More stories

  • in

    Bernardis da Trento in Sicilia per giocare con la Cosedil Saturnia

    Alla corte di Camillo Placì arriva un altro giovane talento, si tratta di Francesco Bernardis, palleggiatore di 190 cm classe 2004 che proviene dalle giovanili dei campioni d’Italia del Trentino Volley e che la scorsa stagione ha fatto l’esordio in SuperLega.
    “È una bellissima opportunità – dice il giovane palleggiatore, che aggiunge – oltre all’altissimo livello con cui potrò confrontarmi, mi è piaciuto tantissimo il progetto della società, mi piace lo staff e vedo un gruppo motivato, con tanti giocatori di altissimo livello. Considero Saitta un maestro, ma sono sicuro che potrò apprendere tantissimo da ognuno dei miei compagni”.
    Al PalaCatania Bernardis ha giocato nel 2018 le finali nazionali under 14 e di quel momento ricorda: “È stato emozionante e non vedo l’ora di ripetere questa esperienza”.
    “C’è un’altra cosa che mi colpisce molto ed è la storicità di questa società che, ho letto, nel 2025 celebrerà i suoi sessanta anni. Si tratta di un gruppo dunque dalla grande storia e tradizione e, dopo Trento, sono contento di proseguire il mio percorso con un’altra società che fa tanto per mantenere alto il livello della pallavolo italiana”.
    Ufficio Stampa – Saturnia VolleyKarma CommunicationMariangela Di Stefano – comunicazione@saturniavolley.it LEGGI TUTTO

  • in

    Antonio Ricciardi confermato dirigente accompagnatore del team

    Antonio Ricciardi, figura dirigenziale da un anno nelle fila della Gioiella Prisma, confermato dirigente accompagnatore del team.
    È nato a Taranto nel ’68, e fin dal 1981 alle scuole medie si avvicina alla pallavolo grazie ad un allenatore Vito Pinca, collaboratore della Prisma per diversi anni che allenava la sua squadra presso la scuola. Nel ‘94 si trasferisce a Verona continuando a giocare a pallavolo come palleggiatore a livello amatoriale, poi nel 1998 trascinato da alcuni amici diventa arbitro Fipav.
    La professione di arbitro, che lo appassiona sempre più, la pratica fino al 2016 quando chiude la sua carriera come giudice di linea nella finale scudetto Conegliano- Piacenza dopo aver disputato i Mondiali del 2010 e 2014 e diverse finali scudetto maschili e femminili ai tempi di Modena Treviso Bergamo.
    Ottiene tante soddisfazioni anche come arbitro nelle finali regionali.
    Le sue dichiarazioni:“ Dopo tanti anni da osservatore nel 2019 lasciai il mondo arbitrale che per me è stato meraviglioso. In tutti questi anni non ho mai smesso di seguire il volley e la Prisma, ero presente in una delle più belle pagine della storia di Taranto ovvero la vittoria in Coppa Italia in quel di Bassano, contro l’ Alpitour Cuneo nella stagione 2006-2007 che ci permise di andare al Forum di Assago e giocarcela contro la Sisley di Fei e Cisolla. Negli anni mi sono documentato su tutta la Superlega, serie A2 e A3 e campionati esteri”.
    La società negli ultimi anni si è interessata a lui per la sua presenza costante in trasferta nel campionato di Superlega nonostante 1000 km di distanza da Taranto e da un anno è a fianco del team e dello staff durante i match rappresentando la società.
    “ La società sa che può contare benissimo sulla mia disponibilità e passione – continua Ricciardi – Metterò a disposizione tutta la mia esperienza di uomo in campo e l’inclinazione professionale a organizzare le cose per bene. Sono pronto per una nuovo anno nel magico mondo del volley rappresentando la mia città con la Prisma.
    Quest’anno riuscirò a venire a Taranto più volte, anche perché respirare l’aria di casa non è niente male, in trasferta ci sarò sempre e in casa e farò il possibile per venire. Sono felice di rappresentare la società nelle partite lontano da Taranto e di trascorrere il secondo anno in questa squadra facendo parte di questo meraviglioso gruppo dove si sta bene e si lavora in sinergia e condivisione con Elisabetta, Tonio, Vito e la dirigenza; se la squadra ha bisogno di me a livello di regole di gioco e quant’altro sanno che son seduto lì e quindi possono anche venirmi a chiedere qualche dritta come sempre.
    La squadra nuova la conosco bene, è un gruppo giovane e finalmente abbiamo un buon palleggiatore come Zimmermann, che fa gruppo e parla benissimo italiano, è in gamba: la diagonale ci sorprenderà, Gironi viene a Taranto per far vedere quanto vale, io scommetto su di lui, farà una bella stagione e sorprenderà anche gli scettici. Al centro siamo copertissimi più dello scorso anno in quanto Alonso e D’Heer sono due ottimi centrali e giovani. D’Heer è molto forte per chi non lo conosce, ha una battuta al salto strepitosa e un buon muro, in Europa Golden League sta murando bene e piazzando tantissimi e ace. In banda abbiamo l’esperienza di Pippo con l’ innesto di Held che ha tanta voglia di crescere e finalmente ha la possibilità di giocare in Superlega e a più riprese con più chance di essere titolare; abbiamo il canadese Hofer molto forte, giocatore completo ha solo bisogno di mettersi in mostra con un ottimo servizio e diagonale in posto quattro e forte anche in ricezione. Sono ben felice che i liberi siano quelli dello scorso anno, Rizzo ha reso tantissimo e si ripeterà. Infine la coppia di tecnici non è una scommessa sono due persone serie che faranno sicuramente molto bene. Sono certo che ci sarà da divertirsi e ci toglieremo belle soddisfazioni”.
    Linda Stevanato Ufficio stampa Gioiella Prisma Taranto
    Foto Muliere LEGGI TUTTO

  • in

    Sani e Rana Verona insieme ancora a lungo

    Si prolunga il legame di Francesco Sani con Rana Verona. Lo schiacciatore farà parte del roster scaligero fino al 2028, segno della continuità che il Club ha adottato in questi anni. Il martello classe 2002 si prepara ad affrontare la seconda stagione consecutiva nel campionato di SuperLega, dopo aver collezionato 27 presenze e aver messo a segno 113 punti nell’annata d’esordio nel massimo torneo italiano.
    Francesco Sani ha commentato soddisfatto il prolungamento: “Verona Volley ha creduto in me fin dal primo momento. Mi ha dato fiducia e offerto la possibilità di giocare nel campionato più importante al mondo. Conoscevo l’ambiente già da qualche anno e in questi mesi ho avuto la conferma di quanto sia alta la qualità del lavoro e l’attenzione ai dettagli. Sono molto grato dell’opportunità che mi è stata concessa e contento di come sia andata la prima stagione, che mi ha permesso anche di esordire con la maglia della Nazionale italiana. Ho intenzione di togliermi grandi soddisfazioni con Rana Verona”.
    Così il Presidente del Club Stefano Fanini: “Sin dal primo giorno che ha vestito la maglia di Rana Verona, Sani si è calato al meglio nella nostra realtà, mettendosi a disposizione della squadra con impegno e dedizione. Nell’arco di quest’ultima stagione, seppure ancora giovanissimo ed alla prima esperienza in SuperLega, ha compiuto progressi notevoli nel suo percorso di crescita: è un atleta del 2002 che sta muovendo i primi passi della propria carriera, già convocato in nazionale e su cui puntiamo molto avendo ampi margini di miglioramento. Siamo felici che abbia deciso di continuare per tanto tempo a far parte del nostro progetto, dove il contributo di tutti è fondamentale nell’ottica di un costante sviluppo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Yuasa, il plauso di Berruto: “Oleg Antonov giocatore esemplare”

    L’ex ct azzurro si congratula con la società per aver riportato in Italia il forte schiacciatore, che nel 2015 esordì con lui in Nazionale
    Grottazzolina – Il colpo di mercato messo a segno dalla Yuasa Battery, che per lo storico esordio in Superlega ha puntato fortemente sulla figura di Oleg Antonov riportandolo in Italia dopo la sua recentissima esperienza in Superleague russa, sta facendo letteralmente impazzire i media.Una storia bella, romantica se vogliamo, quella che vede Oleg tornare nel piccolo paesino marchigiano dopo esservi cresciuto passandovi l’infanzia nel biennio che ha visto suo papà, l’ex vice-campione olimpico russo Jaroslav, giganteggiare nell’allora Videx di A2. Jaroslav Antonov fu il primo atleta straniero ingaggiato da Grottazzolina in Serie A, anno 1996; Oleg Antonov è il primo volto nuovo di nazionalità italiana ingaggiato dalla Yuasa Battery per il suo storico esordio nella massima serie nazionale. Più che una storia, un capolavoro.
    E chi di capolavori se ne intende come pochi altri è di certo Mauro Berruto, attuale parlamentare della Repubblica, recentemente ospite a Grottazzolina in un duplice evento organizzato da M&G Scuola Pallavolo nell’ambito del festival dello sport SportivaMente. Autore del libro e del relativo spettacolo teatrale “Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove”, è stato infatti proprio Mauro Berruto, ct della nazionale italiana di pallavolo maschile dal 2010 al 2015, a far arrivare ai vertici del club di Grottazzolina il proprio pensiero in merito ad un atleta da lui stesso definito esemplare.
    Australia vs Italy World League, 29/5/15
    “Mi fa molto molto piacere il rientro in Italia di Oleg – le parole dell’ex allenatore azzurro – perché la Superlega italiana è senza dubbio il campionato di riferimento mondiale, e vedere lui tornare in un campionato così competitivo è molto bello. Mi affascina l’idea che Oleg ricalchi i campi dove giocava suo padre, è una bella storia sportiva.”
    Il pensiero di Berruto va poi sul suo personale ricordo di Oleg, che proprio grazie a lui poté avviare il suo percorso in maglia azzurra: “Il mio rapporto con Oleg è splendido, ho un ricordo fantastico di lui. Lavorammo tanto nell’attesa di ottenere le certificazioni necessarie per farlo esordire in nazionale, e quando arrivarono fu bellissimo per lui. Ricordo benissimo la sua emozione, che era anche la mia ovviamente, è un ricordo personale molto molto speciale”.
    Oleg Antonov ottenne infatti la cittadinanza italiana il 31 marzo 2015, ma già dal 2012 iniziò il proprio percorso in nazionale con Berruto, nell’attesa di poter esordire con la maglia più ambita da qualsiasi sportivo della propria nazione. Maglia con cui ha poi messo a referto la bellezza di 137 presenze, una vera e propria istituzione del volley italiano. “Le sue qualità di giocatore non si discutono” – prosegue l’ex ct – “l’ho voluto fortemente in nazionale perché è un ragazzo esemplare. Il suo modo di stare in palestra, il suo modo di allenarsi, la sua dedizione assoluta in quello che fa, nel rispetto dei suoi compagni e dell’allenatore, fanno di lui un ragazzo che è un grande piacere allenare.”
    La sfera si sposta poi sul lato tecnico, che è poi quello che in fondo maggiormente interessa ai tifosi: “Come già detto, le sue qualità non si discutono. E’ un atleta esemplare anche sotto il profilo tecnico, giocatore molto solido, affidabilissimo, che sa essere punto di riferimento anche grazie alla qualità dei suoi fondamentali. Faccio i complimenti sinceri a Grottazzolina per aver riportato Oleg ad essere protagonista nella nostra massima serie, spero sinceramente di poter assistere ad una partita della Yuasa Battery e di poterlo riabbracciare”.
    La stagione che attende Grottazzolina sarà oltremodo difficile, così piccola in mezzo a tanti giganti del volley italiano. Eppure dalle prime mosse di mercato si nota già una caratteristica ormai consolidata di questo club: la voglia di dimostrare che attraverso la passione più pura si può ancora arrivare a competere a livelli apparentemente impensabili. E la chiosa, ovviamente, non potevamo che lasciarla a Mauro Berruto, proprio attraverso un estratto di Capolavori: “La mentalità vincente va oltre il numero di trofei che si custodiscono in bacheca, ma passa attraverso quello che William Turner ci ha insegnato con i suoi quadri: siate felici se i vostri avversari sono difficili da battere.” LEGGI TUTTO

  • in

    Grottazzolina riporta in Italia Oleg Antonov: “Felicissimo di giocare qui”

    Oleg Antonov era un meraviglioso bambino di 8 anni quando suo papà Jaroslav decise, nel lontano 1996, di sposare la causa dell’allora Videx Grottazzolina regalando al piccolo club del territorio fermano una delle pagine più belle della propria storia. Primo straniero della storia del club in Serie A, Jaroslav sbarcò a Grottazzolina all’età di 33 anni ed è tuttora, indiscutibilmente, uno dei giocatori più amati e ricordati dai tifosi grottesi.

    Oltre alle valigie e ad uno straordinario bagaglio di esperienza, Jaroslav portò però con sé un bellissimo bambino, che non ci mise molto a legare con gli altri coetanei del paese. E non potrebbe essere altrimenti, visto che nei piccoli borghi ci si conosce tutti.

    Da quel tempo di acqua ne è passata davvero tanta sotto il ponte del fiume Tenna, che collega idealmente oltre che geograficamente il territorio di Grottazzolina con i comuni limitrofi. E’ passata una vita, sono passate due vite.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    E’ così che Oleg e la pallavolo Grottazzolina, soltanto da pochi mesi affacciatasi al fantastico scenario della Serie A dopo tanti tanti anni nelle categorie inferiori, entrano per la prima volta in contatto. Anno 2024, ventisette anni dopo, queste due creature si reincontrano, più mature e consapevoli, e si prendono per mano per compiere insieme un percorso che mai, sinora, in oltre cinquant’anno di storia nessuno aveva percorso: la Superlega.

    Eppure, strano scherzo del destino, nonostante sia Grottazzolina ad essere pallavolisticamente la più anziana dei due, è proprio Oleg ad aver maggiore esperienza ai massimi livelli. E per spiegarlo, basta limitarsi ad un solo dato: 137 presenze in nazionale italiana, roba da far tremare i polsi.

    Classe ‘88 per 198 cm, nato a Mosca ma cresciuto pallavolisticamente a Treviso seguendo le orme del papà, Oleg Antonov è un vero e proprio pezzo da novanta del volley nazionale, ed il suo arrivo a Grottazzolina aggiunge al suo curriculum una magnifica nota di romanticismo.

    Dopo alcune esperienze maturate in A2 (Mantova e Genova) nel 2012 passa un biennio in A1 a Cuneo, dove arriva a disputare la finale di Champions League, per poi spiccare il volo destinazione Francia, dove a Tours vince Campionato, Coppa e Supercoppa. L’exploit gli schiude le prestigiose porte di Trento, dove resta un altro biennio. Nel 2017, dopo aver iniziato la stagione a Vibo Valentia, riceve un’offerta irrinunciabile dalla massima serie turca, trasferendosi nel prestigioso club dello Ziraat Bankasi.

    Nel 2018 passa all’Ural, Superleague russa, per poi concludere ancora una volta la stagione in Turchia, stavolta al Galatasaray. Il post pandemia è storia recente, Oleg rientra in Italia e per un biennio gioca a Piacenza, per poi passare nel 2022-23 alla Prisma Taranto. La stagione appena conclusasi la gioca ancora in Russia, al Nova, fino alla chiamata speciale di Grottazzolina, in massima Serie. Questione di cuore, e al cuor non si comanda. Giocatore solido e completo in tutti i fondamentali, nel 2017 viene premiato come miglior battitore in CEV Cup ripetendosi poi alla Grand Champions Cup.

    Straordinario anche il percorso in Nazionale, con un esordio curioso, risalente al 2012: è infatti il ct Mauro Berruto, giusto pochi giorni fa ospite a Grottazzolina, ad aprirgli per la prima volta le porte di un collegiale in azzurro. Da lì Antonov diventa un punto fermo dell’Italvolley, e dall’esordio del 29 maggio 2015 in World League arrivano una medaglia d’argento, nello stesso anno, in Coppa del Mondo, oltre ad un bronzo all’europeo. Nel 2016 conquista l’argento ai XXXI Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, seguito da un altro argento alla Grand Champions Cup 2017.

    Sposato, e padre di tre meravigliosi bambini, Antonov arriverà a Grottazzolina un anno dopo la toccata e fuga del 2023, quando in viaggio per le vacanze verso il sud Italia non mancò di fermarsi nel piccolo centro fermano per salutare gli amici di una vita, visitando anche il palasport.

    A fine luglio tornerà ancora, stavolta per restare, perché adesso Oleg Antonov e Grottazzolina hanno un pezzo di storia da scrivere insieme: “Non mi piace crearmi aspettative particolari, non amo le previsioni, la stagione va vissuta. Quello che so di sicuro è che ci attende una stagione difficile in un campionato molto competitivo, con squadre di alto livello. Anche noi però siamo competitivi, sarà importante stare uniti, creare un buon gruppo. Sono felicissimo di giocare a Grottazzolina, con tutta la storia che c’è dietro. Da parte mia farò tutto il possibile per centrare l’obiettivo e far divertire pubblico, tifosi e tutta Grottazzolina”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Yuasa Battery, al cuor non si comanda: arriva il forte Oleg Antonov

    Per lo schiacciatore ben 137 gare in Nazionale azzurra: “Sono felicissimo di giocare a Grottazzolina, con tutta la storia che c’è dietro”
    Grottazzolina – “Che giri fanno due vite…” Se volessimo affidare alla musica il compito di raccontare il secondo volto nuovo di Grottazzolina in versione Superlega, viene in mente di affidarsi a Mengoni, perché effettivamente più che un nuovo arrivo si tratta di un ritorno, ma non come tanti altri quando si parla di sport. Qui si parla di vita, anzi, di due vite.
    Oleg Antonov era un meraviglioso bambino di 8 anni quando suo papà Jaroslav decise, nel lontano 1996, di sposare la causa dell’allora Videx Grottazzolina regalando al piccolo club del territorio fermano una delle pagine più belle della propria storia. Primo straniero della storia del club in Serie A, Jaroslav sbarcò a Grottazzolina all’età di 33 anni ed è tuttora, indiscutibilmente, uno dei giocatori più amati e ricordati dai tifosi grottesi. Oltre alle valigie e ad uno straordinario bagaglio di esperienza, Jaroslav portò però con sé un bellissimo bambino, che non ci mise molto a legare con gli altri coetanei del paese. E non potrebbe essere altrimenti, visto che nei piccoli borghi ci si conosce tutti.
    Da quel tempo di acqua ne è passata davvero tanta sotto il ponte del fiume Tenna, che collega idealmente oltre che geograficamente il territorio di Grottazzolina con i comuni limitrofi. E’ passata una vita, sono passate due vite.
    Antonov in ricezione con la maglia azzurra (Getty Images)
    E’ così che Oleg e la pallavolo Grottazzolina, soltanto da pochi mesi affacciatasi al fantastico scenario della Serie A dopo tanti tanti anni nelle categorie inferiori, entrano per la prima volta in contatto. Anno 2024, ventisette anni dopo, queste due creature si reincontrano, più mature e consapevoli, e si prendono per mano per compiere insieme un percorso che mai, sinora, in oltre cinquant’anno di storia nessuno aveva percorso: la Superlega.
    Eppure, strano scherzo del destino, nonostante sia Grottazzolina ad essere pallavolisticamente la più anziana dei due, è proprio Oleg ad aver maggiore esperienza ai massimi livelli. E per spiegarlo, basta limitarsi ad un solo dato: 137 presenze in nazionale italiana, roba da far tremare i polsi.
    Classe ‘88 per 198 cm, nato a Mosca ma cresciuto pallavolisticamente a Treviso seguendo le orme del papà, Oleg Antonov è un vero e proprio pezzo da novanta del volley nazionale, ed il suo arrivo a Grottazzolina aggiunge al suo curriculum una magnifica nota di romanticismo.
    Dopo alcune esperienze maturate in A2 (Mantova e Genova) nel 2012 passa un biennio in A1 a Cuneo, dove arriva a disputare la finale di Champions League, per poi spiccare il volo destinazione Francia, dove a Tours vince Campionato, Coppa e Supercoppa. L’exploit gli schiude le prestigiose porte di Trento, dove resta un altro biennio. Nel 2017, dopo aver iniziato la stagione a Vibo Valentia, riceve un’offerta irrinunciabile dalla massima serie turca, trasferendosi nel prestigioso club dello Ziraat Bankasi. Nel 2018 passa all’Ural, Superleague russa, per poi concludere ancora una volta la stagione in Turchia, stavolta al Galatasaray. Il post pandemia è storia recente, Oleg rientra in Italia e per un biennio gioca a Piacenza, per poi passare nel 2022-23 alla Prisma Taranto. La stagione appena conclusasi la gioca ancora in Russia, al Nova, fino alla chiamata speciale di Grottazzolina, in massima Serie. Questione di cuore, e al cuor non si comanda.
    Oleg Antonov schiaccia con la maglia di Taranto (ph. Legavolley)
    Giocatore solido e completo in tutti i fondamentali, nel 2017 viene premiato come miglior battitore in CEV Cup ripetendosi poi alla Grand Champions Cup.
    Straordinario anche il percorso in Nazionale, con un esordio curioso, risalente al 2012: è infatti il ct Mauro Berruto, giusto pochi giorni fa ospite a Grottazzolina, ad aprirgli per la prima volta le porte di un collegiale in azzurro. Da lì Antonov diventa un punto fermo dell’Italvolley, e dall’esordio del 29 maggio 2015 in World League arrivano una medaglia d’argento, nello stesso anno, in Coppa del Mondo, oltre ad un bronzo all’europeo. Nel 2016 conquista l’argento ai XXXI Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, seguito da un altro argento alla Grand Champions Cup 2017.
    Per lo schiacciatore ben 137 foto in maglia azzurra (ph. Federvolley)
    Sposato, e padre di tre meravigliosi bambini, Antonov arriverà a Grottazzolina un anno dopo la toccata e fuga del 2023, quando in viaggio per le vacanze verso il sud Italia non mancò di fermarsi nel piccolo centro fermano per salutare gli amici di una vita, visitando anche il palasport. A fine luglio tornerà ancora, stavolta per restare, perché adesso Oleg Antonov e Grottazzolina hanno un pezzo di storia da scrivere insieme: “Non mi piace crearmi aspettative particolari, non amo le previsioni, la stagione va vissuta. Quello che so di sicuro è che ci attende una stagione difficile in un campionato molto competitivo, con squadre di alto livello. Anche noi però siamo competitivi, sarà importante stare uniti, creare un buon gruppo. Sono felicissimo di giocare a Grottazzolina, con tutta la storia che c’è dietro. Da parte mia farò tutto il possibile per centrare l’obiettivo e far divertire pubblico, tifosi e tutta Grottazzolina”.
    Oleg Antonov e Grottazzolina… che giri fanno due vite! LEGGI TUTTO

  • in

    Un nuovo innesto nello staff, ecco lo scoutman Patrick Bandini

    A sostituire una colonna bianconera come Francesco Monopoli, ecco da Ravenna l’esperto delle statistiche per Angelo Lorenzetti. Trentuno anni tra pochi giorni, tanta esperienza alle spalle ed ora l’approdo alla corte della società del presidente Sirci: “Quando ti chiama Perugia che è una delle squadre più forti del mondo e puoi lavorare con Angelo Lorenzetti che è uno degli allenatori migliori al mondo si crea una combo perfetta”

    La Sir Susa Vim Perugia prosegue nella definizione dello staff tecnico e comunica l’arrivo al PalaBarton dello scoutman Patrick Bandini.A sostituire una colonna nel ruolo come Francesco Monopoli ecco dunque come esperto delle statistiche Patrick, nativo di Ravenna, trentuno anni il prossimo 23 giugno e già tanta esperienza alle spalle. Esperienza formata nella squadra della sua città natale, una delle culle della pallavolo italiana. Esperienza partita come allenatore delle giovanili poi la chiamata di Bonitta in prima squadra come scoutman. Due anni di Superlega, una stagione in serie A2 ed ora per Bandini l’approdo al PalaBarton a far squadra con coach Lorenzetti e tutto il resto dello staff tecnico. Una opportunità che Patrick ha colto al volo.“Devo dire che non mi aspettavo questa chiamata”, racconta con sincerità Bandini. “Ma chiaramente sono stato fin dalle prime parole telefoniche subito molto contento ed entusiasta. Mi sono precipitato a Perugia il giorno stesso per il colloquio ed in realtà è stata una trattativa decisamente veloce perché quando sono uscito dall’ufficio del PalaBarton avevo già accettato. Perché? Beh, perché quando ti chiama Perugia che è una delle squadre più forti del mondo e puoi lavorare con Angelo Lorenzetti che è uno degli allenatori migliori al mondo si crea una combo perfetta”.Spontaneità tutta romagnola quella di Patrick che si aggiunge dunque ad uno staff tecnico già collaudato.“Con Angelo ho chiacchierato nel suo ufficio, ci siamo conosciuti, ho raccontato la mia storia sportiva e non. Le sue richieste erano in linea con quello che avevo in mente io per il ruolo di scoutman che vedo come un membro attivo dello staff e ruolo nel quale la parte di analisi dati è uno studio vero e proprio. Ho avuto anche il primo impatto con il PalaBarton ed è stato un grande colpo d’occhio, l’ho trovato molto attrezzato ed organizzato. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare con tutto lo staff, ho ottime aspettative, sono qui per lavorare e per migliorare”.
    UFFICIO STAMPA SIR SUSA VIM PERUGIA LEGGI TUTTO

  • in

    Lube e Zaytsev ai saluti. Lo Zar: “Sangue biancorosso nelle vene!”

    Un altro addio suggestivo in casa Cucine Lube Civitanova. Si chiude il secondo ciclo in biancorosso di uno dei giocatori più iconici della pallavolo italiana e internazionale. Ivan Zaytsev, che già nel primo biennio da cuciniero aveva alzato al cielo la Supercoppa (2012) e lo Scudetto (2014), lascia la Lube al termine del successivo triennio, forte di un altro titolo italiano di SuperLega Credem Banca (2022) e due stagioni senza trofei, ma con gli argenti in Supercoppa (2022 e 2023) e uno Scudetto sfumato in Gara 5 della Finale Play Off a Trento (2023). Tra gli atleti più apprezzati trasversalmente dai tifosi italiani e stranieri anche fuori dal campo per la sua innata empatia, lo Zar ha espresso la gratitudine all’ambiente Lube senza lesinare emozioni.
    Il saluto di Ivan Zaytsev:
    “Ho trascorso cinque stagioni strepitose alla Cucine Lube Civitanova, vincendo in entrambi i cicli. Sono arrivato come una scommessa, un giovane seguito con attenzione che veniva dalla A2, ma che aveva già cambiato più volte pelle e combatteva per trovare la sua identità al di fuori dell’ombra di suo papà. Quando ho vestito per la prima volta la maglia biancorossa ero circondato da campioni affermati che mi hanno accolto immediatamente, ma non volevo certo sfigurare! Dopo successi di prestigio e sconfitte cocenti sono diventato uomo nelle Marche, mi sono sposato e ho ‘messo in cantiere’ Sasha. La mia vita da grande è iniziata proprio qui. Dopo tanti altri cambiamenti, paesi, squadre e ruoli, sono tornato, ma avevo un po’ paura di rovinare quel ricordo indelebile gelosamente custodito in me. Nonostante l’infortunio e la mia prima operazione mi sono rialzato grazie a una squadra piena di campionissimi vincendo qui il mio terzo Scudetto nel volley. Sarebbe troppo facile dire che mi porto via solo questi ricordi, quelli che hanno il sapore della vittoria, perché per stare in questo Club ci vuole anche altro, è una mentalità che devi avere, una fame insaziabile, una voglia incessante di perfezionarsi. Tutto questo ti deve scorrere nelle vene, così come il sangue biancorosso. Un ringraziamento particolare devo farlo ai miei compagni di squadra, allo staff tecnico, a medici, fisioterapisti e tutte quelle persone che instancabilmente e più nell’ombra lavorano per mantenere in alto la società sotto tutti gli aspetti. Spero di aver lasciato nei nostri tifosi un pezzetto di me, di averli resi orgogliosi e felici di aver fatto questo tragitto insieme come lo sono io ora nel dirvi grazie! Per me è stato un grande onore vestire questa casacca e sarò sempre riconoscente alla proprietà per avermi dato questa possibilità, ben due volte! Non voglio emozionarmi troppo, quindi non dico altro, ma saluto tutti. Non perdiamoci di vista, sappiate che per me sarà sempre bello pensare e gridare le parole Forza Lube!”.
    A.S. Volley Lube ringrazia Ivan Zaytsev, professionista esemplare, per aver trasmesso la sua grande carica al popolo biancorosso sposando in pieno le ambizioni del Club e mettendosi sempre a disposizione. Allo Zar vanno i migliori auguri per un futuro da vincente in tutti i campi e su tutte le superfici. LEGGI TUTTO