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    MotoGp, Razali: “A Valencia faremo importanti annunci”

    ROMA – A Valencia si chiuderà ufficialmente l’avventura per il team RNF con Yamaha. Dopo una stagione non esaltante con Andrea Dovizioso, ritiratosi a stagione in corso, e Darryn Binder pronto al ritorno in Moto2, Razlan Razali racconta la grande attesa per il passaggio in Aprilia e l’annuncio della nuova partnership. “Da martedì partirà il nostro nuovo progetto – spiega Razlan Ravali – con due piloti nuovi e un nuovo costruttore per il 2023. Questo weekend di Valencia sarà fondamentale per chiudere al meglio raccogliendo più punti possibile per restare davanti a Tech3”.
    “Squadra guarda al futuro”
    Nel team RNF c’è molto più attesa per il futuro che per il finale di stagione comunque da onorare. “Ci resta ancora una gara da correre in modo professionale. Non vediamo l’ora arrivi il 2023, ma ci tengo comunque a ringraziare tutti gli sponsor nel nostro primo anno, a volte le cose non vanno come ti aspettavi. Valencia non sarà solo l’ultima gara, ma in tutto il weekend ci saranno annunci importanti, questa è la strada per guardare al futuro”, ha concluso Razali. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi: “Chiudere al meglio la stagione”

    ROMA – Conquistato il titolo di “Rookie of the Year” come miglior esordiente in MotoGP, Marco Bezzecchi vuole chiudere la stagione da protagonista nell’ultimo GP di Valencia, dopo gli ultimi due quarti posto consecutivi e la pole messa a segno in Thailandia. “Sono concentrato per chiudere al meglio la stagione. Gli ultimi due GP – spiega il pilota classe 1998 – sono andato davvero forte e sono davvero contento degli ultimi risultati”.
    “Pronto per i test”
    Il pilota italiano del Mooney VR46 Racing Team oltre la pole e il titolo di miglior debuttante dell’anno ha conquistato anche il primo podio ad Assen. Ora il sogno di mettere la ciliegina sulla torta a Valencia prima di buttarsi nella nuova stagione già da martedì. “Valencia è una pista totalmente differente dalle ultime due e anche il clima sarà diverso. Ho centrato diversi obiettivi in stagionali, domenica sarò presente al Gala e poi mi concentrerò subito sulla stagione 2023 già dal test di martedì prossimo”, conclude Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bezzecchi punta la vittoria: “A Valencia per chiudere alla grande”

    ROMA – Marco Bezzecchi non pago degli ultimi risultati ottenuti vuole chiudere la stagione da protagonista nell’ultimo GP di Valencia. Il “Rookie of the Year 2022” dopo gli ultimi due quarti posto consecutivi e la pole messa a segno in Thailandia punta alla prima vittoria in classe regina nell’ultimo appuntamento dell’anno. “Sono concentrato per chiudere al meglio la stagione. Gli ultimi due GP -afferma il pilota classe 1998 – sono andato davvero forte e sono davvero contento degli ultimi risultati”.
    “Da martedì testa al 2023”
    Oltre la prima pole e il titolo di miglior debuttante dell’anno, il pilota in forza Mooney VR46 Racing Team ha già trovato il primo podio ad Assen. Ora manca solamente l’ultimo impegno prima di buttarsi nella nuova stagione già da martedì. “Valencia è una pista totalmente differente dalle ultime due e anche il clima sarà diverso. Ho centrato diversi obiettivi in stagionali, domenica sarò presente al Gala e poi mi concentrerò subito sulla stagione 2023 già dal test di martedì prossimo”, conclude Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo contro il destino per il titolo: il francese non ha mai vinto a Valencia

    ROMA – 23 punti. É questo il vantaggio in classifica di Francesco Bagnaia su Fabio Quartararo quando manca un solo Gran Premio alla fine della stagione, quello di Valencia. “El Diablo” dovrà assolutamente vincere e sperare in un piazzamento al di sotto del quindicesimo posto per “Pecco”, eventualità molto remota anche in virtù dei precedenti del campione iridato nel 2021 a Valencia. Infatti Quartararo non ha ancora mai vinto su questa pista, partendo dalla Moto 3, quando centrò al massimo un quattordicesimo posto.
    Un unico podio nel 2019
    Il bilancio migliora leggermente in Moto 2, con un ottavo posto nel 2017 e una clamorosa rimonta dal 32° al sesto posto nell’anno successivo. Il primo e unico podio arriva invece nell’annata di esordio in classe regina, con un secondo posto al termine di uno splendido testa a testa con Marc Marquez, dopo aver centrato la pole del sabato. Un double-header in sette giorni davvero negativo nel 2020 con quattordicesimo posto, dopo una scivolata, e uscita di scena la settimana seguente mentre l’ultimo precedente, già da campione del mondo, dodici mesi fa recita un quinto posto finale. Tutti risultati che non basterebbero per un clamoroso ribaltone iridato, che tra l’incredibile finale di stagione di Bagnaia e il feeling tra Quartararo e Valencia, avrebbe ancor di più dell’incredibile. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo a Valencia per soffiare il mondiale a Bagnaia: cosa deve accadere

    ROMA – Vincere e sperare in un piazzamento al di sotto del quindicesimo posto per “Pecco”, è questa l’unica possibilità che ha Fabio Quartararo per realizzare un’incredibile rimonta nell’ultimo Gran Premio, quello di Valencia, che significherebbe doppietta mondiale. Un’eventualità molto remota, oltre che per i 23 punti di vantaggio in classifica a favore di Francesco Bagnaia, anche in virtù dei precedenti del campione iridato 2021 a Valencia. Infatti finora Quartararo non ha ancora mai vinto su questa pista, partendo dalla Moto 3, quando centrò al massimo un quattordicesimo posto.
    Un solo podio nel 2019
    A partire dalla Moto 2, migliorano i risultati con un ottavo posto nel 2017 e una clamorosa rimonta dal 32° al sesto posto l’anno successivo. Il primo e unico podio arriva invece nel 2019, anno di esordio in classe regina, con un secondo posto al termine di uno splendido duello con Marc Marquez, dopo aver centrato la pole del sabato. Una sette giorni davvero negativa nel 2020 con prima quattordicesimo posto, dopo una scivolata, e poi caduta la settimana seguente mentre l’ultimo precedente, già da campione del mondo, dodici mesi fa si è concluso con un quinto posto finale. Tutti risultati che non basterebbero per una rimonta che avrebbe dell’assurdo,  tra l’incredibile finale di stagione di Bagnaia e il poco feeling tra Quartararo e il tracciato di Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini sulla Malesia: “Ho pensato anche al titolo di Bagnaia”

    ROMA – Enea Bastianini ha dovuto arrendersi anche matematicamente nella lotta per il titolo 2022 di MotoGP. Il pilota del team Gresini non può però essere deluso della stagione che si chiuderà domenica prossima a Valencia, dove a giocarsi il Mondiale ci sarà il suo futuro compagno di squadra in Ducati, Pecco Bagnaia. Nella gara in Malesia i due hanno lottato fino alla fine per la vittoria, andata poi al torinese. Enea ha però ammesso di aver considerato anche la situazione del connazionale durante il duello di Sepang: “Se avessi potuto attaccarlo l’avrei fatto, ma sapevo anche che il titolo è importante per Ducati, quindi era importante non correre rischi – ha detto -. Ora Pecco potrà lottare per il titolo a Valencia, penso che possa essere veloce su quella pista”.
    Le parole di Bastianini
    “È sempre difficile essere brillanti in quei momenti, da pilota si vuole ovviamente vincere – ha aggiunto Bastianini -. Quando combatti con un connazionale, con cui dovrai dividere il box l’anno prossimo e che è in corsa per il titolo, alcune idee sul futuro ti passano per la testa. Ho provato a fare la mia gara, siamo entrambi dei piloti molto forti. Non mi sono tirato indietro, ma avevo anche gli occhi puntati sul futuro”. In conclusione, qualche parole sul 2023 e la nuova avventura in Ducati ufficiale: “Dovrò adattarmi alla nuova moto e alla nuova squadra, le prime gare non saranno facili, ma mi sento pronto e competitivo. Nel box con Bagnaia? Per me sarà una spinta in più per fare ancora meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini terzo nel mondiale: a Valencia tifa anche Bagnaia

    ROMA – Enea Bastianini ha dovuto dire addio, anche matematicamente, al sogno titolo in MotoGP accarezzato per tutta la stagione. Il pilota del team Gresini non può però essere deluso della stagione che si chiuderà domenica prossima a Valencia, dove a giocarsi il Mondiale ci sarà il suo futuro compagno di squadra in Ducati, Pecco Bagnaia. Nella gara in Malesia i due hanno lottato fino alla fine per la vittoria, andata poi al torinese. Enea ha però ammesso di aver considerato anche la situazione del connazionale durante il duello di Sepang: “Se avessi potuto attaccarlo l’avrei fatto, ma sapevo anche che il titolo è importante per Ducati, quindi era importante non correre rischi – ha detto -. Ora Pecco potrà lottare per il titolo a Valencia, penso che possa essere veloce su quella pista”.
    Verso Valencia
    “È sempre difficile essere brillanti in quei momenti, da pilota si vuole ovviamente vincere – ha aggiunto Bastianini -. Quando combatti con un connazionale, con cui dovrai dividere il box l’anno prossimo e che è in corsa per il titolo, alcune idee sul futuro ti passano per la testa. Ho provato a fare la mia gara, siamo entrambi dei piloti molto forti. Non mi sono tirato indietro, ma avevo anche gli occhi puntati sul futuro”. In conclusione, qualche parole sul 2023 e la nuova avventura in Ducati ufficiale: “Dovrò adattarmi alla nuova moto e alla nuova squadra, le prime gare non saranno facili, ma mi sento pronto e competitivo. Nel box con Bagnaia? Per me sarà una spinta in più per fare ancora meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Bagnaia-Quartararo, questione di mani… e di testa

    TORINO – Le mani sul Mondiale. Quelle salde e sicure di Pecco Bagnaia, quelle instabili e dubbiose di Fabio Quartararo. Il torinese in nove gare ha ribaltato una classifica che in estate lo vedeva impietosamente sesto a 91 punti dalla vetta e fra due domeniche potrà giocarsi a Valencia un secondo match point dal sapore della formalità (il francese può solo vincere, a lui basta comunque arrivare 14°) per regalare alla Ducati il titolo piloti che manca da quindici anni (Casey Stoner 2007), mentre per trovare l’ultimo pilota italiano campione della top class su moto italiana bisogna tornare indietro addirittura di cinquanta (Giacomo Agostini su MV Agusta nel 1972). Insomma un appuntamento con la storia, al quale Bagnaia arriva avendo davvero dimostrato di essere il più forte.

    Le condizioni di Quartararo

    Quartararo invece correrà a Valencia nelle condizioni peggiori possibili. Non solo ha perso tutto il suo vantaggio, ma è precipitato a -23. Un gap che appunto gli concede pochissime chance di confermare il titolo conquistato l’anno scorso con largo anticipo. E l’impresa che sembra quasi impossibile è resta ancora più complicata non solo dall’inferiorità della sua Yamaha rispetto alla Ducati (che a Valencia l’anno scorso ha monopolizzato la prima fila nella qualifiche e il podio in gara, e che in questa stagione è ancora migliorata…), ma anche dall’infortunio patito nelle libere del sabato in Malesia. La frattura alla base del dito medio della… mano sinistra che, come confermato dalla visita effettuata al rientro in Europa, necessita un’operazione chirurgica per essere saldata e stabilizzata al meglio. Intervento che il francese ha deciso di rinviare a dopo Valencia, per essere sicuro di correre l’ultimo GP ma fors’anche più per disputare il test fondamentale del martedì (8 novembre) con la M1 2023, quella nel quale batterà il nuovo motore sul quale ha messo… le mani Luca Marmorini. L’ex motorista Ferrari e artefice della crescita Aprilia come consulente è infatti la carta più pesante giocata in estate dalla Yamaha per convincere Quartararo a rinnovare, convincendolo che quanto meno la Casa di Iwata dal prossimo anno potrà tornare a lottare ad armi quasi pare per lottare per il Mondiale. Convinzione alla quale si aggrappa il francese, che però nelle ultime gare è apparso davvero rassegnato, frustrato come all’inizio della stagione, quando aveva approfittato dai peccati di gioventù della GP22 e di Bagnaia per andare in fuga.

    Questione di testa

    La domanda è: tutta colpa solo della Yamaha? Per noi la risposta è no. Quartararo ha dimostrato di reggere meno la pressione di Bagnaia. La conferma è che quando ha potuto correre “libero” (a Sepang per la prima volta aveva perso la leadership dopo uno stillicidio di punti persi), l’ha fatto di nuovo guidando a modo suo e conquistando il podio nonostante la pista nemica dell’attuale M1 e la mano fratturata. Sarà così anche a Valencia. Probabilmente troppo tardi. Il grande merito di Pecco. E della Ducati. LEGGI TUTTO