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    F1, Charles Leclerc e la schiacciante superiorità su Sebastian Vettel [ DATI e ANALISI ]

    Charles Leclerc e la schiacciante superiorità su Sebastian Vettel nella stagione 2020 di Formula 1: i dati e la nostra analisi.

    La stagione 2020 della Scuderia Ferrari sarà certamente ricordata per la scarsa competitività della SF1000, per la probabile assenza di vittorie (ma questo lo sapremo a fine stagione!), per l’ultimo anno di Sebastian Vettel a Maranello e per la schiacciante superiorità dimostrata da Charles Leclerc nei confronti del suo compagno di squadra.
    Premettiamo un dato: dopo 12 gare disputate, il terzo posto nella classifica mondiale costruttori F1 2020 era alla portata della Ferrari che invece oggi occupa una miserrima sesta piazza. Ai 75 punti di Leclerc basterebbe aggiungere altri 33 punti ai soli 18 raccolti da Vettel per essere davanti a Racing Point, McLaren e Renault.

    In altre parole se il pilota tedesco della Ferrari avesse almeno raccolto un totale di 51 punti, pur sempre il 33% in meno del compagno, la Ferrari si troverebbe ben tre posizioni avanti nella classifica costruttori e la stagione, seppur non entusiasmante, apparirebbe forse un po’ meno “nera” di quello che è.
    Fatta questa premessa, andiamo ad analizzare qualche dato interessante, partendo dalle qualifiche. Dal confronto tra Leclerc e Vettel emerge che ben 10 volte su 12 il monegasco è partito davanti al tedesco. Inoltre Leclerc si è qualificato 8 volte tra i primi 10 mentre Vettel invece ha superato il taglio del Q2 in sole 3 occasioni.
    Il pilota monegasco, nelle 12 gare fin qui disputate, ha occupato la quarta fila come posizione come media in griglia, mentre Vettel la 12esima posizione. La tabella qui sotto mostra questi dati e aggiunge anche il Gap tra i due piloti Ferrari sia in termini di tempo (millesimi di secondo) che in termini di tempo al chilometro.
    Grazie ai dati qui sopra riportati, abbiamo poi messo a confronto in forma grafica il Gap in qualifica in valore assoluto, ovvero il tempo in millesimi tra Vettel e Leclerc. Confrontando sempre i tempi a parità di Q (Q2 e Q3) il Gap medio a favore del monegasco, dopo le 12 gare disputate, è di poco inferiore ai 4 decimi (0″383). Escludendo le prime tre gare, dove il tedesco ha fatto meglio del compagno in due occasioni, la media sale sopra il mezzo secondo (0″506). Considerando poi solo le ultime cinque qualifiche il gap sale ancora e arriva a sfiorare i 6 decimi (0″552).
    Sempre utilizzando i dati sopra, abbiamo anche calcolato il Gap per chilometro percorso in un giro di qualifica, come rapporto tra il divario cronometrico tra i due piloti Ferrari e la lunghezza del tracciato. Questo ci ha permesso di valutare meglio quale sia il reale divario al km tra Vettel e Leclerc. Il grafico qui sotto mostra questo indicatore per le 12 gare sin qui corse con un gap media al km pari a 0″071. Anche qui, escludendo le prime tre gare, la media sale e sfiora il decimo di secondo (0″093). Considerando poi solo le ultime cinque qualifiche il gap sale sopra il decimo di secondo al km (0″106).
    Numeri alla mano è evidente che la scelta della Scuderia Ferrari, già ad inizio stagione, sia andata nella direzione di Leclerc. L’ingaggio di Vettel, visti i risultati che in questo momento non è in grado di garantire, non avrebbero certo giustificato un suo prolungamento di contratto. Diamo atto a Mattia Binotto che su questo aspetto ha fatto la mossa giusta! LEGGI TUTTO

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    F1, Pierre Gasly confermato in AlphaTauri per la stagione 2021

    La Scuderia AlphaTauri è annunciato oggi che Pierre Gasly resterà insieme al team per la stagione 2021 di Formula 1. Il 24enne pilota francese ha fatto il suo debutto in squadra in occasione del GP della Malesia 2017, per poi passare alla Red Bull Racing per la stagione 2019. Dopo essere tornato all… L’articolo F1, […] LEGGI TUTTO

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    Formula 1, La prima bozza del Calendario F1 2021: Gp e date

    Liberty Media è al lavoro su una bozza di calendario per il Campionato Mondiale 2021 di Formula 1. Al vaglio almeno 20 Gran Premi con qualche location in forse e con altre pronte a entrare in calendario. Dopo un mondiale 2020 con sole 17 gare in calendario, l’obiettivo di Liberty Media e della… L’articolo Formula […] LEGGI TUTTO

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    F1, La stagione di Sebastian Vettel è quanto mai deludente!

    Che Sebastian Vettel stia deludendo, e tanto, in questo Mondiale è un fatto assodato. Charles Leclerc lo sta sovrastando in termini di prestazioni dimostrando anche una maggiore reattività nel tirare fuori il massimo da una monoposto poco competitiva e problematica. In questo gioco delle parti netta… L’articolo F1, La stagione di Sebastian Vettel è quanto […] LEGGI TUTTO

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    F1, GP Portogallo 2020: Hamilton più forte anche dei crampi. E sono 92 vittorie!

    Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Portogallo, diventando così il pilota più vincente della storia della Formula Uno! In una gara bella e movimentata a Portimao, l’inglese ha preceduto Bottas e Verstappen. Bravo Leclerc a terminare quarto, mentre Sebastian Vettel ha terminato decimo. Hamilto… L’articolo F1, GP Portogallo 2020: Hamilton più forte anche […] LEGGI TUTTO

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    F1, Tecnica: un nuovo diffusore sulla Ferrari SF1000 in Portogallo

    La novità tecniche al diffusore che la Scuderia Ferrari porterà sulla SF1000 in Portogallo.

    La dodicesima prova della stagione 2020 sarà un’ulteriore opportunità per la Scuderia Ferrari per proseguire nel piano di sviluppo della SF1000. Ce ne parla Enrico Cardile, Head of Performance Development Ferrari
    “Già a Sochi – ha detto Cardile – avevamo introdotto alcune piccole modifiche all’aerodinamica della monoposto, cui se ne sono aggiunte altre al Nürburgring” – spiega il tecnico aretino – “A Portimao avremo un’ulteriore sviluppo, concentrato sul diffusore, che completerà il programma predisposto nei mesi scorsi”.
    Parlando delle aspettative sul pacchetto completo, il Responsabile dello Sviluppo ha aggiunto: “La cosa più importante è avere la conferma che la direzione di sviluppo che abbiamo preso sia quella giusta. Le indicazioni raccolte negli ultimi Gran Premi sono positive e speriamo che accada altrettanto in questo fine settimana. Dobbiamo tener presente che mai come quest’anno il lavoro di sviluppo della vettura è funzionale alla stagione successiva. Detto questo, contiamo anche di vedere un miglioramento nella prestazione della SF1000: sarebbe molto utile per poterci rimettere perlomeno alla guida di quel gruppo di vetture e piloti che attualmente si gioca in pochissimi decimi le posizioni sulla griglia dalla quarta in giù. Quest’anno solamente in poche occasioni abbiamo potuto lottare per un posto al sole della seconda o terza fila e il nostro obiettivo da qui a dicembre è di essere costantemente in lizza per quelle posizioni. Poi, proprio perché i rapporti di forza sono molto ravvicinati, sappiamo che basta un niente per essere quarti o dodicesimi ma questo fa parte del gioco”.
    Guardando poi all’anno prossimo, alla luce dei cambi regolamentari decisi negli ultimi mesi, Cardile ha parlato delle aree sulle quali sia più possibile trovare della prestazione: “Premesso che ogni team ha la sua filosofia di progetto, da parte nostra riteniamo che sia il retrotreno l’area dove ci sono più margini. Lo dico non soltanto perché è in quella parte della monoposto dove sono state introdotte delle modifiche piuttosto rilevanti al regolamento tecnico ma anche perché siamo convinti che, per come la nostra vettura è stata impostata, si possa davvero ottenere un progresso significativo. È per questo che abbiamo deciso di spendere i due gettoni permessi dal regolamento proprio lì. Ricordiamoci infatti che l’anno prossimo, infatti, non si potranno modificare tutte le componenti base della vettura ma solo alcune, il cui valore è determinato dalla FIA in gettoni: ogni squadra ne ha due a disposizione”.
    E infine sulle ulteriori limitazioni al numero di ore di prove disponibili in galleria del vento, Cardile ha chiuso dicendo: “Sì, corretto, il che rende ancora più importante il lavoro che stiamo facendo in queste settimane: è fondamentale sapere che i concetti su cui stiamo lavorando siano giusti per non perdere tempo nel 2021. Dall’anno prossimo poi il numero di ore sarà inversamente proporzionale, in percentuale, al piazzamento nel campionato Costruttori dell’anno precedente: chi più in alto arriva meno tempo avrà. Non saranno differenze abissali ma in uno sport come la Formula 1 ogni minuto di prove – che sia in pista, al banco o in galleria del vento – è prezioso. Detto questo, e lo dico come battuta, non bisogna pensare che non faremo il massimo per recuperare posizioni nel 2020: quanto guardiamo la classifica, vedere che siamo al sesto posto ci fa star male, siamo perfettamente coscienti che non è una posizione degna della Ferrari. Vogliamo assolutamente migliorare: per noi e per i nostri tifosi che continuano comunque a sostenerci con passione, anche in una fase difficile come quella che stiamo vivendo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher conteso da Alfa Romeo e Haas per il debutto 2021

    Alfa Romeo oppure Haas? È quasi certo ormai che sarà una di queste scuderie dell’orbita Ferrari ad offrire a Mick Schumacher il suo primo volante di F1 per la stagione 2021. Nelle scorse settimane l’Alfa era nettamente favorita ma adesso si sta facendo molto insistente l’ipotesi americana per il giovane talento tedesco figlio d’arte.
    Di sicuro si saprà molto presto perché il team principal della scuderia con sede ad Hinwil, Frédéric Vasseur, ufficializzerà a breve la line-up piloti del prossimo anno. Come già evidenziato giorni addietro, Antonio Giovinazzi è dato per probabile partente mentre il fresco 41enne Kimi Raikkonen ha buone chances di riconferma. Il posto del driver italiano potrebbe essere occupato proprio da Schumi jr. “Penso che nel corso di questo mese prenderemo una decisione”, ha affermato a tal proposito Vasseur ad Autosport.
    Dal canto suo, però, il suo collega della Haas, Günther Steiner, ha manifestato chiaramente l’intento di assicurarsi il campioncino nel suo team. Intervistato da Sport1 ha dichiarato: “Chi non vorrebbe uno Schumacher di nuovo in F1? Soprattutto nello stato di forma che ha attualmente in Formula 2. Guida il campionato e non con un piccolo margine, ma con uno ampio. Assolutamente non sarei contrario a prendere Schumacher”. Alfa o Haas, quindi per Mick? La parola alla Ferrari. Spetta a loro decidere. LEGGI TUTTO

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    Red Bull pronta a lasciare la F1, se i regolamenti sui motori non cambieranno!

    Dopo il ritiro di Honda, Red Bull e AlphaTauri minacciano l’addio alla Formula 1 se i regolamenti sui motori non dovessero cambiare.

    Due settimana fa, la Honda ha annunciato di non proseguire il suo impegno di fornitore di motori. A partire dal 2022, sia il Team Red Bull che AlphaTauri dovranno cercarsi un nuovo partner per il Power Unit.
    Chris Horner, team principal della squadra austriaca, si è già mosso in questi ultimi quindici giorni per trovare un’alternativa: ha parlato con Mercedes, Ferrari e Renault. Dai primi due fornitori, la risposta è stata un secco “no grazie”, mentre i francesi si sono presi un po’ di tempo per dare una risposta al team con il quale comunque hanno vinto quattro titoli mondiali.
    I vertici di Red Bull si sono anche mossi in un’altra direzione che già vi avevamo anticipato al momento dell’annuncio dell’uscita di Honda, il 2 ottobre scorso. Allo studio ci sarebbe la valutazione di fattibilità di una cessione di un ramo d’azienda da parte del Gruppo Honda, ovvero della società con base vicino Milton Keynes in Inghilterra e che ha in carico una parte dello sviluppo, l’assemblaggio e la revisione degli attuali Power Unit Honda. Oltre a questo, il costruttore di auto giapponese, dovrebbe cedere la proprietà intellettuale e tutti i brevetti che fanno parte del progetto RA620H.
    Qualora questa strada fosse percorribile e, stando a quanto abbiamo appreso da fonti vicine al team, ci sarebbe già una primo pre-accordo tra le due parti per finalizzare lo scenario sopra descritto, Red Bull vincolerebbe però tutto questo ad una condizione: i Power Unit dovranno essere congelati, sia nelle componenti del motore endotermico che in quelle delle parti ibride. Questo, oltre ad un risparmio economico, garantirebbe Red Bull e AlphaTauri anche di avere per gli anni a venire almeno un gap prestazionale analogo a quello attuale dagli altri fornitori di motori.
    Qualora però questo non fosse approvato, gli austriaci sarebbero pronti a lasciare la Formula 1 sia con Red Bull che con AlphaTauri. Quella dei “bibitari” è una minaccia seria e una Formula 1 con soli 8 team al via non sarebbe davvero fattibile. Visto il periodo poi, per gli organizzatori non sarebbe francamente impossibile trovare altre case disposte a fare il loro ingresso in Formula 1.
    La proposta di Red Bull di congelamento dei Power Unit troverebbe d’accordo sia Mercedes che Renault. I tedeschi in quanto hanno una supremazia tale che il freezing vorrebbe dire congelare anche il loro vantaggio nei prossimi anni mentre i francesi sarebbero d’accordo in un’ottica di ulteriore saving dell’ingente investimento in Formula 1. Contrari, per ora, i vertici della Ferrari che vedono nello sviluppo del Power Unit una delle poche possibilità di colmare i limiti di progetti vettura deficitari dal punto di vista meccanico ed aerodinamico.
    Forse già tra una settimana in Portogallo, la Red Bull potrebbe ventilare una soluzione di questo tipo se non già minacciare un addio alla F1. La strategia di comunicazione in questo caso sarà fondamentale ma Chris Horner, Helmut Marko e soprattutto Dietrich Mateschitz sanno bene come muoversi su questo fronte. LEGGI TUTTO