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    F1, Vettel: “Correre ancora in Aston Martin? L'intenzione c'è”

    ROMA – Sebastian Vettel è pronto per correre ancora con la Aston Martin nella prossima edizione della Formula 1. È lo stesso pilota tedesco a fare questo annuncio in conferenza piloti. Queste le sue parole: “Sul mio futuro? Correrò questo weekend, poi parlerò con il team e c’è la chiara intenzione di continuare. Vedremo”. Le frasi del quattro volte campione del mondo si uniscono a quelle del team principal della scuderia, Mike Krack, che si è sbilanciato in queste ore in questa direzione.
    Vettel fiducioso
    D’altro canto, però, il tedesco non sta raccogliendo quanto sperato in pista ed è fermo a quota 15 in classifica piloti. Ciononostante, il quattro volte iridato spera negli upgrade tecnici: “Mi auguro che l’aggiornamento portato a Silverstone qui ci dia più risposte per lottare maggiormente a centro griglia”. Il Gran Premio di Francia lo vedrà anche protagonista oltre la gara. Il pilota Aston Martin infatti anticipa: “Guiderò un’Aston Martin del passato per festeggiare il centesimo anniversario. È la macchina che partecipò al primo Gp in assoluto e si corse proprio in Francia”. LEGGI TUTTO

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    F1, la Aston Martin a 100 anni dal suo esordio: Vettel in pista con la vettura del 1922

    ROMA – Cento anni fa la Aston Martin esordiva in Formula 1 e per celebrare questo traguardo scenderà in pista sul circuito francese del Paul Ricard con la sua prima vettura, quella targata del 1922, che verrà guidata da Sebastian Vettel. Il team britannico, fondato il 1913 da Robert Bamford e Lionel Martin, ha percorso i primi chilometri nel mondiale proprio in occasione del Gran Premio di Francia.
    Le parole di Vettel
    Già a Silverstone, il pilota tedesco quattro volte iridato, ha guidato la leggendaria Williams FW14B di Nigel Mansell, per l’occasione alimentata con un carburante a zero impatto ambientale. Ora per Vettel c’è un altro giro d’onore, che il pilota Aston Martin commenta così: “Sono appassionato della storia di questo sport, quindi sarà davvero speciale guidare una delle Aston Martin originali del Gran Premio del 1922 questo fine settimana”. Entusiasta anche Lance Stroll che afferma: “È un evento speciale per il team, quindi speriamo di poter ottenere un buon risultato questo fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Non si può perdere una tappa come Spa”

    ROMA – La gara belga di F1 sullo storico tracciato di Spa-Francorchamps è sempre più a rischio per la stagione 2023. Infatti non è stato ancora trovato un accordo di estensione con la Liberty Media e ogni ora che passa salgono le possibilità di non vedere nel calendario del prossimo anno il circuito di Spa. Questo anche alla luce della “spinta” di due nuove opzioni sempre più vive come quella di Las Vegas negli Stati Uniti e del Sud Africa, con il tracciato di Kyalami.
    “Spa avrebbe il mio voto”
    Una decisione che non trova d’accordo uno dei veterani del Circus come Sebastian Vettel. “Spa è un circuito fantastico”, ha spiegato il pilota tedesco. “Non conosco nessun pilota a cui non piaccia, al contrario della Russia, dopo a pochi piaceva correre su quel tracciato. Ovviamente non è un discorso riguardante la Russia, – sottolinea a Motorsport Total – ma al layout del circuito, molto simile ad altri presenti in calendario. Non ho voce in capitolo rispetto a questa decisione, ma Spa avrebbe il mio voto. Sarebbe sbagliato sotto diversi punti di vista non aver la possibilità di correre in Belgio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Spa è un circuito fantastico, sarebbe un peccato perderlo”

    ROMA – Potrebbe non esserci futuro in F1 per il Gp di Spa Francorchamps. Il circuito belga infatti non ha trovato ancora un accordo di estensione con la Liberty Media in vista della prossima stagione e ogni giorno salgono le possibilità di non vedere nel calendario 2023 la gara di Spa. Questo anche alla luce del’avanzare della candidatura di Las Vegas negli Stati Uniti e del Sud Africa, con il tracciato di Kyalami.
    “Un circuito che piace a tutti”
    Tra coloro che vorrebbero mantenere in calendario la gara di Spa c’è uno dei veterani del Circus, ovvero Sebastian Vettel. “Spa è un circuito fantastico”, ha sottolineato il pilota Aston Martin. “Non conosco nessun pilota a cui non piaccia, al contrario della Russia, dopo a pochi piaceva correre su quel tracciato. Ovviamente non è un discorso riguardante la Russia, – sottolinea a Motorsport Total – ma al layout del circuito, molto simile ad altri presenti in calendario. Non ho voce in capitolo rispetto a questa decisione, ma Spa avrebbe il mio voto. Sarebbe sbagliato sotto diversi punti di vista non aver la possibilità di correre in Belgio”. LEGGI TUTTO

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    L'attivismo McLaren, le puntualizzazioni di Ricciardo: è una partita ancora lunga

    TORINO – Il comunicato diffuso da Daniel Ricciardo sui social, come si usa adesso, per dire che non si ritira e non lascia la McLaren. Inusuale, diciamo così. In genere si comunica qualcosa che sta per accadere, non qualcosa che non deve accadere. Invece il pilota australiano ribadisce di voler rispettare il suo contratto. Il sapore di una presa di posizione del genere è un po’ amaro, specie alla luce dell’iper attivismo che mostra la sua squadra.

    VIA DA GANASSI – Nuovi acquisiti per la parte americana (arriva Alex Palou, che lascia Ganassi) e voci che si rincorrono in Europa. Nei giorni scorsi il ragazzo prodigio delle corse a stelle e strisce (Colton Herta) ha provato una monoposto di Formula 1 sulla pista portoghese di Portimao. E si sono sentiti rumors di mercato che avvicinerebbero McLaren e Sebastian Vettel (improbabile, verrebbe da dire; ma la Formula 1 è il regno dove quel che pare impossibile diventa reale). La sensazione è che a tanto attivismo corrisponda la voglia di cambiare, forse alla McLaren pensano che Ricciardo abbia fatto il suo tempo e che Lando Norris sia l’uomo sul quale puntare (esponente di punta nell’attuale ricambio generazionale). S’era persino ipotizzato un futuro americano per lo stesso Ricciardo, pur restando sotto le insegne McLaren. La sensazione è che la partita non sia chiusa, ma sia appena stata aperta… LEGGI TUTTO

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    Track limits, multe, brutte figure: la Formula 1 ha perso la bussola

    TORINO – C’è stato un momenti in Formula 1, prima dello sciagurato finale 2021 ad Abu Dhabi, in cui l’operato del direttore di gara (di allora), ovvero l’australiano Michael Masi, veniva interpretato – e soprattutto criticato – come un “liberi tutti”. Così terribilmente scandaloso da indurre alcuni dei “pariti” della Formula (capitanati dagli uomini Mercedes) a chiederne la rimozione. Rimozione avvenuta. La Fia, da allora, ha rivoluzionato tutto: due direttori di gara (che si alternano, il tedesco Niels Wittich e il portoghese Eduardo Freitas), una squadra rivista e un super consulente in remoto (l’esperto Herbie Blash). E tuttavia, il malcontento è più o meno lo stesso che c’era al tempo di Masi. Il che significa due volte: o sono piloti e squadre ad essere sempre insoddisfatti (e l’australiano non era da cacciare) o il sistema deve essere rivisto, non è solo una questione di persone.
    PEREZ E QUEL “Q2” – In Austria – tanto per citare l’ultima gara – s’è vista una decisione che sta a metà tra il ridicolo e quasi-scandaloso (sportivamente parlando, s’intende), ovvero la mancata sanzione a Perez al termine del “Q2” (salvo poi punirlo in griglia). Sempre in Austria 43 tempi sul giro sono stati cancellati (per superamento dei track limits) e sono state comminate 4 penalità di 5 secondi per sanzionare queste comportamento. I piloti si sono lamentati, la Fia ha fatto sapere di non capire il malcontento visto che questo comportamento è stato deciso proprio per venire incontro alle loro richieste. se le cose stanno così, quantomeno viene da chiedersi se non si siano problemi di comunicazione.
    L’ALTERCO – Infine, un presunto alterco (le testimonianze sono di seconda mano, ovviamente) tra Sebastian Vettel e Wittich s’è risolto con il quattro volte campione del mondo che se n’è andato sbattendo la porta. Ha ricevuto una spropositata multa (25 mila euro) che però è stata congelata dopo presentazione di scuse. Il sospetto che non ci si capisca a questo punto diventa molto più che un sospetto. E forse, a questo punto, ci vorrebbe un “super summit” con un solo punto all’ordine del giorno: evitare inutili figuracce di fronte al pubblico, peraltro in costante ascesa… LEGGI TUTTO

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    Ricciardo, ipotesi Usa. Ma sempre con McLaren

    TORINO – Le voci di mercato infiammano da sempre l’estate della Formula 1, anche perché dopo la maratona di luglio (quattro gare di fila) scatta il periodo di ferie (obbligatorio per regolamento, ma ormai entrato nella cultura della Formula 1). Le voci che si inseguono sono quelle note da giorni: Oscar Piastri, giovane e brillante australiano di scuola Renault, passerà dalla Formula 2 alla Williams, magari tenendosi aperto un canale per l’Alpine per un eventuale dopo-Alonso; Mick Schumacher, che dopo un inizio di stagione lento ha ripreso quota, è in bilico tra restare nell’orbita Ferrari (sia pure parcheggiato alla Haas) o lasciarsi affascinare dall’ipotesi Aston Martin (che si aprirebbe solo nel caso in cui Sebastian Vettel decidesse di lasciare).
    In questo quadro, spiccano le ipotesi che riguardano Daniel Ricciardo, di cui si dice sia tentato dalle gare americane. La McLaren non è contenta del suo rendimento, ma nemmeno lui lo è. Non di se stesso, probabilmente non della squadra. Pesa il confronto con il giovane talento Lando Norris, ma di sicuro non è solo quello, il talento né si insegna né si dimentica. Probabilmente Ricciardo è arrivato a un punto in cui ha bisogno di nuovi stimoli, per imprimere una svolta alla carriera, sebbene non sia più giovane. In ogni caso, Si tratterebbe di una mossa concertata, perché potrebbe passare alla McLaren “sezione a stelle e strisce”. A parte qualsiasi considerazione sul rendimento in pista, è evidente che uno come lui mancherà a tutti. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher e il “tifoso” Vettel: “Tifavo per lui a Silverstone”

    ROMA – Primi punti in Formula 1 per Mick Schumacher al Gran Premio di Gran Bretagna e Sebastian Vettel si commuove. Il pilota 35enne dell’Aston Martin ha infatti preso il figlio del suo connazionale sette volte iridato, Michael Schumacher, sotto la sua ala protettiva dandogli consigli e spronandolo. Ai microfoni ufficiali del Circus, il tedesco ha raccontato gli ultimi giri a Silverstone: “Ho visto cosa è successo e ho visto che si stava avvicinando. In realtà stavo urlando dentro la vettura: ‘Vai Mick, vai Mick, vai a prenderlo!'”, ha ammesso.
    Le parole di Vettel
    Una storia che travalica tre generazioni di piloti e consolida il rapporto tra l’ex Ferrari e Schumacher Jr. “Sono molto felice per lui. È da molto tempo che si merita questo risultato ed è bello che l’abbia ottenuto. Ho pensato che forse l’avrei preso alla fine, ma sono stati troppo veloci con Verstappen. In realtà è stato divertente vederli andare alla curva 15, sembrava che fossero fianco a fianco, anche alla curva 6, lungo il rettilineo di Wellington. Davvero ben fatto”, conclude il pilota quattro volte campione del mondo. LEGGI TUTTO