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    NCAA maschile: Santa Barbara e Lewis in semifinale

    Di Redazione Definito il quadro delle semifinali Play Off nella Division I del campionato NCAA maschile: ad affrontare la testa di serie numero 1 Hawaii sarà l’UC Santa Barbara, mentre la BYU di Davide Gardini se la vedrà con la Lewis University. Nel primo turno dei play off Santa Barbara ha sconfitto Pepperdine per 3-1 (25-23, 25-22, 22-25, 28-26) al termine di una gara molto combattuta in cui è emerso il talento dei due bomber Randy Dewesee e Roy McFarland, autori di 21 attacchi vincenti a testa. La squadra dell’ateneo dell’Illinois ha invece superato per 3-0 Penn State (25-23, 27-25, 25-20 i parziali), che a sua volta aveva eliminato nel primo turno Belmont Abbey, l’unica altra formazione ammessa ai play off. Le semifinali si disputeranno tra giovedì 6 e venerdì 7 maggio: Hawaii-Santa Barbara alle 23 italiane, BYU-Lewis alle 2 di notte. La finalissima per il titolo è invece in programma domenica 9 maggio, sempre alle 2 italiane. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: le semifinali sono Wisconsin-Texas e Kentucky-Washington

    Di Redazione I quarti di finale della Division I di NCAA femminile, svoltisi nella “bolla” di Omaha, hanno definito gli accoppiamenti per le due semifinali del massimo campionato universitario degli USA. Protagoniste tre delle prime 4 teste di serie del tabellone: da una parte si sfideranno infatti la numero 2 Kentucky e la numero 6 Washington e dall’altra la numero 1 Wisconsin contro la 4 Texas. La prima notizia è che da quest’ultima semifinale verrà decretata la prima giocatrice italiana a disputare una finale NCAA tra Adhuoljok Malual (Texas) e Giorgia Civita (Wisconsin). Le due atlete hanno raggiunto questa Final Four con due percorsi completamente diversi: Adhu, freshman (matricola) appena arrivata a gennaio, ha avuto ancora poco spazio nella fortissima squadra delle Longhorns che raggiungono la semifinale grazie alla vittoria per 3-1 (25-22, 19-25, 25-15, 25-21) contro la numero 5 Nebraska; Giorgia Civita, dopo essersi laureata e aver dato un contributo importante alla squadra di Wichita State University, ha scelto di trasferirsi a Wisconsin per cercare di puntare al titolo nazionale. Anche nella fortissima squadra delle Badgers, Giorgia si sta ritagliando molto spazio entrando spesso come defensive specialist e con le sue difese ha aiutato la squadra a vincere per 3-2 (30-28, 18-25, 25-22, 18-25, 15-12) la combattutissima sfida contro Florida. Wisconsin quindi, nonostante un quarto di finale molto più difficile di quanto ci si aspettasse, si conferma la favorita alla vittoria del titolo, sfumato nel 2019 per mano di Stanford, che in questa edizione ha patito molto l’emergenza Covid e non ha raggiunto nemmeno il primo round. Si preannuncia una sfida equilibratissima, con due squadre che sono un mix di grande fisicità e centimetri e giocatrici tecniche e di equilibrio. La sorpresa della prima parte del torneo Pittsburgh non riesce invece a completare l’impresa e, dopo aver eliminato una delle favorite alla Final Four (la numero 3 Minnesota), si arrende ai quarti in un’altra partita da cinque set contro Washington (25-20, 25-21, 16-25, 24-26, 9-15). Washington, sotto 0-2, dimostra di saper combattere e darà filo da torcere alla testa di serie numero 2 Kentucky nell’altra attesissima semifinale. Quest’ultima, dopo aver battuto per 3-0 la numero 7 Purdue (25-23, 25-20, 25-16), raggiunge per la prima volta nella storia dell’università la Final Four, ed è la squadra che sembra aver sofferto meno fino ad adesso, vincendo per 3-0 sia negli ottavi sia nei quarti di finale. Le quattro semifinaliste avranno un paio di giorni di riposo prima del rush finale: il fischio d’inizio delle semifinali è in programma nella notte italiana tra il 22 e il 23 aprile, all’1 per Washington-Kentucky e alle 4 per Wisconsin-Texas. LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile, è tempo di play off. UMBC grande rivelazione

    Di Redazione In un periodo caldo per le finali play off, anche nei campionati dei college statunitensi si stanno disputando le finali di conference. In particolare, nella NCAA Division I femminile è tempo di first round, ovvero la prima fase di play off che porterà le migliori quattro squadre alla Final 4 in programma dal 22 al 24 aprile a Omaha, Nebraska. È stato infatti definito il “bracket”, il tabellone completo fino alla finale: le prime gare si giocheranno già nel pomeriggio di oggi, e sono tre le giocatrici italiane ancora in corsa. Con Wisconsin University, Giorgia Civita ha già centrato un primo grande traguardo, ossia quello di entrare per la prima volta nel NCAA tournament come numero 1 del ranking, dopo aver meritatamente dominato l’intero campionato vincendo tutte e 15 le partite. Sarà Giorgia la prima italiana a vincere il titolo NCAA DI? Al quarto posto nel ranking troviamo Adhu Malual, che con Texas University si è meritata il passaggio diretto al second round. Anche le Longhorns sono tra le favorite alla vittoria del titolo. La terza atleta a rappresentare il tricolore nel NCAA tournament è Michela De Marzi, che con la sua UMBC (University of Maryland, Baltimore County) ha inaspettatamente centrato una storica vittoria della American East Conference contro UAlbany per 3-2. Nel first round, che si disputerà oggi alle 18 italiane, Michela dovrà battere la testa di serie numero 20 Pepperdine per qualificarsi al secondo turno. Foto Texas University Le altre teste di serie principali del torneo sono al numero 2 Kentucky, che se la vedrà nel secondo turno con una tra Illinois e Nevada, e al numero 3 Minnesota, che affronterà la vincente tra Georgia Tech e Lipscomb; a seguire Nebraska, Washington, Purdue, Florida, Ohio State e Oregon. Per tutte le altre italiane purtroppo il campionato si è concluso, ma andiamo a ricapitolare i risultati ottenuti in questa ultima parte di campionato. Grande rammarico per Tatijana Fucka, che con UAB ha perso al tie break nella C-USA conference final e finisce la stagione con un record di 8-8. Anche Giulia La Longa vede sfumare l’occasione di accedere al first round nella finale di MAAC conference, che Canisius ha perso contro Rider, concludendo la stagione con un record di 9 vinte e 4 perse. Finisce il percorso di Chiara Bosetti con American University nella semifinale di Conference persa per 3-2; stagione terminata con un record di 4-4. Anche St Johns University si è dovuta arrendere nella semifinale di conference persa contro Marquette e concludere anzitempo una stagione in cui ha registrato solamente 4 partite perse su 14; nota positiva è la selezione di Rachele Rastelli nel 1st team all-conference, ad incorniciare un’annata in cui l’italiana si è particolarmente contraddistinta. La bestia nera delle semifinali di conference ha colpito anche la North Florida di Alessia Venturelli, che ha perso nella ASUN contro Lipscomb arrivando a 10 vittorie e 10 sconfitte. Stagione conclusa anche per Corti e Dalla Vecchia della USF (University of San Francisco) con un record di 8-10. Grande riconoscimento ottenuto da Anna Dalla Vecchia che è stata selezionata 1st team all-conference a coronare una carriera da vera protagonista per i Dons di San Francisco. Anche Sara Esposito ha concluso la stagione ricevendo un prestigioso premio individuale di 2nd team all-conference finendo con un record di 7-9 la stagione di ETSU. Diversa conference, ma stesso premio ottenuto anche da Alessia Sgherza che, insieme all’italiana Tamburini, con ODU ha terminato la stagione d’esordio dell’università con un record di 7-11. Bucciarelli ha concluso la prima stagione con Hofstra con un campionato a ranghi ridotti e poche partite (3 vinte e 4 perse) per via dell’emergenza Covid. Campionato breve anche per il duo Gasparotto–De Gasper di Hartford University: 4 vittorie e 6 sconfitte, di cui le ultime due contro UMBC di De Marzi. Con solamente due vittorie su 20 partite, Margherita Giani ha concluso la sua stagione con Southern Illinois University at Carbondale: campionato di transizione per l’università che punterà ad una stagione più positiva nel Fall 2021. Uscita nella finale del WAC tournament, Giorgia Turri completa la sua stagione con GCU con un ottimo record di 11 vinte e 4 perse. Non basta un buon terzo posto nella Big 12 alla Kansas State di Tessa Mati per guadagnarsi l’accesso al NCAA tournament, concludendo quindi la stagione con un record di 13-8. Altra sconfitta nella semifinale del torneo di Conference per Southern Utah di Alessia Lago che termina l’annata con 9 vittorie su 17 partite. Inusuale fine di stagione per Manuela Nicolini con Fairfield University che, causa Covid, si è purtroppo dovuta ritirare dal MAAC tournament, perdendo la chance di accedere al primo round NCAA come era accaduto lo scorso anno concludendo una stagione quasi perfetta con un record di 9-1. Foto GCU Lopes Season terminata anche per Sasha Colombo alla Colorado State con 9 vinte e 6 perse. Sconfitta nel MAC tournament per Ohio University di Vera Giacomazzi che finisce l’anno con un record di 12-8. Finale sfumata anche per l’italiana Erica Andrich che perde nella semifinale della Summit League Conference concludendo un’ottima stagione perdendo solamente 3 gare su 17. Infine, Silvia Ianeselli finisce il campionato con Boston College con un record di 6-12. Per quanto riguarda la Division 2 della NCAA, molte conference hanno scelto di cancellare interamente la stagione ufficiale e di disputare solo alcune amichevoli: le uniche italiane a disputare i campionati sono state Giada Pais Marden con Auburn University, che purtroppo ha perso nella semifinale della Gulf South Conference per 3-1 (partita in cui Giada ha segnato ben 16 punti), e Laura De Marchi, che con Michigan Tech perde la finale di conference contro Northern Michigan. Passando al campionato maschile della NCAA DI, ritroviamo Davide Gardini che con BYU è da 5 settimane saldo al secondo posto del ranking nazionale, dietro solamente ad Hawaii. Davide ha appena concluso la regular season con una vittoria e una sconfitta nei confronti di UCLA e si prepara a giocare il torneo di conference nel weekend del 22-24 Aprile. Anche Matteo Miselli con Belmont Abbey College ha concluso la regular season con un record di 13-7 e si appresta a giocare le finali il 17-18 aprile. LEGGI TUTTO

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    NJCAA femminile: cammino da record per Elena Bianchi e Miami Dade

    Di Redazione Dopo 10 settimane dall’inizio del campionato NJCAA di pallavolo femminile è giunto il momento dei primi verdetti e torniamo ad aggiornarvi sugli ottimi risultati delle nostre italiane. Ancora imbattuta, con uno strabiliante record di 22 partite vinte e 0 perse, troviamo al primo posto del ranking nazionale, uscito lo scorso 29 Marzo, il Miami Dade di Elena Bianchi fresca di vittoria della conference FCSAA, confermandosi la favorita alla vittoria del titolo nazionale. Foto Miami Dade College Completano il podio Odessa College e Snow College: entrambe hanno perso solamente due partite. Rimane invariata anche tutta la top 10 del ranking nazionale. Al sesto posto, dunque, troviamo Giulia Follador con la sua Florida Southwestern State College che, nonostante l’ultima sconfitta rimediata da Miami Dade nella finale di conference per 3-0, conclude la regular season con un ottimo record di 16-6, si qualifica alle fasi successive e continua ad essere in corsa