More stories

  • in

    Tennis, Masters 1000 Cincinnati: programma del torneo e dove vederlo in tv e streaming

    Domani 20 agosto alle ore 17 partirà il Masters 1000 di Cincinnati con le qualificazioni sia del torneo maschile sia di quello femminile; ricordiamo che il torneo sul cemento americano si disputerà non nell’Ohio ma sui campi di Flushing Meadows, questa decisione è stata presa per l’emergenza Covid-19. I tabelloni principali verranno sorteggiati nella notte italiana tra giovedì e venerdì (ore 00.30) con i match del primo turno che avranno inizio sabato 22 (finali il 28). Nella scorsa stagione a trionfare in campo maschile è stato il russo Medvedev grazie alla vittoria in finale sul belga Goffin (7-6, 6-4, il risultato finale), mentre in campo femminile vittoria della statunitense Keys che nell’ultimo atto ha avuto la meglio per 7-5, 7-6 sulla russa Kuznetsova.
    Saranno due gli azzurri presenti in tabellone, ovvero Matteo Berrettini (testa di serie numero sei) e Lorenzo Sonego, con quest’ultimo che grazie all’ultimo momento del forfait del giapponese Nishikori (positivo al Coronavirus) ha evitato le qualificazioni a cui dovranno partecipare Sinner, Mager, Travaglia e Seppi.Tra le donne presenti Giorgi e Paolini che però saranno costrette ad entrare in tabellone attraverso le qualificazioni; da segnalare la presenza della belga Clijsters, vincitrice del torneo nel 2010, che giocherà il torneo grazie ad una wild card.
    Masters 1000 Cincinnati, il skyprogramma del torneo
    (Orario italiano)
    Giovedì 20 agosto, ore 17: Qualificazioni maschili e femminiliVenerdì 21 agosto, ore 17:  Qualificazioni maschili e femminiliSabato 22 agosto, ore 17: 1° turno maschile e femminileDomenica 23 agosto, ore 17: 1° turno maschile e femminileLunedì 24 agosto, ore 17: 2° turno maschile e femminileMartedì 25 agosto, ore 17: Ottavi maschili e femminiliMercoledì 26 agosto, ore 17: Quarti maschili e femminiliGiovedì 27 agosto, ore 17: Semifinali singolare femminileGiovedì 27 agosto, ore 21: Semifinali singolare maschileVenerdì 28 agosto, ore 20:  Finale singolare femminileVenerdì 28 agosto, ore 22:  Finale singolare maschile
    Masters 1000 Cincinnati, diretta tv e streaming

    Il Masters 1000 di Cincinnati sarà visibile su Sky, i cui canali di riferimento saranno Sky Sport Uno (canale 201 del decoder Sky e 482 del digitale terrestre) e Sky Sport Arena (canale 204 del decoder); per gli abbonati al canale satellitare il torneo sarà a disposizione anche tramite Sky Go sui dispositivi mobili come smartphone e tablet, scaricabile sui principali market store.Altra opzione sarà quella di Now Tv piattaforma streaming di Sky, che consente di vedere lo sport attraverso l’acquisizione di un ticket, questa opzione è disponibile anche per i non abbonati a Sky che possono registrarsi al servizio. LEGGI TUTTO

  • in

    Atp, US Open 2020: gli italiani presenti a Flushing Meadows

    Il circuito tennistico ATP dopo quasi sei mesi di stop per l’emergenza Covid-19 sta facendo ormai il countdown per tornare in campo e il grande giorno sarà giovedì 20 agosto quando cominceranno le qualificazioni per il Masters 1000 di Cincinnati che per ragione di sicurezza si disputerà a Flushing Meadows (New York), teatro della seconda prova del Grande Slam 2020 in programma da lunedì 31 agosto a domenica 13 settembre, ma ricordiamolo senza il pubblico sugli spalti.Andiamo ora a vedere quali saranno i tennisti azzurri presenti sia in campo maschile che in quello femminile nello Slam newyorchese.

    US Open 2020: i tennisti azzurri presenti
    La pattuglia maschile vedrà la presenza sicura di ben nove giocatori, solamente Stati Uniti (venti con otto wild card) e Spagna (dieci) ne contano di più: in ordine di classifica ci sarà Matteo Berrettini (numero 8 del circuito Atp) che sarà testa di serie numero sei, seguito da Lorenzo Sonego (46), Jannik Sinner (73), Gianluca Mager (79), Stefano Travaglia (86), Andreas Seppi (88), Salvatore Caruso (100), Marco Cecchinato (113) e Paolo Lorenzi (121), a questi si potrebbe aggiungere un decimo giocatore, ovvero Federico Gaio (130) che dovrà sperare in un defezione dell’ultimo momento di un suo collega, essendo fuori solamente di un posto.Sicura l’assenza di Fabio Fognini (11) che si sta riprendendo dall’operazione alle caviglie e molto probabilmente tornerà a giocare a settembre con i tornei sulla terra battuta.Tra i big del circuito sicure le assenze di Rafa Nadal, Roger Federer, Gael Monfils, Stan Wawrinka, Nick Kyrgios, Wilfried Tsonga, Lucas Pouille e con Kei Nishikori in forte dubbio.

    Per quanto riguarda invece le donne, saranno due quelle presenti, ossia Camila Giorgi (numero 89 del circuito Wta) e Jasmine Paolini (95). Anche qui ci sono da segnalare alcune assenze pesanti delle big con sei delle prime otto del circuito: Ashleigh Barty, Simona Halep, Elina Svitolina,  Bianca Andreescu, Kiki Bertens e Belinda Bencic per poi proseguire con Wang Qiang, Anastasia Pavlyuchenkova, Saisai Zheng, Julia Goerges, Barbora Strycova e Svetlana Kuznetsova. LEGGI TUTTO

  • in

    Montepremi US Open 2020: primo turno d’oro e titolo milionario

    Manca meno di due settimane all’inizio degli US Open 2020, il secondo Grande Slam dell’anno dopo l’Australian Open. In quel di New York si ritornerà a giocare dopo la pandemia di Coronavirus, anche se molti tennisti e tenniste (tra cui Rafael Nadal, Nick Kyrgios, Simona Halep, Ashleigh Barty e molti altri) hanno deciso di non […]
    The post Montepremi US Open 2020: primo turno d’oro e titolo milionario appeared first on SuperNews. LEGGI TUTTO

  • in

    Matteo Berrettini: “Lottare per i grandi tornei è quello che voglio fare e l’Olimpiade per me è sempre stato un grande obiettivo”

    Matteo Berrettini dopo la grande stagione che ha disputato nel 2019 riuscendo ad arrivare fino alla posizione numero 8 del ranking Atp qualificandosi per le Atp Finals, è pronto a scendere di nuovo in campo dopo lo stop forzato per l’emergenza Covid-19 per cercare di confermare e magari anche migliorare le sue prestazioni cercando di alzare l’asticella il più possibile. Il tennista romano ha rilasciata un’intervista interessante al quotidiano sportivo “Gazzetta dello Sport” dove ha parlato di vari argomenti soprattutto del suo sogno del 2021, ovvero le Olimpiadi di Tokyo.
    Matteo Berrettini, le sue parole
    OLIMPIADI TOKYO: “Dopo aver tagliato tanti traguardi fino a raggiungere la top 10, lottare per i grandi tornei è quello che voglio fare e l’Olimpiade per me è sempre stato un grande obiettivo. Non parlo solo di medaglie. Voglio vivere l’atmosfera incredibile di questo evento e nel 2021 spero di esserci“.
    LOCKDOWN: “Un’esperienza che mi è servita molto, mi ha aiutato a maturare, mi sono messo alla prova anche in questa situazione e devo dire che è andata bene, anche perché non ci sono stati omicidi… scherzo!
    INFORTUNI: “Purtroppo, o per fortuna, sono abituato a gestire lunghi periodi senza gare. Nella mia vita fin da giovanissimo ho dovuto subire stop per gli infortuni. Ho imparato a gestirli, ho imparato in qualche modo anche a uscirne più forte“.
    STAGIONE 2020:”Nessuno di noi, dopo quello che è successo, può fare pronostici, ci saranno sicuramente tante incognite. Ma io sono fiducioso, fisicamente sono tornato a posto e mentalmente ho la carica giusta, anche perché la pausa forzata mi ha comunque permesso di riposare. Il calendario ricomincia praticamente solo con grandi tornei, è ovvio che l’obiettivo è quello di arrivare più lontano possibile in ogni occasione“.

    TOP TEN: “Il finale della scorsa stagione, con la Top Ten e la qualificazione al Masters è stato incredibile, ma il lockdown è servito anche a questo, ad acquisire una nuova consapevolezza. Ora lavorerò per alzare ancora di più l’asticella“. LEGGI TUTTO

  • in

    Novak Djokovic dice sì agli US Open, ma ad una condizione: niente quarantena al ritorno da New York

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic ha confermato di voler giocare gli US Open, ma solo a condizione che al rientro in Europa venga concessa una “deroga” straordinaria ai giocatori per permettere loro di partecipare ai tornei di Madrid e Roma senza doversi sottoporre ai quattordici giorni di quarantena. Qualora l’ATP dovesse riuscire a trovare una soluzione a questo problema, che costringerebbe diversi “big” alla rinuncia al Major statunitense per poter partecipare ai tornei europei in preparazione al Roland Garros, allora il serbo si sposterebbe negli Stati Uniti per affrontare il secondo appuntamento stagionale a livello Slam (ricordiamo che, a causa dell’emergenza Coronavirus, il torneo di Wimbledon è stato rimandato al 2021). LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus: circoli sportivi chiusi in 44 nazioni. Africa “paralizzata”: che ne sarà del tennis nel 2020?

    L’elenco delle nazioni in cui non si può giocare a tennis

    L’International Tennis Federation, tramite il proprio sito ufficiale, ha pubblicato un elenco di tutte le nazioni in cui, al momento, è ancora impossibile giocare a tennis a causa delle restrizioni dei vari governi relativamente all’emergenza Coronavirus: sono 44 gli stati nel mondo in cui i circoli sportivi sono chiusi, il continente più colpito è l’Africa dove, ogni anno, vanno in scena numerosi tornei Futures e ITF.

    NAZIONI CON CIRCOLI SPORTIVI CHIUSI: Bahrain, Bangladesh, Iraq, Kuwait, Myanmar, Oman, Tagikistan, Yemen, Angola, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Ciad, Congo, Costa D’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Djibuti, Guinea Equatoriale, Eritrea, Etiopia, Gabon, Guinea, Kenya, Lesotho, Liberia, Mauritania, Mozambico, Niger, Nigeria, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Uganda, Bolivia, Cile, Perù, Venezuela, Cuba, El Salvador, Guyana Francese, Guyana, Honduras, Repubblica Dominicana, Isole Turks e Caicos LEGGI TUTTO

  • in

    Claudio Mezzadri a SuperNews: “La Coppa Davis? Non esiste più. Il calendario dei prossimi eventi molto affollato, prevedo defezioni e infortuni.”

    SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Claudio Mezzadri, ex tennista oggi commentatore televisivo dei grandi eventi tennistici. Mezzadri ci ha raccontato come è nato l’amore per il tennis, quali sono stati i suoi traguardi sportivi più importanti e come ha conosciuto, nel ’98, il giovanissimo Roger Federer. Abbiamo chiesto al nostro intervistato una personale opinione sul futuro del campione svizzero, sul calendario stilato per i prossimi eventi di tennis e sul nuovo format ideato per la Coppa Davis. Infine, l’ex tennista ha commentato le potenzialità di alcuni giovani tennisti italiani.

    Come nasce la tua passione per il tennis?E’ stato papà a trasmettermi la passione per lo sport. Negli anni ’50, mio padre ha giocato e allenato in Serie A. In seguito, dopo essersi trasferito in Svizzera, ha continuato la carriera da allenatore di calcio, diventando tecnico di tutte le squadre del Ticino. Allo stesso tempo, però, amava giocare a tennis. Quando diventò maestro di tennis, anche io iniziai a praticarlo.
    Nel 1987, il tuo best ranking: 26esimo in classifica nel singolare e 23esimo nel doppio. Nello stesso anno, hai vinto 3 dei 5 tornei del tuo palmares, uno in singolo e due in doppio. Quale competizione hai più a cuore? E perché?Il torneo più importante che ho vinto è l’ATP di Ginevra, l’unico torneo del circuito maggiore vinto in singolare. Ho un ricordo veramente straordinario di quella competizione, è stato raggiungere il traguardo dopo anni di sacrifici. Il torneo che preferisco, invece, è quello degli Internazionali di Roma, in cui ho sempre giocato benissimo: nel 1985 e nell’1987 sono arrivato ai quarti di finale partendo dalle qualificazioni, mentre nel 1984 ho battuto Cash. A Roma ho sempre raggiunto ottimi risultati.
    Sei uno degli otto giocatori svizzeri che in Coppa Davis possiede un bilancio positivo sia nel singolare (11 vittorie e 4 sconfitte) sia nel doppio (3 vittorie e 2 sconfitte). Che emozioni ti regalava la Davis?La Davis è speciale per il tennis. Anzi, preferisco dire “era” speciale, dal momento che adesso non è più così. Quella attuale non ha nulla a che vedere con quella del passato. Nel tennis, la Coppa Davis rappresentava l’unica occasione di giocare per una propria squadra e per la propria nazione prima che per se stessi. Per questo motivo, c’era una responsabilità differente nei giocatori. Inoltre, il valore del pubblico era completamente diverso, sia per ciò che riguarda le partite giocate in casa sia per quelle giocate in trasferta. Era davvero una competizione affascinante, molto sentita dalla maggior parte dei giocatori.
    Cosa ne pensi del nuovo format ideato per la Coppa Davis? Rimani fedele al format precedente o trovi quello attuale ugualmente interessante?Il format attuale ha annichilito lo spirito della Coppa Davis: non esiste più il fattore campo, che era determinante quanto affascinante, si giocava al meglio dei cinque set, tutte le partite venivano disputate nell’arco di tre giorni, c’erano trasferte importanti, c’era una grande voglia di giocare per la propria bandiera. Adesso, la Davis è un campionato a squadre che dura otto giorni, che si gioca solo in Spagna, scelta che non considero equa, dal momento che l’unico team a giocare in casa è proprio quello spagnolo, con la conseguente presenza del solo pubblico spagnolo e di pochissimi tifosi delle altre nazioni. Inoltre, si gioca tutto nella stessa giornata, non giocano tutti e non si gioca al meglio dei cinque set. E’ un torneo che ad alcune persone piace e ad altre no, quello che però è certo è che questa non è più la Coppa Davis. Si tratta di un evento a cui auguro tutto il successo possibile, ma che non è la Coppa Davis. Il tennis ha perso qualcosa.
    Nel ’99 sei stato capitano del team svizzero. In squadra c’era un diciassettenne, un certo Roger Federer. C’erano già tutti i segni distintivi del fuoriclasse e i presupposti per una carriera straordinaria come la sua?Io non lo conoscevo. Sapevo dell’esistenza di questo ragazzo, che giocava molto bene, e sapevo che ci fossero delle aspettative su di lui, era un tennista conosciuto. Io ho avuto modo di conoscerlo nel ’98, quando mi nominarono capitano del team svizzero. Roger non era ancora in squadra, ma io questo ragazzino che giocava bene dovevo conoscerlo. Andai a vederlo giocare in un torneo. L’ho conosciuto in quell’occasione e l’ho inserito subito in squadra, facendolo debuttare. Era già un ragazzo speciale, con qualità eccezionali, era uno di quei giovani tennisti, come Hewitt, che promettevano molto bene. C’era un gruppo di giocatori dalle ottime capacità e lui ne faceva parte. Oggi, sappiamo tutti come è continuata la storia.
    Federer tornerà in campo a gennaio 2021. Pensi possa essere l’ultima stagione del “King”?Il programma è questo. Ha deciso di prendersi tutto il tempo necessario per risolvere il suo problema al ginocchio. Quello che stupisce positivamente è il suo spirito, rimasto sempre quello di un ragazzino: Roger ha ancora una voglia incredibile di giocare, di girare il mondo, di competere, di sacrificarsi. Tuttavia, lo spirito deve essere sostenuto dal fisico. L’incognita è proprio questa, ovvero se il fisico lo sosterrà. Il prossimo anno Federer compirà 40 anni. Nelle ultime partite che ha giocato, lo svizzero ha dimostrato di esserci ancora. Lui vuole esattamente questo: continuare a giocare e ottenere nuovi risultati. Nel momento in cui si accorgerà di non essere più competitivo, sentirà di non avere più le forze e le energie necessarie, allora smetterà di giocare. Purtroppo, quel momento non è poi così lontano.
    A fine carriera, chi tra Djokovic, Nadal e Federer avrà collezionato più Slam?Se prendiamo in considerazione l’età e ciò che sta succedendo nell’ATP, direi che Djokovic e Nadal siano i due tennisti con più probabilità di superare Federer, Novak in particolare, soprattutto se ci riferiamo soltanto ai risultati degli Slam. E’ difficile immaginare che Federer possa ancora riuscire a vincere altri Slam. In realtà dicevamo così anche nel 2017, ma adesso ci sono tre anni in più a fare la differenza.
    Da commentatore, cosa pensi di questo finale di stagione, denso di appuntamenti e con un calendario stravolto a causa dall’emergenza sanitaria? Gli US Open sono a rischio. Se si giocassero, potrebbero registrare molte assenze a causa dei successivi appuntamenti su terra?Se si giocherà a New York, sicuramente ci saranno delle defezioni. E’ molto probabile che giocatori importanti non partecipino. Il sistema di classifica modificato, poi, permetterebbe a Nadal di rinunciare al torneo, poiché lo spagnolo manterrebbe i punti totalizzati lo scorso anno. Per questo, credo che il programma stravolto in questo modo sia una forzatura, che ha il solo intento di far perdere meno soldi ai tornei. Spostamenti di date, raggruppamento di tornei collocati uno dopo l’altro danno vita ad un programma difficile e affollato. Una cosa è certa: nessun tennista giocherà tutto, poiché significherebbe giocare Cincinnati, Us Open, Madrid, Roma e Parigi uno dietro l’altro. Una cosa pazzesca. Ci saranno tornei, al di là delle defezioni, con tabelloni meno forti, che daranno più spazio a giocatori di seconda fascia, pronti ad approfittare della situazione per conquistare classifica. Inoltre, mi aspetto infortuni, poiché non sarà possibile passare dal giocare sul cemento alla terra di punto in bianco, come se non ci fossero difficoltà. La finale di New York, poi, si giocherebbe nello stesso giorno d’inizio del torneo di Madrid. E’ una follia, un pericolo per molti giocatori. Un calendario più diluito sarebbe stato più auspicabile. Tuttavia, il tennis è un business e gli organizzatori dei tornei premevano tantissimo affinché si disputassero. Anche le ATP Finals si giocheranno, con la nuova regola, ed è quasi già stabilito che ci saranno gli stessi tennisti dello scorso anno, a meno che qualcuno non migliori i suoi stessi risultati superando chi lo precede. La qualificazione al Master avviene in base ai risultati ottenuti da marzo 2019 a oggi. Lo stesso Berrettini avrà la possibilità di giocarsi le ATP Finals, un’occasione fantastica per lui, anche se tutto ciò credo che non sia poi così giusto da un punto di vista sportivo. Ma, come dicevo prima, il tennis è anche business: si vuole il cartello importante alle Finals, quindi è fondamentale per gli sponsor avere i più forti nel torneo.

    C’è un giovane giocatore italiano che promette particolarmente bene?Io seguo molto gli svizzeri, ma credo che di italiani promettenti ce ne siano tanti: Musetti è molto bravo, Sinner promette davvero bene, ha la mentalità giusta, anche Sonego ha un buon carattere, un buon spirito. Sono giocatori in evoluzione, che si stanno definendo. Per ciò che riguarda le nuove promesse della Svizzera, ci sono tre, quattro tennisti classe 2003 molto interessanti. LEGGI TUTTO

  • in

    Tennis, Kyrgios duro contro Thiem: “Questi sono i leader nel nostro sport. Che schifo!”

    Il tennista australiano Nick Kyrgios, dopo essersi scontrato duramente tramite social, prima con Djokovic per aver organizzato il torneo esibizione Adria Tour dove sono stati trovati positivi alcuni giocatori, poi con Zverev perchè dopo il torneo di Adria, aveva promesso di rimanere in quarantena e invece è stato “pizzicato” ad una festa in spiaggia ed infine con Becker per aver difeso il suo connazionale Zverev, questa volta ha discusso con Dominic Thiem.
    Attualmente l’austriaco sta disputando un torneo nella sua Austria “Thiem’s 7” e intervistato da un quotidiano provinciale di lingua tedesca pubblicato a Innsbruck, ovvero il “Tiroler Tageszaitung“, ha speso parole a favore dei suoi colleghi Djokovic e Zverev.Sul serbo ha dichiarato: “Non ha commesso un crimine. Tutti facciamo degli errori ma non capisco perché si accaniscano così contro di lui. Sono stato a Nizza e ho visto immagini di altre città in cui c’è un sacco di gente in giro come a Belgrado. È troppo facile prendersela con Djokovic”.Poi il tennista viennese parlando di Zverev, attacca anche Kyrgios: “Ha sbagliato, ma non capisco chi interferisce nella situazione. Kyrgios ha fatto tanti errori nella sua vita. Dovrebbe pensare ai fatti propri”.
    Kyrgios, ecco la sua risposta

    Ovviamente la risposta dell’australiano Kyrgios non si è fatta attendere e tramite il suo profilo twitter ha replicato duramente al suo collega austriaco: “Di cosa stai parlando Dominic? Errori come rompere qualche racchetta? Bestemmiare? Perdere apposta qualche match? Robe che tutti i tennisti fanno?  Nessuno di voi è abbastanza intelligente da capire cosa voglio dire. Sto cercando di metterli di fronte alle proprie responsabilità. Questo mostra come Thiem, Zverev e Djokovic pensino che tutto questo sia uno scherzo. Due di loro ballano come degli stupidi durante una pandemia globale. La gente muore e perde i propri cari e Thiem li difende dicendo che è solo un errore. Questi qua sono i leader nel nostro sport. Che schifo“. LEGGI TUTTO