More stories

  • in

    Davide Signorini completa il reparto schiacciatori di Volley Tricolore

    Il progetto MO.RE Volley porta i suoi primi frutti: Davide Signorini completa il reparto schiacciatori di Volley Tricolore.

    Classe 2005 arriva da Scuola di Pallavolo Anderlini dove ha militato anche in Serie B e dove ha dimostrato grande carattere, ma la scelta di Fanuli di averlo nel roster non dipende solo da questo: Signorini, grazie alla collaborazione tra Volley Tricolore e Anderlini, ha già avuto modo di mettersi alla prova insieme ai grandi campioni della Serie A2 e si è fatto notare dando prova alla società di essere un validissimo giocatore da avere in squadra. Originario del Veneto è arrivato a Modena per finire il suo percorso giovanile, mettendosi in mostra fino ad arrivare nel giro della nazionale giovanile.

    “Per me è una grandissima emozione pensare che la prossima stagione sarò in una società di serie A, perché è sempre stato un sogno lontano e pensare che il prossimo campionato sfiderò i grandi campioni mi dà grande carica. Voglio spingere più che posso per dare il mio contributo per la squadra a partire da subito. Dalla serie B all’A2 c’è un grande salto. Quello che spero quest’anno è di riuscire ad imparare il più possibile dai miei compagni e cercare di acquisire esperienza. La Serie A2 è così distante dagli ambienti in cui ho militato finora che mettermi in gioco qui sarà molto stimolante perché ho solo che da imparare”. 

    Pensi sia stata la scelta giusta andare a Modena a finire il tuo percorso giovanile?

    “Sì, ne sono fermamente convinto. Uscire dalla mia confort zone e mettermi in gioco in un’altra città mi ha fatto maturare molto sia a livello pallavolistico che di vita quotidiana. Giocare all’Anderlini mi ha aperto un mondo. Ho visto e giocato una pallavolo di livello più alto. Anderlini mi dato la possibilità di farmi le ossa affrontando per due anni il campionato di serie B. Devo molto a questa società e per questo la ringrazio. Un ringraziamento nello specifico lo dedico al mio allenatore Andrea Tomasini”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Sorrento conferma il libero Paolo Pontecorvo: “Fortunato a vivere questo sogno”

    Orgoglio e senso di appartenenza. Questa è la storia di Paolo Pontecorvo, libero classe ’98 con la maglia biancoverde tatuata sulla pelle: dal settore giovanile fino alla Serie A. Difendere i colori della propria terra è sia onore che onere, ma lui ha spalle larghe per gestire la pressione e dare sempre il massimo su ogni pallone. Libero, ma anche schiacciatore per dare una mano nei fondamentali di seconda linea quando la squadra ne ha bisogno. Per la sua grinta e duttilità, Pontecorvo è una pedina importante nello scacchiere tattico del coach Nicola Esposito.

    Una riconferma che dimostra la fiducia della società nei tuoi confronti. Che effetto fa difendere i colori della propria terra, in un campionato duro e affascinante come la Serie A3? 

    “Quello che sta per iniziare sarà il mio quarto anno di serie A qui a Sorrento. Ripartirò fin da agosto con ancora più fame, e voglia di migliorarmi a partire dalla prima seduta di allenamento. Credo che giocare per il proprio paese sia il sogno di qualsiasi sportivo: sono fortunato a poter vivere questo sogno, continuando a rappresentare la mia terra”.

    Quanto è importante trasmettere i valori dell’appartenenza ai ragazzi di fuori regione, per creare un gruppo solido e vincente?“La strada verso il successo risiede in un gruppo solido, che abbia piena coscienza della direzione in cui sta andando. Con impegno, costanza e pazienza. Sarà importante condividere i valori e la cultura del gruppo che creeremo, per sentire ancora più forte questo senso di appartenenza”.

    Libero di ruolo, ma sei stato spesso decisivo anche da schiacciatore di seconda linea. Quanto lavoro c’è dietro, per migliorare i fondamentali di ricezione e difesa?“Sono disposto a tutto, pur di dare una mano ai miei compagni di squadra. Mi farò sempre trovare sempre pronto per qualsiasi esigenze del coach. Dietro ai risultati c’è tanto lavoro durante gli allenamenti, per sfruttare la massimo la duttilità e prepararmi al meglio per affrontare qualsiasi situazione”.

     Dagli annunci, si percepisce il giusto mix tra gioventù ed a dove si posiziona quest’anno l’asticella?“Il presidente Fabrizio Ruggiero ha allestito un’ottima squadra, ed è giusto puntare ogni anno sempre più in alto. Siccome i nuovi innesti sono tanti, sarà fondamentale trovare quanto prima il giusto amalgama. Gli obiettivi li costruiremo in palestra giorno dopo giorno!”.

    Con quali aspettative ed ambizioni personali ti stai preparando verso la nuova stagione?“Sarà una stagione molto impegnativa. Cercherò di migliorarmi, andare il più lontano possibile, e togliermi altre belle soddisfazioni”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ortona riabbraccia Alessandro Di Tullio: “Pronto a dimostrare quel che valgo”

    Ancora un rientro in Casa Impavida, questa volta si tratta di Alessandro Di Tullio, nato a Lanciano il 9 luglio 2001 e cresciuto a Vasto. Con i suoi 194 cm di altezza, Alessandro ha già giocato in Serie A3 proprio con gli ortonesi nel ruolo di opposto.

    Di Tullio ha mosso i suoi primi passi nella pallavolo indoor con l’Enjoy Volley Vasto, ma è nel Beach Volley che ha scoperto la sua vera passione. La svolta della sua carriera è arrivata quasi per caso, quando, ancora giovane opposto dell’Enjoy Volley, ha sfiorato l’ingresso nella selezione abruzzese per il Trofeo Delle Regioni. Tuttavia, il suo talento non è passato inosservato ai tecnici della Sieco Impavida Ortona, che lo hanno accolto nel loro settore giovanile.

    Con i colori bianco-azzurri della Sieco, Alessandro ha ottenuto le sue prime grandi soddisfazioni, vincendo i campionati regionali under 18 e under 20. Questi successi gli hanno permesso di crescere e confrontarsi con altri giovani talenti nelle Finali Nazionali. Inoltre, è diventato un punto fermo nella squadra di Serie C della Sieco ed è stato spesso chiamato a supportare gli allenamenti della squadra di Serie A2.

    Nonostante la sua giovane età, Alessandro ha già compiuto il salto di categoria, disputando due stagioni con la Virtus Paglieta in Serie B, dove al primo anno ha anche raggiunto i playoff promozione. Il trampolino di lancio arriva nella stagione 2022/2023 quando la Sieco lo sceglie come vice dell’opposto Bulfon.

    Dopo la stagione ad Ortona, Alessandro accetta la proposta della Canottieri Ongina in Serie B dove gioca da schiacciatore terminando la stagione con un buon piazzamento al quinto posto.

    “Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova”, recita un vecchio adagio, ma quello che Alessandro Di Tullio trova nella sua nuova strada da giocatore di banda è una nuova e congeniale dimensione nella quale cresce rapidamente.

    Il Di Tullio che giocherà per la Sieco la prossima stagione in A3 è un giocatore nuovo sotto ogni punto di vista: “Come mi sono trovato a giocare in posto quattro? Benissimo“, risponde Alessandro. “Mi sono allenato tantissimo in questo ruolo e soprattutto ho vissuto il campo. Questo mi ha permesso di crescere tecnicamente come schiacciatore di mano. Sono pronto a dimostrare quello che valgo e quanto sono migliorato rispetto all’ultima stagione ad Ortona. Anche se consapevole di avere davanti giocatori di grande livello ed esperienza darò il massimo per continuare a migliorarmi e farmi conoscere ed apprezzare da Coach Denora sperando di riuscire a ripetere un annata vincente come quella della promozione in Serie A2 nel 2022-2023″.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Colpo a stelle e strisce per Messina, in posto 4 arriva Adanna Rollins

    Chiude con un “colpo da posto 4” il mercato estivo di Akademia Sant’Anna. Per completare il roster da consegnare a coach Fabio Bonafede per la prossima stagione, ingaggiata la schiacciatrice statunitense Adanna Rollins, ultimo anno con la casacca delle Changas de Naranjito, formazione militante nella Liga de Voleibol Superior Femenino, il massimo torneo portoricano.

    Nativa di Austin (Texas), classe 1999, 183 cm, Adanna è cresciuta a Carrollton, centro abitato del “Lone Star State”, situato tra le contee di Denton, Dallas e Collin.

    Si è formata nelle Università del Minnesota, la statale della Pennsylvania e quella Kentucky, conseguendo la laurea di primo livello (Bachelor of Science, Business and Marketing Education), quella magistrale (Master of Education in Higher Education) e un diploma di perfezionamento post-laurea (Graduate Certificate in Sports, Fitness and Recreation Management).

    La sua carriera sportiva ha accompagnato quella scolastica. Negli anni della scuola secondaria superiore (la Hebron High School) ha vinto tre campionati statali, due MVP, l’ Under Armor First Team All-American nel 2017, il Texas Gatorade Player of the Year nel 2018, oltre ad essere rientrata, nella stessa stagione, nella “Top 3 finalist’s for National Player of the Year”.

    Anche in ambito universitario ha conquistato numerosi premi: tre volte l’AVCA All-Region (2018, 2020, 2022), due Second-Team All-Big Ten Awards (2018, 2020), l’AVCA All-North Region Freshman of the Year (2018), il Big Ten All-Freshman Team (2018), due Academic All-Big Ten Honors e vinto il Big Ten nel 2018. L’anno successivo ha raggiunto le Semifinali NCAA Final Four National ed è stata eletta MVP alle Austin Regional Finals. Ha preso parte a due collegiali con la Nazionale Statunitense (2019, 2022) e vinto il campionato All-SEC (2022) venendo inserita nel relativo albo d’onore.

    Nel suo percorso da professionista, due i campionati disputati nella lega portoricana. Oltre a quello della scorsa stagione, per il quale è stata inserita nell’All Star Team e si è piazzata al secondo posto per il numero di punti realizzati, da ricordare il torneo vinto con le Pinkin de Corozal (2022-23). Nell’estate 2023, la statunitense sembrava fosse vicina a disputare il campionato di A2 con la casacca di Offanengo, ma alla fine accordo saltato.

    E’ raccontandoci della sua terra, il Texas, che abbiamo chiesto ad Adanna di iniziare a farsi conoscere dai suoi nuovi supporters e dal mondo della pallavolo italiana ed europea: “Intanto, è uno stato molto grande in cui si mangia benissimo. Siamo famosi per i barbecue, che sono tipicamente texani, ma anche per la nostra ospitalità ed educazione nelle relazioni. Inoltre, c’è una fortissima cultura sportiva legata al mondo universitario ma anche professionistico”.

    Parlando di se stessa, invece, prosegue Adanna: “Personalmente, sono cristiana e una , una persona molto interessata ad esplorare nuove culture culinarie e, infatti, non vedo l’ora di conoscere quella di Messina. Nel tempo libero, mi piace guardare la tv e alcuni reality show. Sono molto solare ed estroversa a cui piace divertirsi”.

    Negli States, Adanna avrebbe potuto praticare tantissimi sport, ma ha scelto il volley: “In realtà, ho iniziato a giocare a basket. Poi, un giorno ho fatto un viaggio e una conoscente mi ha suggerito di provare il volley. L’ho provato e mi è piaciuto. Probabilmente, senza tutto questo avrei continuato a giocare a basket, anche perché mia mamma era una cestista. Un incontro, quello con il volley, molto casuale”.

    Ha frequentato diverse Università, cambiato diverse squadre: “Negli Stati Uniti si può scegliere un’Università anche molto presto. Sono stata prima in Minnesota dove ho studiato e giocato tre anni. Poi, mi sono trasferita in Pennsylvania e, infine, nel Kentucky. Tutto questo perché, dopo tre anni in Minnesota, avevo raggiunto una certa maturità da giocatrice ma anche il titolo di studio che volevo. In Pennsylvania ci sono andata per un allenatore che, però, dopo una stagione è andato in pensione. Così, mi sono trasferita nel Kentucky, dove mi sono fermata un’altra stagione e mezza. Ho vinto tornei importanti, premi individuali e fatta tanta esperienza”.

    Dopo i campionati universitari, il trasferimento tra i professionisti a Portorico: “Intanto, va detto che Portorico è quasi considerato uno Stato americano e rappresenta un’ottima transizione dai campionati dei College a quelli Pro. Il livello è molto buono. All’inizio, non mi sentivo di fare il grande salto oltre oceano e va anche detto che Portorico è abbastanza vicino, parlano tutti inglese e ho imparato ad essere una professionista. Dopo il primo anno, per quattro mesi non ho voluto giocare; poi, ho capito cosa dovevo fare e ho ripreso. Ho imparato tantissimo e, adesso, sono pronta”.

    Con Adanna abbiamo affrontato anche il tema dei fenomeni discriminatori, cercando di capire, dal suo punto di vista, come proceda negli States il tentativo di domarli, estirpandoli definitivamente da ogni contesto: “Il problema è sempre lo stesso. E’ necessario che i responsabili vengano condannati o fisicamente rimossi dagli impianti sportivi. Diversamente, senza certezza della pena si continuerà a creare problemi. Quello che è successo negli ultimi anni è inaccettabile e va gestito. Bisogna pregare affinché le persone migliorino”.

    Adesso, il trasferimento in Europa è realtà. Verrà a Messina con suo marito, probabilmente, porterà con sè i suoi chiwawa ma soprattutto tanta curiosità e voglia di imparare a 360°: “Il mio agente mi ha detto, sin dall’inizio, che sarei dovuta venire a giocare in Italia, visto che il campionato è di alto livello. Ho avuto modo di parlare con alcune giocatrici di Akademia, con il coach ed ho capito che, arrivando a Messina, avrei lavorato duramente. Certamente un primo step della mia carriera europea per poter continuare a coltivare il mio sogno. Sono molto contenta di venire a Messina”.

    “A Messina sarà una pallavolo differente da quella che si gioca al College – conclude la Rollins -, una sfida per me. Il livello sarà più alto e mi aspetto di poter sfidare me stessa e di crescere come giocatrice. Il mio obiettivo è di giocare bene, vengo a Messina per vincere. Sarò contenta qualora dovessi diventare la migliore giocatrice della stagione, ma non è questo ciò che cerco. Occorre giocare bene e andare avanti con la squadra. Intanto, ringrazio i tifosi e la città, non vedo l’ora di venire a Messina per viverli e iniziare a giocare. Grazie a tutti per l’affetto”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Dusan Petkovic torna in Italia con la maglia di Grottazzolina

    La campagna di rafforzamento internazionale della Yuasa Battery in vista della stagione 2024-25 di Superlega Credem Banca prosegue imperterrita, e si arricchisce con uno scossone importante: alla corte di coach Ortenzi arriva infatti Dusan Petkovic, opposto serbo classe ‘92 dalla nutritissima esperienza internazionale, culminata nell’ultima stagione disputata in Russia, nelle fila del Kuzbass Kemerovo.

    Arriva dunque l’ennesimo colpo di mercato per Grottazzolina, partita in netto ritardo nella campagna di rafforzamento in vista della Superlega rispetto alle dirette concorrenti, come sempre accade a chi deve giocarsi il traguardo più ambito di tutti. Eppure, la piccola matricola fermana è stata sin qui capace di farsi trovare pronta nello scandagliare tutte le opportunità possibili su scala europea ed extraeuropea, fino a regalarsi un autentico bomber di razza.

    Petkovic, 199 cm, nasce e cresce a Niš, una delle più antiche città dei balcani. La sua carriera pallavolistica parte però dalla Stella Rossa, storico club di Belgrado con cui svolge l’intera trafila giovanile fino ad esordire in prima squadra, in massima serie, nel 2010. Da lì appare chiaro che si tratti di un predestinato: in quattro anni vince infatti tre titoli di Serbia, tre coppe nazionali e tre Supercoppe, prendendo parte anche a tutte le coppe europee. L’ascesa vertiginosa gli schiude le porte del campionato francese, che gioca per due stagioni a partire dal 2014 nelle fila del Cannes. Dopo una parentesi in Qatar, nel 2017-18 per la prima volta sbarca nella Superlega italiana, a Sora, dove peraltro è compagno di squadra di Andrea Mattei e Rasmus Breuning (all’epoca impiegato da schiacciatore).

    L’impatto col massimo campionato italiano è devastante, alla sua prima stagione Petkovic si laurea subito capocannoniere con 508 punti in regular season, record di categoria fino a quel momento dall’introduzione del Rally Point System. Non contento, il “guerriero” serbo nella stagione successiva decide addirittura di esagerare superando se stesso con 590 punti, in una stagione stellare sul fronte opposti se si considera che al secondo posto in questa speciale classifica dei bomber troviamo Hernandez Ramos con 561 segnature, e sul gradino più basso Al Hachdadi con 515.

    Le due stagioni dominanti nel massimo campionato italiano gli schiudono le porte di uno dei top club europei, ovvero lo Skra di Belchatov, dove resta dal 2019 al 2021; nell’anno successivo passa invece all’ambizioso Project Varsavia, sempre in PlusLiga polacca, insieme alla Superlega sicuramente uno dei campionati più importanti del mondo.

    Nella stagione 2022/23 rientra nuovamente in Italia, a Padova, dove si piazza al quinto posto nella classifica dei marcatori consentendo ai veneti il mantenimento della categoria con un decimo posto che permette loro di mettere sotto Taranto e Siena. Quindi arriva la chiamata dalla Russia, più precisamente dall’ambizioso Kuzbass Kemerovo, con il quale Petkovic chiude la regular season di Superleague al sesto posto.

    Ricco anche il palmares con la maglia della sua nazionale, con cui esordisce nel 2013 dopo le tante medaglie conquistate con le selezioni giovanili in ambito europeo e mondiale.

    Ed ora l’ennesimo rientro in Italia, terra che il forte bombardiere serbo ama, per provare a trascinare la Yuasa Battery e l’intero territorio fermano all’impresa di restare tra le 12 formazioni maschili più importanti della nazione. Un compito non facile per Petkovic, che peraltro sarà chiamato ad entrare nel cuore dei propri tifosi proprio come chi lo ha preceduto, ovvero Breuning, peraltro suo compagno di squadra nel biennio di Sora. E chissà che non sia proprio da Petkovic che il danese, ora volato in Grecia al Panathinaikos, abbia carpito i segreti del ruolo di opposto che poi tanta fortuna gli ha dato nelle Marche.

    Il serbo arriverà a Grottazzolina verso la fine di luglio assieme a sua moglie Kristina e ai due figli, per poi mettersi a disposizione della squadra e dello staff in una stagione che si preannuncia già densa di emozioni. Fremono già i tifosi, pronti ad accoglierlo come una star insieme alla quale lottare ogni domenica. Una cosa, però, è certa: con quasi 1500 punti messi a segno nelle sue precedenti tre stagioni di Superlega, Petkovic sa come si fa.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    San Donà, le chiavi della difesa restano a Federico Paludet

    Il presidente Fabio Zuliani e tutto lo staff dirigenziali, sono lieti di annunciare la conferma nel ruolo di libero di Federico Paludet.

    Il giocatore nell’ultimo torneo di serie A3 è cresciuto in maniera esponenziale, questo aspetto ha convinto il tecnico Daniele Moretti e il direttore sportivo Eugenio Tassan a confermare Palu.

    L’annata 2024/2025 sarà un altro anno importante nella carriera di Federico, potrà crescere ancora dando il suo personale contributo alla Personal Time.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Berger sceglie Macerata: “Qui potrò dimostrare di cosa sono capace”

    Il reparto dei centrali biancorosso si rinforza con l’arrivo di un giovane atleta proveniente da una delle migliore squadre della Superlega, la Itas Trentino, vincitrice lo scorso anno della Champions League. Martin Berger è cresciuto nella Sport Team Südtirol dove tra Serie D e Serie C si è messo in mostra guadagnandosi la convocazione in nazionale under 20 e la chiamata da Trentino. Il centrale ha quindi fatto il salto in Superlega ed ha esordito in Champions League, a conferma delle sue qualità.

    Oggi per lui la prima esperienza lontano da casa, “Sono sempre stato a Trento o vicino ma non vedo l’ora di mettermi alla prova con questa nuova avventura”, conferma Berger, che racconta poi la sua scelta di venire a Macerata, “Ho parlato con il mio procuratore e si è presentata l’occasione della Volley Banca Macerata, una squadra importante che ha alle spalle una città dalla lunga storia sportiva. È la scelta giusta per me”.

    “Spero di giocare e di vincere, credo che questa squadra possa riuscirci”, per il centrale si prospetta una stagione importante, “Ho l’opportunità di dimostrare di cosa sono capace, se ci riuscirò sarà un passo in avanti per la mia carriera e potrò essere d’aiuto alla squadra. Ho parlato con coach Castellano, è una persona preparata e mi ha fatto un’ottima impressione, poi so che lavora bene con i giovani e potrà aiutarmi anche grazie alla sua grande esperienza di giocatore in Serie A”.

    “Puntiamo molto su Berger”, spiega il DG Italo Vullo, “Per questo ha firmato con noi un contratto pluriennale. È un giocatore dotato di un fisico importante e un salto notevole, già molto valido in attacco, mentre può ancora crescere a muro e sono sicuro che grazie al lavoro con Castellano e la squadra potrà imporsi. È un ottimo acquisto per la Volley Banca Macerata”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Prata, Diego Sist promosso in prima squadra: “E’ un onore”

    E’ il sogno di tutti i ragazzi che iniziano il proprio percorso pallavolistico. Fare tutto il percorso formativo nelle giovanili e poi essere accolti nella prima squadra della propria, quella squadra che fin da piccolo rappresentava assieme un sogno ed un obiettivo. Un percorso che può essere d’esempio per i tanti e talentuosi giovani che popolano il vivaio di Volley Prata.

    E’ esattamente quello che è successo a Diego Sist, talentuoso schiacciatore mancino classe 2005 che ha già assaggiato il sapore della serie A in allenamento negli scorsi anni, ma che, da questa stagione è stato inserito in pianta stabile nel roster della A2 Tinet.

    “Aver avuto la possibilità di arrivare in A2 – racconta Sist che da quando ha 11 anni veste la maglia gialloblù – è al contempo un onore e una responsabilità. E’ una realtà che negli ultimi anni si sta sempre più espandendo a livello nazionale e quindi è ancora più importante per me continuare a vestire questa maglia”.

    Per te non è una novità allenarti con la Serie A, ma il grande pubblico magari non ti conosce. Ci aiuti a presentare le tue caratteristiche tecniche?

    “E’ difficile descriversi in poche parole ma, se dovessi farlo con un solo aggettivo, sceglierei “determinato”. Infatti credo che ogni volta che si entra in palestra per allenamento o partita sia necessario focalizzarsi per raggiungere i propri obiettivi e per aiutare la squadra ad esprimersi al massimo.”

    C’è stato qualche giocatore che in questi anni ti ha ispirato particolarmente?

    “Ne scelgo due che ho avuto modo di ammirare quest’anno. Jernej Terpin per il suo essere un giocatore forte e completo e Alessio Alberini per la grande carica e il gran carattere che mette sempre in campo”.

    A proposito di campo… Cosa fai fuori dal campo?

    “Al momento studio molto, visto che manca solo l’orale per finire la maturità. Poi mi piace seguire diversi sport oltre alla pallavolo e non disdegno di uscire con gli amici”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO