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    Trento, note e curiosità statistiche sulla stagione gialloblù

    Di Redazione Alcune note e curiosità statistiche riferite a Trentino Volley al termine della sua ventunesima stagione di attività. 122 Sono i minuti di durata che curiosamente hanno contraddistinto sia la prima sia l’ultima partita ufficiale della stagione 2020/21 della formazione gialloblù, che aveva esordito vincendo al tie break contro Civitanova l’andata della semifinale di Supercoppa e ha chiuso perdendo in quattro set la Finale di Champions League con Kedzierzyn-Kozle impiegandoci sempre lo stesso tempo: due ore e due minuti. MEDIA. Una partita durata 99 minuti, con 86,5 punti realizzati (di cui 8,4 muri e 6,9 ace) e 77,8 punti subiti. Sono questi i dati di media di Trentino Volley calcolati sulle quarantasei partite ufficiali giocate nell’arco dell’annata agonistica appena conclusa. MAI IL KO CASALINGO AL TIE BREAK. Nell’ampio ventaglio dei vari risultati maturati nel corso della stagione, l’Itas Trentino si è trovata a fare i conti con qualsiasi tipo di risultato, tranne che con uno: la sconfitta casalinga per 2-3. Il più frequente è stato il successo per 3-0 casalingo, che ha contribuito in maniera importante a rendere in assoluto la vittoria per tre set di gran lunga quella verificatasi il maggio numero di volte (17 sulle 33 complessivamente ottenute, tenendo conto anche dei cinque esterni). STRISCE RECORD. Due i filotti di vittorie consecutive che sono stati scritti nel libro dei record societari durante la stagione 2020/21. Sedici vittorie consecutive, ottenute fra il primo dicembre 2020 ed il 27 gennaio 2021 (terza striscia di sempre) e tredici affermazioni in fila nelle Coppe Europee, conquistate fra il 13 febbraio 2020 ed il 24 marzo 2021 (seconda striscia di sempre in ambito di competizioni CEV). TUTTE KO TRANNE KEDZIERZYN-KOZLE. Nel corso della stagione 2020/21 Trentino Volley ha ottenuto il successo almeno una volta contro tutti gli avversari che ha sfidato, ad eccezione del Kedzierzyn-Kozle – unica squadra che, vincendo la Finale di 2021 CEV Champions League del primo maggio, non ha permesso ai gialloblù di ottenere la rivincita. Piacenza è stato l’avversario che ha dovuto subire il maggior numero di sconfitte (4 su 4 match giocati), seguita a ruota da Civitanova (3 su 8). LISINAC IN TOP TWENTY. Con le 41 presenze staccate nel corso dell’annata agonistica appena conclusa, Srecko Lisinac è entrato nella top 20 dei giocatori di Trentino Volley con il maggior numero di partite ufficiali disputate, scalzando da questa posizione proprio l’eterno amico Uros Kovacevic, fermatosi nel 2020 a quota 113 e scavalcato da Liske di tre lunghezze (116). I recordman assoluti rimangono Birarelli e Colaci (345), che Giannelli ora vede a trenta match di distanza (315). Centrale serbo e capitano hanno ottenuto in questa stagione rispettivamente al quindicesimo e sedicesimo posto della graduatoria “all time” dei bomber, con 1.097 e 1.092 punti. 14 MINUTI. Tanto è durato il set più breve della stagione 2020/21, giocato il primo dicembre alla BLM Group Arena in occasione del tie break (poi vinto 15-2) dalla Trentino Itas contro i russi del Novosibirsk. Quel parziale è, oltretutto, il più veloce mai disputato da Trentino Volley nella sua storia. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Civitanova da 9, che delusioni Perugia e Trento

    Di Paolo Cozzi Con la Super Final di Champions League si è chiusa la stagione 2020-2021 per i club italiani: una stagione lunga, complicata, vissuta senza pubblico e nel timore dei contagi Covid, senz’altro anomala ma non per questo meno avvincente ed interessante. Tanti i colpi di scena, dagli esoneri di alcuni degli allenatori più in voga come Gardini, De Giorgi e Heynen, all’esplosione di alcuni giocatori poco conosciuti dal pubblico italiano come Rossard e Lagumdzija. Ma al netto di tutto questo, come sono andate le squadre in questa stagione degna di un girone dantesco? Chi è riuscito a mantenere le aspettative di inizio stagione, chi addirittura ha fatto meglio e chi invece ha chiuso una stagione al di sotto degli obiettivi stagionali? Allacciatevi le cinture… Perché si sale, ma si scende anche tanto! CUCINE LUBE CIVITANOVA voto 9. Stagione pressoché perfetta, tranne le due settimane di febbraio post Coppa Italia che portano all’esonero di De Giorgi. Brava la società a dare un taglio netto ad una situazione che poteva peggiorare, ma forse si poteva gestire meglio prima ed evitare l’esonero e l’uscita anticipata dalla Champions. Scudetto e Coppa Italia per un gruppo solido, guidato magistralmente da De Cecco, con un Simon mostruoso e un Leal straripante. E san Osmany da Cuba quando sente odore di medaglia è sempre una garanzia a dispetto della carta d’identità. SIR SAFETY CONAD PERUGIA voto 5,5. La vittoria della Supercoppa a settembre non può mitigare la delusione per due finali perse e una gestione di certe situazioni che, vista dall’esterno, lascia molto a desiderare. Essere secondi non è certo da 5 in pagella… ma comprare 3 opposti e poi giocare con la terza banda come finto opposto sì. Tanti i problemi che hanno attanagliato la squadra, a partire dall’epurazione di Lanza per giungere a quella di Atanasijevic e al suo poco utilizzo. L’esonero di Heynen in piena bagarre di finale è l’emblema di una stagione che ha visto picchi stellari, uniti però a momenti di gioco qualitativamente bassi. E in questo marasma anche Leon è tornato umano. Foto CEV ITAS TRENTINO voto 4,5. Uno squadrone costruito per vincere e che invece nelle partite clou si è sciolto come neve al sole, vedasi semifinale di Coppa Italia e finale Champions. E sì che tra dicembre e gennaio è stata la squadra che sembrava avere una marcia in più e che volava un gradino sopra le altre. Troppo poco però, in una piazza che pensava in grande per tornare protagonista assoluta. La finale di Champions meriterebbe un voto più alto, ma la sensazione è che sia una vittoria mancata, senza nulla togliere ad un eccellente Zaksa. È mancato qualcosa soprattutto nell’aspetto mentale. Godiamoci però un Michieletto da 10, bellissima realtà trentina. LEO SHOES MODENA voto 6,5. Campionato di luci (poche) e ombre (tante) chiuso mestamente al settimo posto, anche se si sapeva che questa sarebbe stata una stagione transitoria. Meglio in Coppa Italia, dove con una gran prova contro Monza conquista l’accesso alla Final Four, e in Champions League, dove supera un girone che per molti era già perso e se la gioca a viso aperto con Perugia. Manca l’apporto delle bande, il muro dei centrali fatica spesso e Vettori, a parte un periodo in cui sembra rinato, chiude la stagione su valori mediocri. Non basta certo la qualificazione alla Challenge Cup a rendere la stagione esaltante, ma almeno ha dimostrato che i ragazzi di Giani hanno dato tutto fino all’ultimo… chapeau. VERO VOLLEY MONZA voto 9. La grande sorpresa di questa stagione: parte malissimo, cambia allenatore e si affida a Massimo Eccheli, carneade per la serie A, ma allenatore plurivincente nelle giovanili da 3 decenni. Per molti sembra l’inizio di una stagione a vivacchiare, e invece Eccheli tocca le corde giuste di uno spogliatoio ricco di talento e ambizioso, e come un novello Re Mida trasforma in vittorie le sue prime uscite in panchina. La semifinale scudetto è la ciliegina sulla torta di una squadra finalmente apparsa consapevole delle sue potenzialità: manca il 10 perché la sconfitta con Modena nei quarti di Coppa Italia macchia la stagione. Foto Ufficio Stampa Vero Volley Monza TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA voto 10. Se Monza è da 9, per Vibo ci vuole il 10 e la standing ovation. Alzi la mano chi a settembre avrebbe pensato di vederla addirittura giocare per il terzo posto e non per la salvezza… Merito soprattutto di coach Baldovin, che dimostra come in Superlega si possa ancora parlare di tecnica e crescita tecnica dei giocatori, che trova presto la quadratura del suo sestetto e per lunga parte del campionato mostra un gioco veloce e divertente. Tante vittorie fuori casa, tante vittime illustri: la squadra forse si scioglie sul finale di stagione, ma negli occhi questa volta restano solo belle immagini. ALLIANZ MILANO voto 6,5. La vittoria in Challenge è sicuramente da 10, un trofeo internazionale che a Milano mancava, ma è anche vero che è la coppa minore e che da Milano ci si aspettava facesse molto di più in campionato. Invece il dopo Nimir è stato complicato, con una squadra che dopo il Covid non ha più ritrovato lo smalto di inizio stagione. E si che patron Fusaro regala alla piazza (e a Piazza) un top player come Urnaut.  Tanti cambi e una formazione che perde identità e certezze strada facendo relegano Milano all’ottavo posto, davvero pochino per una società ambiziosa e che vede sfumare anche la vetrina europea nella finalina persa con Modena. GAS SALES BLUENERGY PIACENZA voto 4. Doveva essere l’alternativa alle Big Four, si trasforma invece in un grosso supermarket dove i giocatori(e gli allenatori) vanno e vengono. La grande assente della stagione non trova mai fluidità di gioco, lo spogliatoio sembra difficile da gestire e motivare e anche un pezzo da 90 come Bernardi fatica a trovare il bandolo della matassa. Una stagione nata male con l’esonero di Gardini a settembre e che si chiude in modo pure peggiore, con la positività di un atleta ad un controllo antidoping e le liti Baranowicz-Fei in panchina. Foto LVM NBV VERONA voto 5,5. Stagione avara di soddisfazioni in riva all’Adige, per una squadra che rinuncia quasi subito al suo opposto per far quadrare i conti. C’era tanta attesa per il ritorno di Jaeschke, ma ancora una volta è sua maestà Kaziyski a caricarsi il peso delle responsabilità sulle spalle. Un passo indietro anche per Stoytchev che fatica a far crescere la squadra: soprattutto il duo italiano Spirito-Caneschi, che tutti speravano potessero fare un salto qualitativo maggiore. CONSAR RAVENNA voto 8. Le retrocessioni vengono bloccate subito, ma la squadra di Bonitta interpreta bene il campionato e si salva virtualmente, mettendo ancora una volta in risalto le doti dell’allenatore romagnolo nel far crescere i giovani. Se Recine ormai sembra pronto per lidi più blasonati, rimane qualche dubbio su Pinali, ancora molto altalenante in quella che è comunque la sua prima esperienza da titolare in Superlega. Di più comunque ad una squadra costruita con un budget risicato non si può chiedere. KIOENE PADOVA voto 6,5. È vero, in una situazione normale sarebbe retrocessa, ma Padova ha comunque approfittato del blocco per far fare esperienza importante ai tanti giovani della “cantera”. Su tutti merita un commento il promettentissimo Bottolo, magari ancora un po’ acerbo in ricezione, ma di sicuro valore in attacco e nella gestione mentale delle partite. Un giovane da cui ripartire e intorno al quale cucire la squadra per la nuova stagione. TOP VOLLEY CISTERNA voto 4. Stagione incommentabile quella dei pontini, che in campagna acquisti hanno speso tanto per un roster che doveva garantire tranquillamente l’approdo ai play off. E invece le due vittorie a fronte di 20 sconfitte non bastano a descrivere l’orrore di un’annata che vede molti giocatori rendere al di sotto delle aspettative. LEGGI TUTTO

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    Rompete le righe per l’Itas Trentino: si chiude la stagione numero 21

    Di Redazione La finale di Champions League ha concluso ufficialmente la ventunesima stagione di attività dell’Itas Trentino. Da questa settimana i giocatori sono quindi liberi di poter tornare a casa o, se lo preferiranno, di restare a Trento; come accaduto un anno prima, anche in questo caso la pandemia e la necessità di non creare assembramenti hanno costretto la Società a dare ufficialmente il “rompete le righe” alla squadra senza i rituali saluti al pubblico, senza il tradizionale momento di commiato come l’incontro con i tifosi in un locale del centro storico di Trento e senza la cena di fine stagione con sponsor ed autorità. I primi a partire per rientrare nella loro nazione per qualche giorno di riposo, prima di unirsi alle loro Nazionali in vista della VNL, saranno i serbi Lisinac e Podrascanin, seguiti a breve dal brasiliano Lucarelli e dall’opposto Nimir (che tornerà subito in campo, viaggiando direttamente da Trento verso la Croazia, dove venerdì  giocherà con la maglia dell’Olanda le qualificazioni ad Euro 2021). Fra meno di una settimana poi toccherà a Cortesia e Michieletto unirsi al gruppo azzurro, già al lavoro da una settimana a Roma. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Juantorena: “Devo rendere onore ai compagni e alla Cucine Lube”

    Di Redazione Quando si vince un titolo, i ringraziamenti a caldo arrivano quasi in automatico. Se vengono ripetuti nei giorni successivi assumono un valore ancora più grande. Lo schiacciatore Osmany Juantorena, capitano della Cucine Lube Civitanova, nella stagione appena conclusa ha alzato al cielo insieme alla squadra una Del Monte® Coppa Italia all’Unipol Arena e lo Scudetto della SuperLega Credem Banca all’Eurosuole Forum, double tricolore in un’annata lunga e difficile. Successi costruiti grazie all’estro degli atleti e alla competenza degli allenatori che si sono avvicendati in panchina. Per investimenti, presenza, scelte e qualità, i vertici della A.S. Volley Lube hanno giocato un ruolo determinante nel processo di crescita e di amalgama del gruppo. Il numero 5 biancorosso lo riconosce ed esprime la gratitudine al Club con cui si è laureato campione del mondo, d’Europa e d’Italia vincendo in questi anni otto titoli prestigiosi. Osmany Juantorena: “Do sempre il massimo per la maglia biancorossa che ormai è la mia seconda pelle. Tutti questi traguardi non sarebbero stati possibili senza alle spalle una proprietà e una dirigenza come quelle della Cucine Lube Civitanova. A nome mio e dei ragazzi ringrazio chi ci ha permesso di unire le forze e di vivere queste gioie. Se dal mio arrivo ho sempre preso parte alle sfide decisive e alle finali devo rendere onore ai compagni e alla Cucine Lube. I dirigenti sono chiari quando dicono che il Club mira a vincere. Per me che voglio sempre arrivare sul gradino più alto queste parole sono musica. Nonostante i mancati incassi per le gare a porte chiuse e il momento delicato, anche nella stagione appena conclusa sono stati allestiti un team fortissimo e uno staff di valore. Quando si investe con competenza e passione è possibile realizzare imprese così. Noi vinciamo in campo, ma è giusto ringraziare chi ci mette nelle condizioni migliori di farlo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, Massaccesi: “Lottiamo in ogni kermesse, il nostro feeling con le finali è migliorato”

    Di Redazione A distanza di pochissimi giorni dal sesto Scudetto, il secondo titolo stagionale conquistato dalla Cucine Lube Civitanova dopo la Del Monte® Coppa Italia vinta a Bologna, Albino Massaccesi, vice Presidente della A.S. Volley Lube, ricorda il passato, esalta il presente e pensa già agli obiettivi futuri del Club perché la sua filosofia coincide con quella del patron Fabio Giulianelli: “La Cucine Lube partecipa a tutte le competizioni per arrivare fino in fondo!”. Albino Massaccesi: “Il nostro feeling con le finali è notevolmente migliorato, ma non rinnego il periodo in cui collezionavamo secondi posti. La Cucine Lube in questi anni ha sempre lottato al vertice. Dopo lo Scudetto e la Coppa Italia vinti durante il primo ciclo di Blengini in panchina, abbiamo dovuto fare i conti con 7 battute d’arresto all’ultimo step sfiorando il Mondiale per Club, la Champions League e lo Scudetto, ma eravamo lì a giocarci obiettivi prestigiosi. Abbiamo fatto tesoro delle occasioni sfumate e ci siamo imposti in sei delle successive sette finali  diventando campioni del Mondo e d’Europa, dominando in Italia, con due Scudetti e due coppe nazionali. Abbiamo perso solo la finale di Supercoppa con Perugia al tie break e ci è dispiaciuto perché vogliamo sempre vincere. In questo lungo lasso di tempo abbiamo fatto degli investimenti e siamo stati protagonisti. Continueremo a lavorare per dare una continuità al bellissimo percorso senza mai snobbare nessuna kermesse, ma inseguendo tutti gli obiettivi come facciamo ormai da molto tempo. Senza il blocco dei tornei nel 2019/20 forse la bacheca sarebbe ancor più ricca”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Max Colaci: “Dobbiamo riflettere sugli errori commessi”

    Di Redazione Per il bilancio della stagione con la Sir Safety Conad Perugia sceglie i social network il libero Massimo Colaci, che in un post su Instagram riflette sull’andamento della sua squadra e non solo: “Si è conclusa la stagione per me più folle di sempre. Tra infortuni, Covid, partite giocate benissimo, altre malissimo, più dolori che gioie. Nello sport vince il più forte e quest’anno noi non siamo stati così forti da poter vincere. Onore e merito a chi è diventato campione. Il nostro dovere è riflettere sugli errori commessi e assumerci le nostre responsabilità“. Foto Instagram Max Colaci “Sono però molto contento per questo signore qui – conclude Colaci, riferendosi alla foto che lo ritrae abbracciato ad Aleksandar Atanasijevic – che ha dimostrato, a tutti coloro che lo davano per finito, che invece è ancora un grande giocatore“. (fonte: Instagram Max Colaci) LEGGI TUTTO

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    Blengini: “Quello di Civitanova è lo scudetto della resilienza”

    Di Redazione Seconda esperienza alla guida della Cucine Lube Civitanova e secondo scudetto per Gianlorenzo Blengini, dopo quello conquistato nel 2017. Ma per l’allenatore della nazionale, intervistato da Flavio Vanetti sul Corriere della Sera, tra le due storie non ci sono paragoni: “Questo è lo scudetto della resilienza, prima di Perugia abbiamo trovato Modena, avversario sempre tosto, e Trento, la cui forza sta nel fatto che il 1° maggio cercherà di dare all’Italia il titolo europeo. Abbiamo camminato su una lama, saremmo potuti cascare da un lato o dall’altro. Invece abbiamo trovato l’equilibrio, costruendo il successo con la continuità della ricezione e della difesa“. “Io ho dovuto fare tutto in fretta – ricorda Blengini – con la Lube stavo dialogando, ma la chiamata mi ha sorpreso. E l’ho accettata anche perché ho alle spalle una famiglia solida, pronta a muoversi dalla sera alla mattina“. Il CT ammette che la nazionale, che lascerà dopo le Olimpiadi di Tokyo, gli mancherà: “Allenare l’Italia è un privilegio“. E sulle possibilità azzurre ai Giochi aggiunge: “Non siamo tra i favoriti, ma saremo competitivi in un torneo in cui spesso non conta essere i più forti, ma essere pronti in un dato momento“. LEGGI TUTTO

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    Il saluto di Bata ai tifosi: “Sono stato molto fortunato a giocare a Perugia”

    Di Redazione “Speravo di salutarvi al palazzetto” esordisce Aleksandar Atanasijevic. E arriva la risposta fulminea dei Sirmaniaci: “Noi speravamo di non salutarti!“. È un addio carico di commozione quello di “Bata” alla sua Sir Safety Conad Perugia, dopo 8 anni di amore incondizionato: ieri sera l’opposto serbo ha incontrato il pubblico all’aperto, con tutte le precauzioni e il distanziamento del caso, per congedarsi da quella tifoseria che lo ha sostenuto fino all’ultimo nonostante il divorzio dalla società. “Sapevo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato – dice Atanasijevic – ma speravo di andarmene con qualche trofeo, in un palazzetto pieno, in cui voi avete sempre fatto la differenza. Io credo di essere stato molto fortunato per aver avuto la possibilità di giocare al PalaBarton in questi anni, di sentire le sensazioni che ci avete dato e ci state dando. Quest’anno c’erano tanti giocatori nuovi che purtroppo non hanno avuto la possibilità di sentire il vostro tifo“. “È stato un anno difficile per tutti – continua il capitano – e speravo di vincere un po’ di più, ma vi assicuro che tutti hanno dato il massimo, Civitanova è stata un pelo più forte di noi. Sono sicuro però che la squadra sarà forte anche l’anno prossimo, se non di più. Voi meritate di vincere il più possibile e spero che riusciate a vincere quella Champions che manca ancora alla società“. “Mi dispiace per la scelta che abbiamo dovuto fare insieme alla società, ma sono cose che succedono nello sport. È la prima volta nella mia vita che faccio un trasloco, ho un sacco di scatoloni da preparare… L’anno prossimo spero di tornare qui al palazzetto per fare il tifo insieme a voi, chiederò a Gino di pagare l’aereo! Sarò sempre qua con voi, per qualsiasi cosa potete contare su di noi e fino alla fine forza Perugia” conclude Atanasijevic, salutato dai cori dei tifosi perugini. (fonte: Facebook Sirmaniaci) LEGGI TUTTO