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    Una Emma Villas Aubay Siena convincente fa sua la vittoria contro Ortona (3-0)

    Una Emma Villas Aubay Siena convincente conquista la sua terza vittoria consecutiva e sconfigge in tre set la Sieco Service Ortona. La squadra di coach Alessandro Spanakis inizia la sfida con un buonissimo approccio, con una pallavolo aggressiva e ad alta intensità. Quelli ottenuti questa sera sono altri tre punti pesanti per la classifica del team senese.
    Primo set Siena parte con la formazione consueta: Fabroni e Romanò sulla diagonale palleggiatore-opposto, Yudin e Della Lunga in banda, Zamagni e Barone al centro, Fusco libero. Ortona risponde con Pedron-Cantagalli, Marinelli-Sette, Menicali-Simoni, Toscani.
    Romanò immediatamente a segno (1-0). Break iniziale di 3-0 per Siena, a cui rispondono gli abruzzesi con Marinelli ed un muro su Yudin (3-2). Fabroni mette in ritmo anche Della Lunga (7-4). Ed è ancora il capitano di Siena che ben servito da Fabroni mette a segno il 9-4, su cui coach Nunzio Lanci chiama time out. I toscani toccano il +6 con la bella schiacciata di Yuri Romanò che vale un altro punto break. Dore Della Lunga tiene buone percentuali in attacco e si fa apprezzare anche per un bel salvataggio in difesa, con Ortona che chiude il punto con Menicali. Zamagni protagonista, il centrale di Siena segna con una veloce e poi realizza due muri vincenti di fila (16-7). Ancora un tarantolato Zamagni è autore del punto numero 17 per i locali. Fabroni giganteggia e serve a Barone un pallone da appoggiare delicatissimamente a terra (21-12). Fabroni chiude il set con un tocco delicatissimo (25-15).
    Matteo Zamagni è stato il miglior realizzatore nel primo set con 5 punti all’attivo (1 attacco vincente, 3 muri punto e un ace).
    Secondo set Molto ispirato Yuri Romanò, come lui anche Igor Yudin. La pipe di Dore Della Lunga vale l’11-7. Da posto 4 Yudin è implacabile (12-7). Siena vola anche sul +7, con la Sieco Service che fa suo un punto break con la murata vincente di Menicali. Dore Della Lunga sbroglia una situazione non semplice. Cantagalli mura Yudin (20-18). Bel cambiopalla con Fabroni e Zamagni autori di una veloce da applausi (23-19). Un’invasione del muro ospite chiude il secondo set sul 25-19.
    Sono 6 i punti dell’opposto di Siena Romanò nel secondo parziale (con il 67% in attacco).
    Terzo set Bene Yuri Romanò anche in avvio di terzo set. Ortona rimane a contatto con i punti di Marinelli e Cantagalli. Ancora Cantagalli schiaccia per il 9-9. E’ nuovamente Romanò a permettere a Siena di rimettere la testa avanti. Free-ball senese sfruttata da Zamagni (12-10). Ortona pareggia sul 17-17, ma la Emma Villas Aubay piazza due punti di fila con Yudin e Romanò, in questa seconda occasione sfruttando la buona battuta di Marco Fabroni (19-17). Zamagni è superlativo, Yudin ci mette l’accento con l’ace del 21-18. Eccellente Dore Della Lunga, in diagonale per il 23-20. E’ ancora il capitano l’autore del punto del 24-20. La chiude Dore Della Lunga (25-22).
    Emma Villas Aubay Siena – Sieco Service Ortona 3-0 (25-15, 25-19, 25-22)
    EMMA VILLAS AUBAY SIENA: Zamagni 11, Panciocco, Crivellari (L), Della Volpe, Yudin 8, Fusco (L), Fantauzzo, Barone 6, Della Lunga 13, Fabroni 1, Ciulli, Romanò 17, Truocchio. Coach: Spanakis. Assistente: Pelillo.
    SIECO SERVICE ORTONA: Simoni 6, Pesare, Rovetto, Pedron 2, Toscani (L), Del Fra, Cantagalli 14, Shavrak, Carelli, Marinelli 6, Sette 7, Menicali 6. Coach: Lanci. Assistente: Costa.
    Arbitri: Marco Turtù, Ugo Feriozzi.
    NOTE. Percentuale in attacco: Siena 61%, Ortona 43%. Muri punto: Siena 6, Ortona 7. Positività in ricezione: Siena 67% (49% perfette), Ortona 52% (37% perfette). Ace: Siena 2, Ortona 2. Errori in battuta: Siena 11, Ortona 9.
    Durata del match: 1 ora e 13 minuti (20’, 25’, 28’). LEGGI TUTTO

