More stories

  • in

    Continua a tingersi di azzurro la Bartoccini. A Perugia arriva Giulia Melli

    Di Redazione Il lavoro di preparazione per la prossima stagione continua e si concretizza con l’arrivo alla Bartoccini Fortinfissi Perugia di Giulia Melli, la mantovana classe 1998 attualmente impegnata insieme ad Anastasia Guerra con gli impegni azzurri di VNL (la manifestazione ha preso il via proprio oggi in quel di Rimini con la sfida con la Polonia in diretta su LA7d can 29 del DTT), arriva per aggiungere alla squadra un altro terminale offensivo di qualità.Il cammino di Giulia Melli nel mondo della pallavolo inizia nella Pallavolo Curtatone in Serie C nella stagione 2013-2014, la stagione successiva viene chiamata dal Volleyrò dove resta per le stagioni 2014/2015 e 2015/2016, nel 2015 vince l’oro con la nazionale alla Coppa del Mondo Under 18. L’esordio in A1 arriva nella stagione 2016/2017 con il Club Italia, la stagione seguente si sposta a Filottrano sempre in A1 per poi volare in Sardegna alla Golem Olbia a metà stagione. La stagione 2018/2019 porta Giulia a Caserta dove conquista la Serie A1 ai playoff. L’anno seguente cambiano le latitudini con l’arrivo di a Trento con la Delta che nonostante l’interruzione prematura causa COVID dimostra tutte le sue qualità tanto da essere ripescata in A1 (dimostrandosi matricola terribile) nella scorsa stagione e facendo di conseguenza ritornare Giulia Melli in A1. Palmares Club: Coppa Italia A2Oro: 1 (2019/2020), Argento: 1 (2018/2019) Nazionale: Campionato del Mondo Under 20Oro: 1 (2015) (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Perugia, al centro c’è Stefano Mengozzi: “Chiamata che mi riempie di orgoglio”

