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    F1, Gli obiettivi Ferrari nelle ultime 8 gare della stagione

    Il Gran Premio d’Italia a Monza ha chiuso le gare europee. Il Circus della Formula 1 si prepara ora alle ultime otto trasferte dell’anno, tra Asia e Americhe. Si partirà con Singapore e Giappone, in programma rispettivamente il 17 e il 24 settembre. A ottobre si andrà poi in Qatar, Stati Uniti (Austin) e Messico per poi chiudere la stagione a novembre con gli appuntamenti in Brasile, Stati Uniti (Las Vegas) e Abu Dhabi.
    Otto gare dunque nelle quali, quasi tutti i team, non porteranno modifiche sostanziali alle loro monoposto. Qualche componente, ancora in lavorazione nelle loro sedi, potrebbe essere portata in pista ma, per tutte le squadre, la priorità ora è quella di finalizzare la progettazione della vettura per il prossimo anno e concentrare lì sforzi e investimenti.
    In questo finale di stagione sono però in palio parecchi punti che potrebbero anche modificare l’attuale “equilibrio” che vediamo sia nella classifica costruttori che in quella piloti. Per quanto riguarda i Team, la lotta per il secondo posto finale dietro a Red Bull, è tutto aperta. Ad una Mercedes (273 punti) favorita e con un vantaggio di 45 punti sulla Ferrari (228) si contrappone una Scuderia di Maranello in crescita, soprattutto dopo la gara di casa che ha visto la Ferrari stessa superare in classifica Aston Martin (217).
    A centro classifica c’è una McLaren che, con 115 punti all’attivo, aspira a rientrare nella lotta per una posizione migliore del quinto posto che occupa oggi ma, sarà molto difficile. Il team inglese ha dimostrato di avere ora una monoposto che permette ai suoi piloti di competere con Mercedes, Ferrari e Aston Martin ma i punti di ritardo sono comunque molti: 102 da Aston Martin, 113 da Ferrari e 158 da Mercedes.
    Gli ultimi cinque posizioni nella classifica riservata ai costruttori vedono Alpine a 73 punti, con un buon margine su Williams (21), Haas (11), Alfa Romeo (10) e AlphaTauri (3). La lotta vera sarà tra Haas e Alfa Romeo per l’ottava posizione in quanto la Williams ha dimostrato sul campo un buon miglioramento che gli ha consentito di cominciare ad andare a punti con una certa regolarità, mentre AlphaTauri fatica ad uscire dall’ultima posizione della classifica.

    Ma quali sono i reali obiettivi della Ferrari in queste ultime otto gare della stagione? Senza sviluppi alla SF-23, in casa Ferrari dovranno concentrare, ancora di più, tutti i loro sforzi sulla preparazione del week end di gara e sulla perfetta gestione delle strategie. Lo ha ribadito anche Carlos Sainz, al termine del Gp di Monza che lo a visto protagonista di una splendida gara dove ha conquistato un indimenticabile podio: “Ora abbiamo un po’ di tempo – ha detto lo spagnolo dopo il Gp d’Italia – , che sfrutteremo per iniziare subito a preparare Singapore”. La preparazione dunque, così come anche Fred Vasseur ricorda spesso sia ai suoi che nelle comunicazione ai media, sarà fondamentale per provare a battere Mercedes.
    Anche Charles Leclerc è consapevole di questo e si augura di avere anche altri Gp come quello di Monza: “Spero che vedremo altre gare avvincenti come questa, magari a cominciare dalla prossima a Singapore”, ha detto il monegasco.
    L’obiettivo dunque sarà quello di dare l’assalto al 2° posto nella classifica mondiale costruttori, ora occupato dalla Mercedes. Non sarà facile ma questo “mini campionato” di otto gare, sarà la cartina di tornasole per capire quanto la Scuderia di Maranello sia maturata in questi mesi di gestione Vasseur. Una rimonta sui rivali di Mercedes potrebbe essere fondamentale per dare agli uomini di Maranello quella consapevolezza delle loro capacità e nel contempo dare la giusta carica ad un gruppo che è chiamato ad un pronto riscatto, già dal prossimo anno. LEGGI TUTTO

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    Gp Monza F1 2023: cos’è cambiato un anno dopo il disastro organizzativo?

