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    Ufficiale: Bintu Diop schiaccerà per l’Akademia Sant’Anna

    Sogna in grande Akademia Sant’Anna. Per chiudere la “prima diagonale” ha scelto uno degli opposti di maggiore prospettiva della pallavolo nazionale. Dalla serie A1 (come avevamo anticipato) arriva Bintu Diop, ultima stagione con la casacca della Savino Del Bene Scandicci con cui ha disputato la serie di Finali Scudetto contro l’Imoco Volley Conegliano, le Semifinali di Coppa Italia e i Quarti di Champions League.

    Come primo cambio della compagna e Nazionale azzurra Ekaterina Antropova, in 34 partite e 50 set giocati, Bi ha realizzato 44 punti dei quali 30 in attacco con una percentuale del 32,3, 9 ace e 5 muri.

    Toscana di Castelfranco di Sotto (PI), mancina, classe ’02, 194 cm, ha iniziato a giocare all’età di dieci anni con la società del proprio paese, la Pallavolo Castelfranco. Nel 2018 si trasferisce alla Volleyrò Casal de’ Pazzi, società con la quale vince lo Scudetto under 18 e viene premiata come MVP delle Finali Nazionali.

    Al termine di un biennio con la prestigiosa società giovanile laziale, resta nella Capitale per indossare la maglia della Roma Volley Club in serie A2, conquistando la promozione nella massima serie e totalizzando 29 presenze – 77 i set giocati – e 175 punti (162 in attacco con una percentuale del 43, 7 muri e 6 ace).

    L’esordio in Serie A1 arriva nella stagione successiva a Perugia. L’opposto titolare è Valentina Diouf che a Gennaio lascia l’Italia per trasferirsi in Polonia. Al termine della stagione saranno 24 le sue partite giocate – 75 i set – con 184 punti (152 punti con una percentuale del 33 %, 19 muri, 13 ace).

    Coach Davide Mazzanti la convoca in Nazionale, debuttando a Firenze. Nella sua prima partita da titolare, l’ amichevole con la Croazia a Siena, mette a segno venti punti.

    Selezionata per far parte della Nazionale Italiana impegnata ai Giochi del Mediterraneo, vince la Medaglia d’Oro al termine della manifestazione.

    Nella stagione 2022/23, da Perugia si sposta a Cuneo, sempre in A1. Con la formazione piemontese Bi cresce ancora; in 27 partite – 72 set giocati – saranno 186 i punti a referto (164 in attacco con una percentuale del 38,3 %, 14 muri e 8 ace).

    Nell’ultima stagione, la soddisfazione di lasciare il segno, soprattutto dai nove metri (ben 4 ace, tutti in una “leggendaria serie” del 3° set di gara 2 – Semifinale Scudetto contro Vero Volley), giocando accanto ad atlete del calibro di Herbots, Zhu, Nwakalor, Washington e la già citata Antropova, solo per indicarne alcune.

    foto Savino Del Bene Scandicci

    Toscana ma anche toccata dalla meravigliosa cultura variopinta del paese originario di mamma e papà, il Senegal: “In realtà, non lo conosco molto bene perché, essendo sempre impegnata nell’ambiente pallavolistico, ci sono andata solo una volta quando ero molto piccola e non ricordo tanto. Dopo sedici anni, ci tornerò domani (17 Maggio) e ci saranno mia mamma e mio fratello ad aspettarmi. Chiaramente, sono tanto contenta. Cosa porto con me del Senegal? Ero molto piccola, ma ricordo la bella atmosfera dove tutti si sentono parte di una grande famiglia”.

    Papà portiere di calcio e mamma giocatrice di basket: “Si e non mi piace molto che vengano a vedermi giocare. Essendo stati atleti, vedere soprattutto mia mamma mi mette una pressione indescrivibile. Mi guardano da casa, in televisione e va benissimo così”.

    Due genitori provenienti da discipline differenti ma che non hanno mai cercato di influenzare le scelte sportive di Bi: “Mi hanno sempre lasciato molto libera. Da piccola non volevo giocare a pallavolo; non mi piaceva. Mia sorella giocava e consideravo noiose le partite. Poi, sono stata spinta a provare, anche perchè era uno sport praticato da tutte le mie amiche”.

    Dopo aver iniziato a giocare a Castelfranco, ad un certo punto è arrivata la chiamata di Volleyrò: “Quando vai a fare le selezioni in queste società per diventare un atleta di livello è sempre un’emozione. Avevo anche altre proposte ma quando sono arrivata, già il primo giorno sono rimasta subito colpita dall’ambiente, proprio innamorata. La sera stessa ho chiamato mia mamma e le ho detto: ‘Io il prossimo anno vengo qui‘; avevo deciso che non sarei andata a provare con altre squadre perché ero già convinta che sarei rimasta lì. Volleyrò ce l’ho nel cuore”.

    Proprio a Volleyrò nasce l’amicizia con la palleggiatrice oggi a Chieri, Gaia Guiducci. Proseguiranno il cammino insieme, prima a Roma poi a Perugia: “Abbiamo avuto un rapporto altalenante; all’inizio non la sopportavo. Adesso fa ridere ma non ci parlavamo, soprattutto i primi anni perché avevamo due caratteri molto differenti. Poi, nel corso degli anni, abbiamo imparato prima a convivere, poi a capirci e conoscerci un pò meglio. Adesso, le voglio un bene dell’anima. L’anno a Roma con lei è stato bellissimo, ma anche a Perugia. Siamo separate ma spero che più avanti ci si possa incontrare nuovamente”.

    Dopo aver raggiunto la A1 con Roma, a Perugia esordio in massima serie, campionato in cui Bi inizia a dimostrare tutto il suo valore, anche perchè, ad un certo punto, Valentina Diouf va via e lei trova spazio con maggiore continuità: “E’ stato un anno un pò particolare. C’era Luca (Cristofani) che mi aveva già allenata a Volleyrò, la prima volta fuori da Roma, diciamo un anno complicato ma molto bello. Alla fine, ho avuto modo di iniziare ad esprimere il mio gioco, anche se non ci sono riuscita come volevo. Però, sono di quegli anni che ti aiutano poi in quelli successivi. Sono soddisfatta, ci siamo salvate ed è stato davvero bello. Ho conosciuto delle compagne magnifiche e di questo sono rimasta contenta”.

    foto Savino Del Bene Scandicci

    Dopo Perugia, l’esperienza di Cuneo, infine Scandicci; che differenze ci sono tra piccole realtà ed un contesto come quello fiorentino, abituato a stare ai vertici ormai da diversi anni: “Tanti sacrifici. Sei sempre in palestra, molto di più rispetto a quando ti giochi un campionato ‘normale’ in cui sei impegnata solo sabato e domenica. Giocando anche in infrasettimanale si devono fare un po’ più di sacrifici. Con più tornei da disputare è più difficile stare sul pezzo; devi cercare di concentrarti al massimo e restarci. Bello, perchè con la Champions andavamo sempre in giro, ma impegnativo. Abbiamo raggiunto un grandissimo obiettivo e sono contenta di come sia andata”.

    Nella stagione appena trascorsa, Bi si è giocata i massimi obiettivi cui un atleta di club possa aspirare. Coppa Italia, Champions ed è arrivata ad un passo dallo Scudetto attraverso una serie di Finali fantastica: “Ci abbiamo sempre creduto. Eravamo pronte a giocarci tutto e siamo state brave a portare la serie avanti, ad essere sempre costanti e tenere il ritmo. Tutto questo nonostante non fosse facile contro una squadra, Imoco Volley, costituita da elementi che giocano insieme da anni. Tutte abbiamo dato il nostro contributo, sia dentro che fuori dal campo. Alla fine conta questo; quando tutte ci si mette qualcosa, è sempre più facile arrivare a questi obiettivi. Naturalmente, Conegliano è una delle squadre migliori d’Italia, nulla da dire, ma noi abbiamo fatto un grandissimo lavoro e ci siamo portati a casa una medaglia che nei prossimi anni potrà diventare d’Oro”. 

    Ekaterina Antropova, rivale nel ruolo ma a cui Bi resta legata da una vera amicizia: “Siamo amiche quando serve (ride Bi). A parte gli scherzi, le voglio davvero un gran bene e abbiamo legato tanto. La questione della rivalità mi tocca tanto quanto. Fuori è una persona magnifica, qualche volta dolce ma dipende dall’ambiente, sempre pronta ad aiutare sia in campo che fuori. Questo è un bell’aspetto della pallavolo; nonostante si giochi nello stesso ruolo, ci si aiuta. Poi, abbiamo un rapporto molto franco”.

    C’è un’immagine icona della serie di Finali Scudetto; quella scattata al termine di gara 2 quando “Kate” ha voluto “Bi” sul podio con lei per ritirare il premio come MVP. Situazioni che obiettivamente si fa fatica a riscontrare in giro: “Mi ha trascinato con lei per via degli ace (4 e tutti nel terzo set); diceva che dovevo prenderlo io. Abbiamo legato tanto, ma è stato un po’ il momento. Mi ha preso proprio di forza; non volevo neanche andarci. Alla fine, lei ha giocato una grandissima partita e il premio lo ha meritato. Lo sport è anche questo: condivisione. Sono contenta di questo gesto”.

    Dopo aver vinto il campionato di A2 nella Capitale, ci proverà anche a Messina: “Dovremo lavorare bene di squadra. I nomi del roster mi piacciono e pure parecchio; potremo fare un bellissimo lavoro insieme. Ci vorrà tanta costanza ed essere uniti sia dentro che fuori dal campo. Se si vive e si gioca bene, i risultati verranno da soli”.

    Per lei sarà la prima volta in Sicilia: “Non ci sono mai stata se non per giocare; fai la partita e rientri per cui non hai modo di conoscere davvero. Adesso, potrò vederla e studiarla. A livello di cibo, qui portano i cannoli siciliani che sembrano molto buoni ma, non impazzendo per i dolci, non li ho ancora assaggiati. Mi butterò volentieri sul salato”.

    Nonostante il livello già raggiunto, da questa nuova esperienza con la maglia di Akademia, Bi si aspetta di crescere ancora: “A livello personale, cerco la serenità e la continuità di stare in campo. Parlando con l’allenatore, mi ha dato tanta sicurezza e sono contenta di questa fiducia. Mi aspetto tante cose belle da questa stagione. Avrò delle compagne di grandissimo livello e non vedo l’ora di iniziare la stagione per dare il massimo, raggiungendo – alla fine – il nostro obiettivo”. 

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    Mondovì, il reparto palleggiatrici si completa con la conferma di Miriana Manig

    Dopo l’annuncio della “new entry” Dana Schmit, il reparto palleggiatrici della Lpm Bam Mondovì si completa con la gradita conferma di Miriana Manig.

    Classe 1998, la friulana ha saputo ritagliarsi il giusto spazio durante la scorsa stagione, tanto da aver ricevuto la proposta di indossare ancora la maglia dell’LPM BAM Mondovì.

    “Mi sono trovata molto bene a Mondovì, è un ambiente molto familiare, per me è il luogo ideale per giocare, quindi non ho esitato a restare. Claudio Basso è una persona che promuove il gruppo, dando tranquillità e questo è sicuramente positivo – commenta Miriana Manig – . Vogliamo partire con il piede giusto, dimenticando l’inizio complicato della scorsa stagione, creando da subito una buona amalgama, sia di gioco che di squadra. Personalmente, cercherò di fare bene, dando una mano quando ci sarà bisogno e spero di essere all’altezza della fiducia che mi ha dato la società. Sulla carta, la squadra dovrà lottare un po’ di più, ma abbiamo visto che con la carta non ci facciamo niente: noi daremo il massimo in campo, per puntare in alto e far divertire il pubblico”. 

    Ed è proprio ai tifosi che Miriana Manig rivolge un saluto: “Li ringrazio tutti per averci supportati tutto l’anno, anche nei momenti di difficoltà. Aspettiamo gli Ultras Puma e tutti i tifosi la prossima stagione, li vogliamo vedere carichi in tutti i palazzetti, come hanno sempre fatto!”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Taranto, da Trento arriva il nuovo centrale: Wout D’Heer

    La Gioiella Prisma Taranto Volley si prepara ad accogliere un nuovo atleta di livello internazionale, il belga Wout D’Heer. Originario di Dendermonde, Belgio, nato il 26 aprile 2001, per 202 cm di altezza, D’Heer è un talentuoso centrale con un futuro promettente nel mondo della pallavolo.

    “Dopo 3 anni bellissimi a Trento, era tempo per me di mettermi in gioco con più continuità. Taranto è una squadra che ormai da qualche anno ha trovato il suo spazio in Superlega e la considero una bella opportunità per me, per dimostrare un po’ di più in campo cosa posso fare. Il nostro campionato è il più difficile del mondo. Quindi secondo me sarà una stagione dove ogni palla sarà importante per noi. Però le basi ci sono. Starà a noi giocatori dover dare tutto ciò che abbiamo in corpo, sia a livello fisico che come energie mentali”.

    Direttore Sportivo Mirko Corsano: “Wout è un atleta che nelle ultime stagioni ha vissuto da protagonista una pallavolo di alto livello. Dunque potrà essere di enorme aiuto per trasmettere cultura del lavoro e mentalità vincente al resto della squadra. Siamo certi che le sue qualità di gioco al centro potranno alzare notevolmente il livello e troverà presto una buona sintonia con Jan Zimmermann rendendo spumeggiante tutto il sistema di attacco”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, ufficiale: Francesco Zoppellari è il vice Giannelli

    È ufficiale il vice Giannelli per la prossima stagione: la Sir Susa Vim Perugia comunica l’acquisto del palleggiatore Francesco Zoppellari (che avevamo anticipato QUI) che va a chiudere la cabina di regia a disposizione di Angelo Lorenzetti.  

    Ventisette anni tra dieci giorni, 185 cm di bella tecnica al palleggio, velocità di uscita della palla e buona visione di gioco. Questo l’identikit di Zoppellari, nato e cresciuto nella fiorente “cantera” di Padova e subito protagonista con le varie nazionali giovanili. A seguire quattro stagioni in serie A2 importantissime per la crescita in campo equamente divise tra Club Italia, Civita Castellana, Spoleto e Lagonegro, un anno nella serie A del Belgio al Lindemans Aalst poi il ritorno a Padova in Superlega dove Zoppellari ha vissuto le ultime tre stagioni sempre pronto e decisivo ogni volta che è stato chiamato in causa.

    Adesso per Francesco, che in bacheca vanta una Coppa Italia di serie A2 nel 2018 (conquistata con Civita Castellana al PalaFlorio di Bari proprio quando Perugia conquistò la sua prima Coppa Italia) ed un oro alle Universiadi nel 2019 con la maglia azzurra, la chiamata di Perugia. Alla quale era impossibile dire di no.

    “Il motivo che mi ha spinto a lasciare Padova – dice Zoppellari – è semplicemente che quando arriva l’opportunità di giocare a Perugia, che è come dire ad un calciatore di andare a giocare nel Real Madrid, arriva una opportunità che bisogna prendere al volo. Infatti non ci ho pensato più di un secondo ed ho subito accettato. Perugia rappresenta il top della pallavolo italiana degli ultimi 10 anni. L’ho affrontata tante volte, ho affrontato sempre una squadra piena di campioni come sarà quella del prossimo anno. Ed ogni volta a Perugia, nel palazzetto di Perugia, ho respirato una atmosfera unica. Il calore dei tifosi, il rumore dei tifosi… l’ho provato solo da avversario e sinceramente sono molto gasato ed emozionato di poter far parte della squadra la prossima stagione”.

    Prossima stagione che vedrà Zoppellari nei panni di vice Giannelli…“Sarà un onore per me. Se Perugia ha fatto la storia negli ultimi 10 anni, lo stesso si può dire di Simone perché da 10 anni calca i palcoscenici più importanti e sta cambiando oggettivamente le regole del gioco per il ruolo del palleggiatore”.

    Francesco è uomo squadra. Si capisce bene solo sentendolo parlare: “Obiettivi personali? Io sono a completa disposizione della squadra, dello staff e della società. Sono così come persona, lo sarò sicuramente anche l’anno prossimo e farò il massimo per aiutare la squadra. Questi sono i miei obiettivi personali perché la cosa principale sarà raggiungere gli obiettivi di squadra”.

    In conclusione Francesco Zoppellari a fine stagione sarà soddisfatto se… “Sarò soddisfatto se di squadra riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni tutti insieme con la società e la città”.    

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Tinet Prata ha il suo nuovo opposto: Kristian Gamba

    La Tinet Prata ha il suo nuovo opposto. Si tratta di Kristian Gamba, neo 24enne aostano che col suo mancino al fulmicotone è da qualche anno il terrore delle retroguardie della Serie A2.

    Gamba arriva da un biennio a Cantù e così si ricompone con Alessio Alberini una diagonale che negli ultimi anni ha portato ai vertici della categoria prima Motta e poi, appunto Cantù. Per Kristian sono quasi 3000 i punti realizzati in appena 6 stagioni di Serie A, le prime, da giovanissimo col Club Italia. In azzurro ha conquistato un argento ai Mondiali U21 nel 2018-2019 e diversi premi individuali come miglior attaccante nelle finali nazionali di categoria giovanile. Nell’ultima stagione è stato il secondo bomber più prolifico della Serie A2 e il secondo miglior battitore con 49 ace.

    “Il mio approdo a Prata è stato rapido – conferma l’attaccante di posto 2 – sono stato entusiasta della chiamata della società e c’è voluto veramente poco per convincere a trasferirmi. Trovo qui nuovamente Alessio Alberini che mi ha sempre parlato bene dell’ambiente. Siamo amici anche fuori dal campo ed è bello trovare una persona con la quale sono sempre stato molto legato. Cambiare città non è facile, ma trovare un amico permette di fare decisi passi avanti per l’ambientamento. In campo siamo sempre stati affiatati e credo continueremo a farlo”.

    Sei venuto a giocare qui per la prima volta sei anni fa con la maglia del Club Italia. Come percepivi la società dall’esterno?

    “Se devo definire le mie impressioni con una parola questa sarebbe progresso. Sono stato a Prata, ma anche diverse volte alla Cornacchia Cup e qui in zona ho sempre ricevuto tantissimo calore da tifosi e appassionati. Sono veramente entusiasta di trovare un ambiente dinamico”.

    Porti in dote anni di esperienza, quasi sempre tra i migliori bomber del campionato. Se dovessi definirti come giocatore che parole useresti?

    “Trovo veramente difficile farlo, ma posso garantire una cosa: mi impegnerò sempre a dare il 110% dele mie possibilità, senza stancarmi mai. Poi, facendo cos’, può essere che si ottengano anche degli ottimi risultati. E poi voglio continuare a crescere anche dal lato personale perché ritengo che questo sia sempre il primo obiettivo per un atleta”.

    I tifosi ti conoscono per le tue grandi capacità in campo, ma se ti volessero conoscere anche nella vita quotidiana cosa racconteresti loro?

    “Fortunatamente la pallavolo ci lascia del tempo libero ed è possibile coltivare le proprie passioni. La mia è quella di volare, ho gia il brevetto di pilota privato e in futuro vorrei acquisire anche quello di linea, cercando di far diventare questa passione una professione una volta appese le scarpe al chiodo. Per rilassarmi amo molto anche camminare e correre in montagna e l’attività sportiva in genere. Per quanto riguarda i tifosi non vedo l’ora di iniziare la stagione, per conoscere la curva, ma anche perché ci sono tante persone di Prata che già mi conoscono e mi seguono con affetto”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Saturnia punta davvero in alto: preso anche l’americano Will Rottman

    Will Rottman è un nuovo giocatore della Cosedil Saturnia Acicastello. Lo schiacciatore statunitense con passaporto francese classe 2001, negli ultimi anni ha giocato con la squadra della prestigiosa università americana di Stanford, dove si è laureato. Rottman, che con i colori della sua università ha collezionato un successo dopo l’altro, nel mese di aprile, ha ricevuto dall’American Volleyball Coaches Association l’onorificenza sportiva All-America, dedicata agli sportivi non professionisti, che è così stata assegnata per la seconda volta ad un giocatore di pallavolo. Una giovane promessa del volley internazionale che è pronto ad affrontare il suo primo campionato da professionista e che nella stagione appena passata ha totalizzato 515 punti in 20 partite giocate. 

    Del suo arrivo in Sicilia, Rottman dice: “Sono molto contento di giocare con la Saturnia. Sono già stato in Italia, ma sarà la mia prima volta in Sicilia. Sono originario del Sud della California e so che mi troverò benissimo”.

    Sul progetto aggiunge: “Sono onorato di poter lavorare con un tecnico come Camillo Placì e con dei compagni che so essere molto forti e ricchi di esperienza. So che potrò contribuire a questo progetto che prevede un rapido ritorno in SuperLega”.

    E ancora: “Nei miei anni di esperienza a livello universitario e con la nazionale USA, io ho avuto modo di sperimentare molte cose e molti ruoli, e con la squadra della Stanford Univesity sono stato anche top scorer, mi metterò a servizio del coach per essere pronto in ogni modo”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Belluno affida la guida tecnica a Matteo De Cecco: “Grato per la fiducia”

    Nella stagione 2024-2025, la guida tecnica del Belluno Volley sarà assunta da Matteo De Cecco. Dopo un’annata vissuta in qualità di vice allenatore, la società dolomitica ha deciso di affidare al tecnico friulano il timone della prima squadra, impegnata nel campionato di Serie A3 Credem Banca. 

    “Ringrazio per la fiducia il presidente Sandro Da Rold e l’intero consiglio direttivo – sono le parole del coach originario di Majano -. Ovviamente conosco bene la piazza, così come le ambizioni del club. Lavoreremo sodo per soddisfare il desiderio dell’intera città: quello di essere protagonisti in un campionato che, lo sappiamo, è complicato. Ma l’entusiasmo c’è e non mancano neppure gli ingredienti per ottenere risultati importanti. La rosa? È “work in progress”: il ds Alessandro Carniel si adoperando per completarla“. 

    Si riparte da una buona base: “Sono soddisfatto del percorso condotto fino a qui – riprende De Cecco – ma ora è necessario fare qualcosa in più. Dovremo ragionare per step e porci degli obiettivi intermedi: a cominciare dalla qualificazione alla Coppa Italia e, a seguire, nei playoff di A3. È il minimo sindacale. La gente si aspetta tanto da noi, ne siamo consapevoli. E siamo noi, per primi, ad avere aspettative elevate. Anche perché possiamo contare su una società strutturata, che non intende solo ripetersi, ma migliorarsi”. 

    Anche questa, per De Cecco, sarà un’estate – oltre che una tarda primavera – da vivere in palestra, come assistente tecnico della Nazionale slovena: “Sono in ritiro a Lubiana da quasi due settimane. Domenica partiremo per Antalya, dove saremo impegnati nella prima pool della Volleyball Nations League. E ce la vedremo con Turchia, Francia, Polonia, Olanda, Stati Uniti e Canada: l’obiettivo? Fare bene. Il che significa mantenere il distacco nel ranking con le squadre che ci inseguono e provare ad arrivare alle finali. Quindi saremo in Giappone e infine “in casa”, all’Arena Stozice per giocarci la qualificazione olimpica“. L’avventura slovena non impatterà con la preparazione bellunese: “No, il programma è ben diverso rispetto a un anno fa – conclude il coach -. Ci sarà il tempo di lavorare con calma e a dovere, fin dall’inizio”. 

    De Cecco è in plancia di comando, quindi. Pronto a salpare verso nuovi orizzonti. 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Futura riparte da Sofia Rebora: è lei la prima conferma per la prossima stagione

    La prima conferma nel roster 2024/25 della Futura Volley Giovani è rappresentata da un pezzo da novanta come Sofia Rebora. Giocatrice di grande talento e solidità, la posto 3 genovese ha respinto tutte le sirene di mercato e scelto di restare a Busto Arsizio dove sarà, anche per la prossima stagione, uno dei punti di forza della squadra della famiglia Forte.

    Poco appariscente ma di grandissima sostanza, è un’atleta molto duttile che sa fare tutto e bene: atipica al servizio, una delle sue armi migliori, solida a muro e versatile in attacco. Sofia è stata protagonista di un’ottima annata con la maglia biancorossa, non solo in campo ma anche quanto a presenza in spogliatoio, dove la sua esperienza e il suo carisma hanno giocato un ruolo fondamentale. I numeri confermano la bontà della stagione della centrale ligure, che ha chiuso con 217 punti a referto in 83 set giocati, con 17 ace, 69 muri e il 45,5% in attacco.

    Dopo la delusione della sconfitta nella finale per la promozione in A1, dove è stata una delle ultime ad arrendersi mostrando tutto il suo carattere da combattente, Sofia Rebora è pronta a riprovarci, con “testa e cuore” come recita uno dei tanti tatuaggi che la contraddistinguono.

    “Alla Futura mi sono sentita in una famiglia, a livello extra-pallavolo sono stata benissimo. Si respira un’aria diversa rispetto a qualsiasi altro posto e questo mi ha portato a dire di sì. Sono molto contenta della stagione vissuta e mi sono detta perchè non provare a rifare tutto in un ambiente dove si sta bene. Un altro fattore determinante sono gli obiettivi. Parliamoci chiaro: il finale di stagione non è stato quello desiderato, quando vuoi vincere e vedi gli altri festeggiare, poi brucia. Ho tanta voglia di riprovarci”.

    Rebora aggiunge: “Spero di dare alla Futura ciò che ho già portato quest’anno e che mi contraddistingue come persona: la grande grinta, con la quale cerco di coinvolgere tutti quanti. Anzi, vorrei riuscirci di più, strapparmene un po’ da dentro e darla a ognuno. Inoltre, metterò al servizio della squadra un discreto bagaglio d’esperienza. Vorrei portare in dote i miei consigli; ci saranno tante giovani e spero di poter essere un punto di riferimento sia per le nuove che per le giocatrici che rimarranno, ci terrei molto”.

    Una parola sul futuro: “Il fatto che la società abbia voluto tenere una buona parte del sestetto di partenza dello scorso anno è importante: ti permette di non dover ripartire da zero, cosa non facile. Spero che si possa creare una buona amalgama tra riconferme e nuovi arrivi. Saremo una squadra tendenzialmente giovane e sarà importante l’organizzazione del sistema di gioco, l’ordine in campo. Lavoreremo tanto per costruire un’identità precisa ma le conferme di alcuni elementi importanti sono una buona base da cui ripartire”.

    E una sul prossimo campionato: “La vedo particolarmente tosta, più delle ultime due annate. Ci sono tante formazioni che stanno facendo un ottimo mercato. Ci sarà da combattere perchè ci siamo anche noi tra le squadre che vogliono raggiungere qualcosa di importante. Mi aspetto un campionato decisamente difficile; ogni domenica sarà una grande battaglia, la pallavolo è uno sport molto strano e può succedere sempre l’imprevisto, vedremo. Indosseremo l’elmetto e via ma a me le sfide piacciono. Un campionato di così alto livello non può che essere stimolante. Ci divertiremo, soffriremo ma ormai ne siamo capaci”.

    La centrale della Futura conclude: “Durante l’estate passerò quasi tutto il mio tempo a casa a Genova, ad eccezione di due settimane di camp tra le montagne. Se il sole finalmente lo permetterà andrò anche al mare. Mi godrò le amicizie e la famiglia prima di tornare a Busto. Vivrò un po’ alla giornata, pensando solo a rilassarmi e a fare lunghe passeggiate col mio cane”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO