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    Tennis in piazza a Torino, al Pala Alpitour

    Continua con successo la manifestazione “Tennis in Piazza”, ideata e promossa dalla Federtennis come avvicinamento alle prossime Nitto ATP Finals di Torino. A due passi dal PalaAlpitour, luogo dove a novembre si ritroverà il meglio del tennis mondiale, sono scesi in piazza armati di racchette i ragazzi dei circoli piemontesi, che ormai a scendere nelle piazze della […] LEGGI TUTTO

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    Torino, ubriaco sul carro attrezzi brucia il rosso al semaforo e semina il panico

    Quando la pattuglia della polizia municipale di Torino ha visto sfrecciare una carro attrezzi tra corso Regina e via Macerata, ignorando totalmente il semaforo rosso, ha capito che qualcosa non andava. E infatti è partita all’inseguimento, durato ben 10 incroci. Alla fine, gli agenti sono riusciti a fermare il mezzo, il cui conducente ha usato la scusa “devo andare a recuperare un’auto”. L’uomo è stato trovato ubriaco e per lui le conseguenze sono state piuttosto amare: multa da 600 euro e patente ritirata.
    Prende l’auto dell’ex e brucia 49 volte il rosso: la vendetta finisce con l’arresto
    A folle velocità ad ogni incrocio
    Una bella somma di infrazioni, insomma. Oltre a correre a velocità folle, l’uomo a bordo del carro attrezzi, come anticipato, ha anche ignorato un semaforo rosso, col rischio di causare un incidente e coinvolgere altri veicoli, considerata l’alta velocità a cui stava spingendo il suo mezzo.
    Fermato dalla polizia a un incrocio all’angolo con corso Tassoni, il conducente ha provato a giustificarsi, ma qualche parola è stata sufficiente per far capire agli agenti che probabilmente non fosse del tutto lucido. È stato quindi sottoposto all’alcol test: i valori erano di 1,45 e 1,42 grammi per litro (il limite è 0,5). Inevitabili le sanzioni: oltre alla multa e al ritiro immediato della patente, l’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.
    Senza patente, bloccano il traffico per un balletto su TikTok: le influencer sono nei guai LEGGI TUTTO

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    La Fiat se ne va da Torino: Stellantis pronta a vendere la storica palazzina del Lingotto

    Prima erano solo indiscrezioni, ma adesso sembrerebbe esserci la conferma: Stellantis ha avviato la procedura per mettere definitivamente in vendita la storica palazzina Fiat del complesso del Lingotto di Torino. Così facendo, il Marchio torinese saluterebbe il capoluogo piemontese e lo storico complesso di edifici, luogo cruciale della storia produttiva torinese, nonché vecchia sede degli uffici di Gianni Agnelli e Sergio Marchionne.
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    Addio doloroso
    Secondo gli ultimi rumors, infatti, pare che il Gruppo Stellantis abbia ormai quasi portato a termine le pratiche per mettere in vendita la storica sede di via Nizza 250, edificio che fino al 2014 – anno di nascita del Gruppo FCA – ospitava la sede legale di Fiat.
    Un duro colpo per tutti i torinesi e per tutti gli italiani, che arriva subito dopo la decisione del neonato gruppo automobilistico di scegliere Termoli e non Mirafiori – altro stabilimento simbolo della Fiat – come sede per la prima gigafactory italiana di Stellantis.
    Si sonda il terreno con i player immobiliari
    La palazzina di via Nizza 250 si sviluppa su una superficie di 20mila metri quadri e al momento è ancora vincolata dalla Sovrintendenza dei Beni Architettonici, proprio perché facente parte del complesso industriale del Lingotto e riconosciuta come sede di valore storico-artistico e documentario.
    Tuttavia, la messa in vendita della storica sede, che iniziò a circolare ai piani alti già diversi anni fa prima della recente fusione tra FCA e PSA, sembra aver ormai trovato conferma, con Stellantis che ha già sondato il terreno dei grandi player del settore immobiliare per riuscire a portare a termine nella piena trasparenza il complesso iter di vendita e di alienazione dell’immobile. 
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    Monopattini, sempre più incidenti a Torino e 50 multe al giorno

    I monopattini elettrici, divenuti protagonisti della mobilità urbana in seguito alla pandemia, sono sin dagli esordi sul mercato al centro delle cronache per via dei numerosi incidenti e polemiche che riescono a scatenare. Torino è tra le città italiane con più disagi: colpa proprio di chi ancora, dopo più di un anno, non ha capito come spostarsi correttamente a bordo dei monopattini. E proprio per colpa di essi, nel capoluogo piemontese si effettuano ormai una media di 50 multe al giorno a causa dei veicoli della micromobilità.
    Controlli contro l’uso non corretto
    I controlli delle forze dell’ordine, a Torino, si sono intensificati, per valutare come gli utenti della strada abbiano recepito le nuove norme a cui i monopattini elettrici devono sottostare. Tantissimi sfrecciano sotto i portici, lungo via Sacchi, recando disagio a commercianti e pedoni; in molti salgono in più di una persona; inoltre, troppi monopattini vengono lasciati per strada non parcheggiati, abbandonati, provocando innumerevoli disagi.
    Boom di incidenti
    La conseguenza di tutto ciò è che sono inevitabilmente aumentati gli incidenti causati da tali comportamenti. E qui entrano in gioco non solo i monopattini, ma anche le biciclette. “Negli ultimi tempi sono aumentati i traumi da cadute e investimenti che coinvolgono biciclette e monopattini – ha spiegato Alessandro Maria Massè, direttore della Prima clinica ortopedica e traumatologica del Cto di Torino -. E nelle persone piú fragili, soprattutto gli anziani, le conseguenze possono essere gravi. In tanti riportano fratture al polso e al gomito, ma anche traumi facciali. Pochi utilizzano il casco, nonostante i monopattini raggiungano una velocità massima di 25 km/h, che non è poco”.
    Insomma, in molti fanno fatica a rispettare le regole. L’aumento esponenziale delle multe ne è la prova più lampante.
    Monopattini elettrici, nuove leggi del Governo per la sicurezza LEGGI TUTTO

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    Sarà Stefano Richeri il nuovo capitano della ViViBanca Torino

    A chiusura del roster, la ViViBanca Torino comunica la conferma di Stefano Richeri, schiacciatore classe 1999, e, per le sue doti di modello per i compagni in campo e fuori, leader con l’esempio prima ancora che con le parole, lo designa a nuovo capitano della squadra.
    Cresciuto nell’Arti e Mestieri, dove ha giocato in tutte le categorie giovanili a partire dall’under 12 fino alla prima squadra in Serie C, disputa poi due stagioni in prestito al Parella nell’Under 19 e Under 20. Da tre anni è entrato a far parte della prima squadra biancorossoblu, componente base del sestetto titolare in A3.
    “Richeri sarà il nuovo capitano – annuncia il presidente Paolo Brugiafreddo – È stata una decisione facile, perché in tutti questi anni con noi ha dimostrato un grande attaccamento alla maglia, mostrandosi anche attento alle dinamiche societarie e di spogliatoio. In questo momento è l’uomo d’esperienza di casa Parella, ma sappiamo che saprà anche continuare a stupirci da un punto di vista tecnico, dimostrandosi ancora una volta tra i migliori interpreti del suo ruolo”.
    “Sono molto contento di essere stato confermato anche per quest’anno e ringrazio la società e tutto lo staff per la fiducia riposta in me – dice soddisfatto lo schiacciatore Stefano Richeri – Saremo una squadra molto giovane con tanta voglia di lottare e farci valere in campo. Non vedo l’ora di conoscere i miei compagni nuovi e di iniziare la stagione. Spero che i palazzetti si possano riempire nuovamente perché giocare con il tifo è tutta un’altra cosa e vogliamo avere i nostri tifosi più vicino possibile quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    Il secondo opposto è il giovane Matteo Corazza

    La ViViBanca Torino comunica l’acquisizione a titolo temporaneo da Arti e Mestieri delle prestazioni sportive di Matteo Corazza, opposto classe 2002, nato e cresciuto pallavolisticamente nell’Arti dove è arrivato fino a disputare il campionato di Serie C, oltre ad aver partecipato a tutte le rappresentative giovanili provinciali e regionali.
    “L’arrivo di Matteo Corazza in prestito da Arti e Mestieri è il frutto di una collaborazione che sta prendendo sempre più piede tra le nostre due società – spiega il presidente Paolo Brugiafreddo – e non solo per quanto riguarda il settore giovanile, ma molto più profonda, volta a far crescere e maturare i talenti della pallavolo torinese con un progetto serio. Matteo ha dimostrato nel suo percorso di avere talento, ha buone capacità fisiche e crediamo che questa per lui sia una grande opportunità per fare il definitivo salto di qualità. Sarà un lavoro duro, ma l’entusiasmo dimostrato nello sposare il nostro progetto ci fa ben pensare in merito”.
    “Sono molto felice di aver ricevuto questa proposta dal Parella – afferma Matteo Corazza – Sono convinto che possa essere un’ottima esperienza sia di vita che sportiva. Non vedo l’ora di iniziare quest’avventura con i nuovi compagni da cui avrò tanto da apprendere”.

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