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    L’opposta Federica Favaretto completa il roster di Offanengo

    E’ l’opposta Federica Favaretto l’ultimo tassello del mosaico della Trasporti Pietro Bressan Offanengo in A2 femminile. L’opposta classe 2002, reduce dai play off di B1 giocati con Garlasco, completa il roster neroverde, affiancando Martina Martinelli in posto due; tredici sono le ragazze in rosa a disposizione dello staff guidato da coach Giorgio Bolzoni.Nata il 26 dicembre 2002 a Pavia, Federica Favaretto è originaria di Binasco (Milano) ed è alta un metro e 85 centimetri. Dopo essersi avvicinata al volley nel suo paese, ha maturato una stagione di esperienza nel florido vivaio dell’Agil Trecate (la “cantera di Novara) giocando da centrale nell’under 16. Poi l’evoluzione da opposta scalando i gradini con la maglia di Garlasco. Campionato di B2 nel 2019/2020 stoppato dal Covid, poi la promozione in B1 nella stagione successiva, con la terza categoria nazionale giocata per tre anni nel suo quinquennio in terra pavese.“A Offanengo – racconta Favaretto – sarà il mio primo anno in serie A, tutti mi hanno parlato bene della società, è una piazza dove si lavora tanto e questo è il contesto migliore per crescere il più possibile. Per me è una bellissima occasione per affacciarmi sul “pianeta-serie A” che non conosco. Sarà un anno tutto da scoprire, sono davvero molto entusiasta e ho tanta voglia di mettermi lavorare e cercare di dare il mio contributo alla squadra”.Quindi aggiunge. “Nel mio ruolo ho davanti a me un modello importante come Martina Martinelli, una ragazza che ha scalato le categorie. Io cerco di imparare sempre da chi è più esperto, ho sempre giocato con gente più grande e forte cercando di carpire qualche “segreto” per migliorarmi. Avere Martina davanti nel mio ruolo è una bella occasione nella bella opportunità in neroverde”.“Federica – le parole di Stefano Condina, direttore generale del Volley Offanengo – si è distinta nei campionati di B1 negli ultimi anni; in questa stagione ho seguito la sua crescita a Garlasco ed è un profilo giovane e motivato. Sarà la sua prima esperienza in A2, ma penso possa tornare utile al nostro progetto”.

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    Konstantin Abaev completa il reparto palleggiatori della Rana Verona

    Nuovo tassello in cabina di regia. Arriva Konstantin Abaev, classe 1999, 198 centimetri di statura, palleggiatore. Dopo essersi distinto come uno dei migliori interpreti nel proprio ruolo nel campionato russo con il Lokomotiv Novosibirsk, Abaev è pronto a confrontarsi per la prima volta con la SuperLega. 

    Nato a Kaliningrad il 17 giugno 1999, il regista è cresciuto nel vivaio proprio del Lokomotiv. Durante il trascorso nel settore giovanile ha conquistato tre campionati internazionali delle Ferrovie Russe JSC “Lokovoley” e una Coppa della Lega giovanile, prima di entrare stabilmente in prima squadra qualche anno più tardi. 

    Nel 2017, appena maggiorenne, decide di uscire dai confini nazionali per trasferirsi in Bulgaria e difendere i colori del Montana Volley, con cui conquista un argento nella Coppa nazionale. Nella stagione successiva vola in Francia per giocare nello Stade Poitevin Volley e nel 2019 rientra al Lokomotiv con cui vince un campionato nel 2020, ottiene un secondo posto l’anno seguente, e l’argento anche nella Supercoppa russa. Protagonista con le varie selezioni giovanili della propria nazionale, la sua bacheca vanta anche un Europeo U21 e un argento nella Coppa del Mondo U19. Abaev è il secondo atleta di nazionalità russa a indossare la maglia di Verona dopo l’opposto Maksim Sapozhkov. 

    “Ho scelto Verona perché credo sia una piazza che possa permettermi di crescere tanto, con un progetto ambizioso che mi ha convinto subito. Ho sempre guardato con grande attenzione il campionato italiano, dove si gioca una pallavolo di alto livello con uno stile che mi affascina molto e non a caso è considerato il più importante a livello internazionale. Sono contento di essere arrivato qui e ringrazio tutto il Club e Coach Stoytchev per la fiducia e per l’opportunità ricevuta. Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni e di cominciare questa nuova importante esperienza”. 

    “Konstantin è un giocatore che abbiamo seguito con grande attenzione negli ultimi tempi – ha dichiarato il direttore sportivo di Rana Verona Gian Andrea Marchesi – E abbiamo ritenuto che rappresentasse il profilo ideale per il nostro roster. Nel campionato russo ha dimostrato ottime qualità nel proprio ruolo e nonostante sia ancora molto giovane ha già potuto maturare esperienze importanti all’estero. Siamo certi che Abaev saprà inserirsi al meglio nella nostra squadra e offrire il proprio contributo per la crescita del gruppo. A nome del Club rivolgo un caloroso benvenuto a Verona a Konstantin”. 

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    Colpo Talmassons, ecco la serba Jovana Kocic: “Arrivo nel campionato più competitivo al mondo”

    La Cda Volley Talmassons FVG è lieta di annunciare l’acquisto della centrale Jovana Kocic, che si unirà alla squadra per il prossimo campionato di Serie A1.

    Nata a Belgrado il 24 febbraio 1998, Jovana Kocic, alta 190 cm, è una giocatrice livello internazionale. Negli ultimi tre anni, ha militato nel CSM Volei Alba Blaj, club della massima serie rumena, contribuendo alla conquista della storica tripletta (campionato, Coppa e Supercoppa) nel 2022. Prima del suo approdo a Blaj nel 2020, Jovana ha giocato per l’OK Vizura Belgrado, dove ha vinto quattro titoli di campione di Serbia. La sua carriera è iniziata sempre in Serbia con l’OK Sterija.

    Con il CSM Volei Alba Blaj, Jovana ha vinto anche la Coppa di Romania nel 2021 e ha raggiunto la finale della Challenge Cup lo stesso anno. Le sue ottime prestazioni le hanno aperto le porte della Nazionale maggiore serba, con la quale ha partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo, vincendo la medaglia di bronzo. Con la Serbia ha ottenuto anche il titolo di vicecampionessa europea nel 2021.

    Jovana è una centrale formidabile, dotata di eccezionali abilità a muro e in attacco. La sua altezza e potenza le permettono di essere un vero e proprio baluardo difensivo e un attaccante efficace, rendendola una giocatrice completa e versatile.

    A presentarla è stato coach Leonardo Barbieri: “È una giocatrice di grande esperienza. Sognava da tempo di venire in Italia e confrontarsi nel campionato più importante del mondo. La sua motivazione è pazzesca, ha tanta voglia di migliorarsi nonostante possa vantare già un curriculum importante. Ritengo abbia ancora ampi margini di crescita. Il muro è il suo fondamentale migliore, ha delle percentuali e delle performance di altissimo livello. Sia sicuri che con un palleggiatrice come Eze al suo fianco possa essere determinante anche in attacco”.

    Un acquisto davvero importante per la Cda, come conferma il Direttore Sportivo Gianni De Paoli: “Di lei parlano i numeri. È stata il miglior centrale e il miglior muro del campionato rumeno. Personalmente ha colpito la sua determinazione. È una giocatrice davvero ambiziosa, che vuole misurarsi nel campionato italiano. Porterà la sua esperienza internazionale, avendo già alle spalle tante partite in Europa a livello di club. Non solo, anche con la Nazionale serba può vantare diversi prestigiosi traguardi. Sono sicuro che questo innesto ci permetterà di alzare ulteriormente l’asticella”.

