More stories

  • in

    Luca Porro è un nuovo giocatore di Modena Volley

    Luca Porro è un nuovo schiacciatore di Modena Volley per la stagione 2025/2026.Ligure di Genova, classe 2004, Porro è al terzo anno consecutivo in SuperLega dopo le due ottime stagioni disputate a Padova. Ha iniziato la carriera in Serie B con la Consorzio Global Colombo Genova e successivamente ha giocato con Pordenone sia in A2 che in A3 dal 2021 al 2023.
    Con la nazionale, oltre ad essere risultato il miglior schiacciatore prima nella vittoria dell’Europeo Under 18 nel 2020 e poi nel successo ottenuto all’Europeo Under 20 nel 2022, spicca la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.
    Queste le parole del Direttore Sportivo Casadei: “Luca Porro è un giocatore che abbiamo fortemente voluto a Modena. Nell’attacco e nel servizio ha le sue caratteristiche più importanti e data la giovane età ha ampi margini di miglioramento in tutti i fondamentali. In queste due ultime stagioni si è misurato con buonissimi risultati in SuperLega trovando spazio anche in Nazionale, dovrà crescere, la giovane età lo aiuta anche in questo, sarà un tassello fondamentale per la nostra squadra”.
    Ora la nuova avventura a Modena per continuare ad essere protagonista anche con la maglia gialloblù. LEGGI TUTTO

  • in

    Premio Cesarini, targa per Medei. Il coach: “Da estendere alla Lube!”

    L’Eurosuole Forum di Civitanova Marche ha ospitato martedì sera la grande cena di gala per la decima edizione del Premio Renato Cesarini, ispirato al calciatore della Juventus che nella prima metà degli anni 30 del XX secolo mise a segno diversi gol decisivi nei minuti finali dei match. Tra le personalità illustri del mondo sportivo a ricevere il prestigioso riconoscimento, che ha anche valicato i confini del calcio, finendo nelle mani di Giampaolo Medei, head coach della Cucine Lube Civitanova, oltreché in quelle di Federico Giunti, ex calciatore di Serie A e ora DT della Lube Academy Treia.
    La giornata si è aperta alle 15 al Teatro Rossini con lo spettacolo giornalistico-teatrale ‘Zona Cesarini. Il calcio, la vita’, a seguire un talk con giornalisti sportivi e numerosi big del mondo del calcio. Infine il momento conviviale al Palas. Oltre 200 persone al banchetto. Un parterre d’eccezione per l’evento, presenziato da addetti ai lavori, figure istituzionali e, soprattutto, dagli sportivi insigniti del premio. Come tre marchigiani doc, il calciatore Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna, il tecnico Fabrizio Castori, guida del Sudtirol, e Alessio Cacciamani, il più giovane calciatore granata di sempre a esordire nel Torino. Nell’arco della giornata hanno sfilato a Civitanova personaggi che si sono distinti nelle rispettive attività in campo, ma anche dirigenziali, nella passata stagione o nelle loro carriere costellate di successi. Tra questi Massimo Briaschi, Franco Causio, Odoacre Chierico, Serse Cosmi, Giuseppe Iachini, Roberto Pruzzo, Sebastiano Rossi e Rossella Sensi, ex presidente della Roma. Applausi prolungati per Medei, che ha portato la Cucine Lube Civitanova a brillare in tutte le competizioni, alzando al cielo l’ottava Coppa Italia del sodalizio marchigiano (26° titolo in bacheca) e approdando alle Finali di SuperLega e Challenge Cup. A scandire i momenti salienti i celebri giornalisti Simona Rolandi e Massimiliano Nebuloni.
     Giampaolo Medei (allenatore Cucine Lube Civitanova):
    “Sono molto felice di avere ricevuto questo riconoscimento, consegnato a tante personalità del mondo dello sport. Ovviamente, trattandosi di un premio che riguarda la stagione, è da condividere con lo staff, la squadra e il Club. Il lavoro di tutti noi ha reso straordinaria l’annata agonistica della Lube Volley!” LEGGI TUTTO

  • in

    Alberto Polo confermato nel roster di Padova per la stagione 2025_26

    Alberto Polo confermato nel roster di Sonepar Padova che prenderà parte al Campionato di SuperLega 2025_26. Il centrale originario di Bassano del Grappa vestirà per la quinta stagione non consecutiva la maglia bianconera, proseguendo un percorso professionale e umano fortemente legato alla Città di Padova e alla sua squadra. 
    Classe 1995, 202 centimetri d’altezza e una carriera ricca di esperienza nel massimo campionato italiano, Polo è tornato in campo nella scorsa stagione proprio nella città all’ombra del Santo, dopo una lunga pausa, dimostrando subito grande resilienza e tenacia. Il centrale vicentino è cresciuto nelle giovanili di Bassano prima di approdare nel 2012 nel vivaio trentino. Nella stagione 2014_15 ha giocato a Potenza Picena in A2, nella successiva ha vestito la maglia del Porto Robur Costo di Ravenna in SuperLega quindi la maglia del Molfetta.
    Dal 2017 al 2020 ha difeso i colori patavini per ben tre stagioni, prima di passare a Piacenza nel Campionato 2020_21. Ha inoltre rappresentato l’Italia nelle competizioni internazionali, vincendo il bronzo con la Nazionale Under 23 nel 2015 e debuttando con la Nazionale maggiore ai XVIII Giochi del Mediterraneo nello stesso anno.
    “Il ritorno in campo è stato più bello di quanto potessi immaginare, senza dubbio – ha dichiarato Polo –. Ho ritrovato entusiasmo, motivazioni e il piacere di far parte di una squadra. Ora mi sento molto carico per questa nuova stagione: penso che tutti, sia chi rimane che chi arriverà, avranno forti motivazioni personali. L’importante sarà riuscire ad incanalarle in un progetto di squadra: nel momento in cui ciò avverrà, potrà davvero venir fuori un bel gruppo”.   
    Dopo aver chiuso la scorsa stagione in costante crescita, Polo guarda con determinazione agli obiettivi futuri: “Voglio giocare il più possibile, stare bene fisicamente e tornare ai miei livelli prima della squalifica. Nelle ultime partite della stagione scorsa ho ritrovato un po’ di forma, ma era impensabile essere subito al top dopo quattro anni di inattività e solo tre settimane di allenamento. Il mio obiettivo principale è tornare a quei livelli”.
    Il centrale bianconero ha poi concluso: “Questa estate mi allenerò il più possibile. Pesi, beach volley e rinforzo muscolare. Cercherò di curare ogni aspetto per farmi trovare pronto a inizio stagione”.
    LA CARRIERA
    2025_26 Sonepar Padova
    2024_25 Sonepar Padova
    2020_21 Gas Sales Bluenergy Piacenza
    2019_20 Kioene Padova
    2018_19 Kioene Padova
    2017_18 Kioene Padova
    2016_17 Exprivia Molfetta
    2015_16 CMC Romagna
    2014_15 B-Chem Potenza Picena
    2013_14 Diatec Trentino LEGGI TUTTO

  • in

    Paolo Falabella è il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley

    CISTERNA DI LATINA – Il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley sarà coach Paolo Falabella, che andrà ad affiancare il nuovo head coach Daniele Morato alla guida della squadra per la stagione 2025/2026. Nonostante la giovane età, Falabella porta con sé una consolidata esperienza internazionale: nell’ultima annata in Svizzera, alla guida del Volley Amriswil, ha conquistato la Coppa di Svizzera, la Swiss League e la Supercoppa, centrando inoltre un prestigioso piazzamento per il club elvetico in Coppa CEV, nel 2023 ha inoltre fatto parte dello staff tecnico della nazionale del Marocco.
    Nato a Lagonegro nel 1986, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Scienza e Tecnica dello Sport, Paolo Falabella è anche docente nazionale Fipav. Dopo aver guidato da primo allenatore realtà importanti della Serie A come Lagonegro, Aversa e Bari, e aver ricoperto il ruolo di vice allenatore a Siena nella stagione 2021/2022 – culminata con la promozione in Superlega – Falabella è ora pronto a mettere il suo bagaglio tecnico e umano al servizio del Cisterna Volley.
    «Sono davvero felicissimo di poter iniziare questa esperienza a Cisterna – le prime parole di coach Falabella –. Per me sarà il primo anno in Superlega: ci sono andato vicino più volte, ma per una serie di circostanze non ero mai riuscito ad approdarvi. Per questo motivo oggi sono ancora più contento di poterlo fare, e in particolare di farlo proprio con Cisterna Volley.»
    Falabella guarda con entusiasmo al gruppo che affronterà la prossima stagione:  «Dal punto di vista tecnico, siamo una squadra molto giovane, così come giovane è lo staff. Questo è un aspetto che considero estremamente stimolante: ci sarà da lavorare tanto, trascorreremo molte ore in palestra. Mi aspetto una stagione impegnativa, fatta di lavoro intenso e risultati da conquistare con fatica, ma anche con grande entusiasmo.»
    L’esperienza in Svizzera ha lasciato un’impronta profonda nel metodo di lavoro del tecnico lucano: «Dalla Svizzera porto con me un’impostazione organizzativa davvero impressionante. Quando si dice che gli svizzeri sono precisi, non è solo un modo di dire: lo sono davvero. È qualcosa che mi ha colpito profondamente e che spero di poter applicare anche nella mia vita professionale, in termini di metodo e attenzione ai dettagli.»
     «Ovviamente amo molto il lavoro in palestra, come tutti gli allenatori – racconta il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley –  Tuttavia, la parte che sento più mia, quella che mi dà maggiore soddisfazione e nella quale mi sento più preparato, è quella di studio e analisi. Mi appassiona tantissimo tutto ciò che si svolge al di fuori delle ore di allenamento: il lavoro d’ufficio, la preparazione, il confronto sull’organizzazione delle sedute, l’analisi degli avversari. È probabilmente l’aspetto che preferisco del mio mestiere: studiare i modelli di prestazione, capire cosa serve davvero per raggiungere un obiettivo, ragionare su come ottimizzare ogni dettaglio. Non essendo un ex giocatore, non ho quella naturale inclinazione verso la dimensione più fisica del lavoro quotidiano in campo, quindi ho sviluppato una particolare attenzione verso la parte metodologica e analitica, che trovo estremamente stimolante e utile per il lavoro complessivo dello staff.» LEGGI TUTTO

  • in

    Allianz Milano ha un Campione del mondo. Benvenuto Checco Recine

    Certo, nessuno può parlare di effetto sorpresa, visto che ai primi di gennaio era stato proprio lui ad annunciare il suo prossimo atterraggio a Milano, via Giappone. Per Allianz Milano, poter contare in posto quattro su un campione d’Europa e campione del Mondo nel pieno delle sue forze (26 anni) è comunque davvero tanta roba! Francesco Checco Recine è un nuovo giocatore della SuperLega di Allianz Milano targata coach Roberto Piazza. Si sta così completando anche per la prossima stagione un importante roster alla corte del presidente Lucio Fusaro. Un gruppo di giovani pronti ad incantare in Italia e in Europa (Allianz Milano disputerà la Challenge) nella Scala del volley: l’Allianz Cloud. Il martello ravennate, cresciuto nelle giovanili della Lube arriva dalla positiva esperienza giapponese nel Toray Arrows Shizuoka, ma ha voluto con forza tornare in Italia. Figlio d’arte, papà Stefano, prima di diventare dirigente sportivo, ha disputato 17 campionati di serie A1, l’ultimo proprio a Milano e mamma Beatrice Bigiarini a Ravenna ha vinto anche la Coppa dei Campioni.Un predestinato al volley di alto livello insomma, nonostante anche lui, come il papà, fosse bravino pure a calcio. Dopo gli anni nella Lube, due stagioni nel Club Italia di Monica Cresta, serie A2 con tanti attuali protagonisti in SuperLega: Cortesia, Federici, Russo, Gardini, Mosca, Stefani, Zonta, Salsi e Cantagalli. Poi due stagioni nella “sua” Ravenna con coach Marco Bonitta, insieme con due altri futuri campioni del mondo: Lavia e Pinali, infine, prima dell’esperienza nel Sol Levante, i tre campionati di vertice a Piacenza con in panchina Bernardi, Botti e Anastasi. Una carriera già importante, insomma per un giocatore rapido ed esplosivo, capace con elevazione e tecnica di sopperire ai poco generosi centimetri (185).Fin da ragazzino hanno provato a spostarlo nel ruolo di libero, ma a Checco Recine piace attaccare e murare, e come dargli torto. Tra serie A, Coppa Italia e altri trofei con squadre italiane ha messo a terra 1.879 palloni, con oltre cento ace (106) e quasi duecento muri (197).Ma chi è Francesco “Checco” Recine oggi, come persona e come giocatore? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato nella sua prima intervista da schiacciatore di Allianz Milano. Sono ancora un ragazzino dentro, con la voglia di vincere e migliorare ogni anno. Uno che si mette in gioco sempre e dà tutto quello che ha per la squadra in cui gioca.Dopo un anno in Giappone torni in SuperLega, in un’altra piazza importante. Cosa ti ha convinto ad accettare il progetto di Allianz Milano?Fattori diversi, ad iniziare dal fatto che negli ultimi anni Milano ha sempre fatto bene. Sia nella scelta dei giocatori sia per il gioco che è riuscita ad esprimere. In Allianz c’è un ottimo staff e per questo ho scelto di tornare in Italia.Cosa ti ha lasciato la stagione nipponica, sia a livello sportivo che umano? A Milano ritroverai un pochino di Giappone, con Tatsunori Otsuka…La stagione nipponica mi ha lasciato molto, anche se per un solo anno, è stata un’esperienza unica e irripetibile. Ho avuto modo di conoscere altri stili di gioco e di mettermi in una posizione diversa a livello di importanza nella squadra. Ho conosciuto un popolo, una cultura completamente diversa alla nostra, che mi ha affascinato tanto. Mi sono trovato benissimo e sono felice di avere in squadra Otsuka così potrò scherzare con lui in giapponese.Cosa ti aspetti da questa stagione e che ruolo pensi di poter avere all’interno del gruppo?Mi aspetto davvero tanto da questa stagione, a livello di risultati e di crescita, sia personale sia di squadra. Per quanto riguarda il mio ruolo, si vedrà durante l’anno. Io cercherò di dare sempre il massimo per ritagliarmi il maggior numero di spazi possibili.Hai già avuto modo di parlare con coach Piazza o con qualche compagno? Che sensazioni hai avuto?Con il coach Piazza ho un buon rapporto da tempo, ma non abbiamo ancora parlato di alcuna questione di campo, anche perché sarebbe troppo presto.Sei figlio di due grandi pallavolisti, mamma Beatrice Bigiarini e papà Stefano “Cisco”, che ha chiuso a Milano la sua straordinaria carriera per poi intraprendere quella di dirigente. Che effetto ti fa giocare al PalaLido, oggi Allianz Cloud, trent’anni dopo di lui? E cosa ti ha raccontato Cisco di quell’esperienza milanese?L’Allianz Cloud per me è un palazzetto importante, ho esordito con la nazionale per la prima volta lì dentro. Magari è stato un segno del destino, visto che mio padre finì la sua carriera a Milano per poi iniziare quella da direttore sportivo.Ti consideri più un giocatore d’energia, di ritmo, o di testa?Un giocatore di equilibrio.Conosci già bene Milano? Cosa ti aspetti dalla città fuori dal volley?La mia compagna (il libero Beatrice Parrocchiale ndr) è di Milano, però sono venuto a vedere davvero la città poche volte, ma sono certo che mi troverò benissimo.Raccontaci qualcosa del Checco versione “tempo libero”.Non sono molto fantasioso, leggo, mi piace il mondo dei manga e anime e quando si può, si esce con amici.Vivrai un’estate in azzurro, quali sono i tuoi obiettivi con la Nazionale?Rimanere dentro il più possibile e poter andare al Mondiale.Cosa vuoi dire ai tifosi milanesi e cosa ti piacerebbe che i tifosi milanesi dicessero di te a fine stagione?Vorrei chiedere ai tifosi di Allianz Milano di farmi un bel coro da poter cantare con loro, e poi che: spero di poter vincere il più possibile con voi! LEGGI TUTTO

  • in

    Benvenuto Pino Lorizio, nuovo ds della Gioiella Prisma Taranto

    Benvenuto Pino Lorizio, nuovo direttore sportivo della Gioiella Prisma Taranto Volley
    La Gioiella Prisma Taranto dà il benvenuto a Pino Lorizio, nuovo direttore sportivo della prima squadra. Figura di grande esperienza e carisma nel panorama pallavolistico italiano, Lorizio approda in questo nuovo ruolo con entusiasmo e determinazione, affiancando il mister e il direttore generale Primavera nella costruzione della nuova stagione.
    Originario di Putignano, Lorizio ha alle spalle una lunga carriera da allenatore costellata di successi. Nel 1993/94 conquista la Coppa di B e porta Castellana Grotte in Serie A. Dopo una parentesi proprio a Taranto da secondo nel 2000, e Cutrofiano, nel 2004/05, prima di passare a Gioia, guida Molfetta in B1 alla promozione, anche se il club rinuncia poi alla Serie A2. Nel 2008/09 è protagonista di una straordinaria stagione con Massa, centrando promozione dalla B1 e vittoria della Coppa Italia di categoria.
    Nella stagione successiva, subentra a gennaio alla guida di Isernia in A2. Nel 2013/14 vive una prestigiosa esperienza internazionale in Bulgaria, dove con il Levski Sofia raggiunge la Finale Scudetto e conquista la Coppa nazionale. Tornato in Italia, approda a Motta di Livenza, dove conquista la promozione in A2, ma anche in questo caso il club decide di rinunciare al titolo.
    Il 28 febbraio 2016 lascia Motta per fare ritorno a Castellana Grotte, dove ottiene una nuova promozione in A2, seguita da quella in Superlega l’anno successivo. Da lì, prosegue il suo percorso sulle panchine di Alessano, Reggio Emilia e nuovamente Motta, con cui nel 2020/21 centra un’altra promozione in A2, rimanendo poi alla guida del club fino a dicembre 2022.
    La sua ultima esperienza da tecnico è con la Rinascita Lagonegro, in A2 e A3, dal marzo 2023 al novembre 2024.
    Per Lorizio si tratta della prima esperienza nel ruolo di direttore sportivo, ma il suo profondo bagaglio tecnico e la lunga militanza nella pallavolo nazionale e internazionale lo rendono una figura di riferimento per la società rossoblù. Ha già iniziato a lavorare fianco a fianco con il mister e con il direttore generale Primavera, contribuendo in maniera concreta e costruttiva alla definizione della nuova stagione.
    Conosce bene il territorio pugliese, terra a cui è profondamente legato, e Taranto non gli è affatto nuova: dal 1999 al 2001 è stato secondo allenatore con l’allora La Cascina Taranto, affiancando in panchina Vincenzo Di Pinto e vivendo in prima persona il calore e la passione del pubblico ionico.
    Un ritorno, quindi, che sa di casa. Bentornato nella grande pallavolo, direttore!
    Le sue dichiarazioni:
    “Dopo quasi 500 panchine in serie A e quasi 400 in B1 stavo pensando di intraprendere la carriera da dirigente ma non pensavo di avere subito la possibilità di farlo in un grande club. Devo ringraziare il Presidente Bongiovanni, la Presidentessa Dott.ssa Zelatore e il D.G. Vito Primavera che offrendomi il ruolo di Direttore Sportivo alla Prisma hanno facilitato la mia decisione di lasciare la panchina. Non posso che essere felice di cominciare questa mia seconda vita nel volley proprio a Taranto con la Prisma Volley dove ero stato secondo allenatore dal 1999 al 2001 nella prima storica Promozione e il primo anno in A1. Con Coach Graziosi abbiamo lo stesso modo di vedere e di vivere il volley e questo è un buon punto di partenza per fare una grande stagione. Se tutti remeranno nella stessa direzione credo che la Prisma sarà protagonista nel prossimo campionato di A2!”
    Dichiarazione del Presidente Tonio Bongiovanni:
    “Siamo orgogliosi di accogliere Pino Lorizio nella famiglia della Gioiella Prisma Taranto. La sua straordinaria esperienza e la sua profonda conoscenza del nostro sport saranno fondamentali per costruire un progetto ambizioso e duraturo. Conosciamo bene le sue qualità tecniche e umane, e siamo certi che saprà essere un punto di riferimento importante per tutto l’ambiente, in perfetta sinergia con lo staff tecnico e dirigenziale. Il suo ritorno a Taranto rappresenta anche un forte segnale di continuità e appartenenza: siamo pronti a scrivere insieme un nuovo capitolo della nostra storia.”
    Linda Stevanato Ufficio stampa Gioiella Prisma Taranto
    Foto Legavolley LEGGI TUTTO

  • in

    Convocazioni in nazionale per Luca Loreti e Lorenzo Basso.

    Piacenza 27.05.2025 – Si tinge d’azzurro l’estate di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. Oltre alle convocazioni di giocatori biancorossi nella nazionale seniores di Ferdinando De Giorgi, convocazione in Under 21 per il libero Luca Loreti e in Under 19 per il libero Lorenzo Antonio Basso.
    Luca Loreti è stato convocato, insieme ad altri diciassette atleti, su indicazione del Direttore Tecnico e 1° allenatore Vincenzo Fanizza per prendere parte ad uno stage che si svolgerà a Camigliatello Silano in provincia di Cosenza dal 3 giugno al 11 giugno.
    Lo staff tecnico sarà composto da Vincenzo Fanizza (1° allenatore), Saverio Di Lascio (Allenatore), Daniele De Ceglia (Preparatore Atletico), Lucas Mares (Team Manager), Alex Boncompagni (Medico), Pascal Laricchiuta (Fisioterapista), Loris Palermo (Scoutman).
    Lorenzo Antonio Basso è stato convocato, insieme ad altri sedici atleti, su indicazione del Direttore Tecnico Vincenzo Fanizza e 1° allenatore Francesco Conci per prendere parte ad uno stage che si svolgerà sempre a Camigliatello Silano in provincia di Cosenza dal 3 giugno al 11 giugno.
    Lo staff tecnico sarà composto da Francesco Conci (1° allenatore), Berardino Viggiano (Allenatore), Francesco Gagliardi (Allenatore), Filippo D’Elia (Fisioterapista), Giuseppe Venuto (Team Manager), Filippo Forte (Medico), Filippo Pugnalini (Scoutman). LEGGI TUTTO

  • in

    Verso le Finali Nazionali Under 15: il punto con coach Alice Biasini

    Dal 30 maggio al 2 giugno, la formazione Under 15 dell’Accademia Kioene Pallavolo Padova prenderà parte alle Finali Nazionali FIPAV, in programma tra Fondi e Gaeta, dove si sfideranno le migliori 28 squadre d’Italia per la conquista dello scudetto di categoria.
    Un risultato di grande prestigio per il settore giovanile bianconero, frutto di una stagione costruita con impegno, costanza e spirito di squadra, come racconta coach Alice Biasini, alla guida del gruppo U15: “Le Finali Nazionali rappresentano sempre un po’ l’obiettivo che ci poniamo all’inizio della stagione. Qualificarci è ciò che ci spinge a lavorare ogni giorno in palestra. Alcuni anni è più facile, altri più difficile, e non sempre dipende da noi: a volte incide anche il livello delle squadre che affrontiamo lungo il percorso. Raggiungere questo traguardo significa aver centrato l’obiettivo basilare che ci eravamo prefissati”.
    Il cammino verso le Finali è stato nel complesso lineare. “È stato un cammino abbastanza costante – prosegue Biasini –. Ci sono stati periodi in cui abbiamo giocato meglio, altri in cui abbiamo faticato un po’ di più, ma senza particolari intoppi o problemi, e speriamo che continui così. L’Under 15 è un’annata particolare: come dico sempre ai ragazzi, è il passaggio dalla pallavolo dei piccoli a quella dei grandi. È un anno in cui devono imparare molto e, a mio avviso, settimana dopo settimana siamo riusciti a costruire ciò che ci eravamo prefissati, con costanza e piccoli passi”. 
    Alle porte dell’appuntamento più importante della stagione, lo sguardo dello staff è rivolto anche agli obiettivi tecnici e formativi. “In Under 15 bisogna iniziare davvero a imparare a giocare a pallavolo. Fino all’Under 14, a volte bastano uno o due elementi un po’ più forti per fare la differenza, ma ora serve un gioco più consapevole. I ragazzi devono saper valutare le situazioni, conoscere i propri punti di forza e debolezza, e iniziare a relazionarsi tecnicamente con i compagni. Per noi è l’anno in cui si gettano le basi della vera pallavolo, pur continuando il lavoro tecnico individuale che accompagna ogni atleta”. 
    Un tassello chiave del percorso, spiega coach Alice Biasini, resta il lavoro quotidiano in palestra: “Conta tantissimo. Direi che il 90% del risultato dipende da quello, il resto è un pizzico di fortuna. C’è una frase, tra le tre che campeggiano in una sala della Kioene Arena, che è diventata un po’ il mio motto: ‘Allenati all’impossibile per essere pronto all’imprevedibile’. Per me significa che in palestra dobbiamo lavorare su ogni dettaglio, prepararci a tutte le eventualità. Anche nella pianificazione di una gara o di una finale, cerchiamo di avere tutto organizzato: se capita un imprevisto, un infortunio, un problema, dobbiamo essere pronti a reagire. L’allenamento è la base di tutto”. 
    Infine, uno sguardo al valore umano dell’esperienza tricolore: “A livello umano è un’esperienza indescrivibile, sia per i ragazzi sia per noi adulti. È una grande occasione di crescita, talvolta persino più importante dell’aspetto tecnico. In quei cinque giorni loro fanno salti di qualità notevoli, specialmente se si prosegue nel torneo: crescono tatticamente, tecnicamente e come squadra. L’obiettivo di arrivare alle Finali non è tanto una soddisfazione societaria, anche se c’è anche quella, ma è soprattutto la base per la loro crescita. Se non vivono certe esperienze, non riescono a sviluppare appieno il proprio potenziale. Per questo le finali sono un passaggio fondamentale”.  LEGGI TUTTO