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    Romanò: “Contro Ortona all’andata arrivammo ad un passo dalla vittoria, stavolta vogliamo fare meglio”

    Dopo la bella vittoria nel derby toscano al PalaParenti contro la Kemas Lamipel Santa Croce arriva subito una nuova sfida per Siena. La Emma Villas Aubay affronterà infatti sabato 23 gennaio a partire dalle ore 20,30 la Sieco Service Ortona al PalaEstra.
    In una classifica che è al momento comunque difficile da decifrare, con squadre che devono recuperare match ancora non disputati, Siena è tuttavia adesso quarta con 21 punti ed un ruolino composto da 6 vittorie e 8 sconfitte fin qui. Ortona di punti ne ha 19 ed è sesta, ma ha disputato tre partite in meno rispetto ai senesi. All’andata i toscani non sfruttarono alcune occasioni per chiudere il match nel quarto set, subirono la rimonta dei locali che alla fine si imposero al tiebreak.
    “Contro Santa Croce è stata a mio avviso una prova di maturità da parte nostra – commenta l’opposto della Emma Villas Aubay Siena, Yuri Romanò. – Loro arrivavano da un periodo difficile a causa del Covid, noi però dovevamo essere concentrati sul fare le cose giuste in campo ed è quello che abbiamo fatto. I punti in palio erano a mio avviso importantissimi, stiamo cercando la continuità ora che siamo praticamente al completo. Stiamo migliorando, e penso che lo si veda nelle partite che stiamo giocando, e ne sono contento”.
    Yuri Romanò ha terminato la gara con 19 punti all’attivo (con 3 ace e con tante battute che hanno messo in difficoltà la ricezione della Kemas Lamipel), con 9 punti break e con un’ottima percentuale del 62% in attacco. “Sono contento di aiutare la squadra e sono contento della mia prestazione”, commenta il pallavolista.
    “I risultati – prosegue l’opposto biancoblu – si ottengono sempre grazie al lavoro. Stiamo trovando continuità, e mi aspetto un continuo miglioramento in ciò che potremo fare sul campo per arrivare ad un buon livello nelle fasi più importanti della stagione. Io credo che il nostro sia un grande gruppo. Abbiamo tutti la sensazione che ogni partita sia decisamente importante, e lo è, e che ogni match possa darci punti pesantissimi. Siamo concentrati al massimo e attenti pure ai particolari. In questo campionato se riesci ad essere costante ti ritrovi in una buona posizione di classifica. Pensiamo alla prossima partita, ad Ortona all’andata abbiamo avuto nel quarto set le occasioni per vincere la gara ma poi abbiamo subito la loro rimonta. Cercheremo di fare meglio in questa circostanza”.
    “Stiamo trovando continuità in allenamento e questo dà dei frutti nelle partite – aggiunge il libero della Emma Villas Aubay Siena, Pasquale Fusco. – Al PalaParenti abbiamo affrontato una squadra che in precampionato ci aveva sempre messo in forte difficoltà, ma in questa occasione abbiamo fatto vedere che stiamo migliorando, c’è una crescita da parte nostra nei vari fondamentali, anche nel sistema muro-difesa. Ciò fa sì che riusciamo a mantenere il nostro stile di gioco. A Santa Croce abbiamo conquistato tre punti d’oro, che servivano per il morale, per la classifica e per dare un segnale a tutti”.
    “Stiamo portando in partita quel che facciamo in allenamento – afferma il libero di Siena. – Credo che già dal match contro Cuneo siamo riusciti a dare una svolta, miglioramenti si sono visti anche nelle ultime due gare che abbiamo giocato. Dopo le sconfitte sapevamo che potevamo dare di più e volevamo dimostrarlo. Nelle ultime gare siamo riusciti ad avere un approccio aggressivo sin dall’inizio. Poi i playoff saranno un campionato a sé, noi vogliamo arrivarci nel migliore modo possibile. Ora pensiamo alla sfida contro Ortona, all’andata siamo andati molto vicini alla vittoria esterna. Vogliamo fare una grande prestazione, abbiamo stimoli e motivazioni per proseguire nel nostro percorso di crescita”.

    “A Santa Croce sull’Arno è stata per noi una vittoria bella e importante – ha detto dopo la sfida al PalaParenti il direttore sportivo della Emma Villas Aubay Siena, Fabio Mechini. – La Kemas Lamipel arrivava da un periodo di stop a causa del Coronavirus, ma il nostro successo non era ovviamente per niente scontato. Ho visto un buon atteggiamento in campo da parte dei nostri ragazzi, che sono stati bravi a gestire i vari momenti del match come già era avvenuto tre giorni fa a Villa d’Agri contro Lagonegro. Ho visto lo spirito giusto. Come era accaduto nella gara di domenica il terzo set è stato più complicato, ma la squadra è stata brava a trovare il modo per aggiudicarsi il parziale e chiudere la sfida. In questo match siamo riusciti a tenere una percentuale alta in attacco e abbiamo commesso pochi errori sul taraflex. Siamo rimasti assolutamente concentrati in ogni frangente della partita. Per noi quelli conquistati oggi sono tre punti pesanti per la classifica. Ora dovremo mantenere alta l’attenzione, sabato sera avremo un’altra gara rilevante contro Ortona al PalaEstra. La concentrazione dovrà essere massima”. LEGGI TUTTO

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    Coach Spanakis: “E’ il momento di stringere i denti e portare a casa più punti possibile”

    La Emma Villas Aubay si prepara per il recupero del match contro la Kemas Lamipel Santa Croce, gara valevole per l’undicesima giornata di andata del campionato.
    I biancoblu sono reduci dal bel successo conquistato a Villa d’Agri contro Lagonegro, un match che ha dato morale ai senesi oltre a tre utilissimi punti in classifica.
    Domani alle ore 19,30 prenderà il via il derby toscano al PalaParenti (arbitri saranno Luca Grassia e Antonella Verrascina). Il match sarà trasmesso in diretta streaming sui canali Legavolley. Successivamente Siena tornerà in campo sabato sera a partire dalle ore 20,30 al PalaEstra contro Ortona per la quarta giornata del girone di ritorno.
    La Emma Villas Aubay ha 18 punti in classifica dopo 13 partite disputate (5 vittorie e 8 sconfitte), Santa Croce ha 14 punti dopo 8 gare giocate (5 vittorie e 3 sconfitte).

    Coach Alessandro Spanakis, contro Lagonegro è arrivata una bella vittoria per Siena. Quali sono i miglioramenti evidenziati dalla squadra che la rendono maggiormente orgoglioso e soddisfatto?
    “Innanzitutto mi è piaciuto vedere i ragazzi centrati, attenti dal primo punto della gara. Abbiamo dovuto spesso rincorrere gli avversari ultimamente, non solo nel punteggio ma anche dal punto di vista del gioco e volevamo invertire questo trend. Dal punto di vista tecnico abbiamo fatto bene diverse cose, abbiamo lavorato molto bene a muro e siamo cresciuti in attacco nella fase di cambio palla”.

    Arriva subito un altro impegno di campionato, il derby toscano sul campo di Santa Croce sull’Arno. Da Acquarone a Wallyson sono molti i pallavolisti di qualità nel team biancorosso. A cosa dovrà fare attenzione la squadra?
    “Santa Croce è sicuramente una squadra di ottimo livello, i giocatori citati hanno indubbiamente buonissime qualità e infatti la Kemas Lamipel ha nella diagonale il proprio punto di forza ma anche gli altri sono giocatori molto forti”.

    E’ un vantaggio o uno svantaggio avere così tante partite ravvicinate in questa fase della stagione? Quali sono le maggiori difficoltà nell’organizzazione e nella preparazione di tanti match così vicini l’uno dall’altro?
    “Ormai lo abbiamo detto tante volte, questo è un campionato atipico, spero unico. Stare fermi per un mese e poi dover giocare tante partite ogni 2-3 giorni toglie inevitabilmente tempo al lavoro fatto in palestra e al recupero dei ragazzi. Anche preparare tante gare così ravvicinate non è il massimo ma tutti si stanno impegnando per affrontare questo momento al meglio. Per noi quello di mercoledì sarà l’ultimo recupero e dopo la partita di sabato con Ortona potremo tirare un attimo il fiato per poi ricominciare il lavoro con la settimana tipo. Ora è il momento di stringere un po’ i denti e portare a casa più punti possibile”. LEGGI TUTTO

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    Verso San Donà – Vigilar. Lo studio del match

    76° CAMPIONATO SERIE A3 CREDEM BANCA – 9^ GIORNATA ANDATA GIRONE BIANCO
    VOLLEY TEAM SAN DONÀ – VIGILAR FANO
     
    L’avversario: Volley Team San Donà
    Il movimento sportivo del Volley Team Club srl, con più di 20 anni di storia nella terra Veneta e una gavetta in B alle spalle, ha colto nel 2019 l’opportunità per dare ai suoi giovani il sogno di essere, un domani, protagonisti ad altissimi livelli nello sport più praticato d’Italia. È con questa ambizione che nel giugno 2019 è nato il Volley Team Club San Donà, per accogliere il nuovo Campionato di Serie A3 Credem Banca.Lo sforzo organizzativo è coordinato da una struttura societaria moderna con figure professionali di altro spessore. La panchina è affidata a coach Bertocco e al secondo allenatore Febo: a loro spetta la gestione di un giovane roster, ma dal grande entusiasmo. Spiccate doti offensive per Bomben, Cherin, Palmisano, Scita, De Santis e Dietre. Regia in mano a Mignano e Busato, precisi e in sintonia con i centrali Zonta, Tassan e Lorenzon. Paladini della seconda linea i liberi Bassanello e Santi.
    I precedenti
    Un solo precedente in Serie A3 tra Fano e San Donà, per quanto riguarda le gare disputate in Veneto:
    Serie A3 2019/2020 – 3a andata: Invent San Donà – Gibam Fano: 1-3 (17-25, 23-25, 25-20, 22-25)
    La gara di ritorno, giocata a Fano, fu vinta dai veneti con il punteggio di 2-3.

    Così nel turno precedente
    VIGILAR FANO – VIVIBANCA TORINO: 3-1
    VIGILAR FANO: Tallone 7, Ferraro 11, Cecato 10, Ruiz 20, Bartolucci 5, Lucconi 11, Cesarini (L1), Ferro, Silvestrelli, Durazzi 2, Roberti. N.e.: Ulisse, Gori (L2). All: Pascucci-Roscini
    VIVIBANCA TORINO: Gerbino 12, Romagnano 6, Maletto 7, Filippi 1, Gasparini 20, Piasso 4, Martina (L1), Valente (L2), Matta, Genovesio 1, Oberto 1, D’Ambrosio. All: Simeon-Mollo
    Parziali: 25-19 (23’), 25-12 (19’), 26-28 (31’), 25-18 (23’)
    Arbitri: Turtù-Feriozzi
    Note: Vigilar bs 14, ace 9, muri 11, ricezione 47% (prf 31%), attacco 48%, errori 25. Torino bs 14, ace 4, muri 11, ricezione 49% (prf 27%), attacco 39%, errori 35.

    VOLLEY TEAM SAN DONÀ – VIVIBANCA TORINO: 0-3
    VOLLEY TEAM SAN DONÀ: Dietre 11, Lorenzon 3, De Santis 13, Bomben 2, Tassan 5, Mignano 2, Bassanello (L1), Santi (L2), Palmisano, Cherin, Scita 1. N.e.: Busato, Zonta. All. Bertocco-Febo
    VIVIBANCA TORINO: Gerbino 16, Romagnano 5, Maletto 6, Filippi 3, Gasparini 8, Mazzone 3, Martina (l1), Matta 2, Genovesio, Oberto, Piasso 2. N.e.: Valente (L2). All: Simeon-Mollo
    Parziali: 21-25 (27’), 17-25 (26’), 18-25 (22’)
    Arbitri: Mesiano-Laghi
    Note: San Donà bs 19, ace 0, muri 3, ricezione 55% (prf 41%), attacco 41%, errori 30. Torino bs 15, ace 5, muri 8, ricezione 63% (prf 37%), attacco 52%, errori 19.
     
    Curiosità
    -1 muro per Danilo De Santis al traguardo dei 100 in Regular Season.
    -15 punti per Eugenio Tassan al traguardo dei 300 in Serie A.

    Dichiarazioni
    Alessio Tallone (schiacciatore Vigilar): “Attenzione a San Donà, non dobbiamo fare l’errore di sottovalutarla vista la sua classifica deficitaria. Sappiamo che vogliono riscattarsi e schiodarsi da quota zero, pertanto dovremo stare molto attenti e concentrati. Giocare queste partite ravvicinate non ci ha agevolato dal punto di vista della qualità del gioco. Ma quello che conta sono i tre punti e con Torino sono arrivati meritatamente. Ora dobbiamo tornare ad allenarci in maniera costante senza nessun giocatore acciaccato e sfruttare la trasferta di San Donà per preparare bene quella successiva”. LEGGI TUTTO

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    Emma Villas Aubay Siena, Ferdinando Della Volpe entra stabilmente nel gruppo della prima squadra

    Ferdinando Della Volpe torna a far parte stabilmente del gruppo della prima squadra della Emma Villas Aubay Siena. Contro la Agnelli Tipiesse Bergamo Della Volpe ha iniziato il match in sestetto titolare, giocando sia il primo che una parte del secondo set: ha chiuso l’incontro con 6 punti all’attivo, il 42% in attacco, 1 muro-punto e il 65% di positività in ricezione (29% di perfette).
    Ferdinando Della Volpe, senese, classe 1996, ha scelto il 4 come numero di maglia. Ha un passato nel Club Italia ed è già stato nel roster senese nelle stagioni 2015/2016 e 2017/2018.
    “Sono contento di poter dare il mio contributo in un momento che è difficile per tutti, anche nel mondo sportivo – dichiara lo schiacciatore universale di Siena. – Cercherò di coniugare al meglio l’aspetto pallavolistico con quello lavorativo. Ho messo sulla bilancia vari aspetti e alla fine mi sono detto che volevo vivere questa avventura”.
    Della Volpe ha iniziato da alcune settimane ad effettuare stabilmente gli allenamenti con il gruppo senese, contro Bergamo ha poi vissuto il momento dell’esordio stagionale. La sua prestazione è stata buona, di qualità e personalità. “Conoscevo già alcuni dei ragazzi di questo gruppo – afferma Della Volpe, – il clima nel team mi sembra buono, è facile integrarsi ed ambientarsi. Per quanto riguarda l’organizzazione della società non posso che fare i complimenti, ma per me questa non è una novità vista l’esperienza fatta in passato. Conoscevo anche coach Alessandro Spanakis, quando ero al Club Italia siamo stati avversari. Ho grande stima per il suo lavoro e lo reputo un ottimo allenatore. Altri compagni non li conoscevo, penso a Dore Della Lunga che avevo visto solamente in televisione. Di lui mi hanno colpito non solamente le doti tecniche ma anche le qualità umane e l’umiltà che dimostra con i suoi atteggiamenti. E’ sempre il primo ad arrivare in palestra e l’ultimo ad andare via, ha un atteggiamento che è costruttivo all’interno di un gruppo”.
    Ancora Ferdinando Della Volpe: “Mi sto pian piano abituando ai ritmi che si hanno in ogni singolo allenamento di una squadra di Serie A2 – dice il pallavolista. – Servono la massima attenzione e concentrazione in ogni dettaglio nel lavoro che viene effettuato quotidianamente in palestra. Non è stato semplice per noi allenarci nelle ultime settimane, c’erano tanti ragazzi fuori a causa del Coronavirus ma credo che siano state utili anche le giornate nelle quali eravamo solamente 5-6 giocatori. Questa, come sappiamo, è una stagione molto particolare. Potrebbe essere decisa da episodi o dal modo in cui una squadra riesce a recuperare dopo stop e pause forzate”.
    Della Volpe vanta anche un record: è stato infatti il primo senese a vestire la maglia di una Nazionale giovanile, quando venne convocato per la prima volta nella pre-juniores. E’ inoltre figlio d’arte: suo padre, Raimondo Della Volpe, è stato un protagonista del volley italiano negli anni Ottanta. LEGGI TUTTO

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    A distanza di un mese l’Emma Villas Aubay Siena torna a disputare un match di campionato

    Bergamo ha vinto anche la sua quarta gara stagionale, superando in casa per 3-1 la Prisma Taranto nel match valevole come recupero della quinta giornata di campionato. A Cisano Bergamasco è andato di scena un vero e proprio big match tra due compagini che ambiscono a recitare un ruolo importante nel corso di questa stagione sportiva. I padroni di casa hanno chiuso la sfida dopo un’ora e 59 minuti di gioco: 16 i punti messi a segno da Santangelo e Pierotti, 14 da Terpin, 11 da Cargioli. E’ il secondo successo in pochi giorni per l’Agnelli Tipiesse, che domenica si era imposta in casa per 3-0 nel derby lombardo contro Brescia. La classifica premia adesso i bergamaschi, che si trovano in terza posizione con 11 punti conquistati ed un confortante ruolino di quattro vittorie in quattro partite giocate.
    Domenica 6 dicembre la squadra senese tornerà a disputare un match di campionato. Lo farà alle ore 18 al PalaEstra contro la Agnelli Tipiesse Bergamo. L’ultima volta fu quasi un mese prima, era infatti l’8 novembre quando la formazione toscana fu impegnata in Abruzzo contro Ortona. Una sfida, quella, terminata al tiebreak con l’affermazione in rimonta della squadra locale.
    Contro Bergamo sarà anche una gara di ex: Spanakis e Graziosi sulle due panchine, Della Lunga, Fusco e Romanò in campo. Siena-Bergamo è una gara che richiama alla mente partite che hanno avuto una grande importanza nel panorama pallavolistico nazionale. E’ una sfida piena di fascino.
    “Giocare contro Bergamo mi dà emozioni particolari dato che in quella città ho trascorso bei momenti in passato – dichiara l’opposto della Emma Villas Aubay Siena, Yuri Romanò – anche se per me non sarà la prima volta da ex viste le tre sfide della scorsa stagione. Sono una squadra ben costruita, hanno vinto tutte le partite che hanno disputato fino ad ora. Hanno un allenatore capace e che a Siena conosciamo bene. Per noi sarà dura perché torniamo a giocare una partita ufficiale a distanza di un mese dall’ultima volta, speriamo di cavalcare l’entusiasmo e la voglia che abbiamo di tornare in campo per una gara di campionato. Sarà sicuramente una partita interessante perché siamo due squadre che nutrono buone ambizioni”.
    La gara sarà giocata a porte chiuse, verrà comunque trasmessa in diretta streaming sui canali della Legavolley. Arbitreranno la sfida Matteo Talento e Antonella Verrascina. LEGGI TUTTO

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    “Atleti al tuo fianco”, Vermiglio: “Per ritrovare me stesso sono tornato a Messina”

    Di Redazione
    Si può dialogare di momenti di vita sportiva per offrire spunti di riflessione sulle difficoltà di chi combatte contro il cancro? Questa è la scommessa che offre il progetto “Atleti al tuo fianco”, guidato dal dottor Alberto Tagliapietra, medico chirurgo con DAF in psico-oncologia e patrocinato dall’associazione Arenbì Onlus. Prende parte a questa iniziativa Valerio Vermiglio, palleggiatore della Nazionale Italiana di pallavolo, Oro in World League e agli Europei, medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atene 2004.Valerio, con Atleti al tuo fianco la tua esperienza nella pallavolo si mette al servizio delle famiglie che affrontano un tumore maligno: insieme rifletteremo su alcune situazioni del volley soffermandoci però prima sulle emozioni della vita quotidiana in un percorso oncologico, il tutto avvicinato dal potere delle metafore. Prima di ogni altra cosa però, raccontaci qualche elemento in più di te e della tua personale vita di ogni giorno. “La mia quotidianità è essere ripartito da zero, dopo un matrimonio che non si è rivelato felice come quando, da giovane e forse in un approccio più superficiale, mi era sembrato di viverlo. Ma quando una scelta porta incomprensione, sofferenze e disagi, credo sia stato giusto rimetterla in discussione, pur con le grandi sofferenze che questo comporta. Per ripartire e ritrovare me stesso sono tornato a Messina, dove sono nato e da dove tutto è partito, mi sono ricongiunto con la mia famiglia originaria e, passo dopo passo, mi sono trovato a ricostruire tutto partendo da capo. Mi sono dovuto prima di tutto prendere cura di me stesso, ferito e deluso, da guarire nei confronti dell’approccio stesso alla vita; adesso sono qui, in un percorso profondo, legato alle mie radici, costruendo un presente che sia d’appoggio e di slancio per la mia vita futura”.
    La famiglia e le distanze sono un aspetto delicato della vita in oncologia. Si vivono ricoveri lontani, ci si separa, ci si pensa senza potersi abbracciare, condizione che in questo 2020 abbiamo conosciuto tutti. Ma a volte un messaggio, un biglietto, anche un oggetto con sé possono far molto per sentirsi vicini mentre la distanza mantiene separati. Guardando la tua carriera sportiva si rimane colpiti dalla distanza che spesso ha coinvolto la tua vita: sei partito da Messina, sei andato a Treviso giovanissimo, hai giocato in molte squadre e hai girato l’Europa. C’è stato qualcosa che nel tuo percorso di affermazione individuale itinerante tu hai sempre desiderato portare con te, che ti facesse sentire il legame con le tue radici e con la tua città di partenza? “Sicuramente il pallone. L’ho portato con me addirittura durante alcuni tornei con la Nazionale: lo portavo anche a letto quando dormivo, e in un qualche modo riusciva ad infondermi un senso di sicurezza. Fin da bambino ho sempre vissuto di sport: praticavo il calcio, oltre alla pallavolo. Sono cresciuto in oratorio perché frequentavo le scuole dai Salesiani e quello era il mio ambiente quotidiano. Oltre al pallone ho sempre portato con me la mia idea di ambiente familiare, tant’è che in tutte le squadre in cui sono stato ho sempre cercato di instaurare rapporti di amicizia veri e solidi. Mi considero una persona emotiva e passionale, e per questo motivo le i miei stati d’animo li ho sempre espressi in maniera molto chiara ed evidente. Durante l’infanzia sono stato un bambino iperattivo, ma siccome negli anni passati nei confronti di queste diagnosi non c’era l’attenzione che c’è oggi, alcune cose di me le ho scoperte solo negli anni più recenti, lavorandoci con uno psicologo. Probabilmente anche a causa di questo mio temperamento ho sempre ricercato il calore familiare ovunque io andassi”.
    Spesso ad un malato oncologico capita di vivere il senso del dovere di guarire, come una sorta di missione per dare speranza costante e gioia finale a tutte le persone che lo circondano. Questa condizione però, all’interno di un percorso dall’andamento alterno tra miglioramenti e passi indietro, rischia di schiacciare l’animo umano in una responsabilità non così reale, che rischia di scaturire in profonda frustrazione e senso di colpa. L’equipe medica ha il dovere di offrire le migliori possibilità di guarigione e di qualità di vita, il paziente non ha la responsabilità della vittoria finale. Guardando alla tua storia si può notare che hai vinto tanto, giocando spesso in squadre costruite esattamente per vincere: dentro di te, ti sei mai sentito in qualche modo schiavo del traguardo della vittoria e in colpa per non essere riuscito a vincere? “È un tema interessante, sicuramente mi è capitato di sperimentare questa sensazione. Soprattutto nella vita al di fuori del campo di gioco però ho scoperto che il rimedio ai sensi di colpa, al fallimento e alle piccole e grandi sofferenze è dare il massimo a prescindere dal risultato che otterrai, procedendo un passo alla volta. Quando ti sembra di non avere più nulla per cui valga la pena sorridere è essenziale imparare a gioire delle piccole cose. Questo aspetto paradossalmente l’ho vissuto più nella vita di tutti giorni che durante i momenti agonistici, in quanto dare tutto ciò che avevo per la pallavolo era ciò che sono sempre stato abituato a fare. Ho sempre avuto l’impressione di trasformarmi quando scendevo in campo: se abitualmente sono una persona riservata e che non ama la luce dei riflettori, quando la partita iniziava diventavo vulcanico e accentratore. Altro aspetto determinante per me è stata la riscoperta della fede, che ha acquisito progressivamente sempre più importanza, che mi ha insegnato a gustare la vera gioia delle cose semplici, come un rapporto di amicizia recuperato. In generale direi che la via d’uscita dal vicolo cieco dell’autocommiserazione e dei sensi di colpa è il focalizzarsi sul momento presente, staccandosi completamente da quello che potrebbe essere il domani, sul quale nessuno di noi ha garanzie: tre minuti di gioia vera che riempie il cuore valgono molto più di 24 ore di sofferenza, che alla lunga ha il potere di consumarti anche fisicamente. C’è sempre un buon motivo per gioire quando la mattina ci svegliamo”.
    La mente è il centro di controllo del nostro corpo: il nostro modo di pensare è direttamente legato al nostro sistema nervoso centrale e alla trasmissione degli impulsi nervosi. Circondarsi di piccole cose belle anche in periodi difficili aiuta a sentirsi meglio, a pensare meglio e ad offrire al nostro corpo stesso impulsi migliori. Tu sei stato, nell’ambiente della pallavolo, uno dei migliori a mostrare l’abbinamento esistente tra la capacità delle mani e quella della mente, in particolar modo con quel meraviglioso spettacolo che offrivi nel non far mai capire quale fosse il tempo della tua decisione. Raccontaci però quanto il tuo palleggio fosse così fulminante e preciso per il potere della mente e quanto per la capacità delle mani. “Fin da piccolo ho avuto l’impressione che le cose difficili mi riuscissero molto facili mentre quelle facili mi rallentassero più del dovuto. Il fatto di essere iperattivo mi rendeva difficile affrontare le cose passo dopo passo. La gioia e la passione che ho messo nel gioco mi ha sempre contraddistinto e faceva sì che, durante la partita, io fossi portato a prendere determinate decisioni su una giocata all’ultimo momento, addirittura cambiandole anche all’ultimo secondo, perché attivavo quel qualcosa che era solo emozione e gioia allo stato puro! Questa velocità aumentava sempre di più fino a farmi perdere il controllo, soprattutto da ragazzo. L’avere conosciuto allenatori molto preparati, tra cui sicuramente Daniele Bagnoli, mi ha permesso di lavorare su questa mia irrazionalità di fondo e, mediante lunghissimi allenamenti, sono riuscito a raggiungere una maggiore consapevolezza e a maturare molto dal punto di vista emotivo e razionale. Al tempo stesso, quando ho perso la gioia di giocare a causa di quanto stessi vivendo nella mia vita privata, anche questa mia capacità si è molto ridotta. Però, rispondendo alla domanda, credo che il tutto richieda un lavoro per equilibrare le diverse componenti in causa: sicuramente il tocco delle mani è fondamentale, in un abbinamento tra talento e allenamento, ma la mente non può perdere la sua capacità decisionale, anche nella sua componente di istinto che resta uno strumento irrinunciabile ma che non deve diventare l’arma dominante”.
    Nella lotta contro il cancro focalizzarsi sugli obiettivi primari è importante, ma alcune volte per questo si trascurano elementi secondari molto importanti per la qualità della vita quotidiana. Due aspetti importanti, di cui spesso non si parla abbastanza, sono la cura del sonno e dell’alimentazione: ogni paziente e la sua famiglia si devono sentire liberi di fare ogni domanda necessaria a chi li segue direttamente, ricevendo risposte chiare ed accurate. Nel corso della tua carriera, per essere performante ai massimi livelli nel tuo ruolo, quanto hai dovuto curare sonno e alimentazione? “Li ritengo entrambi aspetti fondamentali che hanno inciso in maniera costante nella mia carriera! Durante l’infanzia sono stato un bambino con la propensione ad ingrassare. Per questo motivo fin dagli anni delle giovanili al Treviso ho seguito una dieta con un regime alimentare controllato. Un ruolo importante da questo punto di vista lo ha giocato lo yoga, disciplina che pratico da diverso tempo. Attraverso essa ho raggiunto un maggiore autocontrollo e ho imparato a conoscere meglio il mio corpo. La mente ed il fisico sono intrinsecamente legate e per questo è molto importante, anche dal punto di vista del benessere del nostro organismo, un equilibrato discernimento delle emozioni positive e di quelle negative. Per quanto riguarda il sonno il discorso è simile: mi rendo conto che se non dormo bene divento intrattabile e questa mancanza di sonno si ripercuote su umore e benessere fisico. Da questo punto di vista ritengo che il fattore dieta e il fattore sonno debbano andare di pari passo: ambedue sono essenziali per un corretto sviluppo fisico e mentale e per la conseguente qualità della vita quotidiana”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serena Salvati è la nuova responsabile degli arbitri FIPAV Roma

    Foto di Daniele Maceratesi

    Di Redazione
    Il Comitato Territoriale FIPAV Roma comunica ufficialmente di aver affidato l’incarico di Responsabile territoriale ufficiali di gara a Serena Salvati, arbitro di Serie A e tra i fischietti più apprezzati del territorio capitolino.
    Classe ’84, Serena ha iniziato ad arbitrare nel 2000. Nel 2003 è stata promossa al ruolo regionale, nel 2008 a quello nazionale, iniziando così la sua avventura nei campionati. La promozione in Serie A è avvenuta nel 2018. Oggi, a 20 anni di distanza dalla prima partita diretta, arriva per lei il prestigioso incarico: guiderà un movimento composto da circa 200 arbitri. “Salto in corsa sul progetto Territoriale – ha dichiarato Serena Salvati – l’ambiente dove tutto ha avuto inizio, da dove porto i ricordi più affettuosi e in parte le basi solide di questo profondo amore che si chiama Pallavolo/arbitraggio, dove mi sono sempre sentita a casa“.
    “Ci tenevo a salutarvi – ha aggiunto – e a darvi un grande in bocca al lupo per la stagione, sperando di iniziare questo campionato quanto prima, con uno spirito carico di entusiasmo che ci vedrà affrontare e adattarci a questa nuova condizione che viviamo da qualche mese: in questa nuova avventura, ci sono persone a voi già note e nuovi collaboratori di cui nutro profonda stima, con l’obiettivo comune di consolidare un progetto attraverso la passione, l’armonia e lo spirito di gruppo. Siete/siamo una squadra, lo saremo anche quest’anno, pronti a supportarci e a sostenerci nei momenti difficili e in quelli meravigliosi che verranno e che ci costruiremo. Colgo l’occasione per salutare con affetto e stima Massimo Dentoni e ringraziarlo di cuore per il grande lavoro svolto, ringrazio il Presidente Martinelli per la fiducia concessa. Saluto i ragazzi che faranno parte di questa commissione e li ringrazio di aver accettato di far parte di questa squadra“.
    “Auguriamo a Serena e a tutta la commissione buon lavoro in vista di una stagione che sarà piena di incognite e di sfide da vincere – ha dichiarato il presidente FIPAV Roma, Claudio Martinelli – sono certo che grazie al suo impegno e alla passione che ha sempre dimostrato saprà mantenere alta la qualità dei nostri fischietti. Colgo l’occasione per ringraziare Massimo Dentoni per l’impegno profuso in questi anni da responsabile territoriale degli ufficiali di gara. Massimo è e sarà sempre un punto di riferimento per tutti noi“.
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