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    Top Volley sulle tracce del giovane talento sloveno Rok Mozic

    Di Redazione Inizia a muoversi il mercato della Top Volley Cisterna che avrà quasi sicuramente alla guida per la prossima stagione il tecnico romagnolo Fabio Soli. In cabina di regia, come già anticipato qualche settimana fa dovrebbe esserci Michele Baranowicz in uscita dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza, che tanto piace al tecnico Soli. La formazione pontina, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero Latina, è anche sulle tracce del forte talento sloveno Rok Mozic, fresco vincitore dello Scudetto del suo paese con la squadra del Maribor. Il ventunenne, però, pare sia stato ingaggiato dalla Sir Safety Conad Perugia che, tuttavia, sembra volerlo girare in prestito ad un altra formazione. Che sia propria la Top Volley questa squadra? Sempre secondo il quotidiano sopra citato, Cisterna sul fronte giocatori italiani, sembra puntare su un’altra giovane promessa, Tommaso Rinaldi schiacciatore della Leo Shoes Modena ma come già più volte dichiarato dal DS Sartoretti, la società gialloblù punta molto sul giovane posto 4. LEGGI TUTTO

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    Tommaso Rinaldi tra sogni e realtà: “Vorrei Modena per tutta la vita”

    Di Roberto Zucca
    Le voci sul suo conto farebbero perdere la testa ai più. Ma quando ti trovi davanti Tommaso Rinaldi, giovane schiacciatore della Leo Shoes Modena, capisci subito che, oltre ad essere il classico ragazzo della porta accanto senza grilli per la testa, è anche un atleta con molta razionalità e i piedi ampiamente ancorati a terra:
    “È una cosa che mi ha insegnato papà. In questo lavoro avere i piedi per terra senza perdere la testa è una cosa fondamentale per poter affrontare tutti i momenti, dentro e fuori dal campo. Io poi sono proprio agli inizi. Vivo un momento che mi piace definire magico e che spero duri il maggior tempo possibile”.
    Astro nascente. La grande promessa di Modena. Rischia di essere tutto troppo amplificato?
    “Rischia di esserlo se tutto ciò che viviamo non viene, appunto, vissuto senza un minimo di razionalità. Sono arrivato qui con la voglia di fare e ho mosso passo dopo passo per fare sì di poter entrare in questo tempio della pallavolo e far parte di tutto questo. Non mi curo molto di ciò che scrivono, non l’ho mai fatto e non rappresenta un peso. So cosa voglio e questo è l’importante”.
    Foto Modena Volley
    Cosa vuole Tommaso Rinaldi?
    “Modena. La vorrei per tutta la vita. È un’emozione grandissima far parte di questa società. E poi il PalaPanini quando si riempie emana un’energia che non si riesce ad immaginare se non ti trovi in campo e non stai disputando la partita. È indescrivibile”.
    Prima di lei Bruninho, Ngapeth, Christenson mi hanno parlato di quella magia.
    “Capisco che si rimane stregati. Ed è vero. Io Modena l’ho vissuta seduto sugli spalti quando ero più piccolo, seduto in panchina, e ora ho provato cosa significhi stare in campo. Spero che quella magia con tutti i tifosi dentro il PalaPanini sia solo un sogno rimandato di poco tempo”.
    Figlio d’arte. Si è mai sentito tale?
    “Mio padre non mi ha mai fatto sentire ‘il figlio di’. Nel senso che ha saputo starmi al fianco senza chiedermi nulla in più rispetto al fare qualcosa che mi divertisse, mi piacesse. In casa non parliamo solo di pallavolo, anzi, è un confronto molto proficuo su tutto e non mi fanno pesare ciò che mi sta accadendo, o ciò che posso fare in più o in meno nella mia carriera rispetto a ciò che ha fatto mio padre. Per la mia famiglia io sono semplicemente Tommaso, non il giocatore di Modena Volley”.
    Foto CEV
    È vero che si imbarazza ancora quando le chiedono il selfie dopo la partita?
    “(ride, n.d.r.) Come lo sa? Comunque sì, più che l’imbarazzo è l’emozione. Ci sono molte ragazze che giocano a pallavolo, per cui vederci con quella maglia è subito sinonimo di idolatria. E lì mi mostro sempre nel lato più timido. Ci sono anche tanti ragazzi che come me sognano quella maglia e quindi mi fa piacere quando vengono a fare i complimenti dopo la partita”.
    In fondo fanno i complimenti ad un argento europeo Under 20.
    “Che ricordi. Non mi chieda di quella finale però, perché la sconfitta non sono ancora riuscito a digerirla. Ho giocato al massimo delle mie forze ma è stata dura perché molti di noi accusavano già le conseguenze del Covid. Quindi stanchezza, affaticamento. Peccato, vorrei rigiocarla oggi e cambiare la sorte di quel secondo posto”.
    È stata dura riprendersi?
    “Non è un qualcosa che puoi sottovalutare. Oggi sto bene e sono di nuovo in campo, ma non è una semplice influenza che passa con un po’ di paracetamolo. Mi sento fortunato, perché lavoro in un contesto ipercontrollato, ma tanti coetanei che non vengono costantemente monitorati devono abbracciare il valore della prevenzione”.
    Mi dica qualcosa di lei al di fuori del campo.
    “Mi sono diplomato qualche mese fa e quest’anno ho deciso di prendermi un momento per capire se alla pallavolo posso affiancare qualche studio universitario. Vorrei capire esattamente cosa mi piacerebbe fare perché tra allenamenti col club, nazionale, Europei da preparare e il resto avrei fatto una scelta azzardata. Vorrei concedermi la libertà di una scelta ponderata”.
    Quest’anno basta già Modena insomma.
    “Assolutamente. Con qualche traguardo nella testa da raggiungere penso sia più che sufficiente”. LEGGI TUTTO

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    Porro di nuovo a disposizione di coach Giani. Domani altro tampone per Rinaldi

    Di Redazione
    Il giocatore della Leo Shoes Modena, Paolo Porro è stato sottoposto ieri mattina ad un nuovo tampone molecolare che ha confermato la negatività al Covid-19 già riscontrata nei tamponi precedenti. Il palleggiatore è stato come da protocollo reinserito nel gruppo squadra e sta allenandosi agli ordini di coach Giani.
    Tommaso Rinaldi si sottoporrà nuovamente a tampone nella giornata di domani e in caso di negatività dovrà effettuare la visita di idoneità sportiva prima di potersi riaggregare al gruppo squadra.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena, Rinaldi: “Ho qualche lievissimo sintomo ma sto bene”

    Di Redazione
    Lo schiacciatore azzurro Tommaso Rinaldi, di ritorno dai Campionati Europei Under 20 maschili con una medaglia d’argento al collo, è risultato positivo al Covid-19 insieme ad altri sei membri della delegazione italiana. Intervistato da Il Resto del Carlino Modena, il giovane giocatore della Leo Shoes Modena ha confermato di stare bene e di avere solo qualche lieve sintomo.
    Ora come sta? «Ho avuto qualche linea di febbre soltanto lunedì sera, per il resto ho qualche lievissimo sintomo: un po’ di mal di gola, ma nel complesso sto bene, ora posso quasi definirmi asintomatico».
    Aveva già avvertito malessere durante l’Europeo? «Io e alcuni miei compagni di squadra siamo scesi in campo domenica, per la finale contro la Russia, con alcuni sintomi che potevano sembrare influenzali e nel complesso ci sentivamo un po’ deboli, forse anche per questo abbiamo perso con la Russia. Ma avevamo fatto tutto secondo le regole, nessuno di noi aveva assolutamente la febbre e non pensavamo nemmeno lontanamente potesse essere coronavirus».
    Passiamo ad argomenti più leggeri: siete soddisfatti dell’Europeo ? «Siamo certamente contenti del percorso che abbiamo fatto: ci siamo allenati duramente, anche ‘da casa’ durante il lockdown, per preparare questo appuntamento. Abbiamo vinto tante amichevoli e prima della finale avevamo ottenuto solo 3-0. La finale è una partita secca e come tale spesso fa storia a sé: forse la Russia, che avevamo battuto ai Mondiali nel 2019, ha giocato la partita della vita. Ci dispiace, ma siamo consapevoli della forza del nostro gruppo».
    Come si immagina il ritorno in campo coi gialloblù? «Io ho l’aspettativa di migliorare ancora di più: la mia prospettiva è quella di dare il mio meglio sperando di fare bene, per aiutare la squadra come posso quando Andrea Giani mi chiamerà in causa. Ora sono fermo ma non vedo l’ora di tornare a giocare». LEGGI TUTTO

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    Azzurrini campioni del mondo, Paolo Porro: “Dieci giorni sulle ali dell’entusiasmo”

    Foto: Federvolley Di La squadra azzurra Under 19 riporta in Italia il titolo mondiale 22 anni dopo quello conquistato nel 1997. Una grandissima impresa la vittoria contro la Russia della squadra diretta da Vincenzo Fanizza commentata così da alcuni dei protagonisti. PAOLO PORRO: “ NICOLA CIANCIOTTA: “ TOMMASO RINALDI: “ VINCENZO FANIZZA: PIETRO BRUNO CATTANEO: “ LEGGI TUTTO