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    GP Austria F1 2025: Verstappen, Hadjar e Gasly aprono le danze nella conferenza stampa di Spielberg

    L’atmosfera è elettrica a Spielberg in vista del Gran Premio d’Austria 2025. La conferenza stampa che precede l’evento ha offerto i primi spunti interessanti, con un mix di veterani e giovani talenti pronti a darsi battaglia sul Red Bull Ring.

    Il primo gruppo di piloti a salire sul palco ha visto protagonisti il beniamino di casa Max Verstappen (Red Bull), affiancato dal promettente Isack Hadjar (Racing Bulls) e dall’esperto Pierre Gasly (Alpine).
    Max Verstappen ha espresso fiducia in vista del weekend austriaco: “Qui ho tante vittorie e proveremo a ripeterci. Portiamo anche aggiornamenti, quindi speriamo sia un buon fine settimana”. Immancabile la domanda sulla controversia post-Montreal, ma il campione olandese ha tagliato corto: “Su Montreal è stato detto tutto e non ho altro da aggiungere sul ricorso (contro Mercedes), non aiuta continuare a parlarne”. Sulle recenti linee guida per i commissari pubblicate dalla FIA, Verstappen ha mostrato il suo pragmatismo: “È cambiato qualcosa? Non ho visto, ero impegnato. Ah, pubblicato? Allora non è cambiato nulla” Un chiaro segnale che la sua attenzione è tutta rivolta alla pista.
    Isack Hadjar, protagonista al volante della Racing Bulls, ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la sua partecipazione alla gara su un circuito così iconico, mentre Pierre Gasly ha sottolineato l’importanza di capitalizzare ogni opportunità per la sua Alpine, cercando punti preziosi.

    La seconda parte della conferenza stampa del GP Austria 2025 ha visto la partecipazione di un altro trio intrigante: Oscar Piastri (McLaren), Gabriel Bortoleto (Sauber) ed Esteban Ocon (Haas).
    Oscar Piastri, reduce da prestazioni solide, ha espresso ottimismo per le opportunità che il Red Bull Ring potrebbe offrire alla sua McLaren, un circuito che si adatta bene alle caratteristiche della vettura. Il giovane australiano è determinato a mantenere lo slancio positivo.
    Il brasiliano Gabriel Bortoleto, alla guida della Sauber, si è mostrato ansioso di mettersi alla prova su un tracciato impegnativo, cercando di apprendere il più possibile e dimostrare il suo valore. La sua presenza in conferenza sottolinea l’attenzione del team verso i nuovi talenti.
    Infine, Esteban Ocon ha ribadito l’importanza di un weekend senza errori per massimizzare le performance del team. Il pilota francese è concentrato nel trovare il giusto bilanciamento per la sua vettura e portare a casa un risultato significativo.
    Il sipario si alza così sul Gran Premio d’Austria 2025 a Spielberg, promettendo un weekend di intense battaglie e strategie mozzafiato. Restate sintonizzati per tutti gli aggiornamenti direttamente dal cuore della Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1 | Cosa cambia da Barcellona con la nuova Direttiva Tecnica?

    IMOLA, ITALY – MAY 17: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 leads Pierre Gasly of France driving the (10) Alpine F1 A525 Renault on track during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Emilia-Romagna at Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari on May 17, 2025 in Imola, Italy. (Photo by Sam Bagnall/Sutton Images) – Credits: Pirelli

    Se ne parla, nell’ambiente F1, praticamente da gennaio del 2025, e finalmente a Barcellona ne vedremo i primi effetti. La Direttiva Tecnica (TD) 18 entrerà infatti in vigore a partire dalla gara catalana, e possiamo dire che in queste ultime settimane, in merito, ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori. Ma in cosa consiste realmente? E, soprattutto, si tratta davvero di una normativa che può andare a modificare pesantemente i valori in campo?
    Controlli più severi
    La “ratio” con cui è stata pensata e impostata la TD 18 è molto semplice: limitare il più possibile la flessibilità delle ali anteriori e posteriori, che già da regolamento hanno (in teoria) un range di flessione molto ridotto. Da diversi anni, però, vediamo che l’escursione tra rettifilo e frenata è veramente molto ampia, e la Federazione Internazionale ha deciso, in qualche modo e in ritardo clamoroso, di correre ai ripari. Va però fatto un chiarimento, perché si leggono e si sentono troppe imprecisioni su quanto avverrà (presumibilmente) a partire da Barcellona.
    La normativa, infatti, non agirà direttamente sulle ali; si andrà, infatti, a rendere molto più severi e stringenti i controlli effettuati dai delegati tecnici in sede di verifica. Chiaro, la tolleranza di flessione passa da 5 a 3 millimetri, e questo è forse il cambiamento più importante. In pratica, si andrà ad applicare carichi maggiori durante i controlli, in modo da limitare il più possibile il concetto di flessibilità che è però, va sottolineato, insito nella costruzione stessa delle ali delle moderne vetture F1. Una direttiva, quella che entrerà in vigore, scaturita e pensata dopo la vittoria di Oscar Piastri nel corso della passata stagione a Baku. In quel caso, fu evidente al mondo che l’ala della McLaren, in configurazione a basso carico aerodinamico, fletteva tanto più del consentito sul lungo rettilineo, pur rientrando nei canoni consentiti al momento dei controlli.

    Ci sarà davvero uno stravolgimento delle gerarchie?
    La grande domanda, a questo punto, è legata a cosa succederà da Barcellona in avanti. Veramente, come qualcuno ha ipotizzato, saremo di fronte ad una sorta di nuovo campionato, con una variazione pesante dei valori in campo e un ribaltone dal punto di vista delle gerarchie, mettendo quindi McLaren tra i grandi sconfitti? Oppure sarà, come tanti altri hanno affermato, una DT che non andrà a intaccare nulla a livello cronometrico e quindi di prestazione in pista?
    La risposta definitiva e senza appello, ovviamente, la darà la pista, anzi, le piste. Perché dopo Barcellona arriveranno altri tracciati come Montreal, Spielberg e Silverstone. Molto diversi tra di loro, e per questo capaci di dare riscontri diversi. La sensazione, ad oggi, è che in tanti parlino più per sentito dire che partendo da basi ben definite. È ovvio che squadre come Ferrari e, perché no, Mercedes, in fin dei conti si trovino a dover sperare in un ribaltone, anche se le simulazioni, al momento, non sembrano in grado di dare risposte univoche.
    Ma è chiaro che anche i numeri uno del momento non staranno a guardare, anzi. Andrea Stella, Team Principal McLaren, ha da tempo detto che il team andrà a portare gli aggiornamenti più pesanti quando saranno necessari. Segnale che anche da Woking stanno aspettando i riscontri del tracciato, che a Barcellona, lo sappiamo, raramente mentono. Da qui si intuisce che le idee chiare, al momento, sembrano averle davvero in pochi, e che occorre attendere veramente di leggere i tempi. Perché, lo sappiamo, alla fine il cronometro è il giudice supremo.
    Carlo Vanzini sulla nuova direttiva tecnica LEGGI TUTTO

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    Verstappen polemico dopo il GP Monaco: “Possiamo lanciare banane in giro”

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    Horner pronto a mettere due campioni sotto contratto, per sostituire Verstappen

    I nomi dei due campioni che Chris Horner è pronto a mettere sotto contratto, per sostituire Max Verstappen.2023 Singapore Grand Prix, Thursday – Jiri Krenek – Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Red Bull si appresta ad andare incontro ad una svolta epocale. Se da un lato, la separazione dalla Honda nel 2025, coinciderà con il loro debutto nel difficile mondo delle Power Unit in partnership con Ford, dall’altra il 2026 potrebbe essere l’anno della svolta anche per i piloti.
    Il divorzio da Max Verstappen e l’uscita di Helmut Marko potrebbe voler dire anche un cambio radicale delle politiche sui piloti. Per molti anni, la filosofia Red Bull ha fatto scuola: il marchio austriaco ha infatti supportato la carriera di tanti giovani talenti che poi, in massa, sono sbarcati in Formula 1 e, anche quest’anno, occupano diversi sedili sulle monoposto che prendono parte al mondiale.
    Verstappen, Tsunoda, Lawson, Hadjar ma anche Sainz e Albon sono o sono stati in orbita Red Bull. Dopo però le recenti voci che vorrebbero il divorzio del campione olandese dal “suo” team, Chris Horner si sarebbe già mosso per assicurare continuità di risultati al team, mettendo gli occhi su alcuni campioni attualmente presentiin griglia.

    Una politica diversa da quanto sempre fatto, puntando quindi su piloti di esperienza e che hanno già dimostato tutto il loro valore. Un valore vicino, se non paragonabile a quello di Verstappen. Ci riferiamo a Charles Leclerc e George Russell che Horner sogna di avere in squadra, a formare la coppia Red Bull, nel 2027.
    La decisione sarebbe anche dettata dall’attuale situazione che, sia lo scorso anno che anche in questa prima parte di stagione, ha visto il team austriaco a punti spesso con il solo pilota di punta. Perez prima ma poi anche Lawson e ora Tsunoda non sembrano in grado di reggere il confronto con il loro compagno.
    E, anche per questo, la decisione sarebbe quella di andare in una direzione molto diversa dall’attuale, senza Verstappen ma con due punte di livello molto alto, per mantenere il team ad alti livelli.
    I contatti con il pilota della Ferrari, scontento dopo l’ennesimo inizio di stagione deludente, e con Russell sono già stati avviati. Horner vorrebbe strappare un pre-contratto già quest’anno per tutelare il team da eventuali “flop” della Power Unit che sta costruendo in casa. I giochi sono solo all’inizio ma la direzione sembra ormai tracciata. LEGGI TUTTO

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    La Ferrari e i dolori dell’ex giovane Leclerc

    A 27 anni suonati, fa un po’ ridere continuare a chiamarlo il “predestinasto”. Piuttosto, se l’andazzo è questo pure nel 2025, il rischio che corre è entrare, in questo caso molto velocemente, nella schiera degli “ex giovani con un grande avvenire ormai dietro le spalle”. Povero Charles Leclerc. I suoi dolori sono gli stessi del popolo ferrarista, che lo accompagna da sei anni con la fede e le aspettative che si riservano a un nuovo Messia. Aspettativ LEGGI TUTTO

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    Mercato Piloti F1 in fermento: Verstappen in Aston Martin scatenerebbe un effetto domino

    Il Campionato Mondiale 2025 di Formula 1 è appena iniziato ma il mercato piloti F1 pare sia già entrato nel vivo. La pedina più pregiata che potrebbe scatenare poi un effetto domino è sicuramente Max Verstappen. Vediamo insieme alcuni scenari, sia in ottica 2026 che 2027.Piloti F1 2025 – Credits: Pirelli

    La stagione 2025, lo sapevamo, è di “transizione”, visto che il prossimo anno ci sarà un importante cambio di regolamento che potrebbe rimescolare i valori in pista. Non ci aspettiamo una rivoluzione come quella del primo anno dell’era turbo-ibrida con i motorizzati Mercedes che avevano un marcato vantaggio su tutti gli altri ma qualcosa di simile potrebbe avvenire. Ci spieghiamo meglio.
    Da quanto si vocifera nel paddock, Mercedes e Ferrari sembra possano avere un discreto vantaggio sugli altri fornitori di Power Unit. Ci riferiamo in particolare a Red Bull, che realizzerà la nuova unità in collaborazione con Ford e ad Audi che farà il suo debutto ufficiale nel Circus della Formula 1, proprio nel 2026. Resta l’incognita Honda che, dal prossimo anno, equipaggerà l’Aston Martin.
    Ed è proprio da qui che vogliamo partire per parlarvi di un mercato piloti F1 già parecchio in fermento. Questo nostro articolo anticipa una serie di rumors che hanno avuto eco anche nel paddock del circuito di Jeddah. Qualche settimana fa, in un articolo su CircusF1 dal titolo “Max Verstappen, il divorzio da Red Bull è ormai cosa certa“, vi avevamo anticipato le ragioni dietro alla fine del lungo rapporto di “collaborazione” tra il pilota olandese e il team austriaco.
    Diversi i fattori hanno portato a questo: la vicenda Chris Horner, l’uscita di Adrian Newey, i problemi tecnici della RB20 prima e della RB21 di quest’anno, l’addio ai motori Honda dal 2026, la partnership con Ford e la folle (secondo i Verstappen) idea di Horner di costruirsi i motori in casa e infine anche lo scambio Tsunoda-Lawson.
    Quando un quattro volte campione del mondo “fa sapere” di essere sul mercato, in Formula 1 parte un vero e proprio “movimento” per intavolare trattative, organizzare i primi incontri, porre condizioni, strappare garanzie e redigere le prime bozze di contratto. Senza troppi giri di parole, la destinazione più probabile – per noi quasi certa – di Verstappen per il 2026 è Aston Martin. Il perché è semplice: il team inglese ha deciso di puntare tutto sul 2026, con Adrian Newey alla guida del reparto tecnico e Honda come partner per la Power Unit. E sia il “tecnico” che il motorista godono della fiducia incondizionata del quattro volte campione del mondo.

    Il passaggio di Verstappen dalla Red Bull all’Aston Martin scatenerebbe ma forse sta già scatenando tutta una serie di cambiamenti delle line up anche di altri team. C’è chi come Mercedes sta accelerando per rinnovare il contratto del suo attuale pilota di punta, ovvero George Russell anche perché il team austriaco si sarebbe già mosso per avere un pilota di peso per sostituire il suo campionissimo.
    Chris Horner ed Helmut Marko avrebbero già preso contatto con l’inglese della Mercedes ma anche con Charles Leclerc, Carlos Sainz e Oliver Bearman. Il monegasco, dopo l’ennesimo inizio di stagione con la Ferrari starebbe seriamente valutando un divorzio dalla Scuderia di Maranello. Il suo ex compagno spagnolo potrebbe facilmente liberarsi dal suo attuale team, qualora ci sia la chiamata di un top team, mentre il giovane pilota inglese della FDA è nella mira di Marko che ne intravede un potenziale paragonabile a quello di Max.
    E’ chiaro che tutto questo porterebbe ad una line up nel 2026 molto diversa dall’attuale, coinvolgendo movimenti sia in Top team come Ferrari e Red Bull che in squadre “minori” come Williams e Haas.
    Il mondiale 2025 è appena iniziato ma il mercato piloti F1 è già in grande fermento e non ci stupiremo se tra qualche settimana ci siano già anche i primi clamorosi annunci! LEGGI TUTTO