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    Coach Piazza: “Ci siamo trovati senza opposto titolare. Vorrei vedere gli altri…”

    Di Stefano Benzi
    Milano perde in casa contro Piacenza, con il risultato di 1-3 (25-23, 16-25, 22-25, 19-25), una partita condizionata soprattutto dall’infortunio di Patry ma anche da una certa incostanza sia in ricezione che in attacco.
    Un primo set vinto in rimonta e con un certo carattere. Poi l’infortunio di Patry che fino a quel momento era stato uno dei migliori. E da lì tanti momenti di difficoltà che hanno visto Milano reagire ma non sempre in modo efficace e continuo.
    Roberto Piazza, tecnico di Milano, analizza questa terza sconfitta – la seconda in casa – dove l’Allianz Powervolley (eccezion fatta per il 3-0 dell’esordio con Cisterna) ha sempre concesso almeno un set ai suoi avversari. Il terzo set è stato la chiave: “Perso il secondo set come lo abbiamo perso, in modo netto, mi aspettavo una reazione nel corso del terzo – dice Piazza – e in effetti c’è stata. Ma poi ci siamo persi di nuovo. Siamo andati a corrente alternata e a un certo punto ci siamo trovati sotto 11-5. Quando le cose si mettono così diventa durissimo rimediare. Nella fase finale del terzo li avevamo quasi ripresi, abbiamo avuto anche un paio di buone opportunità che non abbiamo sfruttato. Pazienza, è andata così”.
    Milano aveva già perso in casa con Vibo Valentia. Due sconfitte molto diverse: “Qui ci siamo trovati senza l’opposto titolare nel nostro momento migliore, vorrei vedere qualsiasi altra squadra in Italia e nel mondo che si trova all’improvviso senza uno dei tre giocatori chiave come se la cavano. A noi è andata male…”.
    L’Allianz si conferma una squadra che di tanto in tanto perde il filo del gioco: “Il primo set lo abbiamo recuperato, – conclude Piazza – nel secondo fino a quando abbiamo avuto Patry ce lo siamo giocato punto a punto, poi siamo andati in affanno e nel terzo, quando eravamo sotto e molto pesantemente, ancora un po’ e li andavamo a riprendere”. LEGGI TUTTO

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    Massimo Eccheli a caccia di un nuovo exploit: “Vero Volley Monza da semifinale”

    Di Paolo Cozzi
    Per il grande pubblico è un carneade della serie A, un allenatore poco conosciuto che si è trovato catapultato alla guida della Vero Volley Monza dopo l’esonero di Fabio Soli. Ma per chi conosce la sua storia, soprattutto in Lombardia, il nome di Massimo Eccheli è sinonimo di qualità e di successi nel settore giovanile dagli anni ’90 ad oggi.
    Io lo conosco proprio da quel periodo in cui, da allenatore del Gonzaga, guidava i suoi ad epiche sfide contro il mio Vittorio Veneto. Poi mi ha allenato per un anno in una serie B2 vinta a mani basse, che ha dato il la alla epopea dell’Asystel Milano. Credo perciò che abbia le carte in regola per stupire anche i più scettici, come dimostrano anche le due vittorie in tre partite contro avversari blasonati come Trento e Piacenza. Questi ed altri i temi di cui abbiamo parlato alla vigilia di un altro big match contro Perugia.
    Hai sempre impostato la sua carriera sul lavoro con i giovani, creando a livello nazionale un marchio di fabbrica di qualità legato al suo nome. Avevi mai preso in considerazione l’idea allenare in Superlega?
    “Sicuramente quando ho iniziato ad allenare ero molto giovane, e come tutti i giovani che iniziano un percorso professionale, che sia sportivo o lavorativo, si hanno dei sogni che si vorrebbero realizzare. Non nascondo che ai tempi il fatto di poter allenare ad alto livello era sicuramente un sogno per me; poi la vita ti porta per strade che magari non hai programmato. Io mi sono trovato a lavorare con gruppi di giovani forti e quella è diventata un po’ la mia vocazione: ho riversato in tutte le stagioni il mio massimo impegno e la massima ricerca per giungere al miglior risultato possibile. Ho poi avuto la fortuna di allenare i miei ragazzi anche in campionati di categoria, avendo così la possibilità di conoscere campionati di livello come la serie B e la A2 nell’anno di Segrate, e trovandomi ad allenare anche squadre un po’ più ‘anzianotte’ e complesse“.