    Le prime parole da nuovo centrale della Cda Volley Talmassons FVG di Jovana Kocic: “Sono davvero emozionata. Finalmente avrò l’opportunità di giocare nel campionato italiano, che considero il più competitivo al mondo. Quando ho ricevuto questa offerta ho detto subito sì. Sarà fantastico giocare in una squadra che è appena approdata in Serie A1 e che come me ha tanto entusiasmo e voglia di crescere”.

    E poi gli obiettivi per la prossima stagione: “Mi piacerebbe davvero aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi. Prima di tutto dobbiamo raggiungere la salvezza. Dobbiamo essere subito competitive contro qualunque avversario. Sono certa che ci faremo pronte all’inizio della stagione. Per quanto riguarda me stessa, spero di migliorare il più possibile. So che posso crescere ancora. Sognavo da tempo di giocare in Serie A1. Appena ho avuto la possibilità l’ho colta al volo. È un campionato bellissimo, avrò la possibilità di confrontarmi con alcune delle giocatrici più forti al mondo. Non vedo l’ora che inizi la stagione”.

    E ancora: “Sono una ragazza ambiziosa, che vuole migliorarsi ancora e raggiungere importanti traguardi sia a livello personale che di squadra. Ho sempre avuto la fortuna di giocare in squadre dalla mentalità vincente e sono sicuro che sarà lo stesso anche alla Cda volley. Ci attende un percorso fatto di duro lavoro, profonda dedizione. Le mie aspettative per la prossima stagione sono grandi. Spero di avere l’opportunità di avere un ruolo importante nella squadra e farò tutto il possibile per aiutare la squadra con le azioni a rete, specialmente con i muri.

    Infine un messaggio ai nuovi tifosi: “Voglio augurare a tutti una grande stagione. Darò il massimo per la squadra e sono sicura che arriveremo lontano”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    San Donà saluta Nicolò Bassanello: “Onorato di essere stato il capitano”

    Il presidente Fabio Zuliani e tutto lo staff dirigenziale della Personal Time, salutano dopo tre stagioni  il capitano Nicolò Bassanello a cui vanno i ringraziamenti del club per la professionalità dimostrata e l’augurio che la carriera prosegua all’insegna dei grandi risultati.

    Queste le parole di Bassanello: “Saluto tutti, un palazzetto che nel tempo abbiamo saputo riempire grazie ai successi ottenuti sul campo con i compagni, non avevo mai visto il Barbazza così pieno, e penso neanche la società, questo mi ha reso molto orgoglioso, da giocatore e capitano di questa squadra stupenda che ha saputo raggiungere una finale storica per la serie A2”.

    C’è un po’ di rammarico nelle parole del Bassa: “Purtroppo, non siamo riusciti a coronare il sogno. Sono state due stagioni in crescendo dove nella prima abbiamo messo delle basi, non raggiungendo i play-off e nella seconda siamo cresciuti tanto fino a ottenere bellissime soddisfazioni. Onorato di essere stato il capitano e di aver aiutato i compagni nelle varie fasi di ricezione e difesa.  Ringrazio tutti,  spero di aver lasciato un buon segno alla società, ai compagni, allo staff e a tutti coloro che sono venuti a vederci”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Messina rinforza la seconda linea: Maria Chiara Norgini è il nuovo libero

    Puntellata la zona offensiva, Akademia Sant’Anna concentra la propria attenzione sulla seconda linea. Per rinforzare ricezione e difesa, ingaggiato il libero Maria Chiara Norgini, ultime due stagioni con Marsala Volley, prima in A2 (32 presenze, 117 set giocati), l’ultima in B1.

    Originaria di Perugia, l’atleta classe 1998, 170 cm, è considerata leader in campo per tenacia e forza di volontà, caratteristiche cui si aggiungono elevata reattività e capacità di stabilizzare le fasi di gioco in cui coinvolta.

    Il suo debutto su un un campo di pallavolo arriva all’età di dieci anni con le giovanili della Libertas Bastia, società la cui prima squadra è appena approdata in serie B2. Tre anni più tardi viene inserita nel roster impegnato nel campionato nazionale; per lei, subito promozione e, l’anno successivo, esordio in B1. La Pro Patria Milano la vuole per fare la differenza, nonostante la sua giovanissima età; così, scende nuovamente in B2 ma, al tempo stesso, disputa il campionato di categoria under 16, conquistando con le compagne il pass per le Finali Nazionali dove si gioca il titolo nella Finalissima 1°/2° posto dalla quale porta in bacheca una preziosa medaglia d’Argento.

    “Meri” ha qualità e grinta da vendere; se ne accorge la Pallavolo Ornavasso che la chiama per far parte del roster di A1, ma il club piemontese non disputerà mai quella stagione sportiva a causa dell’eclusione decretata per inadempienze. La ingaggia la Beng Rovigo Volley per vivere la sua prima esperienza in serie A2. In Veneto si ferma due stagioni con 27 presenze all’attivo e 55 set giocati. E’ un momento di ascesa per la giocatrice umbra che, nella stagione successiva, arriva alla corte di coach Marco Bracci a Firenze, sponda Il Bisonte, dove può esordire in A1. Del roster fanno parte Indre Sorokaite, Laura Melandri e Marta Bechis; nel ruolo si trova innanzi Beatrice Parrocchiale. A fine stagione, 16 presenze con 20 set giocati. Nel 2017/2018 indossa la maglia della Millennium Brescia in A2.

    Al termine della Regular Season, in virtù del primo posto in classifica, condito dalle sue 31 presenze e 69 set giocati, ritrova la massima serie. Si ferma con le leonesse per un altro anno, tornando sui taraflex di serie A1 (19 presenze, 37 set giocati), per poi trasferirsi a Baronissi in A2 (16 presenze, 48 set giocati), con coach Leo Barbieri, nel frattempo, subentrato a Vito Ferrara. Il tecnico lombardo crede in lei e la porta con sè a Talmassons nella stagione 2020/21 (25 presenze, 60 set giocati). Prima di trasferirsi in Sicilia, con Marsala Volley e ritrovare coach Bracci, la stagione a Vicenza, sempre in A2 (28 presenze, 107 set giocati).

    Il ruolo di libero sintetizza bene le caratteristiche di Maria Chiara, sempre a suo agio nel mettersi al servizio delle compagne e di tutti coloro che necessitano di un aiuto nella quotidianità: “Mi piace molto dare una mano dove c’è bisogno; nelle difficoltà, sostenere con un aiuto in qualunque situazione. Sono fatta così; oggi io, domani vorrei che, se ne avessi bisogno, si facesse anche con me così. Poi, sono un po’ testarda; a volte è un difetto, tante altre un pregio perché sono tenace in tutto ciò che faccio”.

    Un altro libero umbro, dopo Sara Ciancio, che nasce pallavolisticamente a Bastia, per poi vivere, giovanissima, una veloce ascesa nei campionati nazionali di B2 e B1: “Sono stati anni in cui ho incontrato tante persone determinanti per lo sviluppo del mio percorso. Praticando questa disciplina, giri tanto e trovi sempre qualcuno capace di aggiungere qualcosa in più alla tua vita. Da piccola, ma anche poi crescendo, ci sono state tante persone che mi hanno aiutato”.

    Ad un certo punto, la chiamata prima della Pro Patria Milano, poi di Ornavasso e Rovigo, luoghi non proprio dietro l’angolo per Meri che vive nel centro Italia: “Ho trascorso la prima parte di settore giovanile a casa. Poi il mio attuale procuratore mi ha notato, contattata, proponendomi e consigliandomi di proseguire a Milano per realizzare ciò che sognavo”.

    Se nelle statistiche di un libero compaiono dei punti, o sono sbagliate o qualcosa di grosso Meri deve averla combinata: “Si, è capitato. Ricordo un anno a Brescia in cui, nel giro dietro, entravo in battuta. Non servivo da tantissimo; piano piano ho ritrovato il mio equilibrio. Così, ingresso in partita e faccio ace su Sansonna. Non me lo aspettavo, sinceramente. Diciamo che, anche da libero, ho scoperto più aspetti”.

    Arriva la chiamata in A1 di Firenze sponda Il Bisonte e poi gli anni di Brescia; tanto da ricordare oppure da cambiare: “Va bene così, non cambierei nulla. A Brescia ho fatto la prima promozione in A1; un ricordo che mi porto dietro e che ho addirittura tatuato sulla pelle. La persona e l’atleta che sono oggi, lo devo a tutto il percorso che ho fatto; un processo lungo che mi ha portato ad essere come sono. Rifarei tutto allo stesso modo”.

    Chi si porta dietro di questo periodo, Chiara Norgini: “Negli anni si stringono amicizie e ti porti dietro persone, episodi, emozioni che ti crescono. Dell’anno a Firenze, Indre Sorokaite che mi ha insegnato come lavorare ad alto livello, a essere professionisti. Da Brescia, invece, Simona Gioli. Ho delle foto conservate; da piccolina era il mio idolo e, in occasione della promozione, ho fatto un collage proprio perché ci eravamo trovate a vincere un campionato insieme. Lei, che per me è stata una mamma, era super contenta. Ma ce ne sono tante di persone che dovrei nominare”.

    A Baronissi e Talmassons con coach Leo Barbieri che, quest’anno, ha trascinato le friulane in A1: “Non credevo che in Finale ce la facessero. Ho seguito le ultime partite e visto che giocavano molto bene. Erano riuscite a trovare la giusta quadratura; ciò che fa la differenza in quelle partite è proprio il collettivo. In fondo, dico la verità, tifavo Messina e non mi aspettavo che arrivasse Talmasons in A1. Complimenti per il traguardo”.

    Due anni a Marsala, ora Messina; questa Sicilia, Meri, la racconta così: “Lo dicevo proprio a mia sorella; son tornata a casa e non è mai stato così difficile lasciare un posto. Come tutti i pallavolisti, sono abituata a girare, ma a Marsala mi sono sentita a casa. In Sicilia le persone sono alla mano, sempre disponibili, conosci tutti e hai amici ovunque. E’ stato complicato ritornare alle abitudini di casa. Sapere di dover tornare in Sicilia, mi riempie di gioia. Non riesco più a giocare da altre parti perchè in Sicilia si vive davvero bene. Ormai sono siciliana”.

    Tornando a parlare di Marsala, Meri racconta l’anno della retrocessione dalla A2: “Eravamo partite molto bene. Purtroppo, abbiamo dovuto affrontare delle dinamiche complicate da gestire ed è andata a finire così. Mi reputo una persona positiva e vedo sempre il buono di ogni annata. Credo che, paradossalmente, serva più un anno così per capire e migliorarsi, piuttosto che quando vinci; non che vincere non sia bello, però anche la sconfitta forma molto. Mi hanno chiesto di rimanere e sono ripartita da lì. Volevo stare bene, dopo tanti anni in giro. Mi ero trovata a mio agio e così ho sposato un progetto anche in una categoria inferiore”.

    “Di Messina – prosegue Meri Norgini – mi avevano già parlato bene Barbara Varaldo e Giorgia Silotto, due ex, ancor prima che arrivasse la chiamata di fine anno; ma anche dell’allenatore che, girando, comunque conoscevo già, della società e dell’organizzazione. In realtà, quando è arrivata la proposta, non avevo neppure il dubbio se accettare o meno. A Barbara e Giorgia ho semplicemente detto che avevo firmato; sono state contente per me. La squadra allestita è completa, di alto livello, con nomi importanti con cui avrò il piacere di condividere quest’annata. Conosco Chiara Mason per averci giocato insieme nelle giovanili; dopo tanti anni ci ritroveremo. C’è un chiaro impegno della società; per costruire una squadra così ce ne vuole molto. Sappiamo che ci sono obiettivi importanti e, senza dire nulla, mi auguro di riuscire ad ottenerli tutti. Ci sono i giusti presupposti, anche se l’annata è lunga e va giocata. Sono propositiva e positiva per la prossima annata. Il livello della serie A2 è cresciuto tanto negli ultimi anni. Sarà un campionato impegnativo e difficile. Credo che insieme riusciremo a costruire un ambiente sereno, stando uniti per arrivare agli obiettivi. Aspettative e voglia per far bene ci sono; un passetto alla volta si raggiungeranno mete belle e importanti”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Andrea Schiro rinnova con Belluno: “Felice di rimanere”

    Dopo capitan Bisi, rinnova pure Andrea Schiro. Anche nella stagione 2024-2025, il Belluno Volley potrà fare affidamento sulle qualità e il talento dello schiacciatore originario di Thiene. Ventitré anni da compiere il prossimo 10 settembre, all’ombra delle Dolomiti si è reso protagonista di un percorso di crescita da rimarcare: in particolare nei playoff, in cui ha recitato da assoluto protagonista. 

    “Felice di rimanere – sono le parole di Andrea – . A Belluno sono stato benissimo: ho trovato una seconda famiglia. Il principale fattore che mi ha spinto a prolungare l’avventura in biancoblù? È legato alla serietà delle persone di questo ambiente: dai compagni allo staff, passando per il caloroso pubblico, sempre pronto a sostenerci“.

    Schiro ha appena archiviato un’ottima annata. E una gara 2 di semifinale chiusa da top scorer, contro la Virtus Fano, con 17 punti arricchiti da un paio di servizi vincenti: “È stata una stagione importante per la mia crescita. Sia in ambito pallavolistico, visto che sono riuscito a migliorare e a dare il mio apporto al collettivo, sia a livello umano: grazie alla sfide affrontate insieme alla squadra, ho rafforzato il mio carattere”. 

    Ora lo schiacciatore e l’intero collettivo vogliono dare continuità alle felici prestazioni registrate dopo le festività natalizie: “Nel girone d’andata siamo andati incontro a troppi alti e bassi, ma nel ritorno siamo stati sensazionali. Abbiamo legato come gruppo e dimostrato di essere una squadra fino alla fine dei playoff“.

    Non mancano le novità nel club: “Mi sono già confrontato con il nuovo direttore sportivo, Alessandro Carniel. È molto competente, lo conoscevo già dalla stagione 2022-2023, trascorsa a Motta di Livenza. Coach De Cecco? È impegnato con la Slovenia e gli auguro una bella estate sportiva. Ma – sorride Andrea – penso che non si offenderà se tiferemo Italia”. 

    Schiro si è fatto apprezzare in maniera unanime pure per la sua professionalità e il suo rigore: “Durante l’estate cercherò di riposare, ma anche di mantenermi in forma. Non a caso, continuo ad andare in palestra. E a lavorare: dal punto di vista tecnico e fisico. Poi mi concederò un po’ di vacanza“.

    L’atleta, cresciuto nella Pallavolo Padova, ha le idee chiare: “Vogliamo raggiungere l’obiettivo che la società si è posta, mentre sotto il profilo personale intendo crescere come giocatore. E dare ancor più sostegno alla squadra. In più, vorrei che ci divertissimo e rendessimo orgogliosi i nostri tifosi e le persone che ci sostengono”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia si tiene stretto Alex Erati: “Elemento imprescindibile per il gruppo”

    30 anni ancora da compiere, 202 cm di agilità, Alex Erati tra Regular season e Play off quest’anno ha messo a terra 228 palloni di cui 79 muri, ma sono i soli 7 errori e 12 block subiti in 28 incontri a consacrarlo tra gli infermabili di categoria. Nei due weekend del post-season, poi, si è scatenato: il percorso di Coppa Italia lo vede brillare, assieme a Candeli, in cima alla classifica dei centrali con 58 punti, di cui 24 block vincenti, 1 errore e zero block subiti, mentre contro Grottazzolina ha messo a referto 5 degli 8 muri complessivi che sono valsi alla Consoli la Supercoppa. Totale: 108 block che lo fanno diventare il numero 1, di maglia e di fatto, in quel fondamentale nella stagione appena conclusa.

    Una garanzia, dietro cui sta tanto lavoro per ottenere quella costante crescita che coach Zambonardi evidenzia così: “Alex è un ragazzo serio ed un gran lavoratore che ha portato molta qualità a Brescia. È un giocatore completo e si è messo sempre a disposizione di staff e compagni di squadra. Durante l’anno ho visto miglioramenti a muro, in battuta – che ha modificato per favorire altri giocatori – e anche in fase di difesa. Sono sicuro si confermerà un elemento imprescindibile anche per il gruppo che stiamo delineando”.

    Il centrale milanese ripercorre l’annata da tucano così: “Mi spiace essere usciti dai Play Off non perché abbiamo perso – Siena era un’ottima avversaria, costruita per salire – ma per come ci eravamo creati quell’opportunità in gara 2 a Brescia, che poi abbiamo visto scappare via. Quell’episodio ci ha però agevolato nel cammino in Coppa: l’amarezza comune ci ha uniti ancor di più. Sapevamo di essere in forma e siamo arrivati alla Final four con lo spirito migliore: a Cuneo giocavamo tutti in campo neutro, nessuno aveva un vantaggio. Con Porto Viro abbiamo fatto un piccolo miracolo, siamo stati in difficoltà ma non ci siamo arresi e ne siamo usciti con ancora maggiore fiducia. Passata la semifinale, abbiamo tutti sentito che potevamo farcela. La forza del gruppo è quella che ci ha permesso di sovvertire il pronostico anche a Grottazzolina, vincitrice di tutte le partite importanti in casa sua, sino alla vigilia della Supercoppa. Abbiamo giocato benissimo, con grande sintonia”.

    “Non posso che essere contento di questa prima stagione – conclude Alex –. Non guardo le statistiche e le classifiche, so che ho migliorato il servizio, optando per una più tattica e sicura che lascia spazio ai battitori pesanti consentendo loro di poter forzare e al limite sbagliare; so che a muro ho fatto bene e so che con Tiberti ho una bella sinergia. Per l’annata a venire non posso che augurarmi si riesca ad instaurare la stessa armonia che abbiamo respirato quest’anno e che ci ha sostenuto anche nelle fasi più critiche. Oggi a Brescia le aspettative sono di certo alte perché partiamo da due Coppe e da un sogno Superlega che è ancora lì, da conquistare, e noi non ci tiriamo certo indietro.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessandro Beltrami confermato sulla panchina della Futura Giovani: “Creiamo insieme un’identità”

    Un mese. Tanto è bastato per convincere la Futura Volley Giovani a confermare Alessandro Beltrami sulla panchina delle Cocche. Il tecnico originario di Omegna ha condotto la formazione biancorossa nella fase finale dei playoff, subentrando a fine marzo a Daris Amadio. L’obiettivo della promozione in A1 non è stato centrato ma Beltrami ha convinto la dirigenza per le sue indiscusse qualità tecniche e umane ed ora è pronto a guidare la Futura in una stagione che si preannuncia di altissimo livello.

    Una conferma importante, dunque, quella del coach ex Brescia, che punta a dare continuità al lavoro solo iniziato a marzo, con l’obiettivo di plasmare la rinnovata formazione bustocca.

    Nato ad Omegna (Novara) il 21 agosto 1981, Alessandro Beltrami inizia la propria carriera nel 2004, come scoutman di Chieri in A1. Il suo curriculum vanta numerose esperienze importanti non solo a livello nazionale ma anche internazionale, tra le quali spiccano quella nel ruolo di assistente allenatore della Nazionale tedesca guidata da Giovanni Guidetti (con un bronzo al World Grand Prix del 2009 e un secondo posto ai Campionati Europei del 2011 in Serbia e Italia) e quella nello staff tecnico della Nazionale olandese, al seguito di Jamie Morrison, con la quale partecipa ai Mondiali in Giappone. I brillanti risultati ottenuti nelle stagioni con la Millenium Brescia gli hanno inoltre fruttato la scorsa estate la chiamata in azzurro, in qualità di commissario tecnico della Nazionale B.

    Coach Beltrami ha vinto una CEV Cup nel 2008/09 con l’Asystel Novara, una Coppa Italia di A2 nella stagione 2021/22 con Brescia mentre nel 2010/11 ha centrato la promozione in A1 con Chieri.

    Prima la scintilla, poi il fuoco“Lo scorso marzo ci si è trovati perchè spesso le cose capitano. Nel momento in cui Futura ha avuto bisogno, ne avevo anch’io. Ero a casa da quasi due mesi, avevo necessità di tornare ad allenare, a spingere, a vivere la palestra con un clima positivo, pieno di energia e con una squadra altrettanto carica e motivata. A Busto ho trovato un ambiente sereno che dà importanza alla parte professionale ma anche alle persone e all’interno del quale è molto motivante lavorare. Le mie sono state cinque settimane bellissime, vissute quasi all’interno di una centrifuga ma a bocce ferme riviverle è stato incredibile . Mi hanno permesso di approfondire la conoscenza di persone che avevo affrontato da avversario. Adesso proseguiamo con grande entusiasmo e ne sono molto contento”.

    Una storia da scrivere“La sensazione di aver portato a termine un lavoro purtroppo è sempre e solo di chi vince. Non direi quindi che ho un lavoro da finire quanto piuttosto che è stato chiuso un capitolo, ora ne inizia un altro nello stesso ambiente, con alcune persone che già c’erano e altre nuove. Si riparte lungo un percorso dove noi saremo nuovi così come gli avversari e sarà una storia tutta da scrivere”.

    Identikit Futura“Nella nuova Futura abbiamo cercato di mantenere un’ossatura, con ragazze decise a rimettersi in gioco in un percorso nuovo ma nello stesso ambiente. L’idea è quella di una squadra votata all’attacco e alla difesa, coraggiosa in attacco e molto aggressiva in battuta e difesa. Abbiamo cercato di condividere il percorso con atlete che si stanno dimostrando motivate e con fame di vivere questa avventura con noi. Ci sarà un mix di giocatrici esperte e altre molto giovani con voglia di emergere e sono convinto che proprio loro ci daranno una grossissima mano”.

    Identità da A2“Il livello dell’A2 sta cambiando continuamente, sicuramente è sempre più alto, con attaccanti più grossi e potenti e un gioco più rapido. Grazie a tutti gli attori sarà un bel campionato, veramente interessante; poi dipenderà da come le squadre riusciranno a costruire le loro identità”.

    Il mattoncino di Alessandro“Mi vengono in mente tante parole ma siccome è mia responsabilità dettare le linee guida, la prima cosa sulla quale dovremo concentrarci e poi mantenere, sarà l’identità. Una cosa che creeremo insieme come gruppo, la mia parte sarà la responsabilità di aiutare o indirizzare la squadra a costruire quell’identità che ci dovrà rappresentare in concreto, non solo nel modo in cui giocheremo a pallavolo”.

    La curiosità non è solo donna“Sono molto curioso di scoprire questa nuova squadra. Il periodo iniziale sarà di conoscenza, in tutti i sensi, poi verrà il bello. È una curiosità positiva, ci scopriremo e sarà fantastico”.

    Chef Ale“In questo periodo sto preparando la programmazione per la squadra e sto guardando la VNL per capire se ci sono cose nuove con le quali aggiornarsi e da cui trarre idee. Per il resto sono una persona attiva, curiosa e mi piace viaggiare. Faccio il papà, mi piace dedicarmi a mia figlia. Amo svegliarmi al mattino e andare a correre. Leggo libri di qualsiasi genere ma la grande passione che ho sin da piccolo è la Formula 1. Da ultimo mi piace molto cucinare e sperimentare ai fornelli”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO