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    Invasione di auto e moto con targa polacca: che succede a Napoli?

    In Italia si escogitano mille modi per poter risparmiare, soprattutto per quanto riguarda le automobili. A Napoli infatti, si sta assistendo ad un fenomeno bizzarro in espansione: la taga polacca. Automobili, motorini, scooter, ormai in tantissimi sfoggiano il mezzo immatricolato nel paese dell’est. Ma cosa dice la Legge italiana?
    Si può fare?
    Il motivo della scelta di equipaggiare il proprio veicolo con targa straniera non ha nulla di innovativo, anzi il trucco è vecchio e risaputo: coloro che infatti sono proprietari di un veicolo “non italiano” pagano una polizza assicurativa con tariffa del Paese scritto sulla targa (sicuramente più bassa rispetto a quella italiana). Nulla di lecito quindi, ma finché nessuno dice nulla a questi furbetti, vedremo sempre targhe polacche sulle strade. I veicoli vengono immatricolati dall’agezia nel Paese dell’est Europa, vengono poi intestati ad un prestanome o a soggetti dotati di documenti falsificati e il gioco è fatto. Attenzione, la norma nel nostro Paese non esclude la possibilità di circolazione di un mezzo con targa estera, ma la consente per la durata di massimo un anno. Oltre all’illecito per chi sfora questo limite c’è anche il problema del risarcimento danni in caso di incidente: l’immatricolazione in terra estera infatti, non sempre permette il risarcimento stesso in caso di sinistro nel territorio italiano. LEGGI TUTTO

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    ACI e i monopattini elettrici: proposti casco, targa e assicurazione obbligatori

    Diversi addetti ai lavori, dal Governo agli utenti della strada, si pongono ormai da tempo l’obiettivo di riorganizzare le regole per gestire al meglio la sicurezza legata ai monopattini elettrici che affollano ormai le nostre città, concentrandosi su tutte quelle situazioni pericolose che si possono venire a creare, tra cui gli incidenti, dettati dalla poca conoscenza del mezzo.
    Monopattino, incidente grave: esplode in ascensore
    Al dibattito si unisce anche ACI, per bocca del suo presidente, Angelo Sticchi Damiani, che alla Commissione Trasporti alla Camera è intervenuto nell’ambito della proposta di legge relativa proprio ai monopattini green, dichiarando le proposte dell’Automobile Club d’Italia.
    Introdurre la targa
    La prima proposta di ACI è quella di un regime di omologazione obbligatorio per chi costruisce monopattini, introducendo di conseguenza una targa che possa identificare il mezzo.
    Assicurazione per tutti i veicoli
    La seconda proposta riguarda l’uso obbligatorio del casco e dell’assicurazione per i monopattini da oltre 350 watt di potenza e capaci di spingersi oltre i 25 km/h, anche se ACI intende estendere l’obbligo a tutti i mezzi.
    Corsi di formazione per studenti
    La terza idea rientra nel campo della formazione: si ritiene in pratica necessario istituire dei corsi appositi nelle scuole, sia le superiori che l’università, e nelle scuole guida, per educare sui rischi di una cattiva condotta alla guida. Il corso terminerebbe poi con una sorta di patentino da rilasciare agli studenti.
    Il tema delle soste sui marciapiedi
    Infine, ultima proposta, il divieto di sosta lungo i marciapiedi, con delle zone in cui i monopattini possano essere parcheggiati senza essere d’intralcio ai pedoni.
    Monopattini, sempre più incidenti a Torino e 50 multe al giorno LEGGI TUTTO