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    F1, Ferrari vincente anche senza Newey. La storia dice di sì

    SUZUKA, JAPAN – APRIL 06: Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on April 06, 2024 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202404060248 // Usage for editorial use only //

    In F1 Ferrari resta sempre il brand che attira l’attenzione generale, nel bene e nel male. Questi ultimi giorni lo confermano ulteriormente non solo per il mero risultato sportivo. Ne è la prova il discusso trasferimento del geniale progettista Adrian Newey da Red Bull ad Aston Martin.
    Come è noto il protagonista dei successi targati Williams, Mclaren e Red Bull ha preferito un’altra volta ancora non sposare la causa di Maranello, dimostrando che questo matrimonio non s’ha da fare. Le parti non hanno trovato un punto d’accordo. Motivo dello stallo nelle trattative il ruolo da assegnare allo stesso Newey, che quest’ultimo avrebbe desiderato essere più ampio di quello pensato per lui dal team principal ferrarista Vasseur. La diversità di idee rilevata da quest’ultimo, infatti, sta proprio qui.
    In F1 Ferrari tiene sempre banco facendo parlare di sè, come accennato. Ed ecco per l’appunto che non appena c’è stato l’annuncio ufficiale dell’approdo in Aston da parte del genio, sul Cavallino Rampante e in particolare sullo stesso Vasseur sono piovute critiche a profusione soprattutto per questa dichiarazione con cui il manager francese ha sostenuto la propria decisione: “Il singolo non cambia il risultato.
    Il gruppo è sempre più forte del singolo”. E da quel momento apriti cielo e fuoco alle polveri con la crociata degli attacchi all’uomo del muretto rosso reo di essersi fatto sfuggire il miglior progettista in circolazione senza il quale Ferrari non vincerà. Eppure la storia dice che Vasseur ha ragione a valorizzare il gruppo. Basta ripassarla per prenderne consapevolezza e per non correre il rischio di avere la memoria corta.
    La Ferrari ha costruito la sua epoca d’oro, la striscia più vincente della sua avventura in F1 senza Newey. È un dato di fatto. Quando? dal 1999 (anno della vittoria del primo Mondiale Costruttori dal 1983) fino al 2004 quando ha ottenuto la bellezza di 5 Mondiali Piloti e 6 Costruttori. E la Rossa chi ha battuto sui campi di gara in quegli anni? Udite udite proprio lo stesso Newey che all’epoca era il tecnico di punta della Mclaren.
    La Ferrari aveva il famoso “dream team” in cui, appunto, era la squadra a rappresentare la vera forza assieme ad un pilota eccezionale, Michael Schumacher che non a caso l’apprezzava continuamente con parole al miele che non erano certo frasi fatte. Basta intervistare e ascoltare gli uomini che hanno lavorato con lui in quel periodo per rendersene conto.
    Ma anche il pilota più bravo del mondo non può far molto se non gli fai guidare una monoposto competitiva ai massimi livelli. E anche qui parlano i fatti in F1. Dal 1996 al 1999 pur dimostrando di essere nettamente il migliore di tutti con gesta eccezionali in pista, Schumacher non riuscì mai a centrare il traguardo iridato arrivando solo a sfiorarlo. Complici di ciò macchine in diverse occasioni buone ma prive del crisma della continuità vincente.
    Quando invece, nei successivi 5 anni, potè esprimere il suo straordinario talento con vetture all’altezza del suo nome ce la fece. Ed erano tutte monoposto, queste, progettate da uno staff tecnico di grande valore diretto dall’altrettanto bravo capo progettista Rory Byrne (non da Adrian Newey) e che nei Mondiali del 2002 e 2004 dominarono letteralmente su tutti (Newey in primis) in lungo e in largo.

    In quella fase la Ferrari era la dimostrazione lampante di come anche in uno sport a vocazione individuale in cui protagonista principale è il pilota si può vincere formando ed organizzando bene una squadra composta da ottimi professionisti. Era un gruppo, quello, caratterizzato da tante risorse umane di grande qualità nei loro rispettivi settori. Gli stessi erano stati assemblati al meglio e poi gestiti benissimo dal presidente Montezemolo, tanto da creare una grande famiglia di lavoro, unita, granitica, armoniosa e collaborativa il cui operato veniva finalizzato dal fuoriclasse al volante.
    Si tratta della formula vincente dello spirito di gruppo in cui fondamentali sono le competenze, indispensabili per aprire un ciclo trionfale. Ed è questo ciò che Vasseur sta cercando di realizzare in seno alla Ferrari. Procede verso questa direzione l’acquisto dell’ottimo tecnico Loic Serra. LEGGI TUTTO

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    Da Singapore ad Abu Dhabi: come Ferrari pianifica la rincorsa al mondiale costruttori

    Da Singapore ad Abu Dhabi. Ecco come la Scuderia Ferrari pianifica la rincorsa al mondiale piloti e costruttori. I circuiti favorevoli e quelli da temere, degli ultimi sette appuntamenti del mondiale 2024 di Formula 1.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Diciassette Gran Premi del mondiale F1 2024 sono andati in archivio ma ben sette gare, oltre a tre Sprint, sono in calendario da qui a fine stagione. Il prossimo fine settimana, dopo Baku, il Circus della Formula 1 farà tappa a Singapore per poi trasferirsi negli Stati Uniti, Messico, Brasile e chiudere la stagione con Qatar e Abu Dhabi.
    La Scuderia Ferrari occupa attualmente la terza posizione della classifica mondiale costruttori con 425 punti, dietro a Red Bull (456 | +31 punti) e McLaren (476 | +51 punti). Nella maggior parte dei mondiali di Formula 1, la lotta è tra due squadre mentre quest’anno possiamo godere di uno spettacolo con un attore in più!
    Il terzo incomodo possiamo dire sia proprio il Team di Maranello. Se infatti Red Bull aveva dominato la prima parte della stagione e McLaren ha la monoposto migliore da qualche gara a questa parte, Ferrari è forse state quella più costante tra le tre squadre. La compagine italiana si appresta ad affrontare gli ultimi sette appuntamenti, con la forza di chi ha vinto a Monza e perso a Baku perché sono stati “non perfetti”, come invece chiede da tempo Fred Vasseur.
    Ferrari, le parole di Vasseur
    “Lasciamo Baku con un risultato al di sotto delle aspettative ma è stato bello vedere che, come a Monza, stavamo battagliando con la McLaren ed eravamo competitivi”, ha detto il Team Principal della Ferrari, al termine del Gp dell’Azerbaijan.

    Vasseur ha poi anche aggiunto: “Dobbiamo mantenere la concentrazione e continuare a lottare perché ci sono ancora molte gare da disputare”.
    Ferrari mondiale: le 7 gare in calendario
    I Gran Premi ancora in calendario sono i seguenti: Singapore (22 Settembre), USA (Austin – 20 Ottobre), Messico (27 Ottobre), Brasile (03 Novembre), USA (Las Vegas – 23 Novembre), Qatar (01 Dicembre), Abu Dhabi (08 Dicembre).
    Considerando le caratteristiche della SF-24, i circuiti di Singapore e Las Vegas potrebbero essere quelli più favorevoli. Tra i più sfavorevoli invece troviamo Austin e Qatar, simili a Silverstone e Suzuka, con lunghi curvoni in appoggio. Messico, Brasile e Abu Dhabi presentano caratteristiche intermedie e molto dipenderà dalla capacità di far lavorare al meglio gli pneumatici e di non commettere errori sia in qualifica che di strategia poi in gara. LEGGI TUTTO

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    Nuovo organigramma Ferrari F1: c’era spazio anche per Adrian Newey

    Nella giornata di ieri, la Ferrari ha comunicato di avere affidato il ruolo di Technical Director Chassis a Loic Serra. La comunicazione organizzativa segue quella del 13 maggio scorso nella quale la stessa Scuderia di Maranello aveva annunciato lo stesso Serra nel ruolo di Head of Chassis Performance Engineering, a riporto di Enrico Cardile.
    Oggi, come allora, non cambia la data di inizio della sua avventura in Ferrari, fissata per il 1° ottobre. Tra le due date però, che cosa è cambiato? Due cose in particolare: la trattativa con Adrian Newey e l’uscita di Enrico Cardile a inizio luglio.
    A fronte di questo Serra andrà a ricoprire il ruolo a diretto riporto del Team Principal, Fred Vasseur. All’ex Mercedes faranno dunque capo le divisioni Chassis Project Engineering, affidata a Fabio Montecchi; Vehicle Performance, affidata a Marco Adurno; Aerodynamics, affidata a Diego Tondi; Track Engineering, affidata a Matteo Togninalli e Chassis Operations, affidata a Diego Ioverno, che mantiene anche la carica di Direttore Sportivo.
    Contestualmente la Scuderia Ferrari ha fatto sapere che il ruolo di Technical Director Power Unit continuerà ad essere affidato ad Enrico Gualtieri, sempre a diretto riporto di Fred Vasseur.
    Questo disegno organizzativo, non molto diverso dal precedente con Cardile, disegna una struttura con due direzioni separate: Power Unit da una parte e Telaio dall’altra. All’interno però di quest’ultima, oltre alla progettazione del telaio, ci sono funzioni molto importanti come quelle legate all’aerodinamica, alla performance del veicolo e alle operazioni in pista.
    In questa struttura organizzativa, voluta da Vasseur, resta la Direzione Sportiva, affidata a Diego Ioverno e, sempre dal 1° ottobre, vedremo in pista anche Jerome D’Ambrosio che, di fatto, sarà vice Team Principal. E’ molto probabile che quest’ultimo svolga un ruolo più “pistaiolo” mentre al Team Principal sia riservato più un ruolo di comunicazione e “politico”. E’ un po’, se vogliamo fare un paragone, a quanto avviene oggi in McLaren, con Andrea Stella e Zak Brown.
    In un organigramma come questo, sul quale si è cominciato a ragionare durante le trattative con Newey, c’era e ci sarebbe ancora spazio per una figura di questo tipo. Come vedete anche dalla rappresentazione qui sotto, manca un Direttore Tecnico che possa essere una figura di raccordo tra Telaio e Power Unit. Quello era il ruolo pensato per un “personaggio” con il genio inglese dell’aerodinamica. Pare purtoppo che Newey abbia preferito l’Aston Martin: vedremo.
    Organigramma Ferrari F1 LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Olanda | Ferrari fa esattamente quello che aveva chiesto Vasseur

    Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Fred Vasseur lo aveva chiesto ai suoi, proprio alla vigilia del Gran Premio d’Olanda. “Fate le scelte giuste nei momenti decisivi“, aveva intimato a piloti e muretto box, il Team Principal della Scuderia Ferrari. Oggi a Zandvoort è andata proprio così: i piloti hanno fatto il massimo e il muretto box ha giocato una carta vincente, in un momento decisivo. Il tutto ha portato ad un’esecuzione perfetta da parte dell’orchestra rossa che ora muoverà compatta in direzione Monza.
    “Non mi capita spesso di essere soddisfatto per un terzo posto, ma oggi sono estremamente contento del lavoro fatto dalla squadra in un fine settimana così difficile”. Sono state queste le parole di Charles Leclerc, al termine della gara di oggi a Zandvoort che lo ha visto a podio. Sesto al via e con sensazioni e dichiarazioni da far schiacciare un pisolino in spiaggia al posto di guardare la gara, il monegasco ha dovuto ricredersi quando si è reso conto che il passo gara della sua SF-24 era secondo solo a quello di Lando Norris.
    “Abbiamo faticato – ha aggiunto Leclerc – in tutte le sessioni sin dalle prime libere ma siamo riusciti a mettere tutto insieme quando contava di più. Abbiamo trovato il ritmo di cui avevamo bisogno, messo in atto una strategia perfetta, battendo i nostri concorrenti e tenendoli dietro senza doversi inventare chissà cosa.È grandioso iniziare la seconda metà della stagione in questo modo”.
    Sulla stessa onda anche Carlos Sainz che, dal 10° posto al via, è riuscito a chiudere al 5° posto, davanti ad una Red Bull e alle due Mercedes. “Onestamente – ha dichiarato lo spagnolo al termine della gara – non ci aspettavamo una gara così positiva, soprattutto dopo l’inizio di fine settimana molto difficile che abbiamo avuto”.
    Anche lo stesso Vasseur ha commentato sia il podio di Leclerc che l’ottima rimonta di Sainz: “Non eravamo molto ottimisti arrivando a Zandvoort, e invece oggi le cose sono andate molto bene per entrambi i lati del box: abbiamo avuto buone partenze, buone strategie e buoni pit stop con entrambi i piloti che hanno gestito alla grande le gomme”.

    F1, Gp Olanda | Ferrari: la cronaca della gara
    La domenica in crescendo della Scuderia, dopo un weekend fino a ieri pieno zeppo di difficoltà, si è aperta al meglio con la partenza. Nonostante scattassero entrambi dalla parte sporca della pista, sia Charles che Carlos sono riusciti ad avviarsi benissimo rimontando subito posizioni. Il monegasco ha passato all’esterno Sergio Perez salendo quinto, mentre Carlos si è messo subito davanti a Lance Stroll e Fernando Alonso, in ottava piazza, guadagnando la settima al giro 11 dopo un attacco aggressivo a Pierre Gasly. La squadra ha fermato Charles al giro 24 per farlo passare dalla gomma Medium alla Hard e il monegasco è riuscito a spingere subito effettuando un sontuoso doppio undercut a George Russell ed Oscar Piastri salendo dal quinto al terzo posto. Con Carlos la squadra ha atteso sei tornate in più e per poco lo spagnolo non è riuscito a imitare il compagno di squadra superando Perez in pitlane. Il messicano ha comunque resistito poco più di una quindicina di giri davanti alla Ferrari: Carlos infatti, forte di un passo nettamente superiore, al 47° giro ha attaccato la Red Bull numero 11 in curva 1 non lasciando scampo al rivale e salendo in sesta posizione. Sainz si è poi lanciato all’inseguimento di Russell che è rientrato ai box davanti a lui alla tornata 56 cedendogli la quinta piazza. Da quel momento lo spagnolo ha tenuto il proprio ottimo passo fino al termine, riuscendo anche ad avvicinarsi a Piastri e a Leclerc che battagliavano per il podio. Proprio il monegasco è stato autore di un grandioso finale di gara nel quale è riuscito a tenere a bada il pilota della McLaren portandosi a casa il settimo podio stagionale, il dodicesimo di squadra, nonché il 37° della carriera (e il numero 819 per la Scuderia).
    Ferrari, direzione Monza
    La prestazione offerta oggi in gara – pur senza aver portato nulla di nuovo sulla SF-24 – è un’ottima iniezione di fiducia per tutta la Scuderia Ferrari che è attesa dal bagno di folla dei tifosi a Monza, dove la prossima settimana andrà in scena il Gran Premio d’Italia. La pista di casa è unica nel suo genere e dovrebbe sposare meglio le caratteristiche della monoposto costruita a Maranello. Sulle SF-24 ci saranno anche degli aggiornamenti che ci si attende possano contribuire ad aumentare il livello di competitività contro rivali che rimangono fortissimi. Il podio di oggi era proprio l’antipasto che serviva per scaldare i tifosi.
    “La prossima gara è a Monza – ha detto Leclerc -. E’ il nostro Gran Premio di casa e faremo il massimo per rendere orgogliosi i nostri tifosi”. Anche Sainz si è detto fiducioso in vista del suo ultimo Gp d’Italia vestito di rosso: “Arriviamo a Monza con il morale alto: non vedo l’ora di correre davanti ai nostri tifosi!”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur a piloti e muretto: “Fate le scelte giuste nei momenti decisivi”

    E’ un Fred Vasseur molto chiaro e diretto, quello che si appresta al ritorno in pista, dopo la pausa estiva. Per il Gp d’Olanda il messaggio è ai suoi piloti e al muretto box. Le parole di oggi del Team Principal Ferrari.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La pausa estiva del Circus della Formula 1 è finita. Anche se è tempo di chiudere gli ombrelloni, la Scuderia Ferrari e tutti gli altri 9 team F1 sono nuovamente a bordo spiaggia, ma per scendere in pista, sulla pista olandese di Zandvoort, letteralmente a due passi del Mare del Nord.
    Si tratta della gara numero 15 della stagione, la 33esima edizione del Gran Premio d’Olanda, tutti andati in scena su questo piccolo circuito.
    E, proprio alla vigilia del Gp d’Olanda, Fred Vasseur ha rilasciato le prime dichiarazioni per la Ferrari, dopo la lunga sosta di agosto: “Siamo arrivati alla pausa estiva con il Gran Premio del Belgio nel quale come squadra abbiamo complessivamente mostrato una buona prestazione, conquistando la pole position e un piazzamento da podio con Charles, risultati che ci hanno dato fiducia. Ripartiamo da Zandvoort, un circuito completamente diverso da Spa-Francorchamps, corto, stretto e tortuoso nel quale sarà fondamentale ogni piccolo dettaglio, soprattutto in qualifica visto che superare è veramente difficile”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ripete quanto abbiamo già sentito più volte, nel corso di questa stagione: “Come al solito ci concentreremo su noi stessi cercando di estrarre il massimo del potenziale dal nostro pacchetto, che in altre parole significa essere in grado di trovare la miglior messa a punto ma anche identificare le scelte giuste nei momenti decisivi – in qualifica come in gara – sia da parte del muretto che dei piloti”.

    Vasseur: Mi aspetto una lotta sul filo dei centisimi
    Vasseur, riprendendo anche quanto detto qualche giorno fa a formula1.com, ha voluto ricordare come i distacchi con i rivali siano davvero ridotti, soprattutto su un circuito corto come Zandvoort: “Conoscendo i valori in campo questa stagione, e considerate le caratteristiche della pista è lecito attendersi una lotta sul filo dei centesimi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Fred Vasseur parla delle qualità di Carlos Sainz e Charles Leclerc

    A poco più di un anno e mezzo dalla sua nominia a Team Principal della Ferrari in Formula 1, Fred Vasseur sta cercando di cambiare la Scuderia, con l’obiettivo di farla tornare ai vertici del Circus della Formula 1. In una lunga intervista esclusiva a formula1.com, Vasseur ha parlato delle qualità dei suoi due piloti.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Eric Alonso / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    F1, Vasseur su Leclerc
    Da quando Charles Leclerc ha assaporato la vittoria sulle strade di Monaco, il pilota della Ferrari ha attraversato un periodo difficile. Ai brutti risultati in pista sono segite parole non bellissime nei confronti della squadra. In Ungheria, però, il suo tono è decisamente cambiato e sono seguiti due dei suoi risultati più brillanti della stagione: il quarto posto in Ungheria, la pole e il terzo posto a Spa.
    “Non si tratta solo di Charles, è difficile per la squadra”, ha detto Vasseur, che poi ha anche aggiunto: “Dopo Monaco abbiamo avuto una sequenza difficile. In Canada non eravamo messi male. Quello che è chiaro è che la macchina era un po’ più difficile da guidare e anche il livello di aspettative di Charles era un po’ più alto”.
    “La vita di una squadra è fatta di alti e bassi – ha voluto ribadire il Team Principal della Ferrari -. Abbiamo discussioni permanenti con Charles. Lui conosce la nostra situazione, sa cosa facciamo bene e cosa facciamo male e sa che a volte ha commesso degli errori. Ma non stiamo cercando di addossare la responsabilità a qualcuno. Lavoriamo insieme da anni, ci conosciamo perfettamente, sappiamo che stiamo spingendo, sappiamo che dobbiamo solo sistemare le cose. Non siamo assolutamente nella situazione di puntare il dito”.
    Quel “puntare il dito” suona un po’ come una tiratina di orecchie al monegasco, reo, in alcuni team readio e anche in alcune interviste post gara, di aver esagerato con qualche riferimento a persone o fatti interne alla squadra.
    F1, Vasseur su Sainz
    Per contro, il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, che l’anno prossimo sarà sostituito dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, ha messo in difficoltà Leclerc più di una volta quest’anno e si trova a soli 15 punti di distanza nel campionato piloti, avendo anche disputato una gara in meno (Arabia Saudita) per l’operazione all’appendicite.
    Vasseur ha detto di essere rimasto impressionato dal modo in cui lo spagnolo ha gestito la notizia della sua partenza e ha più volte sottolineato come la capacità dello spagnolo di essere all’altezza di Leclerc sia fondamentale per essere in lotta per il campionato costruttori quest’anno. “Una delle qualità di Carlos è che è molto forte mentalmente, è molto costante”, ha detto Vasseur che poi ha anche aggiunto: “Ci sono solo due gare che ho visto essere state difficili per lui negli ultimi 36 anni. È molto costante, è sempre presente. È molto impegnato, molto concentrato e ha una buona conoscenza della vettura”.
    F1, Vasseur e la ‘racing mentality‘
    Vasseur ha anche affrontato il tema della “mentalità da gara” che in Ferrari era poco presente: “Devi rischiare ovunque, se vuoi vincere”, ha detto il Team Principal [ leggi qui, l’articolo dedicato ]
    Leggi qui, l’intervista completa su f1.com LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “Il divario da chi ci precede è di tre o quattro centesimi”

    A poco più di un anno e mezzo dalla sua nominia a Team Principal della Ferrari in Formula 1, Fred Vasseur sta cercando di cambiare la Scuderia, con l’obiettivo di farla tornare ai vertici del Circus della Formula 1. In una lunga intervista esclusiva a formula1.com, Vasseur ha parlato dell’approccio al miglioramento continuo per avvicinare gli avversari.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Da quando è arrivato a Maranello, ci sono segnali che indicano che la mentalità in Ferrari sta cambiando. “Credo che sarebbe un errore pensare che ci sia un elenco di cose da fare, perché si tratta piuttosto di un approccio di miglioramento continuo”, ha detto Vasseur al sito ufficiale della Formula 1.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “Non dobbiamo fare una cosa ed è fatta. La mia lista di cose da fare è convincere tutti i dipendenti della fabbrica che è così”.
    Parlando poi del distacco molto ridotto da Red Bull, McLaren e Mercedes, Vasseur ha ribadito: “Ogni giorno dobbiamo cercare di fare un lavoro migliore di quello di ieri. Questo è ancora più vero oggi in F1, con un divario così ridotto tra le squadre e le vetture. Ogni singolo dettaglio fa un’enorme differenza in termini di risultati. La media tra noi e chi ci precede è di circa tre o quattro centesimi di secondo”.
    Il Team Principal, arrivato in Ferrari a inizio gennaio del 2023, ha ricordato anche il distacco al Gran Premio del Made In Italy e dell’Emilia Romagna di quest’anno: “A Imola, ci sono state tre vetture nel giro di un millesimo. Dobbiamo tenerlo a mente e fare in modo di impegnarci in ogni settore dell’azienda: dalla produzione alla progettazione, dalle operazioni in pista all’aerodinamica, per inseguire ogni decimo”.

    F1, Vasseur e la ‘racing mentality‘
    Vasseur ha anche affrontato il tema della “mentalità da gara” che in Ferrari era poco presente: “Devi rischiare ovunque, se vuoi vincere”, ha detto il Team Principal [ leggi qui, l’articolo dedicato ]
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    F1, Fred Vasseur: “Devi rischiare ovunque, se vuoi vincere. Questa è la mentalità da gara”

    A poco più di un anno e mezzo dalla sua nominia a Team Principal della Ferrari in Formula 1, Fred Vasseur sta cercando di cambiare la Scuderia, con l’obiettivo di farla tornare ai vertici del Circus della Formula 1. In una lunga intervista esclusiva a formula1.com, Vasseur ha affrontato il tema della sua più grande sfida da quando è arrivato a Maranello.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il ruolo di Fred Vasseur è uno dei più ambiti in Formula 1 ma è anche uno dei più difficili. Ogni sua decisione, ogni sua mossa in pista e ogni risultato viene analizzato nei minimi dettagli. Alla Ferrari, se hai successo, “è normale”. Se non vinci però si viene criticati, più che in altri team.
    Tutto ciò che non è vittoria è considerato un fallimento. Le critiche sono ovviamente arrivate lo scorso anno per il terzo posto finale, dietro a Red Bull e Mercedes e non mancano quest’anno. Dopo 14 gare, la Ferrari si trova al terzo posto nel campionato costruttori, esattamente dove si trovava dopo lo stesso numero di gare l’anno scorso.
    Recentemente vi abbiamo proposto l’analisi del mondiale costruttori F1 2024 e il confronto con il 2023.
    Mentre però dall’esterno le critiche continuano, all’interno il quadro sembra diverso: “All’interno del team l’umore è buono. Sicuramente volevamo ottenere di più – ha detto Vasseur – e probabilmente abbiamo esagerato in alcuni eventi, cercando di ottenere di più. Quando si ha un atteggiamento aggressivo, a volte si ottiene meno. Dobbiamo mantenere la calma”.
    Il Team Principal della Ferrari ha voluto ricordate le gare più difficili del 2024: “Abbiamo avuto quattro weekend difficili (Canada, Spagna, Austria e Gran Bretagna, ndr): l’umore in squadra non era buono, perché non era quello che volevamo, ma c’era positività nel cercare di recuperare, capire perché e risolvere il problema. L’atteggiamento è stato buono”.
    La grande sfida con la Ferrari è sempre stata quella di dare al personale del team la fiducia necessaria per spingersi oltre i confini delle rispettive aree senza temere di essere criticati, individuati o addirittura licenziati quando un’idea non funziona o veniva commesso un errore. In un lasso di tempo relativamente breve, Vasseur sembra essere riuscito a trasmettere con successo questa cultura e a modificare la mentalità: “Se devo essere orgoglioso di qualcosa, non è il risultato”, ha detto. “Il risultato è una conseguenza. È più il fatto che tutti siano più propensi a rischiare, un po’ meno spaventati: la conseguenza è il risultato. Il fatto che stiamo cercando di cambiare un po’ la mentalità”.

    Vasseur ha poi aggiunto: “Per me è questione di mentalità. Devi rischiare ovunque, se vuoi vincere. Questa è una mentalità da gara. Probabilmente è anche il DNA della Red Bull. È qui che dobbiamo fare un passo avanti”.
    Vasseur è un team principal equilibrato. Non lo abbiamo mai visto reagire in modo esagerato quando la squadra ha avuo un weekend negativo, né lo abbiamo visto festeggiare troppo in caso di vittoria. Nelle giornate storte, Vasseur protegge la sua squadra a tutti i costi. Nelle giornate positive, si congratulerà con tutti per provare a vincere in modo costante: “Ci sono persone che guardano agli aspetti positivi e altre che guardano alle aree di miglioramento. Io – ha detto Vasseur – credo di essere più orientato verso queste ultime. Questa è la competizione. La cosa più importante è concentrarsi sulle proprie debolezze e mantenere un approccio di miglioramento continuo”.
    Leggi qui, l’intervista completa su f1.com LEGGI TUTTO