fase della preparazione della nuova stagione. Con Stefano Lavarini c’è un contatto costante, con le ragazze in palestra il giusto clima positivo e sereno. Poco alla volta accoglieremo anche le altre ragazze e daremo maggiormente una forma di ‘squadra’ a questo gruppo“.

    Infine le parole delle quattro giocatrici già al lavoro, a cominciare da Ilaria Battistoni, l’unica confermata: “Due anni fa sono arrivata a Novara pronta a vivere per la prima volta la serie A1 e da allora oltre a togliermi questa soddisfazione ho avuto anche l’onore di vestire la maglia della nazionale. Ora non vedo l’ora di iniziare a fare sul serio in questa nuova stagione, che sarà sicuramente molto stimolante e ricca di sfide“.

    “Ho voluto fortemente Novara – ha spiegato il libero Giulia Bresciani – ho deciso di vivere questa avventura nonostante il campionato vinto con Macerata e ringrazio il club per la fiducia accordatami. Sono molto determinata e carica, aspetto di poter iniziare la stagione e vedere dove potremo arrivare“. E Kenia Carcaces le ha fatto eco: “Da quando sono arrivata in Italia, ho sempre avuto il sogno di vincere qualche trofeo e in questo senso la stagione con la Igor Volley rappresenta per me un’occasione da sfruttare al meglio. Ci saranno tante rivali fortissime e sarà difficile, ma sono convinta che anche noi saremo competitive per primeggiare“.

    La schiacciatrice Gaia Giovannini ha concluso: “Sono emozionata e felice, per me Novara è una grande occasione e in questi primi giorni sto avendo sensazioni molto positive. Per ora siamo in poche ma comunque abbiamo già iniziato a lavorare sodo. Sarà una stagione importante e faremo di tutto per essere protagoniste“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Oleh Plotnytskyi: “Ai Mondiali lotteremo come se stessimo difendendo l’Ucraina”

    Di Redazione

    I Campionati Mondiali maschili che prendono il via oggi in Polonia e Slovenia non saranno una competizione qualunque per l’Ucraina, e non soltanto per il momento drammatico che sta vivendo il paese, il cui territorio è sotto attacco ormai da 6 mesi da parte della Russia. Nella sua storia la nazionale ucraina aveva partecipato una sola volta alla manifestazione iridata, nell’ormai lontano 1998, e quest’anno vi ha avuto accesso (grazie al suo piazzamento nel ranking mondiale) proprio in sostituzione della Russia, esclusa da tutti i tornei internazionali. Una situazione che carica la partecipazione dell’Ucraina di ulteriori significati simbolici.

    A sottolinearlo, in un’intervista alla testata polacca WP Sportowe Fakty, è il capitano e giocatore più rappresentativo della squadra, lo schiacciatore di Perugia Oleh Plotnytskyi: “In questo torneo lotteremo per il nostro paese, come se lo stessimo difendendo. Vogliamo portare un po’ di gioia ai nostri connazionali, tra cui anche i soldati, che mi scrivono che sono dalla nostra parte e guarderanno le nostre partite. È incredibile che queste persone, che rischiano la loro vita ogni giorno, pensino a noi e ci supportino. Sono molto forti e vogliamo dimostrare che lo siamo anche noi, combattendo per loro e per tutta l’Ucraina“.

    Per la nazionale, sottolinea Plotnytskyi, non è stata per nulla un’estate facile: “La Golden League (chiusa al quarto posto, n.d.r.) l’abbiamo giocata tutta in trasferta, spostandoci tra Croazia, Spagna, Danimarca e Croazia. È stato molto faticoso, ma la nostra Federazione e anche quelle degli altri paesi ci hanno aiutato molto. Per la preparazione ai Mondiali siamo stati ospitati prima dalla Lettonia e poi dalla Polonia; adesso siamo pronti fisicamente e mentalmente. All’Ucraina non capita tutti gli anni di giocare i Mondiali e non sappiamo quando avremo ancora quest’occasione“.

    Nelle amichevoli preparatorie Plotnytskyi e compagni si sono comportati molto bene, battendo Iran e Messico e cedendo solo al tie break alla Polonia. Ora li aspetta il debutto sabato alle 20.30 contro la Serbia, per poi affrontare Tunisia e Portorico in un girone non certo impossibile (anche perché disegnato per una testa di serie come la Russia). “Non è facile giocare in questa situazione – ammette lo schiacciatore – ma noi siamo in una posizione vantaggiosa rispetto a chi rischia la vita tutti i giorni. Siamo al sicuro in campo, nessuno ci sparerà per ucciderci. Quando arriveranno momenti difficili, dovremo pensare a questo“.

    (fonte: WP Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    A segno l’Italia Under 20 nella prima amichevole contro il Brasile

    Di Redazione

    La nazionale Under 20 maschile, impegnata in uno stage di allenamento con il Brasile, ha vinto ieri il primo dei quattro test match in programma. Al Palazzetto dello Sport “Colle Gioioso” di Monteprandone (Ascoli Piceno) gli azzurrini si sono imposti per 3-0 sulla nazionale Under 21 brasiliana, aggiudicandosi anche i due set supplementari disputati al termine (25-21, 25-19). Una buona prova corale per Boninfante e compagni, come sottolineato al termine dell’amichevole dal tecnico Matteo Battocchio e da Julio Velasco, direttore tecnico delle nazionali giovanili maschili.

    Con questa serie di test match prosegue la preparazione della nazionale Under 20 in vista dei Campionati Europei di categoria, in programma a Montesilvano e Vasto dal 17 al 25 settembre. La seconda amichevole tra Italia è in programma oggi, venerdì 26 agosto, alle 18. Il terzo e il quarto test match, invece, si svolgeranno domenica 28 agosto alle 9 e lunedì 29 agosto alle 18. Tutte le amichevoli saranno giocate a Monteprandone e saranno a ingresso gratuito.

    Italia-Brasile 3-0 (25-20, 25-23, 25-17)Italia: Orioli 5, Ambrose 2, Boninfante 1, Porro 12, Balestra 8, Bovolenta 13, Staforini (L), Iervolino, Eccher 3, Arguelles 2, Fanizza, Russo, Roberti. Ne: Volpe, Laurenzano (L), Penna. All. Battocchio.Brasile: Bento 4, Franca 5, Castro 9, Bergmann 6, Nascimento 8, Cardoso 1, Baioco (L), Souza, Oishi 1, Oliveira, Amorin 4. Ne: Stragliotto (L), Parada, Neufeld, Machado, Bruno, Conceicao, Henrique. All. Novaes.Note: Durata set: 24’, 28’, 24’. Italia: 8 a, 14 bs, 4 mv, 22 et. Brasile: 2 a, 16 bs, 4 mv, 29 et.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarah Fahr: “Gli infortuni ti insegnano a tenere sempre la testa alta”

    Di Alessandro Garotta

    La malasorte spesso si diverte. Frase strana questa, eppure così concreta: capita a volte che dinanzi a noi vengano a crearsi, in una frazione di secondo, muri altissimi. Cosa fare in questo caso? C’è chi sceglie di tornare indietro e chi, invece, decide di passare oltre. In questa seconda categoria di persone rientra Sarah Fahr, che il muro se l’è trovato davanti ben due volte nell’ultimo anno: ad aprile si è infatti procurata una nuova rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, lo stesso che era stato operato dopo il brutto infortunio di cui la giovane centrale della Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano e della nazionale era stata vittima durante gli Europei 2021.

    La frazione di secondo prima citata – tanto è necessario negli atleti per razionalizzare la causa del dolore – che ti abbatte, la consapevolezza che bisognerà stare fermi per diversi mesi. Tutto ciò può essere sconfitto solo da una volontà ferrea. Come quella di Fahr, che si è raccontata in esclusiva ai nostri microfoni.

    Foto Imoco Volley

    L’infortunio e la ricaduta. Come sta vivendo questo momento delicato della sua carriera?

    “È un percorso di alti e bassi. Ho sempre cercato di affrontare l’infortunio con una mentalità positiva e prendere il meglio da quello che mi stava succedendo. È stato così per il primo infortunio ed è così anche per il secondo. Sto imparando tante cose su me stessa e sul mio corpo che magari non avrei mai potuto conoscere senza questi stop. È certamente un periodo difficile, ma mi permetterà di tornare in campo con maggiori consapevolezze“.

    A che punto è il programma riabilitativo? Si è fatta un’idea di quando potrà tornare in campo?

    “Non c’è una data prestabilita in cui è programmato il mio rientro in campo: sono passati quattro mesi dal secondo infortunio e tornerò appena possibile. Sto affrontando il recupero pensando a me stessa, al fatto che sono ancora giovane e ho un’intera carriera davanti, e perciò non voglio affrettare i tempi. È un percorso ‘step by step’ che prevede controlli e test mensili per verificare se posso proseguire. Questa modalità di lavoro mi fa stare tranquilla e mi permette di concentrarmi al massimo per capire ciò che è giusto o sbagliato per il mio corpo“.

    Quali sono stati i suoi pensieri nel momento in cui le hanno comunicato che doveva sottoporsi a un nuovo intervento al ginocchio destro?

    “Diciamo che non sono stati pensieri felici e positivi… A differenza della prima volta, quando avevo accettato l’infortunio fin da subito, la seconda è stata una bella batosta. Ho passato una settimana in cui ero davvero giù di morale e non sapevo dove trovare le forze per ricominciare da capo, perché un conto è rompersi un legamento crociato a distanza di anni e un altro romperselo a distanza di otto mesi. Poi, però, grazie a un incontro per caso con una persona in treno, ho capito che le cose brutte nella vita sono altre. Da lì ho cambiato modo di affrontare l’infortunio tornando a vivere questo periodo in modo positivo, come possibilità di crescita personale“.

    foto Instagram Sarah Fahr

    Secondo lei, il dolore in qualche modo rende migliori, fortifica?

    “Credo di sì. In questi mesi ho imparato tantissime cose nuove su di me e avverto di essere cambiata sia dal punto di sportivo sia da quello umano. Quando ti fai male, ricevi messaggi del tipo ‘tranquilla, vedrai che tornerai più forte di prima’: è proprio vero, perché gli infortuni ti insegnano a tenere la testa alta anche nei momenti più difficili e ti obbligano a percorrere una strada in salita ma che, una volta rientrata, sarà utile per il prosieguo della carriera“.

    Che effetto le fa un’estate senza maglia azzurra? Cosa le manca di più della nazionale?

    “Senza dubbio, un effetto strano… Dopo il primo infortunio, il mio obiettivo era quello di tornare in nazionale e dare il massimo nelle competizioni estive. Purtroppo non è stato così, quindi ho cercato di vivere questi mesi nel modo più sereno possibile. Alla fine, è stata la mia prima estate libera da quando avevo tredici anni. Me la sono goduta al massimo, sperando di tornare presto in nazionale. Mi mancano le emozioni che solo la maglia azzurra sa regalare, e ovviamente anche il gruppo che si è creato. Sabato scorso (20 agosto, n.d.r.) sono andata a trovare le mie compagne ed è stato bellissimo riabbracciarle“.

    Foto LVF/Rubin

    Nonostante l’infortunio, Conegliano non ha esitato a confermarla nel roster per la prossima stagione. Come ha visto questo atto di grande fiducia della sua società?

    “Non posso fare altro che ringraziare il club dal profondo del cuore, perché dopo gli infortuni è sempre stato al mio fianco, aiutandomi e non facendo mai mancare il suo sostegno: Conegliano è una grande famiglia e me lo ha dimostrato in questo periodo. Sento di poter dare ancora tanto a questa società e non vedo l’ora di ringraziarla dando il 100% in campo“.

    Conferme importanti e tanti innesti di qualità. Cosa ne pensa della nuova Imoco, e in particolare del rinnovato reparto delle centrali?

    “Come sempre i nostri presidenti sono riusciti a costruire una squadra importante e ben equilibrata, che potrà giocare per raggiungere grandi obiettivi. Non vedo l’ora che inizi questa stagione per ritrovare ‘vecchie’ amiche e conoscere le nuove arrivate. Per quanto riguarda le centrali, penso che sia stato mantenuto un livello molto alto. Conosco Marina (Lubian, n.d.r.) e Federica (Squarcini, n.d.r.) da quando ero piccola e sono davvero contenta di averle in squadra. E poi c’è sempre Robin (De Kruijf, n.d.r.)… È straordinario avere la possibilità di giocare con lei e ammirarla da vicino in allenamento“.

    foto Rolando Samperna / Instagram Sarah Fahr

    Il livello del campionato italiano si è alzato ulteriormente, ma Conegliano deve difendere il titolo. Siete sempre le favorite nella lotta per lo Scudetto?

    “Sono contenta che il campionato sia ulteriormente cresciuto di livello e penso che sarà divertente giocare tante partite combattute ed equilibrate. Noi dovremo difendere il titolo, ma non so se siamo le favorite. L’unica cosa certa al momento è che io e le mie compagne, comprese le nuove arrivate, vogliamo dimostrare che Conegliano punta sempre in alto“.

    Sarà la sua terza stagione all’Imoco. Quali sono i suoi ricordi più belli di questa esperienza finora?

    “È la mia terza stagione a Conegliano, anche se forse sarebbe più corretto considerarla come la mia seconda annata con la maglia gialloblu. Ovviamente la prima è stata indimenticabile perché siamo riuscite ad esprimere una bella pallavolo e abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere. Ricordo con piacere anche il rientro in campo e le poche partite che sono riuscita a giocare l’anno scorso prima del secondo infortunio: è stato molto emozionante tornare a giocare con le mie compagne“.

    In una precedente intervista ci aveva raccontato che il suo motto è “Fai della tua vita un sogno, e di un sogno una realtà“. Dunque, le chiedo: quali sono i suoi sogni nel cassetto?

    “Ho tanti sogni nel cassetto, ma credo che adesso per me il più importante sia tornare a giocare, esprimermi al massimo delle potenzialità e continuare la mia carriera senza infortuni“. LEGGI TUTTO

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    De Giorgi verso i Mondiali: “L’obiettivo è stabilizzarsi ad alto livello”

    Di Redazione

    Francia e Polonia, poi tutte le altre, tra cui anche gli azzurri. Alla vigilia della partenza per i Campionati Mondiali maschili, che vedranno la nostra nazionale impegnata a Lubiana nel girone iniziale, il CT Fefè De Giorgi ha le idee chiarissime sulle gerarchie della competizione iridata. E nell’intervista rilasciata a Gianluigi De Vito per la Gazzetta del Mezzogiorno aggiunge: “Dopo la VNL sicuramente gli Stati Uniti hanno guadagnato posizioni e considerazione, possono puntare alle medaglie. Poi c’è sempre il Brasile. Ma ce ne sono diverse di squadre, penso anche alla Serbia, che si possono inserire nella lotta per il podio“.

    “Le due nazionali di riferimento – continua l’allenatore azzurro – rimangono Francia e Polonia, che hanno un roster, un’esperienza e una qualità, almeno sulla carta, superiori. L’Italia deve giocarsela a viso aperto e cercare di arrivare più in alto possibile, alle medaglie. Il nostro obiettivo è quello di crescere e rimanere nella parte alta delle manifestazioni. Poi è chiaro che tutti vogliono vincere, la cosa importante è stabilizzarsi nell’alto livello“.

    De Giorgi parla anche delle grandi responsabilità affidate ai giovani talenti azzurri, come Michieletto o Romanò, preferito a Zaytsev: “Cercheremo di non farglielo sentire… Se dovessi far giocare in base al nome, dovrei cambiare mestiere. Le scelte sono state tutte molto complicate, compresa l’ultima, con la quale ho dovuto scegliere un libero per accompagnare Balaso“.

    L’avventura nella VNL, chiusa al quarto posto, ha insegnato qualcosa a questa nazionale? Il CT pensa di sì: “A Cavalese abbiamo lavorato alla ricerca dei nostri miglioramenti e anche sulla capacità di riprendersi e avere il giusto approccio dopo le sconfitte. A un certo livello devi saper vincere e saper perdere, usare le sconfitte come un momento di crescita. È una fase fisiologica. La differenza la fa come reagisci ai momenti di difficoltà, come gruppo e individualmente“. LEGGI TUTTO

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    Elena Pietrini a riposo, Mazzanti convoca Alice Degradi a Cavalese

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Novità dell’ultim’ora per il ritiro della nazionale femminile che inizierà mercoledì 24 agosto a Cavalese (in programma anche 4 amichevoli contro Bulgaria e Francia). Il CT Davide Mazzanti ha integrato l’elenco delle convocate con Alice Degradi, schiacciatrice della E-Work Busto Arsizio, portando così a 15 il numero delle giocatrici che parteciperanno al collegiale.

    La convocazione di Degradi è dovuta alle non perfette condizioni fisiche di Elena Pietrini, che accusa un problema alla schiena e dovrebbe essere tenuta a riposo nel corso dei test match previsti in Val di Fiemme. La decisione del CT sarà ufficializzata nelle prossime ore. LEGGI TUTTO

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    Due ventenni svedesi sul tetto europeo del beach volley

    Di Redazione

    Dopo aver avuto ragione dei campioni olimpici in semifinale, i norvegesi Mol e Sorum, in quella che è stata probabilmente la partita più appassionante, combattuta ed equilibrata dell’intero Campionato Europeo, finita 2-1 (21-16, 21-23, 15-13) gli svedesi Ahman-Hellvig campioni europei Under 22 in carica hanno avuto strapazzato in due set i cechi Perusic-Schweiner. Vittoria 2-0, senza sconti 21-16 e 21-15 e oro continentale.

    Un vero spettacolo quello offerto dai giovanissimi David Ahman e Jonatan Hellvig, entrambi classe 2001 (Ahman farà i 21 a dicembre ed Hellvig a ottobre). Un metro e 89 il primo, 192 centimetri il secondo hanno fatto vedere atletismo e tecnica per una serie di colpi spettacolari che hanno incantato l’arena della suggestiva Königsplatz di Monaco, subito schierata con i due biondi, pure giovani e belli. Azioni chiuse in due colpi, difese di istinto con le nocche di Hellvig, ace di Ahman.

    A fare le spese di questa coppia, pur con una strenua difesa fino al tie-break erano stati anche gli italiani Paolo Nicolai e Samuele Cottafava agli ottavi di finale.

    Ci si aspettava forse qualcosa di più nella finale da parte dei più esperti Perusic e Schweiner entrambi 28enni. Il primo set è in pratica senza storia. Un mani out di Ahman e un muro di Hellvig su Schweiner e la Svezia chiude il primo parziale in poco più di 20 minuti di gioco: 21-16. Prova a scappare ancora la Svezia nel secondo (5-1) ma, Schweiner a muro torna sul 5-3. E’ un fuoco di paglia. Difese pazzesche di Ahman-Hellvig e si vola sul 9-3. Sono affiatati e forti. Esattamente due anni fa del resto erano stati i primi svedesi a vincere un oro nella storia del World Tour maschile e femminile. A Montpellier, torneo 1 Stella,

    Tornando alla cronaca del secondo parziale, un attacco potente in diagonale di Hellvig fa il 16-9. Il 17 è un chiodo nei quattro metri di Ahman, sempre il n.1 della Svevia fa il 18, ma spreca poi il rigore successivo. L’oro è a un passo ed è normale un calo di tensione, con la coppia della Repubblica Ceca che rosicchia punti fino al 18-13. Scontri sopra la rete e difese incredibili per lo spettacolare 19-11 svedese. E’ un monologo dei due ventenni. Serve però un altro cambio prima della chiusura di Ahman in diagonale 21-15.

    Nella finale per il bronzo i norvegesi Mol-Sorum avevano piegato 2-0 i polacchi Bryl-Losiak (21-16, 17-21). Da segnalare che il match è stato arbitrato dall’italiano Giuseppe Curto con il transalpino Vincent Roche. LEGGI TUTTO