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    Ufficiale: è Carlo Parisi il nuovo allenatore del Bisonte Firenze

    Di Redazione

    Adesso è ufficiale: il nuovo allenatore de Il Bisonte Firenze è Carlo Parisi, che prenderà il posto dell’esonerato Massimo Bellano. Il tecnico calabrese aveva guidato nella prima parte della stagione il Rapid Bucarest, da cui si è separato a fine 2022; oggi ha firmato a Palazzo Wanny l’accordo con la società del presidente Elio Sità e del patron Wanny Di Filippo e ha poi diretto il suo primo allenamento con la squadra. La sua ultima esperienza italiana risaliva alla stagione 2020-2021 con Casalmaggiore, mentre lo scorso anno aveva guidato l’Olympiacos Pireo in Grecia.

    Parisi si avvarrà della collaborazione dell’attuale staff tecnico della squadra; il suo debutto, per uno scherzo del calendario, sarà proprio contro la E-Work Busto Arsizio, la squadra che lo ha consacrato nel mondo del volley e con cui ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e due Coppa Cev.

    “La trattativa con Il Bisonte è stata velocissima – spiega Parisi – e nel giro di 48 ore si è concretizzata: in Romania si era creata una situazione difficile dal punto di vista lavorativo, quando ci siamo parlati ho capito che la società era orientata a cambiare e non c’erano le condizioni per continuare. Nel giro di due giorni mi è arrivata questa opportunità da Firenze, e siccome ero già stato a vicino a Il Bisonte un paio di anni fa non ci ho pensato tanto, ho deciso e adesso sono qua, e penso che sia la soluzione giusta per tutti“.

    “Quando c’è un cambio in corsa bisogna sempre avere la pazienza di capire quale situazione devi affrontare, a livello di squadra e non solo – commenta il tecnico calabrese – ci sono tante cose da valutare, però la base di partenza è buona e soprattutto la società è ben organizzata, con un palazzetto di proprietà. La qualità del lavoro è di alto livello, dovrò solo capire bene la squadra, visto che ho allenato solo Lotti a Busto e Kosareva a Casalmaggiore, mentre altre le ho affrontate da avversarie e altre ancora non le ho mai viste. Ho bisogno di stare con le ragazze in palestra e di entrare in sintonia il prima possibile con tutte, poi nel quotidiano ci conosceremo meglio“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Freya Aelbrecht torna in Italia, per Macerata si tratta del terzo colpo di mercato

    Di Redazione

    Terzo colpo di mercato a segno per la CBF Balducci HR Macerata: il Club arancio-nero si è assicurato per la seconda metà del campionato 2022/23 le prestazioni della centrale belga Freya Aelbrecht, classe 1990 per 186 cm di altezza, proveniente dalla squadra greca dell’Olympiakos, con cui ha disputato la prima parte dell’attuale stagione. Potenza ed esperienza, dunque, per la rosa a disposizione di coach Luca Paniconi che si allarga ancora dopo i recenti arrivi di Dijkema in regia e di Chaussee in banda. La giocatrice belga raggiungerà a brevissimo Macerata per prendere parte ai primi allenamenti in maglia arancio-nera: giocherà con la divisa numero 19.

    Freya Aelbrecht conosce già molto bene il campionato italiano: per lei già cinque stagioni vissute in precedenza a Perugia, Pesaro, Monza, Bergamo e Busto Arsizio. La neo centrale arancio-nera ha anche esperienza a livello internazionale sia con la maglia della Nazionale belga (con cui ha conquistato il bronzo agli europei 2013) sia nei campionati esteri di Francia, Giappone, Turchia e Polonia. Nel suo palmares di Club una Coppa Italia con Bergamo, 2 Scudetti e 2 Coppe di Francia con il Cannes, 3 Scudetti, 3 Coppe e 1 Supercoppa in Belgio con l’Asterix Volley.

    “Sono super felice di tornare in Italia – dice Freya Aelbrecht dopo la firma del contratto – è sempre bello prendere parte a questo campionato che sicuramente è il migliore del mondo, posso dirlo con certezza visto che ho giocato in tanti tornei diversi all’estero. L’Italia è un posto speciale e sono davvero contenta di essere qui. L’obiettivo con la maglia della CBF Balducci HR Macerata sarà raggiungere la salvezza, non vedo l’ora di scendere in campo e dare tutto per la squadra e per la società. Ho già giocato 5 anni in Italia e posso mettere a disposizione la mia esperienza, la mia energia e la qualità di gioco. Sono molto soddisfatta di aver firmato con Macerata, ora sono pronta a scendere in campo per dare il massimo, consapevole che in Italia ogni partita è davvero difficile”.

    La carriera di Freya Aelbrecht2023 CBF Balducci HR Macerata (A1)2022 Olympiakos Pireo (GRE)2021/22 Radomka Radom (POL)2020/21 Wealth Planet Perugia (A1)2019/20 Turk Hava Yollari (TUR)2018/19 Kurobe AquaFairies (JPN)2017/18 Volley Pesaro (A1)2016/17 Pro Victoria Monza (A1)2015/16 Volley Bergamo (A1)2014/15 UYBA Busto Arsizio (A1)2012/14 RC Cannes (FRA)2008/12 Asterix Avo Volley (BEL)

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    Dragan Travica: “Ogni cosa nella mia vita è arrivata al momento giusto”

    Di Roberto Zucca

    Quando squilla il telefono, Milo riposa. È mattino ad Atene, e a rispondermi non è il solito Dragan Travica, con cui abbiamo condiviso anni di chiacchierate su qualsiasi argomento, ma soprattutto sulla pallavolo nostrana. È il Travica dei 36 anni, quello che condivide la sua nuova vita greca con Giulia e il loro primogenito Milo, mentre veste i panni dell’uomo d’esperienza nell’Olympiacos Pireo di Alberto Giuliani:

    “Mi rendo conto che ogni cosa nella mia vita è arrivata nel momento giusto. Mia sorella mi aveva detto, nei miei anni da scapolo, che quando anche sarebbe arrivato l’amore della mia vita, avrei bruciato le tappe. Con Giulia ci conoscevamo da un po’ di anni. Ho capito di essermi innamorato di lei un anno e mezzo fa e anche Milo è arrivato subito, perché era qualcosa che desideravamo fortemente entrambi“.

    L’avventura greca l’avete scelta assieme?

    “Beh, sono cose che si decidono in due. Devo dire che all’inizio non è tutto semplicissimo, anche perché io e Giulia siamo arrivati qui da soli. Senza i nonni, o senza il pediatra di fiducia, all’inizio ti devi adattare. Ma con Atene è stato amore a prima vista. Quando a dicembre ad esempio, riesci a ritagliarti un pranzo al mare nel weekend, col sole e non con i tre gradi di Padova, rivaluti tutto. Poi la gente è molto gentile, presente, se vogliamo un po’ italiana. Ritrovi anche un po’ di casino come nelle nostre grandi città, o anche quel fare un po’ da Sud Italia. Quindi ti senti a casa“.

    Foto CEV

    Al primo posto della classifica e con Alberto Giuliani alla guida. Voleva questo?

    “Inevitabilmente siamo una squadra costruita per fare il meglio possibile. È un campionato lungo, una stagione fatta da moltissime partite, tra cui quelle della Challenge e quelle della Coppa di Lega, che qui è un torneo in più rispetto al campionato italiano. Quindi è bello impegnativo. L’obiettivo è di certo quello di vincere“.

    Vacanze di Natale italiane?

    “Giulia e Milo sono rimasti in Italia fino ai primi giorni di gennaio, io a Santo Stefano ero già in palestra. Trascorso i giorni precedenti al Natale con mia sorella, Sava e mia nipote, e il Natale con la famiglia di Giulia, abbiamo festeggiato il pensionamento del nostro professore di educazione fisica, il professor Roberto Devivo, al quale abbiamo fatto una sorpresa con una reunion dei compagni di scuola. È un regalo che mi sono voluto fare anche io. Forse è il tempo che passa a rimettere in fila le priorità“.

    L’Italia della pallavolo le manca?

    “Seguo quando posso, e ho visto che Perugia sta facendo davvero un campionato di altissimo livello. È una squadra che si è rinforzata ancor di più, io la conosco bene, e non nascondo che è sempre bello giocarsi certe partite come la finale del Mondiale. Io, proprio per il forte desiderio di continuare a giocare, ho detto di no al rinnovo. Detto questo, sono molto felice per loro perché è una squadra che tengo nel cuore, così come a livello umano, ho lasciato lì delle persone alle quali rimango legato“.

    Foto CEV

    Come a Padova?

    “Padova è casa mia. Resta la mia estate, il mio porto sicuro, e la mia seconda vita che è lo Spazio 21. A Padova e alla Kioene sono legati alcuni dei rapporti umani che ritrovo ogni estate, e che vorrei fossero parte della quotidianità. Parlo di Randazzo, Sperandio, Polo, Lazzaretto, Zorzi. Gente con cui ho giocato una parte della mia carriera importante“.

    Lei la carriera la vorrebbe chiudere lì?

    “(ride, n.d.r.) Questo non dipende da me, ma sarebbe bello. Certamente vorrei avere più tempo per stare con i miei amici e la mia famiglia. Non che qui non stia bene, anzi, sto benissimo. Ecco, posso dirle che non amo pensare alle cose in termini di ‘sliding doors’. Credo che aver condiviso il campo con quelli che sono diventati i miei amici, ma ce ne sono anche altri, sia un’esperienza irripetibile. È stato un bellissimo momento, ed è giusto che resti un ricordo. Anche perché ognuno ha preso delle strade differenti“. LEGGI TUTTO

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    Gianmarco Bisogno: “Un miracolo sportivo è possibile, dobbiamo crederci”

    Di Redazione

    Il 2022 ha regalato alla Emma Villas Aubay Siena prima una salvezza in Serie A2 al termine di un percorso impegnativo, con una rincorsa effettuata partendo da una situazione non semplice ma vivendo una seconda parte della seconda stagione assolutamente importante. E poi l’inizio della nuova avventura in Superlega, dove Siena è andata ad affrontare i più grandi campioni internazionali di questo sport. Il campionato dei toscani riprenderà domenica 8 gennaio al PalaEstra, quando alle 15.30 prenderà il via la gara contro l’Allianz Milano; la prima di nove battaglie sportive attraverso le quali la Emma Villas Aubay spera di raggiungere un’altra salvezza, questa volta nel massimo campionato italiano.

    A tracciare il bilancio dell’annata appena terminata è il presidente Gianmarco Bisogno: “La prima parte dell’anno si è chiusa con una salvezza in Serie A2 che è stata conquistata dopo una sofferenza eccessiva. Quella squadra e questa società a mio avviso non potevano permettersi di fare una A2 con l’obiettivo di salvarsi. Diciamo che quello era il minimo sindacale, anche per la qualità dei giocatori che avevamo nel nostro roster“.

    “Poi – continua Bisogno – c’è stata la seconda parte dell’anno e la scelta di prendere parte al campionato di Superlega che alla fine è stata una scelta quasi obbligata. Nessuna altra società di Serie A2 voleva farla, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni e abbiamo ritenuto giusto partecipare a un torneo bello e prestigioso come la Superlega. Lo abbiamo fatto per il club, per il pubblico, per i tifosi, per gli sponsor che ci sostengono. Stiamo affrontando campioni del calibro di Giannelli, Leon, Michieletto, e già questo fatto non può non riempirci di soddisfazione. Ovviamente eravamo consci che l’avventura in Superlega sarebbe stata complicata, la classifica adesso dice che siamo dodicesimi. Se dovessi dare un voto al 2022 darei un 6 striminzito“.

    Il 2023 inizierà con partite che saranno subito molto importanti per l’obiettivo salvezza: “Possiamo giocarcela – assicura il presidente – fino a questo momento paghiamo soprattutto due partite e le sconfitte del girone di andata contro Taranto e Padova. La Superlega è così, ci sono sette o otto squadre quasi invincibili, mentre le altre devono cercare di fare punti soprattutto negli scontri diretti, nei quali noi invece nei mesi scorsi abbiamo avuto dei passaggi a vuoto pesanti. Alla fine della regular season mancano nove partite, quindi tutto è ancora fattibile“.

    “Il tentativo e l’obiettivo di raggiungere la salvezza – continua Bisogno – sta soprattutto nella mente, nelle energie e nei cuori di chi scende in campo. Se credono convintamente di poter raggiungere la salvezza in Superlega allora tutto diventa fattibile. Per fare questo dovremo avere anche il sostegno del pubblico, della città, la vicinanza degli spettatori: tutte queste componenti saranno fondamentali per salvarsi. Poi ovviamente in campo ci vanno i giocatori, e credo che i nostri ragazzi abbiano tutti i requisiti e le caratteristiche per ottenere il risultato: nel roster abbiamo pallavolisti che hanno giocato nelle nazionali e in squadre molto forti“.

    “La situazione può cambiare – aggiunge il numero uno della società senese – dipende anche dai meccanismi che ci saranno nella testa dei nostri giocatori. Pensiamo solo a quello che è successo dopo la sconfitta a Padova, quando abbiamo trovato forze ed energie per cambiare la situazione e vincere la partita successiva in casa contro Monza. Ritengo che un miracolo sportivo sia fattibile, chi mi conosce sa bene quanto io tenga a questo progetto“.

    “Di soddisfazioni – continua Bisogno ripensando al 2022 – non ce ne sono state tante. Ricordo però la vittoria a Castellana Grotte come uno dei momenti più belli della prima parte dell’anno. E in Superlega il successo in casa contro Monza è stato bello e importante, arrivato dopo una tempesta e mostrando in campo una bella pallavolo“.

    “La considerazione che faccio – prosegue il presidente – è che un campionato di questo tipo non lo si può fare sotto gamba. Lo si deve preparare per bene. La società Emma Villas da dieci anni dedica tempo ed energie a questo sport e a questo progetto. In futuro potremmo pensare anche ad avere imprenditori ancora più vicini per un progetto pure più ampio. Servirà coraggio per poter allestire squadre ancora più forti e che, se saremo ancora in Superlega, possano lottare anche per la conquista dei playoff. Noi abbiamo un pubblico caldo, credo che la città ci seguirebbe in massa e in forza se arrivassero risultati ancora migliori“.

    Ora il focus è sulla partita contro Milano: “È una grande squadra, si pensi a Patry e a Ishikawa che noi ben conosciamo. Ma noi ragioniamo pensando che ogni partita può essere l’occasione per poter salvare la stagione. Ne mancano nove alla fine del campionato“. Il messaggio del presidente alla squadra è chiaro: “Questa è una squadra con giocatori dal curriculum importante. Dentro di loro devono trovare gli stimoli giusti. Siena è una piazza complicata, qui si vede la stoffa di un giocatore. Se un pallavolista ha gli attributi deve tirarli fuori“.

    Non c’è solo la prima squadra, però. Nel 2022 anche il settore giovanile della Emma Villas ha ottenuto numeri importanti: “Abbiamo investito tantissimo nel vivaio – rivendica Bisogno – quest’anno abbiamo più di 100 bambini nelle nostre varie formazioni, si tratta di un numero importante e significativo. Grazie al nostro progetto tanti bambini e tante famiglie si sono avvicinati a questo sport, che consente di fare una vita pulita e sana. Emma Villas non è solamente la prima squadra, ma c’è tutto un movimento giovanile che è rilevante e che riveste per noi tanta importanza“.

    Infine un messaggio speciale per il 2023: “Faccio gli auguri ai nostri tifosi, e dico loro di continuare a seguirci e a sostenerci. Questo è un movimento pulito e sano, abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Il mio augurio va alla città di Siena, che è splendida e piena di cose belle, nella speranza che si parli in Italia e nel mondo di lei per fatti positivi e importanti. E il mio augurio va a tutti coloro che credono e che lavorano per questo progetto, penso ai giocatori e a tutti i membri dello staff, molti dei quali sono con noi da tanti anni“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia cala il tris di novità: con Drews e Lazaro arriva anche Furlan

    Di Redazione

    Inizio di 2023 con il botto per la Megabox Ondulati del Vallefoglia, anche se la notizia è condensata nelle poche righe dell’invito a una conferenza stampa: quella di mercoledì 4 gennaio, quando la società marchigiana presenterà ben tre nuove giocatrici. Delle prime due, l’opposta statunitense Annie Drews e la palleggiatrice spagnola Raquel Lazaro, si parlava ormai da tempo; la terza arriva nientemeno che dalla squadra campione del mondo ed è la centrale Eleonora Furlan, che ha esaurito il suo compito a Conegliano con il rientro a tempo pieno di Sarah Fahr.

    I tre innesti vanno a compensare altrettante partenze annunciate nel mese di dicembre, quelle di Melissa Martinelli (scesa in A2 a Messina), Giulia Carraro (all’Olympiacos Pireo) e Merete Lutz. C’è grande attesa soprattutto per l’arrivo di Drews, che torna in Italia dopo 5 anni (aveva giocato a Casalmaggiore e Legnano): dall’opposta classe 1993, campionessa olimpica a Tokyo 2020, ci si aspetta un salto di qualità in termini di efficacia offensiva. Curiosità invece per Lazaro, che compirà 23 anni proprio mercoledì e ha appena completato il suo percorso universitario negli USA, raggiungendo la finale del campionato NCAA con Louisville.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rinviata la riforma del lavoro sportivo: entrerà in vigore solo a luglio

    Di Redazione

    Il nuovo anno porta in dote una “sorpresa” al mondo dello sport italiano: il rinvio della riforma dello sport e in particolare delle disposizioni relative al lavoro sportivo. La decisione, già nell’aria da tempo, è arrivata però soltanto in extremis con il Decreto Milleproroghe, entrato in vigore il 30 dicembre, che rimanda al 1° luglio 2023 il via alle disposizioni sul “riordino e la riforma in materia di entri sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo” contenute nel DL 36/2021 (che, altrimenti, sarebbero state valide dal 1° gennaio).

    Di fatto, quindi, l’attuale regime dei compensi sportivi resta in essere fino al termine dell’annata sportiva. Per la prossima, le società dovranno comunque adeguarsi alla nuova disciplina, che prevede tra l’altro l’introduzione di contributi pensionistici a favore dei lavoratori.

    Per quanto riguarda il vincolo sportivo, il regime attuale cesserà come previsto il 1° luglio: i nuovi tesseramenti sottoscritti dopo questa data non potranno quindi più consentire il “rinnovo d’autorità”. Per i tesseramenti già in essere, invece, il termine viene prorogato al 31 dicembre 2023.

    Infine, le concessioni alle SSD e ASD degli impianti sportivi in attesa di rinnovo, o scadute entro il 31 dicembre 2022, vengono prorogate al 31 dicembre 2024, allo scopo di consentire il riequilibrio economico-finanziario delle stesse, in vista delle procedure di affidamento previste.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Filippo Lanza sorride: “In Polonia sto bene”. E a marzo sarà ancora papà

    Di Roberto Zucca

    Risolta e risoluta è la sua anima. Rediviva la sua voglia di stupire ancora, anche fuori dall’Italia. È un Filippo Lanza felice quello con cui riusciamo ad entrare in contatto durante una trasferta dello Skra Belchatow, il club polacco che quest’anno si è aggiudicato le prestazioni e i capolavori di Super Pippo:

    “La stagione è iniziata nel migliore dei modi, non solo perché con la squadra sto lavorando molto bene e perché ho trovato un bellissimo ambiente in cui proseguire la mia carriera. Ma anche perché con Costanza abbiamo deciso di vivere insieme quest’anno in Polonia, anzi, lo abbiamo messo come condizione imprescindibile dopo l’anno a Shanghai“.

    Regalando anche un fratellino a Leonardo…

    “Saremo in quattro da marzo, è vero. Lo abbiamo desiderato tantissimo e soprattutto volevamo donare a Leonardo un fratellino con cui giocare. La famiglia allargata è un pensiero che abbiamo sempre avuto. Non poteva arrivare in un momento migliore“.

    Foto PlusLiga

    La Cina è un ricordo. Anno difficile quello di Shanghai?

    “Un anno in cui si è vissuto poco. Una stagione che di fatto non si è disputata. Volevo fortemente riprendere a giocare e prima di lasciare l’Italia di nuovo, ho posto come condizione che quello che mi avrebbe fosse un ambiente in cui poter stare in famiglia. Così è stato. La città è piccola, la società molto buona, Costanza e Leo si trovano bene. Abbiamo trascorso il Natale con le nostre famiglie qui a Belchatow ed è stato bellissimo“.

    Sono anni che la intervisto. È raro sentire un Filippo così. Finalmente.

    “(ride n.d.r.) Eh sì. Credo di aver fatto un percorso e di aver fatto le scelte giuste. Penso anche che la mia storia professionale mi terrà all’estero per un po’. È un’occasione, che consiglio, non tanto perché in Italia non si sta bene, ma perché arricchisce, plasma, forma, ed è capace di restituire il giusto peso a tutto“.

    Foto CEV

    Chi si allontana non fa un torto alla propria immagine?

    “Non mi è mai interessato particolarmente. Anzi, c’è stato un momento in cui i riflettori puntati addosso li ho sofferti. Qui è tutto molto diverso. Non sei un fenomeno o non ti cercano solo perché vinci una partita o solo perché fai parte di una squadra. Non si creano polemiche o pretesti per trasformare qualcosa in uno scoop giornalistico che si regge poi sul nulla. La gente ti viene a vedere, le squadre ti sostengono, la pressione è decisamente inferiore da noi. Forse avevo semplicemente bisogno di questo“.

    Con Kooy e Atanasjevic ha respirato un po’ di aria italiana?

    “Dick e Bata sono amici, è un piacere trovarli in squadra. In generale siamo un bel gruppo, ci troviamo bene tra di noi. Cercheremo di fare un girone di ritorno in cui proveremo a rosicchiare qualche punticino in più alla classifica. L’obiettivo è entrare nella seconda fase. Poi i playoff scriveranno un altro campionato. Ma ci sono squadre molto più attrezzate di noi, anche la dirigenza lo sa. Cercheremo di fare il meglio possibile“.

    Foto CEV

    La tv per guardare il campionato italiano la accende?

    “Capita, leggo e mi informo. Le cose vanno come sempre. Ma quando capita di sentire qualche ex compagno parliamo di altro, non di pallavolo. Ognuno gioca il proprio campionato e siamo anche altro oltre al volley“.

    Curiosità. Lei da alcuni anni è socio della Nine Squared. È difficile seguire il lavoro dall’estero?

    “Fortunatamente ho dei bravissimi collaboratori che mandano avanti l’azienda, che ha avuto una crescita esponenziale e ne siamo tutti felicissimi. Io sono il socio maggioritario e da qui in Polonia mi occupo di sviluppare eventuali aperture di canali su nuove squadre e nuovi mercati. È un bel lavoro e sono soddisfatto dei risultati raggiunti. È un po’ il mio futuro, almeno credo, che tra qualche anno, non ora, mi terrà occupato dopo la fine della carriera“. LEGGI TUTTO

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    Carlotta Cambi lascia Firenze e approda alla Igor Gorgonzola Novara

    Di Redazione

    Novità dell’ultim’ora, è proprio il caso di dirlo, per l’Igor Gorgonzola Novara. Nell’ultimo giorno del 2022 la squadra azzurra trova la sua nuova palleggiatrice, destinata a sostituire l’infortunata Jordyn Poulter: “nuova” si fa per dire, perché Carlotta Cambi aveva già vestito la maglia novarese nella stagione 2016-2017, anno dello storico Scudetto. L’ufficialità è arrivata oggi dopo la risoluzione del contratto tra la giocatrice pisana e Il Bisonte Firenze, che ora dovrà a sua volta tornare sul mercato in quello che si annuncia un vero e proprio valzer di registe: al momento, infatti, sono scoperte nel ruolo anche Vallefoglia e Perugia, e non è escluso che il ribaltone coinvolga anche Scandicci, dove Di Iulio ha inaspettatamente soppiantato Malinov.

    Cambi, che nel frattempo ha vestito anche le maglie di Pesaro, Bergamo e Cuneo, ha nel suo palmares anche una Champions League e una Supercoppa Italiana vinte con Casalmaggiore nel 2015-2016, oltre alla medaglia d’argento ai Mondiali 2018 e quella alle Universiadi con la nazionale. A Novara vestirà la maglia numero 2 e inizierà a lavorare con la squadra alla ripresa degli allenamenti, il 3 gennaio.

    “L’occasione di tornare a Novara è venuta fuori in pochi giorni – racconta Cambi – e ho accettato di slancio e con entusiasmo. Sono ancora un po’ scombussolata ma ho tanta voglia di iniziare a lavorare con la squadra in palestra e di scoprire, assieme alle mie nuove compagne, dove potremo arrivare. Credo che Novara fin qui abbia dovuto fare i conti con le problematiche dovute al Mondiale e alla stanchezza di chi vi ha preso parte, oltre alla sfortuna legata agli infortuni, ma sono anche convinta che ci siano tutti i presupposti per fare un’ottima seconda parte di stagione e in tal senso sono pronta a dare il mio contributo. Ritrovo tante persone amiche, tra le mie compagne e tra chi gravita attorno alla squadra, e questo mi motiva ulteriormente. Poi sono legata a Novara da tanti ricordi positivi, ho lasciato dopo uno Scudetto… ora sono certa che me ne creerò di nuovi“.

    “Siamo contenti – dice il direttore generale Enrico Marchioni – dell’opportunità di riportare a Novara una giocatrice come Carlotta, che conosciamo e con cui abbiamo potuto condividere una bellissima stagione. L’abbiamo seguita nel tempo, nelle sue avventure in altri club, e siamo convinti che possa darci una grossa mano affiancando Ilaria Battistoni; dunque, appena si è presentata la possibilità, abbiamo deciso di coglierla e siamo felici di aver riscontrato in lei il medesimo entusiasmo e la stessa voglia di misurarsi con le sfide che ci attendono“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO