More stories

  • in

    Enrico Massaccesi verso Gara 4: “Restiamo con i piedi per terra”

    Di Redazione La vittoria con il massimo scarto della Cucine Lube Civitanova in Gara 3 di Finale Scudetto contro la Sir Safety Conad Perugia è stata accolta con grande soddisfazione dallo staff tecnico biancorosso. Entusiasta per la quinta impresa esterna in altrettante trasferte nei Play Off Scudetto, il secondo allenatore Enrico Massaccesi sa di avere ancora una montagna da scalare sabato 24 aprile in Gara 4 (ore 18 all’Eurosuole Forum, diretta Rai Sport e Radio Arancia), match ball tricolore che vedrà i Block Devils sempre più agguerriti nel tentativo di prolungare la serie. “Per noi – spiega Massaccesi – è importante affrontare la sfida di sabato con la convinzione di essere una grande squadra e di giocarcela fino alla fine. Essere arrivati a disputare una finale contro un’avversaria fortissima come la Sir conta molto per me, soprattutto con questo nuovo incarico. Insieme al tecnico Gianlorenzo Blengini facciamo degli aggiustamenti tattici, ma le due squadre si conoscono a memoria e i grandi giocatori sono in grado di valutare durante il gioco assestamenti e dettagli decisivi“. La priorità, per il vice di Blengini, è non pensare di aver già vinto: “Dobbiamo restare con i piedi per terra, sappiamo bene che ogni partita ha una sua storia diversa dalla precedente. Ricordare ogni volta alla squadra che per andare avanti bisogna resettare tutto, indipendentemente dal risultato, è fondamentale. A fare la differenza sono i dettagli ed è un attimo che un giocatore perda un po’ di sicurezza in una partita e sia inarrestabile nella successiva. Il nostro è un team molto compatto, in cui si aiuta molto. Questo aiuta a risolvere eventuali problemi in campo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Giovanetti: “Niente Superlega? Non è stata presa nessunissima decisione”

    Di Redazione È la squadra al centro delle “chiacchiere” di Superlega da una settimana a questa parte. Stiamo parlando della Consar Ravenna che gli addetti ai lavori vedono come possibile non iscritta al prossimo massimo campionato maschile. Proprio di ieri le dichiarazioni del sindaco romagnolo, oggi interviene proprio la numero uno della società, la Presidente Daniela Giovanetti intervistata da Il Resto del Carlino Ravenna, che inizia subito smentendo le voci: “Confermo che non è stata presa nessunissima decisione. Stiamo valutando tante cose. Stiamo mettendo in fila tutti i pezzi. Stiamo lavorando e ci stiamo impegnando perché la pallavolo di vertice rimanga a Ravenna. I fronti operativi sono molteplici. Stiamo lavorando affinché Ravenna possa disputare il massimo campionato possibile per rapporto alle risorse che sono a disposizione. In cantiere ci sono anche alcuni progetti interessanti sui quali stiamo ragionando da tempo. Bisognerà vedere se troveremo le sponde necessarie. Spero, nel giro di 15 giorni, di avere le risposte necessarie. Abbiamo parlato, ci siamo dati degli obiettivi e ci siamo dati delle scadenze“. La prospettiva di dover abbandonare la Superlega è stato un fulmine a ciel sereno oppure le avvisaglie si erano manifestate anche durante la stagione? “Quando abbiamo iniziato l’attività agonistica a settembre, si pensava che le cose andassero in maniera diversa. II problema del pubblico e i costi del palasport hanno inciso. Non abbiamo ancora chiuso i conti, ma, fra sanificazioni e tamponi al ‘gruppo squadra’, che comprende anche la formazione di serie B, siamo sui 60 mila euro. Sono quasi due giocatori…” Cosa ne pensa del risultato tecnico della squadra? “Sono molto contenta. A inizio stagione ci davano tutti come ultimi della classe. Mi sembra invece che la squadra abbia disputato un campionato ben più che dignitoso. Psicologicamente non è facile giocare quando tutti ti danno per perdente. Rapportando la nostra squadra alle altre, Bonitta ha fatto i miracoli. Spesso, inoltre, abbiamo tenuto testa alle big del campionato, con orgoglio”. LEGGI TUTTO

  • in

    C’è solo Lube al Pala Barton. I Cucinieri asfaltano Perugia in tre set

    Di Redazione La Cucine Lube Civitanova chiude Gara 3 della Finale Scudetto in soli 88 minuti. Non c’è storia al Pala Barton, una Sir Safety Conad Perugia poco presente in campo, tanti errori e poca lucidità. Dall’altra parte della rete, i ragazzi di coach Blengini non hanno perso tempo a riscattarsi dopo la sconfitta di Gara 2. Serie, quindi, sul 2-1 in attesa di Gara 4. La partita Squadre in campo con i medesimi sestetti iniziali di Gara 2: la Sir presenta Atanasijevic opposto al palleggiatore Travica, con Leon e Plotnyskyi di mano, nella Lube la diagonale di posto 4 è formata da Juantorena e Leal, con Anzani e Simon al centro. Primo set nettamente a favore dei marchigiani, che prendono il break in avvio con il servizio di Juantorena (ace del 9-6), mantenendo successivamente il gap grazie al buon cambio palla innescato da De Cecco (56% di squadra in attacco, con Leal al 100% su tre schiacciate), ed a qualche errore di troppo dei padroni di casa: un malinteso di Travisa riporta i biancorossi sul 12-10 dopo che Leon aveva pareggiato a quota 10, quindi gli errori del medesimo bomber di casa prima (attacco out, 15-12) e di Solé poi (17-14 dopo un attacco a rete). Il resto lo fa un muro granitico: 4 vincenti per la Lube (zero per i perugini), con il parziale che si chiude 25-20 proprio dopo un blocco vincente firmato su Atanasijevic. Buono l’avvio della Cucine Lube anche nel secondo set, con il contrattacco di Anzani che scrive subito il 3-1, quindi ben tre ace di fila di Leal per l’allungo sul 9-3. Funziona tutto a meraviglia nella metà campo ospite, dove ancora Leal continua a fare la voce grossa (7 punti, 57% sulle schiacciate) contrattaccando per il 12-5, e nell’azione successiva De Cecco trova anche l’ace del +8. E’ già la fuga decisiva: finisce 25-18 dopo un primo tempo out di Solé, con i campioni del mondo in carica che nel finale esaltano Simon nel cambio palla (4 punti, 80% sui primi tempi) e risultano nettamente superiori in tutti i numeri stampati nel tabellino (65% in attacco contro il 58% dei padroni di casa, 4-0 negli ace). Nel terzo parziale è un ace di Juantorena a scrivere il break in favore della Cucine Lube sul 8-6, vantaggio che diventerà di tre lunghezze dopo la ricostruzione capitalizzata al meglio da Leal, con il contrattacco del 10-7. La Cucine Lube dà spettacolo e dilaga, trascinata da un Leal inarrestabile. Finisce 25-14 con un primo tempo di Anzani. Aleksandar Atanasijevic (Sir Safety Conad Perugia): “Penso che loro sono stati molto bravi a metterci in difficoltà. Hanno battuto benissimo ed hanno tenuto benissimo quando il servizio entrava a noi. I playoff sono questi, c’è la vittoria e c’è la sconfitta. Adesso dobbiamo ricaricarci e pensare a sabato, dovremo dare tutto perché non c’è domani”. Sir Safety Conad Perugia-Cucine Lube Civitanova 0-3 (20-25, 18-25, 14-25) Sir Safety Conad Perugia: Travica 0, Leon Venero 12, Russo 3, Atanasijevic 12, Plotnytskyi 8, Solé 4, Biglino (L), Colaci (L), Ter Horst 0, Ricci 0, Vernon-Evans 0. N.E. Zimmermann, Muzaj, Piccinelli. All. Fontana. Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1, Juantorena 10, Simon 9, Rychlicki 8, Leal 15, Anzani 6, Larizza (L), Balaso (L), Hadrava 0, Kovar 0. N.E. Yant Herrera, Diamantini, Falaschi, Marchisio. All. Blengini. ARBITRI: Rapisarda, Lot. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Consar e Olimpia Teodora insieme? Il Sindaco De Pascale: “Serve un unico grande progetto”

    Di Redazione Ieri si era parlato della possibilità di un passo indietro della Consar Ravenna per quanto riguarda la prossima stagione con la società che sta cercando di capire se è in grado di sostenere i costi della Superlega. Oggi ad esprimersi sulla questione è il Sindaco di Ravenna Michele De Pescale nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino Macerata, il quale propone un “fusione” tra la Porto Robur Costa e l’Olimpia Teodora Ravenna per dare vita ad un unico grande progetto per contenere così i costi e mantenere la pallavolo maschile e femminile di alto livello nel territorio. Sindaco De Pascale, qual è il termometro dello sport cittadino? «La situazione è molto complicata». Problema Covid? «La pandemia ha colpito tutti, ma soprattutto quelle società per le quali gli incassi erano rilevanti. Per lo sport ‘intermedio’, ovvero per chi non vive di diritti tv, è stato un bagno di sangue». Il Porto Robur Costa 2030 sta per fare un passo indietro? «Il volley maschile sta riflettendo se sarà in grado di sostenere la Superlega». Il Comune come si sta muovendo? «Ho due auspici legati al volley. Prima di tutto, spero che le aziende ravennati facciano quanto è nelle proprie possibilità». E il secondo? «Tra volley maschile e volley femminile, serve un unico grande progetto. Se non lo facciamo adesso, quando?». Quali sarebbero i vantaggi? «Contenimento dei costi, attrattività per gli sponsor e rafforzamento del progetto sociale legato ai settori giovanili». Società unica, presidente unico, dg unico, ds unico… Chi dovrebbe fare un passo indietro? «Non è mai facile. Però i risparmi, pur senza annullare le identità, sarebbero notevoli. Penso alla logistica, ai servizi, ai trasporti, alle trasferte, alla gestione integrata di alcuni acquisti, alla comunicazione. Ci sono tanti ambiti dove si può fare ‘squadra’. La polisportiva, stile Barcellona, è forse troppo ambiziosa, ma a Ravenna non sarebbe impossibile, magari con un progetto circoscritto solo al volley». A che punto è lo stato dell’arte? «So che le due realtà si sono parlate. Come amministrazione comunale chiedo di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Sono convinto che, davanti ad un progetto come questo, si troverebbero altre energie economiche». C’è un palasport che sta per essere costruito: rischia di restare senza squadre? «A prescindere da tutto, Ravenna non può avere un solo palasport. Lo abbiamo visto con le vaccinazioni e col Festival. E comunque il basket non mi sembra abbia la serie A2 a rischio». LEGGI TUTTO

  • in

    Piacenza, Baranowicz: “L’obiettivo è essere in campo anche domenica prossima”

    Di Redazione La Gas Sales Bluenergy Piacenza continua il lavoro in palestra in vista della fase finale dei Play Off 5° posto. La squadra di Lorenzo Bernardi tornerà in campo domani al PalaBanca contro la Leo Shoes Modena per la Semifinale in gara secca. Chi vince volerà in Finale e avrà la possibilità di staccare il pass per la Challenge Cup 2022. «Arrivati a questo punto – sottolinea il regista Michele Baranowicz nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà – un avversario vale l’altro. Modena ha fatto delle scelte decidendo di dare spazio ai giovani, a chi ha giocato meno durante la stagione ma ha comunque raggiunto le semifinali». Che gara ti aspetti in questa semifinale? «Dobbiamo cancellare dalla testa la vittoria che abbiamo ottenuto l’ultima volta che abbiamo affrontato Modena e dobbiamo essere convinti che sarà una gara tutta diversa. Sarà una gara difficile in cui si dovrà giocare bene e sbagliare poco se si vuole portare a casa la vittoria». Semifinale domani con Modena e poi… finale domenica. «L’obiettivo è essere in campo anche domenica prossima tra l’altro ancora qui a Piacenza. Ci teniamo per tanti motivi, vuoi perché a questo punto della stagione siamo qui e dobbiamo provare per essere protagonisti in Europa la prossima stagione. Molti di noi l’anno prossimo non saranno a Piacenza e magari potrebbe interessare poco il fatto di conquistare l’Europa, ma siamo professionisti e ci teniamo a raggiungere l’obiettivo che si è prefissata la società che in questi mesi non ci ha mai fatto mancare nulla. È doveroso da parte di tutti noi dare il massimo, centrare l’obiettivo e ripagare così la società di quanto ha fatto per noi. È stata una stagione difficile, dobbiamo e vogliamo chiuderla al meglio». Il prossimo anno tu sarai uno dei giocatori che non saranno più a Piacenza: dove giocherai? «Non ho ancora firmato nessun tipo di contratto, la mia testa per questa settimana sarà ancora qui a Piacenza negli allenamenti e in partita, poi vedremo l’anno prossimo dove sarà».  LEGGI TUTTO

  • in

    Consar Ravenna, a rischio l’iscrizione alla prossima Superlega?

    Di Redazione Sono giorni di attesa e incertezze in casa Consar Ravenna in vista della prossima stagione. Infatti il futuro è costellato da dubbi. Come riportato dal Corriere Romagna, “il budget per disputare un campionato di Superlega di buon livello è troppo elevato per una sola azienda come può essere la Consar ed ecco quindi che i dubbi si rincorrono in casa ravennate da qualche giorno e saranno probabilmente sciolti nelle prossime settimane. I vertici della società presieduta da Daniela Giovanetti si riuniranno per capire se si potrà proseguire l’avventura in Superlega o mollare la presa e ripartire da un campionato di livello inferiore. La certezza è che il prossimo anno la Consar non farà l’A2, visti i costi ingenti qualora si decidesse di ridimensionare il progetto. In caso di rinuncia alla Superlega il club giallorosso sta sondando il “mercato” di eventuali diritti in serie A3, la terza categoria nazionale nata un paio di anni fa, un “cuscinetto” per mantenere la pallavolo di buon livello senza dover ricorrere a un esborso esagerato di fondi“. L’idea della società è comunque quella di provare ad iscriversi alla Superlega ma serve l’aiuto concreto sia del territorio che dell’amministrazione locale. LEGGI TUTTO

  • in

    Tondo: “Milano favorita, ma noi vogliamo raggiungere il traguardo Europa”

    Di Redazione La Gas Sales si impone 3-1 contro Ravenna e, con questo risultato, e giocherà le semifinali valide per la partecipazione alla Challenge Cup per il prossimo anno da meglio piazzata. Dopo le parole di Coach Bernardi è il centrale Alessandro Tondo, autore di ben 11 punti con il 70% in attacco nella sfida contro i romagnoli, a commentare la prestazione dei suoi intervistato dalla Libertà: “È stata sicuramente una partita molto complessa, soprattutto per come è iniziata, vale a dire con il set vinto ai vantaggi dai nostri avversari. Bravi loro, in un set dove c’è stato anche qualche errore di troppo da parte nostra. Poi è andata meglio, sul piano del risultato, perché sul piano del gioco non siamo riusciti ad esprimerci al meglio, diciamo sui nostri standard abituali. Agli errori, però, abbiamo compensato con la conquista di punti importanti, e quindi direi che alla fine abbiamo meritato questa vittoria”. Semifinale e finale? Giocheremo una partita alla volta, come abbiamo sempre fatto. I pronostici indicano in Milano la squadra con più possibilità, la più quotata, ed in effetti è una delle squadre più in forma del momento. Ma noi vogliamo raggiungere il traguardo Europa. Per quanto mi riguarda, sono contento di far parte di questo gruppo straordinario e di avere raggiunto belle soddisfazioni insieme a loro. E’ per me un grande onore”. Sul suo futuro il centrale pugliese conclude così: “Mi trovo bene a Piacenza e ho un ottimo rapporto con la società e con lo staff tecnico. Certo, mi piacerebbe proseguire la mia avventura sportiva in biancorosso, ma c’è tempo per parlare di queste cose e dei prossimi progetti. Adesso è più importante concentrarci sul proseguimento della nostra stagione perché ci attendono le due partite più impegnative e difficili, ma siamo in grado di affrontarle con la volontà e la determinazione di sempre”. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon fa il fenomeno, Leal sbanda

    Di Paolo Cozzi Dopo il primo set di Gara 2 la Finale Scudetto sembrava ormai indirizzata verso Civitanova, e invece i ragazzi di Perugia trovano la forza di rientrare in partita e riaprire la serie dopo tre giorni complicati, culminati con l’esonero di Heynen, che mentalmente avrebbero steso anche un rinoceronte. È una Sir sprecona che più di una volta con i suoi tanti errori rischia di far rientrare Civitanova in partita, ma alla fine riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo e ad imporsi al tie break. Battuta e ricezione danno fiducia e spinta, ma anche l’attacco al 54% e  il muro andato in crescendo sono i tasselli che hanno contribuito alla rinascita degli umbri, oltre alla presenza di Atanasijevic, su cui si potrebbe dire davvero di tutto, che è bravo a portare in campo tutta la sua voglia di rivalsa. Civitanova ha la colpa di rilassarsi dopo il primo set, paga la giornata no in ricezione di un paio di giocatori chiave e si morde le mani perché nonostante tutto è sempre sembrata in grado di poter chiudere il match. CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto 9. Continuano i play off dorati per il centrale cubano che resta un incubo al centro della rete, anche se Perugia comincia a trovare qualche contromisura al suo strapotere. Anche a muro continua a piazzare le sue manone in faccia agli avversari con una continuità disarmante. Juantorena voto 6,5. Partita non esaltante per l’italo-cubano, che anche al tie break ha più volte l’occasione per piazzare la zampata vincente ma la manca. Bene al servizio, ma i 4 errori diretti in attacco e i 4 muri subiti sono troppi per un fuoriclasse come lui. Leal voto 5. Dopo una Gara 1 esaltante, torna a sbandare paurosamente in ricezione e questo gli toglie parecchia lucidità anche in prima linea, dove non riesce mai a essere determinante. Rychlicki voto 7. Partita altalenante per l’opposto lussemburghese, che in alcuni tratti del match è l’unico a passare con continuità per poi sparire in altri. Nel finale di gara manca il suo apporto per tenere a galla la Lube. De Cecco voto 5. La palla del 14 nel tie break alzata sull’asta è l’emblema della sua partita. Meno preciso del solito, meno fluido, si affida meno alla pipe e dopo alcune gare da protagonista assoluto fatica a tenere in scacco il muro umbro. Anzani voto 5. Partita ai margini per lui, dimenticato da De Cecco e in difficoltà a muro. Diamantini voto 6. Un paio di punti importanti in attacco, ma a muro non colpisce. Balaso voto 7. Rispetto a Gara 1 sembra meno onnipresente, anche se tiene bene in ricezione e trova alcune difese importanti. SIR SAFETY CONAD PERUGIA  Leon voto 10. C’è poco da dire sulla sua partita,  quando serve si carica la squadra e le aspettative di una tifoseria intera sulle spalle, e a suon di ace e attacchi stronca le resistenze marchigiane. Uno spot per la pallavolo vederlo giocare così! Atanasijevic s.v. Non si può dare un voto ad un atleta che dopo mesi di problemi fisici e mancanza di fiducia entra in campo e si pone alla guida dei suoi compagni. Qualche errore di troppo e la sensazione che fisicamente non sia al top passano in secondo piano. Bata c’è ed è la cosa più bella, più bella di qualsiasi voto. Travica voto 7,5. Alla faccia di chi lo critica da sempre, ritrova un opposto di ruolo e fluidità nel gestire la squadra. Chiaro che con un Leon così è facile per tutti, è vero che qualche palla in banda gli rimane corta, ma è anche vero che quando la squadra annaspa e poi risorge è al suo carisma che si aggrappano i compagni. Solé voto 7,5. cresce nel corso del match, fino a diventare protagonista nel tie break anche se una sua invasione di piede rischia di vanificare tutti gli sforzi. Bravo a gestire qualche palla sporca e a muro. Russo voto 8. Primo set in balia di Simon, poi comincia a entrare in partita e a trovare il giusto timing e a mettere pressione al trio cubano della Lube. Una gran bella prova di forza, sia fisica che mentale, di quelle che danno carica ed energia. Plotnytskyi voto 8,5. In attacco continua a faticare oltre il consentito, ma in ricezione resta il punto ferma di una seconda linea che regge bene l’urto dei bombardieri marchigiani. In battuta torna ad essere devastante e a creare break vincenti per i suoi. Colaci voto 7. In ricezione sforna palloni giocabili per Travica di continuo, fatica più del solito nella gestione del secondo tocco e su alcune coperture per lui fattibili. LEGGI TUTTO