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    Gp Ungheria F1, Ricciardo torna e sorride subito

    BUDAPEST, HUNGARY – JULY 22: Daniel Ricciardo of Australia and Scuderia AlphaTauri walks in the Paddock prior to final practice ahead of the F1 Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 22, 2023 in Budapest, Hungary. (Photo by Francois Nel/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool //Il bilancio del weekend del ritorno nel Circus da parte di Daniel Ricciardo non può che essere positivo. L’australiano alla vigilia aveva dichiarato come il fil rouge della sua nuova avventura, sarebbe stato quello di affrontare il percorso senza mettersi troppa pressione addosso. Un approccio che nel fine settimana ungherese ha pagato in termini di sensazioni raccolte. Ricciardo non ha mai commesso sbavature nell’arco dei tre giorni, migliorando sessione dopo sessione, fino a chiudere davanti al compagno di squadra.
    Le premesse della pista non erano le migliori, con un tracciato dalle condizioni insidiose nelle prime libere. Una prima sessione poco indicativa, che ha complicato le operazioni di ricerca del set-up ottimale ai fini del weekend. Nonostante ciò, Daniel è riuscito in breve tempo a prendere confidenza con la monoposto e lo dimostra il grosso step in avanti compiuto fra il venerdì e il sabato. Dopo aver chiuso la prima giornata a quattro decimi da Yuki Tsunoda, Ricciardo in qualifica è riuscito a passare il taglio del Q1, a discapito del giapponese, rimasto escluso.
    Si tratta di una prova importante per l’australiano, che ha fatto il suo ritorno nel weekend in cui ha debuttato anche il format dell’Alternative Tyre Allocation. Al sabato infatti abbiamo visto come il cambio obbligato di mescola fra Q1, Q2 e Q3, abbia premiato i piloti più versatili in termini di confidenza con la monoposto. A ciò bisogna aggiungere anche i due set in meno a disposizione per il fine settimana. Un fattore che i piloti hanno definito penalizzante sul fronte del lavoro di preparazione in ottica gara.
    Quello che Daniel Ricciardo ha definito come un “buffetto di benvenuto”, ha fatto si che il suo GP iniziasse in salita. Il tamponamento in partenza da parte di Guanyu Zhou, ha relegato l’australiano in fondo al gruppo, dopo aver incolpevolmente messo fuori gara le due Alpine. Dopo aver constatato l’assenza di danni ingenti, Ricciardo si è subito messo su un ritmo solido e costante, che ha manteuto per l’intera durata della corsa. La gestione degli pneumatici è stata impeccabile, lo dimostra anche lo stint di ben 40 giri su gomma media. Una fase di gara lunga e consistente, in cui Ricciardo è riuscito a recuperare le posizioni perse al via.

    “Il nostro passo non era male, forse avremmo potuto anche andare a punti oggi”, ha dichiarato nel post gara. Un’affermazione che racconta di uno scenario completamente differente rispetto a quelli che si prefiguravano con il “predecessore” De Vries. Ricciardo ha dato prova del feeling che in breve tempo è riuscito a costruire con la AT04. Un fattore che fino a neanche un anno fa si era rivelato un ostacolo nel suo percorso in McLaren e che oggi non può che essere benaugurante. “Non potevo chiedere di meglio che tornare a sentire quelle sensazioni che mi sono mancate negli ultimi dodici mesi e questo mi dà fiducia. Abbiamo tante cose per cui essere soddisfatti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Aspettando il Gp d’Ungheria e il ritrovato gusto della sfida tra Hamilton e Verstappen

    Alla fine in F1, come in tutti gli altri sport, il vero show lo fanno gli uomini, senza la necessità di scervellarsi per inventare artifici particolarmente arditi e cavillosi. Lo ha dimostrato ieri Lewis Hamilton con uno dei suoi guizzi prodigiosi che lo hanno riportato davanti a tutti sulla griglia di partenza, contro ogni pronostico. Al pluridecorato pilota inglese è riuscito ciò che in questo momento nessuno riesce a fare, ovvero scalzare dalla vetta il granitico duo Verstappen-Red Bull almeno in qualifica. Un’azione stupenda quella di Hamilton e la Mercedes che, in un attimo, hanno riacceso il gusto della competizione alla stagione 2023 di F1, narcotizzata da un dominio assoluto.
    Eh sì perché oggi nel Gp d’Ungheria di F1 sarà molto improbabile che dalla bocca di Lewis o di Toto Wolff si sentirà dire che preferiranno lasciar andar via Verstappen perché troppo veloce puntando quindi alla migliore strategia per garantirsi il secondo posto preservando le gomme, come si è udito a Silverstone. Hamilton e il suo team ci proveranno a stare davanti all’attuale padrone del Mondiale, anche se sarà molto difficile. Nella peggiore delle ipotesi tenteranno, almeno, di rendergli la vita dura. Primo perché la F1 è innanzitutto uno sport il cui dna è il gusto della competizione, secondo perché, visti i trascorsi, Hamilton non accetterà mai di spalancare la porta a Verstappen all’insegna del “prego si accomodi”. Terzo perché una scuderia come la Mercedes che ha una lunga tradizione di trionfi alle spalle ragiona da team vincente. E allora godiamoci l’attesa di questa ritrovata sfida. LEGGI TUTTO

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    Diretta gara F1 GP Ungheria 2023: dove vederla in tv

    MOGYOROD – Tutto pronto per il via alla gara del Gran Premio d’Ungheria, valida per l’undicesima tappa del mondiale di Formula 1. Sarà Lewis Hamilton a scattare dalla prima casella, dopo averla spuntata in qualifica all’ultimo giro Max Verstappen e Lando Norris Charles Leclerc partirà invece sesto, mentre la Ferrari di  Carlos Sainz comincerà dall’undicesima posizione. La gara prenderà il via domenica 23 luglio alle ore 15 e verrà trasmessa in diretta da Sky (canale 207), oltre che in chiaro su TV8. La visione in streaming è invece disponibile su Sky Go e NOW. LEGGI TUTTO

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    F1 GP Ungheria 2023, diretta gara: dove vederla in tv e orario partenza

    MOGYOROD – La gara del Gran Premio d’Ungheria chiude il dodicesimo appuntamento della stagione di Formula 1. A scattare dalla prima casella in griglia sarà Lewis Hamilton, che ha beffato all’ultimo Max Verstappen. Charles Leclerc partirà sesto, mentre l’altra Ferrari di Carlos Sainz scatterà dall’undicesima posizione. Il via alla gara è in programma domenica 23 luglio alle ore 15 e verrà trasmessa in diretta da Sky (canale 207), oltre che in chiaro su TV8. La visione in streaming è invece disponibile su Sky Go e NOW. LEGGI TUTTO

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    F1, Nuovo format qualifiche: cosa cambia e le critiche dei piloti “senatori”

    2023 Hungarian Grand Prix, Thursday – LAT Images

    Durante la sessione di qualifiche di oggi del Gran Premio di Ungheria, sarà sperimentato per la prima volta in Formula 1 un nuovo format di allocazione di gomme. La Alternative Tyre Allocation (ATA) prevede l’obbligo, da parte di tutti i team, in caso di pista asciutta, di utilizzare la Hard in Q1, la Medium in Q2 e la Soft in Q3.
    Questa modalità di disputare la qualifica sarà provata anche in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza, a inizio settembre. Successivamente la FIA, la Formula 1 e le 10 squadre decideranno se, eventualmente, adottarlo per la prossima stagione, come ha fatto sapere Pirelli attraverso una dichiarazione di Mario Isola.
    La modifica al format ha l’obiettivo di risparmiare due treni di pneumatici (da 13 a 11), in ottica sostenibilità.
    I primi pareri di alcuni piloti sono stati parecchio critici verso questo “cambiamento”.
    Max Verstappen si è dichiarato apertamente contrario: “Abbiamo limitazioni per il nuovo format delle qualifiche, non abbiamo regalato molto ai tifosi. Così si risparmiano troppe gomme, non è corretto”. In linea con il pilota olandese della Red Bull anche Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha detto: “Non è un gran format! In pratica si traduce in meno giri a disposizione. Non è ideale, ci sono tante gomme da bagnato che magari vengono buttate via dopo un fine settimana e credo che dovrebbero guardare più a quell’aspetto piuttosto che togliere tempo in pista a noi e ai tifosi”.

    Hamilton: “Non è un gran format questo…” LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Gran Premio di Ungheria: numeri e curiosità

    Domenica 23 Luglio si correrà il Gran Premio di Ungheria, undicesimo appuntamento in calendario del campionato mondiale 2023 di Formula 1. Vediamo insieme numeri e curiosità dell’Hungaroring e della corsa ungherese che si corre dal 1986.

    F1 2023, Gran Premio di Ungheria: numeri e curiosità
    2. I vocaboli usati nella lingua magiara per identificare il colore rosso. La regola impone che se si parla di qualcosa di animato (un essere umano rosso di capelli o un gatto, per esempio) si usi la parola vörös, se invece si tratta di un oggetto si deve adoperarepiros. Una Ferrari rossa dovrebbe dunque essere piros, ma sono in molti tra i tifosi di motorsport a credere che le automobili, e di sicuro quelle costruite a Maranello, un’anima ce l’abbiano, eccome…
    4. I gol segnati nella finale di Coppa dei Campioni del 1960 dall’ungherese Ferenc Puskàs con la maglia del Real Madrid ai tedeschi dell’Eintracht di Francoforte. Si tratta di un record ancora oggi imbattuto. Puskàs è stato per anni la stella della nazionale magiara di calcio, una squadra fortissima che negli anni Cinquanta si permetteva di umiliare i maestri inglesi, battuti 6-3 a Wembley nel 1953 e 7-1 a Budapest l’anno seguente, e di fare lo stesso con i campioni italiani. Puskàs nella sua straordinaria carriera – la Fifa, la federazione internazionale, lo considera il quarto numero dieci più forte della storia dopo Pelé, Diego Armando Maradona e Zinedine Zidane – tra nazionale e squadre di club ha segnato 704 gol in 709 presenze, praticamente una rete a partita.
    96. Il numero speciale per eccellenza in Ungheria: Arpad, gran principe degli Ungari a cavallo tra VIII e IX secolo e capostipite della dinastia regnante a Budapest fino al 1301, fu incoronato primo re del popolo magiaro nell’896 dando inizio alla storia del Paese. La metropolitana di Budapest fu costruita nel 1896 durante l’anniversario del millennio del paese e nel territorio comunale è illegale che gli edifici superino i 96 metri. Infine, l’inno nazionale dura esattamente 96 secondi se cantato con il ritmo giusto. Un numero tanto speciale per l’Ungheria è invece ben poco significativo in Formula 1: da quando esistono i numeri personalizzati (2014) nessun pilota l’ha mai scelto e il 96 è stato presente in appena tre occasioni nelle liste di iscrizione di una gara del Mondiale di Formula 1 ma non ne ha mai disputata una.

    521. Le medaglie olimpiche vinte dall’Ungheria – 183 ori, 156 argenti e 186 bronzi – che la pongono al 14° posto assoluto nel mondo, nonché al primo tra le nazioni che non hanno mai ospitato un’edizione dei Giochi. In Ungheria il calcio è considerato lo sport nazionale, ma gli atleti magiari eccellono soprattutto in atletica leggera (specie nei lanci di giavellotto, disco e martello e nel getto del peso) nel nuoto e nella pallanuoto.
    5.391. Il numero complessivo di persone che hanno disegnato contemporaneamente con il gesso, un record iscritto nel Guinness dei primati. È successo il 20 settembre 2009 a Budapest grazie a un’iniziativa del comitato Európa Közhasznú che ha riunito gli artisti protagonisti in Andrássy út, una delle vie più note della capitale. L’evento era stato organizzato per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di proteggere l’ambiente. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Ungheria, la qualifica ha sempre un ruolo fondamentale”

    La Formula 1 si prepara per l’ultima doppietta di gare prima della pausa estiva: squadre e piloti affronteranno in sequenza due piste tra loro diversissime come Hungaroring e Spa-Francorchamps. Il circuito ungherese, lungo 4.381 metri, è molto sinuoso e ondulato e si caratterizza per una serie di curve medie e lente – ben 14 – che richiedono un carico aerodinamico elevato. Un buon bilanciamento e un assetto meccanico particolarmente curato sono essenziali per evitare che la macchina scivoli e causi problemi alle gomme, che anche quest’anno dovrebbero trovarsi a fare i conti con temperature di aria e asfalto molto elevate.
    La qualifica giocherà un ruolo fondamentale, come ha sottolineato Fred Vasseur: “Entrambi i piloti amano la pista dell’Hungaroring e hanno preparato la corsa nei minimi dettagli, specie la qualifica che qui ha sempre un ruolo fondamentale. Questo fine settimana, per la prima volta, tutte le squadre devono fare i conti con un diverso format di qualifica, che prevede una sola mescola obbligatoria da usare in ciascuna delle tre fasi. Questa novità aggiunge un’ulteriore variabile da guardare con attenzione, visto quanto sono ravvicinati i valori tra la maggior parte delle squadre. Ci aspettiamo di lottare vicino ai primi sabato e domenica”.

    Il Team Principal della Ferrari ha poi aggiunto: “Arriviamo a Budapest determinati a continuare il percorso di crescita iniziato nelle ultime gare con l’introduzione di aggiornamenti tecnici sulla SF-23. A Silverstone le cose non sono andate come speravamo ma in Canada e in Austria abbiamo fatto dei chiari passi avanti e in Ungheria crediamo ci siano le condizioni per dare a Charles e Carlos una vettura performante”. LEGGI TUTTO