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    Recine cuore perugino: “Nonostante Francesco, non posso non tifare Sir. Sogno le Olimpiadi”

    Di Redazione

    Dopo Atanasijevic, i cuori perugini sono pronti ad accogliere un altro grande del passato, il quale ha lasciato solamente bei ricordi in casa Sir Safety Susa Perugia.

    Stefano Recine ha, di fatti, ricoperto il ruolo di Direttore Sportivo in Umbria dal 2017 al 2022, prima di passare sulla sponda nazionale, ricoprendo il ruolo di manager della prima squadra azzurra femminile. Per lui sarà la prima volta da “avversario”, e non sarà affatto semplice. Dall’altra parte della rete, infatti, troverà suo figlio Francesco, in forza alla Gas Sales Bluenergy Piacenza.

    Tra le colonne de “Il Corriere dell’Umbria” l’ex DS parla in vista della gara: “Nonostante giochi mio figlio, tiferò sempre Sir. E’ stato così anche negli anni trascorsi, e sarà così anche in quest’occasione. Anche se è normale che mi auguri che Francesco giochi sempre bene. Passare da Perugia alla nazionale non è stato affatto semplice, ma all’azzurro non si può rinunciare, anche perché il mio sogno nel cassetto restano le Olimpiadi, che non ho mai partecipato“.

    Ci si sposta poi, ovviamente, sulla stagione che andando di scena: “Perugia e Trento sono sicuramente un gradino sopra le altre, anche perché squadre come Lube e Modena stanno vivendo un momento di transizione: Civitanova sta effettuando un ricambio generazionale, mentre la Valsa uno dirigenziale. Indubbiamente mi aspettavo un grande campionato, poi, da parte della Sir, anche se, a dire la verità, non immaginavo le potesse vincere tutte. Rispetto all’anno scorso sono stati inseriti giocatori ancor più utili alla causa e l’asticella si è alzata maggiormente. La ciliegina, poi, è rappresentata da Anastasi“.

    Il focus si focalizza proprio sull’allenatore mantovano: “Lui, rispetto a Grbic (il suo predecessore, ndr) ha una filosofia di gioco molto diversa e può contare su di una panchina molto più corposa rispetto all’anno precedente. Mi sono battuto come un leone affinché potesse venire a Perugia. E’ davvero un patrimonio di esperienza. Ricordo ancora il suo arrivo alla Panini Modena da giocatore quando venimmo a contatto e resse il confronto. Da lì capii subito che era uno tosto e con gli attributi“.

    Passando alla gara di domenica contro Piacenza, Recine commenta in questo modo: “Per la Gas Sales non sarà semplice. Lucarelli è ancora infortunato, mentre Leal è indietro di condizione. In aggiunta, poi, c’è il fatto che si debba ancora assimilare bene il cambio di allenatore“.

    Indubbiamente sarà una sfida di alto livello sul fronte regia: “Sia Brizard che Giannelli sono due grandissimi palleggiatori, molto fisici e moderni, Io, però, devo ammettere che ho un debole per il secondo: ha una leadership eccezionale“.

    la chiosa, infine, arriva per chi si merita tutti questi successi perugini: “Sono davvero contento per i trionfi che sta ottenendo la Sir, specie per il suo Presidente Sirci e per i Sirmaniaci. Gino ci mette sempre un grande impegno e passione ed è giusto che raccolga quanto speso. Ha creato una grande cosa ed è corretto che ora gioisca“.

    (fonte: Il Corriere dell’Umbria) LEGGI TUTTO

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    La Savino Del Bene rischia la frittata, ma si salva al tie break

    Di Redazione

    Harakiri sfiorato per la Savino Del Bene Scandicci nell’andata dei Play Off di CEV Cup femminile: a una settimana dalla clamorosa eliminazione dalla Coppa Italia, la squadra toscana rischia di combinare un altro pasticcio contro l’SSC Palmberg Schwerin, ma stavolta si salva al tie break. Avanti 2-0 e 21-16 la partita sembrava finita per la formazione di Massimo Barbolini, che invece si è fatta riagganciare e beffare ai vantaggi, prima di perdere nettamente il quarto set; nel quinto, per fortuna, dal 6-9 è arrivata la reazione che migliora la situazione in vista del ritorno in Germania (mercoledì 8), dove servirà comunque una vittoria per 3-0 o 3-1 per evitare il Golden Set.

    La cronaca:Coach Massimo Barbolini schiera il 6+1 titolare composto da Yao Di in regia, Mingardi come opposto, Belien e Washington come centrali, Zhu e Shcherban in banda, con Castillo come libero titolare. L’SSC Palmberg Schwerin di coach Koslowski scende in campo con Kästner come palleggiatrice, Yüzgenç nel ruolo di opposto, con White e Baijens a comporre il tandem di centrali, Ruddins e Alsmeier in banda e Pogany come libero.

    Prima frazione di gioco molto equilibrata, con le due squadre che sono arrivate a braccetto fino al 14-14. Il primo break lo ha prodotto Schwerin, che si è portata in vantaggio di due punti (14-16), ma con un contro parziale la squadra di Barbolini ha prima pareggiato l’incontro e poi si è portata in vantaggio per effetto di una doppia di Kästner (17-16). Dopo un muro vincente di Belien la Savino Del Bene è andata avanti sul più 2 e coach Koslowski ha dovuto spendere un time out. Un altro muro di Belien ha prodotto il più 3 per Scandicci (19-16), un vantaggio che la squadra di Barbolini ha protetto ed ampliato fino al 25-21 messo a terra da Antropova.

    Sempre equilibrato anche il secondo set, con ancora una volta Schwerin in grado di portarsi in vantaggio di due punti (2-4). La Savino Del Bene si è così trovata a rincorrere, ma con Zhu ha trovato il pareggio sul 9-9. Fino al 16-16 le due squadre si sono risposte colpo su colpo, poi la formazione di Barbolini ha allungato sul più 2 con Antropova che, dopo un lungo scambio, è stata brava a mettere a terra il pallone del 18-16. Koslowski ha dunque chiamato un time out, ma la sua squadra è scivolata sul meno 4 (20-16). Il tecnico tedesco ha dunque dovuto chiamare un nuovo time out e ha ottenuto la reazione della sua squadra (20-18). Coach Barbolini ha così chiamato “tempo” per bloccare la rimonta dello Schwerin e Scandicci al rientro in campo ha piazzato la fuga decisiva, chiudendo il set con una nuova imposizione per 25-21.

    Nella terza frazione la Savino Del Bene è balzata in vantaggio di tre punti con una schiacciata di Shcherban (5-2). Mingardi ha prodotto il più 4 e Washington, con un ace, il più 5, ma la squadra toscana ha toccato anche il più 6 con il 9-3 realizzato da Zhu. Con la Savino Del Bene Volley avanti di sei lunghezze (11-5) Koslowski ha dovuto ricorrere ad un time out, seguito da un parziale di tre punti realizzati dalla sua squadra. Schwerin ha accorciato fino al -3 e sul 16-13 Barbolini ha dovuto fermare la gara. Al ritorno in campo Shcherban ha messo a referto il muro vincente del 17-13, ma Schwerin è rimasta in partita. Portatasi sul meno 2 (18-16) la squadra tedesca ha costretto la Savino Del Bene Volley ad un nuovo time out. Con l’inerzia della sfida tutta per la squadra di coach Koslowski, il punteggio è tornato in parità sul 22-22. Schwerin ha poi fallito il primo set point, ma ha sfruttato al meglio il secondo con l’ace di Yüzgenç (24-26).

    L’avvio del quarto set ha visto la Savino Del Bene vogliosa di riscatto. La formazione di casa, con Mingardi e Zhu protagoniste, ha allungato fino all’8-4, obbligando Koslowski ad un nuovo time out. Dopo la pausa Schwerin ha ribaltato la gara, trovando il pareggio sul 9-9. A questo punto Schwerin non ha più lasciato il comando del set e la Savino Del Bene è riuscita al massimo a riportarsi sul meno 2, ma mai oltre. Sul 12-14, con la squadra di Barbolini in rimonta, Koslowski ha infatti speso un saggio time out, che ha consentito alla sua squadra di allungare nuovamente fino al 15-19. Un più 4 che Schwerin è stata in grado di ampliare fino al 16-25 firmato da White, con la squadra tedesca che ha così vinto il suo secondo set e prolungato la gara fino al tie break.

