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    Due Team F1 in pista, prima della presentazione delle monoposto 2023

    A inizio febbraio, esattamente martedì 7 e mercoledì 8, Mercedes e Aston Martin scenderanno in pista a Jerez, per il primo test Pirelli del 2023. Le prove si disputeranno in Spagna, sul circuito di Jerez.
    L’obiettivo del fornitore italiano di pneumatici è quello proseguire lo sviluppo delle coperture da utilizzare nella prossima stagione.

    A scendere in pista non saranno i piloti collaudatori ma i titolari. Sulla Mercedes gireranno a Jerez sia Lewis Hamilton che George Russel mentre sull’Aston Martin ci sarà sicuramente Fernando Alonso che potrà proseguire la fase di affiatamento con il suo nuovo team.
    Per restare aggiornato sulle date di presentazione delle nuove monoposto 2023, leggi questo nostro post (sempre aggiornato). LEGGI TUTTO

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    F1, Calendario test Pirelli: 28 giorni in pista per i pneumatici 2022 da 18 pollici

    Il Calendario dei test Pirelli F1: 28 giorni in pista per i pneumatici 2022 da 18 pollici.

    Pirelli ha pianificato quest’anno 10 sessioni di test di sviluppo, per un totale di 28 giornate, con nove Team di Formula 1 in vista della stagione 2022 che introdurrà nuovi regolamenti tecnici tra cui il passaggio ai pneumatici da 18 pollici.
    Questo programma di sviluppo, iniziato nel 2019 e poi sospeso nel 2020 a causa del Covid-19, potrebbe naturalmente essere oggetto anche quest’anno di modifiche dettate dalle restrizioni derivanti dalla pandemia.
    Nel 2021, i test da 18 pollici prevedono l’utilizzo di pneumatici sia slick (sette sessioni) sia wet (tre sessioni) con quattro sessioni standalone e sei che si svolgeranno immediatamente dopo un weekend di gara. Le prime due sessioni hanno già avuto luogo a Jerez, in Spagna, con Ferrari dal 22 al 24 febbraio: sono stati testati sia pneumatici slick che da bagnato. Quest’anno, in totale, le sessioni di test si sviluppano su 20 giorni-macchina ma, considerato che più di un costruttore sarà coinvolto in alcune sessioni, di fatto saranno 28 i giorni-macchina complessivi (22 su asciutto e 6 su bagnato).
    MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING“Non vediamo l’ora di riprendere i test per i nuovi pneumatici da 18 pollici ma, poiché la pandemia di Covid-19 – che ha portato alla sospensione dei test lo scorso anno – non si è ancora conclusa, è possibile che il programma previsto per quest’anno subisca delle modifiche in corsa. Ecco perché abbiamo anche un piano di riserva. A ogni modo, abbiamo implementato un calendario che dovrebbe consentirci di riprendere saldamente da dove avevamo interrotto nel 2019 così da finalizzare le specifiche per la nuova generazione di pneumatici sulla base delle nuove regole che daranno alla Formula 1 un aspetto molto diverso a partire dal 2022. Ringrazio tutti i Team per il supporto nel fornire simulazioni e mule car che sono per noi un’ottima base su cui lavorare. Quest’anno proveremo sia i prototipi slick sia quelli wet da 18 pollici: abbiamo già iniziato a Jerez in Spagna per tre giorni con Ferrari, e termineremo il programma a settembre sul circuito francese di Magny-Cours con Alpine”. LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz: Non c’è posto migliore della Ferrari per vincere il mondiale!

    La prima intervista di Carlos Sainz da pilota della Scuderia Ferrari. Il pilota spagnolo ha le idee chiare e le sue motivazioni sono molto alte.

    Dopo i primi 150 giri coperti tra l’intera giornata di ieri e la mattinata odierna, Carlos Sainz ha rilasciato la sua prima intervista da pilota Ferrari.
    Qui sotto il Q&A completo.
    Cosa significa per te l’arrivo alla Ferrari?
    “Quando avevo dieci anni andai al Gran Premio di Spagna a Barcellona ed ebbi la fortuna di incontrare uno dei miei eroi, Michael Schumacher, e di visitare il garage della Ferrari: l’atmosfera era semplicemente unica, non esiste nulla di simile. Quindi, credo che il modo più facile per descrivere cosa significhi per me essere parte della Scuderia è che si realizza un sogno di quando ero bambino! Detto questo, indossare la tuta rossa e guidare per questa squadra rappresenta molto di più: come pilota è un grande onore e una grande responsabilità che non vedo l’ora di iniziare e vivere”.
    Si dice che i bambini giochino sempre con le macchinine rosse: è stato così anche per te?
    “Verissimo! Avevo molte macchinine giocattolo rosse e anche il mio primo kart era tutto di quel colore. Oggi anche l’emoji che identifica su WhatsApp le macchine da corsa è rosso! Ogni pilota e ogni tifoso sa cosa rappresenta la Scuderia Ferrari e anche se non si è interessati al motorsport o se non piacciono in assoluto le automobili, si riconosce il marchio e si associa il colore rosso alla Ferrari”.
    Qual è la tua ambizione come pilota Ferrari?
    “Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre in kart avevo due soli obiettivi in mente: diventare un pilota di Formula 1 e vincere il titolo mondiale. Dopo aver ottenuto il primo, tutta la mia energia e i miei sforzi sono indirizzati a cercare di raggiungere il secondo e non c’è un posto migliore della Ferrari per riuscirci. L’ambizione è di aiutare a creare un team vincente, riportare la Scuderia al vertice, dove deve essere, e conquistare il titolo iridato”.
    Il 2020 è stato un anno difficile per la tua nuova squadra: cosa ti fa pensare che il 2021 possa essere migliore?
    “Ogni squadra attraversa dei momenti difficili, fa parte della Formula 1, ma quello che conta è la capacità di reagire. La storia dimostra che i team che in passato hanno vinto sono in grado di tornare a essere competitivi. La Scuderia è la squadra più vincente nella storia del nostro sport e ci sono delle valide ragioni per questo: se ce n’è una che sulla griglia può ritornare al vertice, questa è la Ferrari. Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono sicuro che, alla fine, la squadra ritornerà a vincere. Quel che è certo è che farò tutto il possibile per fare in modo che questo tempo sia il più breve possibile”.
    Insieme a Charles formerai la coppia di piloti più giovane della Scuderia dal 1968: è uno stimolo o una responsabilità in più?
    “Onestamente, non credo che l’età sia un fattore così rilevante. Semmai è l’esperienza che conta di più in questo sport. Ovvio che più anni hai e più esperienza hai accumulato ma ciò non vuol dire che tu sia necessariamente più veloce: ho solo 26 anni ma ho già alle spalle sei stagioni in Formula 1 e ho guidato per tre squadre prima di arrivare alla Ferrari. Charles ne ha 23 ma andrà a cominciare la sua quarta stagione, la terza con la Scuderia: conosce perfettamente la vettura e la realtà di Maranello. Quello che voglio dire è che, pur essendo una coppia così giovane, non siamo più dei debuttanti e comprendiamo bene che cosa significhi guidare per la Ferrari. Come ho detto in precedenza, non vedo l’ora di assumermi questa responsabilità in maniera positiva e sono sicuro che, insieme a Charles, sapremo dare alla squadra ulteriore motivazione, passione e voglia di vincere”.
    Cosa ti senti di dire ai tifosi della Ferrari nella tua prima intervista in rosso?
    “A tutti i fan della Rossa e alla squadra voglio garantire il mio totale e assoluto impegno. Condividiamo la stessa passione e possono stare sicuri che farò tutto il meglio per renderli orgliosi. Guiderò con tutto il mio cuore in ogni gara e lavorerò duramente lontano dalla pista per aiutare il team a migliorare più velocemente. Sono certo anche che abbiamo in comune l’ambizione di vedere la Ferrari tornare là dove deve essere e, con il loro supporto, sono convinto che ci riusciremo prima. È un grandissimo onore per me gareggiare per i migliori tifosi del mondo e sono impaziente di calarmi nell’abitacolo e correre insieme a tutti loro”. LEGGI TUTTO

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    Test Ferrari F1: Carlos Sainz completa il lavoro a Fiorano, prima di cedere il volante a Mick Schumacher

    Carlos Sainz completa in mattinata il lavoro a Fiorano, prima di cedere il volante a Mick Schumacher.

    Dopo i 118 giri coperti ieri, Carlos Sainz è tornato in pista anche nella mattinata di oggi per concludere il lavoro programmato per lui a Fiorano.
    Il nuovo pilota della Scuderia di Maranello ha completato tra ieri e oggi un totale di oltre 150 giri con la Ferrari SF71H del 2018.
    Al termine del test, lo spagnolo ha rilasciato la sua prima intervista da ferrarista.
    Cosa significa per te l’arrivo alla Ferrari?“Quando avevo dieci anni andai al Gran Premio di Spagna a Barcellona ed ebbi la fortuna di incontrare uno dei miei eroi, Michael Schumacher, e di visitare il garage della Ferrari: l’atmosfera era semplicemente unica, non esiste nulla di simile. Quindi, credo che il modo più facile per descrivere cosa significhi per me essere parte della Scuderia è che si realizza un sogno di quando ero bambino! Detto questo, indossare la tuta rossa e guidare per questa squadra rappresenta molto di più: come pilota è un grande onore e una grande responsabilità che non vedo l’ora di iniziare e vivere”.
    Si dice che i bambini giochino sempre con le macchinine rosse: è stato così anche per te?“Verissimo! Avevo molte macchinine giocattolo rosse e anche il mio primo kart era tutto di quel colore. Oggi anche l’emoji che identifica su WhatsApp le macchine da corsa è rosso! Ogni pilota e ogni tifoso sa cosa rappresenta la Scuderia Ferrari e anche se non si è interessati al motorsport o se non piacciono in assoluto le automobili, si riconosce il marchio e si associa il colore rosso alla Ferrari”.
    Qual è la tua ambizione come pilota Ferrari?“Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre in kart avevo due soli obiettivi in mente: diventare un pilota di Formula 1 e vincere il titolo mondiale. Dopo aver ottenuto il primo, tutta la mia energia e i miei sforzi sono indirizzati a cercare di raggiungere il secondo e non c’è un posto migliore della Ferrari per riuscirci. L’ambizione è di aiutare a creare un team vincente, riportare la Scuderia al vertice, dove deve essere, e conquistare il titolo iridato”.
    Il 2020 è stato un anno difficile per la tua nuova squadra: cosa ti fa pensare che il 2021 possa essere migliore?“Ogni squadra attraversa dei momenti difficili, fa parte della Formula 1, ma quello che conta è la capacità di reagire. La storia dimostra che i team che in passato hanno vinto sono in grado di tornare a essere competitivi. La Scuderia è la squadra più vincente nella storia del nostro sport e ci sono delle valide ragioni per questo: se ce n’è una che sulla griglia può ritornare al vertice, questa è la Ferrari. Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono sicuro che, alla fine, la squadra ritornerà a vincere. Quel che è certo è che farò tutto il possibile per fare in modo che questo tempo sia il più breve possibile”.
    Insieme a Charles formerai la coppia di piloti più giovane della Scuderia dal 1968: è uno stimolo o una responsabilità in più?“Onestamente, non credo che l’età sia un fattore così rilevante. Semmai è l’esperienza che conta di più in questo sport. Ovvio che più anni hai e più esperienza hai accumulato ma ciò non vuol dire che tu sia necessariamente più veloce: ho solo 26 anni ma ho già alle spalle sei stagioni in Formula 1 e ho guidato per tre squadre prima di arrivare alla Ferrari. Charles ne ha 23 ma andrà a cominciare la sua quarta stagione, la terza con la Scuderia: conosce perfettamente la vettura e la realtà di Maranello. Quello che voglio dire è che, pur essendo una coppia così giovane, non siamo più dei debuttanti e comprendiamo bene che cosa significhi guidare per la Ferrari. Come ho detto in precedenza, non vedo l’ora di assumermi questa responsabilità in maniera positiva e sono sicuro che, insieme a Charles, sapremo dare alla squadra ulteriore motivazione, passione e voglia di vincere”.
    Cosa ti senti di dire ai tifosi della Ferrari nella tua prima intervista in rosso?“A tutti i fan della Rossa e alla squadra voglio garantire il mio totale e assoluto impegno. Condividiamo la stessa passione e possono stare sicuri che farò tutto il meglio per renderli orogliosi. Guiderò con tutto il mio cuore in ogni gara e lavorerò duramente lontano dalla pista per aiutare il team a migliorare più velocemente. Sono certo anche che abbiamo in comune l’ambizione di vedere la Ferrari tornare là dove deve essere e, con il loro supporto, sono convinto che ci riusciremo prima. È un grandissimo onore per me gareggiare per i migliori tifosi del mondo e sono impaziente di calarmi nell’abitacolo e correre insieme a tutti loro”. LEGGI TUTTO

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    F1 2021: Ferrari e AlphaTauri scenderanno in pista già la prossima settimana

    La prossima settimana i motori della Formula 1 torneranno a rombare. Ferrari e AlphaTauri hanno infatti in programma un test con monoposto 2018.

    In attesa di vedere le presentazioni delle nuove vetture di Formula 1 per il mondiale 2021 e di valutarle poi subito in pista per la tre giorni di Test F1 in Bahrain, Ferrari e AlphaTauri provano ad anticipare un po’ i tempi per “allenare” i loro nuovi piloti.
    La prossima settimana la Scuderia di Maranello ha in programma la prima uscita in pista per Carlos Sainz. Lo spagnolo sarà in pista a Fiorano con la Ferrari SF71-H del 2018. Al suo fianco era prevista la partecipazione anche di Charles Leclerc ma il monegasco ancora non è sicuro di partecipare in quanto in attesa di avere tampone negativo al Covid-19.
    Pochi chilometri più in là, a Imola, la AlphaTauri farà debuttare Yuki Tsunoda. Il test, anche qui con la monoposto 2018, dovrebbe avvenire martedì 25 e mercoledì 26. LEGGI TUTTO