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    Us Open: L’USTA vuole escludere i giocatori che abbiano anche un membro dello staff infettato dal coronavirus durante il torneo. L’ATP non è d’accordo

    L’USTA non scherza e vuole che gli US Open si tengano in condizioni di massima sicurezza nonostante la situazione attuale dovuta al coronavirus.
    Infatti, secondo il quotidiano spagnolo Marca, l’organizzazione americana del Grand Slam intende eliminare/escludere qualsiasi giocatore che abbia un membro dello staff infettato dal coronavirus durante il torneo.

    Questo è un punto chiave e che genera discordia poiché l’ATP, l’entità che gestisce il tennis maschile, intende togliere punti al torneo se questa decisione sarà definitiva. LEGGI TUTTO

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    A. Zverev cambia idea? Il tedesco non sa ancora se andrà agli US Open e spiega da cosa dipenderà la sua decisione

    Alexander Zverev, numero sette al mondo e una delle figure di spicco del circuito ATP, è iscritto all’ATP Masters 1000 di Cincinnati e agli US Open, ma non sa ancora se si recherà a New York nelle prossime settimane. Il 23enne tedesco, vincitore della seconda edizione dell’Ultimate Tennis Showdown, ha dichiarato ai giornalisti presenti che […] LEGGI TUTTO

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    La USTA conferma definitivamente lo svolgimento degli Us Open: “Lo Stato di New York rimane uno dei più sicuri del Paese per quanto riguarda il coronavirus”

    La USTA conferma definitivamente lo svolgimento degli Us Open

    La US Tennis Federation (USTA) aveva promesso di dare entro la fine del mese alcune notizie sugli US Open (e sul torneo di Cincinnati, che si terrà nella stessa sede di New York) e così è stato: i due tornei andranno avanti, seguendo tutte le misure di sicurezza in una città che si assicura di essere pronta a ricevere un evento sportivo di questo calibro.

    “Siamo sicuri che tutto andrà bene seguendo tutte le regole di sicurezza. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il dipartimento medico e con lo stato di New York, e presto divulgheremo in modo più dettagliato le misure che i giocatori dovranno seguire. Lo Stato di New York rimane uno dei più sicuri del Paese per quanto riguarda il coronavirus”, si legge nella dichiarazione rilasciata questo venerdì dall’USTA. LEGGI TUTTO

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    Andy Murray: “Ho sentito che diversi top player non andranno a New York”

    Andy Murray giocherà US Open

    Dopo l’annuncio della n.1 WTA Ashleigh Barty, decisa a non volare a NYC per tutelare la propria salute e quella del suo team, si temono molte altre assenze tra i big allo Slam della grande mela. Il timore è condiviso da Andy Murray, che così si è espresso alla stampa britannica sul tema.
    “Il ritiro della Barty… credo che vedremo arrivare molti altri no da parte dei big. Ho sentito che diversi top player non hanno intenzione di andare a giocare in America. Mi aspetto assolutamente che questo accada. Del resto è una decisione molto personale, che va rispettata. Se non si sentono al sicuro nel viaggiare e temono di mettere a rischio loro stessi e tutti membri del loro team, è una decisione comprensibile. Tutti i giocatori avranno delle riserve ed è indipendentemente dal fatto che tu ti senta a tuo agio nel prendere questo rischio. La mia sensazione è che quando saremo dentro quella bolla che hanno creato, staremo bene. Sono più i viaggi internazionali che dovremo affrontare che mi preoccupano maggiormente“.

    Queste le parole dello scozzese, che di fatto ha confermano la sua volontà di recarsi negli USA e provare a giocare il torneo.
    Andy ha preferito non fare nomi di colleghi maschi pronti al “no”, ma da giorni gira con insistenza la voce che Rafael Nadal abbia già deciso di ricominciare la sua stagione sul rosso in Europa, forte anche delle novità regolamentari per la classifica in questo strano periodo che gli consentono di mantenere i 2000 punti conquistati lo scorso anno a Flushing Meadows non recandosi a NY a difendere il titolo 2019.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Barty dà forfait agli US Open: sono passati 10 anni da quando la numero 1 WTA non disputò lo Slam americano

    Ashleigh Barty classe 1996 e n.1 del mondo

    Ashleigh Barty, numero 1 mondiale, ha annunciato ieri che non giocherà gli US Open per motivi di sicurezza di fronte alla nuova pandemia di coronavirus. L’australiana non vuole mettere in pericolo se stessa e la sua squadra tecnica ed ha interroto un ciclo decennale in cui la numero uno della WTA ha sempre giocato il Grand Slam americano.

    L’ultima ad aver dato forfait era stata Serena Williams, che non giocò gli US Open a causa di un grave infortunio al piede nel 2010 (che le avrebbe causato un’embolia polmonare), che poi fu costretta a sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. LEGGI TUTTO

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    Us Open: Ashleigh Barty non giocherà lo slam americano “Io e la mia squadra abbiamo deciso che non andremo negli Stati Uniti”

    Ashleigh Barty classe 1996 e n.1 del mondo

    E’ confermato: Ashleigh Barty, la numero 1 del mondo e la più costante nell’ultimo anno e mezzo, non parteciperà nemmeno agli US Open 2020, che si giocherà in condizioni speciali, all’interno di una sorta di bolla di New York. La ventiquattrenne australiana non si è iscritta a Cincinnati – un torneo che si giocherà nella stessa sede – e ha rivelato questo mercoledì il motivo per cui non andrà agli US Open.

    “Io e la mia squadra abbiamo deciso che non andremo negli Stati Uniti […] ci sono ancora rischi significativi a causa del Covid-19 e non mi sento a mio agio a mettere la mia squadra e me stessa in quella posizione complicata”, ha detto la campionessa del Roland Garros, che ancora non sa se gareggerà nella stagione europea su terra.
    Nell’ultimo anno e mezzo, Barty è stata la tennista più costante del circuito femminile. Oltre al titolo al Roland Garros, l’ex giocatrice di Cricket ha vinto anche le Finals WTA e il Miami Premier Mandatory. LEGGI TUTTO

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    Us Open e Roland Garros: Arrivano le date dello svolgimento dei doppi. “Solo” 1000 punti ” agli Us Open

    Us Open e Roland Garros: Arrivano le date dello svolgimento dei doppi. “Solo” 1000 punti ” agli Us Open

    La pandemia ha lasciato il mondo sottosopra e il tennis non fa eccezione. Ora il circuito ATP-WTA si sta preparando per la ripresa.Sono già note le date degli US Open che inizierà il 31 agosto e terminerà con la finale del 13 settembre.

    La novità più grande del doppio che si svolgerà tra il 2 e il 10 settembre e che i vincitori riceveranno ‘solo’ 1000 punti.
    Per quanto riguarda il Roland Garros, la competizione avrà una fase di qualificazione (a partire dal 21 settembre) e il main draw inizierà il 27 settembre; la finale si giocherà l’11 ottobre. Il doppio si svolgerà tra il 29 settembre e il 10 ottobre. LEGGI TUTTO

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    Krajinovic: “US Open? Sarà difficile psicologicamente, ma dobbiamo giocare per vivere”

    Filip Krajinovic

    Agosto è alle porte, manca poco alla ripartenza del tennis maschile negli USA. Molti Pro ancora non si sono espressi ufficialmente sulla ripresa, se voleranno negli Stati Uniti nella “bolla” per giocare a Flushing Meadows, oppure aspetteranno settembre sulla terra battuta in Europa. Tra i pochi a parlare apertamente, ecco Filip Krajinovic, che al media balcanico SportKlub ha espresso molti timori ma anche la volontà di riprendere l’attività perché… non ci sono alternative.
    “La miglior opzione resta giocare” afferma Filip, “riprendere finalmente il tour, anche se a nessuno piaceranno le condizioni imposte negli USA. Psicologicamente saranno settimane complicate, ma indubbiamente è più importante giocare. Non ci possiamo permettere che questo periodo di stop si allunghi ancora, dobbiamo vivere di qualcosa“.

    Filip in realtà è stato tra i primi a tornare in campo nelle varie esibizioni organizzate in Europa, come il tanto discusso Adria Tour e poi un weekend presso la accademia di Janko Tipsarevic (dove ha vinto l’evento). “E’ stato bello disputare questa manifestazione, tutti siamo rimasti molto contenti di come Tipsarevic ha organizzato il tutto, direi alla perfezione, e infatti non ci sono stati problemi di nessun tipo. Janko aveva molta voglia di mettere in scena questa cosa, lo ringrazio per tutto. Questo è la dimostrazione che restando uniti e lavorando bene si possono fare grandi cose per il nostro sport”
    Il 28enne serbo si è detto contento del suo livello di gioco: “Mi sento bene, già pronto per la ripartenza in agosto. Aver disputato alcune buone partite mi ha dato fiducia e confermato che gli allenamenti svolti recentemente mi hanno riportato ad un buon livello. E vincere aiuta sempre a tenere alta la motivazione. Mi fa piacere anche che Borna Coric è rimasto qua ad allenarsi con me a Belgrado, è un ottimo compagno di gioco e possiamo così affinare la nostra forma prima dell’avvio dei tornei”.
    Tra poco Filip volerà negli USA, una trasferta che ha sperimentato in molte occasioni passate, ma questa volta sarà tutto molto diverso… “Non mi immagino ancora che cosa troveremo arrivati lì. Tutto sarà estremamente strano. Non sarà facile per noi l’adattamento alle nuove regole e condizioni imposte per permetterci di giocare in quelle settimane, non resta che arrivare e viverle lì direttamente”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO