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    Perugia, Grbic: “Cercherò di dare la mia impronta di pallavolo”

    Di Redazione Continua a prendere forma la nuova Sir Safety Conad Perugia con il Presidente Sirci che è riuscito a portare in Umbria nientepopodimeno che il palleggiatore della Nazionale Italiana, Simone Giannelli. Una squadra che potrà contare non solo sulle doti tecniche ma anche sulla fisicità dei suoi attaccanti. Il neo tecnico Nikola Grbic spiega nell’intervista rilasciata al quotidiano Corriere dell’Umbria, come giocherà Perugia nella prossima stagione “Arrivo da una squadra – spiega Grbic -, lo Zaksa, dove avevo giocatori molto tecnici, bravi ad usare diverse soluzioni in attacco e molto bravi nella correlazione muro-difesa. La Perugia che si sta formando sarà un po’ diversa, molto più fisica e con le sue caratteristiche, una squadra che spingerà forte in battuta e che dovrà avere una correlazione muro-difesa importante“. Poi precisa quanto il giocare bene non sia meno importante del risultato. “Ho detto come penso sarà la nuova Sir, ma a me piace la pallavolo totale. Per questo dovremo lavorare per essere una squadra che gioca bene e che è solida in tutte le fasi del gioco, sarà un aspetto fondamentale per arrivare al risultato“. Tutto questo ben sapendo che non si può prescindere dalle caratteristiche tecnico tattiche del parco giocatori a disposizione. “Cercherò di dare la mia impronta di pallavolo tenendo sempre presente che un allenatore deve adattare il suo lavoro alle caratteristiche dei propri giocatori, sfruttarle al massimo e cercare al tempo stesso di far migliorare ogni singolo elemento della squadra”. LEGGI TUTTO

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    Russo: “Non vedo l’ora di poter apprendere ed imparare da Grbic”

    Di Redazione Si trova nella sua Sicilia da qualche giorno per recuperare fisicamente e moralmente con accanto gli affetti familiari e gli amici di sempre.Roberto Russo ha iniziato da poco il lungo periodo di recupero dopo l’operazione, perfettamente riuscita, resasi necessaria per l’infortunio al tendine d’Achille patito mentre era al lavoro con la nazionale italiana. Un infortunio che purtroppo sbarra al centrale della Sir Safety Conad Perugia la strada verso l’estate azzurra, verso la Vnl ed in particolare verso le Olimpiadi di Tokio. Un infortunio che però, superati i primi giorni di comprensibile sconforto, non toglie ottimismo ed entusiasmo al ventiquattrenne nato a Partinico a due passi da Palermo. “Mi hanno operato lunedì – dice Roberto – e, per quanto riguarda l’intervento, è andato tutto fortunatamente bene. I primissimi giorni successivi sono stati faticosi, ma per fortuna ho avuto pochissimo dolore e questo mi ha aiutato. Adesso sono a casa mia in Sicilia dove starò a riposo per qualche settimana prima di fare i primi controlli per verificare che tutto proceda al meglio. Come sto? Beh, certamente non è facile digerire questo infortunio, soprattutto nell’anno olimpico, anche se so che nella vita di uno sportivo sono cose che possono capitare. Cerco di non pensarci più di tanto stando con la mia famiglia e con i miei amici e so che la delusione con il tempo passerà”. Tutto giusto, la delusione che adesso è fisiologica lascerà il posto alla voglia di tornare presto in campo. Ad aiutare Roberto avranno certamente contribuito i tanti messaggi e le tante attestazioni di stima e di vicinanza nei suoi confronti che sono arrivate, anche a mezzo social. Messaggi che hanno scaldato il cuore del centrale siciliano.“Ho ricevuto tanti messaggi e tantissime sono state le persone che mi hanno augurato una pronta guarigione e che mi sono state vicine negli ultimi giorni. In questi momenti sapere che c’è tanta gente che ha stima di me mi ha aiutato parecchio ed approfitto anzi per ringraziare davvero tutti quelli che hanno avuto un pensiero per il sottoscritto”. Russo guarda avanti, concentrandosi su quello che saranno i prossimi mesi.“La mia priorità adesso è quella di riprendermi nel migliore dei modi. So che sicuramente non sarà una passeggiata, ma sono molto carico e positivo per il percorso riabilitativo che dovrò affrontare. Non vedo l’ora di tornare a giocare e di farlo con la maglia di Perugia. Penso che la società stia facendo il massimo per costruire una squadra vincente. Sono curioso di lavorare con il nuovo coach Nikola Grbic, non lo conosco personalmente, ma me ne hanno parlato tutti benissimo e non vedo l’ora di poter apprendere ed imparare da lui. Conosco molto bene invece Simone (Giannelli, ndr). Aldilà del suo talento sportivo che non si discute, lui è un vero uomo, un grande amico e il suo bel messaggio dopo il mio infortunio ne è stato l’ennesima dimostrazione. Sono veramente contento che sia diventato un giocatore della Sir e so che ci divertiremo tanto in campo insieme”. Anche i Sirmaniaci e tutto il pubblico perugino hanno dimostrato affetto nei confronti di Russo. Prima di salutare, Roberto ha un messaggio per loro.“Intanto vorrei ringraziarli per i tanti messaggi che ho ricevuto. Sono delle persone fantastiche e spero che al mio ritorno in campo i Sirmaniaci e tutti i nostri tifosi potranno essere presenti al PalaBarton per provare a vincere e festeggiare tutti insieme!”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Quale futuro per la Consar Ravenna? Fusione o A3 tra le opzioni

