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    F1, Lewis Hamilton: Non so se correrò in Formula 1 l’anno prossimo

    Alla vigilia del Gran Premio dell’Emilia Romagna avevamo analizzato le ragioni dietro al mancato rinnovo di Lewis Hamilton con Mercedes. Una conclusione che sembra già scritta non esclude tuttavia un eventuale colpo di scena: l’addio del campione inglese alla Formula 1. Le parole pronunc… L’articolo F1, Lewis Hamilton: Non so se correrò in Formula 1 […] LEGGI TUTTO

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    F1 2020, Mercedes è Campione del Mondo Costruttori per la settima stagione consecutiva!

    Non serviva certo questo ulteriore record per scoprire la forza devastante di un gruppo che sta dominando la scena da sette anni a questa parte. Al termine del Gran Premio dell’Emilia Romagna la Mercedes si è laureata campione del mondo per la settima stagione consecutiva. Il record sin qui condiviso con la Ferrari guidata dal triumvirato Todt-Brawn-Schumacher di sei campionati consecutivi è stato battuto. Sebbene i successi di questa corazzata tedesca con sede a Brackley non facciano più notizia, occorre riflettere sul percorso di questo gruppo verso un ciclo di successi senza precedenti nella storia di questo sport.
    La Mercedes che nel 2010 è rientrata in Formula 1 in veste ufficiale ha faticato non poco a ritagliarsi il suo spazio. La prima vittoria è arrivata solo nel 2012 in Cina con un weekend perfetto di Nico Rosberg. Nel 2013 con l’ingaggio di Lewis Hamilton il team diventa una presenza più stabile sul podio e coglie tre vittorie complessive, terminando la stagione al secondo posto nei costruttori. Nel 2014 l’avvento dell’era turbo ibrida spiana la strada alle frecce d’argento che a suon di vittorie si riveleranno all’altezza del mito. Il dopo è storia.
    Le power unit sono la costante del loro dominio ma si contano due significative rivoluzioni tecniche nel corso degli anni, una nel 2017 e la successiva nel 2019. Nel biennio 2017/2018 la Mercedes si scontra con la Ferrari dando vita a grandi duelli tra i due piloti simbolo di questa generazione, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A emergere sarà il campione inglese grazie a una condotta di gara magistrale e a un team dotato di una straordinaria capacità di reazione.
    La Mercedes si è rivelata un’organizzazione perfetta in grado di tirare fuori il meglio nei momenti decisivi, nel corso delle battaglie più feroci. È un team che ha saputo reinventarsi anche dopo aver perso uomini chiave. Al termine del 2016 il direttore tecnico Paddy Lowe lascia il team e in sua sostituzione arriva James Allison, da poco silurato da Marchionne in Ferrari. Nel 2019 termina anche l’esperienza di Aldo Costa, figura fondamentale in questi anni di successi. Nella stessa stagione verrà a mancare Niki Lauda, personalità senza eguali nel paddock e leader insieme a Toto Wolff di questa squadra. Lo stesso team principal ha recentemente dichiarato di essere alla ricerca di una figura interna che possa sostituirlo in vista di un suo disimpegno in un ruolo meno operativo ai weekend di gara.
    Se in alcune occasioni il team non aveva mostrato sin da subito tutte le proprie carte, nel 2020 la Mercedes è partita per sorprendere sin dai test invernali. Qualche opinionista ha ricondotto questo atteggiamento alla delusione di Wolff per essere stato tagliato fuori dalla corsa alla posizione di Amministratore Delegato della Formula 1, altri al probabile addio della squadra ufficiale al termine della stagione in corso.
    Chi parla di “monomarca Mercedes” non può e non deve sminuire i successi della casa di Stoccarda: i cicli tecnici dominanti hanno sempre fatto parte di questo sport in cui la ricerca del limite è sempre più esasperata. Le vittorie Mercedes non sono diverse dagli anni della “splendida noia” in cui a trionfare era la Ferrari. Cambiano i colori e le bandiere ma non per questo i valori sportivi e umani alla base di questi grandi successi. LEGGI TUTTO

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    F1, Charles Leclerc e la schiacciante superiorità su Sebastian Vettel [ DATI e ANALISI ]

    Charles Leclerc e la schiacciante superiorità su Sebastian Vettel nella stagione 2020 di Formula 1: i dati e la nostra analisi.

    La stagione 2020 della Scuderia Ferrari sarà certamente ricordata per la scarsa competitività della SF1000, per la probabile assenza di vittorie (ma questo lo sapremo a fine stagione!), per l’ultimo anno di Sebastian Vettel a Maranello e per la schiacciante superiorità dimostrata da Charles Leclerc nei confronti del suo compagno di squadra.
    Premettiamo un dato: dopo 12 gare disputate, il terzo posto nella classifica mondiale costruttori F1 2020 era alla portata della Ferrari che invece oggi occupa una miserrima sesta piazza. Ai 75 punti di Leclerc basterebbe aggiungere altri 33 punti ai soli 18 raccolti da Vettel per essere davanti a Racing Point, McLaren e Renault.

    In altre parole se il pilota tedesco della Ferrari avesse almeno raccolto un totale di 51 punti, pur sempre il 33% in meno del compagno, la Ferrari si troverebbe ben tre posizioni avanti nella classifica costruttori e la stagione, seppur non entusiasmante, apparirebbe forse un po’ meno “nera” di quello che è.
    Fatta questa premessa, andiamo ad analizzare qualche dato interessante, partendo dalle qualifiche. Dal confronto tra Leclerc e Vettel emerge che ben 10 volte su 12 il monegasco è partito davanti al tedesco. Inoltre Leclerc si è qualificato 8 volte tra i primi 10 mentre Vettel invece ha superato il taglio del Q2 in sole 3 occasioni.
    Il pilota monegasco, nelle 12 gare fin qui disputate, ha occupato la quarta fila come posizione come media in griglia, mentre Vettel la 12esima posizione. La tabella qui sotto mostra questi dati e aggiunge anche il Gap tra i due piloti Ferrari sia in termini di tempo (millesimi di secondo) che in termini di tempo al chilometro.
    Grazie ai dati qui sopra riportati, abbiamo poi messo a confronto in forma grafica il Gap in qualifica in valore assoluto, ovvero il tempo in millesimi tra Vettel e Leclerc. Confrontando sempre i tempi a parità di Q (Q2 e Q3) il Gap medio a favore del monegasco, dopo le 12 gare disputate, è di poco inferiore ai 4 decimi (0″383). Escludendo le prime tre gare, dove il tedesco ha fatto meglio del compagno in due occasioni, la media sale sopra il mezzo secondo (0″506). Considerando poi solo le ultime cinque qualifiche il gap sale ancora e arriva a sfiorare i 6 decimi (0″552).
    Sempre utilizzando i dati sopra, abbiamo anche calcolato il Gap per chilometro percorso in un giro di qualifica, come rapporto tra il divario cronometrico tra i due piloti Ferrari e la lunghezza del tracciato. Questo ci ha permesso di valutare meglio quale sia il reale divario al km tra Vettel e Leclerc. Il grafico qui sotto mostra questo indicatore per le 12 gare sin qui corse con un gap media al km pari a 0″071. Anche qui, escludendo le prime tre gare, la media sale e sfiora il decimo di secondo (0″093). Considerando poi solo le ultime cinque qualifiche il gap sale sopra il decimo di secondo al km (0″106).
    Numeri alla mano è evidente che la scelta della Scuderia Ferrari, già ad inizio stagione, sia andata nella direzione di Leclerc. L’ingaggio di Vettel, visti i risultati che in questo momento non è in grado di garantire, non avrebbero certo giustificato un suo prolungamento di contratto. Diamo atto a Mattia Binotto che su questo aspetto ha fatto la mossa giusta! LEGGI TUTTO

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    F1, Pierre Gasly confermato in AlphaTauri per la stagione 2021

    La Scuderia AlphaTauri è annunciato oggi che Pierre Gasly resterà insieme al team per la stagione 2021 di Formula 1. Il 24enne pilota francese ha fatto il suo debutto in squadra in occasione del GP della Malesia 2017, per poi passare alla Red Bull Racing per la stagione 2019. Dopo essere tornato all… L’articolo F1, […] LEGGI TUTTO

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    Formula 1, La prima bozza del Calendario F1 2021: Gp e date

    Liberty Media è al lavoro su una bozza di calendario per il Campionato Mondiale 2021 di Formula 1. Al vaglio almeno 20 Gran Premi con qualche location in forse e con altre pronte a entrare in calendario. Dopo un mondiale 2020 con sole 17 gare in calendario, l’obiettivo di Liberty Media e della… L’articolo Formula […] LEGGI TUTTO

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    F1, La stagione di Sebastian Vettel è quanto mai deludente!

    Che Sebastian Vettel stia deludendo, e tanto, in questo Mondiale è un fatto assodato. Charles Leclerc lo sta sovrastando in termini di prestazioni dimostrando anche una maggiore reattività nel tirare fuori il massimo da una monoposto poco competitiva e problematica. In questo gioco delle parti netta… L’articolo F1, La stagione di Sebastian Vettel è quanto […] LEGGI TUTTO

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    F1, GP Portogallo 2020: Hamilton più forte anche dei crampi. E sono 92 vittorie!

    Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Portogallo, diventando così il pilota più vincente della storia della Formula Uno! In una gara bella e movimentata a Portimao, l’inglese ha preceduto Bottas e Verstappen. Bravo Leclerc a terminare quarto, mentre Sebastian Vettel ha terminato decimo. Hamilto… L’articolo F1, GP Portogallo 2020: Hamilton più forte anche […] LEGGI TUTTO

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    F1, Tecnica: un nuovo diffusore sulla Ferrari SF1000 in Portogallo

    La novità tecniche al diffusore che la Scuderia Ferrari porterà sulla SF1000 in Portogallo.

    La dodicesima prova della stagione 2020 sarà un’ulteriore opportunità per la Scuderia Ferrari per proseguire nel piano di sviluppo della SF1000. Ce ne parla Enrico Cardile, Head of Performance Development Ferrari
    “Già a Sochi – ha detto Cardile – avevamo introdotto alcune piccole modifiche all’aerodinamica della monoposto, cui se ne sono aggiunte altre al Nürburgring” – spiega il tecnico aretino – “A Portimao avremo un’ulteriore sviluppo, concentrato sul diffusore, che completerà il programma predisposto nei mesi scorsi”.
    Parlando delle aspettative sul pacchetto completo, il Responsabile dello Sviluppo ha aggiunto: “La cosa più importante è avere la conferma che la direzione di sviluppo che abbiamo preso sia quella giusta. Le indicazioni raccolte negli ultimi Gran Premi sono positive e speriamo che accada altrettanto in questo fine settimana. Dobbiamo tener presente che mai come quest’anno il lavoro di sviluppo della vettura è funzionale alla stagione successiva. Detto questo, contiamo anche di vedere un miglioramento nella prestazione della SF1000: sarebbe molto utile per poterci rimettere perlomeno alla guida di quel gruppo di vetture e piloti che attualmente si gioca in pochissimi decimi le posizioni sulla griglia dalla quarta in giù. Quest’anno solamente in poche occasioni abbiamo potuto lottare per un posto al sole della seconda o terza fila e il nostro obiettivo da qui a dicembre è di essere costantemente in lizza per quelle posizioni. Poi, proprio perché i rapporti di forza sono molto ravvicinati, sappiamo che basta un niente per essere quarti o dodicesimi ma questo fa parte del gioco”.
    Guardando poi all’anno prossimo, alla luce dei cambi regolamentari decisi negli ultimi mesi, Cardile ha parlato delle aree sulle quali sia più possibile trovare della prestazione: “Premesso che ogni team ha la sua filosofia di progetto, da parte nostra riteniamo che sia il retrotreno l’area dove ci sono più margini. Lo dico non soltanto perché è in quella parte della monoposto dove sono state introdotte delle modifiche piuttosto rilevanti al regolamento tecnico ma anche perché siamo convinti che, per come la nostra vettura è stata impostata, si possa davvero ottenere un progresso significativo. È per questo che abbiamo deciso di spendere i due gettoni permessi dal regolamento proprio lì. Ricordiamoci infatti che l’anno prossimo, infatti, non si potranno modificare tutte le componenti base della vettura ma solo alcune, il cui valore è determinato dalla FIA in gettoni: ogni squadra ne ha due a disposizione”.
    E infine sulle ulteriori limitazioni al numero di ore di prove disponibili in galleria del vento, Cardile ha chiuso dicendo: “Sì, corretto, il che rende ancora più importante il lavoro che stiamo facendo in queste settimane: è fondamentale sapere che i concetti su cui stiamo lavorando siano giusti per non perdere tempo nel 2021. Dall’anno prossimo poi il numero di ore sarà inversamente proporzionale, in percentuale, al piazzamento nel campionato Costruttori dell’anno precedente: chi più in alto arriva meno tempo avrà. Non saranno differenze abissali ma in uno sport come la Formula 1 ogni minuto di prove – che sia in pista, al banco o in galleria del vento – è prezioso. Detto questo, e lo dico come battuta, non bisogna pensare che non faremo il massimo per recuperare posizioni nel 2020: quanto guardiamo la classifica, vedere che siamo al sesto posto ci fa star male, siamo perfettamente coscienti che non è una posizione degna della Ferrari. Vogliamo assolutamente migliorare: per noi e per i nostri tifosi che continuano comunque a sostenerci con passione, anche in una fase difficile come quella che stiamo vivendo”. LEGGI TUTTO