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    F1, La prima foto di Fred Vasseur da Team Principal Ferrari

    La giornata di oggi è stato il primo giorno di Fred Vasseur nel suo nuovo ruolo di Team Principal e General Manager della Scuderia Ferrari.

    Qui sotto, il tweet pubblicato sul profilo ufficiale della Ferrari, poco prima delle 18:00 di oggi, dove si vede Fred Vasseur in una sala riunioni con Laurent Mekies, Direttore Sportivo della Scuderia di Maranello.
    Il nuovo Team Principal della Ferrari indossa un maglioncino blu che, ad alcuni, ha ricordato un po’ l’outfit che utilizzava sempre anche Sergio Marchionne.

    Vasseur non ha rilasciato oggi alcuna dichiarazione mentre le sue parole il 13 dicembre scorso, giorno della sua nomina a Team Principal e General Manager della Scuderia Ferrari, erano state le seguenti: “Sono molto felice e onorato di assumere la guida della Scuderia Ferrari come Team Principal. Per me, un appassionato di motorsport da tutta la vita, la Ferrari ha da sempre rappresentato l’apice del mondo delle corse. Non vedo l’ora di lavorare con il team talentuoso e appassionato di Maranello, per onorare la storia e l’eredità della Scuderia e per conseguire dei risultati per i nostri tifosi in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    Le prime tre priorità di Fred Vasseur, da Team Principal Ferrari

    Lunedì 9 gennaio 2023 sarà ufficialmente il primo giorno di Fred Vasseur a Maranello. Quali sono le priorità del nuovo Team Principal della Scuderia Ferrari?

    Le “dimissioni” di Mattia Binotto furono comunicate il 29 novembre scorso. Dopo due sole settimane i vertici della Scuderia Ferrari annunciarono ufficialmente l’ingaggio di Fred Vasseur.
    Lunedì 9 gennaio sarà il primo giorno del nuovo Team Principal Ferrari a Maranello. In attesa delle sue prime dichiarazioni, vediamo insieme quali saranno le tre priorità che il francese dovrà affrontare nelle prime settimane nel suo nuovo ruolo.
    1. ORGANIZZIONE DEL TEAM FERRARI
    La priorità numero uno del nuovo Team Principal, che ricoprirà anche il ruolo di General Manager della Scuderia Ferrari, è quella di riorganizzare il Team. Il primo annuncio dovrebbe riguardare il nuovo Direttore Tecnico a cui dovrebbero rispondere Enrico Cardile (Head of Chassis Area) ed Enrico Gualtieri (Head of Power Unit). Il nome più “gettonato” è quello di Simone Resta, con un passato in Ferrari, Alfa Romeo e attuale direttore tecnico del Team Haas. Al di là del questo, altri ruoli chiave del muretto box dovrebbero essere rivisti da Vasseur a partire da quello che dovrà gestire le strategie al muretto box durante qualifiche e gare.
    2. ASSICURARE SVILUPPI COSTANTI DURANTE TUTTO L’ARCO DELLA STAGIONE
    Una priorità molto importante e sulla quale il CEO Ferrari Benedetto Vigna ha già avuto modo di parlare con Vasseur, riguarda gli sviluppi sulla monoposto nel corso della stagione, vero tallone d’Achille della gestione degli anni passati. Il nuovo Team Principal dovrà rivedere processi, pianificazione e ruoli chiave per assicurare che gli sviluppi siano efficaci durante tutto l’arco dell’anno.

    3. GESTIONE PILOTI
    Tra le attività da non sottovalutare, ci sarà quella legata alla gestione dei due piloti. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno corso insieme nelle ultime due stagioni. Il loro rapporto è più che buono ma alcune prese di posizione “binottiane” avevano lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti e due. La gestione dei piloti si rivelerà anche più importante qualora la monoposto abbia una performance tale da permettere al monegasco e allo spagnolo di lottare per delle vittorie.
    Organizzazione, sviluppi e gestione dei piloti sono dunque le prime priorità sulle quali Vasseur sarà chiamato a lavorare per dare una prima decisa sterzata alla Scuderia di Maranello. Sul tavolo del neo Team Principal e General Manager ci saranno poi tanti altri temi che richiederanno decisioni rapide per affrontare al meglio il breve periodo ma anche e soprattutto per guardare e pianificare un medio e lungo periodo vincente per la Rossa. LEGGI TUTTO

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    Ferrari e il 2023, rivoluzione e continuità

    TORINO – Non c’è stato il tempo per stilare un completo bilancio da parte della Ferrari per quanto riguarda il 2022, ma basta scorrere l’albo d’oro della Formula 1 per capire che non è stato affatto male, come dimostra il secondo posto nel Mondiale piloti colto da Charles Leclerc e del secondo nel Mondiale costruttori. Certo, dopo un inizio di stagione così scintillante (Leclerc ha vinto la prima e la terza gara e due volte è stato secondo), in molti pensavano che fosse finalmente l’anno del titolo piloti che manca dal 2007. Non è andata così, ma la Ferrari ha cercato di trarre il miglior insegnamento possibile da quanto accaduto. L’auto del 2023, che si sta assemblando a Maranello e che sarà pronta a breve (presentazione il 14 febbraio, poi test in Bahrain), nasce sulla base di quella del 2022 (riuscita, nonostante la crisi nei mesi centrale della stagione). Il limite principale, sviluppi a parte, è stato il motore: la Scuderia è stata costretta a depotenziarlo, per alzare un insufficiente livello di affidabilità. In questi mesi, considerando il sentiero stretto stabilito dalla Fia (si possono migliorare i motori per accrescere l’affidabilità, non per renderli più prestazionali), si è lavorato molto. Ed è probabile che si siano trovati quei 15 o 20 cavalli che erano rimasti in tasca.
    Il passaggio del timone
    Come tutti sanno, nonostante questi passaggi programmati (sui quali la Scuderia continuerà nel suo cammino, almeno nella prima parte del 2023) la Ferrari ha deciso di congedare Mattia Binotto e affidarsi a Frederic Vasseur. Il manager francese sta lavorando a tratti, perché sarà operativo appieno solo dal 9 gennaio. Difficile che possa prendere decisioni sul lato tecnico (proprio perché il lavoro è già impostato) e che ci sia margine per stravolgere l’organizzazione a breve sugli altri aspetti. Ma certo che i primi punti deboli che dovrà affrontare sono quelli che riguardano la gestione delle strategie, che nello scorso campionato hanno riservato tante sorprese (nessuna posivita) alla Ferrari e ai suoi tifosi.
    I galloni da prima guida
    Tema delicato sarà quello delle gerarchie tra i piloti in squadra. Non è un mistero per nessuno che Charles Leclerc non abbia gradito di doversi guadagnare gli eventuali galloni di prima guida in pista, contro un pilota fortemente determinato a crescere e migliorare in ogni aspetto come Carlos Sainz. Come vorrà procedere Vasseur su questo fronte? A ben guardare è più delicata questa questione che non quella delle strategie. Difficilmente sarà possibile intervenire sui contratti, che sono molto chiari. Si tratterà probabilmente di armonizzare ambizioni, risultati, obiettivi. In fondo il vero grande nodo da sciogliere è questo.
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    F1, Arnoux: “Avrei licenziato Binotto molto prima. E Vasseur deve fare come Todt”

    “Non mi è piaciuto vedere una Ferrari molto competitiva che si è fatta sfuggire il campionato. Perché eravamo partiti bene. È vero che non c’era l’affidabilità, ma abbiamo perso dei gran premi quasi come se avessimo fatto apposta”. Sono queste le prime parole di René Arnoux, estrapolate da una lunga ed interessante intervista di Mario Salvini su Gazzetta.
    L’ex pilota della Scuderia di Maranello parla in prima persona plurale, sentendosi ancora parte del Team Ferrari. E su Mattia Binotto il giudizio è molto duro: “Gli errori che ha commesso per me in Formula 1 sono imperdonabili. Non sono mai stato dalla parte di Binotto. Uno che dice ‘Andrà meglio l’anno prossimo, andrà meglio l’anno prossimo’, non merita quel posto”.
    Per Arnoux la decisione di licenziare il Team Principal è arrivata anche con ritardo: “L’avrei messo fuori già parecchi anni fa – ha detto il pilota francese, senza troppi giri di parole – . L’ho detto più volte. È intollerabile un comportamento come il suo quando sei alla testa della più bella squadra al mondo”.

    Alla domanda se sia giusta la scelta di Frédéric Vasseur, Arnoux ha detto: “Non mi permetto di dire né sì né no, perché lo conosco poco. L’ho incrociato, gli ho parlato. Ma non abbastanza per dire che sia giusto o meno. Abbiamo visto i risultati che ha fatto con un team di media fascia come l’Alfa. Ma gestire l’Alfa, in Svizzera, e gestire la Ferrari sono cose molto diverse. Senz’altro ha la competenza necessaria e spero che riesca a tirar su la squadra sotto l’aspetto della tecnologia e della strategia. Senza i quali il mondiale non lo vinci. L’anno scorso il telaio e il motore c’erano, l’affidabilità no. Ma soprattutto abbiamo sbagliato tante, tante, tante volte la strategia. E in quel campo c’è da fare una bella pulizia. Direi che c’è da buttare via tutto. E trovare qualcuno che sia capace”.
    Le parole di Arnoux suonano come l’ennesima critica all’operato di Binotto che aveva accentrato su di se anche la direzione tecnica del team: “Accorpare i due ruoli è stato un errore. Nella Formula 1 iper-specializzata di oggi non puoi fare tutto. Vasseur deve trovare le persone giuste. Non devi sapere come si fa un cambio o un motore. Todt se ne fregava. Devi avere le persone giuste, competenti, al posto giusto. E poi gestirle. Quando hai Ross Brawn direttore tecnico e poi Rory Byrne e Paolo Martinelli devi solo farli lavorare bene. Come faceva Todt e come deve fare Vasseur”.
    Leggi l’intervista completa su GAZZETTA. LEGGI TUTTO

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    Ferrari a San Valentino per scaldare il cuore dei tifosi. Probabilmente a Imola

    TORINO – I commenti sul web sono il miglior indicatore della passione Ferrari. Feroci quando gli uomini in Rosso meriterebbero poco più di una tiratina d’orecchie, entusiasti oltre misura – succede anche questo – quando arriva qualche risultato che accende il sorriso. Aver deciso di svelare la nuova auto il giorno di San Valentino (ovvero il prossimo 14 febbraio) è una di quelle scelte che sembrano fatte apposta perché il cuore rosso riprenda a battere dopo il letargo invernale. Una scelta che si deve a Mattia Binotto, anche se l’officiante della cerimonia non sarà più lui, ma il suo successore Frederic Vasseur.
    Ci vuole ancora un po’ di pazienza
    Anche il luogo del “reveal” è stato individuato per scaldare gli animi, ovvero l’autodromo di Imola, quello intitolato a Enzo e Piero Ferrari, quello che è tornato a ospitare le Rosse (e le sue rivali) da due anni a questa parte. In verità, da Maranello ufficializzano solo il quando (14 febbraio 2023, appunto) ma non il dove. Però sono tanti gli indizi che puntano sul circuito del Santerno, anche se bisognerà attendere un po’ per saperlo con esattezza.
    I ritmi incalzanti del Mondiale
    La Formula 1 ha ormai ritmi incalzanti: il Mondiale sembra finito da pochissimo (in effetto l’ultima gara è stata un mese fa) e – a parte i rivolgimenti in casa Ferrari – già si profila il prossimo all’orizzonte. Il giorno prima tocca alla sempre più ambiziosa Aston Martin. E presto arriveranno tutte le altre. Del resto, l’unica sessione di test sarà in Bahrain dal 23 febbraio, una decina di giorni dopo la presentazione.
    Il vuoto di potere non c’è stato
    In questo contesto, l’aspetto positivo è che il vuoto di potere al vertice della Scuderia sembra essere alle spalle. Binotto è formalmente in carica sino al 31, ma di fatto ha concluso il suo rapporto nei giorni scorsi, passando le consegne a Vasseur. Anche il francese sarà formalmente operativo dal 9 gennaio, ma in realtà ha preso possesso dell’ufficio da qualche giorno. Ora ci sono le vacanze natalizie, ma di fatto il nuovo corso è già cominciato. Contando anche sul pieno d’amore che – si spera – arriverà il prossimo San Valentino.
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    F1, Gené e l'esperienza di Vasseur: “Sarà un valore aggiunto per Ferrari”

    ROMA – Marc Gené ha parlato dell’arrivo di Frederic Vasseur come nuovo team principal della Ferrari in Formula 1. L’ex pilota e ambasciatore del Cavallino, durante un evento di Banco Santander ed El Pais svoltosi a Madrid, ha parlato con ottimismo del successore di Mattia Binotto, il quale lascerà il suo posto a fine 2022. “Parliamo di un team principal che ha molta esperienza in F1 e in generale nelle corse automobilistiche – ha detto -. Viene dal mondo delle corse e potrà contribuire, sarà un valore aggiunto per cercare di agguantare questo titolo che ci è sfuggito”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Gené
    “Quest’anno la Ferrari è partita molto bene, andando in testa ad entrambi i campionati – ha aggiunto Gené -. Poi abbiamo avuto un momento di difficoltà, ma abbiamo concluso l’anno al secondo posto, davanti a una delle due Red Bull. È stato un anno positivo, ma non quanto avremmo voluto, perché tutto ciò che è meno della vittoria, per il DNA della Ferrari, non è conforme agli obiettivi. Speriamo che Carlos Sainz abbia una macchina che gli permetta di vincere le gare e di lottare per il campionato e speriamo che anche Fernando Alonso abbia una macchina competitiva. Quest’anno abbiamo ottenuto più pole position di qualsiasi altra vettura e questo ci dice che la macchina è buona. La monoposto 2023 è stata progettata dagli stessi tecnici. Dobbiamo perfezionarci nei diversi momenti del fine settimana, ma se la vettura sarà veloce come quella del 2022, potremo lottare per il mondiale LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz rivela: “Vasseur cercò di ingaggiarmi per andare in Renault”

    La prima intervista di Carlos Sainz dopo che la Ferrari ha ufficializzato l’ingaggio di Fred Vasseur. Le parole riportate da “Marca”, durante un evento dello sponsor Estrella Galicia, sono quelle di un pilota determinato a fare bene nel 2023, grazie anche all’extra motivazione che il nuovo Team Principal saprà portare a Maranello.Carlos Sainz si è detto molto fiducioso, commentando l’arrivo in Ferrari di Fred Vasseur. Il nuovo Team Principal ha preso il posto di Mattia Binotto che aveva portato il pilota spagnolo alla corte di Maranello nel 2021: “È un cambiamento che speriamo sia positivo, ogni volta che arriva qualcuno di nuovo c’è sempre una motivazione in più per voler fare bene per lui e perché la squadra faccia un altro passo avanti, dobbiamo dargli tempo”, ha detto lo spagnolo.
    Sainz non è certo preoccupato per il passato di Vasseur e per la sua relazione con Charles Leclerc: “La Ferrari è un gigante di 1.200 o 1.300 persone. Vasseur dovrà vedere come tutti lavorano e operano, sapere quali cambiamenti dovrà apportare e questo non avviene dall’oggi al domani. Ci vorrà tempo ma mi fido di lui”
    E poi ha aggiunto anche qualcosa di cui nessuno era a conoscenza: “Ha già cercato di ingaggiarmi per andare alla Renault. Abbiamo negoziato e avuto molti contatti in passato. Ieri l’ho chiamato e ho avuto la mia prima conversazione come pilota Ferrari. So che farà bene”.
    Sainz è anche tornato a parlare della stagione 2022, della sua prima vittoria e di come questa abbia cambiato la sua mentalità in ottica 2023: “Ci sono molte cose belle e ricorderò per tutta la vita la prima pole e la vittoria, i 9 podi, momenti fantastici, ma anche momenti molto difficili. L’obiettivo è quello di avere più picchi alti nel 2023, una stagione costante e lineare, tanti punti e pochi ritiri”.

    Lo spagnolo sembra aver analizzato molto bene i punti su cui lavorare in ottica 2023: “Se vuoi lottare per il titolo devi vincere le gare, ma soprattutto essere costante, io so come vincere, cercherò di farlo più spesso. Però devi essere costante: con sei o sette ritiri sei fuori dal campionato e anche se la Red Bull e Max Verstappen sono stati superiori, se sono di nuovo il Carlos costante, si può lottare”.
    Parlando sempre del 2022, Sainz ha poi concluso dicendo: “È stato un anno importante, con una macchina competitiva per la prima volta che mi ha permesso di vincere gare e pole position, e mi ha insegnato a competere davanti a tutti. Imparo in fretta e so come cogliere gli aspetti positivi. Sono sicuro che sarò un pilota migliore nel 2023. Sono tante gare 23 o 24, ma mi piace, è lo sport di cui sono innamorato ed è impossibile non averne voglia di correre per la Ferrari. Godo come il primo giorno”. LEGGI TUTTO