    Di Redazione È passato già quasi un mese dalle dichiarazioni della presidente Daniela Giovanetti, che poneva una scadenza di circa 15 giorni per avere notizie sul futuro della Consar Ravenna. Al momento non ci sono certezze per la squadra romagnola in vista della prossima stagione, se non la partenza di molti (per non dire tutti) i protagonisti della scorsa stagione: Rafael Redwitz ha intrapreso una nuova carriera da allenatore, Jani Kovacic è tornato in patria all’ACH Ljubljana, Stefano Mengozzi è indirizzato a Perugia e altri titolari (Loeppky, Grozdanov, Koppers) hanno offerte in Italia e all’estero. Gli scenari disegnati dai media locali sono differenti: il più pessimistico, quello ipotizzato da Il Resto del Carlino Ravenna, porta alla rinuncia alla Superlega e alla ripartenza da una categoria inferiore. Probabilmente non la A2, che comporta comunque costi di gestione rilevanti, ma una Serie A3 in cui schierare una squadra giovane guidata ancora da Marco Bonitta (sotto contratto fino al 2023). Il Corriere di Romagna parla invece di un’ipotesi suggestiva, più volte profilatasi negli ultimi anni: quella di un’unione delle forze con l’Olimpia Teodora femminile per presidiare il territorio e attirare un maggior numero di sponsor. Se ne discuterà, se sarà il caso, al termine dei Play Off Promozione di A2 femminile. LEGGI TUTTO

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    Trento, tutti i numeri della stagione di Dick Kooy

    Di Redazione La stagione 2020/21 di Trentino Volley riletta attraverso i numeri fatti registrare dai singoli giocatori. DICK KOOYDATI COMPLESSIVIPartite giocate: 35Punti realizzati: 294 (245 attacchi, 25 muri, 24 ace)Set giocati: 111Break Point realizzati: 95Attacco: 52% (245 su 470)Ricezione: 21% di palle perfette (95 su 434)Mvp of the match: 2 volte BEST OF…Miglior score in una singola partita: 22 punti in Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 3-2 del 20 settembre 2020Miglior rendimento in attacco in una singola partita: 72% in Kioene Padova-Itas Trentino 0-3 del 27 settembre 2020 (8 su 11)Miglior rendimento in ricezione in una singola partita: 50% di palle perfette in Itas Trentino-Sir Safety Conad Perugia 1-3 del 18 ottobre 2020 (8 su 16)Maggior numero di attacchi vincenti in una singola partita: 19 punti in Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 3-2 del 20 settembre 2020Maggior numero di muri realizzati in una singola partita: 3 muri in Kioene Padova-Itas Trentino 0-3 del 27 settembre 2020 e 3 muri in Gas Sales Bluenergy Piacenza-Itas Trentino 0-3 dell’11 ottobre 2020Maggior numero di ace in una singola partita: 4 battute punto in Itas Trentino-Cucine Lube Civitanova 3-2 del 13 settembre 2020Maggior numero di ricezioni perfette in una singola partita: 8 in Itas Trentino-Sir Safety Conad Perugia 1-3 del 18 ottobre 2020 e 8 in Itas Trentino-Consar Ravenna 3-1 del 6 febbraio 2021 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento, Mosna rimette la propria carica operativa in mano all’assemblea che respinge questa ipotesi

    Di Redazione Trentino Volley Srl rende noto che nel corso della serata di mercoledì 13 maggio 2021 si sono riuniti, in maniera informale, presso il Grand Hotel Trento, i Soci di Trentino Volley per analizzare la stagione sportiva appena conclusa e per iniziare a progettare la prossima. L’intenzione, già anticipata dal Presidente Mosna negli ultimi giorni in alcune interviste ai media locali, è quella di contenere i costi e creare una squadra altamente competitiva ma in linea con il budget disponibile e rispettosa degli equilibri economico-finanziari. A fronte dei risultati economici e sportivi di questa stagione, il Presidente Diego Mosna si è reso disponibile a rimettere la propria carica operativa in mano all’assemblea; la stessa ha respinto fermamente questa ipotesi, chiedendogli di proseguire il mandato per continuare a garantire alla Società un futuro all’altezza del suo prestigio e della sua storia. In occasione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio, che si terrà entro fine ottobre 2021, verrà stabilita la nuova governance di Trentino Volley. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Russell: “Sta nascendo una bella squadra per poter vincere qualcosa”

    Di Redazione Notizia proprio di ieri sera l’ufficialità dell’acquisto da parte della Gas Sales Bluenergy Piacenza della “sorpresa” di questa Superlega appena andata in archivio, il bomber turco Adis Lagumdzija. Società emiliana che, anche con il nuovo regista francese Vrizard non nasconde certo gli obiettivi della prossima stagione, senza dimenticare che c’è anche un certo Aaron Russell ora “fermo ai box” che si è sottoposto a metà aprile ad un intervento chirurgico (perfettamente riuscito) per la risoluzione definitiva del problema all’anca che lo ha condizionato in questo finale di stagione. Questa l’intervista allo schiacciatore effettuata dalla Libertà: “Sto bene, ho iniziato a camminare già più che bene, sono felice di potermi finalmente muovere ed essere più mobile, piano piano aumenta la forza”. Le Olimpiadi inizieranno tra poco. “E per me sono molto meno vicine. C’erano delle scelte da fare e le scelte sono state fatte. Vorrei spingere e provare ad esserci a Tokyo ma se spingo troppo c’è il rischio che mi faccio male e butti all’aria quanto fatto fino ad ora per recuperare dopo l’intervento. Quindi prima di pensare alla partecipazione alle Olimpiadi metto prima il focus sul mio miglioramento”. Sulla Gas Sales del 2021/2022 il classe ’93 non si nasconde: “Seguo tutto da qui e vedo nascere una bella squadra. Credo chela società stia lavorando al meglio per allestire una squadra con tante armi per potere provare a vincere qualcosa nella prossima stagione. Dobbiamo imparare dalle esperienze fattela scorsa stagione e utilizzare queste esperienze per migliorare e andare avanti”. Che voto dai alla stagione che si è appena conclusa? “Tutto sommato e considerato quanto è successo darei una sufficienza piena, un sei e mezzo. Abbiamo risposto bene ai cambi della squadra che per un motivo o per l’altro durante la stagione ci sono stati, ma è innegabile chele nostre prestazioni siano state troppo altalenanti. Abbiamo lasciato per strada qualche punto di troppo e soprattutto importante, come ho detto dobbiamo imparare dalle esperienze vissute nella scorsa stagione per fare meglio nella prossima“. LEGGI TUTTO

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    Fabio Fanuli tifa Taranto e pensa al futuro: “Mi piace tanto insegnare pallavolo”

    Di Giovanni Saracino A 15 anni fu aggregato alla prima squadra durante per gli allenamenti nella stagione (1999-2000) in cui la Magna Grecia Taranto ottenne la prima storica promozione in serie A1. Un addetto ai lavori gli predisse un futuro di sicuro avvenire: “Viene ritenuto il migliore pallavolista giovane su scala regionale. Nel suo futuro, tutti vedono una carriera luminosa. Dal settore giovanile è schizzato fuori un ragazzo destinato per molti anni a far palare di sé“. Questo ragazzo risponde al nome di Fabio Fanuli, classe 1985, nato e cresciuto pallavolisticamente a Grottaglie e che quel futuro sicuro di cui si parlava lo ha onorato con 324 presenze in A1 e 34 in A2, vestendo, da libero, le maglie di Perugia (una Challenge Cup conquistata nel 2010 e due finali scudetto perse nel 2014 contro Macerata e nel 2016 contro Modena), Vibo Valentia, Latina, Milano e Piacenza (un Campionato ed una Coppa Italia di A2 vinti nella stessa stagione, 2018/19). È stato allenato da grandi allenatori, dal suo padre putativo Vincenzo Di Pinto (“In realtà devo molto anche ad uno dei suoi più stretti collaboratori di allora, Spinelli“), Blengini, Kovac (“A lui sono legato anche affettivamente. Da ragazzino lo vedevo come un idolo. Ho avuto il piacere di allenarmi con lui, prima e poi di averlo come coach a Perugia ed è nato un bel rapporto umano“), Nikola Grbic, Giani, Gardini e Bernardi.  Da ognuno di questi grandissimi, Fanuli ha imparato qualcosa, ma lui ci tiene ad aggiungere un altro nome: “Sono stato fortunato ad essere allenato da personaggi così carismatici, tutta gente di primissimo piano della pallavolo internazionale. Gente che quando parla, l’ascolti come un vangelo. Ma voglio citare anche un vero maestro di pallavolo come Gian Paolo Guidetti che ho avuto il privilegio e l’onore di seguire in una delle sue ultime stagioni in panchina“. Fanuli ha avuto la possibilità anche di allenarsi con tanti campionissimi del volley: “Chi mi ha sempre impressionato dal punto di vista della tecnica è stato certamente Vujevic, una macchina da ricezione. Era impressionante. Giocare accanto a lui era rassicurante e per me è stato un grande onore. Poi potrei parlare del talento di Fei che da opposto era in grado di attaccare con semplicità qualsiasi pallone anche quelli che potevano sembrare impossibili. Altri giocatori dalla grande mentalità con cui ho giocato sono indubbiamente Atanasijevic e Anderson. Nel mio ruolo di libero ho sempre ammirato Pippi, con il quale ho giocato per due stagioni. Aveva questo suo modo così poco appariscente ma concreto, di stare in campo che ho sempre apprezzato tantissimo e cercato di far mio. Un giocatore dal rendimento sempre costante“. Nel suo futuro c’è ancora la pallavolo ma come insegnante: “Con l’ex centrale della nazionale italiana, Buti, abbiamo organizzato un Eco fun camp estivo (dal 27 giugno al 3 luglio), con la collaborazione di Gas Sales Bluenergy Piacenza, dedicato a volley e basket in un eco-resort interamente ospitato in un bosco di lecci, a Marina di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, per portare un nostro piccolo messaggio sociale relativo alle tematiche green. Abbiamo previsto delle attività extra per sensibilizzare i giovani sulle tematiche ambientali in collaborazione con il WWF di Livorno e ZeroCO2, startup italiana che supporta la riforestazione nel mondo. Mi piace tanto insegnare pallavolo ai ragazzini ed è per questo che sto terminando gli studi di laurea magistrale in sport management. Entrare nel mondo della scuola può essere una buona opportunità per il mio cammino post pallavolo giocata“. In attesa di decidere cosa fare nel futuro immediato dalla sua Grottaglie tifa Prisma Taranto alle prese con le finali play off per andare in Superlega: “Piacenza ha fatto altre scelte – rispettabilissime da parte mia – e quindi dopo tre stagioni dovrò trovarmi un altro club. Ma in questo momento trovare squadra non è in cima alle mie priorità. Desidero stare di più con la mia famiglia che mi ha seguito in lungo e largo per l’Italia in tutti questi anni. Taranto in lotta per l’A1? Faccio ovviamente il tifo per i rossoblù. Tra l’altro conosco quasi tutti, da coach Di Pinto a capitan Coscione, con il quale ho giocato per due stagioni, a Padura Diaz con il quale ho diviso casa per un anno. Aimo (Alletti, n.d.r.) è di Piacenza e lo incontro spesso, con Fiore siamo cresciuti assieme, con Parodi ci siamo incontrati da avversari tante volte e di lui ho grande stima. E poi Gironi e Hoffer: li ho visti ragazzini quando ho giocato a Milano e quando mi è stato chiesto un parere, ho risposto che andavano sul sicuro e che oltretutto erano anche dei bravissimi ragazzi. A loro e a tutto il club jonico rivolgo il mio più grande in bocca al lupo per la serie di finali che certamente seguirò da casa”. LEGGI TUTTO

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    Trento, note e curiosità statistiche sulla stagione gialloblù

    Di Redazione Alcune note e curiosità statistiche riferite a Trentino Volley al termine della sua ventunesima stagione di attività. 122 Sono i minuti di durata che curiosamente hanno contraddistinto sia la prima sia l’ultima partita ufficiale della stagione 2020/21 della formazione gialloblù, che aveva esordito vincendo al tie break contro Civitanova l’andata della semifinale di Supercoppa e ha chiuso perdendo in quattro set la Finale di Champions League con Kedzierzyn-Kozle impiegandoci sempre lo stesso tempo: due ore e due minuti. MEDIA. Una partita durata 99 minuti, con 86,5 punti realizzati (di cui 8,4 muri e 6,9 ace) e 77,8 punti subiti. Sono questi i dati di media di Trentino Volley calcolati sulle quarantasei partite ufficiali giocate nell’arco dell’annata agonistica appena conclusa. MAI IL KO CASALINGO AL TIE BREAK. Nell’ampio ventaglio dei vari risultati maturati nel corso della stagione, l’Itas Trentino si è trovata a fare i conti con qualsiasi tipo di risultato, tranne che con uno: la sconfitta casalinga per 2-3. Il più frequente è stato il successo per 3-0 casalingo, che ha contribuito in maniera importante a rendere in assoluto la vittoria per tre set di gran lunga quella verificatasi il maggio numero di volte (17 sulle 33 complessivamente ottenute, tenendo conto anche dei cinque esterni). STRISCE RECORD. Due i filotti di vittorie consecutive che sono stati scritti nel libro dei record societari durante la stagione 2020/21. Sedici vittorie consecutive, ottenute fra il primo dicembre 2020 ed il 27 gennaio 2021 (terza striscia di sempre) e tredici affermazioni in fila nelle Coppe Europee, conquistate fra il 13 febbraio 2020 ed il 24 marzo 2021 (seconda striscia di sempre in ambito di competizioni CEV). TUTTE KO TRANNE KEDZIERZYN-KOZLE. Nel corso della stagione 2020/21 Trentino Volley ha ottenuto il successo almeno una volta contro tutti gli avversari che ha sfidato, ad eccezione del Kedzierzyn-Kozle – unica squadra che, vincendo la Finale di 2021 CEV Champions League del primo maggio, non ha permesso ai gialloblù di ottenere la rivincita. Piacenza è stato l’avversario che ha dovuto subire il maggior numero di sconfitte (4 su 4 match giocati), seguita a ruota da Civitanova (3 su 8). LISINAC IN TOP TWENTY. Con le 41 presenze staccate nel corso dell’annata agonistica appena conclusa, Srecko Lisinac è entrato nella top 20 dei giocatori di Trentino Volley con il maggior numero di partite ufficiali disputate, scalzando da questa posizione proprio l’eterno amico Uros Kovacevic, fermatosi nel 2020 a quota 113 e scavalcato da Liske di tre lunghezze (116). I recordman assoluti rimangono Birarelli e Colaci (345), che Giannelli ora vede a trenta match di distanza (315). Centrale serbo e capitano hanno ottenuto in questa stagione rispettivamente al quindicesimo e sedicesimo posto della graduatoria “all time” dei bomber, con 1.097 e 1.092 punti. 14 MINUTI. Tanto è durato il set più breve della stagione 2020/21, giocato il primo dicembre alla BLM Group Arena in occasione del tie break (poi vinto 15-2) dalla Trentino Itas contro i russi del Novosibirsk. Quel parziale è, oltretutto, il più veloce mai disputato da Trentino Volley nella sua storia. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO