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    Gp Miami F1: curiosità e numeri della gara made in USA

    Curiosità e numeri del Gran Premio di Miami di Formula 1 che si correrà sul tracciato del Miami International Autodrome il prossimo fine sittimana.

    La Formula 1 parte per il primo dei tre viaggi stagionali negli Stati Uniti, in vista del Gran Premio di Miami presso il Miami International Autodrome. Si tratta della sesta gara dell’anno e del secondo weekend Sprint.
    Il programma prevede quindi una sola sessione di prove libere, il venerdì alle 18.30 in Italia, prima delle qualifiche Sprint alle 22.30, che definiranno lo schieramento di partenza per la gara da circa cento chilometri del sabato alle 1.00, quattro ore prima delle qualifiche del Gran Premio vero e proprio (22.00). La gara, sulla distanza dei 57 giri (308,326 km) andrà in scena domenica alle 22.00, sempre ora italiana.

    Gp Miami F1: curiosità e numeri, powered by Ferrari
    7. I concessionari ufficiali Ferrari presenti in Florida, uno degli stati americani in cui la Casa di Maranello è più popolare: si tratta di Ferrari of Fort Lauderdale; Ferrari of Palm Beach; Ferrari of Miami; Ferrari Central Florida, sito a Orlando; Ferrari of Tampa Bay, che si trova a Palm Harbor; Ferrari of Naples e The Collection, situato a Coral Gables.
    17. I chilometri quadrati di superficie del complesso dell’Hard Rock Stadium, che ospita non solo la Formula 1 e le partite NFL (National Football League) dei Miami Dolphins e quelle NCAA (National Collegiate Athletic Association) dei Miami Hurricanes, ma anche un gran numero di concerti e l’importante torneo di tennis Masters 1000 maschile e femminile.
    30. La percentuale di giorni di pioggia che di solito cade a Miami nel mese di maggio. Tuttavia nella storia, pur giovane, del Gran Premio nessuna sessione, nemmeno di prove libere, è mai stata condizionata dall’acqua.
    305. Il prefisso telefonico storico di Miami nei suoi quartieri più centrali. Questo numero è diventato talmente iconico da essere ormai usato come sinonimo stesso della città. Se a Miami sentite dire a qualcuno che “ha chiamato il 305”, intende che ha telefonato a qualcuno in Central Miami.
    2784. I giri di pista in gara fin qui completati dalla partnership formata da Scuderia Ferrari e HP, che compie un anno proprio a Miami. In questo periodo sono state anche ottenute quattro vittorie, quattro pole position, due giri più veloci e ben 18 piazzamenti da podio. I punti conquistati sono fin qui 579. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, la Florida si scalda per il Gran Premio di Miami 2025

    Il rombo dei motori del Circus della Formula 1 è pronto a sbarcare negli Stati Uniti per l’attesissimo appuntamento di Miami.

    Il Gran Premio dell’Arabia Saudita F1 2025, disputatosi sul veloce circuito cittadino di Jeddah, ha regalato emozioni e colpi di scena. La vittoria è andata a Oscar Piastri su McLaren, al suo terzo successo stagionale, davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla Ferrari di Charles Leclerc, che ha conquistato il primo podio stagionale per la scuderia di Maranello. La gara notturna è stata caratterizzata da diversi momenti interessanti e una lotta serrata per il terzo posto nelle fasi finali.
    Ma non c’è tempo per riposare i motori, perché il Circus della Formula 1 è pronto a sbarcare negli Stati Uniti per un appuntamento che è già diventato un cult: il FORMULA 1 CRYPTO.COM MIAMI GRAND PRIX 2025.
    Segnatevi queste date, appassionati: il weekend dal 2 al 4 maggio 2025 trasformerà nuovamente Miami in un epicentro di velocità, lusso e spettacolo. Oltre alla tradizionale gara domenicale, l’edizione 2025 potrebbe riservare sorprese in termini di eventi collaterali con la seconda gara sprint in calendario, pronto a infiammare ulteriormente il sabato.
    Miami e la Formula 1: una storia recente, un fascino immortale
    Sebbene relativamente giovane nel calendario della Formula 1, il Gran Premio di Miami ha saputo conquistare rapidamente il cuore degli appassionati e addetti ai lavori. La sua introduzione nel 2022 ha portato una ventata di novità e un’atmosfera vibrante, perfettamente in linea con lo spirito della città.
    Il tracciato cittadino, ricavato attorno all’iconico Hard Rock Stadium, è un mix di sezioni veloci e tratti più tecnici, offrendo sfide interessanti per piloti e ingegneri. Le lunghe curve veloci mettono a dura prova l’aerodinamica delle monoposto, mentre le chicane più strette richiedono precisione e abilità di frenata. Le opportunità di sorpasso non mancano, rendendo la gara spesso ricca di azione e colpi di scena.
    Ma il fascino del Gran Premio di Miami va ben oltre la pista. L’evento è diventato un vero e proprio festival del motorsport, attirando celebrità, influencer e un pubblico internazionale desideroso di vivere un’esperienza unica. L’energia della città, unita alla passione per la Formula 1, crea un’atmosfera elettrizzante che rende questo gran premio un appuntamento imperdibile.

    Riavvolgiamo il nastro: il crypto.com Miami Grand Prix 2024
    L’edizione 2024 del Gran Premio di Miami ha lasciato un segno indelebile. La vittoria andò a Lando Norris, al termine di una gara combattuta e ricca di emozioni. Abbiamo assistito a sorpassi spettacolari, strategie audaci dai box e la conferma del talento di alcuni giovani piloti emergenti.
    Il pilota della McLaren ha conquistato una storica vittoria lo scorso anno in Florida, battendo il campione del mondo Max Verstappen (Red Bull) e Charles Leclerc (Ferrari).
    La gara è stata caratterizzata da una partenza caotica e da una safety car che ha rimescolato le carte. Norris, grazie a una strategia perfetta e a un ritmo impressionante, è riuscito a superare Verstappen e a mantenere la leadership fino alla bandiera a scacchi.
    La Ferrari ha ottenuto un buon risultato con il terzo posto di Leclerc, mentre Carlos Sainz ha chiuso al quinto posto. Sergio Perez (Red Bull) ha completato la top five piazzandosi quarto davanti allo spagnolo della Ferrari.
    La Sprint del Gran Premio di Formula 1 di Miami nel 2024 aveva visto invece la vittoria di Max Verstappen. Alle sue spalle, Leclerc e Pérez hanno completato il podio. Da segnalare la buona prestazione di Daniel Ricciardo, che ottenne un ottimo quarto posto.
    Chi si consacrerà vincitore sotto il sole della Florida nell’edizione 2025? Non ci resta che attendere il rombo dei motori per scoprirlo. Preparatevi, lo spettacolo sta per iniziare! LEGGI TUTTO

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    Moto Gp, Gran Premio delle Americhe ad Austin: gare, orari e dove vederlo in tv e streaming

    AUSTIN (Stati Uniti) – Terzo appuntamento del Motomondiale 2025 che fa tappa ad Austin, nel Texas, per il Gran Premio delle Americhe con gare che si disputano nel tardo pomeriggio e di sera per l’orario italiano. Nella MotoGp continua la sfida tra i fratelli Marquez e Bagnaia, che insegue non senza un pizzico di affanno gli spagnoli. Ieri, nella gara sprint, Marc Marquez ha confermato il suo splendido momento di forma vincendo ancora una volta in questa nuova stagione: finora è stato un monologo per lo spagnolo della Ducati, che anche oggi partirà davanti a tutti.  LEGGI TUTTO

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    Nba, continua il dominio dei Thunder, i Pistons passano ad Atlanta 

    NEW YORK (Usa) – Il campionato di basket americano Nba continua a regalare emozioni. I Boston Celtics vincono agevolmente contro i Knicks sfruttando un inizio da fuochi d’artificio: all’intervallo i padroni di casa hanno un margine di vantaggio di ventuno punti che capitalizzano fino al suono della sirena: Jayson Tatum è l’MVP della partita con 25 punti, 10 rimbalzi e 9 assist. I Golden State Warriors travolgono Dallas sfruttando un avvio molto intenso: alla fine i padroni di casa chiudono sul 126-102 con ventiquattro punti di margine: Steph Curry si prende la scena con 30 punti e 7 assist. Continua la cavalcata di Cleveland che ha la meglio sui Memphis Grizzlies dopo una sfida tiratissima che si risolve soltanto nell’ultima frazione di gioco: i Cavaliers si impongono con un vantaggio di sei punti (129-123) infilando la settima vittoria consecutiva. Continua la serie positiva di Detroit che porta a sei la striscia di successi consecutivi: la vittoria in trasferta ad Atlanta esalta i Pistons che si impongono per 148-143.  LEGGI TUTTO

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    F1, nessuno vuole essere Sainz

    Non stiamo parlano di Senna e Prost, né di Hamilton e Rosberg e nemmeno di Villeneuve e Pironi. Il battibecco tra Leclerc e Sainz non solo non è al livello di nessuna di queste rivalità, ma risulta addirittura una delle più inutili e stupide nella storia della Formula 1.Sainz – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Non ci voleva, diciamocelo, mancano ancora due gare e una sprint (in Qatar) e i punti e il tempo per provare fino alla fine l’assalto a un mondiale costruttori che manca ormai da 16 anni ci sono tutti. Ieri la Ferrari, che ha ristretto a 24 punti il gap da McLaren, non ha sicuramente perso punti perché i compagni di squadra si sono ostacolati. A pesare sono stati al massimo gli errori del muretto, con il ritardo ai box sul pit stop chiamato da Sainz e le sortite individuali, come l’attacco di Leclerc a Russell nelle fasi iniziali, in cui il monegasco ha letteralmente ucciso il treno di medie, condannandosi a una gara in difesa.
    E allora viene da chiedersi: era proprio necessario? Una domanda da porre ad entrambi e a chi dovrebbe gestirli, ma forse principalmente a Charles. Cioè veramente siamo qui a fare i capricci per un podio mancato, che avrebbe addirittura lanciato il monegasco, come dichiarato dallo stesso: “nella lotta per il secondo posto nel campionato piloti”? Tutto questo lagnarsi per diventare il primo dei perdenti?
    Sainz dal canto suo sta correndo per sé, e finché questo correre per sé coinciderà con gli obiettivi della Ferrari, il madrileno risulterà inattaccabile. Mettiamoci nei suoi panni: a trent’anni si trova di colpo appiedato dalla Ferrari per un pluricampione, vero, che però di anni ne ha quasi quaranta, e seppur il suo rendimento risulti in costante crescita trova come unico sedile per il 2025 quello di una mediocre Williams, una scuderia che fatica a mettere a disposizione i telai ai propri piloti. Cosa fareste voi?
    Carlos cerca di raccogliere il massimo, chissà quanto tempo e quanta fatica ci vorranno per mettere sul podio una Williams il prossimo anno. E Leclerc, capitano a vita della Ferrari, cocco di mamma e dei tifosi, ti viene a dire che gli rovini lotta per il secondo posto…

    Si leggono sul web sfilze di messaggi allucinati, gli stessi che esaltavano lo spagnolo fino a due gare fa, ora dicono di aver sempre sospettato la doppia faccia di Carlos. Personalmente, in questa guerra di livello infimo, mi sento di difendere Sainz, perché parafrasando una canzone di Cremonini : “ti sei accorta anche tu, che in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Sainz”. LEGGI TUTTO

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    Gp Las Vegas F1 2024, le pagelle: Verstappen entre nella storia. E’ guerra in casa Ferrari

    Leclerc – credit:s @Scuderia Ferrari Press Office

    Così come nel 2023, anche quest’anno la Strip regala emozioni e grandi duelli in pista. E in maniera tanto inaspettata quanto meritata, a fare la voce grossa è la Mercedes, che confeziona una doppietta d’altri tempi con George Russell e Lewis Hamilton. Ma la copertina di giornata va tutta a Max Verstappen, che con il 5° posto finale conquista il suo quarto mondiale consecutivo, nonostante l’ennesimo weekend anonimo di una Red Bull tenuta a galla solo dal suo fenomeno. Ferrari in chiaroscuro: 3° e 4° posto per Sainz e Leclerc, punti recuperati sulla McLaren (non pervenuta). Ma con polemiche atroci tra i due piloti, con il monegasco furioso con il compagno di squadra. Ancora un fine settimana da dimenticare per Perez e un’Aston Martin sempre più in caduta libera. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Las Vegas.
    VOTO 10 E LODE A VERSTAPPEN, CAMPIONE E LEGGENDA
    Intorno a sé va tutto a rotoli, tra un team sempre più nel pallone e un compagno di scuderia umiliato in continuazione. Ma questo, Max Verstappen, lo ignora totalmente, e si laurea campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Il titolo ottenuto sulle strade di Las Vegas lo issa tra le vette del motorsport, al fianco di nomi illustri come Prost e Vettel. Al termine dell’ennesimo weekend nero per la Red Bull, salvata solo dal suo fuoriclasse. Che, anche senza uno straccio di macchina, dimostra di essere ormai una leggenda vivente della Formula 1.
    VOTO 9 A RUSSELL, IL DOMINATORE ASSOLUTO
    Alzi la mano chi si aspettava un dominio di George Russell e della Mercedes alla vigilia del Gran Premio di Las Vegas. Risposta: probabilmente nessuno. Eppure, sin dal venerdì si intuisce che può essere la volta buona. Il capolavoro di George si confeziona tra il sabato e i primi giri della domenica: prima la pole strappata a Carlos Sainz per pochi centesimi, poi la strenua difesa su Charles Leclerc nelle prime tornate di corsa. Da lì in poi, è una cavalcata solitaria e dominante fino alla bandiera a scacchi, che lo riporta sul gradino più alto del podio. Chapeau.
    VOTO 8 A HAMILTON, CHE SENZA L’ERRORE NEL Q3…
    Nel metro di giudizio su Lewis Hamilton prevale la rimonta da vecchi tempi in gara sull’ennesima, sciagurata qualifica di questa stagione. Perché se il sette volte campione del mondo non si è giocato la vittoria, oggi, è solo per colpa dei suoi errori nel Q3, che l’hanno relegato a una triste decima posizione in griglia. Da cui rimonta furiosamente nel corso della gara, a suon di sorpassi e giri veloci. Nell’ultimo stint prova persino il recupero da fantascienza sul compagno di squadra, ma la distanza era davvero troppa. Poco male, però: Lewis di birra ne ha ancora. E intanto Maranello prende nota.
    VOTO 7 A GASLY, UNA DOLCE ILLUSIONE
    La sua gara dura pochi giri, a causa della rottura del motore su cui si infrangono speranze e sogni di un’altra domenica di gloria, dopo il podio del Brasile. Ma Pierre Gasly si è comunque ritagliato un ruolo da protagonista a Las Vegas, grazie al miracolo confezionato in qualifica. Un 3° posto frutto della sua sola bravura, senza fattori esterni a favorire un exploit del genere. A dimostrazione delle sue qualità indiscusse, che meriterebbero un mezzo alla sua altezza. Cosa che, purtroppo per lui, l’Alpine questa domenica non lo è stato.
    VOTO 6 ALLA FERRARI, GUERRA E RIMPIANTI
    Le speranze della vigilia in casa Ferrari, alimentate da un buon risultato in qualifica, si sono parzialmente infrante contro la Strip di Las Vegas. Vero, dietro l’exploit della Mercedes troviamo un 3° e 4° posto tutto rosso, che si traduce in 12 punti recuperati sulla McLaren, ora a -24 nella classifica costruttori. Ma il bicchiere è comunque mezzo vuoto, sia perché l’auspicio era quello di un bottino maggiore con cui tornare dagli USA (in vista della probabile sofferenza in Qatar), e soprattutto per l’ennesimo duello fratricida tra Leclerc e Sainz (con polemiche furiose del monegasco nel postgara), che potrebbe aver sancito la loro rottura definitiva. Proprio nel momento decisivo della stagione. L’auspicio è che la rabbia di oggi non diventi il rimpianto di domani.
    VOTO 5 ALLA MCLAREN, ANONIMA SULLA STRIP
    Un weekend così anonimo per la McLaren non si vedeva da tanto tempo. Nonostante un venerdì promettente, dal sabato in poi i papaya escono di scena, incapaci di stare al passo dei rivali. Nonostante questo, però, la perdita di punti nei confronti della Ferrari è abbastanza limitata, anche grazie all’exploit della Mercedes. L’unico aspetto positivo con cui volare da Las Vegas al Qatar, dove il team capitanato da Andrea Stella avrà il primo match point per chiudere il mondiale costruttori. Per riassaporare una gioia che manca da 16 anni.

    VOTO 4 A PEREZ, L’AGONIA VICINA ALLA FINE
    Ancora una volta, il vero volto della Red Bull è quello triste e umiliato di Checo. Anche a Las Vegas il messicano deve subire l’onta dell’eliminazione nel Q1, per la sesta volta (!) in questa stagione. Una triste consuetudine che, francamente, non si capisce come possa essere tollerata almeno per un altro anno in quel di Milton Keynes. In gara rimedia (molto parzialmente) con una rimonta fino al 10° posto e uno splendido doppio sorpasso su Magnussen e Lawson. Poco però, troppo poco.
    VOTO 3 ALL’ASTON MARTIN, SPARITA NEL NULLA
    Da diverso tempo ormai l’Aston Martin è sparita dalle scene. Il ruolo di quinta forza nel mondiale sembra ormai un lontanissimo ricordo, nonostante la classifica dica altro (incidono i punti conquistati a inizio stagione). Vero, alla fine Alonso ha chiuso ai margini della zona punti, ma non si può sottovalutare la doppia eliminazione subita nel Q1. Ovvero, l’ennesimo segnale di una deriva tecnica che, in termini di prestazioni, ha portato il team di Lawrence Stroll anche dietro ad Haas, Racing Bulls e Alpine. Basterà Adrian Newey per invertire la rotta? LEGGI TUTTO

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    Il 4° titolo di Max Verstappen consacra definitivamente un fuoriclasse

    SAO PAULO, BRAZIL – NOVEMBER 03: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates on the podium after the F1 Grand Prix of Brazil at Autodromo Jose Carlos Pace on November 03, 2024 in Sao Paulo, Brazil. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202411030488 // Usage for editorial use only //

    A Las Vegas re Max Verstappen appone il quarto suggello al Mondiale di F1, il più significativo e forse anche il più bello del fenomeno olandese. Sì, perché il suo titolo numero 4 reca tutti i connotati appartenenti al fuoriclasse del volante, tratti distintivi di quei piloti che periodicamente irrompono nella categoria regina del motorsport facendo la differenza. Intendiamoci, Max aveva già ampiamente sfoggiato queste qualità soprattutto nel biennio 2022-2023 ma la stagione 2024 ci ha offerto in tutta la sua interezza la cifra definitiva del suo talento. Ciò è avvenuto paradossalmente da quando la sua Red Bull RB20 non gli ha più consentito di vincere, ovvero dal Gp d’Austria in poi considerando anche che da qualche weekend precedente non era più la migliore vettura sui campi di gara.
    Ed è proprio in questa fase che solitamente il campione dona alla platea il più bel saggio delle proprie capacità. Ce lo insegna la storia delle corse e della F1 in particolare. E Verstappen non sfuggito a questa regola nei 5 mesi lontano dal gradino più alto del podio e dall’attenzione generale alle prese con tanti problemi. In questo arco di tempo ha ulteriormente dimostrato quanto abbia meritato i tre titoli iridati precedenti facendo ciò che solo le stelle assolute del volante riescono a compiere, con l’aggiunta di quella sua tipica aggressività border line che gli è impressa nel dna. Niente piagnistei o sterili lagnanze ma lavoro a testa bassa da parte dell’olandese per risolvere i problemi della macchina assieme al team, massimizzando il risultato in pista a seconda dello svolgimento dei Gp senza sbavature di sorta fino all’apoteosi di Interlagos.
    Max Verstappen si è così trasformato in un coriaceo ragioniere per accumulare più punti possibile in pieno stile “formichina” mostrando al mondo di saper mantenere la barra dritta tosto come un mastino quando c’è da soffrire. La pressione proveniente dall’esterno non lo ha minimamente scalfito a differenza del suo rivale diretto. Quel Lando Norris che, tra partenze sbagliate, svarioni, scarsa incisività e sottile consistenza sulla lunga distanza di una corsa di F1 ha sprecato occasioni su occasioni per poter attaccare l’olandese in classifica generale in ottica titolo iridato. Il pilota inglese della Mclaren non sembra ancora pronto per vincere il Mondiale e probabilmente neppure la sua scuderia lo è.

    Il 2025 dirà se entrambi hanno imparato da questo campionato per loro molto molto “didattico” se desiderano puntare in alto. Quando ti batti contro un pilota della caratura di Verstappen devi essere preciso, veloce, non lasciare nulla sul campo, vincere appena hai il vento favorevole ed essere duro nel corpo a corpo con lui. Su tutti questi fronti Norris ha lasciato molto a desiderare con un approccio troppo soft, conservativo e poco deciso. Al contrario il capolavoro di Interlagos compiuto da Verstappen ha evidenziato in un solo slot quanto l’olandese meriti ampiamente quest’altro titolo, il quarto, che lo pone nell’albo d’oro della F1 alla pari di Alain Prost e Sebastian Vettel.
    CLASSIFICA PILOTI F1 2024, dopo la gara di Las Vegas
    1 M. Verstappen Red Bull 403 | Campione del Mondo
    2 L. Norris McLaren 340
    3 C. Leclerc Ferrari 319
    4 O. Piastri McLaren 268
    5 C. Sainz Ferrari 259
    6 G. Russell Mercedes 217
    7 L. Hamilton Mercedes 208
    8 S. Perez Red Bull 152
    9 F. Alonso Aston Martin 62
    10 N. Hulkenberg Haas 35
    11 Y. Tsunoda RB 30
    12 P. Gasly Alpine 26
    13 L. Stroll Aston Martin 24
    14 E. Ocon Alpine 23
    15 K. Magnussen Haas 14
    16 D. Ricciardo RB 12
    17 A. Albon Williams 12
    18 O. Bearman Ferrari 7
    19 F. Colapinto Williams 5
    20 L. Lawson RB 4
    21 V. Bottas Kick Sauber 0
    22 G. Zhou Kick Sauber 0
    23 L. Sargeant Williams 0 LEGGI TUTTO

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    Max Verstappen è campione per la quarta volta. La più bella

    Max Verstappen, Red Bull Racing, 1st position, celebrates on the podium during the Brazilian GP at Autódromo José Carlos Pace – Credits: Pirelli Motorsport

    Dal 12 dicembre 2021, l’albo d’oro della Formula 1 presenta un solo nome impresso, quello di Max Verstappen. Uno che, a grandi falcate, sta entrando di prepotenza nello storia di questo sport attraverso delle prove di forza che ora convincono anche i più scettici. Già, perché su un 4 volte campione del mondo c’è ancora qualcuno che nutre dubbi sul suo effettivo valore. E, forse, proprio lì risiede la sua più grande capacità: fregarsene di tutto ciò che lo circonda e concentrarsi sulla sua guida più che sopraffina, soprattutto in gara.
    Celebriamo, quindi, il miglior talento della sua generazione che, giustamente, sta raccogliendo tutto ciò che ha seminato insieme a suo padre Jos, quasi prima manager e poi padre. Un metodo che, alla lunga, ha funzionato. Non si fa fatica ad affermare che, quello del 2024, è il suo titolo più bello, per due motivi principali: per averlo conquistato con la terza macchina più veloce della griglia e per una costanza e precisione nella guida raramente viste prima nella storia.
    A molti, più che Ayrton Senna, Max ricorda il migliore Niki Lauda, se non la perfezione e la pulizia del professore Alain Prost. Ormai Verstappen fa rima con “animale da gara”. Un computer programmato per vincere ma che sa soffrire quando non è giornata. Già, perché a 27 anni, l’olandese ha imparato anche a gestire e gestirsi, pur mantenendo quella spietatezza caratteristica dei suoi primi anni e volgendola a suo favore.

    Nonostante una Red Bull che lo ha aiutato solo nella prima parte della stagione, Max ha messo una pezza praticamente in ogni gara, traendo il massimo da ogni condizione. Poi è arrivata la sua Gioconda, quel Gran Premio del Brasile che lo ha consacrato mostro sacro. Tutti in riga, nessuna possibilità di appello. Oggi come oggi, a parità di macchina, la versione domenicale di Verstappen è totalmente imbattibile. E allora cos’altro dire se non chapeau Max? E speriamo che qualcuno cominci a riconoscerne le immense doti anche senza apprezzarne il carattere.
    CLASSIFICA PILOTI F1 2024, dopo la gara di Las Vegas
    1 M. Verstappen Red Bull 403 | Campione del Mondo
    2 L. Norris McLaren 340
    3 C. Leclerc Ferrari 319
    4 O. Piastri McLaren 268
    5 C. Sainz Ferrari 259
    6 G. Russell Mercedes 217
    7 L. Hamilton Mercedes 208
    8 S. Perez Red Bull 152
    9 F. Alonso Aston Martin 62
    10 N. Hulkenberg Haas 35
    11 Y. Tsunoda RB 30
    12 P. Gasly Alpine 26
    13 L. Stroll Aston Martin 24
    14 E. Ocon Alpine 23
    15 K. Magnussen Haas 14
    16 D. Ricciardo RB 12
    17 A. Albon Williams 12
    18 O. Bearman Ferrari 7
    19 F. Colapinto Williams 5
    20 L. Lawson RB 4
    21 V. Bottas Kick Sauber 0
    22 G. Zhou Kick Sauber 0
    23 L. Sargeant Williams 0 LEGGI TUTTO