    4 – GP ITALIA F1/2023 – DOMENICA 03/09/2023 – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeUn anno fa lasciai l’autodromo di Monza con l’idea che non ci sarei mai più tornato. Nonostante la predisposizione alla fatica, al caldo e alla scarsa visibilità alle quali è preparato ogni acquirente di un biglietto “circolare prato”, era troppa la rabbia post gara, un po’ per il “contesto giungla“, un po’ per gli infiniti disagi dell’autodromo, ma soprattutto per il clima da panico generalizzato che si respirava tra le curve del circuito brianzolo. Poi però la passione e l’amore per questo sport, uniti alla volontà di fare pace con un circuito quale Monza, in cui si respira la storia e la bellezza della Formula Uno, hanno vinto anche sulla rabbia. E allora c’ho riprovato, sono tornato a Monza. Ed ecco a distanza di un anno cosa è cambiato e cosa no.
    A PICCOLI PASSI
    Premettendo che l’autodromo di Monza rimane, anche nel 2023, un contesto altamente inadeguato a ospitare un evento come un gran premio di Formula Uno, rispetto al disastro dis-organizzativo dello scorso anno qualcosa, bisogna riconoscerlo, è stato fatto. Nel 2022 i sigilli della procura avevano bloccato l’allestimento e di conseguenza l’apertura della Fanzone fino alla giornata di sabato, causa: “violazioni delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali”. Ecco, quest’anno la Fanzone era aperta e operativa sin dal giovedì, giorno in cui, tra l’altro, era accessibile anche agli appassionati non muniti di biglietto. Una bella iniziativa. Un’altra boccata d’aria fresca è arrivata dall’abbandono del sistema token. Il fantomatico gettone, in cui si cambiava il denaro per acquistare cibo e bevande negli stand lungo il tracciato, è stato fortunatamente abolito. Ci volevano 90 minuti, lo scorso anno solo per cambiare il denaro, e per scoprire che nella giornata di domenica (un’ora prima della gara), quei gettoni sarebbero stati inutilizzabili, dal momento che presso gli stand era già terminato tutto, ma proprio tutto! Con l’abbandono di questo sistema folle i 90 minuti si sono trasformati giusto in una manciata, tempo di pagare con carta o contanti e attendere di essere serviti. Per concludere, bisogna riconoscere che lungo il tracciato è stato installato qualche maxischermo in più, e menomale!

    TANTO DA FARE
    La pecca principale del Tempio della Velocità rimane sicuramente l’accessibilità del circuito e la gestione dell’afflusso e del deflusso dei tifosi. Troppe poche le navette (stazione-autodromo) e ancora meno i treni. Domenica rientrare a Milano era una vera e propria Via Crucis. Un serpentone di tifosi affollava la piazza antistante la stazione di Monza. Una calca pericolosa, una gestione della sicurezza totalmente inadeguata, uniti ai classici ritardi del sistema ferroviario lombardo con Trenord. Insomma, tanto lavoro da fare. Così come tanto lavoro necessita anche l’autodromo, troppo fatiscente e troppo lontano dagli standard di altri circuiti, compresi quelli europei, come Spielberg (Austria) ad esempio.E poi aleggia sempre quella sensazione, quella percezione di estrema distanza tra il gran premio del paddock, dei vip e delle tribune che vediamo in televisione e quello reale. Un gran premio che vive nascosto tra gli alberi del parco di Monza, che abbracciano il tracciato tra la variante della Roggia e la Parabolica. A Monza esiste un gran premio di Serie A, visibile e ne esiste uno di Serie B, totalmente invisibile.
    Tirando le somme, qualcosa si è mosso, ma basterà a salvare il nostro gran premio di casa?Domenicali l’ho scorso anno l’aveva dichiarato: “Il Gran Premio di Monza è a rischio, gli organizzatori si devono svegliare!”. A breve dovrebbero iniziare i lavori di manutenzione del circuito in vista dei prossimi appuntamenti, sempre che ci siano questi appuntamenti, perché si vive sul filo, vedremo… per ora verrebbe da dire bene ecco, ma non proprio benissimo.
    Monza F1 2023 – Le Foto LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: a Monza ci sarà la marea rossa?

    3 – GP OLANDA F1/2023 – SABATO 26/08/2023 – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeÈ arrivata la tempesta, quella d’acqua che ha allagato curve e rettilinei del circuito olandese sulle coste del mare del Nord, portando confusione, spettacolo e bandiere rosse.È arrivata pure la tempesta orange, quella dei tifosi olandesi che hanno invaso gli spalti di Zandvoort inneggiando e spingendo l’idolo locale, Max Verstappen.Un Max fenomenale, indiscutibile e indiscusso, che aggancia il record di nove vittorie consecutive appartenente a Sebastian Vettel (2013). Un Max che strapazza tutti, pure il suo coinquilino Perez, sabotato e pasticcione, lasciato lì sotto la pioggia all’uscita dei box (complice la bandiera rossa), come un leone in gabbia. Ne esce una scena casuale, ma iconica e indicativa del momento no del messicano. Lui che un leone non è, ma che quest’anno anche nel giorno che poteva sembrare il suo giorno, si vede girare tutto storto. Sì perché il Checo si era ritrovato catapultato in prima posizione, dopo la partenza sotto la pioggia, in virtù del rapido passaggio su gomme intermedie. Poi però il disastro: in Red Bull decidono di infliggerli un undercut da volponi con Max, in seguito gli sbagliano il pit e infine ci pensa lui a completare la frittata con uscita di pista e bacino al muro annesso. Niente da fare, alla fine tocca riascoltare lo stesso inno e la stessa canzoncina, quella del “Max Max Max, SuperMax“.
    Come detto è arrivata la tempesta, ma tra meno di una settimana sarà tempo di marea?Nessuna profezia meteorologica, anche se le previsioni sono quelle, ma la marea di cui parliamo è quella rossa che dovrebbe, usiamo il condizionale, invadere il circuito di Monza fra meno di una settimana. Dovrebbe sì, perché facendo un giro su monzanet.it viene lo sconforto, i posti liberi in tribuna sono molti, anzi troppi.Colpa di una Ferrari deludente, amarissima, troppo brutta per essere vera.Forse complice anche l’organizzazione del circuito, che lo scorso anno ha inscenato un vero e proprio disastro dis-organizzativo. L’auspicio è che quest’anno le cose, almeno da quel punto di vista, vadano meglio (per lo meno la Fanzone sembrerebbe pronta a ospitare i tifosi già dal giovedì), una normalità anormale per Monza.

    Speriamo sia marea, anche perché ad oggi solo l’amore del tifo italiano può curare e lenire la delusione di Charles e Carlos, cavallini depressi, piloti sull’orlo della rassegnazione, del crollo emotivo. Monza sarà un test di appartenenza, ma non puoi chiedere se non dai e allora Ferrari è chiamata a prendersi per lo meno un podio, perché lo deve a quel popolo lì, perché vederla arrivare dietro all’Alpine di Gasly fa veramente troppo male.
    Parlare di riscossa, risposta o reazione sembra inutile ad oggi, ora che le parole d’ordine sono dignità e soprattutto rispetto. Rispetto verso chi, ancora una volta, affollerà il tempio della velocità sventolando con orgoglio e passione le bandiere del cavallino. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur muove qualche critica ai piloti: “Si può fare meglio”

    Fred Vasseur, in una recente intervista a Gazzetta, ha parlato dei piloti Ferrari, non risparmiando qualche critica.

    È contento dei suoi piloti?
    “Si può sempre fare meglio, come squadra e anche come piloti – ha dchiarato il Team Principal della Ferrari in un’intervista a Gazzetta -. Charles non si aspettava una stagione così e all’inizio ha spinto più del dovuto, ora sembra aver digerito meglio la situazione. Carlos è molto consistente e per questo è un buon riferimento per noi. Come carattere Leclerc è un impulsivo, se qualcosa non va bene non si trattiene. Però, per il bene suo e della squadra, a volte è meglio calmarsi prima di parlare. A caldo non si hanno tutte le informazioni utili a formare un giudizio definitivo e davanti a un microfono aperto è meglio prendere tempo. Resta sempre molto veloce, ma quest’anno se si guarda alle qualifiche Carlos è stato più alla sua altezza rispetto al passato”.
    Il messaggio è molto chiaro: Leclerc deve ancora crescere, sia nella performance in pista che, soprattutto, “fuori” ovvero nelle comunicazioni verso l’esterno. Su Sainz parole tutto sommato positive, anche se poi potrebbe essere “sacrificato” qualora un Campione del Mondo del calibro di Lewis Hamilton dovesse cedere al fascino della Rossa di Maranello [ LEGGI QUI ].

    Intevista completa su Gazzetta.it. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton e Alonso al centro del mercato piloti

    Mentre i giochi per il mercato piloti sono quasi chiusi, emergono interessanti retroscena dietro ai possibili movimenti tra i top team come Ferrari, Mercedes, Aston Martin e McLaren.2023 Hungarian Grand Prix, Thursday – LAT ImagesLewis Hamilton e Fernando Alonso stanno condizionando il mercato piloti, da diversi mesi a questa parte.
    Il pilota inglese sta trattando con Mercedes il suo ultimo rinnovo contrattuale. Il sette volte campione del mondo ha intavolato i primi confronti con Toto Wolff già a inizio stagione. Le posizioni erano un po’ distanti e, a questo punto, l’entourage di Hamilton ha pensato bene di giocare il Jolly di colore Rosso. I contatti con Maranello hanno portato a formulare le prime ipotesi per un suo passaggio in Ferrari nel 2024. Un irritato Wolff è stato così costretto ad alzare la posta, andando incontro ad alcune bizzarre richieste del suo pilota.
    La mossa di Hamilton è stata sicuramente un diversivo per crearsi un’alternativa anche se la verità è che Hamilton sta ancora in Formula 1 per puntare a vincere l’ottavo titolo. E questo può farlo, nel breve, solo con il suo attuale team. I soldi contano ma non più così tanto. L’attrazione verso la Rossa c’è ma non dovrebbe essere tale da far cadere l’inglese in tentazione.
    Wolff però, dal canto suo, ha dovuto muovere i suoi uomini per pianificare un piano B, nel caso in cui Hamilton dovesse “perdere la testa”. In cima alla lista dei nomi per affiancare George Russell, l’astuto Team Principal della Mercedes ha messo Carlos Sainz.
    I rumors circolati all’interno della Gestione Sportiva Ferrari su un possibile arrivo di Hamilton avevano infastidito molto lo spagnolo che, tra Austria e Gran Bretagna, non ha esitato a manifestare qualche disappunto verso il compagno e la squadra, decisa a “puntare tutto” su Leclerc.
    Qualora Hamilton non dovesse arrivare a Maranello, a rimetterci sarebbe ancora una volta solo la Ferrari che uscirebbe indebolita nei rapporti tra gli attuali piloti e nella fiducia dello spagnolo verso il team.

    Il secondo nome sulla lista di Toto è Lando Norris. L’attuale pilota McLaren è stato contattato anche se sarebbe un po’ più difficile strapparlo ad Andrea Stella.
    E qui entra in gioco però Fernando Alonso. Lo spagnolo è molto apprezzato dall’attuale Team Principal della McLaren. Non dimentichiamo che fu proprio Alonso a “portare” l’italiano della Ferrari in Inghilterra come suo ingegnere di pista, nel team di Woking.
    Anche per Alonso la “rottura” con Aston Martin non sarebbe così semplice da ottenere ma alcune clausole giocherebbero a suo favore. Inoltre Alonso non sarebbe tanto gradito ad Honda che, dal 2026, sarà fornitore della Power Unit al posto di Mercedes.
    E con Hamilton in Ferrari, Norris in Mercedes, Alonso in McLaren, per Sainz si aprirebbero le porte proprio dell’Aston Martin.
    Fanta mercato? Lo scopriremo presto, forse già al rientro dopo la pausa estiva tra il Gran Premio d’Olanda a Zandavoort e quello d’Italia a Monza. LEGGI TUTTO

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    Ferrari approccia la pausa estiva per riordinare idee e macchina

    Mettere la testa al fresco dopo una stagione più che deludente è proprio quello che ci vuole per gli uomini in rosso; l’ultimo gran premio disputato, quello in Belgio, ha illuso i tifosi ferraristi con un podio frutto più di particolari circostanze che di un lavoro che finalmente dà i suoi frutti. Anzi, questi frutti sembrano proprio non arrivare, come se una metaforica estate ferrarista non sia mai esplosa davvero e, a questo punto, non esploderà mai.
    Il proclama è lo stesso da anni: “ci stiamo già concentrando per la macchina del prossimo anno”. Un eterno ritorno all’uguale che assomiglia più a una prigione che a una prospettiva di successo. Dopo le promesse di riscatto iniziale, tutto è finito presto in una bolla di sapone fatta di delusioni e amarezze. La SF-23 non è una macchina minimamente all’altezza della Red Bull, anche se c’è da dire che da questo punto di vista è in ottima compagnia.
    Ma non vale la scusa del “mal comune, mezzo gaudio“. Non c’è proprio nulla di cui rincuorarsi, altresì c’è da rimboccarsi le maniche e bagnarsi d’umiltà. La Ferrari non rappresenta più da anni il pinnacolo della Formula 1: per tutti non è un segreto, tranne che a Maranello. Il mese di agosto, quindi, servirà a tutto il team e all’ambiente per ricalibrare gli obiettivi a breve termine. Solo a piccoli passi si potrà tornare nelle posizioni che competono alla Ferrari e alla sua storia.

    Ecco perché l’obiettivo da raggiungere entro la fine della stagione è quello di mettere in pista un’auto con i giusti assetti, considerando che neanche i tecnici di Maranello riescono a capire la loro stessa creatura. Sembra paradossale, specie se si pensa che siamo arrivati al mese di agosto, ma questa è la situazione attuale, malinconicamente confermata anche dal team principal Frederic Vasseur.
    L’imminente rinnovo di Charles Leclerc potrebbe dare maggiore serenità sia alla squadra che ai tifosi, avendo la consapevolezza di avere ancora per molti altri anni un fenomeno alla guida e sempre più al centro del progetto. Certo, si dovrà risolvere la situazione di Carlos Sainz, ma lo spagnolo conosce bene, in cuor suo, la posizione che ricopre all’interno del team. La questione piloti, come sempre, rimane l’ultimo dei problemi della Ferrari.
    Un mese di vacanza e si torna a girare, a Zandvoort, a casa di Max Verstappen. Inutile dire chi vincerà. Invece, sarà molto importante una conferma della Ferrari come seconda forza: un altro podio, il secondo consecutivo, potrebbe dare slancio all’ultima parte di stagione della Rossa e far lavorare meglio la squadra in fabbrica, anche in previsione del 2024. Anche se questa Red Bull sembra avere un vantaggio talmente ampio che illudersi per l’anno prossimo sarebbe controproducente. LEGGI TUTTO

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    Aston Martin, esaurita la spinta iniziale resta solo Alonso

    Portrait, TS-Live, Red Bull Ring, GP2309a, F1, GP, AustriaFernando Alonso, Aston Martin F1 TeamDoveva essere la stagione del rilancio nelle posizioni nobili della classifica per Aston Martin, e per certi versi la è stata. Il terzo posto in classifica costruttori a metà 2023 è sicuramente un dato incoraggiante, viste le annate di purgatorio sportivo vissute in precedenza. Ma è fuor di dubbio che negli ultimi appuntamenti l’iniziale spunto sembra essere andato scemando, lasciando Fernando Alonso solo a lottare contro vetture ben più performanti.
    Un inizio di stagione incredibile
    Più di qualcuno, la passata stagione, vedendo Alonso accettare l’offerta di Lawrence Stroll, ha iniziato a pensare che dalle parti di Silverstone qualcosa stesse cambiando. E, in effetti, già dai primi test in Bahrain, con i tempi e soprattutto i sorrisi di Alonso sott’occhio, questo sospetto ha iniziato a prendere forme ben più definite. In sostanza, Aston Martin è da subito sembrata essere l’unica in grado di poter in qualche modo mettere i bastoni tra le ruote delle due Red Bull.
    E, in effetti, nei primi appuntamenti del Mondiale 2023 è stato veramente così. Sono ben sei i podi messi a referto fino ad ora da Fernando Alonso, vero valore aggiunto di questa squadra. Fino al GP del Canada, Aston Martin è sembrata essere nettamente superiore anche a Mercedes. Quando però i rivali hanno iniziato a sviluppare, a trovare nuove soluzioni sulle vetture, ecco che sono iniziati i problemi.
    Al ritorno dal nord America, ma già a partire da Barcellona, è parso evidente come la AMR 23 stesse iniziando a segnare il passo rispetto alle altre macchine in pista. E, in effetti, da quel momento in avanti, le difficoltà si sono fatte sempre più evidenti, con il minimo stagionale toccato in Ungheria, con il nono posto. Da qui, il sorpasso subito da parte del team di Brixworth: 247 punti contro i 196 di Aston Martin. In alcune occasioni (rare, per la verità), anche Ferrari è sembrata in grado di metterla in difficoltà, quando a inizio stagione era lontanissima.
    I piloti: Alonso è una garanzia, Stroll oggetto misterioso
    Che dire dei piloti Aston Martin? Di Fernando Alonso si è parlato e scritto tanto, forse troppo. Certo è che, a 42 anni suonati, il pilota asturiano resta uno dei migliori del lotto, e inizialmente pareva poter finalmente dire di aver vinto la sua ennesima scommessa. Sei podi sono certamente un bottino importante, che fa gola a tanti top drivers, e gli hanno concesso fino ad ora di issarsi al terzo posto in classifica Piloti con 149 punti.
    Certo, il mese di luglio è stato abbastanza difficile, complice il calo delle prestazioni rispetto ai rivali. Fernando però non molla, e vuole cercare a tutti i costi la vittoria in questo 2023. Accanto a lui, Lance Stroll non ha saputo sfruttare la crescita Aston Martin. Il canadese sembra essere sempre più smarrito; mai competitivo, va in vacanza con più di cento punti di distacco dal team mate. Non ci siamo certamente, e le voci che lo vogliono fuori dal Circus a partire dal 2024 si fanno sempre più importanti.

    Le prospettive: serve una ripresa rapida
    Difficile dire cosa riserverà la seconda parte di stagione al team in livrea British Green. Se si guarda ai primi mesi dell’anno, tutto pare roseo, ma in realtà il calo di luglio lascia più di una perplessità. Se Alonso e Stroll vogliono continuare a portare a casa risultati competitivi, vittoria compresa, tutta la squadra deve darsi una mossa importante, perché gli avversari non stanno fermi a guardare.
    In sostanza, Mercedes è il benchmark principale, ma Aston Martin non può perdere di vista il ritorno della competitività in casa McLaren, e anche della Ferrari, che probabilmente a Monza porterà un ulteriore step evolutivo per dare la caccia al secondo posto. Insomma, impossibile andare a prendere Red Bull, ma per il secondo posto nei Costruttori la battaglia è ancora apertissima. LEGGI TUTTO

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    Dopo la pausa estiva, vedremo una Ferrari laboratorio in chiave 2024

    Nelle ultime 10 gare del Campionato Mondiale 2023, la Ferrari porterà in pista una SF-23 ulteriormente modificata. L’obiettivo sarà duplice: recuperare terreno sugli avversari più diretti in classifica e lavorare in chiave 2024.FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office

    I numeri di Maranello: 5, 55, 10, 24
    Nelle riunioni a Maranello, dopo il Gran Premio del Belgio e prima del forzato periodo di stop estivo, girano quattro numeri. Il “5” sono i punti che separano la Scuderia Ferrari dall’Aston Martin, nella classifica mondiale costruttori. L’obiettivo è quello di riprendere il terzo posto nei prossimi due Gran Premi in programma in Olanda e Italia.
    Il secondo numero che circola a Maranello è il “55“. Questi sono esattamente i punti che separano la Ferrari dalla Mercedes, sempre nella classifica riservata ai costruttori. Qui il piano prevede un “lento” avvicinamento ai rivali tedeschi, con un piano di marcatura stretta in gara con strategie studiate appositamente per rimontare sui rivali. Si punta a dimezzare il distacco nel giro di quattro gare: Zandvoort, Monza, Singapore e Suzuka per poi sferrare l’attacco finale nei restanti sei Gp.
    Il terzo numero è il “10” ovvero le gare che mancano alla fine del mondiale e che dovranno servire a tutta la squadra per preparare al meglio la prossima stagione, il “24“. Ma che SF-23 vedremo dopo la pausa estiva? Da quanto abbiamo appreso da fonti vicine alla Scuderia, c’è un ultimo step di sviluppo della vettura da portare, sulle due monoposto, nel Gran Premio di casa a Monza. E’ ancora in forse la disponibilità dei primi pezzi già in Olanda ma, se così fosse, potranno essere montati solo su una delle due vetture. La scelta dovrebbe cadere su Charles Leclerc, in quanto precede il compagno Carlos Sainz nella classifica mondiale piloti.

    Gli aggiornamenti riguarderanno ulteriori affinamenti aerodinamici nella zona del fondo e delle parte posteriore delle pance e di una diversa geometria della sospensione posteriore atta a sfruttare meglio gli pneumatici e a farli lavorare in maniera ottimale. Questi interventi saranno fondamentali per recuperare terreno sugli avversari in classifica ma risulteranno anche molto importanti in chiave 2024. L’obiettivo infatti sarà quello di raccogliere più dati possibili per finalizzare al meglio la progettazione della monoposto del prossimo anno che, da settembre, entrerà nella fase finale e più importante. LEGGI TUTTO