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    F1, Verstappen: “Bello tornare su circuiti tradizionali”

    ROMA – “Non vedo l’ora di tornare a Silverstone perché è una gara storica del calendario. Ci sono tantissimi tifosi ed è bello sapere che siamo a due passi da Milton Keynes, sede del team. È anche bello tornare su un circuito tradizionale dopo aver corso su diversi circuiti stradali. Le prestazioni di questo weekend dipenderanno dal bilanciamento e dalla strategia pneumatici, visto che il degrado sarà elevato. Non sarà una passeggiata”. Queste le parole di Max Verstappen, campione del mondo in Formula 1, che torna a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna dopo lo spaventoso incidente con Lewis Hamilton alla Copse nel 2021.
    Le parole di Perez
    Gran Premio complicato questo per la Red Bull, che non ha lo stesso bilanciamento della Ferrari, più agile nei cambi di direzioni ad alta velocità. Anche Checo Perez pone l’accento su questo aspetto e in conferenza stampa piloti afferma: “Non sono state molto favorevoli le ultime gare qui in Regno Unito, ma spero di poter finalmente ritrovare il podio. Dovremmo riuscire ad andare bene questo weekend, ma senza dubbio gli avversari ci saranno molto vicini. Dobbiamo fare in modo di gestire il meteo che è sempre un fattore qui”. LEGGI TUTTO

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    Caso Hamilton, Rodrigo Piquet difende lo zio e la fidanzata di Verstappen approva

    La querelle tra Nelson Piquet e Lewis Hamilton è al centro della scena di questa calda estate. Il tre volte campione del mondo ha parlato del pilota britannico utilizzando la parola “neg***to”, salvo poi scusarsi e giustificarsi dicendo di aver utilizzato il termine incriminato in maniera colloquiale. Sulla faccenda è intervenuto anche il nipote Rodrigo, su Instagram. “La nostra nonna Inacinha, la madre di mio papà, l’anima e il cuore dei miei zii, ci chiamava tutti n***i: non si tratta di razzismo, ma di amore. Mondo ipocrita del c***o”. Di certo, il contesto in cui il tre volte campione del mondo ha utilizzato la parola razzista non era quello familiare. Quindi la difesa del nipote non regge più di tanto. Ma c’è chi l’ha apprezzata. Trattasi di Kelly Piquet, fidanzata di Max Verstappen, attuale campione campione in carica e indiretto partecipante alla vicenda (neg***to, infatti, è stato utilizzati da Nelson parlando proprio di una manovra di Hamilton nei confronti dell’olandese).
    Cosa farà Verstappen?
    Il like di Kelly su Instagram al post di “difese” di Rodrigo Piquet sta già facendo parlare molto, considerato che la faccenda non è stata presa affatto bene dalla Formula 1, i cui vertici che a sua volta hanno dichiarato: “Il linguaggio discriminatorio o razzista è inaccettabile in qualsiasi forma e non ha alcun ruolo nella società, Lewis è un incredibile ambasciatore del nostro sport e merita rispetto. I suoi instancabili sforzi per incrementare la diversità e l’inclusione sono una lezione per molti e qualcosa per cui ci impegniamo in F1”, una frase che che fa ipotizzare eventuali aspre conseguenze per Nelson Piquet. E ora, all’interno di questo calderone, rischia di finire pure Max Verstappen, totalmente estraneo alla faccenda, a causa di un like di troppo della sua fidanzata.
    Lo youtuber 15enne da 20.000 euro al mese che possiede Ferrari, Lamborghini e McLaren! LEGGI TUTTO

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    Formula 1: cosa cosa c'è dietro la polemica razzista Piquet-Hamilton

    TORINO – La vendetta è un piatto che va servito freddo. Massima very british con la quale Quentin Tarantino ci ha aperto come citazione “Kill Bill”, uno dei suoi film cult film, definendolo per altro una proverbio Klingon. Di sicuro è un motto che, alla vigilia (e non casualmente) del GP di casa a Silverstone, Lewis Hamilton e chi lo ama (e come corollario ovviamente odia Max Verstappen, ma non solo) sta facendo proprio.Parliamo ovviamente della bufera sulle frasi razziste rivolte da Nelson Piquet al sette volte campione del mondo di Formula 1, che otto mesi fa (dal punto di vista) si è visto scippare dell’ottava corona record dalla decisione dell’allora Direttore di Gara, l’australiano Michael Masi, cacciato proprio per aver favorito il sorpasso finale ad Abu Dhabi (e il trionfo iridato) del baby fenomeno olandese della Red Bull. Parliamo del «negretto» con il quale Piquet, tre volte campione mondiale nell’epopea d’oro brasiliana (vedi Ayrton Senna), ha definito Hamilton. Quando? Nel novembre scorso, per attaccare Lewis dopo l’incidente con Max a Silverstone.Perché solo adesso, con tanto di censura da parte di Liberty Media («Il linguaggio discriminatorio e razzista è inaccettabile. Lewis è un ambasciatore incredibile del nostro sport e merita rispetto. I suoi sforzi instancabili nel promuovere l’inclusione e la diversità sono una lezione per tante persone e anche la F1 è coinvolta e impegnata in questa direzione») e della federazione internazionale dell’auto («la Fia condanna fortemente qualsiasi linguaggio e comportamento razzista o discriminatorio, non devono trovare spazio nello sport o nella società in generale. Esprimiamo la nostra solidarietà a Lewis Hamilton e sosteniamo pienamente il suo impegno per l’uguaglianza, la diversità e l’inclusione nel motorsport»)? Solo perché domenica si corre a Silvertone?No, non solo. Il fatto è che Verstappen sta dominando, Hamilton è in difficoltà e molti (anche nel Circus) stanno spingendo, se la Ferrari non riuscirà a battere la Red Bull da sola, per un ritorno in auge della Mercedes e del vecchio re. Inoltre non piace l’arroganza Red Bull. Tanto meno quella della famiglia Verstappen. E della famiglia Verstappen da tempo fa parte Kelly Piquet, modella brasiliana ma soprattutto figlia di Nelson. Che ora tace, ma in realtà parla rumorosamente con un “like” messo a un commento del cugino Rodrigo su Instagram una fotografia di famiglia: «La nostra nonna Inacinha, la madre di mio papà, l’anima e il cuore dei miei zii, ci chiamava tutti negri. Non si tratta di razzismo, ma di amore. Fanc… mondo ipocrita». Imbarazzante. LEGGI TUTTO

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    Verstappen supera Clark e Lauda, è nono per vittorie in F1

    ROMA – Max Verstappen vince il Gran Premio del Canada e si porta a 26 successi in Formula 1. Ora l’olandese è nono nella classifica dei piloti più vincenti di sempre, superando Jim Clark (25 vittorie in 72 Gp e due mondiali) e Niki Lauda (25 vittorie su 171 partenze e tre mondiali). La vetta dei più grandi è occupata da Lewis Hamilton (103 vittorie), che ha scalzato il record di Michael Schumacher (91). Ora per Verstappen l’obiettivo si chiama Jackie Stewart (27 vittorie), con uno sguardo a Nigel Mansell (31) e Fernando Alonso (32)
    Sui 150 Gran Premi
    Non solo. Verstappen ieri a Montreal ha disputato il suo 150esimo Gran Premio nella sua carriera in Formula 1. A parità di Gran Premi, Max Verstappen è così il quinto pilota per vittorie sulle prime 150 domeniche. Il classe 1997 non può però recuperare più terreno su Lewis Hamilton (34 vittorie su 150 Gran Premi). Michael Schumacher (48 vittorie) domina questa speciale statistica, Sebastian Vettel è secondo a 41 trionfi, mentre sul terzo gradino del podio ci sono Alain Prost e Ayrton Senna a 39. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Gara entusiasmante, la Safety Car non è stata d'aiuto”

    MONTREAL – Il Gp del Canada, nono appuntamento della stagione di Formula 1, ha visto trionfare Max Verstappen, che scappa a +46 in classifica generale. Il pilota Red Bull si conferma il più forte in circolazione – per il momento – e s’impone anche a Montreal al termine di una lotta serrata con Carlos Sainz. “La Safety Car non ha aiutato; la Ferrari era molto veloce in pista e per me è stata dura. Ho dato tutto e Sainz ha fatto lo stesso, è stato entusiasmante”. Queste le parole del campione del mondo in carica nella consueta intervista post gara.
    Sospiro di sollievo per Max
    Verstappen ha dovuto stringere i denti per circa 15 giri, quando la Safety Car ha rimescolato tutte le carte in tavola, di fatto azzerando i vantaggi. “Per fortuna quest’anno andiamo forte nel rettilineo ed è andata bene comunque – ha aggiunto Max, per poi proseguire nell’analisi – Loro avevano gomme fresche e, per quanto mi riguarda, avrei preferito attaccare che difendere. Inoltre, col Drs è più facile mettere pressione, gli ultimi giri sono stati divertenti”. Gli 0 di inizio stagione sembrano ormai un lontano ricordo per il talento della Red Bull, che arriverà a Silverstone, per il Gran Premio di Gran Bretagna, da leader della classifica piloti e favorito numero uno. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Canada: la classifica piloti aggiornata

    MONTREAL – In seguito al Gran Premio del Canada, nona tappa del campionato mondiale di Formula 1, Max Verstappen allunga nella classifica piloti, incrementando il proprio vantaggio. L’olandese beneficia del ritiro di Sergio Perez e vola a +46. Il messicano della Red Bull viene messo nel mirino anche da Charles Leclerc, distante appena 3 lunghezze. Sempre quarto George Russell, ma il podio conquistato a Montreal da Carlos Sainz gli consente di recuperare terreno. Piuttosto staccato Lewis Hamilton, il quale precede Norris, Bottas e Ocon.
    La classifica piloti

    Max Verstappen 175
    Sergio Perez 129
    Charles Leclerc 126
    George Russell 111
    Carlos Sainz 102
    Lewis Hamilton 77
    Lando Norris 50
    Valtteri Bottas 44
    Esteban Ocon 39
    Fernando Alonso 22
    Pierre Gasly 16
    Kevin Magnussen 15
    Daniel Ricciardo 15
    Sebastian Vettel 13
    Yuki Tsunoda 11
    Alexander Albon 3
    Lance Stroll 3
    Guanyu Zhou 3
    Nicholas Latifi 0
    Mick Schumacher 0

    La classifica costruttori

    Red Bull 304
    Ferrari 228
    Mercedes 188
    McLaren 65
    Alpine 61
    Alfa Romeo 47
    AlphaTauri 27
    Aston Martin 16
    Haas 15
    Williams 3 LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Canada: Verstappen vince davanti a Sainz, 5° Leclerc

    MONTREAL – Il Gran Premio del Canada, nono appuntamento del mondiale di Formula 1, vede vincere Max Verstappen, che taglia il traguardo per primo sul tracciato di Montreal. L’olandese conduce per larghi tratti, ma nei giri finali – in seguito ad una Safety Car – deve stringere i denti visto che Sainz è molto vicino e può utilizzare il DRS. Il campione iridato in carica si difende però alla grande e riesce ad ottenere la vittoria, allungando ulteriormente in classifica generale. Applausi comunque per lo spagnolo, che ha disputato nettamente la miglior gara della sua stagione. Completa il podio Lewis Hamilton, che precede il compagno di squadra Russell. Quinto posto per Charles Leclerc, protagonista di una rimonta applausi dal 19° al 5° posto. Da segnalare il ritiro di Sergio Perez, protagonista di un weekend da incubo.
    L’ordine di arrivo

    Verstappen (Red Bull)
    Sainz (Ferrari)
    Hamilton (Mercedes)
    Russell (Mercedes)
    Leclerc (Ferrari)
    Ocon (Alpine)
    Alonso (Alpine)
    Bottas (Alfa Romeo)
    Zhou (Alfa Romeo)
    Stroll (Aston Martin)
    Ricciardo (McLaren)
    Vettel (Aston Martin)
    Albon (Williams)
    Gasly (AlphaTauri)
    Norris (McLaren)
    Latifi (Williams)
    Magnussen (Haas)

    PILOTI RITIRATI
    Perez (Red Bull)Schumacher (Haas)Tsunoda (AlphaTauri) LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Ultimi giri divertenti, ho dato tutto”

    MONTREAL – Max Verstappen vince il Gp del Canada ed è sempre più leader del mondiale di Formula 1, con ormai nove gare in archivio. A differenza di altri Gran Premi, questa volta l’olandese della Red Bull non ha passeggiato, anzi ha dovuto prestare molta attenzione a Carlos Sainz negli ultimi giri. A spuntarla, però, è stato ancora una volta lui e la classifica generale gli sorride sempre di più. “La Safety Car non ha aiutato, dato che la Ferrari era molto veloce in pista e per me è stata dura. Ho dato tutto e Sainz ha fatto lo stesso, è stato entusiasmante”.
    L’analisi di Max
    Il campione iridato in carica ha poi proseguito nell’analisi: “Loro avevano gomme fresche e, per quanto mi riguarda, avrei preferito attaccare che difendere. Inoltre, col Drs è più facile mettere pressione, gli ultimi giri si sono rivelati divertenti. Per fortuna quest’anno andiamo forte nel rettilineo ed è andata bene comunque”. Così Verstappen, che ha disputato gli ultimi 15 giri circa – non appena è rientrata la Safety Car – senza il minimo margine d’errore ma, da vero campione qual è, se l’è cavata in maniera egregia. LEGGI TUTTO