    Se ripenso a te negli anni ’90, penso ad un allenatore molto carico, focoso (sapevamo che in una finale un cartellino rosso te lo portavi a casa!)… e ancora oggi chi parla di te ti descrive come un sergente di ferro. Come è l’Eccheli di oggi? E soprattutto come si pone nella nuova veste di allenatore di Superlega?
    “Mi rivedo in quello che dici, ci sono un sacco di leggende metropolitane che gravitano sulla mia testa e che sicuramente hanno un po’ condizionato il giudizio su di me dall’esterno. Alcune cose sono vere, ma poi la gente su queste storie ci ricama su. È sicuramente cambiato il mio modo di gestire la tensione negli anni. Mi rendo conto che ho sempre avuto la fortuna di avere gruppi che dovevano fare risultato, e questo mi ha sempre spinto a dare il massimo e a chiedere il massimo ai miei atleti, non tanto perché ne avevo bisogno io, ma perché la mia priorità era gratificare con un risultato importante la società che mi metteva a disposizione un ottimo gruppo su cui lavorare“.
    Foto LVM
    Torniamo al presente, come è stato il passaggio dall’allenare i giovani al dover gestire campionissimi con esigenze e problematiche diverse da quelle cui eri abituato?
    “Fortunatamente la squadra di Monza è composta da giocatori intelligenti, con un giusto mix fra giovani e giocatori più navigati, quindi si può lavorare bene. Il gruppo mi ha dato subito la sua collaborazione e di questo ringrazio i ragazzi. La difficoltà semmai è più legata al dover gestire tanti giocatori stranieri che parlano poco l’italiano: devi riuscire ad entrare nel loro modo di pensare e di vedere. A volte do per scontate delle cose e sbaglio, perché una cosa che in Italia è data per assodata non lo è nella loro cultura di origine“.
    Per esperienza (ho cambiato allenatore in corsa, credo, 10 volte in 14 anni!) il primo discorso dell’allenatore nuovo è fondamentale per acquisire credibilità agli occhi della squadra. Che argomenti hai toccato per far capire che tu eri la persona giusta in quel momento?
    “Non ho detto niente di particolare: ho chiesto la collaborazione dei giocatori, ho spiegato loro che non avevo moltissima esperienza in Superlega e che quindi per poter lavorare bene insieme loro avrebbero dovuto in qualche modo aiutarmi, essere sempre collaborativi, partecipi, anche nei feedback che per me sono fondamentali, sia sul lavoro che facciamo in allenamento che sulle proposte“.
    Cosa ne pensi di questa Superlega e dell’andamento della tua squadra?
    “Sicuramente abbiamo ancora degli alti e bassi, manchiamo un po’ di continuità, ma i ragazzi lavorano tanto e anche la sconfitta di Vibo è arrivata per pochi palloni di differenza, quando abbiamo mancato occasioni per chiudere il set. Questo poi è un campionato in cui si naviga a vista per tante ragioni, e quindi farsi trovare pronti, avere un po’ di fortuna può essere molto importante“.
    Foto Vero Volley Monza
    A Piacenza sei partito con Holt e Lanza in panchina: non male per un allenatore alla terza presenza, una bella dimostrazione di carattere alla squadra!
    “La nostra squadra non ha 7 titolari inamovibili e 6 riserve di basso valore tecnico. È una squadra giovane,fresca, con molte possibilità di crescita. Noi in settimana facciamo un lavoro di monitoraggio abbastanza importante, nei lavori obiettivo e nei lavori tecnici dei ragazzi. Holt arrivava alla partita dopo qualche problema fisico che lo aveva un po’ debilitato, e pensavo non avesse tutto il match nelle gambe. E per quanto riguarda Lanza, in settimana avevo visto Sedlacek davvero in grande spolvero. Ripeto, il plus di questa squadra è avere tante risorse, devo essere bravo a capire quali a seconda delle situazioni possono aiutare di più, perché tutte le scelte le faccio per il bene della squadra che è il bene supremo. Tutti sanno che possono giocarsi le loro carte, e questo li spinge a dare sempre il massimo“.