    Di Redazione Si completa il reparto dei centrali della Sir Safety Conad Perugia. La società bianconera comunica l’acquisto per la prossima stagione di Stefano Mengozzi che va a chiudere, assieme ai confermati Solè, Russo e Ricci, la batteria dei posti tre a disposizione di Nikola Grbic. E, come già successo negli anni passati con Ricci e Russo, anche Mengozzi arriva al PalaBarton da Ravenna percorrendo la E45 in direzione Umbria e caricando nel proprio bagagliaio i suoi diciotto anni nella pallavolo che conta e le sue dieci stagioni nella massima serie. Già, perché il “Mengo”, trentasei anni compiuti lo scorso 6 maggio, colosso di 202 centimetri, di esperienza ne ha da vendere e la porta a Pian di Massiano a disposizione della causa. Carriera lunghissima per Mengozzi, partita dalla serie B, con la trafila nelle nazionali giovanili (un bronzo agli Europei Juniores 2003 ed anche un bronzo con la nazionale maggiore alle Universiadi 2005), con 5 campionati di A2 (due promozioni in A1 ed una Coppa Italia di categoria), con un’esperienza estera nella serie A slovena e con tanta Superlega principalmente nella nativa Ravenna, ma anche a Vibo e Verona. Giocatore fisicamente importante, votato ai fondamentali del muro (45 vincenti quest’anno in Superlega, sesto assoluto nella classifica di specialità) e del primo tempo (dove ha chiuso la stagione col 57,3%), Mengozzi è anche e soprattutto un grande professionista dedito al lavoro e rappresenta un valora aggiunto per Nikola Grbic ed il suo staff. Un giocatore fortemente voluto dalla società bianconera che aveva avuto contatti e preso accordi con il giocatore precedentemente all’infortunio subito da Russo. È lo stesso Mengozzi a raccontare i passaggi del suo arrivo a Perugia. “Mi ha chiamato Cisco (Recine, il direttore sportivo bianconero, ndr), lo conosco da diciassette anni e abbiamo parlato in romagnolo (sorride al telefono Mengozzi, ndr). Mi ha proposto questa nuova avventura, è stata una chiamata che mi ha fatto subito enorme piacere, mi ha riempito non solo di felicità, ma anche di orgoglio, è stata una chiamata che mi ha dato una sensazione di responsabilità. Ho deciso quasi subito. Perché? Beh, perché è un top club che ti chiama, perché Perugia è una di quelle squadre che in questo momento ogni giocatore secondo me sogna. Per me rappresenta anche una bella soddisfazione a livello personale. Una soddisfazione che arriva a 36 anni e che forse mi godo ancora di più che se fossi stato giovane, con maggiore consapevolezza”. Il “Mengo”, carattere aperto e solare tipico della sua terra di provenienza, aumenta il contingente degli “ex ravennati” in forza ai Block Devils. “Il fatto che tre centrali su quattro arrivino da Ravenna è una curiosità in effetti, ma è anche un dato di fatto della qualità e della bontà del lavoro che sa fare la società e lo dimostrano non solo i giocatori che sono poi venuti a Perugia, ma anche i tanti altri ragazzi che a Ravenna sono cresciuti e che in Ravenna hanno poi trovato un trampolino di lancio in tante squadre della Superlega”. Con Mengozzi ci addentriamo in quella che potrà essere la prossima stagione. “A livello di squadra è chiaro che ci sono in rosa nomi importantissimi, giocatori di primissima fascia. Ma tanti li conosco personalmente e so che sono dei bravi ragazzi prima ancora che grandi giocatori e che hanno voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Gli obiettivi della società sono giustamente importanti e non bisogna nascondersi. Dobbiamo sapere che bisognerà lavorare duro ogni giorno e dovremo essere bravi a non farci schiacciare da questi obiettivi, ma anzi utilizzarli come un grande stimolo per far meglio. Sotto questo aspetto credo che avere Grbic come allenatore sia una garanzia. Ci ho lavorato due anni a Verona, mi sono trovato molto bene con lui e secondo me è un allenatore che ti fa tirar fuori tutto quello che hai in ogni allenamento e che ti fa dare sempre il meglio di te. Sono felice di ritrovarlo a Perugia e di tornare a lavorare con un tecnico del genere. Sono sicuro che negli ultimi anni è cresciuto e migliorato ancora e sono quindi anche curioso di vederlo in palestra”. E Stefano Mengozzi cosa cerca da questa nuova avventura al PalaBarton con Perugia? “Sicuramente voglio dare il mio contributo quotidiano alla crescita della squadra ed anche dei miei compagni di ruolo più giovani. Parlo in particolare di Fabio (Ricci, ndr) che è romagnolo come me e con il quale siamo stati insieme tre anni a Ravenna, e parlo di Roberto (Russo, ndr) che è ancora molto giovane e con grandi margini di miglioramento. Poi non nascondo che, con tutti gli impegni che dovremo affrontare, mi piacerebbe ritagliarmi qualche spazio ed essere utile a Nikola ed alla squadra in campo, ben sapendo che dovrò dare il massimo con il mio lavoro quotidiano e consapevole del mio ruolo che, visto che siamo in pieno Giro d’Italia, potrei definire quello di gregario”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Manuele Lucconi nuovo opposto della Sistemia Saturnia Aci Castello

    Di Redazione Manuele Lucconi è un nuovo giocatore della Sistemia Saturnia Aci Castello. Opposto, classe ‘99, 194 cm, ha disputato la stagione appena conclusasi in Serie A3 con la formazione marchigiana della Vigilar Virtus di Fano, squadra della sua città con cui ha centrato un quinto posto e un ottavo di finale playoff. Qui ha compiuto il percorso di maturazione dal 2016: in B – dove è stato tra i protagonisti della promozione in A3 e del terzo posto in Coppa Italia nel 2019 – e negli anni della C. In mezzo l’esperienza formativa in A2 col Siena e il contributo fornito per un campionato di vertice. Dopo la banda Enrico Zappoli, è il secondo nuovo innesto della Saturnia perfezionato nel giro di pochi giorni grazie al proficuo lavoro del direttore sportivo Piero D’Angelo che consente al neotecnico Kantor di poter contare su un altro atleta di spessore per la categoria. “Per me è la seconda esperienza lontano dalle Marche. Inizia una nuova avventura, entusiasmante per via della piazza e del passato glorioso di cui mi hanno parlato positivamente – queste le prime parole di Manuele Lucconi – . Cosa mi aspetto dalla stagione? Uno stimolo in più potrebbe essere ritrovare il pubblico che tanto è mancato nei mesi scorsi. Con molta sincerità dico che non mi piace perdere: approdo alla Saturnia per vincere e sono del parere che, con l’impegno massimo da parte mia, le potenzialità per puntare a un campionato di vertice ci sono tutte“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Francesca Bonciani torna a vestire la maglia de Il Bisonte Firenze

    Di Redazione A volte ritornano, parte seconda: Il Bisonte Firenze comunica ufficialmente di aver ingaggiato con un contratto annuale la palleggiatrice Francesca Bonciani, che come Indre Sorokaite era già stata bisontina fra il 2016 e il 2019. Un ritorno che fra l’altro allarga ulteriormente la colonia toscana all’interno del roster: Francesca, fiorentina doc, va ad aggiungersi alla livornese Emma Graziani e alla pisana Carlotta Cambi, per una coppia di registe che parlerà quindi lo stesso dialetto. Bonciani, che proprio oggi compie 29 anni e a cui vanno gli auguri di tutta la società, vestirà di nuovo la maglia numero 5, e tornerà ‘a casa’ dopo aver accumulato esperienze importanti sia in A2 a Olbia che in A1 a Casalmaggiore: coach Bellano potrà quindi giocare su una giocatrice che avrà il vantaggio di conoscere già molto bene l’ambiente e buona parte dello staff, e che ha sempre garantito ampia affidabilità, disponibilità e professionalità. LA CARRIERA – Francesca Bonciani nasce a Signa, nell’hinterland fiorentino, il 25 maggio 1992, e cresce pallavolisticamente proprio in una squadra del suo paese, il Volley Club Le Signe, dove compie il percorso completo dal minivolley alla serie C. Nel 2010 decide di trasferirsi al Cittaducale, in B1, dove viene notata da Urbino, che nel febbraio 2011 la aggrega alla sua squadra di A1: Francesca debutta nella massima serie non ancora diciannovenne, e vince subito la coppa Cev. In estate però lascia Urbino per passare al Casette D’Ete, in B1, mentre nel 2012 si trasferisce a Frosinone, in A2, vincendo subito la Coppa Italia di A2 e poi rimanendo in Ciociaria anche la stagione successiva, in A1 grazie a un ripescaggio, prima di tornare in B1 nel 2014 col Cisterna. Nel 2015 poi il passaggio a Forlì, in A2, dove centra la doppietta promozione in A1-Coppa Italia di A2 prima di accettare la proposta de Il Bisonte: la sua prima esperienza a Firenze dura tre stagioni, poi nel 2019 scende di nuovo di categoria per accasarsi a Olbia, in A2. Il resto è storia recente: nell’estate 2020 Casalmaggiore la riporta in A1, e adesso l’opportunità di tornare bisontina. LE PAROLE DI FRANCESCA BONCIANI – “Sono veramente molto emozionata per il mio ritorno a Il Bisonte, perchè giocare per la squadra della città in cui si è nati, in un ambiente che consideri come una seconda famiglia, è una delle massime aspirazioni per un giocatore: posso dire che torno a casa, in tutti i sensi, ed è una gioia immensa, un onore e un piacere. Sono felicissima di poter giocare nel nuovo Palazzo Wanny, non solo per noi ma anche per le persone che ci verranno a sostenere, perché ne avremo bisogno: i Pellicani Feroci fanno parte a tutti gli effetti della squadra, li conosco bene e so che sono fondamentali con i loro cori ‘fuori dal coro’. E poi c’è Wanny, che è il motore di tutto: non vedo l’ora di riabbracciarlo e spero di rivederlo prima possibile, anche per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto e che sta facendo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Fano conferma Coach Pascucci. “Si ripartirà con voglia ed entusiasmo”

    Di Redazione La Vigilar Fano riparte da Roberto Pascucci. Il primo tassello per la stagione 2021-2022 è la conferma del coach cresciuto nella società virtussina e che quest’anno, nonostante le varie sfortunate vicissitudini, è riuscito a portare la squadra fino ai quarti di finale dei play off.E dalle prime parole coach Pascucci appare già carico e pronto ad una nuova battaglia: “La conferma come allenatore – afferma Pascucci – è motivo di grande soddisfazione. Sono già proiettato alla prossima stagione, sto ricaricando le pile. Vorrei ringraziare tutti – in primis la Società – per la stagione appena trascorsa e i ragazzi che mi hanno permesso di crescere professionalmente”. L’attenzione del confermato Pascucci è poi rivolta al pubblico del Palas: “Stagione complicata, l’assenza del pubblico è stata pesante. Con certi giocatori in squadra, la gente si sarebbe divertita. Varie vicissitudini occorse, in modo particolare la questione covid, hanno condizionato poi il nostro cammino che, fino a dicembre, ci vedeva in seconda posizione. Poi sono arrivati gli infortuni, ma devo dire che la squadra si è compattata nel finale d’anno e dando del filo da torcere nei play off ad un avversario che poi è andato in finale”. Ora si guarda avanti e per Roberto Pascucci il futuro è rassicurante: “Si ripartirà con voglia ed entusiasmo con la Società stiamo lavorando su alcuni importanti scenari di mercato, l’obiettivo nostro rimane quello di reperire giocatori con grandi stimoli e disponibili a venire a giocare in una società prestigiosa come quella virtussina”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Bartesaghi, Sironi o Bordignon sul taccuino della Futura?

    Di Redazione Continua a lavorare alacremente la Futura Volley Giovani nella costruzione della squadra per la prossima stagione. In palleggio, secondo La Prealpina, è ormai chiusa la trattativa per Ilaria Demichelis, protagonista in questa stagione a Marsala; per l’opposta, sfumata la possibilità di arrivare a Valentina Zago, la società bustocca punta con decisione a Erblira Bici, in uscita da Cuneo. Per quanto riguarda le schiacciatrici di posto 4, riferisce il quotidiano varesino, gli arrivi di Federica Biganzoli e Giulia Angelina sono già due realtà: ora si cerca un’altra giocatrice per sostituire Francesca Michieletto (diretta probabilmente a Macerata) e rinforzare ulteriormente un organico di primo livello. Sarebbero diversi i nomi in osservazione: Giulia Bartesaghi da Talmassons, Giorgia Sironi da Torino, Martina Bordignon da Mondovì e Karola Dhimitriadhi da Sassuolo, tutte giocatrici con esperienza della categoria. Ma non è da trascurare la possibilità di ricorrere alla giovane Katarina Bulovic dalle “cugine” della UYBA. LEGGI TUTTO

  • in

    Stefano Mengozzi saluta Ravenna: “Ho portato i tuoi colori con tanto orgoglio”

    Di Redazione
    È ormai questione di ore il trasferimento di Stefano Mengozzi alla Sir Safety Conad Perugia: oggi la società umbra lo ha preannunciato con un tweet enigmatico ma non troppo, in cui il nome del centrale romagnolo è riportato sotto forma di… crittografia (a numero uguale corrisponde lettera uguale). E ieri il capitano della Consar Ravenna si è congedato dalla sua ormai ex squadra con un toccante post su Instagram in cui saluta e ringrazia società, compagni e tifosi.

    “Ciao Ravenna – scrive Mengozzi – ho cercato di condurti nel migliore dei modi, abbiam costruito un bello spogliatoio, e raggiunto bei risultati, con l’umiltà, con il sudore, ogni giorno in palestra, è stato bello, bello gioire, e anche bello imparare dai nostri errori… Bello tornare a casa, giocare per la squadra della tua città, difendere i colori della tua città, è da privilegiati in questo “nuovo” mondo dello sport. Eravamo già stati legati per tanto tempo, stavolta è durata un po’ meno, ma magari un giorno ci si ritroverà di nuovo, chi lo sa.
    Grazie alla città di Ravenna, ai tifosi, agli RVS che purtroppo ci han potuto seguire solo da lontano quest’anno, a tutti i volontari che orbitano attorno alla squadra, a quelli che fanno in modo che la domenica si possa scender in campo nel migliore dei modi, ad ogni singolo membro dello staff, ed a tutti i miei compagni, al Consar che con tanti sacrifici ci ha permesso di disputare un bel campionato nella massima serie nazionale. Ho portato i tuoi colori con tanto orgoglio, spero d’averli onorati, d’aver onorato questa maglia come solo certe maglie meritano. Grazie Ravenna“.
    (fonte: Instagram Stefano Mengozzi) LEGGI TUTTO

  • in

    Lavarini sui nuovi arrivi: “Abbiamo rinforzato una rosa già competitiva”

    Di Redazione Monte conferme ma anche tanti volti nuovi in casa Igor Gorgonzola Novara, che non nasconde le sue ambizioni di dare del filo da torcere alla prima della classe Imoco. Il Corriere di Novara ha intervistato il coach delle azzurre Stefano Lavarini, ora in Italia per disputare la Vnl con la sua Corea. Tecnico che esordisce così: “Non posso che essere soddisfatto del lavoro della società che ha centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissi per rinforzare una rosa già competitiva. Karakurt è una giocatrice giovane con molto potenziale fisico, altezze di colpo e potenza d’attacco importanti, una buona battuta al salto e buona qualità tecnica in generale e versatilità, dimostrate nell’essere schierata anche come schiacciatrice ricevitrice in nazionale e nel club. A Novara viene a fare l’opposto e confermarsi in questo ruolo. Sicuramente il campionato italiano sarà per Ebrar una importantissima possibilità di crescita in quanto è un torneo che richiede performance di alto livello e costanza di rendimento, caratteristiche che lei può sviluppare grazie alle sue doti, alla sua motivazione e carica agonistica unite alla necessaria costante applicazione”.“Per quel che riguarda Rosamaria, lei è una giocatrice molto versatile ed abile. Quando abbiamo lavorato insieme in Brasile giocava nel ruolo di schiacciatrice ricevitrice con buoni risultati, ma è sempre stato il ruolo dell’opposto quello in cui si esprime al meglio, tant’è che quando durante il sudamericano perdemmo l’opposto titolare, Rosa giocò nel ruolo di opposta dopo più di un anno senza allenarsi inquella posizione e ci consentì di vincere la coppa da sfavoriti. Ha una buona potenza d’attacco e ottima gestione dei colpi in tutte le zone del campo, soprattutto nelle situazioni dipalla rapida, dotata di una battuta molto insidiosa e di grandissimo temperamento, quindi credo che sarà molto utile”. Sull’attaccante proveniente da Trento: “D’Odorico invece è una schiacciatrice ricevitrice che ha avuto un importante processo di crescita negli ultimi anni, maturando esperienza dall’A2 (con promozione) alcampionato maggiore con la buonissima stagione appena trascorsa da titolare nell’emergente Trento. E’ molto motivata a consolidare le sue caratteristiche di giocatrice completa. Potrà fare uno step ulteriore cimentandosi in una squadra impegnata su vari fronti e con importanti ambizioni, condizione che richiedea ciascuno degli elementi del roster di essere costantemente all’altezza della situazione. Il contributo importante che può dare in seconda linea e l’ottimo servizio, uniti all’abnegazione in palestra ed alla determinazione, sono i suoi punti di forza. Potrà offrire delle alternative di qualità, soprattutto in relazione alla gestione del numero di italiane in campo in una formazione composta da molte giocatricistraniere”. Il coach poi si sofferma sul nuovo innesto in seconda linea: “Infine Fersino che io ritengo sia un libero di nuova generazione molto talentuoso ed equilibrato sia per quanto riguarda il rendimento in ricezione che in difesa. Può diventare di sicuro uno tra i più forti interpreti italiani nel ruolo. Sono convinto che abbia lecarte in regola per essere da subito protagonista a Novara”. LEGGI TUTTO