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    Un giovane gigante brasiliano al centro per la Lube: ecco Davi Tenorio Capelocci

    Un bonus di 213 cm di freschezza atletica in arrivo per un team sempre più giovane, talentuoso e affamato. A.S. Volley Lube annuncia l’ingaggio con contratto della durata di tre anni del centrale brasiliano Davi Tenorio Capelocci, classe 2005, nativo di San Paolo e proveniente dal Soria Voleibol, team vicecampione di Spagna e finalista della supercoppa iberica. 

    Il gigante paulista, di cittadinanza brasiliana e federazione sportiva spagnola(primo tesseramento in Spagna), occuperà uno slot per i giocatori extra-comunitari. La new entry ha scoperto l’amore per la pallavolo alla soglia dei 12 anni di età, quando viveva ad Andorra con la famiglia e al termine di una parentesi nel basket giovanile. Dopo aver militato nel vivaio del Club Volei Andorra tra il 2015/16 e il 2018/19, Tenorio si è trasferito nella società spagnola del Get Blume per poi accasarsi negli ultimi tre anni nel già citato Grupo Herce Soria Voleibol, collettivo con cui nel recente torneo di SuperLiga ha trovato spazio in volata. Nelle ultime due stagioni l’atleta brasiliano ha avuto anche i primi contatti con la Lube allenandosi d’estate con i tecnici biancorossi all’Eurosuole forum. 

    Beppe Cormio (dg A.S. Volley Lube): “Non si tratta di un volto nuovo nell’ambiente Lube perché l’ho portato in Italia negli ultimi due anni per farlo allenare d’estate con il nostro staff. Anche quando aveva solo 17 anni e mezzo dimostrava prerogative importanti per un centrale come rapidità d’esecuzione, velocità nel muoversi in campo e coordinazione. Tra l’altro batteva già al salto ed è ulteriormente cresciuto d’altezza. Alla vista sembra anche più giovane dell’età anagrafica, ma è già pronto fisicamente e avrà una maturazione agevole. Oltretutto le motivazioni incideranno sul suo inserimento perché murare per la Lube è un po’ il sogno della sua vita. Posso mettere la firma ora sul fatto che in un futuro prossimo sentiremo parlare parecchio di questo ragazzo, che ha tutte le caratteristiche per farsi strada tra i migliori del ruolo!”.

    Davi Tenorio (centrale Cucine Lube Civitanova): “Sono letteralmente al settimo cielo per il mio trasferimento alla Lube Volley, non posso che essere grato alla dirigenza per l’opportunità e la fiducia. Giocare in Italia e far parte di uno dei Club più prestigiosi del panorama pallavolistico non è solo il mio sogno, ma un’aspirazione di qualsiasi giocatore. L’emozione che sto provando è indescrivibile. Non vedo l’ora di iniziare la stagione con i nuovi compagni per crescere e imparare con loro, sono sicuro che sarà una grande annata. Mi intriga l’idea di avere il supporto dei tifosi cucinieri. Voglio incontrarli tutti e conoscerli perché per un atleta e per una squadra è fondamentale l’energia trasmessa dai propri sostenitori!”

    Brasiliani in maglia LubePrima di Davi Tenorio, tanti atleti brasiliani hanno indossato la maglia della Lube Volley. Primo in ordine cronologico Douglas Chiarotti (2002/03), poi Nalbert Bitencourt (dal 1999/00 all’annata 2003/04), Mauricio Lima (2004/05), Rodrigo Santana (dal 2005/06 alla stagione 2008/09), Rafael Luiz Fantin (2009/10), Davidson Lampariello (in campo da italiano per un triennio, dal 2011/12 a 2013/14), Ricardo Garcia (2014/15), Bruno Mossa De Rezende (nel biennio 2018/19-2019/20). Discorso diverso per Yoandy Leal, cubano d’origine, brasiliano di nazionalità sportiva e capace di fare incetta di trofei a Civitanova tra il 2018/19 e il 2020/21. Non è mai stato perfezionato, invece, l’ingaggio di Isac Viana Santos, arrivato in Italia infortunato nel 2020/21, anno in cui da Trento è arrivato Ricardo Lucarelli, eroe dell’ultimo Scudetto cuciniero.

    LA SCHEDA Davi Tenorio Nato a San Paolo il 21 giugno 2005Cittadinanza: Brasiliana Nazionalità Sportiva: SpagnolaRuolo: CentraleAltezza 213 cm

    CARRIERA CON I CLUB2024/25 A1 Cucine Lube Civitanova2021/24 A Soria Voleibol (ESP)2019/21 Giovanili/Serie B Get Blume2015/19 Giovanili Club Volei Andorra

    PALMARES CON I CLUBCoppa del Re nel 2022/23

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da Lorenzetti a Ortenzi, da Luca Porro a Faure: tutti i Premi di Lega 2023/2024

    I club della stagione 2023/24 si sono espressi nella votazione dei migliori atleti, allenatori e arbitri dell’annata. Di seguito l’elenco completo dei Premi di Lega, compresi quelli di rendimento, legati alle statistiche della Regular Season conclusa.

    Essendo questi riferiti alla stagione 2023/24, è indicata come squadra di appartenenza quella della scorsa stagione, con la relativa denominazione.

    34° Premio “Costa–Anderlini” – Miglior allenatoreAngelo Lorenzetti (Sir Susa Vim Perugia) per la SuperLega Credem BancaMassimiliano Ortenzi (Yuasa Battery Grottazzolina) per la Serie A2 Credem BancaSimone Serafini (Gabbiano Mantova) per la Serie A3 Credem Banca

    Premio “Gianfranco Badiali” – Miglior giocatore italiano Under 23Luca Porro (Pallavolo Padova) per la SuperLega Credem BancaAlessandro Bovolenta (Consar Ravenna) per la Serie A2 Credem BancaFederico Roberti (Smartsystem Fano) per la Serie A3 Credem Banca

    Premio “Ilario Toniolo” – Migliore arbitro di SuperLega Credem BancaStefano CesarePremio “Cesare Massaro” – Miglior arbitro di Serie A2/A3 Credem BancaSerena Salvati

    Classifiche Individuali di Rendimento – SuperLega Credem Banca

    Premio “Andrej Kuznetsov” – Miglior realizzatore in assolutoTheo Faure (Cisterna Volley) per la SuperLega Credem BancaRasmus Breuning Nielsen (Yuasa Battery Grottazzolina) per la Serie A2 Credem BancaEdvinas Vaskelis (Rinascita Lagonegro) per la Serie A3 Credem Banca

    Miglior ServizioLuca Spirito (Rana Verona)

    Miglior RicezioneRan Takahashi (Mint Vero Volley Monza)

    Miglior SchiacciatoreAlessandro Michieletto (Itas Trentino)

    Miglior CentraleAgustin Loser (Allianz Milano)

    Maggior numero di AceJordi Ramon (Cisterna Volley)

    Maggior numero di Muri VincentiAgustin Loser (Allianz Milano)

    Maggior numero di Attacchi VincentiPaul Buchegger (Farmitalia Catania)

    A chi sono dedicati i premi individuali

    Costa-Anderlini – Miglior allenatore di SuperLega, Serie A2 e A3Dedicato a: Angelo Costa (1918-1977), allenatore di pallavolo e vincitore dei primi quattro Scudetti della pallavolo maschile. Ha legato la sua carriera da coach alla piazza di Ravenna; Franco Anderlini (1921-1984), allenatore di pallavolo, vincitore di 8 Scudetti con Modena, tra il 1957 e il 1974. Tra il 1975 e il 1977 ha guidato la Nazionale Italiana.

    Gianfranco Badiali – Miglior U23 italiano di SuperLega, Serie A2 e A3Pallavolista che militava tra le fila della squadra di Falconara, formazione nella quale era cresciuto, scomparso prematuramente nel 1988 a causa di una malattia. A Badiali è dedicato il palasport falconarese. Ben 35 le presenze in maglia azzurra con la Nazionale Italiana, con l’esordio avvenuto nel 1985 con il successo contro l’Olanda.

    Andrej Kuznetsov – Miglior realizzatore di SuperLega, Serie A2 e A3Premio intitolato alla memoria di Andrej Kuznetsov (1966-1994), pallavolista sovietico – dal 1991 russo – ha incrociato la sua carriera agonistica con l’Italia vestendo le maglie di Lazio, Capurso Gioia e 4 Torri Ferrara. Scomparso prematuramente il 30 dicembre 1994 in seguito di un incidente stradale avvenuto nei pressi di Francavilla al Mare. Il comune di Gioia del Colle (club con il quale ha centrato la promozione in Serie A1) gli ha intitolato uno dei palazzetti sportivi della città.

    Ilario Toniolo e Cesare Massaro – Miglior arbitro di SuperLega e di Serie A2/A3Riconoscimento che va ai migliori arbitri di SuperLega e di Serie A2/A3 dedicato alla memoria di due ex direttori di gara della pallavolo in Italia.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuova scommessa per la neopromossa Grottazzolina: dall’HAOK Mladost arriva Gabrijel Cvanciger

    Non si ferma il mercato della Yuasa Battery, che continua a puntellare il suo organico in vista della sua prima storica stagione in Superlega. E, ancora una volta, il criterio scelto dal club è quello di tenere fede ai propri principi, ovvero cercare elementi caratterizzati da grande “fame sportiva” e voglia di emergere, aspetti di primaria importanza laddove ci sarà da lottare in ogni punto di ogni match per provare l’ardua impresa di mantenersi nell’Olimpo del volley.

    Largo dunque, ancora una volta, ad un giovane di belle speranze e di grande prospettiva: Gabrijel Cvanciger, opposto, classe 2003. 

    Croato di Sisak, una città di poco meno di 50.000 abitanti situata a 50 minuti di auto da Zagabria, Cvanciger ha scoperto il volley dopo aver praticato nuoto per ben sette anni. Poi, come spesso accade, la ricerca di uno sport di squadra in cui condividere gioie e dolori con altri compagni. Da lì la scelta è stata piuttosto naturale: suo papà, infatti, ex giocatore di pallavolo, inevitabilmente gli ha consigliato di provare anche questa disciplina. Poche sessioni di allenamento ed è scattata la scintilla, da cui poi è partita una rapida e verticale excalation.

    La carriera pallavolistica di Cvanciger inizia nella sua città natale e, dopo due anni, il talento di Gabrijel viene subito notato, tanto da essere invitato ad unirsi al settore giovanile dell’HAOK Mladost, il principale club croato, con sede a Zagabria. Nella capitale, nel frattempo, il ragazzo completa il suo percorso scolastico e si iscrive all’università, bilanciando con costrutto le attività accademiche con la formazione sportiva.

    Dopo un anno e mezzo di allenamento nel settore giovanile, il coach serbo Rade Malević lo invita a partecipare agli allenamenti della squadra senior, da cui poi non è più uscito. 

    E quella di Cvanciger con il HAOK Mladost è davvero una favola meravigliosa: basti pensare che, malgrado la giovanissima età, il “due metri” croato ha vinto gli ultimi quattro campionati croati, due Croatian Cup ed ha partecipato alle ultime quattro edizioni di Champions League e Coppa CEV. Il tutto condito dal riconoscimento individuale di migliore opposto della massimo campionato croato nella stagione appena conclusa.

    Ormai stabilmente aggregato alla nazionale maggiore del suo paese, Cvanciger è reduce da un secondo posto nella European Golden League 2024, dopo il bronzo nel 2023, e proprio in questi giorni sta rientrando dalla Cina dove, sempre con la Croazia, ha partecipato alla Challenger Cup. 

