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    Chieri a valanga sullo Sliedrecht: la semifinale è a un passo

    Di Redazione

    La Reale Mutua Fenera Chieri naviga a vele spiegate verso le semifinali di Challenge Cup femminile: l’andata dei quarti di finale in Olanda è un monologo della squadra di Giulio Cesare Bregoli, con lo Sliedrecht Sport incapace di reagire alla potenza di fuoco delle piemontesi. Prova impressionante di Alessia Mazzaro con l’86% in attacco, 4 muri e un ace; Camilla Weitzel fa addirittura meglio in attacco (8 su 8), mentre nel tabellino finale spiccano i tanti errori chieresi in battuta (14). Al ritorno, in programma mercoledì 8 febbraio in Piemonte, basterà vincere due set per passare il turno.

    Opposte a una squadra giovane ma combattiva, nei tre set Grobelna e compagne hanno quasi sempre in mano la partita. Nella prima frazione c’è un primo allungo chierese da 4-4 a 4-7, con break risolutivo da 11-12 a 13-19 e punto del 18-25 messo a terra al secondo set point da Grobelna (che svetta con 6 punti e l’86% in attacco).

    Nel secondo set il punteggio resta in bilico fino al 13-12. Qui gira a favore di Chieri che su servizi di Weitzel e Bosio piazza un parziale di 1-12 portandosi sul 14-24. La frazione termina quindi 16-25.

    Nel terzo set le ragazze di Bregoli partono forte (1-4, 4-9) e raggiungono il vantaggio massimo di 7 punti sul 7-14. Nella seconda parte di set c’è spazio per Morello, Storck e Villani. Chieri si mantiene a distanza di sicurezza e chiude 18-25 con Rozanski al secondo match-point.

    “Loro hanno dato tutto, e sapevamo che sarebbe stato difficile giocare contro questo tipo di squadra – il commento di Helena Cazaute – noi abbiamo sbagliato un po’ troppo al servizio, ma l’importante è aver conquistato la vittoria“.

    Sliedrecht Sport-Reale Mutua Fenera Chieri 0-3 (18-25, 16-25, 18-25)Sliedrecht Sport: Vos 7, Cnossen ne, Lijkendijk 3, Rahangmetan 1, Rekar (L), De Haan E., Bijlsma 8, Joosten, Kjosas ne, Mourits, De Haan J. 5, Stevens 7. All. Bezemer.Reale Mutua Fenera Chieri: Cazaute 9, Morello, Rozanski 9, Bosio, Spirito (L), Fini (L) ne, Nervini ne, Grobelna 11, Villani 3, Butler ne, Storck 2, Mazzaro 11, Kone ne, Weitzel 9. All. Bregoli.Arbitri: Basic (Bosnia Erzegovina) e Yilmazgil (Turchia).Note: Spettatori 750. Sliedrecht: battute vincenti 2, battute sbagliate 4, attacco 34%, ricezione 58%-25%, muri 5, errori 21. Chieri: battute vincenti 3, battute sbagliate 14, attacco 57%, ricezione 54%-32%, muri 9, errori 21.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gardini firma ancora in Polonia, allenerà lo Skra Belchatow fino a fine stagione

    Di Redazione

    Andrea Gardini è il nuovo allenatore del PGE Skra Belchatow. Lo comunica ufficialmente il club polacco che specifica che l’accordo ha valenza fino al termine della stagione in corso, ma “entrambe le parti non escludono che si parlerà di prolungare il contratto dopo la fine della stagione”.

    “È un grande onore per me essere in un club con una storia così unica come il PGE Skra Bełchatów. Questo è un club che ha giocato nelle Final Four di Champions League, ha vinto più volte il campionato polacco e la Coppa di Polonia. Lavorare in PGE Skra è per me una grande gioia, una grande opportunità e una sfida” sono le prime parole di Gardini da allenatore del Belchatow, dove come assistente avrà Radoslaw Kolanek.

    “Siamo a un punto in cui la squadra ha bisogno di un nuovo, fresco impulso per lavorare. Crediamo che coach Gardini sia in grado di darlo. Mancano 8 partite alla fine della regular season, 24 punti in palio, quindi in classifica possono ancora cambiare tante cose. Lotteremo fino all’ultima partita per il miglior risultato alla fine della stagione” ha aggiunto Konrad Piechocki, presidente del club polacco.

    Una nuova avventura nel campionato polacco, dunque, per l’ex centrale della generazione dei fenomeni che lo scorso anno era stato alla guida dello Jastrzebski Wegiel fino al discutibile esonero dopo la sconfitta in Gara dei quarti di finale playoff contro il Trefl Gdansk.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Atanasijevic tra presente e passato: “Momento per me difficile. Tifo non più unito”

    Di Redazione

    Era ed è nei ricordi più belli dei tifosi della Sir Safety Susa Perugia. E non solo. Il suo nome è Aleksandar Atanasijevic, ed alcuni cuori perugini aumentano i propri battiti anche solamente al sentirne il nome.

    Il bomber serbo, ora lottatore tra le fila della squadra polacca del Skra Belchatow, racconta proprio il momento che sta passando la sua ex squadra, dominatrice sia in Italia che in Europa tra le colonne del “Corriere dell’Umbria”.

    La sua intervista inizia, però, analizzando il momento che sta attraversando in prima persona, dato anche l’infortunio al dito della mano sinistra: “Per me non è uno d ei momenti più facili, dato che ho giocato 3 gare senza sapere che mi fossi rotto un dito. La cosa che più scoccia, però, è il fatto che non possa aiutare la mia squadra. Al momento siamo fuori dai play-off, ma siamo sicuri che al termine del campionato ne faremo parte“.

    Il focus, poi, viene spostato su quella che è stata la sua Sir: “In quegli anni ho vissuto un vero e proprio sogno. Esistono davvero pochi palazzetti come il PalaBarton. Sono davvero felice per i risultati che sta ottenendo e sarò sempre il loro fan numero uno. Anche se è stata una decisione difficile, penso sia stato giusto andare via in quel momento, anche d’accordo con la società. Negli ultimi tempi trascorsi in Umbria non mi sentivo più quello di una volta e mi sarebbe spiaciuto restare giusto per onorare il contratto. Non lo meritava la società, né tanto meno i tifosi“.

    L’analisi che viene susseguentemente è per la stagione perfetta effettuata fin qui da Perugia: “Mi immaginavo una stagione super, anche se, a dire la verità, era difficile pensare fosse così netta e senza sconfitte. Il segreto è sicuramente nella gestione di Anastasi. Tutti si sentono parte del gruppo ed hanno il giusto ritmo Mi piace davvero tanto e sta facendo un lavoro egregio. Se dovessi scegliere un nome in campo, poi, quello è sicuramente quello di Giannelli, vero leader sia sul taraflex che fuori e si vede anche semplicemente nei time-out“.

    Un nome che sta stupendo gli appassionati è quello del neoarrivato Herrera: “Io e lui siamo sicuramente due opposti diversi. A lui devo fare i complimenti perché è sempre un ottimo innesto quando chiamato in causa. Rispetto a lui, però, avevo decisamente un altro peso addosso, in quanto quando venni a Perugia non c’era l’obbligo di vincere, cosa che adesso, invece, c’è“.

    La Sir sta dominando in tutto, però c’è un pizzico di rammarico se ripensa alle stagioni passate: “La mia stagione del triplete fu assolutamente perfetta, anche grazie al calore del pubblico che ci sosteneva. Ora, invece, quel gruppo unito di tifosi manca e vorrei tanto tornasse come prima: un palazzetto unisono. Sarebbe la cosa più bella per i giocatori”.

    (fonte: Corriere dell’Umbria) LEGGI TUTTO

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    Novara trionfa a Potsdam e blinda il passaggio del turno

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Missione compiuta per la Igor Gorgonzola Novara: la squadra di Stefano Lavarini centra la vittoria sul campo dell’SC Potsdam e guadagna la certezza di proseguire il suo cammino in Champions League, da prima o da seconda del girone. Con il 3-1 in Germania, infatti, le novaresi salgono a quota 4 vittorie come il VakifBank (ma con un punto in meno) e diventano irraggiungibili per le tedesche: lo scontro diretto della prossima settimana con la squadra di Istanbul metterà in palio il primo posto e la qualificazione diretta ai quarti di finale.

    Risultato di fatto mai in discussione per Novara, nonostante un terzo set passato a inseguire: le italiane sono nettamente superiori a muro (16 block vincenti) e quando trovano il ritmo giusto in attacco diventano inarrestabili. Ancora da incorniciare la prova di Anna Danesi, che pur giocando solo tre set – quelli vinti – chiude con 13 punti, il 75% in attacco e 4 muri; molto bene anche Ebrar Karakurt, top scorer con 22 punti e il 50%, e Sara Bonifacio. Le tedesche pagano l’assenza di alternative credibili ad Anett Nemeth (21 punti).

    SC Potsdam-Igor Gorgonzola Novara 1-3 (21-25, 17-25, 25-23, 13-25)SC Potsdam: Savelkoel 6, Hetmann ne, Savic 7, Jasper 9, Leweling 1, Van Aalen 3, Reesink (L) ne, Maase ne, Nemeth 21, Cekulaev 6, Jedgic (L), Emonts ne, Dokic ne. All. Naranjo Hernandez.Igor Gorgonzola Novara: Cambi 5, Adams 6, Bresciani ne, Giovannini, Battistoni, Fersino (L), Bosetti 8, Chirichella 4, Danesi 13, Bonifacio 10, Carcaces 10, Ituma 3, Varela (L) ne, Karakurt 22. All. Lavarini.Arbitri: Rodriguez Machin (Spagna) e Aro (Finlandia).Note: Spettatori 1115. Potsdam: battute vincenti 4, battute sbagliate 7, attacco 35%, ricezione 40%-17%, muri 7, errori 17. Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 11, attacco 47%, ricezione 32%-16%, muri 16, errori 23.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Imoco tira un po’ il fiato, ma festeggia la qualificazione ai quarti

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    È una A.Carraro Imoco Conegliano quasi “umana” quella che fa visita al Vasas Obuda Budapest nella quinta giornata della fase a gironi di Champions League, a pochi giorni dal trionfo nella finale di Coppa Italia: tra turn over e un po’ di legittima stanchezza, le Pantere concedono il secondo set alle ungheresi e devono lottare alla pari anche nel terzo, ma alla fine si aggiudicano con autorità i tre punti che valgono il primo posto matematico nel girone e la qualificazione diretta ai quarti di finale. Tra i temi della partita ci sono la grande prova di Robin De Kruijf, autrice di 19 punti con il 67% in attacco e 5 muri, e l’esordio dell’ultima arrivata Stephanie Samedy, schierata da titolare in 2 set su 4.

    Vasas Obuda Budapest-A.Carraro Imoco Conegliano 1-3 (17-25, 25-22, 21-25, 18-25)Vasas Obuda Budapest: Veszenyi, Kump ne, Fabian, Bannister 20, Torok 8, Szalai (L), Juhar (L), Skrypak 3, Papp 4, Marcz ne, Jambor, Fricova 8, Boyko 3, Abdulazimova 5. All. Athanasopoulos.A.Carraro Imoco Conegliano: Carraro 1, Plummer ne, Robinson 7, Squarcini 9, De Kruijf 19, Gennari 13, Samedy 9, Gray 8, Lubian (L) ne, De Gennaro (L), Haak 10, Wolosz 4, Fahr ne. All. Santarelli.Arbitri: Kurtiss (Lettonia) e Sarikaya (Turchia).Note: Spettatori 1200. Vasas: battute vincenti 7, battute sbagliate 5, attacco 31%, ricezione 54%-18%, muri 3, errori 17. Conegliano: battute vincenti 5, battute sbagliate 11, attacco 44%, ricezione 52%-14%, muri 14, errori 24.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Vero Volley ritrova il sorriso in Europa battendo il Prometey

    Di Redazione

    La vittoria è la miglior medicina: vale sicuramente per la Vero Volley Milano che, a pochi giorni dalla severa sconfitta in finale di Coppa Italia, riprende subito il ritmo andando a imporsi per 3-1 in casa dell’SC Prometey Dnipro e consolidando il primo posto nella Pool B. Dopo due set dominati, Milano ricorre a qualche cambio nel terzo e accusa un passaggio a vuoto, facendosi annullare due match point (22-24) e cedendo il parziale ai vantaggi. Nel quarto, però, il copione torna quello di inizio gara e la Vero Volley chiude senza difficoltà, sulla scorta di una prestazione strepitosa di Dana Rettke: ben 20 punti per la centrale statunitense con il 71% in attacco, 5 muri-punto e 3 ace.

    Per la squadra di Gaspari da segnalare anche l’ottima correlazione muro-difesa (12 muri di squadra a fine partita), i turni di battuta efficaci di Davyskiba e Orro e il buon ritorno da titolare di Beatrice Parrocchiale. Milano rientra in Italia con il morale alto in attesa del risultato della sfida tra Alba Blaj e Volero Le Cannet, che si giocherà domani e potrebbe già dare indicazioni sull’esito del girone.

    La cronaca:Gaspari sceglie Orro in diagonale con Thompson, Rettke e Candi centrali, Davyskiba e Sylla schiacciatrici e Parrocchiale libero. Petkov risponde con Velykokon in regia, Danchak opposta, Dorsman e Velikonja centrali, Milenko e Khober schiacciatrici e Niemtseva libero.

    Partono forti le rosa, con Davyskiba, Candi e Thompson a portare la Vero Volley sul 3-7. Rettke e Davyskiba continuano a martellare bene (9-15) e Petkovic chiama time out. Alla ripresa del gioco due sbavature delle italiane dopo la fast vincente di Dorsman riportano in corsa le ucraine (12-18), ma il lob vincente di Thompson tiene a più sei le padrone di casa (13-19). Danchak a bersaglio, poi errore di Sylla e il Dnipro accorcia ulteriormente (15-20), ma Rettke non sbaglia sull’azione successiva (16-21). Diagonale da favola di Davyskiba (16-22), poi però arriva il break del Prometey con Danchak e Milenko e Gaspari chiama la pausa sul 19-22 per le sue. Finale tutto delle lombarde, che non sciupano il vantaggio e chiudono il set 19-25 con un super servizio di Orro ad agevolare le accelerazioni delle sue.

    Stesse dodici del primo set e più tre Vero Volley con Davyskiba, Rettke (ace) e l’errore di Milenko: 0-3. Due assoli di Davyskiba e uno di Candi spingono le rosa sull’1-6; brave le ospiti ad allungare sul 3-11 con concentrazione, determinazione ed efficacia in ricezione, attacco e muro-difesa. Dopo il time out di Petkov arriva il pallonetto vincente di Begic (entrata per Sylla), con Milano che continua ad imporre ritmo in battuta con Candi e a finalizzare con Rettke, 4-14. Mini break Prometey con Milenko e la pipe di Khober, 6-14, ma Rettke è on fire sia in attacco che a muro (su Milenko): 7-18 Milano. Candi schiaccia forte ma con pazienza le ucraine si avvicinano, affidandosi alle giocate di Milenko, Danchak e Velykokon: 17-23. Finale tutto di Milano, con Rettke e Orro che murano Milenko e chiudono il set 18-25.

    Begic confermata per Sylla nel terzo set e Milano che continua a spingere sull’acceleratore con Rettke e Candi: 2-4. Reazione delle ucraine con due lampi di Khober e con l’errore di Begic, 7-8, e Gaspari che inserisce Camera e Stysiak per Orro e Thompson. Due assoli di Rettke sul turno dai nove metri di Begic portano Milano sul 9-12, ma il Dnipro reagisce con Danchak (11-12) e tiene il passo con Dorsman (muro su Candi), 13-13. Vantaggio delle padrone di casa con l’ace di Milenko (14-13) e Gaspari chiama a raccolta le sue. Punto a punto fino al 17-17, con qualche sbavatura da entrambe le parti, poi mani e fuori di Stysiak, muro di Rettke e vantaggio Milano, 18-19. Equilibrio infinito fino al 22-22, poi fuga Vero Volley sul 22-24, ma l’ace di Danchak dopo l’invasione di Begic regalano il vantaggio alle ucraine: 25-24 e Gaspari chiama time out. Finale tutto del Prometey, che va a chiudere in rimonta il gioco 26-24.

    Rientrano in campo le dodici di inizio terzo set ed è punto a punto fino al 3-3. Errore dai nove metri di Davyskiba dopo il muro di Candi su Danchak a consolidare l’equilibrio (4-4), ma un filotto di tre punti (Begic e Rettke per due volte sul servizio di Candi) lancia Milano sul 4-8 e Petkov chiama time out. Il Dnipro perde continuità in fase offensiva, complice anche l’ottimo muro della Vero Volley con Candi e Milano vola sul 6-12. Scatenata Orro a piazzare la giocata di seconda e l’ace del 9-17, cui seguono due errori del Prometey con Khober e Donchak (9-19 Vero Volley). Donchak tenta di scuotere le padrone di casa (11-19), brave ad avvicinarsi con Dorsman (ace) dopo l’attacco vincente delle ucraine (13-19), ma Davyskiba e Begic segnano l’allungo: 13-21. Due ace di Davyskiba segnano di fatto la fine del match (13-23), che avviene quando Begic e Davyskiba vanno a bersaglio, 14-25.

    Beatrice Parrocchiale: “Siamo contente della vittoria, anche se ci siamo complicate la vita da sole in un match che stavamo gestendo molto bene. Nel quarto set invece abbiamo nuovamente giocato il nostro gioco, portando a casa una importante vittoria. Quel terzo parziale perso macchia una prova ottima, visto che nel girone della Champions League ogni set conta tantissimo, ma dobbiamo guardare il lato positivo perché è una vittoria che ci regala fiducia dopo la sconfitta in Coppa Italia. Non vediamo l’ora di affrontare Le Cannet a Milano l’8 febbraio per vendicare la sconfitta subita da loro all’andata e chiudere da prime nel girone“. 

    SC Prometey Dnipro-Vero Volley Milano 1-3 (19-25, 18-25, 26-24, 14-25)SC Prometey Dnipro: Milenko 11, Niemtseva (L), Dorsman 12, Artyshuk ne, Velikonja Grbac 10, Huseinova ne, Karasova, Velykokon, Maievska ne, Khober 12, Danchak 9, Zharkova ne. All. Petkov.Vero Volley Milano: Stysiak 4, Folie ne, Orro 6, Camera, Parrocchiale (L), Begic 5, Thompson 10, Rettke 20, Stevanovic ne, Negretti (L) ne, Sylla 1, Davyskiba 22, Larson ne, Candi 14. All. Gaspari.Arbitri: Kovar (Rep.Ceca) e Sikanjic (Liechtenstein).Note: Spettatori 150. Prometey: battute vincenti 6, battute sbagliate 10, attacco 30%, ricezione 43%-27%, muri 8, errori 17. Milano: battute vincenti 7, battute sbagliate 11, attacco 43%, ricezione 36%-11%, muri 12, errori 23.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Mazzanti sulla convocazione di Egonu: “Il nodo si scioglierà più avanti”

    Di Redazione

    Non parla di azzurro ma… ne parla Davide Mazzanti, a margine dell’udienza in cui Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano le nazionali. Il CT della nazionale femminile rilascia soltanto poche parole, ma significative, ai microfoni dell’ANSA, chiarendo che “c’è l’accordo di non parlare di convocazioni. Tutto quello che uscirà si saprà a maggio“. E sul possibile ritorno (o non ritorno) in azzurro di Paola Egonu dice: “sarà un nodo che scioglieremo più avanti“, confermando quindi che il dubbio esiste ancora.

    Il CT ha aggiunto di non aver sentito l’opposta del VakifBank, e sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo ha dichiarato: “Paola ha tanti talenti e sa gestire tanti palcoscenici in modo autentico. Dirà le cose in modo molto netto, come lei è“.

    (fonte: ANSA) LEGGI TUTTO

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    La Vero Volley Milano si prende un’altra rivincita: 3-0 su Bergamo e finale conquistata

    Di Roberto Della Corna

    La Vero Volley Milano, dopo la rivincita presasi contro Casalmaggiore, si prende di forza anche quella contro il Volley Bergamo 1991, schiantato perentoriamente con un secco 3-0 in nemmeno un’ora e mezza di gioco.

    La potenza milanese è sembrata fin da subito inarginabile per le orobiche che, nonostante il grande cuore, nulla hanno potuto contro gli attacchi di una Jordan Thompson devastante (MVP con 18 punti ed il 55% in attacco), oltre a quelli di una finalmente ritrovata Larson (12). Oltre che l’attacco, poi, ha funzionato anche alla perfezione la ricezione, che a fine partita a fatto registrare il 72%.Dal lato bergamasco non sono bastati i cambiamenti nel sestetto iniziale proposti da Micoli e l’ingresso di Partenio.

    Ora il vero test per Milano sarà quello di domani dove si scontrerà contro la corazzata Prosecco Doc Imoco Conegliano per scrivere un altro pezzetto della propria storia.

    Foto Gabriele Sturaro

    La cronacaGaspari comincia con Orro-Thompson, Folie-Stevanovic, Larson-Sylla e Negretti libero; mentre Micoli risponde con Gennari-Lanier, Butigan-Stufi, Cagnin-Lorrayna più Cecchetto libero.

    Milano parte subito aggressiva e doppia Bergamo sul 6-3 con il pallonetto di Sylla, allungato sulle 4 lunghezze dopo il fallo di muro di Gennari (9-5). Larson trascina le sue sull’11-6 con un pallonetto, suonando nuovamente la carica poco dopo con la pipe del 16-9 che costringe Micoli al primo time-out dell’incontro. Stevanovic gioca in fast il 18-11, con le orobiche che, grazie ai cambi, tentano una timida reazione con Lanier che, con un mani-out mette a segno il 22-16. Questo, però, risulta vano, in qunto il divario è ormai ampio e viene definitivamente chiuso dal colpo di Sylla che vale il 25-17.

    Le orobiche partono decisamente pù determinate nel secondo parziale e tengono l’equilibrio grazie ai colpi di Cagnin in attacco (5-5) fino a quando Frosini sbaglia, concedendo il break alle avversarie: 8-6. La stessa giovane, peò, si fa perdonare pochi istanti dopo con il punto del nuovo pari a quota 10. Equilibrio fino al 14, dove Jordan Larson prende l’ascensore e porta in alto Milano. Il suo mani-out vale il 17-14 ed il conseguente tempo bergamasco. Muro chiama muro, con Thompson che risponde a Butigan con lo stesso findamentale, col punteggio che va sul 21-18. Stevanovic non vuole essere da meno e si iscrive al club sul 23-19, per poi fornire l’assist alla chiusura in pipe di Thompson: 25-21.

    La Vero Volley inizia col piede sull’acceleratore il terzo periodo, mettendo alle corde il Volley Bergamo a suon di block-in. Uno doppio di Thompson porta il 7-2 sul tabellone, poi il colpo di Sylla invita la panchina rossoblu a fermare le ostilità sull’8-2. Orro mura e Stevanovic agisce con precisione dai 9 metri: 15-7. Bergamo ha fretta di recuperare, ma la fretta è una cattiva consigliera. 2 errori in attacco, di fatti, valgono il 17-8 per le milanesi, poi Thompson manda in onda il 23-10. Qui esce la cattiveria bergamasca. Le orobiche non si arrendono e, trascinate da Lorrayna, giungono fino al 23-15, dove, però, devono fermarsi. Lo stop definitivo è imposto da Stevanovic: 25-15 e 3-0 finale.

    Vero Volley Milano-Volley Bergamo 1991 3-0 (25-17, 25-21, 25-15)Vero Volley Milano: Orro 1, Larson 12, Folie 8, Thompson 18, Sylla 11, Stevanovic 6; Negretti (L). Parrocchiale (L), Davyskiba, Candi. N.E. Stysiak, Camera, Begic, Rettke. All. GaspariVolley Bergamo 1991: Cagnin 7, Stufi 4, Gennari, Lanier 6, Butigan 6, Lorrayna 6; Cecchetto (L). Partenio 3, May 1, Frosini 3. N.E. Bovo, Cicola (L), Turlà. All. Micoli.Arbitri: Cappello, CanessaNote: MVP: Jordan Thompson (Vero Volley Milano). Durata set: 30′, 23′, 22′. Tot. 1h 22′.Vero Volley Milano: battute vincenti 1, battute sbagliate 9, muri 9, errori 9, attacco 48%, ricezione 72%.Volley Bergamo 1991: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, muri 4, errori 18, attacco 35%, ricezione 55%. LEGGI TUTTO