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    Massimo Bellano non è più l’allenatore di Cuneo

    La Cuneo Granda Volley e Massimo Bellano comunicano consensualmente l’interruzione del loro rapporto di lavoro consapevoli del fatto che società e lo Staff tecnico capitanato da Bellano hanno fatto tutto quanto possibile per il conseguimento degli obiettivi prefissati.

    Bellano paga la stagione scarna di risultati e la zona rossa in cui si trova attualmente il club piemontese fermo al 13esimo posto davanti solo a Trento.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa cambia anche presidente. E intanto sogna Ngapeth…

    Non smette di riservare sorprese l’annus horribilis dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, eliminato dalla Champions League e appena decimo in campionato dopo tre stagioni da padrone assoluto in patria in Europa. Il crollo della squadra polacca è stato pagato prima dall’allenatore Tuomas Sammelvuo e ora anche dal presidente: la società ha infatti annunciato che, per decisione del consiglio di amministrazione, Piotr Szpaczek è stato rimosso dall’incarico. Szpaczek era subentrato nel 2021 a Sebastian Swiderski (oggi presidente della Federazione), dopo essere stato anche direttore generale del club, e sotto la sua guida lo Zaksa aveva vinto altre due Champions. Fino a fine marzo, in attesa di una nuova nomina, il ruolo sarà occupato provvisoriamente da Jadwiga Cichon, già tesoriera della società.

    Il terremoto dirigenziale non distoglie però l’attenzione dalle numerosissime voci di mercato che si addensano intorno alla squadra: sono sempre più insistenti i rumors su un possibile ritorno di Bartosz Kurek, ma si parla anche di un altro uomo chiave della nazionale polacca come Wilfredo Leon e addirittura di Michal Kubiak. Non è finita: allo Zaksa è stato accostato anche il nome di Earvin Ngapeth, quest’anno all’Halkbank Ankara. Per il 33enne schiacciatore francese sarebbe la prima volta in carriera nel campionato polacco, e di certo la prospettiva non manca di accendere le fantasie dei tifosi…

    (fonte: Przeglad Sportowy, WP Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    USA e Giappone cambiano il mondo: gli scenari del nuovo mercato

    Si definisce “game changer” quella mossa, innovazione o svolta che cambia radicalmente l’andamento di una partita (o, per estensione, di un qualsiasi evento), influenzandone in modo decisivo il risultato finale. Ecco, se mai c’è stato un “game changer” nel volley mercato, è sicuramente quello che sta avvenendo in questa stagione: la prossima sessione di trasferimenti – in realtà già iniziata da tempo – potrebbe davvero segnare l’inizio di una nuova era per la pallavolo mondiale. Il merito, o la colpa, è di due paesi geograficamente molto lontani dal nostro, ma con una gloriosa tradizione sottorete in comune: gli USA nel settore femminile e il Giappone in quello maschile.

    Riassumendo per sommi capi: gli Stati Uniti sono universalmente noti per la capacità di schierare nazionali fortissime (quella femminile è campione olimpica in carica) ma anche per la cronica assenza di una lega professionistica a livello nazionale. Per questo motivo le decine di grandi talenti sfornati ogni anno dalle università hanno sempre dovuto cercare sbocchi altrove, arricchendo smisuratamente il patrimonio tecnico dei campionati altrui, quello italiano in primis. Adesso però gli USA un campionato femminile ce l’hanno, anzi tecnicamente ne hanno due (quello della Pro Volleyball Federation è già partito, ma il più interessante, quello targato LOVB, prenderà il via a fine anno) e, a differenza degli esperimenti tentati nel passato, stavolta sembrano avere tutti i mezzi e le ambizioni per fare una concorrenza serrata all’Europa e al resto del mondo, come testimonia il prestigio dei primi nomi coinvolti: Kelsey Robinson, Jordan Thompson, Haleigh Washington, Jordyn Poulter (tanto per citarne alcune).

    foto Vero Volley

    Apparentemente meno epocale la svolta che prende origine dal Giappone: le squadre di V-League, il massimo campionato del Sol Levante, hanno “semplicemente” deciso di incrementare gli investimenti e aumentare il numero degli stranieri da 2 a 3 per squadra (di cui uno obbligatoriamente asiatico), oltre a tentare di riportare in patria i giocatori più rappresentativi della nazionale, come Ran Takahashi o Yuki Ishikawa. Tutto qua? Sì, ma in un mercato non proprio traboccante di talenti come quello maschile potrebbero bastare 14 stranieri in più a incidere sulla concorrenza globale. Anche perché, contemporaneamente, la Polonia sta riducendo a 14 il numero delle squadre del suo massimo campionato (dalla stagione 2025-2026) e quelle residue saranno ancora più competitive sul mercato, mentre i club italiani potrebbero essere penalizzati dall’introduzione della riforma del lavoro sportivo e, a breve termine, dalla nuova normativa fiscale che non consente più di applicare agli atleti stranieri le norme del “Decreto Crescita”.

    Abbiamo chiesto l’aiuto degli addetti ai lavori per interpretare meglio il fenomeno, interpellando alcuni degli agenti più attivi sul mercato, a cominciare da Paolo Buongiorno: “Credo che la questione vada differenziata tra il settore femminile e quello maschile – spiega l’esperto procuratore – da una parte avremo un problema di qualità, dall’altra di quantità. Nel femminile le giocatrici italiane a disposizione saranno sempre tante, perché c’è una base notevole e la società fanno un grande lavoro a livello giovanile. È chiaro però che, nel momento in cui si apre un mercato così forte, qualcosa cambia“.

    “La base di giocatrici americane era importante (nel 2022-2023 quelle impegnate nei campionati di Serie A erano ben 35, n.d.r.), ma il problema non sono solo le atlete che non verranno più in Italia: anche Turchia, Francia, Polonia incontreranno le nostre stesse difficoltà, quindi tutti questi mercati diventeranno più concorrenziali e le straniere a disposizione saranno sempre meno. D’altra parte – continua Buongiorno – la pallavolo negli USA non ha concorrenti a livello di sport femminile, ed è evidente che per le giocatrici di college sia un’occasione imperdibile quella di tornare a casa, magari dopo un paio di stagioni in Europa. Con offerte economiche importanti, poi, il mercato americano in futuro potrà diventare molto concorrenziale anche sulle straniere di alto livello. Ma per questo credo che dovremo aspettare qualche anno“.

    foto NCAA

    Nel settore maschile, come accennato, gli argomenti sono differenti: “Non si tratta solo del Giappone – conclude Buongiorno – anche la Polonia sta spingendo tantissimo, e la stessa Turchia sta crescendo a livello di investimenti, in attesa di capire come potranno muoversi i club russi. Per fortuna il mercato americano resta aperto, perché a livello maschile negli USA non c’è un movimento tale da organizzarsi in un campionato strutturato. Però la platea di giocatori da cui pescare è limitata, anche perché alcuni paesi stanno attraversando un momento di involuzione: in Russia, per esempio, da un po’ di tempo non emergono grandissimi talenti, forse anche perché c’è poco ricambio, a differenza del femminile“.

    Un po’ meno ottimista Stefano Bartocci, CEO di Best Sports Management, secondo cui le novità a livello femminile saranno radicali: “La geografia del volley cambierà tantissimo, e questo riguarderà anche le top player. Per le prime due stagioni i club della lega LOVB hanno fissato un salary cap, ma si dice che già dal 2025-2026 possa essere eliminato, e a quel punto le loro offerte diventeranno molto appetibili anche per le straniere di alto livello. È un campionato ovviamente super competitivo dal punto di vista organizzativo, e anche gli allenatori (tra cui il nostro Massimo Barbolini, n.d.r.) garantiscono un alto livello“.

    Quali saranno i riflessi sul nostro campionato? “Ne pagheranno le conseguenze – dice Bartocci – le squadre dal quinto posto in giù, perché le prime 4 hanno la forza per mantenere comunque alto il livello alto: per le altre sarà più difficile pescare giocatrici provenienti dalla NCAA come, per esempio, Avery Skinner o Kendall Kipp, perché atlete come queste saranno più incentivate a rimanere in patria“. Al loro posto però, spiega il procuratore, “sarà difficile vedere più giocatrici italiane, visto che già ora è difficile trovarne di livello alto. Ci sono poche Serie B1 e pochi settori giovanili validi, e proprio per questo il livello della A2 è sceso in maniera vertiginosa. Penso piuttosto che si riallocheranno in Italia altre giocatrici provenienti, ad esempio, dall’Asia, dal Brasile o dall’Argentina, ma anche dalla Francia e dalla Serbia“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Nel settore maschile il discorso è radicalmente diverso, come racconta Luca Novi, uno degli agenti più noti a livello mondiale: “L’ondata del Giappone è già passata, perché il cambiamento delle regole sugli stranieri era nell’aria e i club più lungimiranti si sono mossi già la scorsa estate. Noi agenti abbiamo cominciato a lavorare con le squadre giapponesi a settembre 2023 e forse ancora prima con la Polonia. Quindi sì, c’è – o meglio c’è stata – una battaglia planetaria sugli ingaggi che ci costringerà a rinunciare a qualche top player, ma non è detto che sia un male“.

    “Io credo che la conseguenza di tutto questo non sarà un abbassamento del livello – continua infatti Novi – perché in Italia abbiamo le competenze tecniche e le capacità per far crescere i nostri ragazzi e, perché no, anche gli stessi stranieri. Io la vedo come un’opportunità per i giocatori più giovani, specialmente gli italiani, di avere lo spazio che meritano. Spesso in Italia si è troppo esterofili e si pensa che prendendo giocatori nostrani il livello si abbassi, ma i fatti dimostrano che non è così: basta pensare al caso di Padova, che si è sempre mossa in questo modo, per necessità, e non ha fatto certo peggio di chi ha puntato sul mercato straniero“.

    Foto Pallavolo Padova

    Vedremo quindi una Superlega più italiana? “Io mi auguro di sì – risponde l’agente – in passato gli italiani avevano il problema di essere vincolati dalla burocrazia e da norme anacronistiche. Adesso le cose stanno cambiando, un po’ perché il vincolo è in fase di eliminazione, un po’ perché i contributi rimasti sono diventati meno onerosi e un po’ perché molti hanno preso possesso del loro cartellino, ed è più facile investire sui nostri giocatori. Non a caso oggi gli uomini mercato si chiamano Porro, Gardini, Boninfante. Certo, un ridimensionamento fisiologico ci sarà: magari non sarà più possibile avere roster con 4 top player per ruolo, si punterà di più sui giovani e a quel punto sarà avvantaggiato chi in questi anni ha lavorato meglio sul settore giovanile, invece di puntare esclusivamente sul mercato“.

    L’aspetto che crea qualche preoccupazione a tutti i livelli, invece, è quello della riforma del lavoro sportivo e dei suoi costi: “Stiamo affrontando il discorso – dice Buongiorno – non credo che sui top club inciderà più di tanto, ma probabilmente qualche società di Serie B dovrà fare i conti con un ridimensionamento“. “I giocatori ora sono entrati in una dimensione lavorativa meglio definita – aggiunge Novi – per i club questo è un po’ un vincolo psicologico, servirà del tempo per abituarsi“. Ma Bartocci lancia un allarme: “Il problema della riforma è che non c’è chiarezza. C’è molta confusione sulle norme, i club non sono pronti e corrono il rischio di ricevere delle sanzioni che possono essere fatali: se dal fisco ti arriva una multa di 100mila euro non puoi fare altro che chiudere…“.

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO

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    La ShedirPharma Sorrento esonera Francesco Racaniello: “Decisione dolorosa”

    A seguito della quinta sconfitta di fila rimediata al PalaSurace di Palmi, con la ShedirPharma Sorrento catapultata in zona play-out a seguito dei soli 2 punti raccolti nel girone di ritorno, il presidente Fabrizio Ruggiero ha annunciato in conferenza stampa l’esonero del coach Francesco Racaniello. “Attraversiamo un momento difficile – ha detto il numero uno della società campana – e come in tutte le situazioni critiche, la prima cosa da fare è metterci la faccia. In estate abbiamo rivoluzionato staff tecnico e roster, scegliendo gli atleti in organico in sinergia con la guida tecnica. Ed è per questo che mi ritengo il primo responsabile di questo periodo complicato che ci vede reduci da 5 sconfitte di fila“.

    “In questo momento – ha continuato Ruggiero – la squadra non sta esprimendo in campo tutto il potenziale di cui dispone: non abbiamo cambiato nulla dopo il girone di andata, e fa riflettere come ad aver racimolato soltanto 2 punti dal giro di boa in poi sia la stessa squadra che aveva raccolto ben 19 punti nella prima parte di stagione. Nello sport tutto si riconduce ai risultati: l’assenza di gioco, un progressivo calo nelle prestazioni, e la mancanza di punti nelle ultime 5 gare, ci hanno spinto con la morte nel cuore, a prendere la dolorosa decisione di esonerare il mister Francesco Racaniello“.

    Il presidente di Sorrento non ha risparmiato parole di stima per il suo ormai ex allenatore: “Credo che lui abbia lavorato tantissimo, dimostrando fin dal primo giorno di vivere per i nostri colori e la nostra maglia, spendendosi al massimo e dando tutto quello che aveva. Ringrazio Francesco per il lavoro svolto in questi mesi qui a Sorrento, ed ora agiremo con forza e coraggio, provando a dare una sterzata mettendo i ragazzi davanti alla consapevolezza del proprio valore“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Van Ryk e Bosetti con Markova? Il nuovo VakifBank prende forma

    Per gli annunci ufficiali mettetevi comodi: non se ne parlerà prima di maggio, come da tradizione del VakifBank Istanbul. Ma intanto la squadra campione d’Europa si è messa al lavoro con largo anticipo sul mercato, anche perché non ha avuto alternative: già a fine 2023 la squadra turca ha saputo di aver perso Gabi, messa sotto contratto da Conegliano con la mossa di mercato più importante dell’anno, e Jordan Thompson, diretta negli USA per il nuovo campionato LOVB come molte sue connazionali. Non esattamente due pedine facili da sostituire.

    Per prendere il posto della brasiliana la squadra di Giovanni Guidetti ha calato a sua volta l’asso: in riva al Bosforo dovrebbe arrivare Caterina Bosetti, che seguirebbe così le orme dei genitori Giuseppe Bosetti e Franca Bardelli, a lungo allenatori delle giovanili giallonere. La schiacciatrice azzurra, una delle migliori al mondo in ricezione, formerebbe una coppia perfettamente assortita con Marina Markova, sua nuova compagna di squadra a Novara e già bloccata dal Vakif in tempi non sospetti. Di conseguenza è tramontato l’iniziale interessamento per Kathryn Plummer, che sarebbe finita invece nel mirino dell’Eczacibasi.

    Per quanto riguarda il ruolo di opposta, invece, i media turchi convergono sul nome di Kiera Van Ryk, canadese classe 1999 alla sua terza stagione con il THY. Ci sono anche dei rumors sulla brasiliana Tainara e su Kendall Kipp, attualmente al Bisonte Firenze, ma si tratta di piste non ancora confermate: non è un caso se il Vakif per il momento non ha liberato Alexia Carutasu, richiesta dal Galatasaray. Cambiamenti in vista anche in regia: Sarah Van Aalen, che non ha convinto Guidetti, lascerà il posto a Sila Caliskan (e potrebbe approdare in Italia) al fianco di Cansu Ozbay, il cui contratto scade nel 2025. Hanno rinnovato per un’altra stagione anche la centrale Zehra Gunes e il libero Ayça Aykaç. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Anna Lazareva negli USA con le Atlanta Vibe

    Nuova stella dall’estero nella Pro Volleyball Federation, il campionato professionistico USA che ha preso il via a gennaio: come si sapeva da tempo, l’opposta russa Anna Lazareva concluderà la stagione negli Stati Uniti con la maglia delle Atlanta Vibe, che l’hanno annunciata ufficialmente oggi. L’opposta ex Fenerbahce, classe 1997, ha preso parte quest’anno alla Superleague cinese con il Beijing, chiudendola al quarto posto.

    Le Atlanta Vibe sono finora la squadra che ha vinto più partite nel campionato appena iniziato: 3 sulle 4 disputate, con l’unica sconfitta arrivata proprio nel weekend contro le Grand Rapids Rise. La squadra della Georgia, in cui milita anche l’ex Futura Giovani Leketor Member-Meneh, ha espresso anche le prime due giocatrici nominate “Player of the Week” nella neonata lega: le schiacciatrici Alli Linnehan e Leah Edmond.

    (fonte: Atlanta Vibe) LEGGI TUTTO

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    Bartosz Kurek può tornare in Polonia? Rumors sul rientro allo Zaksa

    Una voce clamorosa scuote il mercato in Polonia: quella sul possibile ritorno in patria del campione del mondo e d’Europa Bartosz Kurek, ormai da quattro stagioni impegnato in Giappone con i Wolfdogs Nagoya. A riportare in Europa l’esperto opposto (36 anni ad agosto), secondo quanto riportato da TVP Sport, potrebbe essere lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, squadra in cui Kurek ha giocato per l’ultima volta ben 16 anni fa (dal 2005 al 2008).

    La società non ha voluto commentare la voce, ma quello che è certo che i tre volte campioni d’Europa (appena eliminati dalla Champions League) dovranno ricostruire la squadra: Aleksander Sliwka sembra essere diretto proprio in Giappone ai Suntory Sunbirds, l’opposto Lukasz Kaczmarek dovrebbe passare ai rivali dello Jastrzebski Wegiel e Bartosz Bednorz all’Asseco Resovia. Allo Zaksa è stato accostato praticamente ogni possibile nome, non ultimo quello di Wilfredo Leon (in uscita da Perugia); l’unica trattativa concreta, al momento, sembra però essere quella per Rafal Szymura, schiacciatore nel giro della nazionale proveniente proprio dallo Jastrzebski.

    (fonte: TVP Sport) LEGGI TUTTO

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    Il Galatasaray si assicura Ana Kalandadze e Yasemin Guveli

    Doppio colpo per il Galatasaray Daikin Istanbul in vista della prossima stagione: la società turca ha ingaggiato la schiacciatrice georgiana Ana Kalandadze e la centrale Yasemin Guveli. I due acquisti sono stati annunciati direttamente dal vicepresidente Mehmet Cibara a TRT Spor; il dirigente giallorosso ha fatto sapere anche di essere in attesa di una risposta dal VakifBank per il futuro di Alexia Carutasu (che era già stata al Galatasaray in prestito nella stagione 2021-2022).

    Kalandadze, classe 1998, arriva da tre ottime stagioni con la maglia del PGE Rysice Rzeszow; in precedenza ha avuto esperienze anche al LKS Commercecon Lodz e in Grecia con l’AO Markopoulo, ma la sua carriera era iniziata proprio dalla Turchia, con l’Ankara DSI (squadra in cui è cresciuta) e poi con il PTT. La 25enne Guveli, a lungo anche nel giro della nazionale, ha invece vissuto sostanzialmente tutta la sua carriera nell’Eczacibasi Dynavit Istanbul, prima di essere ceduta al Cukurova a gennaio nell’ambito di uno scambio con Yasemin Sahin Yildirim. Per lei il Galatasaray ha bruciato la concorrenza del THY. LEGGI TUTTO