    Da palpitazioni il quinto e decisivo set. White ha segnato il 2-4 e portato sul più 2 le sue compagne, ma la Savino Del Bene ha rimontato e raggiunto il 5-4 con Shcherban. Al cambio campo comunque è arrivato in vantaggio Schwerin, in grado di portarsi sul 6-8 con un punto firmato da Kästner. Sotto per 6-9 la squadra di Barbolini ha trovato un break di tre punti consecutivi ed ha pareggiato i conti sul 9-9. Koslowski ha dovuto obbligatoriamente far ricorso ad un “tempo”, ma Zhu e Belien hanno portato sul più 3 la Savino Del Bene Volley (13-10). La partita si è conclusa poco dopo con il 15-11 firmato da Zhu Ting.

    Massimo Barbolini: “Abbiamo vinto e giocavamo contro una squadra molto forte. Certo sarebbe stato meglio vincere 3-0, perché avevamo creato tutti i presupposti e ci è mancato qualcosa. Dopo penso sia giusto guardare anche il bicchiere mezzo pieno, perché dobbiamo ricordare che eravamo sotto 6-9 nel tie break e quindi probabilmente anche Schwerin sta pensando all’occasione che ha perso. Al di là di questo pensiamo alla partita di ritorno, sappiamo che sarà una gara difficilissima. Sarebbe stato un po’ più facile se avessimo vinto da 3 punti, ma abbiamo vinto e questo importante, anche se al ritorno dovremo giocare meglio. Adesso pensiamo alla partita con Casalmaggiore, che sarà una sfida molto difficile e importantissima per la nostra classifica“.

    Savino Del Bene Scandicci-SSC Palmberg Schwerin 3-2 (25-21, 25-21, 24-26, 16-25, 15-11)Savino Del Bene Scandicci: Sorokaite ne, Alberti 1, Belien 6, Zhu 22, Pietrini 1, Merlo (L) ne, Mingardi 15, Yao 1, Shcherban 15, Angeloni ne, Washington 9, Antropova 10, Castillo (L), Di Iulio. All. Barbolini.SSC Palmberg Schwerin: Kastner 3, Ruddins 15, Pogany (L), Nestler, Alsmeier 21, Fernau, Holzig, Neuhaus 1, Broekstra ne, White 7, Baijens 16, Yuzgenç 20. All. Koslowski.Arbitri: Tillmann (Ungheria) e Edholm (Svezia).Note: Spettatori 520. Scandicci: battute vincenti 5, battute sbagliate 8, attacco 38%, ricezione 40%-21%, muri 11, errori 21. Schwerin: battute vincenti 5, battute sbagliate 6, attacco 39%, ricezione 49%-29%, muri 11, errori 25.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Per Busto Arsizio la strada è in salita: domina il THY alla E-Work Arena

    Di Eugenio Peralta

    Il clima a Busto Arsizio non era certo quello del 2012, quando Marcello Abbondanza contendeva lo scudetto alle Farfalle dalla panchina di Villa Cortese. Ma i 1200 della E-Work Arena (tra loro anche il console turco) non meritavano nemmeno una prestazione così scialba della E-Work Busto Arsizio, travolta in casa dal THY Istanbul nell’andata dei Play Off di CEV Cup femminile. Al di là della sterile reazione finale che alimenta l’amaro in bocca (5 match point annullati), la squadra di Marco Musso non riesce mai a impensierire le turche e si mette in una posizione decisamente scomoda in vista del ritorno in programma a Istanbul, in programma martedì 7 febbraio.

    Lo 0-3 finale esprime un divario tra le due squadre che non appariva certo così netto alla vigilia, e nemmeno in un primo set lottato fino al 16-16: da quel momento le Farfalle si sono letteralmente sciolte, sbagliando tutto il possibile in attacco (11 errori e altrettante murate subite, un’enormità) e non riuscendo mai a essere incisive al servizio. Neppure l’assenza di Van Ryk ha fermato la squadra ospite, che anzi ha trovato in Polen Unver (17 punti con il 45%, percentuale sporcata solo nel finale) una bomber implacabile, senza parlare della fortunatissima relazione tra Hanna Orthmann e il… nastro della rete (ben 3 ace) e delle prestazioni di Naz e Toksoy, apparentemente tornate ai loro tempi d’oro.

    Al di là della gran prova delle turche, però, la E-Work ha tantissimo da rimproverarsi: si salvano soltanto Loveth Omoruyi (13 punti con il 46%) e Rossella Olivotto (3 muri), per il resto è notte fonda, a cominciare dalla serataccia di Alice Degradi (15% in attacco) per finire con un’opaca Giorgia Zannoni. Da tempo Busto Arsizio non appariva così in difficoltà, mentale prima ancora che tecnica.

    I SESTETTI – THY in campo con Naz in palleggio, Unver opposta, Maglio e Toksoy al centro, Kingdon e Orthmann schiacciatrici e Kayacan libero. Busto Arsizio risponde con Montibeller opposta a Lloyd, Olivotto e Zakchaiou centrali, Degradi e Omoruyi in posto 4, Zannoni libero.

    1° SET – Subito scambi lunghissimi, chiusi da Orthmann e Kingdon per lo 0-2. Con l’errore di Montibeller e il fortunoso ace di Orthmann il THY vola addirittura sull’1-5, ma la UYBA non si perde d’animo e si riavvicina sul 4-5 con il muro di Zakchaiou, prima di completare la rimonta grazie a un altro block di Omoruyi (6-6). Busto Arsizio passa in vantaggio con il terzo muro, stavolta di Olivotto (9-8), poi Omoruyi e Montibeller siglano il break dell’11-9 che convince Abbondanza al time out. Kingdon ristabilisce la parità e Toksoy firma il sorpasso (12-13): ora è Musso a fermare il gioco. Si continua a strappi, con il break del 14-16 firmato Orthmann e il pareggio immediato di Lloyd. Entra Akin in battuta e il suo servizio spinge Omoruyi all’errore (17-19), ma sono i muri di Unver e Naz a valere l’allungo decisivo del THY (18-22): la stessa opposta si procura 4 set point e Maglio chiude al primo tentativo sul 20-25.

    2° SET – Ancora una partenza in salita per Busto Arsizio: il turno di servizio di Kingdon che porta nuovamente le turche sull’1-5, malgrado il time out chiesto da Musso. Anche stavolta la squadra di casa recupera con Degradi e l’ace di Olivotto (4-5), ma subisce un nuovo break firmato Orthmann (5-8). La tedesca sbaglia per il 7-8, poi però si fa perdonare con un altro ace (sempre “aggiustato” dal nastro) ed è 7-11. Ancora time out per le Farfalle, al rientro arrivano anche l’errore di Zakchaiou e il punto di Kingdon (7-13). Due acuti di Montibeller portano il punteggio prima sul 10-15 e poi sul 12-16, ma dopo il time out ospite la forbice si allarga di nuovo con Unver e Orthmann (13-20). Musso inserisce prima Stigrot e poi Monza e Battista, ma le cose non migliorano per Busto Arsizio: anzi, arrivano 4 errori di fila che portano direttamente al set point (13-24), e poi Stigrot manda in rete la battuta del 14-25.

    3° SET – Stessi sestetti e stesso copione dei primi due set, con il THY a scattare avanti sull’errore di Omoruyi (1-3). Montibeller risponde e pareggia i conti sul 4-4, ma subito arriva un controbreak di 0-4 per le turche, con il terzo ace “sporco” di Orthmann e l’errore di Degradi (4-8). La schiacciatrice azzurra, in serata decisamente no, sbaglia ancora per il 6-11, e l’ace di Naz spinge Musso a fermare il gioco e inserire Stigrot. Al rientro Unver ritocca ancora il vantaggio ospite (6-13, 7-15), dimostrandosi un enigma insolubile per il muro bustocco. Anche Toksoy mette la sua firma a muro (8-17), poi la UYBA ha un sussulto con Olivotto protagonista (11-18) e Abbondanza chiama time out. Il divario rimane però decisamente ampio (12-20) e la squadra turca non deve fare altro che gestirlo con un’inarrestabile Unver; anche quando Busto sembra farsi pericolosa, un’invasione rovina tutto (16-23) e l’opposta si procura 8 match point. Montibeller e compagne ne annullano ben 5, alimentando i rimpianti, poi è Orthmann a mettere fine al match (21-25).

    E-Work Busto Arsizio-THY Istanbul 1-3 (20-25, 14-25, 21-25) E-Work Busto Arsizio: Battista, Degradi 3, Lloyd 3, Monza, Montibeller 11, Lualdi ne, Stigrot 3, Colombo ne, Olivotto 7, Zannoni (L), Omoruyi 13, Zakchaiou 6, Bressan (L). All. Musso.THY Istanbul: Yilmaz (L) ne, Kayacan (L), Van Ryk ne, Ercan, Unver 17, Germen, Babat ne, Kingdon 11, Akin, Toksoy 4, Orthmann 14, Demirel ne, Naz 5, Maglio 6. All. Abbondanza.Arbitri: Mateizer (Romania) e Robles Garcia (Spagna). Note: Spettatori 1198. Busto A.: battute vincenti 1, battute sbagliate 4, attacco 35%, ricezione 51%-21%, muri 7, errori 18. THY: battute vincenti 4, battute sbagliate 5, attacco 41%, ricezione 51%-25%, muri 11, errori 9. LEGGI TUTTO

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    Chieri a valanga sullo Sliedrecht: la semifinale è a un passo

    Di Redazione

    La Reale Mutua Fenera Chieri naviga a vele spiegate verso le semifinali di Challenge Cup femminile: l’andata dei quarti di finale in Olanda è un monologo della squadra di Giulio Cesare Bregoli, con lo Sliedrecht Sport incapace di reagire alla potenza di fuoco delle piemontesi. Prova impressionante di Alessia Mazzaro con l’86% in attacco, 4 muri e un ace; Camilla Weitzel fa addirittura meglio in attacco (8 su 8), mentre nel tabellino finale spiccano i tanti errori chieresi in battuta (14). Al ritorno, in programma mercoledì 8 febbraio in Piemonte, basterà vincere due set per passare il turno.

    Opposte a una squadra giovane ma combattiva, nei tre set Grobelna e compagne hanno quasi sempre in mano la partita. Nella prima frazione c’è un primo allungo chierese da 4-4 a 4-7, con break risolutivo da 11-12 a 13-19 e punto del 18-25 messo a terra al secondo set point da Grobelna (che svetta con 6 punti e l’86% in attacco).

    Nel secondo set il punteggio resta in bilico fino al 13-12. Qui gira a favore di Chieri che su servizi di Weitzel e Bosio piazza un parziale di 1-12 portandosi sul 14-24. La frazione termina quindi 16-25.

    Nel terzo set le ragazze di Bregoli partono forte (1-4, 4-9) e raggiungono il vantaggio massimo di 7 punti sul 7-14. Nella seconda parte di set c’è spazio per Morello, Storck e Villani. Chieri si mantiene a distanza di sicurezza e chiude 18-25 con Rozanski al secondo match-point.

    “Loro hanno dato tutto, e sapevamo che sarebbe stato difficile giocare contro questo tipo di squadra – il commento di Helena Cazaute – noi abbiamo sbagliato un po’ troppo al servizio, ma l’importante è aver conquistato la vittoria“.

    Sliedrecht Sport-Reale Mutua Fenera Chieri 0-3 (18-25, 16-25, 18-25)Sliedrecht Sport: Vos 7, Cnossen ne, Lijkendijk 3, Rahangmetan 1, Rekar (L), De Haan E., Bijlsma 8, Joosten, Kjosas ne, Mourits, De Haan J. 5, Stevens 7. All. Bezemer.Reale Mutua Fenera Chieri: Cazaute 9, Morello, Rozanski 9, Bosio, Spirito (L), Fini (L) ne, Nervini ne, Grobelna 11, Villani 3, Butler ne, Storck 2, Mazzaro 11, Kone ne, Weitzel 9. All. Bregoli.Arbitri: Basic (Bosnia Erzegovina) e Yilmazgil (Turchia).Note: Spettatori 750. Sliedrecht: battute vincenti 2, battute sbagliate 4, attacco 34%, ricezione 58%-25%, muri 5, errori 21. Chieri: battute vincenti 3, battute sbagliate 14, attacco 57%, ricezione 54%-32%, muri 9, errori 21.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gardini firma ancora in Polonia, allenerà lo Skra Belchatow fino a fine stagione

    Di Redazione

    Andrea Gardini è il nuovo allenatore del PGE Skra Belchatow. Lo comunica ufficialmente il club polacco che specifica che l’accordo ha valenza fino al termine della stagione in corso, ma “entrambe le parti non escludono che si parlerà di prolungare il contratto dopo la fine della stagione”.

    “È un grande onore per me essere in un club con una storia così unica come il PGE Skra Bełchatów. Questo è un club che ha giocato nelle Final Four di Champions League, ha vinto più volte il campionato polacco e la Coppa di Polonia. Lavorare in PGE Skra è per me una grande gioia, una grande opportunità e una sfida” sono le prime parole di Gardini da allenatore del Belchatow, dove come assistente avrà Radoslaw Kolanek.

    “Siamo a un punto in cui la squadra ha bisogno di un nuovo, fresco impulso per lavorare. Crediamo che coach Gardini sia in grado di darlo. Mancano 8 partite alla fine della regular season, 24 punti in palio, quindi in classifica possono ancora cambiare tante cose. Lotteremo fino all’ultima partita per il miglior risultato alla fine della stagione” ha aggiunto Konrad Piechocki, presidente del club polacco.

    Una nuova avventura nel campionato polacco, dunque, per l’ex centrale della generazione dei fenomeni che lo scorso anno era stato alla guida dello Jastrzebski Wegiel fino al discutibile esonero dopo la sconfitta in Gara dei quarti di finale playoff contro il Trefl Gdansk.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Atanasijevic tra presente e passato: “Momento per me difficile. Tifo non più unito”

    Di Redazione

    Era ed è nei ricordi più belli dei tifosi della Sir Safety Susa Perugia. E non solo. Il suo nome è Aleksandar Atanasijevic, ed alcuni cuori perugini aumentano i propri battiti anche solamente al sentirne il nome.

    Il bomber serbo, ora lottatore tra le fila della squadra polacca del Skra Belchatow, racconta proprio il momento che sta passando la sua ex squadra, dominatrice sia in Italia che in Europa tra le colonne del “Corriere dell’Umbria”.

    La sua intervista inizia, però, analizzando il momento che sta attraversando in prima persona, dato anche l’infortunio al dito della mano sinistra: “Per me non è uno d ei momenti più facili, dato che ho giocato 3 gare senza sapere che mi fossi rotto un dito. La cosa che più scoccia, però, è il fatto che non possa aiutare la mia squadra. Al momento siamo fuori dai play-off, ma siamo sicuri che al termine del campionato ne faremo parte“.

    Il focus, poi, viene spostato su quella che è stata la sua Sir: “In quegli anni ho vissuto un vero e proprio sogno. Esistono davvero pochi palazzetti come il PalaBarton. Sono davvero felice per i risultati che sta ottenendo e sarò sempre il loro fan numero uno. Anche se è stata una decisione difficile, penso sia stato giusto andare via in quel momento, anche d’accordo con la società. Negli ultimi tempi trascorsi in Umbria non mi sentivo più quello di una volta e mi sarebbe spiaciuto restare giusto per onorare il contratto. Non lo meritava la società, né tanto meno i tifosi“.

    L’analisi che viene susseguentemente è per la stagione perfetta effettuata fin qui da Perugia: “Mi immaginavo una stagione super, anche se, a dire la verità, era difficile pensare fosse così netta e senza sconfitte. Il segreto è sicuramente nella gestione di Anastasi. Tutti si sentono parte del gruppo ed hanno il giusto ritmo Mi piace davvero tanto e sta facendo un lavoro egregio. Se dovessi scegliere un nome in campo, poi, quello è sicuramente quello di Giannelli, vero leader sia sul taraflex che fuori e si vede anche semplicemente nei time-out“.

    Un nome che sta stupendo gli appassionati è quello del neoarrivato Herrera: “Io e lui siamo sicuramente due opposti diversi. A lui devo fare i complimenti perché è sempre un ottimo innesto quando chiamato in causa. Rispetto a lui, però, avevo decisamente un altro peso addosso, in quanto quando venni a Perugia non c’era l’obbligo di vincere, cosa che adesso, invece, c’è“.

    La Sir sta dominando in tutto, però c’è un pizzico di rammarico se ripensa alle stagioni passate: “La mia stagione del triplete fu assolutamente perfetta, anche grazie al calore del pubblico che ci sosteneva. Ora, invece, quel gruppo unito di tifosi manca e vorrei tanto tornasse come prima: un palazzetto unisono. Sarebbe la cosa più bella per i giocatori”.

    (fonte: Corriere dell’Umbria) LEGGI TUTTO

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    Novara trionfa a Potsdam e blinda il passaggio del turno

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Missione compiuta per la Igor Gorgonzola Novara: la squadra di Stefano Lavarini centra la vittoria sul campo dell’SC Potsdam e guadagna la certezza di proseguire il suo cammino in Champions League, da prima o da seconda del girone. Con il 3-1 in Germania, infatti, le novaresi salgono a quota 4 vittorie come il VakifBank (ma con un punto in meno) e diventano irraggiungibili per le tedesche: lo scontro diretto della prossima settimana con la squadra di Istanbul metterà in palio il primo posto e la qualificazione diretta ai quarti di finale.

    Risultato di fatto mai in discussione per Novara, nonostante un terzo set passato a inseguire: le italiane sono nettamente superiori a muro (16 block vincenti) e quando trovano il ritmo giusto in attacco diventano inarrestabili. Ancora da incorniciare la prova di Anna Danesi, che pur giocando solo tre set – quelli vinti – chiude con 13 punti, il 75% in attacco e 4 muri; molto bene anche Ebrar Karakurt, top scorer con 22 punti e il 50%, e Sara Bonifacio. Le tedesche pagano l’assenza di alternative credibili ad Anett Nemeth (21 punti).

    SC Potsdam-Igor Gorgonzola Novara 1-3 (21-25, 17-25, 25-23, 13-25)SC Potsdam: Savelkoel 6, Hetmann ne, Savic 7, Jasper 9, Leweling 1, Van Aalen 3, Reesink (L) ne, Maase ne, Nemeth 21, Cekulaev 6, Jedgic (L), Emonts ne, Dokic ne. All. Naranjo Hernandez.Igor Gorgonzola Novara: Cambi 5, Adams 6, Bresciani ne, Giovannini, Battistoni, Fersino (L), Bosetti 8, Chirichella 4, Danesi 13, Bonifacio 10, Carcaces 10, Ituma 3, Varela (L) ne, Karakurt 22. All. Lavarini.Arbitri: Rodriguez Machin (Spagna) e Aro (Finlandia).Note: Spettatori 1115. Potsdam: battute vincenti 4, battute sbagliate 7, attacco 35%, ricezione 40%-17%, muri 7, errori 17. Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 11, attacco 47%, ricezione 32%-16%, muri 16, errori 23.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Imoco tira un po’ il fiato, ma festeggia la qualificazione ai quarti

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    È una A.Carraro Imoco Conegliano quasi “umana” quella che fa visita al Vasas Obuda Budapest nella quinta giornata della fase a gironi di Champions League, a pochi giorni dal trionfo nella finale di Coppa Italia: tra turn over e un po’ di legittima stanchezza, le Pantere concedono il secondo set alle ungheresi e devono lottare alla pari anche nel terzo, ma alla fine si aggiudicano con autorità i tre punti che valgono il primo posto matematico nel girone e la qualificazione diretta ai quarti di finale. Tra i temi della partita ci sono la grande prova di Robin De Kruijf, autrice di 19 punti con il 67% in attacco e 5 muri, e l’esordio dell’ultima arrivata Stephanie Samedy, schierata da titolare in 2 set su 4.

    Vasas Obuda Budapest-A.Carraro Imoco Conegliano 1-3 (17-25, 25-22, 21-25, 18-25)Vasas Obuda Budapest: Veszenyi, Kump ne, Fabian, Bannister 20, Torok 8, Szalai (L), Juhar (L), Skrypak 3, Papp 4, Marcz ne, Jambor, Fricova 8, Boyko 3, Abdulazimova 5. All. Athanasopoulos.A.Carraro Imoco Conegliano: Carraro 1, Plummer ne, Robinson 7, Squarcini 9, De Kruijf 19, Gennari 13, Samedy 9, Gray 8, Lubian (L) ne, De Gennaro (L), Haak 10, Wolosz 4, Fahr ne. All. Santarelli.Arbitri: Kurtiss (Lettonia) e Sarikaya (Turchia).Note: Spettatori 1200. Vasas: battute vincenti 7, battute sbagliate 5, attacco 31%, ricezione 54%-18%, muri 3, errori 17. Conegliano: battute vincenti 5, battute sbagliate 11, attacco 44%, ricezione 52%-14%, muri 14, errori 24.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO