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    Bottas tutto nudo sui social: lo scatto manda in tilt la Mercedes e l'Alfa Romeo

    Una bella vacanza rilassante a stretto, strettissimo contatto con la natura. Valtteri Bottas non ci ha pensato due volte e, complice il GP di Miami e la pausa della Formula 1 nel prossimo weekend, ha pensato di godersi qualche giorno di relax negli Stati Uniti. Insieme alla fidanzata Tiffany Cromwell e ad alcuni amici, il finlandese si è concesso una gita in Colorado, nella la foresta di Aspen nel Parco Nazionale delle Montagne Rocciose. Tra le betulle e gli alti fusti, con la scusa di provare ad avvistare gli orsi sulla riva del fiume, Bottas ha deciso di farsi un bagnetto e immergersi in acqua come mamma l’ha fatto. Per uno come lui cresciuto nel freddo della Finlandia, non deve essere stato un problema immergersi completamente nudo nelle fredde acque del fiume Roaring Fork a oltre 2.405 metri di altitudine.

    E in spiaggia con la sua Tiffany…

    Non è la prima volta che Bottas si mostra nudo sui social. Anche un mese fa aveva sorpreso tutto il Circus dopo il GP d’Australia, quando aveva postato una foto hot di lui in spiaggia mentre si esibiva in una ruota acrobatica “libera” da vestiti e da qualsiasi altra cosa. Ovviamente anche quello scatto in spiaggia portava la firma della sua Tiffany, con la quale non solo condivide la passione per la natura ma anche per la bici e il nudismo. 

    Mercedes e Alfa Romeo senza parole

    Le vacanze in deshabillé del pilota di Nastola hanno lasciato di stucco anche le sue due ultime scuderie: l’Alfa Romeo e la Mercedes. Entrambe hanno commentato su Instagram la sua foto con un mix di emoticon che spaziano tra il divertimento e lo sbalordito. Due occhi con una faccina che ride per il Biscione e una sola faccina attonita invece per il team di Bracklay. Il settimo posto nella gara di domenica deve averlo decisamente ispirato. E chissà se commenteranno anche i suoi colleghi…

    Guarda la galleryF1, Bottas e quella passione per il nudismo LEGGI TUTTO

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    F1, La luce di Russell non sia un pretesto per offuscare Hamilton

    Che George Russell avesse la stoffa di un potenziale fenomeno era già noto prima del suo approdo in Formula 1. Da rookie ha dominato prima la GP3 e poi la Formula 2 e con il supporto di Mercedes è sbarcato in Williams. Purtroppo la nobile decaduta della massima categoria non è esattamente la vetrina ideale per mettersi in mostra e il giovane inglese è spesso rimasto sul fondo della griglia a lottare con il compagno. Nonostante ciò, il ragazzo di King’s Lynn ha dato un assaggio delle sue doti in qualifica, entrando per nove volte in Q2 prima del Bahrein e prevalendo sempre sul compagno di squadra in due anni di attività.
    La pole position all’esordio con Mercedes gli è sfuggita per soli 26 millesimi. In gara è scattato bene dal lato sporco della pista e senza timori ha sopravanzato Bottas, per poi imporre un gran passo e involarsi verso una straordinaria vittoria. La safety car e l’errore del box hanno azzerato tutto, costringendo Russell a una gran ripartenza in cui è riuscito a sverniciare Bottas, rimasto in pista con gomma hard usata, e altre due vetture fino a raggiungere il secondo posto. Il tentato inseguimento al leader Perez è stato vanificato da una foratura, con ulteriore sosta ai box e rimonta sino al nono posto condita dal giro veloce. Al di là dell’innata velocità sul giro secco Russell ha impressionato per un approccio di graduale ricerca del limite e per una grande gestione di gara, aspetto molto più complesso da mettere a punto.
    La seconda considerazione emersa dal fine settimana di Sakhir riguarda Lewis Hamilton e il valore della Mercedes nel suo impressionante ciclo di vittorie. La prestazione di Russell non può sminuire in alcun modo il valore di un pilota che combatte all’apice da anni con un rendimento straordinario. Russell è da tempo indicato come un astro nascente della categoria, impossibilitato a mostrare il suo reale valore a causa della vettura che guida. Il fatto che non sia la Mercedes a vincere da sola è testimoniato dai risultati di Bottas, pilota tanto veloce quanto poco concreto in gara e non a suo agio nel corpo a corpo. Il finlandese ha ottenuto appena due successi nel 2020 contro le undici di Hamilton e ha appena sedici punti in più di Verstappen in campionato.

    I tifosi mascherati da giornalisti che aspettavano la grande performance di Russell non per esaltarne il valore ma per sminuire la caratura di un campionissimo come Hamilton sono partiti all’attacco, sfoderando tesi che hanno naturalmente trovato spazio solo in Italia. Il sette volte campione del mondo britannico ha regalato molte delusioni ai tifosi della Ferrari, dal 2008 sino al biennio 2017-2018 dove si è imposto contro Vettel. Ciò che però esula completamente dall’essere un esperto imparziale è cambiare il metro di giudizio a seconda dei protagonisti coinvolti. Nel 2014 quando la prorompente ascesa di Ricciardo ha costretto Vettel a migrare in Ferrari nessuno dei suddetti opinionisti ha manifestato dubbi così importanti circa il reale valore del quattro volte campione del mondo. Il suo approdo in Ferrari è stato celebrato e la stampa lo ha osannato fino alla fine del 2018. Le tesi che lo vedevano vincitore in Red Bull solo grazie alla superiorità della sua vettura sono rimaste seppellite nel passato.
    Una dinamica simile si è potuta osservare quando Verstappen ha vinto al debutto con la Red Bull nel 2016. Ricciardo non è un campione del mondo ma era comunque in piena ascesa. Il rilievo mediatico è giustamente ricaduto sull’impresa di Verstappen, che pure ha avuto bisogno di un paio di stagioni di apprendistato prima di diventare un pilota completo. Per citare un esempio più recente, Leclerc è arrivato in Ferrari da predestinato e la catena di errori di Vettel non ha comunque offuscato il talento del monegasco e le speranze che vi riversano i tifosi della Ferrari.
    Il confronto in pista tra Hamilton e Russell non è ancora avvenuto e pure i sedicenti esperti non si sono risparmiati in giudizi, strumentalizzando la rivelazione di un potenziale campione per attaccare chi è sempre stato il nemico numero uno. Vincere se non indossi la tuta rossa e se ti chiami Lewis Hamilton non può che renderti un bersaglio facile. LEGGI TUTTO

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    F1 2020, Mercedes è Campione del Mondo Costruttori per la settima stagione consecutiva!

    Non serviva certo questo ulteriore record per scoprire la forza devastante di un gruppo che sta dominando la scena da sette anni a questa parte. Al termine del Gran Premio dell’Emilia Romagna la Mercedes si è laureata campione del mondo per la settima stagione consecutiva. Il record sin qui condiviso con la Ferrari guidata dal triumvirato Todt-Brawn-Schumacher di sei campionati consecutivi è stato battuto. Sebbene i successi di questa corazzata tedesca con sede a Brackley non facciano più notizia, occorre riflettere sul percorso di questo gruppo verso un ciclo di successi senza precedenti nella storia di questo sport.
    La Mercedes che nel 2010 è rientrata in Formula 1 in veste ufficiale ha faticato non poco a ritagliarsi il suo spazio. La prima vittoria è arrivata solo nel 2012 in Cina con un weekend perfetto di Nico Rosberg. Nel 2013 con l’ingaggio di Lewis Hamilton il team diventa una presenza più stabile sul podio e coglie tre vittorie complessive, terminando la stagione al secondo posto nei costruttori. Nel 2014 l’avvento dell’era turbo ibrida spiana la strada alle frecce d’argento che a suon di vittorie si riveleranno all’altezza del mito. Il dopo è storia.
    Le power unit sono la costante del loro dominio ma si contano due significative rivoluzioni tecniche nel corso degli anni, una nel 2017 e la successiva nel 2019. Nel biennio 2017/2018 la Mercedes si scontra con la Ferrari dando vita a grandi duelli tra i due piloti simbolo di questa generazione, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A emergere sarà il campione inglese grazie a una condotta di gara magistrale e a un team dotato di una straordinaria capacità di reazione.
    La Mercedes si è rivelata un’organizzazione perfetta in grado di tirare fuori il meglio nei momenti decisivi, nel corso delle battaglie più feroci. È un team che ha saputo reinventarsi anche dopo aver perso uomini chiave. Al termine del 2016 il direttore tecnico Paddy Lowe lascia il team e in sua sostituzione arriva James Allison, da poco silurato da Marchionne in Ferrari. Nel 2019 termina anche l’esperienza di Aldo Costa, figura fondamentale in questi anni di successi. Nella stessa stagione verrà a mancare Niki Lauda, personalità senza eguali nel paddock e leader insieme a Toto Wolff di questa squadra. Lo stesso team principal ha recentemente dichiarato di essere alla ricerca di una figura interna che possa sostituirlo in vista di un suo disimpegno in un ruolo meno operativo ai weekend di gara.
    Se in alcune occasioni il team non aveva mostrato sin da subito tutte le proprie carte, nel 2020 la Mercedes è partita per sorprendere sin dai test invernali. Qualche opinionista ha ricondotto questo atteggiamento alla delusione di Wolff per essere stato tagliato fuori dalla corsa alla posizione di Amministratore Delegato della Formula 1, altri al probabile addio della squadra ufficiale al termine della stagione in corso.
    Chi parla di “monomarca Mercedes” non può e non deve sminuire i successi della casa di Stoccarda: i cicli tecnici dominanti hanno sempre fatto parte di questo sport in cui la ricerca del limite è sempre più esasperata. Le vittorie Mercedes non sono diverse dagli anni della “splendida noia” in cui a trionfare era la Ferrari. Cambiano i colori e le bandiere ma non per questo i valori sportivi e umani alla base di questi grandi successi. LEGGI TUTTO

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    Gp Spagna F1 2019: Conferenza stampa piloti

    Come per ogni week-end di gara, il giovedì è il giorno delle interviste e questa volta è stato il turno di Sebastian Vettel, Valtteri Bottas, Carlos Sainz, Pierre Gasly e George Russell partecipare alla conferenza stampa del Gran Premio di Spagna F1 2019. Come di consueto riportiamo le risposte più importanti date dai vari piloti […] LEGGI TUTTO

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    F1 | Bilancio di fine stagione in casa Mercedes: Hamilton vs Bottas

    Il campionato del mondo di Formula 1 2018 ha definitivamente consacrato il binomio Hamilton-Mercedes. Dopo un primo scorcio di stagione estremamente combattuto, il cinque volte campione del mondo e il suo team hanno letteralmente cambiato passo, vanificando le aspirazioni avversarie e lanciandosi con decisione verso la conquista del trono iridato. Se il rendimento di Lewis […] LEGGI TUTTO

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    F1 | Hamilton pigliatutto: vittoria e record di punti ad Abu Dhabi

    La stagione di Formula 1 si conclude all’insegna di Lewis Hamilton, il fresco cinque volte campione del mondo che, per l’undicesima volta in stagione, festeggia la vittoria ad Abu Dhabi. Undici, al pari delle pole position, contro le dieci spartite tra gli altri piloti in griglia. Un cannibale che appare davvero insaziabile nel non mollare […] LEGGI TUTTO

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    Hamilton: con Bottas la miglior partnership nella storia della Formula 1

    Solamente una settimana fa Lewis Hamilton si laureava campione del mondo per la quinta volta in carriera al termine di un difficile Gran Premio del Messico. Le successive riflessioni hanno portato il l’alfiere Mercedes a ringraziare il suo team per non aver mai mollato in quella che si è certamente rivelata la sfida più avvincente […] LEGGI TUTTO

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    Mercedes e la convivenza tra i piloti: troppe inutili polemiche in Ungheria

    Il Gran Premio d’Ungheria ha visto il quinto trionfo stagionale targato Hamilton – Mercedes, successo che ha del clamoroso considerate le premesse della vigilia, poi confermate nel corso delle prove libere. Nonostante questa affermazione, la sesta in carriera tra le curve dell’Hungaroring per il pilota inglese, non può non esserci dell’amaro in bocca per il […] LEGGI TUTTO