    Tornando al tuo passato con le giovanili, sei stato l’allenatore che ha accompagnato la crescita di un grande talento della nostra pallavolo, Riccardo Sbertoli. Sei riuscito a ricreare lo stesso feeling con Orduna?
    “Con Riccardo a Segrate abbiamo vinto molto, l’ho allenato tanto e la cosa buffa è che un anno, ad un torneo giovanile a Padova, andammo a vedere giocare proprio Orduna per dargli un modello a livello tecnico, perché per certi versi hanno caratteristiche simili. Sono pragmatici, esemplari, precisi e carismatici in campo. Per me quindi è sempre stato importante creare un gran feeling con il palleggiatore, perché insieme al libero è la mano dell’allenatore in campo. Santi ha avuto da subito un atteggiamento e un modo di porsi fantastico e di grande aiuto. Si allena come un ragazzino e avere la sua collaborazione è per me fondamentale, è partito senza pregiudizi nei miei confronti ed è un piacere allenarlo“.
    Catapultato in serie A, hai vinto due partite su tre e adesso ti aspetta Perugia. Come stai vivendo questo periodo? Sembravi un “traghettatore” e invece stai dimostrando molto.
    “Io innanzitutto sono un allenatore del Consorzio Vero Volley a cui è stato chiesto di dare una mano in questo momento delicato. Ora sono concentrato solo sul presente: esattamente come due mesi fa mai avrei pensato di sedere sulla panchina della prima squadra, sinceramente ora non mi metto a pensare a quello che succederà dopo. Per me il presente è un sogno che ogni giorno si rinnova, un’esperienza che mi sta formando molto. Sono molto curioso di poterla affrontare con la massima dedizione e la massima energia, poi quando sarà il momento di tirare le somme lo faremo in massima serenità. Sono veramente focalizzato sul fare del mio meglio in questo momento, e questo mi dà un’enorme serenità, altrimenti penso che farei molta più fatica. Il mio obiettivo deve essere quello di far girare la squadra al meglio delle sue possibilità, per regalare alla società il miglior risultato possibile“.
    E allora, qual è secondo te l’obiettivo massimo a cui deve ambire il tuo gruppo? Un risultato per cui tu a bocce ferme diresti ”ho fatto un buon lavoro”?
    “Secondo me il potenziale di questa squadre è di profilo medio alto, soprattutto se saremo bravi e se la fortuna ci assisterà in questa stagione anomala. Io sono convinto che i ragazzi debbano darsi un obiettivo minimo come quello di arrivare alla semifinale scudetto, e lavoriamo ogni giorno per provare a raggiungerlo. Io sono convinto che questa squadra abbia in sé le risorse per poterci arrivare, poi è chiaro, un conto è avere le risorse e un conto è riuscire a fare il percorso giusto. Dovremo essere bravi a ragionare da squadra, a lavorare uniti in una stagione difficile, ma sono convinto che i ragazzi abbiano i mezzi per fare molto bene“. LEGGI TUTTO

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    Milano perde Patry e la partita: Piacenza passa in rimonta all’Allianz Cloud

    Di Redazione
    Vince la Gas Sales Bluenergy Piacenza nell’anticipo dell’undicesima giornata di Superlega maschile. La squadra di Bernardi si impone per 3-1 sul campo dell’Allianz Milano al termine di una partita che cambia radicalmente volto dopo il primo set vinto dai padroni di casa: quando Jean Patry esce di scena (per lui un forte dolore all’inguine in apertura del secondo parziale), i milanesi non riescono più a ritrovarsi e gli ospiti prendono nettamente il comando. Baranowicz e compagni si portano così a un solo punto dai rivali di oggi in classifica.
    Patry era stato uno dei protagonisti del primo set, in cui Milano aveva avuto la capacità di rimontare dal 18-21 al 25-23. La squadra meneghina però è un po’ sparita negli altri set, fatta eccezione per il quasi miracoloso recupero del terzo da 10-18 a 19-21, costellando di errori la gara (20 battute sbagliate). Piacenza, dal canto suo, ha dato prova dei suoi valori, a partire dalla prestazione di un Georg Grozer (best scorer e MVP con 21 punti) che ha messo in crisi la seconda linea di casa. Nelle file biancorosse ottima gara anche di Russell (15 punti) e Clevenot (12), oltre a Polo e Candellaro.
    Foto Powervolley Milano
    La cronaca:Subito break Milano sull’attacco out di Grozer: 6-4. Doppio errore Milano con Maar ed Ishikawa e primo vantaggio Piacenza: 6-7. Ace di Ishikawa pe il 10-9 dei padroni di casa, con il giapponese che riceve un pallone difficilissimo che permette poi a Maar di trovare il 12-11. Break Piacenza con il muro subito da posto 4 da Patry e primo time out per Piazza (15-17). Muro Milano con Maar per il 18-19, ma Piacenza torna sul +3 con l’ace di Grozer. Milano non molla e trova con Maar il 21 pari, con il vantaggio che arriva con il contrattacco di Ishikawa (23-22). Ancora Milano con Piano per il primo tempo (24-22), con Ishikawa per il 25-23.
    Milano parte nel secondo set con Weber per Patry (in panchina per un problema fisico). Ace di Russell e Piacenza prova lo sprint (3-6), con l’errore di Russell che però riavvicina Milano (5-6). Due errori per Milano con Weber ed Ishikawa e Piacenza che trova il +5 (5-10): ancora Piacenza che allunga fino al 5-12 con il time out chiamata da Piazza. Pipe di Maar per sbloccare la fase di stallo (6-12). Grozer attacca in diagonale (7-16), con l’attacco out di Candellaro (11-20). Basic in diagonale per rendere meno pesante il parziale (13-22), con la frazione che si chiude 25-16 con il lungolinea di Russell.
    Ace di Grozer e +3 Piacenza in avvio di terzo set (2-5). Ishikawa accorcia sul 5-7, con lo stesso giapponese a commettere l’errore del 5-10. Diagonale potentissima di Ishikawa (7-13), ma è Piacenza ad andare in fuga (10-18). Ishikawa colpisce in pipe (11-18), con Maar che trova il 15-20 dalla seconda linea. Kozamernik in primo tempo per il 18-21, seguito da Ishikawa per il 19-21. Muro Milano per il 22-24, ma è Grozer a chiudere per il 22-25.
    Piazza nel quarto set si gioca la carta dei tre schiacciatori con Maar finto opposto, ed è Basic a trovare il lungolinea del 3-2 con la pipe di Ishikawa che segna il 5-4. Break Piacenza con Grozer che sfonda le mani del muro (6-7), poi Sbertoli inventa ad una mano per il 10 pari firmato Maar. Doppio errore di Basic e Piacenza va sul +3 (10-13), con il contrattacco firmato Russell per l’11-16. Maar è uno degli ultimi ad arrendersi e trova la diagonale del 16-21, ma alla fine il colpo di grazia lo piazza Clevenot per il 19-25.
    Michele Baranowicz: “Dobbiamo pensare dopo partita, questa è una squadra nuova e che continua a cambiare. Stiamo lavorando su tante cose tecniche nuove e non è sempre facile portarle in gara, oggi in parte l’abbiamo fatto“.
    Matteo Piano: “È stata una partita tra due squadre che lottano per stare nella parte alta della classifica. Siamo stati bravi a riprendere il primo set, dopo ci è mancata l’aggressività e non siamo stati bravi ad adattarci in poco tempo alla situazione. Loro comunque hanno fatto molto bene in difesa“.
    Jan Kozamernik: “Avevo ed avevamo molta voglia di giocare, eravamo contenti di essere tornati in campo dopo due settimane. Oggi è successo quello che è successo, non possiamo trovare giustificazione negli infortuni e purtroppo succede. Non credo che l’infortunio di Patry sia la colpa della sconfitta. Dovevamo rispondere come squadra e secondo me lo abbiamo fatto, ma nei momenti importanti è mancata la responsabilità e la determinazione per chiudere qualche pallone in più. Io penso che comunque abbiamo giocato bene, abbiamo fatto una bella partita: credo che se andiamo avanti così le prossime gare faremo sicuramente meglio“.
    Allianz Milano-Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (25-23, 16-25, 22-25, 19-25)Allianz Milano: Sbertoli 0, Ishikawa 16, Kozamernik 7, Patry 5, Maar 17, Piano 4, Meschiari (L), Pesaresi (L), Basic 7, Daldello 0, Weber 3, Mosca 0. N.E. Staforini. All. Piazza.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Baranowicz 2, Baranowicz 2, Clevenot 12, Polo 8, Grozer 21, Russell 15, Candellaro 7, Scanferla (L), Antonov 0, Fanuli 0. N.E. Tondo, Izzo, Botto. All. Bernardi.Arbitri: Santi, Vagni.Note: Durata set: 29′, 28′, 32′, 25′; tot: 114′.
    LA CLASSIFICACucine Lube Civitanova 23, Sir Safety Conad Perugia** 21, Allianz Milano 16, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 16, Leo Shoes Modena* 15, Gas Sales Bluenergy Piacenza*** 15, Vero Volley Monza 10, Itas Trentino** 10, NBV Verona** 9, Consar Ravenna** 6, Kioene Padova*** 5, Top Volley Cisterna* 4.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    I numeri della Lube: Leal top scorer dei Cucinieri

    Di Redazione
    Fine settimana senza gare ufficiali per la Cucine Lube Civitanova. I biancorossi hanno già disputato il match dell’11a giornata con Vibo. In programma un allenamento sabato mattina in sala pesi e, nel pomeriggio, in palestra per la seduta tecnica. Poi una domenica di riposo.
    Proprio in concomitanza della pausa forzata è possibile stilare un bilancio sull’impatto dei biancorossi nella prima metà della Regular Season. I cucinieri sono primi in classifica con 23 punti in 9 gare davanti alla Sir Safety Conad Perugia, che ha due lunghezze di ritardo, ma è scesa in campo solo 7 volte.
    Nelle graduatorie di merito la Lube è al comando per l’efficacia al servizio (63 ace), mentre è terza per le battute vincenti a set (2,03), dietro a Perugia (2,13) e Modena (2,11). Juantorena e compagni stazionano sul podio anche per i punti totali realizzati (561), dietro a Vibo (602) e Monza (595).
    Terzo gradino per i punti nei set (18,10). Meglio solo Sir (18,48) e Leo Shoes (18,18). Due rivali davanti ai biancorossi anche per gli attacchi vincenti totali (432), Vibo (493) e Monza (453), e per gli attacchi vincenti a set, con Civitanova (13,94) preceduta da Perugia (14,09) e Modena (13,96).
    Nelle classifiche individuali Simon è il re dei centrali per ace globali (21), mentre è terzo nella classifica assoluta delle battute. Robertlandy, è nella top 3 del ruolo per punti totali (96) e attacchi perfetti (71,6%).
    In evidenza anche il suo compagno di reparto Anzani, primo tra i centrali per i block (24). Lo schiacciatore Leal è terzo per media ponderata degli attacchi (7,51), davanti ad altri tre biancorossi: Rychlicki (7,45), Juantorena (7,44) e Anzani (7,43). Leal è il primo biancorosso per attacchi vincenti a set (3,68) e ottavo nella graduatoria assoluta, mentre Rychlicki è decimo.
    Balaso è terzo per media ponderata delle ricezioni con 6,10 ed è saldamente nella top 10 per ricezioni perfette (47). In quanto alla media ponderata del servizio, Leal è sesto (6,30), De Cecco ottavo (6,20). Il biancorosso che ha siglato più punti (126) è Leal, davanti a Rychlicki (121) e Juantorena (117).
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Bernardi: “Alcuni giocatori devono prendersi più responsabilità in campo”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Lorenzo Bernardi, coach della Gas Sales Bluenergy Piacenza ha le idee ben chiare. Nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà, non usa mezzi termini e spiega la situazione in casa emiliana dopo l’ennesima sconfitta, l’ultima per mano della Vero Volley Monza.
    «Ci sono delle cose molto chiare – sottolinea Lorenzo Bernardi -, la prima è che se vogliamo raggiungere obiettivi importanti, non possiamo mai scendere sotto un certo standard di gioco, come invece è stato fatto in alcune occasioni. E un’altra cosa chiara è che ci deve essere una maggiore presa di responsabilità da parte di determinati giocatori che devono dare più continuità».
    Si è dato una spiegazione per questa mancanza di continuità? «Spiegazioni ce ne possono essere tante. Siamo una squadra in costruzione, dobbiamo mettere basi solide, avremo alti e bassi nelle nostre prestazioni, ma dobbiamo imparare a reagire ai momenti bassi e non a soffrire troppo quando subiamo dei break. Come ho detto più volte c’è un aspetto tecnico, ma in parte anche mentale, che deve essere migliorato nella testa di ognuno di noi. È la continuità che porta i risultati positivi e in questo momento non siamo ancora in grado di metterla in campo».
    Manca un leader alla squadra? «Può darsi che in questo momento manchi e proprio per questo ognuno di noi deve fare qualcosa in più. Le vittorie portano morale, mentre le sconfitte portano aria pesante, ma è così per tutti. Se in un’azienda, ad esempio, un anno si fa un fatturato minore dell’anno precedente inizia a tirare aria pesante e in famiglia sono tutti felici se tutti stanno bene. Dobbiamo prendere tutti consapevolezza che alcuni giocatori devono prendersi più responsabilità in campo».
    Domani si gioca a Milano: che partita si aspetta? «Difficile e lunga, come del resto ci aspettavamo lo fosse quella con Monza. Dobbiamo aspettarci una partita che finirà sul filo di lana, vorrà dire che le due squadre sono molto vicine nei punteggi, dovremo essere consapevoli e aver voglia di giocare anche in queste situazioni e cioè senza grandi margini di vantaggio nel punteggio». LEGGI TUTTO

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    La battaglia vinta di Filippo Lanza: “In gioco non c’era solo la mia storia”

    Di Roberto Zucca
    È la storia di una fenice quella che riguarda la carriera di Filippo Lanza. Ed è una storia bella da raccontare non solo perché Filippo è stato capace di risorgere dalle sue ceneri, ma per il modo in cui ha saputo trasformarsi da vittima di un’ingiustizia sportiva ad esempio per migliaia di ragazzi che nelle settimane di settembre hanno sostenuto la sua lotta silenziosa, che lo ha portato ad essere il fiore all’occhiello del mercato della Vero Volley Monza.
    “Me lo sono proprio goduto quel bagno di affetto e solidarietà. È stato importante capire che quella storia non era solo la mia ma di altri. E per questo andava affrontata e superata. Ci sono stati, ci sono e ci saranno dei Filippo Lanza ed è giusto combattere per quelli che ci sono e ci saranno. Io l’ho fatto, non dimenticando quale fosse il mio obiettivo, ovvero ricominciare”.
    La vicenda è nota. E lei ha affrontato tutto, scegliendo una linea stoica. Perché?
    “Perché il mio carattere è questo. Non pensi che in privato non ci fossero delle urla silenziose, non ci fossero dei momenti di sconforto. Ma ero stufo di trattarmi male e di farmi trattare male. E Monza è arrivata proprio in quel momento. È presto per dirlo, ma sento che tutto questo sia un nuovo inizio”.
    Foto ufficio stampa Vero Volley Monza
    Monza. Perché?
    “È una società con dei valori, che vanno al di là di quello che è lo sport inteso come vittoria o sconfitta. È un luogo nel quale l’atleta si ritrova compreso in un tutto, fatto di attenzione alla persona e nel quale è importante non solo il campo, ma anche ciò che si fa fuori dal campo. Apprezzo molto il fatto che si lavori sulla tecnica e su questo ho ripreso a fare un bel lavoro in palestra”.
    Per ora manca la costanza nei risultati.
    “Arriverà. C’è stato un cambio di allenatore e questo normalmente può essere destabilizzante all’inizio, ma non nel senso negativo dell’accezione. Intendo dire che si riparte, si lavora in palestra per fare sì che si crei una continuità e un’intesa tra tutti gli attori coinvolti. E su questo si sta facendo tanto”.
    È arrivata la vittoria contro Piacenza. Fa specie che squadre come Trento o la stessa Gas Sales siano un po’ indietro?
    “Questa prima parte di campionato ha dimostrato che le quattro teste di serie degli scorsi anno siano diventate in realtà due. Trento ha sbagliato qualche gara e anche Modena ha fatto più fatica. Il resto è un enorme tutti contro tutti, nella quale potrebbero arrivare i risultati contro chiunque”.
    Foto Ufficio Stampa Vero Volley Monza
    Monza cosa si prefigge? E Lanza?
    “Conquistare l’accesso a una Coppa europea per la prossima stagione e fare un bel campionato, che poi sono le premesse che mi hanno portato a decidere di approdare qui a Monza. Penso che la squadra abbia tutte le carte in regola per proseguire la stagione al meglio. E poi non mi dispiacerebbe ottenere qualche altra vittoria sulla carta inaspettata”.
    Domenica arriva Perugia. Che sentimenti prova Filippo di fronte ad una gara così?
    “Ho concluso la scorsa gara contro Piacenza e già pensavo alla partita di domenica. Mi è capitato così anche quando giocavo a Perugia e dovevo sfidare Trento. È una partita da ex, quindi si ha la voglia di disputarla al meglio e di portare a casa il risultato. Ce la metterò tutta”.
    Ha scritto un messaggio d’addio in cui ha applaudito i tifosi di Perugia. Molti hanno scritto che gli applausi li meritava lei.
    “E questo per un atleta è un attestato di stima importante. Ho lasciato degli ottimi rapporti con i compagni di squadra e ho il ricordo di una tifoseria che mi ha sostenuto. A me basta questo. Il resto ormai è una pagina che ho girato”.
    Foto: Vero Volley Monza
    L’AIP si è schierata molto apertamente nei suoi confronti. C’è stato un bagno di affetto per lei. È una cosa inaspettata?
    “L’AIP sta facendo un grande lavoro di tutela dell’atleta sotto ogni punto di vista. Ed è stato importante ricevere l’attestazione di stima da parte di tanti compagni, ex compagni e amici che in quei giorni mi hanno semplicemente detto di non mollare. Un giorno scriverò qualche riga in più che spero sarà utile a tanti atleti. Adesso è troppo presto”.
    Non pensa che una testimonianza del genere, accompagnata da qualche dettaglio in più, sia il pretesto per scrivere un libro sulla sua vita?
    “No, è prematuro. Non ci ho mai pensato. Credo che manchi ancora qualche tassello per fare sì che tutto finisca dentro le pagine di un libro, che reputo sia un passo importante. Quindi no, ancora no”.
    La sua compagna ha scritto che è stato un anno impegnativo. Quanto conta la vicinanza di persone importanti in questi momenti?
    “Molto. Anche perché nei momenti più duri ti aggrappi solo a persone di cui sai di poterti fidare. Io sono stato fortunato. È un momento in generale difficile per tutti. Anche il solo pensiero di tornare a casa e trovare Costanza ad aspettarmi è qualcosa che mi fa stare meglio”.
    Concludiamo, ripromettendoci di parlare più avanti del suo 2021.
    “Direi di sì. È ancora tutto lontano. Per ora posso dirle di essere più sereno. E felice”. LEGGI TUTTO

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    Verona, Kaziyski: “Momento delicato della stagione. Possiamo essere una sorpresa”

    Di Redazione
    Matey Kaziyski protagonista anche in radio. Il capitano della NBV Verona è stato ospite del programma “FuoriBanda”, condotto da Marco Caronna su Radio LatteMiele, per parlare di volley, ma anche delle passioni fuori dal campo e di un anno complicato da vivere, non solo a livello sportivo.
    Ecco le sue principali dichiarazioni: “Verona? Mi trovo molto bene,  sia a livello di squadra che di città, anche se quest’anno la situazione è molto particolare, con i problemi legati al Covid, la sto conoscendo sempre meglio, visto che i primi due anni qui sono rimasto per periodi brevi. Quest’anno volevo esplorarla meglio ma si fa fatica, viviamo fra casa e palazzetto evitando di muoverci più del dovuto“.
    “Domenica con Padova? Sarà una partita molto interessante – continua il capitano gialloblu – , come rosa siamo a pari livello, noi rientriamo da una pausa e cercheremo di essere subito ad alto livello, lavorando per risolvere subito eventuali problemi che capitano dopo uno stop. E’ un momento delicato della stagione, i punti persi o vinti faranno la differenza, vogliamo trovarci nel punto più alto possibile della classifica a metà stagione. Poi e difficile immaginare cosa succederà, tutto può cambiare in ogni momento, è una situazione che non dipende da noi o dal nostro sport. Ci adeguiamo nel modo migliore possibile, ma tante squadre, come noi, hanno avuto tanti positivi nonostante le precauzioni, il problema si protrae nel tempo e crea difficoltà di gioco e di programmazione. E’ un anno difficile per la pallavolo e per tutto lo sport“.
    “La nostra squadra? Ha la caratteristica di saper sorprendere, vincendo con squadre più forti sulla carta, ma purtroppo anche perdendo match alla portata a causa di alti e bassi nel gioco. Stiamo lavorando per avere una consistenza di gioco stabile, siamo abbastanza giovani e questo è importante. Abbiamo vinto a Trento, un risultato che ci ha dato tante speranze, ma abbiamo anche perso punti qua e là contro squadre che dovevamo battere. Ma possiamo essere una sorpresa e abbiamo tanto da lavorare – ribadisce lo schiacciatore bulgaro – . Se devo nominare le squadre più forti, direi Civitanova e Perugia, fin qui hanno mostrato una grande pallavolo. Poi mi aspetto una Trento in crescita, e vedremo se noi avremo la forza di essere una delle altre concorrenti alle posizioni alte della classifica, una volta stabilizzato il nostro gioco“.
    “Lontano dal campo, penso che nella vita bisogna essere appassionati e curiosi, ho avuto la fortuna, con lo sport, di imparare lingue e visitare tanti posti, e ora sono contento di vivere questa mia esperienza a Verona, restando concentrati sul momento – conclude Kaziyski – . Fuori dalla pallavolo la cosa a cui tengo di più è la mia famiglia, sono stato lontano negli ultimi anni, andare in  giro e visitare, e ora vorrei poter andare in giro con loro, fare cene con amici“.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Beretta:”È uno dei Vero Volley più forti di sempre, se non il più forte”

    Di Redazione
    Una partenza di stagione superlativa, con la qualificazione in Coppa Italia e la vittoria nella prima di campionato a Modena contro i canarini, poi una serie di sconfitte che hanno costato il posto al primo allenatore Fabio Soli. È questo il ruolino di marcia della Vero Volley Monza fino ad un mese fa, fino alla sconfitta contro Cisterna.
    Dopo l’esonero la squadra è stata affidata momentaneamente all’allenatore delle giovanili Eccheli che ha trovato una vittoria con Trento, una sconfitta in casa di Vibo, e l’1-3 in terra piacentina contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza.
    “La vittoria maturata con una partita così, giocata bene, ci serviva tanto – è così che commenta i tre punti il capitano brianzolo Thomas Beretta intervistato da il Cittadino – ci stiamo allenando bene e stiamo giocando con un buon livello, già con Vibo Valentia avevamo fatto una bella prova, poi in questo campionato si può vincere e si può perdere, ma bisogna sempre essere lì a lottare. I match vinti nell’ultimo mese con Trento e Piacenza confermano il trend“.
    Sul cambio di guida tecnica si esprime così: “Non mi piace confrontare il prima con il dopo, la colpa dei risultati che scarseggiavano non era di nessuno in particolare, ma di certo andava cambiato il “mood” e il pensiero che si era creato dentro la squadra, serviva un cambiamento che c’è stato nel modo di allenarsi”.
    Contro Perugia domenica che partita si aspetta? “Prima di tutto, speriamo di scendere in campo, data la situazione sempre in evoluzione. Se la giocassimo, sarà una partita da affrontare come tutte quelle contro le “big”, facendo tattica solo sul nostro modo di giocare, non su di loro. Se Perugia è superiore fisicamente e non solo non puoi inventarti chissà che, ma mentalità e spirito giusto sono imprescindibili. Noi non avremo grandi pressioni in termini di risultato, loro sì, cercheremo di fare una bella partita“.
    II girone d’andata è quasi terminato: un primo bilancio? “Sono soddisfatto di aver rivisto nelle ultime partite la squadra d’inizio anno: secondo me questo è uno dei Vero Volley più forti di sempre, se non il più forte in assoluto. Sono fiducioso per il ritorno”. LEGGI TUTTO