per il titolo nazionale. Malgrado l’ultima sconfitta al tie break contro Santa Fe College, la IRSC di Doris De Prato e Irene Verdino fa la prima apparizione nel ranking nazionale NJCAA al ventesimo posto con un record di 12-8. A trascinare la squadra è proprio la coppia di italiane che sono state premiate entrambe come All-Southern Conference 2nd team. Salda al diciannovesimo posto troviamo Rita Zecchin con Daytona State College grazie alle sole otto sconfitte su 23 partite. Anche se Daytona non è riuscita ad ottenere il pass per proseguire la corsa al titolo, Rita termina la stagione con il riconoscimento di Mid-Florida Conference 1st team vinto (quindi votata nel miglior sestetto tra tutte le squadre della sua Conference). Anche il Colby CC, dove milita Ruxandra Flueras, ha perso solamente sette partite e mantiene un record di 13-7 vincendo per 3-0 le ultime due partite di conference e si prepara per i playoff di conference. Con un record di parità, 10 vinte e 10 perse, la squadra di Francesca Rossi, Laramie County CC, conclude la regular season aspettando di tornare in campo il 15 aprile per la post-season. Alla sua prima esperienza negli States anche l’italiana Laura Fiabane sta giocando nella conference della Florida. Nonostante il record negativo di 4 partite vinte e 14 perse, Laura è stata nominata All-Southern Conference 1st team. LEGGI TUTTO

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    Margherita Bianchin intervista Federica Frasca: “In Italia o sei studente o sei atleta”

    Di Redazione
    Margherita Bianchin e Federica Frasca sono state per quasi quattro anni la coppia di riferimento della Florida International University nel Beach Volley. Unite fuori e dentro il campo, hanno sempre fatto della loro amicizia e sintonia la loro arma vincente. Insieme, hanno vinto due titoli All-American e vantano di una partecipazione storica alle NCAA finals.
    Le loro strade si sono divise per via della pandemia: tornata in Italia dopo una stagione stroncata sul nascere, Margherita ha intrapreso un percorso con la nazionale mentre Federica continua a portare in alto il nome di FIU e ha intrapreso un master prestigioso in ingegneria. Oggi vi proponiamo un’intervista particolare, fatta da Margherita alla sua ex-partner Federica.
    Il tuo percorso è stato diverso rispetto ai piani iniziali. Prima avevi iniziato l’università in Italia, poi la decisione di trasferirti in Florida. Cosa ti ha fatto cambiare idea?
    “Giocare a Beach Volley ad alti livelli frequentando anche la facoltà di Ingegneria era quasi infattibile in Italia. È un paese, il nostro, con molti pregi, ma o sei studente o sei atleta. Un aspetto che non facilita gli sportivi che hanno anche ambizioni universitarie. In America, invece, potevo essere una student-athlete a tutti gli effetti. Sono felice di aver preso la decisione di partire e se dovessi tornare indietro lo rifarei. Non solo ho l’opportunità di studiare, ma viaggio anche in giro per gli USA e gioco nelle spiagge frequentate dai migliori giocatori di AVP!“.
    Che ambiente hai trovato ad FIU? Ovviamente in questa domanda dovrai menzionarmi per forza!
    “L’ambiente è stato subito molto accogliente, si respirava aria di opportunità e le persone mi hanno dato subito fiducia. Margherita era negli USA già da un anno e mi ha aiutata ad ambientarmi e a ridere nei momenti un po’ più difficili (ve lo avevo detto che mi avrebbe menzionato!, n.d.r.). Miami è una città incredibile, un bacino incredibile di culture diverse. Anche per questo non mi sono mai sentita esclusa. È una città che accoglie chiunque“.
    Foto Florida International University
    Studi ingegneria, non per niente le tattiche pre-gara le lasciavo fare a te! Come mai questa scelta, e cosa ti piacerebbe fare a livello professionale una volta terminati gli studi?
    “Sin da piccola avevo una certa affinità con le materie scientifiche e con il tempo ho capito che ingegneria era la mia strada, una sorta di vocazione. Ho sempre avuto il desiderio di far parte di un qualcosa che andasse oltre l’idea del singolo, volevo fare una professione che mi permettesse di dare un contributo alla comunità. Per questo motivo ingegneria edile mi piace cosi tanto, vorrei costruire strade e ponti per collegare le persone“.
    Facciamo un passo indietro, quando hai iniziato a pensare di voler studiare negli Stati Uniti? Qual è stato il supporto di Sportlinx360?
    “Per me il processo per andare negli USA è stato molto veloce, ho deciso relativamente tardi. Per fortuna Sportlinx360 mi ha aiutata con tutti i documenti che dovevo consegnare per partire. Di solito altre ragazze maturano l’idea di fare il college negli USA durante il liceo. Io invece ho deciso durante il mio primo anno di università in Italia“.
    Foto Florida International University
    Per chiudere, anche tua sorella gioca a Beach Volley. Tralasciando il fatto che la vivo male perché io non sono tua sorella di sangue e questa cosa la soffro, che effetto fa giocare con lei?
    “Ho iniziato pallavolo grazie a mia sorella, perché da piccola andavo sempre a vederla. Però è grazie a me se mia sorella ha iniziato a giocare a beach! Giocare con lei è bellissimo, siamo molto legate ma questa cosa ci unisce ancora di più. Lei gioca attualmente per un club a Roma“.
    La FIU è attualmente al tredicesimo posto nella classifica provvisoria stilata dalla NCAA. Una delle migliori università per il beach volley in America. Le Panthers hanno un overall record di 6 vittorie, di cui una contro una validissima Stetson, e 4 sconfitte. LEGGI TUTTO

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    Dal Wyoming alla Florida, l’avventura americana di Alessia Venturelli

    Di Redazione
    “Life is what happens to you while you’re busy making other plans“, la vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri piani. Questa frase sembra essere perfetta per raccontare l’avventura americana di Alessia Venturelli, studente-atleta che ci racconta la sua esperienza grazie a Sportlinx360.
    Il suo percorso è stato diverso rispetto ai piani iniziali, e questo probabilmente l’ ha formata ancor di più e fatta crescere: “Avrei dovuto fare i primi due anni in un junior college a Jacksonville in Florida, ma alcune cose sono andate storte prima ancora di partire, motivo per il quale mi sono poi ritrovata al Laramie County Community College, in Wyoming, dove ho trascorso il mio primo anno prima di spostarmi nella mia attuale università. Nonostante il cambio di piani all’ultimo secondo, sono ad oggi contentissima della scelta che ho fatto. Laramie County Community College è sicuramente un ambiente più piccolo e meno dispersivo e questo è stato fondamentale per ridurre lo shock dovuto al grande cambiamento. Inoltre all’inizio faticavo ancora molto con l’inglese, essere ad un junior college il mio primo anno mi ha aiutata. Ho trovato dei professori disponibili che mi hanno supportato nel mio inserimento ed un ambiente adatto per crescere ed imparare. Per quanto riguarda la pallavolo, mi sono trovata bene fin da subito con allenatori e compagne di squadra, anche loro mi hanno aiutato tantissimo ed accolto alla grande“.
    Foto Laramie County Community College
    Sin da subito Alessia ha mostrato una grande capacità di adattamento e ha fatto una prima bellissima esperienza in Wyoming: “Per un periodo ho preso in considerazione l’idea di rimanere anche il secondo anno. Ho conosciuto tantissime persone speciali con cui tutt’ora mi sento quasi ogni giorno. In squadra mi sono subito sentita accettata e ho legato in fretta con tutte le compagne. Il fatto che fossimo una squadra molto unita ha sicuramente contribuito alle tante vittorie che abbiamo ottenuto in quella stagione, le quali ci hanno portato fino alle finali nazionali in cui siamo arrivate none. Per quanto riguarda il Wyoming, sicuramente è un luogo molto diverso dall’Italia, eppure questo cambiamento mi è servito molto, mi ha permesso non solo di vedere posti nuovi, ma anche di confrontarmi con persone con culture ed idee differenti, facendomi scoprire lati nuovi del mio carattere ed aiutandomi a crescere come persona“.
    Oggi Alessia è alla University of North Florida, sicuramente un ambiente completamente diverso: “La Florida è uno scenario completamente differente rispetto al Wyoming, ma ancora una volta ripeto di sentirmi grata di averli potuti conoscere entrambi. Onestamente sono innamorata di questa università. Il campus è bellissimo, in una riserva naturale, è pieno di spazi verdi, ma soprattutto si trova a 15 minuti dalla spiaggia dove vado ogni volta che ho un po’ di tempo libero. A livello accademico mi sono trovata alla grande, mi piace quello che sto studiando, il livello è buono e i professori sono molto competenti e sempre disponibili. In squadra mi trovo altrettanto bene, il livello è sicuramente più alto rispetto a quello del junior college e la nostra squadra sta migliorando ogni anno di più. Uno degli aspetti che mi piace di più di UNF è che è come una grande famiglia“.
    Anche a livello accademico, durante il suo percorso, Alessia ha cambiato strada: “Ho cominciato a studiare biologia marina perché mi interessava molto l’argomento e perché la Florida è il posto perfetto per studiare questo tipo di cose, ma lo scorso anno ho cambiato il corso di laurea e al momento sto studiando biologia molecolare e cellulare e biotecnologie. Il motivo di questa scelta è stato un po’ dovuto ad un cambio di interessi, ma anche al fatto che probabilmente mi permetterà di avere più sbocchi lavorativi in futuro. Non so ancora bene cosa vorrò fare dopo la laurea, ora come ora, forse anche per via di quello che sta succedendo nel mondo, sto pensando di specializzarmi in ambiti come farmacologia o virologia, ma è ancora tutto da vedere“.
    Foto University of North Florida
    Parlando di scelte, le abbiamo chiesto quando è nata l’idea e la voglia di volare negli States: “Diciamo che ho sempre avuto questa idea di voler studiare all’estero, tanto che inizialmente avevo pensato di fare il quarto anno di superiori negli Stati Uniti. Il tutto si è concretizzato quando durante il mio ultimo anno di giovanili ho ricevuto un messaggio su Facebook da Jesica (Umansky, fondatrice di Sportlinx360, n.d.r.) che parlava della possibilità di diventare uno student-athlete negli USA e riportava il sito di Sportlinx360. Non avendo ancora idea di cosa avrei fatto della mia carriera pallavolistica e sapendo che volevo continuare a studiare, ho iniziato ad interessarmi di più alla cosa e dopo aver parlato con Jesica ed Elitza mi sono convinta a partire con questo progetto. Sportlinx360 è stato fondamentale in quanto mi ha supportato durante tutto il percorso, mi ha informata su quelli che erano gli step fondamentali per potersi assicurare una partenza, ma soprattutto mi ha messa in contatto con università e allenatori. Se non fosse stato per loro questa esperienza sarebbe probabilmente ancora un sogno irrealizzabile“.
    In casa Venturelli la pallavolo è una questione di famiglia in quanto anche sua sorella gioca a pallavolo, oggi insieme a Caterina Cigarini, nell’Exacer Montale (A2). Una passione nata sin da piccola: “Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo circa 7 anni. Mia sorella, essendo più grande, già giocava e sicuramente ciò mi ha spinta a voler iniziare. La passione è stata grande fin da subito, amavo giocare e mi piaceva passare del tempo in palestra con le mie amiche. A 14 anni ho cominciato a giocare per la Scuola di Pallavolo Anderlini di Modena dove poi sono rimasta per tutti gli anni delle giovanili. Quelli sono stati gli anni che mi hanno formata come giocatrice e che mi hanno fatta appassionare ancora di più, tanto che una volta compiuti i 18 anni sapevo di dover continuare a giocare, motivo anche per il quale ho scelto di venire negli USA dove è molto più semplice far convivere sport e studio“. LEGGI TUTTO

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    La pallavolo maschile entra tra gli “emerging sports” della NJCAA

    Di Redazione
    Una grande novità per il volley “made in USA”: i membri del consiglio della lega NJCAA (National Junior College Athletic Association), riunitasi lo scorso dicembre, hanno preso la decisione di aggiungere all’elenco delle proprie discipline 4 nuovi sport, tra cui la pallavolo maschile, a seguito di un sondaggio per valutare quelli che hanno suscitato maggiore interesse. Insieme alla pallavolo, sono stati eletti “emerging sports” anche il cheer, il tiro al bersaglio e il wrestling femminile.
    Questa notizia conferma la costante crescita oltreoceano della pallavolo maschile, pronta a prendere piede anche nella lega dei Junior College (la NJCAA, appunto) che già da tempo vede il volley femminile come uno degli sport principali. Questo aprirà un’ulteriore opportunità per i ragazzi che vorranno intraprendere questo percorso in America e potranno trovare molte più università e livelli diversi in cui competere.
    Come conferma il presidente della NJCAA Christopher Parker, l’aggiunta di questi quattro sport fornirà un’opportunità in più per gli student-athletes e per le stesse istituzioni che avranno modo di sviluppare maggiormente la parte atletica. Ancora non sono stati ufficializzati i Junior College che hanno intenzione di introdurre la pallavolo maschile al loro programma: l’auspicio è che siano il numero necessario per mantenere questo sport e iniziare ufficialmente il campionato.
    Come da regolamento, le istituzioni potranno iniziare a formare le squadre a partire da quest’anno, potendo però solamente partecipare a qualche torneo di fine stagione; mentre invece la tempistica dei campionati ufficiali NJCAA varierà in base allo sport, a seconda della partecipazione che ognuno di essi si sarà guadagnato. Nel frattempo, per la stagione 2021-22, la lega ha istituito dei comitati sportivi che avranno il compito di occuparsi della pianificazione strategica degli sport emergenti, comprese le sponsorizzazioni, le procedure sportive, le scadenze consigliate e i tempi di reclutamento.
    L’aggiunta della pallavolo maschile tra gli sport NJCAA segue la recente introduzione del Beach Volley nell’aprile del 2018, a conferma della continua crescita del mondo pallavolistico negli States.
    Sempre a proposito del processo di sviluppo e crescita del volley maschile, lo scorso 13 gennaio la Fairleigh Dickinson University, la più grande Università privata del New Jersey, appartenente alla NCAA DI, ha annunciato l’aggiunta della pallavolo maschile al suo programma sportivo, diventando così la ventiquattresima istituzione della lega a sponsorizzare questo sport. In aggiunta, la First Point Volleyball Foundation ha donato 200.000 dollari alla Fairleigh Dickinson per aiutarla nell’avviamento del programma.
    Purtroppo, nella pallavolo maschile a stelle e strisce il percorso di crescita non è del tutto privo di difficoltà: la scorsa estate la Stanford University ha annunciato l’intenzione di interrompere ben 11 sport del proprio programma tra cui la pallavolo maschile. Per chi non lo sapesse, la squadra del volley maschile dei Cardinals ha una storia tra le più lunghe e vittoriose d’America (2 titoli nazionali e 3 secondi posti) e ha sfornato talenti olimpici come Erik Shoji e James Shaw, che  i stanno mobilitando a riguardo per cercare in qualche modo di salvare questo storico programma.
    Sono in molti a considerare questa decisione inaccettabile, primo tra tutti John Speraw, allenatore della nazionale USA e UCLA, che si domanda se il direttore sportivo di Stanford sia al corrente della continua crescita della pallavolo maschile a stelle e strisce. A breve dovrebbe iniziare dunque l’ultima stagione dei Cardinals, ma c’è ancora la speranza che tutte le parti che si stanno adoperando per permettere la prosecuzione del programma riescano nell’impresa di salvare lo storico team. LEGGI TUTTO