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    Norris, che smacco a Verstappen in Ungheria: con lo champagne distrugge tutto

    MOGYOROD – Episodio inatteso, che ha scatenato le risate del pubblico, durante la premiazione del Gran Premio d’Ungheria di Formula 1. Mentre Max Verstappen festeggiava sul podio l’ennesima vittoria della stagione, Lando Norris, secondo al traguardo, ha colpito con il suo champagne il trofeo riservato all’olandese per il trionfo dell’Hungaroring. La coppa è caduta a terra tra l’ilarità dei tifosi ai piedi del palco della premiazione, con il britannico che si è immediatamente scusato con Verstappen per l’accaduto. LEGGI TUTTO

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    F1, Aspettando il Gp d’Ungheria e il ritrovato gusto della sfida tra Hamilton e Verstappen

    Alla fine in F1, come in tutti gli altri sport, il vero show lo fanno gli uomini, senza la necessità di scervellarsi per inventare artifici particolarmente arditi e cavillosi. Lo ha dimostrato ieri Lewis Hamilton con uno dei suoi guizzi prodigiosi che lo hanno riportato davanti a tutti sulla griglia di partenza, contro ogni pronostico. Al pluridecorato pilota inglese è riuscito ciò che in questo momento nessuno riesce a fare, ovvero scalzare dalla vetta il granitico duo Verstappen-Red Bull almeno in qualifica. Un’azione stupenda quella di Hamilton e la Mercedes che, in un attimo, hanno riacceso il gusto della competizione alla stagione 2023 di F1, narcotizzata da un dominio assoluto.
    Eh sì perché oggi nel Gp d’Ungheria di F1 sarà molto improbabile che dalla bocca di Lewis o di Toto Wolff si sentirà dire che preferiranno lasciar andar via Verstappen perché troppo veloce puntando quindi alla migliore strategia per garantirsi il secondo posto preservando le gomme, come si è udito a Silverstone. Hamilton e il suo team ci proveranno a stare davanti all’attuale padrone del Mondiale, anche se sarà molto difficile. Nella peggiore delle ipotesi tenteranno, almeno, di rendergli la vita dura. Primo perché la F1 è innanzitutto uno sport il cui dna è il gusto della competizione, secondo perché, visti i trascorsi, Hamilton non accetterà mai di spalancare la porta a Verstappen all’insegna del “prego si accomodi”. Terzo perché una scuderia come la Mercedes che ha una lunga tradizione di trionfi alle spalle ragiona da team vincente. E allora godiamoci l’attesa di questa ritrovata sfida. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno

    Sergio Perez non farà più parte del team Red Bull il prossimo anno, stando a quanto abbiamo appreso da fonti vicine al team austriaco.

    Helmut Marko non perdona, lo sappiamo bene. E questa volta, a farne le spese, sarà Sergio Perez. Il pilota messicano, chiamato alla Red Bull nel 2021 per affiancare Max Verstappen non fa più parte dei piani del team austriaco. A rivelarlo fonti molto attendibili e molto vicine alla squadra campione del mondo in carica.
    Le motivazioni che hanno portato i vertici della Red Bull a prendere questa decisioni, sono diverse. La prima e anche la più importante riguarda i rapporti tra il messicano e Verstappen che si sono deteriorati tantissimo quest’anno, soprattutto dopo quanto successo al via della gara spring al Red Bull Ring. La seconda riguarda il mondiale costruttori 2024: Christian Horner è sempre più convinto che il prossimo anno i punti di Perez potrebbero non essere sufficienti per difendere il primato tra i team, qualora, come tutti ci aspettiamo, Mercedes, Ferrari, McLaren, Aston Martin e forse anche Alpine avvicineranno le prestazioni della Red Bull. Infine c’è un terzo e ultimo tema legato ad età e immagine: Perez, il prossimo 26 gennaio compirà 34 anni e, per il target Red Bull, il messicano risulta un po’ “fuori quota”.
    Proprio per quest’ultimo aspetto, la candidatura di Daniel Ricciardo, non la dobbiamo dare troppo per scontata. L’australiano infatti ha un anno in più di Perez, anche se il suo atteggiamento e il suo comportamento lo fanno apparire un po’ più “giovane”. Il figliol prodigo Ricciardo, rientrato quest’anno nella famiglia Red Bull, dopo la parentesi con Renault e McLaren, ha avuto la possibilità di tornare a correre in Formula 1 con AlphaTauri, proprio in Ungheria.
    L’australiano sarà valutato con attenzione ma la scelta numero uno di Helmut Marko per i prossimi anni porta il nome di Lando Norris. Detto che tutti i piloti sarebbero pronti a fare “carte false” per affiancare Verstappen, il pilota inglese della McLaren è quello che ha tutte le caratteristiche per sostituire Perez. E’ veloce, è giovane, è inglese e potrebbe anche essere il “futuro” numero uno del team, quando poi anche Max dovesse decidere di appendere il casco al chiodo.

    Quel che è certo è che Sergio Perez non fa più parte dei piani Red Bull per il prossimo anno. Da qui alla fine del mondiale, la convivenza non sarà certo facile, anche se la professionalità di pilota e team siamo certi che non mancheranno e porteranno a massimizzare i risultati di entrambi. LEGGI TUTTO

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    F1, Nuovo format qualifiche: cosa cambia e le critiche dei piloti “senatori”

    2023 Hungarian Grand Prix, Thursday – LAT Images

    Durante la sessione di qualifiche di oggi del Gran Premio di Ungheria, sarà sperimentato per la prima volta in Formula 1 un nuovo format di allocazione di gomme. La Alternative Tyre Allocation (ATA) prevede l’obbligo, da parte di tutti i team, in caso di pista asciutta, di utilizzare la Hard in Q1, la Medium in Q2 e la Soft in Q3.
    Questa modalità di disputare la qualifica sarà provata anche in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza, a inizio settembre. Successivamente la FIA, la Formula 1 e le 10 squadre decideranno se, eventualmente, adottarlo per la prossima stagione, come ha fatto sapere Pirelli attraverso una dichiarazione di Mario Isola.
    La modifica al format ha l’obiettivo di risparmiare due treni di pneumatici (da 13 a 11), in ottica sostenibilità.
    I primi pareri di alcuni piloti sono stati parecchio critici verso questo “cambiamento”.
    Max Verstappen si è dichiarato apertamente contrario: “Abbiamo limitazioni per il nuovo format delle qualifiche, non abbiamo regalato molto ai tifosi. Così si risparmiano troppe gomme, non è corretto”. In linea con il pilota olandese della Red Bull anche Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha detto: “Non è un gran format! In pratica si traduce in meno giri a disposizione. Non è ideale, ci sono tante gomme da bagnato che magari vengono buttate via dopo un fine settimana e credo che dovrebbero guardare più a quell’aspetto piuttosto che togliere tempo in pista a noi e ai tifosi”.

    Hamilton: “Non è un gran format questo…” LEGGI TUTTO

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    F1, Max Verstappen è pronto ad eguagliare Michael Schumacher

    Nel fine settimana ungherese, Max Verstappen potrebbe eguagliare Michael Schumacher. Scopriamo insieme quale “record” del pilota tedesco potrebbe essere pareggiato dall’attuale leader della classifica mondiale piloti F1 2023.NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 08: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive in the garage during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 08, 2023 in Northampton, England. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202307080172 // Usage for editorial use only //

    Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, Max Verstappen è il favorito numero uno per la vittoria finale. Per il pilota olandese della Red Bull l’eventuale successo sarebbe il settimo consecutivo in Formula 1. La vittoria dell’ultima gara a Silverstone, nel Gran Premio di Gran Bretagna, ha rappresentato l’ottavo successo in 10 gare disputate.
    I sei gradini più alti del podio consecutivi hanno eclissato il precedente record di Verstappen della scorsa stagione, quando vinse le gare di Francia, Ungheria, Belgio, Olanda e Italia, e lo hanno portato a superare il record di cinque vittorie consecutive di Lewis Hamilton.
    Ma ora Super Max è a caccia di un altro record. E, mentre il record di nove vittorie consecutive di Sebastian Vettel potrà essere eventualmente raggiunto a Monza a settembre, il prossimo obiettivo del pilota olandese della Red Bull è il record attualmente detenuto da tre campioni del mondo, tra cui Michael Schumacher.

    Mentre Vettel è in testa per quanto riguarda il maggior numero di vittorie consecutive, grazie all’incredibile striscia di successi conquistati dopo la pausa estiva del 2013, c’è un pareggio a tre per il secondo posto in questa speciale classifica. Alberto Ascari, Schumacher e Nico Rosberg hanno tutti conquistato sette vittorie consecutive, ma solo il pilota tedesco lo ha fatto in una stagione solare e lo ha fatto nell’incredibile mondiale del 2004.
    Pilota Vittorie Da A
    Sebastian Vettel 9 Belgio 2013 Brasile 2013
    Alberto Ascari 7 Belgio 1952 Argentina 1953
    Michael Schumacher 7 Europa 2004 Ungheria 2004
    Nico Rosberg 7 Messico 2015 Russia 2016
    Max Verstappen 6 Miami 2023 Gran Bretagna 2023
    Michael Schumacher 6 Italia 2000 Malesia 2001 LEGGI TUTTO

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    Gp Gran Bretagna F1 2023, le pagelle: exploit McLaren. Caporetto Ferrari

    Zak Brown, CEO, McLaren Racing, Oscar Piastri, McLaren, Lando Norris, McLaren, 2nd position, and the McLaren team celebrate after the race

    La Formula 1 si avvicina a grandi passi al giro di boa di questa stagione dominata, in lungo e in largo, da Max Verstappen. Il campione del mondo trionfa anche a Silverstone, in un week-end in cui, però, non è il migliore del lotto. Già, perché questa palma spetta a un’incredibile McLaren, che nella gara di casa si rivela la seconda forza in griglia. Solida gara della Mercedes, mentre sono gravemente insufficienti Perez e la Ferrari, confinata ai limiti della zona punti. Questo e tanto altro nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna.
    VOTO 10 ALLA MCLAREN, CLAMOROSA RIVELAZIONE
    Già in Austria la McLaren aveva fatto intravedere qualcosa, con l’ottimo quarto posto di Lando Norris. Però, nessuno immaginava che il meglio dovesse ancora arrivare. Già, perché a Silverstone il team di Woking è di gran lunga la seconda forza in pista: dalle qualifiche da apoteosi con un secondo e terzo posto a una gara strepitosa, in cui tanto Norris quanto Oscar Piastri meritano di salire sul podio. Alla fine ci va “solo” il padrone di casa, che chiude secondo e rilancia una squadra che, dopo questi aggiornamenti, può diventare la mina vagante della seconda parte di stagione.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, PIACEVOLE NOIA
    NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 08: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 08, 2023 in Northampton, England. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content PoolPur senza dominare come nelle gare passate, anche stavolta sul gradino più alto del podio c’è sempre lui, Max Verstappen. Verrebbe quasi da dire che porta a casa il bottino pieno col “minimo sforzo”: un solo lampo in qualifica che vale la pole, e una gara in totale gestione, dopo una partenza a rilento che lo spedisce dietro a Norris per qualche giro. La sua superiorità si abbina perfettamente a quell’arroganza del campione, che lo porta a dire di poter vincere anche il mondiale costruttori da solo. Chi ha il coraggio di contraddirlo? La Red Bull è lui.
    VOTO 8 AD ALBON, TRASCINATORE DELLA WILLIAMS
    Non solo la McLaren si gode un week-end nuovamente da big a Silverstone. Già, perché anche la Williams si riconferma in enorme crescita, trascinata dalla miglior versione di Alexander Albon. L’ex Red Bull prosegue nella sua crescita vertiginosa: velocissimo sin dalle prove libere, gestisce bene la gara portando a casa un ottavo posto che, addirittura, lascia pure un po’ di amaro in bocca. Perché il passo per salire anche di una posizione, a discapito di Fernando Alonso, c’era. Resta, in ogni caso, la bella soddisfazione di aver messo le sue ruote davanti alla Ferrari.

    VOTO 7 ALLA MERCEDES, IN RIPRESA DOPO L’AUSTRIA
    Chi torna a casa col sorriso da Silverstone è anche la Mercedes, che riscatta il week-end anonimo di Spielberg con una gara di sostanza, culminata con il podio di Lewis Hamilton. Da non sottovalutare neanche il quinto posto di Russell, autore di una bella prima parte di gara con le gomme rosse. Anche tra i curvoni di casa, il team anglo-tedesco conferma la sua “gentilezza” con gli pneumatici, che stride con una totale mancanza di competitività in qualifica. Se migliorasse in quello, sarebbe comodamente seconda forza. Anche se la classifica comincia a sorridere, in fondo.
    VOTO 6 AD ALONSO, ABILE A MASSIMIZZARE
    La tendenza dell’Aston Martin è sempre più in calo. La macchina non è più quel trionfo di solidità e costanza delle prime gare della stagione, al punto da non riuscire più a chiudere in top 5. Ed è per questo che, in un periodo di costante passo indietro, è fondamentale massimizzare il bottino di punti. Operazione che Fernando Alonso porta a termine perfettamente, chiudendo al settimo posto una gara di difesa. La Mercedes ora si allontana in classifica, ma il terzo posto è blindato: altri tre punti guadagnati sulla Ferrari.
    VOTO 5 A STROLL, NON PERVENUTO
    Sul rendimento in calo dell’Aston Martin incide, inevitabilmente, anche il rendimento poco competitivo di Lance Stroll. Infatti, se il più navigato compagno di squadra riesce a salvare il salvabile, lui prova in tutti i modi a naufragare, impelagandosi in un duello spigoloso con Gasly, che finisce con il canadese a speronare il francese. Per il resto, mai davvero in grado di lottare per entrare in top-10, tanto in qualifica quanto in gara. Urge un cambio di passo.
    VOTO 4 ALLA FERRARI, CHE SBAGLIA TUTTO
    Gli ultimi due appuntamenti in Canada e Austria avevano ridato morale alla Ferrari, che tuttavia a Silverstone torna con i piedi per terra. In gara la SF-23 non si accende mai, faticando con ogni tipo di mescola. Alla scarsa competitività, poi, si aggiunge l’ennesima strategia sbagliata, un marchio di fabbrica degli uomini di Maranello. Troppo anticipata la sosta di Leclerc, altrettanto azzardata la seconda sosta in regime di safety car. In più ci si mette anche Sainz, che con un mezzo errore perde tre posizioni. Il peggio, però, sembra dover ancora arrivare: il rapporto tra i piloti non è più solido come prima. Un’altra questione spinosa, che rende ancor più nebuloso un futuro quantomai incerto.
    VOTO 3 A PEREZ, INADEGUATO ALLA RED BULL
    La sentenza ormai è arrivata: Sergio Perez è un ex pilota della Red Bull. Lo strapotere mentale (e non solo) di Max Verstappen ha divorato letteralmente il messicano, controfigura di sé stesso e abbonato, ormai, ai bassifondi della classifica in qualifica, dove colleziona l’ennesima figuraccia con la seconda eliminazione in Q1 in 5 gare (più altre tre in Q2). Alla squadra sembra addirittura importare poco anche della rimonta, che lo riporta fino al sesto posto. D’altronde, anche lo stesso Max ha emesso il suo verdetto: il mondiale costruttori lo può vincere anche da solo. LEGGI TUTTO

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    Gp Austria F1 2023, le pagelle: Verstappen indomabile, Sainz leone, Norris e McLaren redivivi

    Va in archivio il nono appuntamento del mondiale di Formula 1, sul circuito di Spielberg, teatro del Gran Premio d’Austria. Scenario dell’ennesimo dominio della Red Bull e di Max Verstappen, alla settima vittoria stagionale, e sempre più vicino al terzo titolo mondiale consecutivo. Un plauso alla Ferrari, che ritrova il podio con Charles Leclerc, la cui prestazione viene però messa in ombra da un super Carlos Sainz. Si rivede la McLaren, quinta al traguardo con Lando Norris, mentre fanno un passo indietro Mercedes e Aston Martin. E ancora una volta, la peggiore di tutte è la FIA. Questo e tanto altro nelle nostre pagelle del week-end austriaco.
    VOTO 10 A DI VERSTAPPEN, SUPERIORE E ARROGANTE
    38 punti su 38 disponibili portati a casa. La perfezione ha il nome di Max Verstappen, dominatore incontrastato del week-end di casa per la Red Bull. Un’altra sinfonia, la settima di questa stagione trionfale. Dominante sul bagnato al sabato e sull’asciutto alla domenica, animalesco e cannibale in ogni particolare, tanto nella Sprint Race quanto nella gara. E quella voglia di fare la sosta a due giri dalla fine, per prendersi anche il punto del giro veloce, la dice lunga sulla mentalità vincente del prossimo tre volte campione del mondo.
    VOTO 9 A SAINZ, MINISTRO DELLA DIFESA DELLA FERRARI
    Sul podio alla fine ci va Charles Leclerc, ma la copertina di questo fine settimana molto positivo per la Ferrari in Austria è tutta per Carlos Sainz. Sin dal venerdì si rivela più veloce del compagno di squadra, ad eccezione del Q3 nelle qualifiche del venerdì. Nella Sprint tiene il passo di Perez e conquista il terzo posto, ma in gara alla domenica tira fuori gli artigli, tra sorpassi da urlo e un duello all’ultimo sangue con il messicano della Red Bull. Paga alla fine i 5″ di penalità per track limits, ma se il suo compagno di squadra chiude secondo, molto merito è dello spagnolo.
    VOTO 8 A NORRIS E MCLAREN, FINALMENTE AL TOP
    Il percorso di crescita della McLaren tocca il punto più alto di questa stagione con il quinto posto di Lando Norris a Spielberg. Il team di Woking ha deciso di introdurre tante novità sulla vettura del pilota inglese, aggiornamenti che hanno dato i loro frutti: sia in qualifica che in gara, Lando lotta ad armi pari con rivali ben più quotati, finendo davanti anche ad Aston Martin e Mercedes. Un punto di ripartenza che ridà fiducia a tutta la scuderia, in vista della gara di casa a Silverstone.
    VOTO 7 A HULKENBERG, MATTATORE DELLA SPRINT
    Alla fine la gara non si rivela fortunata (ritiro nella prima metà), ma Nico Hulkenberg e la Haas possono essere contenti soprattutto per il risultato nella Sprint Race del sabato in Austria. Il pilota tedesco è assoluto protagonista, con una partenza che lo porta al secondo posto, che tiene anche per un discreto numero di giri. La lotta con Perez e Sainz non è ad armi pari, ma se non altro non crolla e, con una buona scelta del muretto nel momento in cui la pista si asciuga, porta a casa qualche punto. Una conferma che dimostra come, in situazioni particolari, questo team possa sorprendere.

    VOTO 6 A PEREZ E LECLERC, SALVATI DALLA GARA
    Mai come stavolta guardare al semplice risultato finale può essere fuorviante. Già, perché se è vero che Charles Leclerc e Sergio Perez salgono sul podio, è altrettanto vero che il loro week-end non è tutto rose e fiori. Per il monegasco della Ferrari il podio in gara (e l’ultimo tentativo da paura in qualifica) ripagano un sabato imbarazzante, in cui viene bastonato da Carlos Sainz in condizioni miste. Il messicano, invece, pone rimedio con il secondo posto della Sprint e il terzo in gara all’ennesima qualifica scellerata, che lo vede escluso dalla top-10 per la quarta volta consecutiva. E con una Red Bull, questa è un’enorme aggravante.
    VOTO 5 A MERCEDES E ASTON MARTIN, IMPALPABILI
    Per la prima volta in stagione sia la Mercedes che l’Aston Martin si rivelano parecchio inferiori alla Ferrari. Su un tracciato che poteva favorire la maggior “gentilezza” sulle gomme dei due team rispetto alla scuderia di Maranello, entrambe invece finiscono per perdere parecchi punti nella classifica costruttori. Le Frecce Nere pagano soprattutto una Sprint Race molto negativa, condizionata da una qualifica disastrosa, mentre il team di Silverstone non ha particolari guizzi. Qualche perplessità arriva per aver chiuso dietro anche alla nuova McLaren: se sarà un vero campanello d’allarme, si capirà dal prossimo appuntamento in Gran Bretagna.
    VOTO 4 A PIASTRI, DESOLATAMENTE ULTIMO
    Sia chiaro, sulle qualità del pilota non sembrano esserci dubbi. Così come non bisogna dimenticare che la McLaren le novità le ha montate sulla macchina di Lando Norris. Ma stride molto la differenza di prestazioni tra Oscar Piastri, ultimissimo nella gara della domenica, e il compagno di squadra, quinto al traguardo. Il bel duello (vinto) nella Sprint Race con Charles Leclerc ha lasciato spazio a una gara nerissima per l’australiano, davvero troppo brutta per essere vera. La notizia positiva è che a Silverstone arriveranno anche per lui gli aggiornamenti: quello sarà un banco di prova determinante.
    VOTO 3 ALLA FIA, MEDIOCRE E INCOERENTE
    Dai track limits degni di una seduta psichiatrica alle scelte alquanto incoerenti sulle penalità per impeding, di elementi per bocciare un’altra volta la FIA ce ne sono molti. Vedere quasi 10 piloti penalizzati per aver oltrepassato di mezzo centimetro i limiti della pista è uno schiaffo all’essenza del motorsport, che invita i piloti a spingere al massimo e cercare il limite. Falsare delle gare per un cruccio regolamentare, d’altronde, è pane quotidiano di una Federazione ormai vecchia e bollita. L’abisso, però, non è neanche questo: valutare con due pesi e due misure situazioni piuttosto lineari di impeding (tendenzialmente a favore di una certa scuderia e a sfavore di un’altra…) sta diventando una triste consuetudine, che abbassa ulteriormente la già scarsa credibilità di un’accozzaglia di simil-commissari rubati alle domeniche estive in riva al mare. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria (FP1): Verstappen devastante davanti alle due Ferrari

    BARCELONA, SPAIN – JUNE 02: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on June 02, 2023 in Barcelona, Spain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202306020817 // Usage for editorial use only //La Formula 1 torna in pista sul circuito di Spielberg, teatro del Gran Premio d’Austria, nono appuntamento di questa stagione. E, come di consueto, si riparte con la Red Bull di Max Verstappen davanti a tutti: 1:05.742 il tempo del campione del mondo, fatto registrare con gomma gialla. Una superiorità sconcertante, se si pensa che alle sue spalle si piazzano le due Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc, distanti circa di due decimi, ma con gomma rossa. In ogni caso, desta qualche perplessità il passo gara del team dominatore del campionato: davvero accentuato, infatti, il degrado gomme della scuderia austriaca, mentre sulla SF-23 è sembrato riproporsi il comportamento visto in Canada.
    Alle spalle dei primi tre la Mercedes di Lewis Hamilton, staccato di mezzo secondo dalla vetta, e di qualche centesimo davanti all’altra Red Bull di Sergio Perez. A completare la top-10 troviamo le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso, la Haas di Kevin Magnussen, l’altra Mercedes di George Russell e l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou. Una situazione molto compatta, che ci accompagnerà verso un’insolita qualifica che si disputa di venerdì, in virtù del ritorno della Gara Sprint in programma domani. Semaforo verde alle 17:00.

    Pos. Nr Pilota Team Gap Tempo Giri
    1 33 M. Verstappen Red Bull 1’05″742 24
    2 55 C. Sainz Ferrari +0″241 1’05″983 24
    3 16 C. Leclerc Ferrari +0″467 1’06″209 25
    4 11 S. Perez Red Bull +0″520 1’06″262 25
    5 44 L. Hamilton Mercedes +0″674 1’06″416 29
    6 20 K. Magnussen Haas +0″755 1’06″497 24
    7 10 L. Stroll Aston Martin +0″808 1’06″550 24
    8 14 F. Alonso Aston Martin +0″914 1’06″656 23
    9 63 G. Russell Mercedes +0″954 1’06″696 25
    10 24 G. Zhou Alfa Romeo +1″038 1’06″780 23
    11 23 A. Albon Williams +1″052 1’06″794 20
    12 81 O. Piastri McLaren +1″067 1’06″809 28
    13 2 L Sargeant Williams +1″276 1’07″018 20
    14 22 Y. Tsunoda AlphaTauri +1″419 1’07″161 27
    15 31 E. Ocon Alpine +1″460 1’07″202 27
    16 19 N. De Vries AlphaTauri +1″487 1’07″229 32
    17 11 V. Bottas Alfa Romeo +1″528 1’07″270 25
    18 10 P. Gasly Alpine +1″545 1’07″287 24
    19 27 N. Hulkenberg Haas +1″619 1’07″361 23
    20 4 L. Norris McLaren +1″626 1’07″368 17 LEGGI TUTTO