    Curioso il retroscena del suo approdo a Grottazzolina: seguito dal club ormai da qualche mese, il suo arrivo ad un certo punto era sfumato stante l’impossibilità, da regolamento, di tesserare più di un atleta straniero under 2003. La Yuasa Battery aveva già infatti puntato fortemente su Tatarov, occupando l’unico slot sin lì disponibile. Una manciata di giorni fa il colpo di scena: la Federazione infatti, nella nuova Guida Pratica per la stagione 2024-25 ha cambiato in maniera inattesa questo passo del regolamento, aprendo la massima serie ai giovani over 2006. Da lì l’immediato ritorno del club sul giovane talento croato, contrattualizzato su base biennale a testimonianza dell’attenzione del club ai profili futuribili su scala internazionale. 

    E non nasconde la sua emozione Cvanciger: “Attendo con grande emozione la prossima stagione, ho grandi aspettative. Sarà la mia prima esperienza fuori dal mio Paese, sono impaziente di affrontare le sfide e le opportunità che mi attendono. Sono entusiasta di poter giocare nel campionato più importante del mondo, e pronto a fare questo passo significativo nella mia carriera. Rappresentare Grottazzolina in questo suo primo storico campionato di SuperLega è un onore e sono determinato a mettermi alla prova.”

    Il giovane talento croato si mostra piuttosto informato sulla società ed il territorio che lo attende: “I miei obiettivi personali includono il fatto di assorbire quante più conoscenze possibili dagli allenatori, contribuire in modo significativo al successo della squadra e imparare la lingua italiana. So che a Grottazzolina si lavora molto sui giovani, ma senza eccessive pressioni, il che lo rende un contesto speciale per chi come me punta a crescere ed affermarsi su scala internazionale. Ho visto anche diverse immagini di Grottazzolina nell’ultima stagione rimanendone impressionato, la passione che i club e i suoi tifosi hanno per la pallavolo ha contribuito in maniera determinante a portare questa società laddove è arrivata. L’atmosfera vibrante delle partite è qualcosa che non vedo l’ora di sperimentare.”

    La favola di Grottazzolina sta facendo parlare di sé ben al di fuori dei confini nazionali, e l’internazionalizzazione del roster di certo in questo aiuta molto. Ne saranno felici gli sponsor, e potrà giovarne un intero territorio, se ne saprà cogliere l’opportunità.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parla francese il nuovo libero di Padova, ufficiale l’ingaggio di Benjamin Diez

    Classe 1998, nato a Nizza, sarà Benjamin Diez il nuovo libero della formazione guidata da coach Jacopo Cuttini per la stagione di SuperLega 2024/25. “Sono davvero entusiasta di arrivare a Padova, di incontrare i miei futuri compagni di squadra e tutto lo staff, e di scoprire la SuperLega italiana e la vita in Italia”, ha esordito il libero francese. 

    Benjamin Diez ha iniziato la sua carriera sportiva nelle categorie giovanili del Centre National de Volley-Ball, per poi giocare per l’AS Cannes dal 2016 al 2018. Successivamente, ha vestito la maglia del Montpellier UC per due stagioni, prima di trasferirsi in Svizzera con il Chênois Genève VB, dove ha vinto il campionato svizzero nella stagione 2020/21.

    Diez è tornato in Francia nel 2021, giocando per il Paris Volley e poi per il Tours Volley-Ball, con cui ha conquistato sia il Campionato francese che la Coppa di Francia nella stagione 2022/23. L’ultima stagione lo ha visto difendere, invece, i colori della squadra polacca PGE GiEK Skra Bełchatów. Inoltre, ha rappresentato la Francia in alcune competizioni internazionali, vincendo la medaglia di bronzo nella Volleyball Nations League del 2021 e le medaglie d’oro nel 2022 e 2024.

    Circa il suo arrivo nel capoluogo patavino ha aggiunto: “Quello che mi aspetto dalla SuperLega sono, senza dubbio, molte partite entusiasmanti da giocare, così come diverse gare difficili che dovremo affrontare e dove si dovrà lottare duramente per ottenere un buon risultato, e infine, ovviamente, il maggior numero di vittorie possibili”. 

    In riferimento agli obiettivi per la prossima stagione, Benjamin Diez ha quindi concluso. “Il mio obiettivo per questo Campionato sarà fare del mio meglio per aiutare il team a raggiungere gli obiettivi di squadra e a portare in campo il miglior volley possibile. Penso che Padova possa aiutarmi a mostrare la migliore versione di me stesso! Ovviamente sarà più facile parlare quando inizieremo la pre-season e la stagione stessa, ma questo è per ora e posso dire di non vedere l’ora di iniziare!”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gaggini racconta il suo anno d’oro tra Monza e Nazionale: “Ho ancora i brividi”

    L’anno perfetto esiste. Quello in cui accendi la televisione e lo vedi giocare una pallavolo sublime. Quello in cui di fronte a te hai il passato di Max Colaci che si antepone al futuro di Marco Gaggini, stilisticamente il suo erede e caratterialmente due profili affini. Anche Gaggini è figlio del sacrificio, della gavetta, degli anni in cui da Malnate passa a Monza e poi il resto è storia nota. È l’anno infine in cui dopo essersi giocato lo scudetto con grande sorpresa di molti, arriva la prima maglia azzurra, e allora la VNL si tinge del colore del suo sguardo, quello che pensa non ad arrivare, ma a vivere tutto con il massimo dell’emozione.

    foto Lega Volley

    “È davvero l’anno più bello e importante della mia carriera. Lo è stato anche grazie alla realtà, quella del Vero Volley, in cui oltre ad essere cresciuto pallavolisticamente, perché a quindici anni arrivai qui da Malnate, facendo tutta la trafila delle giovanili, ho avuto la possibilità di giocare con una squadra incredibile”.

    Una squadra in cui lei ha giocato un playoff semplicemente spettacolare.

    “A me vengono i brividi quando sento dire queste cose. Abbiamo giocato la finale di Coppa Italia, la finale scudetto contro Perugia. Se ripenso al film della stagione le giuro, posso solo dire che mi si accappona la pelle a rivivere ognuno di quei momenti”.

    foto Lega Volley

    Quale è stato il valore aggiunto?

    “L’unione del gruppo, la coesione che si è creata dentro e fuori dal campo. Si è creata un’atmosfera per cui prima delle gare importanti ci guardavamo negli occhi e ci dicevamo di giocare per noi. Con Trento ai playoff, che è stata secondo me la più grande soddisfazione ottenuta, volevamo vincere tutti e ci abbiamo messo l’anima”.

    Quella sera ricordo un Gaggini particolarmente emozionato.

    “Mi tremava la voce durante le interviste, perché ricordo il silenzio del palazzetto trentino e l’esplosione di gioia del nostro seguito monzese. È il momento in cui abbiamo realizzato di esserci conquistati qualunque fosse stato l’esito, la finalissima dei playoff scudetto e la possibilità di giocarci almeno tre gare contro Perugia. La cosa che più mi ha colpito è che alcuni di noi sapevano di dover andare via a fine stagione e nonostante ciò volevano la finale e volevano vincere per il proprio compagno di squadra, e per la squadra in generale. È stata una stagione giocata per un gruppo, non per le soddisfazioni individuali di ognuno di noi”.

    foto Lega Volley

    Una squadra che ricorderà. I legami più importanti con chi sono nati?

    “Con tutti, ma se mi chiede una persona le dico Petar Visic. Un amico che spero di ritrovare anche tra qualche settimana in vacanza in Croazia. Con lui e anche con Ran Takahashi è nato un legame molto speciale. L’ho incrociato qualche giorno fa alla fine della mia avventura in VNL e mi è sembrato che non fosse passato oltre un mese e mezzo dalla fine di tutto, ma pochi giorni. Mi mancherà un sacco. Posso anche citarle Galassi, con cui ho diviso la parte più caciarona dello spogliatoio o Maar, compagno che mi ha spinto a fare qualcosa in più durante la stagione perché è uno in grado di stimolarti col suo atteggiamento. Come vede, potrei continuare a dire bene di tutti. Mi creda, un gruppo così andrebbe menzionato tutto”.

    Del nuovo gruppo invece chi è curioso di incontrare?

    “Sono curioso di lavorare con Juantorena. È un giocatore che arriva a Monza in un momento di carriera nel quale ha davvero vinto molto e in cui sono più gli anni che ha fatto rispetto a quelli che gli restano da giocare e penso abbia molto da insegnare a tutti con il suo bel bagaglio di esperienza”.

    foto Lega Volley

    È un anno in cui gli occhi puntati su Monza saranno tanti. Soffre questa pressione del doversi replicare?

    “No, mi stimola a fare ancora meglio. È un anno sicuramente difficile nel quale tutti si aspettano molto da noi, e soprattutto un anno in cui gli avversari arriveranno a Monza con la voglia di fare risultato. Ricominciamo da un gruppo nuovo, da un anno molto importante appena passato e dalla consapevolezza di voler dimostrare molto, in Italia e anche in Europa”.

    A livello internazionale si è appena affacciato con la nazionale. C’è qualcosa che le ha lasciato il primo contatto con De Giorgi?

    “La nazionale è stata un’esperienza molto preziosa. Mi è arrivata la comunicazione mentre ero dal fisioterapista e la gioia è stata incontenibile. Penso di essere cresciuto molto tecnicamente e personalmente grazie ai ragazzi che ho avuto modo di conoscere e grazie al lavoro fatto con De Giorgi. Lui è un allenatore pacato con il quale quando ho avuto i miei momenti di alti e bassi ha saputo darmi quella scossa che è tipica dei leader. Mi piace il suo approccio, molto preciso, puntiglioso. È uno che ti spiega ogni singola scelta, ogni singola mossa. Spero che sia solo una prima volta e che ne seguano altre. Ma questo è il sogno di chi come me vorrebbe vestire quella maglia sempre”.

    Gaggini, lei è consapevole dell’essere uno su cui la pallavolo italiana vorrà costruire un futuro campione?

    “Io sono felice di tutto ciò che ho avuto. Ancora per certe cose non mi sembra vero di essere arrivato fino a qui. Penso che continuerò a viverla così, lavorando e andando in palestra ogni giorno senza l’illusione di avere niente di più di ciò che ho. Ciò che arriverà in più sarà un’immensa gioia”.

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    L’opposto austriaco Michael Czerwinski vestirà ancora la maglia di Cisterna

    Michael Czerwinski ha rinnovato con il Cisterna Volley. L’opposto austriaco classe 2003, 206 cm di altezza, disputerà il suo secondo anno in Superlega con i pontini, dopo l’esordio nella passata stagione, alle spalle del francese Theo Faure. Dopo aver debuttato in Challenge Cup nella stagione 22/23 tra le file del VCA Amstetten in Austria, Czerwinski ha chiuso il suo primo anno in Italia in crescendo, ritagliandosi un ruolo da protagonista nei Play Off 5° Posto. 

    Il nativo di Vienna è stato nell’orbita della nazionale già dal 2019, conquistando le prime convocazioni con il gruppo seniores nel 2023, mentre nel 2024 alla Europea Silver League, con la sua Austria ha chiuso al secondo posto, conquistando l’argento dietro solo alla squadra di Israele. Nella competizione giunta alla sua sesta edizione, ha ottenuto anche il premio come miglior marcatore del torneo, con 186 punti messi a segno. 

    “Per me è stato facile scegliere di continuare il mio percorso sportivo con il Cisterna Volley – racconta Czerwinski, in grado di schiacciare a 350 cm di altezza – Non potevo scegliere di meglio per la mia carriera, perché qui posso imparare in un campionato prestigioso come la Superlega. L’obiettivo per il prossimo anno sarà quello di migliorare sempre di più, attraverso il lavoro quotidiano in palestra. Che sia per entrare al servizio in battuta o per far riposare Faure in un momento del match, cercherò di fare il possibile per aiutare la squadra”.

    Nella scelta del giovane austriaco ha contribuito anche il feeling con la città pontina: ”Cisterna mi ha accolto sin dai miei primi giorni qui – chiude l’opposto – Sto cercando di migliorare il mio italiano, ma a facilitare il mio ambientamento in Italia hanno contribuito tutte le persone che sono comparse nella mia quotidianità qui in Italia, aiutandomi anche nelle piccole cose, mettendomi subito a mio agio”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dusan Petkovic: “Non vedo l’ora di arrivare a Grottazzolina, torno in Italia con entusiasmo”

    Pochi dubbi sul fatto che quella che verrà sarà una Yuasa Battery piuttosto “international”, in considerazione della provenienza variegata degli atleti che ne faranno parte.

    Tra essi, uno tra i più esperti e dal curriculum più “pesante” è sicuramente Dusan Petkovic, gigante serbo chiamato a contribuire, a suon di punti, all’impresa più ardua, ovvero quella di riuscire a mantenere un posto nell’Olimpo della Superlega.

    Eppure Petkovic sa come si fa, essendo l’attuale detentore del record di punti in Superlega. Dei record, anzi, visto che è sempre lui ad occupare i primi due gradini di questo speciale podio, rispettivamente con 590 punti nella stagione 2018-19, quando superò se stesso rispetto ai 508 dell’annata precedente.

    E proprio nel 2017, nella sua prima stagione in Italia, c’erano due ragazzi speciali che con lui condividevano la maglia di Sora. Due ragazzi che a Grottazzolina, nel frattempo, sono diventati eroi, ovvero Andrea Mattei e Rasmus Breuning Nielsen: “Sì, è vero” – racconta Petkovic, che si sta godendo le ultime settimane di riposo nella sua Belgrado – “quell’anno fu molto buono per noi, eravamo più giovani, abbiamo lavorato bene insieme ed ottenuto buoni risultati, ho ricordi molto belli di questi due ragazzi, persone splendide.”

    Ora, curiosi casi della vita che ti mette sempre di fronte dei bivi, i destini di questi tre ragazzi si incrociano ancora: sarà infatti proprio Petkovic a dover sostituire, in campo e nei cuori della tifoseria grottese, il bomber vichingo Breuning nel frattempo volato ad Atene. Ad accogliere l’opposto serbo, a Grottazzolina, ci sarà invece ancora una volta Andrea Mattei, certezza della Yuasa di ieri, ma anche di oggi e auspicabilmente di domani.

    Petkovic non è un tipo che si nasconde dietro frasi fatte e parole di circostanza, e benché di esperienze e di punti ne abbia già macinati a profusione, dalle sue parole traspare subito la volontà di calarsi nel ruolo che il suo nuovo club ha deciso di affidargli: “Sono molto felice di tornare in Italia, lo faccio con tanta voglia ed entusiasmo. Credo che con il nostro impegno comune riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo, che è quello di mantenere il club nel campionato più importante del mondo. Vengo per aiutare il club a crescere e il mio obiettivo personale è lo stesso della società: ottenere come squadra i migliori risultati possibili. Se non fossi stati convinto di poter raggiungere questo obiettivo storico non avrei accettato la proposta. Non vedo l’ora di incontrare i fan, so che è una piazza calda e a me questo esalta.”

    Sposato con Kristina e padre di due splendidi bambini, Petkovic ha vissuto tante esperienze in carriera, con una costante: ovunque sia stato è sempre diventato un idolo per i tifosi. Eppure, a sentirlo, non ritiene ci sia una ricetta segreta: “Non ho mai pensato a questo sai, non credo ci sia un segreto particolare. Credo però che i tifosi percepiscano chiaramente quando uno dà tutto il suo cuore per la squadra, credo sia questa la ragione.”

    Attuale detentore del record di punti in SuperLega, viene da sé chiedergli se si è posto come obiettivo quello di superare se stesso nella stagione che sta per iniziare: “So che il mio record ancora resiste, ma non ci penso. Il mio ruolo nel team è di fare punti e aiutare la squadra a vincere, se dovesse accadere di migliorare il mio record ne sarò ovviamente felice, ma non è questo l’obiettivo, ce n’è uno molto più importante.”

    Lo ripete spesso Petkovic nell’arco della chiacchierata, che spesso i migliori risultati non si raggiungono quando la squadra è piena di campioni, ma quando tutti si mettono a disposizione degli altri in nome di un obiettivo comune: “La cosa importante è avere in gruppo ragazzi seri e professionali, leali e con tanta voglia di allenarsi”.

    Il serbo ne ha affrontati tanti di campioni, ma non si sbilancia sul nome di quello che può essere considerato il più forte: “Non saprei sinceramente, negli ultimi dieci anni ho avuto modo di giocare contro i più forti giocatori del mondo, e contro tante ottime squadre. Fare un nome è impossibile, dipende molto dalla stagione e dal momento in cui li si affronta. E comunque nessuno di loro è in grado di vincere da solo”.

    Meno difficile, invece, esprimersi su chi, a suo avviso, potrebbe vincere il prossimo titolo di Superlega: “In questo momento credo che le maggiori probabilità possa averle Perugia, ma anche Trento e Piacenza hanno ottime squadre. E’ difficile dirlo ora, anche perché la Superlega riserva sempre delle sorprese, ma io penso questo.”

    Che vinca il migliore, dunque. Mentre la piccola Grottazzolina penserà a vincere la sua battaglia, non meno dura e difficile: rimanere tra le più grandi.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mattia Bottolo: “Con Medei verremo fuori partita dopo partita, ho sensazioni positive”

    Momento magico per lo schiacciatore biancorosso Mattia Bottolo, al lavoro a Cavalese insieme a un altro cuciniero, il libero Fabio Balaso, con la Nazionale Italiana di Fefè De Giorgi.

    Reduce da grandi performance nella VNL 2024 e convocato tra i 15 azzurri che da ieri, giovedì 4 luglio, affrontano il collegiale preolimpico, il laterale della Cucine Lube Civitanova è stato scelto come uomo immagine della campagna abbonamenti biancorossa (Gimme Five). Per lui un’annata interessante, visto che si è reso protagonista di un cambio di marcia durante la Regular Season 2023/24 e si è confermato in ottima forma con la maglia dell’Italia.

    Proprio nel giorno delle convocazioni per Cavalese, Bottolo aveva espresso le seguenti dichiarazioni:

    “Sto vivendo un periodo positivo. Ho lavorato sodo con la Lube e mi sto dando da fare con la Nazionale. Non è affatto scontato che poi le cose vadano bene nelle partite ufficiali, ma in questi mesi sono riuscito a capitalizzare gli sforzi e a esprimermi al meglio dal punto di vista caratteriale e di finalizzazione. Va anche detto, però, che nel Quarto di VNL con la Francia siamo stati un po’ sfortunati al tie break. Forse ci avevamo creduto un po’ troppo sul 4-0 per noi e mi è dispiaciuto aver solo sfiorato l’accesso alle Semifinali”.

    “Il mio upgrade? Da fine gennaio ho avuto molto più campo, ciò di cui avevo bisogno, trovando un buon livello. Questo ha permesso di farmi trovare pronto nella fase più importante della stagione. Al momento sono concentrato sulla maglia azzurra perché ci tengo a dare il massimo, ma posso già dire che mi piace molto il gruppo Lube che si sta configurando. In SuperLega Perugia e Trento sono le squadre da battere, ma sono convinto che noi giocheremo una bella pallavolo e ci concederemo lampi importanti, trovando un equilibrio e sfruttando la nostra fame di vittoria. Il girone di andata sarà il più difficile per noi visto che dovremo cercare la quadratura, ma con coach Giampaolo Medei verremo fuori partita dopo partita, ho sensazioni positive!”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO