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    F1, Mondiale Costruttori: Ferrari favorita, ora o mai più!

    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Azerbaijan Grand Prix 2024, 17th round of the 2024 Formula One World Championship from September 13 to 15, 2024 on the Baku City Circuit, in Baku, Azerbaijan – Photo DPPI

    Quando mancano quattro gare al termine del Campionato Mondiale F1 più lungo della storia del Circus, la Ferrari è la favorita numero uno per la vittoria finale.
    Dopo la doppietta di Austin e la vittoria e il terzo posto in Messico, la Scuderia di Maranello arriva alla tappa brasiliana con 29 punti da recuperare a McLaren ed essendosi messa alle spalle la Red Bull.
    Quest’ultima non sembra più un problema. A fare punti, da diverse gare a questa parte, è il solo Verstappen che ora però si trova pure nell’occhio della FIA per i suoi comportamenti in pista.
    McLaren è ancora in testa alla classifica ma sembra aver perso quel vantaggio tecnico che aveva invece evidenziato nella fase centrale del calendario. Complice anche qualche punto perso e alcuni errori di troppo di Oscar Piastri, il team inglese è stato messo nel mirino degli uomini di Maranello.

    In Ferrari possono contare sull’attuale miglior coppia di piloti in pista. Sainz è spinto da un’extra motivazione, non ha nulla da perdere e sta guidando senza particolari pensieri ma consapevole di poter fare bene e meglio soprattutto del suo compagno di squadra. Per contro Leclerc appare un po’ frustrato da questa situazione che non lo vede “prima guida” ma è comunque consapevole dell’opportunità che si sta presentando.
    Vincere il titolo mondiale costruttori, riportandolo a Maranello dopo 17 anni sarebbe un traguardo storico. Certo, per un pilota aver “perso” il Campionato, disponendo della monoposto migliore non fa certo bene all’autostima, soprattutto pensando all’ingombrante arrivo di Lewis Hamilton, il prossimo anno.
    Gli ingredienti per un finale di stagione all’insegna dello spettacolo, ci sono tutti. La McLaren è ancora là davanti, la Ferrari insegue ma è in rimonta mentre Red Bull deve puntare con il suo numero uno a difendere il primato nella classifica piloti.
    E dopo Austin e Messico, il Gran Premio del Brasile è già alle porte. Ma che bella questa Formula 1! LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Messico, massima concentrazione e cura dei dettagli”

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Antonin Vincent / DPPI

    La tripletta americana del Mondiale di Formula 1 continua con il Gran Premio del Messico. Le 10 squadre e i 20 piloti del Circus della Formula 1 si sono spostati dagli Stati Uniti al Messico dove nel prossimo fine settimana andrà in scena il quarto Gran Premio di Città del Messico all’Autódromo Hermanos Rodríguez.
    Alla vigilia del ventesimo appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1, Fred Vasseur ha detto: “Arriviamo in Messico carichi dopo la doppietta di Austin che è stata un moltiplicatore di motivazione per tutta la squadra. Al circuito Hermanos Rodriguez ci attende una sfida completamente diversa nella quale sarà la gestione della vettura in condizioni ambientali uniche a fare la differenza”
    Il Team Principal della Ferrari ha portato l’attenzione sulle caratteristiche della gara in altura: “L’aria rarefatta che si trova ai 2200 metri di Città del Messico mette particolarmente sotto stress le componenti vettura che necessitano di disperdere calore e quindi impiantistica, freni, power unit e ovviamente anche le gomme. Trovare il giusto bilanciamento tra queste esigenze e la ricerca della miglior prestazione è un esercizio non facile da compiere ma ci siamo preparati bene a casa e siamo pronti a fare del nostro meglio”

    Infine il solito mantra del francese: “Dal punto di vista dell’approccio tratteremo questa gara come le precedenti, quindi con la massima concentrazione e cura dei dettagli, focalizzandoci soprattutto su noi stessi. Mi aspetto come al solito livelli molto ravvicinati tra i top team, a fine weekend tireremo le somme e potremo valutare il livello della prestazione offerta come squadra”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 | Ferrari, grazie a Vasseur, mette definitivamente alle spalle l’era Binotto

    Dopo la doppietta al Gran Premio degli Stati Uniti, possiamo fnalmente e definitavamente affermare che, quella vista ad Austin, non è più la Ferrari dell’era Binotto.Foto: Ferrari Media Center

    Dobbiamo analizzare! Una seconda parte di stagione in calando, con pochi sviluppi e dai risultati deludenti. Fortunatamente tutto questo è alle spalle e la Scuderia del Cavallino Rampante dell’era Fred Vasseur ha ripreso a galoppare verso il posto che merita in questa Formula 1. “Tremate tremate, le Rosse son tornate“, recitavano storici titoli di giornali che tanto piacevano ad Enzo Ferrari e che Leo Turrini ha pensato di riprendere nel suo consueto e seguitissimo articolo post #USGP, sul suo blog “Profondo Rosso“.
    Il Team Principal francese, arrivato alla guida della Ferrari a inizio gennaio 2023, ha lavorato con metodo e dedizione, consapevole che il percorso sarebbe stato “lungo” e anche irto di difficoltà. Vasseur non ha però guardato in faccia a nessuno, lasciando andare chi non era funzionale al progetto e puntando su uomini chiave che sapessero fare squadra e lavorare nella direzione di un’unica squadra corse. Già, una squadra corse, non un’azienda troppo gerarchica dove le “cose” non accadano mai.
    Una Scuderia, nel vero senso del termine, un po’ più snella e rapida nel reagire e nel saper mettere in pista aggiornamenti efficaci e in grado di fare la differenza, analizzando sì ma conoscendo la direzione e rispettando una pianificazione puntuale e condivisa tra i reparti. E’ su queste solide basi che la Ferrari è tornata a fare la Ferrari, con un crescendo in questa stagione che l’ha portata ad Austin ad essere la monoposto e la squadra da battere.
    Già perché ora Charles Leclerc e Carlos Sainz sono ancora più consapevoli che questa è la loro chance. La loro chance di scrivere la storia del Cavallino, riportando a Maranello un titolo costruttori che manca dal lontano 2008! Un’era geologica fa, quando bastavano 172 per chiudere davanti a tutti, nella classifica mondiale costruttori.

    Una Ferrari come quella vista negli USA è un toccasana per questa Formula 1, complicata nei regolamenti, cervellotica nelle penalità, inadeguata nel riuscire a far rispettare un troppo complesso regolamento. Sopra tutto però c’è la voglia di rivincita di uomini in rosso, con due eroici piloti in pista e un condottiero dall’accento francese alla guida.
    Grazie Fred, grazie per aver riportato la Ferrari dove merita e grazie anche per aver messo definitivamente alle spalle l’era Binotto. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur non si arrende e anticipa: “A Austin porteranno qualcosa di nuovo”

    Fred Vasseur, dopo il deludente risultato di Singapore, non si arrende e, nelle dichiarazioni post gara ha anticipato: “A Austin porteranno qualcosa di nuovo”.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La Scuderia Ferrari ha lasciato Singapore dopo una gara eseguita ottimamente da squadra e piloti ma il pessimo risultato delle qualifiche ne ha condizionato il risultato finale. I punti conquistati sono stati solamente 16, un valore più basso di tutti i rivali più diretti.
    Charles Leclerc è stato in grado di rimontare quattro posizioni chiudendo quinto mentre Carlos Sainz, alla duecentesima gara in Formula 1, ne ha rimontate cinque chiudendo settimo dopo una partenza non positiva che lo aveva visto scivolare dodicesimo.
    Al termine della gara, Fred Vasseur ha detto: “Sono molto soddisfatto di come ci siamo comportati oggi, a differenza di sabato. Abbiamo messo in atto una buona strategia e gestito al meglio la gara disputando una corsa molto solida su entrambi i lati del box”.
    Commentando la gara, il Team Principal della Ferrari ha poi aggiunto: “La partenza di Carlos è stata difficile, ma successivamente ha mostrato un buon ritmo, mentre nelle fasi finali Charles stava addirittura eguagliando Lando Norris a livello di ritmo e anche George Russell non era così lontano. Non potevamo davvero aspettarci di più di questo quinto posto considerato da dove siamo partiti”.
    Guardando avanti e pensando alla prossima gara di Austin, Vasseur ha concluso dicendo: “Ora abbiamo una pausa di tre settimane e mi aspetto che tutti i team ad Austin, noi inclusi, porteranno qualcosa di nuovo. Sarà la prima corsa di una tripla e mi aspetto che, come al solito, alcune delle tre piste che ci attendono si adattino ad alcune squadre meglio che ad altre”.

    F1, Vasseur: “Peccato per sabato, ma gara è positiva” LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur suona la carica: “La Ferrari va a Singapore per vincere”

    Il Circus della Formula 1 affronta la seconda gara consecutiva su un circuito cittadino. Nel giro di una sola settimana, si passa dal velocissimo tracciato di Baku al circuito di Marina Bay a Singapore. La gara è una delle preferite dai fan, sia per l’atmosfera che per lo spettacolo.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Aramco Gran Premio de Espana 2024, 10th round of the 2024 Formula One World Championship from June 21 to 23, 2024 on the Circuit de Barcelona-Catalunya, in Montmeló, Spain – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Alla vigilia del Gran Premio di Singapore, Fred Vasseur è tornato a parlare della gara di Baku, sottolineando come l’esito finale non sia stato quello sperato. Il Team Principal della Ferrari, senza accusare nessuno, ha detto: “L’esito dell’ultima gara non è stato quello che speravamo, il che in sé dice però che il nostro livello di competitività è molto alto, soprattutto nell’attuale contesto della Formula 1, in cui c’è poca differenza prestazionale tra i quattro team di vertice”.
    Guardando invece al prossimo fine settimana, Vasseur ha aggiunto: “Vogliamo continuare su questa strada anche a Singapore, un altro circuito cittadino molto impegnativo. A entrambi i nostri piloti piace correre qui, e anzi uno di loro ha vinto proprio lo scorso anno. Ci piacerebbe ripetere l’impresa questo weekend continuando a lavorare bene come squadra, come abbiamo fatto nelle ultime gare”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha parlato anche del delicato tema della gestione gomme: “Le ultime due domeniche ci hanno dimostrato quanto sia importante la gestione gomme, e avendo nuovamente a disposizione le tre mescole più morbide, dopo Monza e Baku, dovremmo avere una migliore comprensione del loro comportamento, anche se poi ogni pista è diversa”.

    In particolare, uno degli aspetti più importanti su una pista come quella di Marina Bay, sarà rappresentato dalle qualifiche: “Naturalmente anche qui la qualifica è molto importante e siamo preparati per affrontarla al meglio, quindi sono sicuro che potremo mettere in difficoltà i nostri avversari”, ha detto Vasseur.
    Gp Singapore F1 2024: il programma
    Il Gran Premio di Singapore si può dunque considerare a tutti gli effetti una gara con formato di weekend tradizionale, con tre sessioni di prove libere – FP1 ed FP2 il venerdì alle 11.30 e alle 15.00; FP3 il sabato alle 11.30, seguite dalle qualifiche 15.00. La gara, su 62 giri, si disputerà come alsolito la domenica e l’orario previsto è quello delle ore 14.00. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari vincente anche senza Newey. La storia dice di sì

    SUZUKA, JAPAN – APRIL 06: Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on April 06, 2024 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202404060248 // Usage for editorial use only //

    In F1 Ferrari resta sempre il brand che attira l’attenzione generale, nel bene e nel male. Questi ultimi giorni lo confermano ulteriormente non solo per il mero risultato sportivo. Ne è la prova il discusso trasferimento del geniale progettista Adrian Newey da Red Bull ad Aston Martin.
    Come è noto il protagonista dei successi targati Williams, Mclaren e Red Bull ha preferito un’altra volta ancora non sposare la causa di Maranello, dimostrando che questo matrimonio non s’ha da fare. Le parti non hanno trovato un punto d’accordo. Motivo dello stallo nelle trattative il ruolo da assegnare allo stesso Newey, che quest’ultimo avrebbe desiderato essere più ampio di quello pensato per lui dal team principal ferrarista Vasseur. La diversità di idee rilevata da quest’ultimo, infatti, sta proprio qui.
    In F1 Ferrari tiene sempre banco facendo parlare di sè, come accennato. Ed ecco per l’appunto che non appena c’è stato l’annuncio ufficiale dell’approdo in Aston da parte del genio, sul Cavallino Rampante e in particolare sullo stesso Vasseur sono piovute critiche a profusione soprattutto per questa dichiarazione con cui il manager francese ha sostenuto la propria decisione: “Il singolo non cambia il risultato.
    Il gruppo è sempre più forte del singolo”. E da quel momento apriti cielo e fuoco alle polveri con la crociata degli attacchi all’uomo del muretto rosso reo di essersi fatto sfuggire il miglior progettista in circolazione senza il quale Ferrari non vincerà. Eppure la storia dice che Vasseur ha ragione a valorizzare il gruppo. Basta ripassarla per prenderne consapevolezza e per non correre il rischio di avere la memoria corta.
    La Ferrari ha costruito la sua epoca d’oro, la striscia più vincente della sua avventura in F1 senza Newey. È un dato di fatto. Quando? dal 1999 (anno della vittoria del primo Mondiale Costruttori dal 1983) fino al 2004 quando ha ottenuto la bellezza di 5 Mondiali Piloti e 6 Costruttori. E la Rossa chi ha battuto sui campi di gara in quegli anni? Udite udite proprio lo stesso Newey che all’epoca era il tecnico di punta della Mclaren.
    La Ferrari aveva il famoso “dream team” in cui, appunto, era la squadra a rappresentare la vera forza assieme ad un pilota eccezionale, Michael Schumacher che non a caso l’apprezzava continuamente con parole al miele che non erano certo frasi fatte. Basta intervistare e ascoltare gli uomini che hanno lavorato con lui in quel periodo per rendersene conto.
    Ma anche il pilota più bravo del mondo non può far molto se non gli fai guidare una monoposto competitiva ai massimi livelli. E anche qui parlano i fatti in F1. Dal 1996 al 1999 pur dimostrando di essere nettamente il migliore di tutti con gesta eccezionali in pista, Schumacher non riuscì mai a centrare il traguardo iridato arrivando solo a sfiorarlo. Complici di ciò macchine in diverse occasioni buone ma prive del crisma della continuità vincente.
    Quando invece, nei successivi 5 anni, potè esprimere il suo straordinario talento con vetture all’altezza del suo nome ce la fece. Ed erano tutte monoposto, queste, progettate da uno staff tecnico di grande valore diretto dall’altrettanto bravo capo progettista Rory Byrne (non da Adrian Newey) e che nei Mondiali del 2002 e 2004 dominarono letteralmente su tutti (Newey in primis) in lungo e in largo.

    In quella fase la Ferrari era la dimostrazione lampante di come anche in uno sport a vocazione individuale in cui protagonista principale è il pilota si può vincere formando ed organizzando bene una squadra composta da ottimi professionisti. Era un gruppo, quello, caratterizzato da tante risorse umane di grande qualità nei loro rispettivi settori. Gli stessi erano stati assemblati al meglio e poi gestiti benissimo dal presidente Montezemolo, tanto da creare una grande famiglia di lavoro, unita, granitica, armoniosa e collaborativa il cui operato veniva finalizzato dal fuoriclasse al volante.
    Si tratta della formula vincente dello spirito di gruppo in cui fondamentali sono le competenze, indispensabili per aprire un ciclo trionfale. Ed è questo ciò che Vasseur sta cercando di realizzare in seno alla Ferrari. Procede verso questa direzione l’acquisto dell’ottimo tecnico Loic Serra. LEGGI TUTTO

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    Da Singapore ad Abu Dhabi: come Ferrari pianifica la rincorsa al mondiale costruttori

    Da Singapore ad Abu Dhabi. Ecco come la Scuderia Ferrari pianifica la rincorsa al mondiale piloti e costruttori. I circuiti favorevoli e quelli da temere, degli ultimi sette appuntamenti del mondiale 2024 di Formula 1.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Diciassette Gran Premi del mondiale F1 2024 sono andati in archivio ma ben sette gare, oltre a tre Sprint, sono in calendario da qui a fine stagione. Il prossimo fine settimana, dopo Baku, il Circus della Formula 1 farà tappa a Singapore per poi trasferirsi negli Stati Uniti, Messico, Brasile e chiudere la stagione con Qatar e Abu Dhabi.
    La Scuderia Ferrari occupa attualmente la terza posizione della classifica mondiale costruttori con 425 punti, dietro a Red Bull (456 | +31 punti) e McLaren (476 | +51 punti). Nella maggior parte dei mondiali di Formula 1, la lotta è tra due squadre mentre quest’anno possiamo godere di uno spettacolo con un attore in più!
    Il terzo incomodo possiamo dire sia proprio il Team di Maranello. Se infatti Red Bull aveva dominato la prima parte della stagione e McLaren ha la monoposto migliore da qualche gara a questa parte, Ferrari è forse state quella più costante tra le tre squadre. La compagine italiana si appresta ad affrontare gli ultimi sette appuntamenti, con la forza di chi ha vinto a Monza e perso a Baku perché sono stati “non perfetti”, come invece chiede da tempo Fred Vasseur.
    Ferrari, le parole di Vasseur
    “Lasciamo Baku con un risultato al di sotto delle aspettative ma è stato bello vedere che, come a Monza, stavamo battagliando con la McLaren ed eravamo competitivi”, ha detto il Team Principal della Ferrari, al termine del Gp dell’Azerbaijan.

    Vasseur ha poi anche aggiunto: “Dobbiamo mantenere la concentrazione e continuare a lottare perché ci sono ancora molte gare da disputare”.
    Ferrari mondiale: le 7 gare in calendario
    I Gran Premi ancora in calendario sono i seguenti: Singapore (22 Settembre), USA (Austin – 20 Ottobre), Messico (27 Ottobre), Brasile (03 Novembre), USA (Las Vegas – 23 Novembre), Qatar (01 Dicembre), Abu Dhabi (08 Dicembre).
    Considerando le caratteristiche della SF-24, i circuiti di Singapore e Las Vegas potrebbero essere quelli più favorevoli. Tra i più sfavorevoli invece troviamo Austin e Qatar, simili a Silverstone e Suzuka, con lunghi curvoni in appoggio. Messico, Brasile e Abu Dhabi presentano caratteristiche intermedie e molto dipenderà dalla capacità di far lavorare al meglio gli pneumatici e di non commettere errori sia in qualifica che di strategia poi in gara. LEGGI TUTTO

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    Nuovo organigramma Ferrari F1: c’era spazio anche per Adrian Newey

    Nella giornata di ieri, la Ferrari ha comunicato di avere affidato il ruolo di Technical Director Chassis a Loic Serra. La comunicazione organizzativa segue quella del 13 maggio scorso nella quale la stessa Scuderia di Maranello aveva annunciato lo stesso Serra nel ruolo di Head of Chassis Performance Engineering, a riporto di Enrico Cardile.
    Oggi, come allora, non cambia la data di inizio della sua avventura in Ferrari, fissata per il 1° ottobre. Tra le due date però, che cosa è cambiato? Due cose in particolare: la trattativa con Adrian Newey e l’uscita di Enrico Cardile a inizio luglio.
    A fronte di questo Serra andrà a ricoprire il ruolo a diretto riporto del Team Principal, Fred Vasseur. All’ex Mercedes faranno dunque capo le divisioni Chassis Project Engineering, affidata a Fabio Montecchi; Vehicle Performance, affidata a Marco Adurno; Aerodynamics, affidata a Diego Tondi; Track Engineering, affidata a Matteo Togninalli e Chassis Operations, affidata a Diego Ioverno, che mantiene anche la carica di Direttore Sportivo.
    Contestualmente la Scuderia Ferrari ha fatto sapere che il ruolo di Technical Director Power Unit continuerà ad essere affidato ad Enrico Gualtieri, sempre a diretto riporto di Fred Vasseur.
    Questo disegno organizzativo, non molto diverso dal precedente con Cardile, disegna una struttura con due direzioni separate: Power Unit da una parte e Telaio dall’altra. All’interno però di quest’ultima, oltre alla progettazione del telaio, ci sono funzioni molto importanti come quelle legate all’aerodinamica, alla performance del veicolo e alle operazioni in pista.
    In questa struttura organizzativa, voluta da Vasseur, resta la Direzione Sportiva, affidata a Diego Ioverno e, sempre dal 1° ottobre, vedremo in pista anche Jerome D’Ambrosio che, di fatto, sarà vice Team Principal. E’ molto probabile che quest’ultimo svolga un ruolo più “pistaiolo” mentre al Team Principal sia riservato più un ruolo di comunicazione e “politico”. E’ un po’, se vogliamo fare un paragone, a quanto avviene oggi in McLaren, con Andrea Stella e Zak Brown.
    In un organigramma come questo, sul quale si è cominciato a ragionare durante le trattative con Newey, c’era e ci sarebbe ancora spazio per una figura di questo tipo. Come vedete anche dalla rappresentazione qui sotto, manca un Direttore Tecnico che possa essere una figura di raccordo tra Telaio e Power Unit. Quello era il ruolo pensato per un “personaggio” con il genio inglese dell’aerodinamica. Pare purtoppo che Newey abbia preferito l’Aston Martin: vedremo.
    Organigramma Ferrari F1 LEGGI TUTTO