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    Asparuh Asparuhov: “A Padova una salvezza conquistata con il cuore”

    Di Redazione

    La gioia è ancora nell’aria, soprattutto perché non c’è stato il tempo di festeggiare il traguardo di una salvezza arrivata quasi al fotofinish. Con una giornata di anticipo, approfittando della vittoria di Verona su Siena, la Pallavolo Padova è salva. Ed è salvo anche uno dei suoi autentici protagonisti, ossia quell’Asparuh Asparuhov che ha giocato la sua prima stagione, molto brillante, nelle fila dei padovani:

    “Abbiamo provato a dare il massimo domenica sera contro Trento, perché volevamo arrivare al quinto set. Il rammarico c’è stato, ma in tarda serata è arrivata la notizia della sconfitta di Siena e quindi della nostra salvezza matematica. Ovviamente tutti sono molto felici“.

    Questa è una società che merita di stare in Superlega?

    “Certamente. La stagione è stata molto difficile, lo sapevamo. Non c’erano molte partite che potevamo vincere 3-0, e infatti cinque vittorie su sette sono arrivati dai tie break che abbiamo giocato con il cuore e con tutto quello che avevamo. Qualche punto in più potevamo prendercelo, ma certamente è stata un’esperienza utile per tutti, soprattutto per i più giovani, perché ognuno di noi ha delle basi per ripartire ancora più motivato il prossimo anno“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Ora si gioca per il quinto posto?

    “Sì, faremo questa seconda parte di campionato e torneremo a lavorare in palestra per concludere la stagione. Daremo il nostro massimo e cercheremo di vincere qualche incontro per ripagare anche i tifosi di tutto il supporto che ci hanno offerto questa stagione“.

    Quarto anno in Italia per lei. Perché?

    “Perché sono fortunato e gioco nel campionato migliore del mondo. Questo è un torneo nel quale devi lavorare ogni singolo minuto di ogni singola settimana per arrivare la domenica e giocartela con tutte. È un campionato estremamente impegnativo ma estremamente affascinante. Il mio obiettivo è poter continuare a giocare in Italia e diventare uno dei migliori giocatori della Superlega“.

    Quattro stagioni sempre in Veneto. Parliamo di Verona e di Padova.

    “Due bellissime realtà. A Verona ho mosso i primi passi, mi sono trovato e ho mantenuto amicizie con cui mi frequento appena posso, penso a Grozdanov e Mozic, ad esempio. Ma in generale, ho trovato una squadra con cui ho lavorato molto bene. Padova è una realtà diversa, sempre bellissima, da cui sono rimasto colpito soprattutto per quanto i tifosi fanno star bene i giocatori“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È una società familiare, nella quale sente poca pressione?

    “Esatto. Il tifoso è consapevole che di fronte a lui ci sono dei ragazzi che stanno crescendo pallavolisticamente e si impegnano al massimo per fare sì che questa avventura continui. Quello che mi piace è che i tifosi a Padova preferiscono darti una pacca sulla spalla e supportarti, piuttosto che criticarti quando la vittoria non arriva. A me questo emoziona parecchio“.

    A proposito di famiglia, la sua è una famiglia di pallavolisti.

    “Mamma e papà si, hanno giocato a pallavolo. Mi mancano molto loro, e mi manca tanto anche mia sorella. Non riescono a venirmi a trovare perché gestiscono un’attività in Bulgaria nell’ambito della ristorazione. Mamma avrà fatto due settimane di vacanza negli ultimi vent’anni. Ma non mi manca mai il loro supporto e li sento sempre molto vicini, soprattutto felici per come sta andando la mia carriera“.

    Anche lei, tra campionato e nazionale, a casa non ci torna mai?

    “Sono riuscito a tornare due volte per due giorni negli scorsi anni. Certo, mi piacerebbe tornarci più spesso, però adesso va bene così“.

    Ci sono dei momenti in cui pensa che sia giusto rallentare?

    “Nella nostra vita di sportivi, ci sono momenti in cui avvertiamo la stanchezza. Lei pensi che lo scorso anno giocavo i playoff al sabato con Verona e mercoledì mi trovavo in una località di montagna con la nazionale a giocare un amichevole contro la Spagna. Sei un po’ frullato, certamente, ma lo fai perché hai l’ambizione di arrivare“.

    Lei è ambizioso?

    “Sì, molto. Sono uno che lavora tanto perché credo in quello che faccio, sin da quando ho iniziato“. LEGGI TUTTO

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    Modena parte col piede giusto vincendo la battaglia con lo Skra Belchatow

    Di Redazione

    Primo passo verso la finale di CEV Cup maschile per la Valsa Group Modena: al PalaPanini la squadra di Andrea Giani si aggiudica in quattro set la semifinale di andata con il PGE Skra Belchatow, al termine di una vera e propria battaglia. Partita tesa e altalenante da entrambe le parti, ma i modenesi sono bravi a forzare dall’inizio alla fine in battuta, piazzando ben 11 ace e spingendo oltre i livelli di guardia la ricezione ospite. Ora in Polonia (mercoledì 15 marzo) sarà sufficiente vincere due set per passare il turno.

    Protagonisti assoluti della vittoria emiliana due prodotti del vivaio: il centrale Giovanni Sanguinetti, autore di 5 ace, e lo schiacciatore Tommaso Rinaldi, che chiude con 22 punti e il 69% in attacco. Meno efficaci, ma ugualmente insidiosi in battuta, Lagumdzija e Ngapeth (che da solo tiene in piedi la ricezione con il 62% di positiva). Alla formazione di Andrea Gardini non bastano l’ottima prova di Filippo Lanza (15 punti con il 54%) e i 18 punti di Aleksandar Atanasijevic, anche perché la pessima ricezione non permette mai a Lomacz di azionare al meglio i centrali.

    La cronaca:Modena parte col sestetto composto da Bruno-Lagumdzija in diagonale principale, Ngapeth-Rinaldi di banda, Stankovic-Sanguinetti al centro con Rossini libero. Belchatow comincia con Lomacz al palleggio, Atanasijevic opposto, Lanza-Kooy martelli, Bieniek-Klos centrali e Gruszczynski libero.

    L’inizio del match è punto a punto con la Valsa Group che va sull’11-8. Vanno sul 14-12 Bruno e compagni, L’ace di Lagumdzija porta i gialli sul 21-17. Modena chiude il parziale 25-20, è 1-0.

    Anche il secondo set inizia nel segno dell’equilibrio, 9-11 con i polacchi avanti. Non si fermano Atanasijevic e compagni, 10-15. Torna sotto Modena, che arriva al 19-20 poi lo Skra rialza i giri del motore e chiude 20-25 il set.

    Nel terzo parziale Modena va sul 15-11 con muro a una mano di Stankovic e ace di Lagumdzija. Arriva al 22-18 la Valsa Group poi è triplo ace di Sanguinetti a chiudere il parziale. Nel quarto set si arriva all’8-10 con Belchatow avanti. Strappa Modena, che con Ngapeth e Rinaldi scappa sul 17-16. La Valsa Group chiude 25-22 il parziale e 3-1 il match.

    Valsa Group Modena-PGE Skra Belchatow 3-1 (25-20, 20-25, 25-18, 25-22)Valsa Group Modena: Bruno 1, Marechal ne, Gollini (L) ne, Sanguinetti 9, Stankovic 6, Ngapeth 10, Sala, Krick ne, Lagumdzija 18, Rousseaux, Bossi ne, Salsi ne, Rossini (L), Rinaldi 22. All. Giani.PGE Skra Belchatow: Musial ne, Gunia ne, Janus ne, Klos 8, Gruszczynski (L), Kooy 9, Vasina, Atanasijevic 18, Lomacz 1, Milczarek (L) ne, Bieniek 10, Rybicki, Mitic, Lanza 15. All. Gardini.Arbitri: Robles Garcia (Spagna) e Novak (Slovenia).Note: Spettatori 2717. Modena: battute vincenti 11, battute sbagliate 13, attacco 46%, ricezione 49%-28%, muri 8, errori 24. Skra: battute vincenti 4, battute sbagliate 17, attacco 50%, ricezione 27%-14%, muri 6, errori 29.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia sbanca Berlino e tiene alta la bandiera dell’Italia

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Dopo le due sconfitte subite da Civitanova e Trento, arriva finalmente la prima vittoria italiana nei quarti di finale di Champions League maschile: la firma la Sir Sicoma Monini Perugia, che si impone in quattro set sul campo del Berlin Recycling Volleys mettendo nel mirino un posto tra le prime quattro. Dopo due set dominati dalla squadra di Anastasi i tedeschi, trascinati da oltre 8000 spettatori, riaprono la partita spingendo a mille in battuta, ma a metà del quarto parziale Perugia accelera ancora e chiude i giochi. Per la Sir grande rendimento in battuta e a muro, con 10 ace – 6 di Oleh Plotnytskyi – e 15 block, e una super regia di Simone Giannelli che manda 5 giocatori in doppia cifra.

    Berlin Recycling Volleys-Sir Sicoma Monini Perugia 1-3 (18-25, 15-25, 25-23, 17-25)Berlin Recycling Volleys: Kowalski, Tsuiki (L), Ronkainen, Mote 9, Tille 1, Brehme 4, Carle 5, Trinidad De Haro, Kessel 9, Stalekar (L) ne, Schott 2, Sotola 18, Krauchuk ne. All. Enard.Sir Sicoma Monini Perugia: Giannelli 6, Herrera ne, Rychlicki 16, Leon 16, Piccinelli (L) ne, Solé ne, Russo 10, Colaci (L), Flavio 12, Semeniuk, Plotnytskyi 15, Ropret ne, Cardenas ne, Mengozzi ne. All. Anastasi.Arbitri: Valentar (Slovenia) e Luts (Belgio).Note: Spettatori 8213. Berlin: battute vincenti 3, battute sbagliate 13, attacco 39%, ricezione 39%-24%, muri 7, errori 23. Perugia: battute vincenti 10, battute sbagliate 18, attacco 48%, ricezione 32%-17%, muri 15, errori 27.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scandicci supera anche l’ostacolo Busto Arsizio: secondo posto sempre più solido

    Di Redazione

    È nel segno della Savino Del Bene Scandicci anche l’anticipo della nona giornata di ritorno di Serie A1 femminile. La diciottesima vittoria in campionato delle toscane (quinta consecutiva) arriva sul campo della E-Work Busto Arsizio, una delle poche squadre che le avevano battute all’andata, con un 3-0 che rende sempre più solido il secondo posto della squadra di Savino Del Bene, provvisoriamente salita a meno uno da Conegliano e a più 10 su Milano. Il risultato finale è comunque ingannevole: le Farfalle restano avanti per lunghi tratti sia nel primo, sia nel secondo set, arrendendosi soltanto in volata.

    Ancora prive di Rosamaria Montibeller, le padrone di casa hanno tenuto il ritmo delle avversarie grazie a una super prova difensiva di Zannoni, agli spunti di un’ispirata Olivotto (11 punti con il 50% offensivo, 3 muri e un ace), ai 13 punti di Degradi e alla buona performance a muro (10 di squadra contro i 9 di Scandicci). Dall’altra parte, però, sono risultate ancora decisive Zhu Ting, autrice di 15 punti e premiata per l’ennesima volta come MVP, e Ekaterina Antropova, top scorer a quota 19. Ottima infine la cornice di pubblico: quasi 1800 gli spettatori sugli spalti, con prevalenza rosa grazie all’iniziativa della società bustocca che ha regalato l’ingresso a tutte le donne in occasione dell’8 marzo.

    La cronaca:Coach Musso schiera la sua E-Work Busto Arsizio con il 6+1 composto da Lloyd al palleggio, Stigrot come opposto, Olivotto e Zakchaiou da centrali, con Omoruyi e Degradi in banda e Zannoni libero. Coach Barbolini risponde con una formazione titolare con Di Iulio al palleggio, Antropova come opposto, Belien e Alberti come centrali, Sorokaite e Zhu in banda, con Castillo come libero.

    Partita subito interessante, con le due squadre che arrivano in parità sul 3-3. La Savino Del Bene produce il primo allungo con Sorokaite e Antropova che portano il punteggio sul 3-6. Busto Arsizio recupera fino al 6-6 firmato a muro da Lloyd, ma la squadra di Barbolini ritrova il più 3 con il 7-10 messo a terra da Antropova. Busto Arsizio torna “in scia” con il 9-10 realizzato da Stigrot, ma Scandicci ritorna a tre lunghezze di vantaggio con Alberti e Zhu Ting (9-12). Musso spende il primo time out della gara, ma Busto Arsizio non riesce a riavvicinarsi e Antropova con un ace porta il punteggio sul 10-15. Alla fuga della Savino Del Bene segue una nuova rimonta di Busto Arsizio, che recupera fino al 15-15 e passa al comando con il 16-15 firmato da Degradi.

    La stessa Degradi segna anche il 17-15 e coach Barbolini, con la sua squadra sotto di due punti, chiama il suo primo time out. Al rientro dalla pausa Omoruyi confeziona la pipe del 18-15 e Scandicci si trova a dover recuperare. Le ragazze di Barbolini si portano sul mneo 1 con il mani out di Sorokaite e sul 21-20 coach Musso chiama un nuovo “tempo”. Alla ripresa Stigrot segna il più 2 per Busto Arsizio, ma la Savino Del Bene pareggia con un attacco di Antropova ed un muro di Belien (22-22). La formazione di Barbolini trova il sorpasso con un ace di Antropova, mentre il punto che chiude la prima frazione lo mette a referto Zhu Ting (23-25).

    Partita equilibrata in avvio di secondo set e si contano ben otto parità. Sull’8-8 arriva l’allungo di Busto Arsizio che con Olivotto e Degradi si porta sul più 3. Il risultato è sull’11-8 e Barbolini ferma il match con un time out. Dopo la pausa Busto Arsizio allarga il suo vantaggio: Lloyd segna con una schiacciata il punto del 13-9, mentre poco dopo è Olivotto, in primo tempo, ha realizzare il 14-9. Il passivo impone un nuovo time out a Barbolini e stavolta la sua squadra sembra riaccendersi. Belien e Sorokaite ricuciono il gap e portano la Savino Del Bene sul meno 2.

    Sul 14-12 tocca a coach Musso ricorrere ad una pausa, ma la sua squadra non riesce a mantenere il vantaggio ed anzi, con un muro vincente di Mingardi, Scandicci torna al comando del set (15-16). Coach Musso ricorre ad un nuovo time out e quando le due squadre tornano in campo inizia una sfida punto a punto. La Savino Del Bene trova il più 2 sul 19-20, ma Busto Arsizio riesce a pareggiare sul 21-21. La squadra di Barbolini torna avanti di due lunghezze con il colpo di Zhu Ting per il 21-23, mentre Antropova firma il 22-24. Olivotto prova ad allungare il set con il punto del 23-24, ma Antropova dopo pochi istanti mette a terra il 23-25.

    Nella terza frazione la Savino Del Bene vola subito sul 2-5, realizzato da Antropova con il terzo ace della sua gara. Il vantaggio della formazione di Barbolini tocca anche il più 4, ma Busto Arsizio riesce nuovamente a recuperare e con Omoruyi e Degradi si porta sul 7-8. Un nuovo break della Savino Del Bene Volley arriva grazie a Di Iulio, protagonista di due punti consecutivi con una schiacciata ed un ace (7-10).

    Due muri vincenti, messi a referto da Sorokaite e Zhu, obbligano coach Musso a chiamare time out, ma anche dopo la pausa il copione del set non cambia: Antropova realizza l’8-13, Zhu mantiene le distanza con il 9-14. Il vantaggio di Scandicci non accenna a diminuire e Antropova, ancora micidiale al servizio, porta il punteggio sul 10-17 con un ace. Il set scivola via senza più sussulti, Busto Arsizio prova la rimonta nel finale di set, ma non riesce mai a rientrare sotto le quattro lunghezze di ritardo. La Savino Del Bene pone così fine alla partita, aggiudicandosi l’ultima frazione di gioco per 19-25.

    E-Work Busto Arsizio-Savino Del Bene Scandicci 0-3 (23-25, 23-25, 19-25)E-Work Busto Arsizio: Omoruyi 4, Olivotto 11, Stigrot 8, Degradi 13, Zakchaiou 8, Lloyd 5, Zannoni (L), Battista 2, Monza. Non entrate: Colombo, Lualdi, Montibeller, Bressan (L). All. Musso. Savino Del Bene Scandicci: Sorokaite 7, Alberti 5, Antropova 19, Zhu 15, Belien 8, Di Iulio 2, Castillo (L), Mingardi 3, Merlo, Yao. Non entrate: Guidi (L), Angeloni, Shcherban, Washington. All. Barbolini. Note: Spettatori: 1764, Durata set: 30′, 29′, 27′; Tot: 86′.

    CLASSIFICAProsecco DOC Imoco Conegliano 57; Savino Del Bene Scandicci* 56; Vero Volley Milano 46; Igor Gorgonzola Novara 42; Reale Mutua Fenera Chieri 42; Trasportipesanti Casalmaggiore 32; E-Work Busto Arsizio* 31; Volley Bergamo 1991 31; Il Bisonte Firenze 28; Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia 25; Cuneo Granda S.Bernardo 23; Bartoccini Fortinfissi Perugia 13; Wash4Green Pinerolo 11; CBF Balducci HR Macerata 7.*Una partita in più

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sbertoli: “Peccato aver perso ma ci crediamo”. Lisinac: “Sappiamo di poter giocare meglio”

    Di Redazione

    La gara d’andata dei quarti di finale di 2023 CEV Champions League rispetta il fattore campo e premia i padroni di casa del Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle. In Polonia la Trentino Itas ha infatti dovuto fare i conti con il primo stop stagionale nella competizione, lasciando strada ai due volte Campioni d’Europa in carica solo dopo cinque estenuanti set e quasi due ore e un quarto di gioco; la battuta d’arresto al tie break alla Azoty Arena lascia però apertissimo il discorso qualificazione. Fra nove giorni, giovedì 16 marzo, a Trento Kaziyski e compagni avranno infatti l’opportunità di ribaltare la situazione e staccare direttamente la qualificazione vincendo al massimo in quattro set; in caso di vittoria per 3-2 servirà invece giocare il golden (parziale di spareggio al quindici), mentre i polacchi raggiungeranno la semifinale espugnando la BLM Group Arena con qualsiasi punteggio.

    Dopo l’analisi di Angelo Lorenzetti, ecco le voci di altri due protagonisti.

    Riccardo Sbertoli: “Peccato il quinto set, ma soprattutto peccato per il quarto che avevamo fatto una gran rimonta…però siamo venuti qua con lo spirito di voler essere spensierati e aggressivi e ce l’abbiamo fatta: abbiamo riaperto una partita dopo un primo set veramente difficile e siamo contenti. C’è un’altra gara e c’è la qualificazione che è ancora tutta in ballo quindi peccato aver perso, ma ci crediamo tantissimo e Aspetteremo Zaksa a Trento“.

    Srecko Lisinac: “Abbiamo guadagnato un punto prezioso, anche se non siamo venuti qua per stare a guardare ma per vincere la partita e portarla a casa nel miglior modo possibile. Secondo me all’inizio abbiamo giocato un po’ nervosi: sono caduti molti pallonetti, un po’ di mancata comunicazione sulle palle corte che dovevamo prendere ma dopo siamo riusciti a cambiare la nostra mentalità, abbiamo siamo stabilizzato il nostro gioco e siamo riusciti ad andare avanti rispetto a loro. La cosa buona è che anche nel quinto set siamo riusciti a risollevarci dopo 4/5-0 per loro siamo arrivato a 10-8. Possiamo giocare ancora meglio e lo sappiamo. Ora guardiamo avanti per qualificarci al prossimo turno“.

    (fonte: Trentino Volley Srl) LEGGI TUTTO

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    L’Itas Trentino lotta col cuore, ma si arrende per 3-2 al Kedzierzyn-Kozle

    Di Redazione

    Nel secondo quarto di finale di Champions League, l’Itas Trentino non riesce ad avere la meglio sui polacchi del Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, vittoriosi al tie-break per 3-2 grazie al 15-10 del quinto e decisivo set.

    La squadra polacca, per cui, si rivela ancora una volta indigesta a quella guidata da coach Lorenzetti, che, nonostante la grande prestazione e la grande generosità offerte stasera, ha dovuto cedere dinanzi ai colpi di uno spaventoso Kaczmarek, nominato non a caso MVP della partita. Fra le fila trentine, da segnalare ancora una volta capitan Kaziyski oltre quota 20 punti (21 col 50% a rete, un muro e due ace), la prova di sostanza di Lavia e Michieletto (15 punti a testa) e la graduale crescita di un Lisinac sempre più in condizione (10 palloni vincenti, col 67% in primo tempo, un block e una battuta punto). Ai fini del prezioso punto guadagnato, fondamentali gli ingressi in corso d’opera di Džavoronok (un muro, un ace ed un attacco), che ha concluso la partita in campo al posto dello stesso Lavia.

    Trento ora è chiamata a capovolgere il risultato nella gara di ritorno prevista per giovedì 16 marzo (ore 20.30) per conquistare l’accesso alle semifinali. Servirà vincere per 3-0 o 3-1 per andarci direttamente, mentre la vittoria per 3-2 aprirebbe le porte allo spareggio definitivo del Golden Set. Ovviamente, sarà determinante l’evitare nuovamente la sconfitta.

    La cronaca A distanza di un mese e mezzo dall’ultima volta, la Trentino Itas si ripresenta sul campo dei Campioni d’Europa in carica al gran completo; lo starting six gialloblù prevede quindi Sbertoli al palleggio, Kaziyski opposto, Michieletto e Lavia in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Laurenzano libero. Il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle risponde Janusz in regia, Kaczmarek opposto, Bednorz e Sliwka schiacciatori, Pashitskii e Smith centrali, Shoji libero.

    L’equilibrio nel primo set dura sino al 6-6, poi i padroni di casa prendono il largo (7-10 e 11-16), approfittando anche di diverse sbavature in attacco da parte dei gialloblù, che faticano ad andare a segno in fase di cambio-palla, prestando spesso il fianco agli allunghi polacchi (13-18). I Campioni in carica sembrano destinati a vincere a mani basse il set, ma sul 18-24, la Trentino Itas ha uno scatto d’orgoglio e con Kaziyski annulla quattro palle set prima di cedere 22-25 sul primo tempo di Smith.Il cambio di campo non modifica il rapporto di forza fra le due formazioni; anche in avvio di secondo parziale è infatti Kedzierzyn-Kozle a fare la voce grossa, allungando con Sliwka in battuta (da 3-5 a 4-9). Kaziyski e Lavia provano a suonare la carica (9-11); la china da risalire è molto ripida, ma i gialloblù lo fanno poggiandosi sulla coppia di palla alta, che realizza break point pesanti in serie sino a trovare la parità a quota 16. Il Grupa Azoty si innervosisce, inizia a sbagliare in attacco e Trento ne approfitta per trovare il primo vero vantaggio della serata (18-16), che aumenta sino al +3 (21-18) anche grazie all’estro a rete di Lavia. La squadra di Lorenzetti si tiene stretto il margine e conduce in porto il secondo set sul 25-22, con una spettacolare azione chiusa da Kaziyski.Dopo la pausa lunga fra secondo e terzo set, i polacchi tornano in campo più ludici ed incisivi rispetto al finale del precedente parziale e provano a scappare nuovamente via (4-6, 5-8). Kaziyski e Lisinac (ace) rispondono prontamente, ricucendo lo strappo già a quota 10. Un errore a rete di Lavia riallarga la forbice (13-15), ma il vantaggio del Kedezierzyn-Kozle dura pochi minuti perché Podrascanin prima (a muro) e Michieletto poi (in attacco) pareggiano i conti a quota 18 e consentono ai gialloblù di mettere la freccia (19-18). Il vantaggio aumenta con l’ace di Sbertoli (23-21); Trento si porta sul 2-1 grazie ad un’altra battuta punto, stavolta realizzata dal neoentrato Džavoronok (25-22).Sull’onda dell’entusiasmo per aver conquistato già un punto, la Trentino parte alla grande anche nel quarto set (5-2), con Michieletto sugli scudi. Il Grupa Azoty profonde il massimo sforzo e trova la parità a quota nove, approfittando di un paio di errori a rete gialloblù, gli stessi che poi consegnano ai polacchi il +2 (11-13). Michieletto rialza la testa (14-14), ma i padroni di casa spingono di nuovo forte in battuta e in contrattacco con Sliwka, guadagnando un buon margine (15-18). L’ace di Alessandro su Bednorz riporta a stretto contatto le contendenti (20-21), poi lo stesso ex modenese sbaglia in attacco (21-21), ma si rifa con gli interessi nel suo successivo turno in battuta: due ace che valgono il 21-24, che si trasforma in 21-25 con l’errore a rete del neoentrato Džavoronok.Il tie-break, a cui le due squadre giungono dopo oltre due ore partita, è tutto nel segno del Grupa Azoty, che si porta subito avanti 0-5, approfittando degli errori gialloblù. Dopo il cambio di campo sul 2-8, Trento cambia marcia grazie a Džavoronok (muro e battuta), arrivando sino all’8-10. E’ l’ultimo sussulto, perchè poi i Campioni d’Europa ripartono (9-13) e chiudono i conti sul 10-15 portandosi a casa il primo atto del doppio confronto.

    Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle-Itas Trentino 3-2 (25-22, 22-25, 22-25, 25-21, 15-10)Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Kaczmarek 23, Janusz 1, Kluth, Bednorz 19, Sliwka 17, Smith 7, Pashitskii 8, Shoji (L), Huber. N.E. Stepien, Wiltenburg, Staszewski, Zalinski, Banach. All. SammelvuoItas Trentino: Kaziyski 21, Nelli, Dzavoronok 3, Michieletto 15, Sbertoli 3, Pace (L), Laurenzano (L), Lavia 15, Podrascanin 6, Lisinac 10. N.E. D’Heer, Cavuto, Berger, Depalma. All Lorenzetti Arbitri: Kurtiss, Goncalves. Note: Durata set: 28′, 26′, 29′, 30′, 20′. Tot. 2h 13′.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Apoteosi per la Bluenergy Daiko Piacenza, sconfitta 3-0 dal Knack Roeselare

    Di Redazione

    Nell’andata delle semifinali di CEV Cup, la Bluenergy Daiko Piacenza perde incredibilmente per 3-0 contro i padroni di casa del Knack Roeselare, bissando la brutta sconfitta patita in campionato in casa di Cisterna, e sempre per 3-0.

    I belgi hanno dominato in lungo ed in largo la partita contro gli emiliani, sembrati tutta un’altra squadra dalla macchina da guerra capace di ottenere la vittoria della Coppa Italia appena due settimane fa. Il primo set è andato senza fatica alcuna nella mani del Roeselare, mentre nei restanti due parziali il Knack ha dovuto sudare solamente nei finali degli stessi, dopo essersi fin troppo rilassata dati gli abissali solchi scavati fin lì in ambedue.

    Con questa netta e tonda sconfitta, ora Piacenza è chiamata ad un’autentica impresa casalinga nella gara di ritorno: bisogna far sì che una vittoria da 3 punti giunga in Emilia, per poi sperare di ottenere il successo definitivo tramite il Golden Set.

    Knack Roeselare-Bluenergy Daiko Piacenza 3-0 (25-20, 25-23, 25-23)

    (articolo in aggiornamento) LEGGI TUTTO

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    La Lube si arrende in Turchia. L’Halkbank Ankara passa 3-1 nell’andata dei quarti

    Di Redazione

    Gara intensa e molto equilibrata quella che è valsa l’andata dei quarti di finale di Champions League che ha visto la Cucine Lube Civitanova soccombere per 3-1 in casa dei padroni di casa del Halkbank Ankara, che ha fatto la voce grossa davanti al proprio caldo pubblico grazie alle prestazioni super, soprattutto, delle vecchie conoscenze italiane Thomas Jaeschke e Nimir Abdel-Aziz.

    Civitanova è stata spesso vicina agli avversari, ma incapace di agguantarli e superarli nei momenti chiave della partita, specialmente per via di una ricezione tutt’altro che felice. Dall’altra parte, invece, nonostante i tanti errori in battuta, questa è stata determinante a trascinare i turchi alla vittoria.

    Dopo un primo set che ha visto i cucinieri andare sotto anche di 4 punti, i Campioni d’Italia in carica hanno saputo rialzare la testa, recuperando in toto il divario ed andando a conquistare il set per 21-25. Nel secondo, dopo un primo allungo dei padroni di casa (7-4), ma subito recuperato, si va avanti punto a punto fino al 18, dove i turchi prendono le misure e si protraggono fino alla conquista del parziale sul 25-20, trascinati dal solito Nimir Abdel-Aziz.

    Nel terzo periodo, invece, la Lube sembra trovare le giuste quadre ed allunga fino al 9-13, ma qui si spegne, complice anche lo spavento per Yant che, ricadendo da un muro sull’11-14, finisce col piede su Anzani, procurandosi una lieve distorsione alla caviglia. Fortunatamente l’allarme è subito rientrato e lo schiacciatore ha potuto ricalcare il taraflex dopo qualche azione. Da qui è praticamente un’onda turca, capace di riprendere il set e di portarlo in proprio favore di 4 lunghezze, salvo poi essere recuperata quasi totalmente dai marchigiani, i quali, però, si fermano ad un solo passo: 25-23. Nel quarto ed ultimo periodo, invece, Ankara è capace subito di scavare un solco di 3 punti (13-10), con questi che faticano ad essere annullati. Anzi, i padroni di casa sono abili ad allungare ulteriormente sul 23-18, per poi chiudere col primo tempo di Matic sul 25-21.

    Ora per poter ambire alle semifinali, i ragazzi di Blengini dovranno imporsi col medesimo risultato o per 3-0 al ritorno, vincendo l’ulteriore Golden Set. A Nimir & co. invece, basteranno due soli set per esultare definitivamente.

    La cronacaBiancorossi in campo con De Cecco al palleggio per Zaytsev terminale offensivo, Nikolov e Yant in banda, Anzani e Chinenyeze al centro, Balaso libero. Padroni di casa schierati dal tecnico Atik con Ma’a in cabina di regia per Abdel-Aziz bocca di fuoco, Jaeschke e Bruno in banda, Matic e Tayaz al centro. I libero Volkan e Ivgen ad alternarsi.

    L’Halkbank parte forte in battuta (2 ace) e si disimpegna sia in attacco che a muro (8-4), i biancorossi reagiscono con il servizio fastidioso di Chinenyeze e la potenza di Yant (8-8). Si procede a strappi con la Lube costretta a rincorrere. Sul 13 a 11 Bottolo entra per Nikolov, ma il riscatto arriva dai nove metri con le staffilate di Zaytsev (1 ace) e il muro a fare buona guardia (14-16). Sul 18-19 per i turchi entra Koc in battuta, ma lo Zar chiude il punto (18-20). Il +3 Lube sfuma di un soffio per un attacco out di Bottolo che si riscatta subito dopo (21-23). Poi Ankara commette un’infrazione (21-24). Finale thrilling. Il primo arbitro chiama il Challenge per una palla a terra e decreta la vittoria del primo set per i campioni d’Italia (21-25).

    Nel secondo set Bottolo resta in campo. L’Halkbank parte con slancio come in apertura di match e confeziona un muro a uno doloroso (7-4). Quando il gioco dei marchigiani diventa più fluido Bottolo trova l’attacco del pari (9-9). Parte un braccio di ferro fino all’attacco out dello Zar (17-15). Nella seconda parte del set c’è spazio anche per Gabi Garcia. Civitanova Pareggia a muro dopo una grande battuta di Bottolo (18-18), ma Ankara spinge sull’acceleratore (20-18) e va sul +3 quando Yant spara fuori (22-19). L’Halkbank chiude 25-20. Con Gulmezoglu al posto di Bruno nel finale.

    Il terzo set Bruno resta fuori e si parte punto a punto con la Lube che prende l’iniziativa e trova il +2 con il muro di Chinenyeze (8-10) per poi allungare con l’ace di Bottolo (9-12) e l’attacco di Yant (9-13). Nell’azione del 12-14 doccia fredda per la Lube, il cubano appoggia male la caviglia e resta a terra per poi uscire e lasciare il posto a Nikolov. I compagni incassano tre ace da Ma’a (15-14). Ankara sfrutta il momento favorevole e sfoggia un muro aggressivo (19-17). Da un attacco di Nikolov neutralizzato parte la controffensiva turca per il +3 (20-17). Eksi entra al servizio e fa subito male con un ace (23-19). Blengini reinserisce Yant e la Lube si rivitalizza, ma è tardi (23-21). Nel finale Nimir chiude 25-23.

    Nel quarto set Yant stringe i denti, Bottolo si segnala in attacco e a muro (7-9), ma Ankara non molla e mette la freccia (12-9). Blengini inserisce Diamantini per Chinenyeze. I padroni di casa tengono a distanza i biancorossi (15-12). Sul 18-16 entra Garcia Fernandez, protagonista del punto che riporta la Lube a -1 (19-18). Sul più bello Ankara allunga nuovamente (22-18). Yant esce dal campo claudicante ed entra Nikolov, ma l’Halkbank ha il match in pugno (23-18) e chiude alla seconda palla (25-21).

    Halkbank Ankara-Cucine Lube Civitanova 3-1 (21-25, 25-20, 25-23, 25-21)Halkbank Ankara: Eksi 1, Ivgen (L), Matic 9, Dogruluk ne, Jaeschke 22, Done Volkan (L), Coskun ne, Koc, Gulmezoglu 5, Ma’a 5, Abdel-Aziz 16, Ulu ne, Tayaz 7, Bruno 4. All. Atik Tener.Cucine Lube Civitanova: De Cecco 3, Yant Herrera 12, Anzani 3, Zaytsev 13, Nikolov 1, Chinenyeze , D’Amico, Garcia Fernandez 1, Balaso (L), Bottolo 14, Gottardo ne, Ambrose (L) ne, Diamantini 1, Sottile ne. All. Blengini.Arbitri: Boulanger (BEL) e Yovchev (BUL)Note: Durata set: 32′, 25′, 32′, 28′. Totale 1h 57′. Spettatori: 5.000. MVP: Jaeschke (Halkbank Ankara)Ankara: 27 battute sbagliate, 9 ace, 9 muri vincenti, 50% in attacco, 49% ricezione (15% perfette). Civitanova: 16 battute sbagliate, 4 ace, 13 muri, 38% in attacco, 28% in ricezione (13% perfette).

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO